Votes given by the goblin.

  1. .
    DARAE SUNWOO

    c'erano molte cose da commentare: gente scomparsa nell'ultimo mese, un prof che stava (deep breath) quasi partorendo, animaletti carini, una città sott'acqua... ma ahimè, dire cosa ne pensasse Dara di queste e altre cose (tipo, boh, la fame nel mondo, o il fatto che Keagan allultima sessione dell'HC non avesse provato a portarsi a letto il capo mafioso pirata) richiedeva tempo. Tempo che (Arianna) dara (ma anche Arianna) non aveva.
    "Goblin, che ne pensi?
    e vorrei fargli dire altro e invece hhhh ma sappi sara vj che dara fa tutto quel che deve per prendere una E ma non far sentire Ictus ij difetto perché non è cresciuto come mago (??)
    però Arianna è di corsa lo stesso.
    "penso di sapere come curarlo. ricordo l'incanto oscuro perché è quasi lo stesso nome di un fumetto porno purpurea nox, che è pure la mia unica lettura con tentacle porn e ricordo ancora il trauma. quindi Canon dara l'abbia letto, è sui vampiri dai


    CODICE
    <div class="card objs mago oscuro">
    <h2>Puspurea nox</h2>
    <p><b>Formula:</b> <i>puspurea nox</i> (NON VERBALE). Gli occhi della persona o creatura colpita iniziano a secernere un liquido più o meno denso tendente al rosso, e le palpebre si gonfiano. È fastidioso più che doloroso, genera prurito e diminuisce la vista. Non curato, può procurare cecità. </p>
    <h6><span>incanto non verbale. La persona o creatura su cui si lancia deve avere almeno un occhio, ma non per forza la vista. Semplice colpo di bacchetta per lanciarlo, fascio rosso. </span></h6>
    </div>


    CODICE
    <div class="card objs mago guarigione">
    <h2>blu diesis</h2>
    <p><b>Formula:</b> <i>blu diesis</i> (non verbale) incantesimo curativo specifico per occhi e orecchie, contro malanni naturali e alcuni magici (morsi avvelenati, maledizioni come la puspurea nox ecc). Crea una luce soffusa bluastra e una dolce melodia, che vede e sente solo l'incantatore e la persona su cui viene lanciato l'incanto (la musica cambia da persona a persona).</p>
    <h6><span>non verbale, fascio blu (solo per chi lancia e riceve la cura), si fa un cerchio in aria con la bacchetta.</span></h6>
    </div>
  2. .
    obliviontober 2023 settimana 2 // mini prompt: "luna"

    06zITwWrnVhSLJ


    il rosso sangue è perché nel frattempo avevo davanti gli occhi la partita e volevo piangere, ciao zia scusa è andata così bacini a fred e a te smack

    (textures: cypher-s, ravenorlov &&alkindii)
  3. .
    hyojoo park
    benjamin ficus
    You make it difficult to not overthink
    And when I'm with you I turn all shades of pink
    I wanna touch you but don't wanna be weird
    Non nascose la risata quando Ficus le tirò su il cappuccio, facendo piuttosto un giro su se stessa per far vedere in tutto il suo splendore e da ogni angolazione il pigiama. Questo era in stoffa leggera, pensato proprio per il periodo estivo, e versione maglietta e pantaloncino, eppure la special sentiva il viso accaldato. Non imbarazzo o disagio dall'essere messa al centro dell'attenzione, ma qualcos'altro.
    «oh no, io non ti ho portato niente»
    «e non dovevi farlo» precisò subito con voce sicura mentre gli metteva fra le mani calze e fiori. «Tu mi hai già regalato questa serata insieme»
    L'abbraccio se la prese tutto, ricambiando mentre posava la guancia su di lei e sorrideva un po' inebetita, ferocemente fiera di essere stata lei a far Ficus così felice - nonchè del fatto che avessero ora calze e fiori abbinati.
    «sei stata molto gentile, mi dispiace di non averti preso qualcosa! ho perso un po la cognizione del tempo mentre mona mi truccava»
    «non serviva farlo» ripetè ancora «sono più felice di vederti truccato; sei molto carino» alzò il dito, un "bop!" sul naso dell'altro - perchè toccargli la guancia o i capelli avrebbe rovinato l'attenta stesura di glitter.
    «magari hanno organizzato qualche gioco dove si possono vincere i peluches. sai come al luna park»
    Nascose l'entusiasmo di quanto sarebbe stato bello vivere quel clichè, di quanto avrebbe voluto ricevere un pupazzo vinto in quel modo - e non solo perchè non c'era niente del genere alla festa. «chissà» commentò misteriosamente.
    «vogliamo entrare? così li cerchiamo»
    Annuì, e seguendo gli altri ben (perchè dai sì sono entrati tutti insieme prrr) entrarono.


    «qua possiamo fare dei dolcetti a mano!» indicò la postazione dove l'aveva tirato, mostrando orgogliosa. «ti ho pensato quando è stato deciso di mettere questa possibilità»
    Sorrise alla mascotte grifondoro lì vicino quando incrociò il suo sguardo, tornando poi su ficus. Era troppo scontato cucinare insieme perchè a ficus piaceva farlo?? l'aveva deciso la palla 8.
    Si spostò un po', versando due bicchieri di qualcosa e passandone uno al ragazzo. Avere la mano impegnata aiutava a resistere alla tentazione di intrecciare le dita a quelle di ficus e fargli capire come la stesse facendo vibrare vederlo brillante e mezzo nudo.
    «possiamo decorare dei dolcetti per i nostri amici, personalizzati secondo cosa gli piace. e mettergli sopra le caramelline arcobaleno che rendono felici!»
    empath
    v year
    influencer
    crush
    tessa violet


    vestito: ha i capelli biondi, non come nella gif, ma mi piaceva la gif col peluches. pigiama così ma è una volpe non uno shiba inu (ed è truccata finta natural ma lo è sempre). il bracciale è una cosa simile. borsetta (tipo quella dello ma è una volpe (?))

    - parla a ficus
    - si sposta alla zona cibo
    - prende due bicchieri di bevande per sè e ficus (saranno incantate? patata bollente a rob!)
    - propone di decorare dei biscotti
  4. .
    minchia che sudata. altro che caldo record!!! queste si che sono le vere fatiche tm.
    grazie a tutti per avermi sopportato con le richieste di risposte, ci becchiamo presto quando dovrò attivare il prossimo STAY TUNED smack

    ↳ prima utenza: peetzah!
    ↳ NUOVA UTENZA: #iykyk
    ↳ PRESENTAZIONE: dopo la cerco (non l'ho più cercata)
    ↳ ROLE ATTIVE:
    - MORLEY: 14/07
    - ARTURO: 24/06
    - NICE: 27/06
    - HANS: 22/06
    - DYLAN: 30/06
    - NATHAN: 24/06
    - WREN: 22/06
    - LOLLO: 16/07
    - MADDOX: 26/06
    - LUPE: 19/07
    - KYLE: bonus, theo 22/06
    - GREY: 26/06
    - CLOUD: 18/07
    - NELIA: 24/06
    - HOLD: 18/07
    - REESE: 30/06
    - MONA: 26/06
    - IDYS: 19/07
    - BASH: 19/07
    - WILLA: 23/06
    - LANCE: 27/06
    - JAVA: 14/07
    - TYLER: 07/07
    - LITA: 26/06
    ↳ ULTIMA SCHEDA CREATA: Lita (14/06)
  5. .
    i tanto attesi aggiornamenti post quest, con tutti i link e le :sparks: novità :sparks:
    detto anche: come il vostro staff bellissimo ha pianto negli ultimi giorni, ma lo lascio come sottotitolo piccolo. // come al solito, un +1 di avvenuta lettura pls ♥
    HOGWARTS: da settembre, Tibiavorio diventa ufficialmente quinta casata, quindi i maghi potranno essere smistati fra le loro fila. Allo stesso modo, da settembre gli Special potranno entrare nelle casate prima esclusive ai maghi (Corvonero, Grifondoro, Serpeverde, Tassorosso). Dovranno frequentare tutti tutte le lezioni. Potranno essere bocciati.
    SCUOLE ESTERE: aggiornato il topic con le ultime novità. Un urrà per il primo preside special a coprire la carica a Durmstrang!
    MINISTERO: i Cacciatori, insieme alla Security, sono stati spostati al III Livello insieme ai Pavor, solo in due androni diversi (Pavor e Sicurezza sono ancora separati) [ link iwb ]
    LAVORI: gli special potranno svolgere qualunque lavoro e ricoprire tutte le cariche, purchè siano coerenti con potere/background. Aggiornata la mansione dei Legionari e dei Cacciatori. Aggiunti, come lavori occupabili, Istruttori (sotto la giurisdizione di amministratore muggle, coloro che insegneranno agli adulti, sia special che muggle; lezioni facoltative per chi vorrà partecipare) e dottori (ricordo che ora i Laboratori sono legali e sparsi in tutto il mondo; loro sono sotto la giurisdizione dell'Amministratore legionari, malgrado non siano considerati ministeriali) [link guida che pg posso fare - lista lavori - role di prova ]
    RESISTENZA: quelli che prima venivano chiamati dottori all'interno della ribellione, ovverosia coloro che cercavano una cura per gli esperimenti fatti nei Laboratori dagli Estremisti, hanno cambiato nominativo, così non rischiamo di confonderci con i nuovi dottori: sono gli specialisti [link resistenza]
    REGOLAMENTO: modificato il wkw laboratori, ora in quel topic sarà possibile segnare anche se muggle o wizard, e il potere. Nella lista razze, non dovranno più essere segnati, ma esiste ancora il posto per gli special born. [ lista wkw laboratori - razze e abilità ]
    STORYLINE: aggiornata la storia generale + aggiunto il riassunto della scorsa quest. Aggiornata anche l'attuale situazione politica. [link storyline + riassunto quest + info attuale politica ]
    GENERALE: dovremmo aver aggiornato tutti i topic, se trovate baggianate però ci fate solo che un favore a farcelo notare ♥ we're all in this together! GRAZIE A TUTTI PER TUTTO!
  6. .
    previously, on ❖ quest: #10everybody wants to rule the world 20.04.23 - 01.06.23

    00. prologue: veni — MINISTERO
    00. prologue: VIDI — QUARTIER GENERALE RIBELLI
    01. prologue: VICI — HOGSMEADE, ABBADON (+ ISCRIZIONI)
    02. contro, i week: mykonos
    02. PRO, i week: palais bourbon
    02. contro, i week: BRYGGEN
    02. PRO, i week: milli mejlis
    02. contro, i week: champs élysées
    02. PRO, i week: gyeongbokgung
    02. contro, i week: GALÁPAGOS
    02. PRO, i week: bruxelles
    02*.NEWS: 23.05.2023 (aggiornamenti sulla guerra)
    02. contro, ii week: NARA DREAMLAND
    02. pro, ii week: casa de la moneda
    02. contro, ii week: rocinha
    02. pro, ii week: giza
    02. contro, ii week: colosseo
    02. pro, ii week: cremlino
    02. contro, ii week: capitol
    02. pro, ii week: ciudad de méxico
    03. finale (contro): so sad they had to fade it
    03. finale (pro): so glad we've almost made it
    03. finale (pro vs contro): everybody wants to rule the world
    03. conclusione (pro e contro): fine della guerra
    03*. NEWS: 01.06.2023 (resoconto e città distrutte)
    04. risultati q10
    L'arrivo di Abbadon sul piano terreno, non è stato privo di effetti come per anni - quattro, per l'esattezza - la popolazione magica ha creduto: strani fenomeni sono stati registrati in tutto il mondo, inspiegabili se non mettendo sul piatto della bilancia il tipo di magia grezza e primitiva portata dal Quinto Fondatore. Punti morti dove non è possibile utilizzare incantesimi di alcun tipo; strane sparizioni in tutti e cinque i continenti; cittadine divenute fantasma dall'oggi al domani di cui non sono rimasti che scheletri di pietre e cemento. Il Ministero ha indagato in merito, molto privatamente; lo stesso ha fatto la Resistenza. Entrambe le fazioni sono giunte alla medesima, tragica, conclusione, che ha avuto il suo finale il 20 Aprile 2023, quando colpe - o meriti? punti di vista - sono ricadute sulle spalle di quel Seth dimenticato una seconda volta. Lui che negli anni, grazie alla sua collaboratrice Sabine, ha costruito alleanze basate sul terrore; lui che ha sottomesso popoli magici portandoli dalla sua parte, perchè nessuno è stato in grado di opporsi al suo potere.
    Troppo alieno. Improbabile. Irreale. Eppure esiste, e l'ignoto fa sempre paura.
    Il 20 Aprile 2023, Abbadon si mostra al mondo con un annuncio: dichiarerà guerra al mondo babbano, il quale secondo il suo parere, nei secoli ha occupato troppo spazio - uno spazio che meritava chi possedeva magia nelle vene, non loro. Abietti; inutili. Pallide imitazioni di quel che avrebbero potuto essere. Enuncia il crollo dello statuto di segretezza. Indice la conquista del mondo.
    Ne seguono settimane di addestramento, sia per il suo esercito - guidato da Lamovsky - sia per quello opposto, perchè l'equilibrio chiedeva sempre che ci fosse una forza contraria a mantenere l'universo stabile, guidato da Sartre ed il triumvirato composto dai Grandi Tre. Gli originali: William Lancaster, Jeanine Lafayette, e - inaspettatamente, una carta che infatti non è stata scoperta e di cui nessuno sa nulla - Dragomir Vasilov, riportato in vita in gran segreto dai sopracitati.
    Il 1 Giugno 2023, inizia ufficialmente il conflitto mondiale, e la demolizione dello statuto di segretezza. Gli eserciti sono pronti, per quanto possibile: i babbani sono stati avvisati dai sovversivi, e si sono uniti in task force speciali per tentare di resistere l'avanzata magica; alcuni maghi e special si sono congiunti alle loro fila per offrire una possibilità in più di resistere.
    La Guerra di Primavera Magica dura un mese: un mese di perdite su entrambi i fronti; un mese in cui l'esercito di Lamovsky avanza ed avanza, macinando città sotto la suola degli scarponcini e piantando bandiere su ogni continente, schiacciando le giurisdizioni babbane in favore delle proprie; un mese in cui i contrari hanno cercato di salvare quante più vite possibile, aiutando rifugiati e rendendo sicuri piccoli borghi lontano da tutto. Minuscole vittorie che nulla possono nel grande disegno finale: lo sanno, i contro; lo sanno, i pro.
    Quando il 1 Giugno 2023 tentano il tutto e per tutto trovandosi a fronteggiare amici, compagni, e Custodi di altre dimensioni, il conflitto mondiale è ormai giunto al suo termine.
    Abbadon ha vinto. Si è presentato sul campo di battaglia, ha fronteggiato i suoi oppositori, ed anzichè ucciderli ha mostrato... misericordia: li ha perdonati, dando loro una seconda possibilità. Tutti i maghi che hanno partecipato al conflitto finale come sovversivi, sono stati resi special, perdendo l'uso della bacchetta; tutti quelli che invece special lo erano già, sono stati usati come tramite per sette entità provenienti dalla dimensione originaria di Abbadon. Sono morti, anche se per poco, e posseduti dai Sette, hanno raso al suolo sette città nel mondo, senza fare differenza fra babbani, maghi o special. Come se non bastasse, sono divenuti Ombre, uomini e donne che in qualunque momento della loro vita possono essere controllati e manipolati da Abbadon stesso: se ribelli, si sono visti costretti a lasciare la Resistenza, onde evitare di diventare armi contro i loro stessi compagni.
    Un mondo nuovo, quello all'alba del Primo Giugno.
    Tutto è in mano dei maghi. Ai babbani sopravvissuti, è concesso di vivere al gradino più basso della scala sociale. Se hanno abbastanza denaro, potranno usufruire dei Laboratori - resi ufficialmente legali, e con sedi aperte in tutto il mondo - per diventare Special e ritornare al loro status di importanza. Perchè , il mondo è ora ai piedi degli Special, che con la salita al potere di Abbadon hanno guadagnato gli stessi, se non di più, diritti dei maghi. Un cambiamento che si è riflesso nella composizione del Ministero (i Cacciatori sono diventati ufficialmente Polizia Magica, ed il loro settore si è trasferito al Terzo Livello; i Legionari gestiscono i Laboratori dove lavorano Dottori stipendiati) ed in quella di Hogwarts (i Tibiavorio diventano ufficialmente una casata a sè pronta ad accogliere anche maghi; gli special, da Settembre 2023, potranno essere smistati in una qualunque delle cinque casate) oltre che meramente nel tessuto sociale.
    Una nuova alba. Fragile, delicata.
    Ma una guerra che non è conclusa: i babbani esistono e resistono, sostenuti da special e maghi.
    Abbadon ha vinto una battaglia, sì, ma la guerra è ancora aperta.
  7. .
    CIRUZZO LINGUINI
    SORTA MOTHERFUCKA
    Grab my glasses, I'm out the door, I'm gonna hit this city (let's go)
    Before I leave, brush my teeth with a bottle of Jack
    'Cause when I leave for the night, I ain't comin' back
    Quell’evento rappresentava un cerchio che si chiudeva, avrebbe finito il suo percorso scolastico a Hogwarts così come lo aveva iniziato: con un prom.
    Ora, vorrei dire che aveva pensato al suo outfit, che aveva già un’idea di come si sarebbe presentato, ma non rispecchierebbe a pieno la verità. Il Grifondoro, infatti, aveva passato tutto il tempo a perfezionare la macchina di Lego per Giacomino, a incantarla affinché potesse andarlo a prendere… per poi passare il resto delle sue giornate a smontarla, pezzo per pezzo, imprecando contro i francesi.
    Poteva accettare tutto, e aveva accettato la roulette russa con cui alla fine erano stati accoppiati, ma non l’oltraggio alla sua famiglia.
    Voi direte: eh, ma Giacomino è mezzo francese! Eppure, questo non cambia il fatto che è più terrone del resto dei cugini, in maniera molto più soft e pacata, contenuta, ma restava sempre il principino di Canosa.
    Le ore prima del prom, dunque, le aveva trascorse con la testa calata nel suo baule, alla ricerca di qualcosa da poter usare per dormire.
    Nudo, purtroppo, non lo avrebbero fatto entrare. Aveva provato a corrompere i professori con burratine e stracciatelle fresche di giornata, ma non avevano sortito l’effetto sperato.
    Prese un lungo, lunghissimo, sorso dalla fiaschetta di limoncello che teneva a portata di mano – aka sul comodino di Giuliano, magari riusciva a farlo pure ubriacare prima di scendere – e guardò il suo riflesso allo specchio, scompigliando un po’ i capelli per ottenere quell’effetto da ho appena alzato la testa dal cuscino. Strinse un po’ le cinghie di pelle che gli fasciavano il corpo – e che mettevano in mostra piercing e tatuaggi - e sistemò gli orli dei boxer affinché rivelassero abbastanza e dissipassero ogni dubbio su chi avesse il culo più bello della scuola. Toccare per credere.
    “Yo!” Sorrise, con un cenno del capo alla Motherfucka, prima di avvicinarsi a lei. Le stava simpatica, trasgressiva e ribelle il giusto, una su cui si poteva contare quando il mood della serata era quello di divertirsi. La fissò per qualche istante, sbattendo piano le palpebre, allungando ancora di più la curva delle sue labbra, cogliendo si fosse già portata avanti con il lavoro.
    “Amo, è meglio che non te lo dico quello che ho portato io.” Le fece l’occhiolino, perché, davvero, non era il momento di rivelare tutte le sue carte, ma sarebbe stato ben contento se Sorta avesse attinto dalle sue scorte per rallegrare il suo post serata.
    “Ti dirò…” portò un dito fresco di manicure – inutile dire che aveva litigato con le matricole su come stavano usando la lima, al punto da minacciarli, togliergli l’attrezzo e finire la manicure da solo mentre chiacchierava con le altre povere vittime, cercando di captare il gossip ancora prima si manifestasse – e si picchettò il mento. “… quanto vuoi menare con i cuscini? Perché qui possiamo fare fronte comune con i miei cugini e contro francesi.” Ci sarebbe stato davvero da divertirsi, soprattutto in infermeria.
    “Beviamo.” Confermò prendendo a braccetto Sorta e dirigendosi verso il tavolo delle bevande.
    GRYFFINDOR
    VII YEAR
    LINGUINI
    TIK TOK KE$HA
  8. .
    slytherin
    VII YEAR
    WANT TO BE:
    DRUNK AF
    GRIFFYNDOR
    V YEAR
    WANT TO BE:
    HIGH AF
    Per una volta non le importava di non essere stata accoppiata con una ragazza. Quello sarebbe stato il suo ultimo prom. Bittersweet. Non sapeva davvero come prenderla quindi ancor prima di prepararsi per andare al prom si era buttata sull'alcool con uno shottino (in compagnia, dormitorio femminile serpeverde?) così da settare la mente in modalità festa. Aveva funzionato alla grande: si era preparata con la sua playlist preferita in sottofondo, ballando e cantando. Non aveva nemmeno avuto problemi a trovare il vestito perfetto per la serata dato che il tema era il pigiama party e lei e la sua infinita collezione di pigiami eleganti non avevano avuto alcuna difficoltà a riguardo se non quella di dover decidere quali dei tanti indossare. La maggior parte dei suoi pigiami comunque erano in rosa o in nero quindi per il colore non aveva avuto molta scelta. Aveva infine optato per un trucco sui toni del viola, un choker in velluto nero e pigiama nero decisamente non troppo corto, che aveva indossato assolutamente senza reggiseno (perchè chi va a letto con il reggiseno? sicuramente non lei) permettendo quindi anche di notare sotto la stoffa, i due piercings che si era fatta ai capezzoli qualche anno addietro. Erano fortunati che essendo in estate non si fosse presentata solo in lingerie con tanto di bustino in pizzo nero e reggicalze. Sicuramente era stata una delle opzioni ma non voleva creare un ambiente not safe for work ed era andata su qualcosa di più decoroso. Arrivata all'ingresso fece un cenno con la mano a Ciruzzo prima di avvicinarsi a lui. «hey partner in crime» ormai erano legati da quel legame indissolubile che era l'essere partner al prom soprattutto quando si partecipava a un pigiama party. Succedevano le peggio cose durante i pigiama party, dovevano essere preparati a tutto e guardarsi la schiena. Trascinò poi Ciruzzo a farsi le unghie per poi proseguire fra le tante meraviglie che quel prom aveva da offrire. «FOGLIA PITTURA CINEMA» (bacio al cielo a eli che ci ha dato le parole) da leggersi come case, libri, auto, viaggi, fogli di giornale o come COCAINA !! NEFFI !! DI CAPRIO !! ECONOMIA !! a voi la scelta. «elaboro:» come elaborava le foglie. Vabbè facciamolo in tema. «ho portato delle maschere per il viso di aloe vera e dei cetrioli» ma avrebbe preferito usarla a fine serata come skin care «possiamo trovare della pittura o pennarelli per disegnare in faccia ai primi che si addormentano» ma era ancora presto (si sperava). Anche se niente vietava alle persone però di andare alla festa e appisolarsi sul primo cuscino libero. Cinema, infine: «oppure preferisci vedere un film?» cosa che fra le tante non avrebbe puntato, non al prom. «anche se una bella sfida a cuscini in faccia non me la toglie nessuno» e quando altro avrebbe potuto approfittarne dato che la sua clessidra ad Hogwarts era agli sgoccioli? «ma prima beviamo?» Sì, alla fine aveva fatto tutto da sola, come al solito. Aveva proprio bisogno di sfondarsi un po'. E queste due frasi rilette due giorni dopo hanno qualcosa di magico.


    Iris, seduta a gambe incrociate sul letto, cercava di stare ferma e immobile dato che Nahla si era offerta di farle le treccine. La pazienza a dire il vero non era mai stata il suo forte quindi dopo poco, una delle due gambe l'aveva lasciata cadere per terra, poggiandola sul suo skate riposto accanto al letto e aveva iniziato a dondolare il piede. «non ti impegnare troppo, dopo due secondi si saranno già smollate, conoscendomi» e questo perchè correva in giro, saltava ovunque, faceva parkour in ogni luogo a lei disponibile e sicuro non si lanciava con il suo skate fra le scale di Hogwarts o metteva le persone sedute su e le spingeva per il castello manco fossero su un carrello della spesa. Stava cercando di far di tutto per non alzarsi e scorrazzare via, si stava impegnando davvero moltissimo e quando Nahla ebbe finito, le si lanciò addosso, schioccandole un bacio sulla guancia per poi avvicinarsi al suo comodino, prendere uno dei suoi funghetti colti quella mattina e allungarlo alla ragazza. «funghetto?» sorrise malandrina, porgendogliene uno che sicuramente non era innocuo. Nahla lo prese ma senza aver intenzione di provarlo e lo usò più come decorazione per il dormitorio. Un vero spreco, avrebbe voluto dire ma ormai glielo aveva regalato e la ragazza poteva farci quello che voleva. Chissà, magari avrebbe cambiato idea quella sera stessa, non era così impossibile, poteva ancora sperarci. Con skate e ciabatte in mano, il suo kit di sopravvivenza di funghetti riposti nella borsetta a forma di fungo e armata di vans e pigiama abbinato a quello di Clay - in che modo? dio solo lo sa - era uscita dalla Sala Comune, aveva appoggiato lo skate a terra e era sfrecciata via. «FATE LARGO ESCARGOTS» giggling in frenchenglish. The troublemaker is here. Non si fermò a salutare anima viva al grido di "I AM SPEED" sfrecciando incurante di poter prendere sotto qualcuno. Quanto la gasava essere un pericolo vivente per lei e per chi la circondava, adrenalinico. Erano anche fortunati non avesse ancora preso nessun funghetto. «se qualcuno si fa male non pago i danni, io vi ho avvertiti» e in due modi: che stava passando un pericolo pubblico e cioè lei stessa e che lei, i danni, davvero non li avrebbe pagati. Quando finalmente arrivò all'ingresso, si fermò ad un passo dal gruppetto di Clay. Quando aveva letto il nome di Clay sul foglietto era andata subito a cercarlo perchè sì, aveva avuto modo di conoscerlo durante quell'anno ma il prom le aveva dato l'occasione per conoscere meglio, ciarlare e far conoscere il disagio qual era. «CLAY !!» sorrise dandogli un pugnetto amichevole sulla spalla [4 pa di danni] per poi salutare chiunque fosse lì ma sono sicura solo di Kaz, chi altro c'era non lo sapremo mai. «andiamo a farci mettere lo smalto? come stai?» Iris è pronta per i rant, Clay, sfogati pure, abbiamo tutta la serata !! Si guardò un attimo le mani non curate come quelle di altre ragazze lì presenti e alzò le spalle prendendo a braccetto Clay per incamminarsi verso i poveri piccoli schiavetti all'ingresso. «non so cosa si faccia in questi casi... vuoi un funghetto?» chiese facendo un cenno alla borsetta a forma di fungo, o meglio, al suo contenuto.

    SORTA
    CIRUZZO
    so raise your glass if you're wrong
    in all te right ways, all my underdogs
    we will never be,
    never be anything but loud
    and nitty-gritty, dirty, little freaks
    won't you come on and,
    come on and raise your glass?
    just come on and,
    come on and raise your glass
    IRIS
    CLAY
    Don't Threaten Me with a Good Time
    Panic! at the Disco


    SORTA
    - si dirige all'ingresso dove si erano dati appuntamento
    - parla con ciruzzo all'entrata
    - si fanno le unghie e entrano


    IRIS
    - parla con nahla in sala comune
    - si dirige all'ingresso dove si era data appuntamento con clay
    - saluta clay e kaz e chiunque sia lì
    - parla con clay mentre si fanno le unghie
  9. .
    Erisha Byrne
    aveva accavallato le gambe, poggiato la bacchetta sul tavolo e scoperto la nuca tenendo su i capelli con una pinza che era la sua migliore alleata quando tornava in biblioteca, era piacevole stare seduta accanto a Benedictus, aveva il potere di tranquillizzarla e farla sentire a proprio agio senza fare nulla in particolare «Voglio dire che… insomma…Scusa! Cioè, ecco, sì. Scusami tu, se mai. Non io a te?? È che… Sì, siamo tanti, noi Ben, ma è difficile confonderci??» Erisha ridacchiò, era probabilmente colpa sua, che l’aveva messo in imbarazzo con un soprannome che non era di suo gradimento «è colpa mia, ti ho dato un soprannome senza nemmeno chiederti se ti piacesse» alzò le spalle e iniziò a scartare una gelatina, alla fragola, le uniche che mangiava, dall’involucro «Ictus va bene, se a te piace» gli sorrise, porgendogli la gelatina senza carta, era un modo per farsi perdonare? certo, offrire la sua gelatina preferita, senza carta, era un gesto che faceva con le persone a cui teneva di più, si sentiva anche un po’ ridicola quando lo faceva, visto che era un’azione che poteva essere associata ad una bambina di dieci anni su per giù, ma era il suo modo di dimostrare gratitudine o affetto e non avrebbe smesso, chissà se ictus l’avrebbe presa per una svitata o per una sempliciotta «Ma no… la biblioteca è di tutti…» Erisha scosse il capo mentre arrotolava con l’indice una ciocca di capelli sfuggita alla pinza, ancora in imbarazzo per essersi praticamente seduta accanto ad Ictus senza lasciargli una scelta ed averlo chiamato Bennie, se lui non avesse voluto più parlarle per il resto dell’anno scolastico non l’avrebbe di certo biasimato «è di tutti, certo, ma chi tardi arriva male alloggia» fece una leggera pressione col labbro superiore su quello inferiore, prima di continuare «e tu non ci hai pensato due volte prima di farmi posto, quindi dovevo ringraziarti» cercò di sbirciare quello che lui stava leggendo, prima che lui dicesse che gli piaceva quel posto perché c’erano tanti libri alla portata di tutti «anche io lo penso! dei libri alla portata di tutti, da sempre un senso di pace poter leggere quello che vuoi quando vuoi» perché a casa sua non era di certo così, i libri babbani erano severamente proibiti, e gli unici che le erano passati fra le mani erano quelli di incantesimi o semplicemente materiale scolastico, era così che era riuscita a praticare l’animagia, con suo cugino «Perché?… Nonono!! Scusa!!» Eri poggiò un piede sulla panca che condividevano, portando una delle ginocchia al petto, non prima di essersi accertata che nessuno stesse guardando e potesse sgridarla «non scusarti!! era una domanda lecita» ridacchiò poggiando una mano sulla sua, d’istinto, per rassicurarlo, per poi rendersi conto di quello che aveva fatto e ritirarla subito, con le guance rosse «non faccio male a nessuno, hai ragione, non dovrei vergognarmene ma a volte mi preoccupo troppo di ciò che pensano gli altri» ecco, con ictus si sentiva libera di dire ciò che voleva senza paura di un giudizio errato o affrettato «sono un po’ sempliciotta e credo nel ”vissero felici e contenti” non ci posso fare nulla» era per quello che aveva letto anche le fiabe dei fratelli grimm, che erano più inquietanti di quanto si aspettasse in realtà.
    E poi, le chiese di cime tempestose «È vero che ci sono anche delle anime? Insomma, dei fantasmi…Sono un po’… suscettibile, sull’argomento…» tamburellò le dita della mano destra sul tavolo, mentre le labbra si piegavano in un sorriso dolce «non si tratta di anime in quel senso» la gamba che aveva in precedenza portato al petto andò a calarsi verso il basso in modo che la corvonero potesse avvicinarsi come a volergli confessare un segreto «si tratta di… anime gemelle, due persone che si incontrano e realizzano che le loro anime sono uguali» e probabilmente, se prima aveva solo le guance rosse, in quel momento lo diventarono anche le sue orecchie «che si rendono conto che sono fatte per stare insieme, e che stare separati fa più male di una ferita» gli occhi color ambra cercarono quelli di ictus «potremmo… leggerlo insieme? se ti va ovviamente»

    When no one is around, my dear
    You'll find me on my tallest tiptoes
    Spinning in my highest heels, love
    Shining just for you

    CaptainRavenclaw18 y.o.
  10. .
    Erisha Byrne
    Al cenno di assenso fatto da Benedictus, Erisha sedette quasi esausta al suo fianco.
    Non avrebbe mai pensato che camminare in biblioteca, trovare un posto e sedersi fosse così difficile, le sembrava di aver tirato la pluffa tra gli anelli molte più volte di quanto faceva di solito, mancavano solo i dolori alle braccia e alle gambe; venne richiamata all’attenzione dalla risata del suo, ormai, compagno di lettura dopo che lei aveva proposto di chiamarlo Bennie «oddio scusami!! è per il nome, vero? chiamandoti Ben mi sembrerebbe di parlare con quell’altra Ben, ma se vuoi che ti chiami così posso farlo senza problemi!» un discorso un po’ confusionario, che era dovuto all’imbarazzo del momento, non era la prima volta che erisha parlava in modo veloce e sconclusionato, succedeva soprattutto quando era in soggezione o sotto pressione, pensò di aver davvero fatto brutta figura, e a conferma della sua teoria c’era il fatto che il ragazzo a malapena afferrò la sua mano «Non devi…», non gli piacevano nemmeno le caramelle? Un’ altra gaffe, fu il suo turno di arrossire, quasi si nascose dietro il mattone che teneva tra le mani, come poteva non azzeccarne una? «G-grazie.» e… un momento l’aveva appena ringraziata? «Oh non devi ringraziarmi! anzi, sono io che ti ringrazio, dopotutto stavi qui per conto tuo e mi sono intrufolata quasi senza permesso» poggiò un gomito al tavolo e il capo sul palmo della mano, seguì la linea del suo sguardo e si accorse che… stava osservando la copertina del suo libro, e se poco prima le guance si erano leggermente colorate di rosso a quel punto avvampò e sentì le gote bruciare, l’avrebbe presa in giro come faceva Ben non tanto velatamente? Era risaputo che Bennet non apprezzasse quel tipo di letture particolarmente… rosa, e anche che desse ad erisha della sempliciotta per il fatto che adorasse quel genere di cose, insomma non poteva farci nulla se era un’inguaribile romantica che si scioglieva davanti a quel genere di romanzo «Seguendo le teorie nelle quali credeva, ella cercò di crearsi l’amore…Madame Bovary!», e lì probabilmente lo sguardo di erisha si illuminò, non solo non l’aveva presa in giro ma addirittura l’aveva letto!! al contrario di lei che poteva contare nella sua biblioteca personale solo Cime Tempestose e Ragione e Sentimento, non riuscì a trattenere un sorrisetto eccitato e, inconsciamente, si fece automaticamente più vicina al ragazzo «Lo hai letto?! per me è la prima volta che lo apro…» si mordicchiò leggermente il labbro inferiore, mentre apriva la copertina rigida del libro e leggeva il titolo stampato sulla carta, poi riportò lo sguardo verso di lui «Non ho nessuno a cui piaccia il genere e, sinceramente, mi sembra un po’ stupido continuare a farneticare su sdolcinatezze del genere» sospirò mentre riportava un ricciolo ribelle dietro l’orecchio «ma non ne posso fare a meno» si lasciò leggermente andare sul braccio poggiato al tavolo, rimanendo col viso voltato verso Benedictus «Non so se mi sia piaciuto davvero, sai? L’ho trovato… strano.», mh, aveva già trovato qualche opinione contrastanti su internet, unico amico fidato al quale si affidava per decidere le sue letture, ma aveva comunque deciso di dare un’opportunità a quel libro perché nemmeno lei era sicura di sapere cosa fosse esattamente l’amore, non era certa che quello che ci fosse scritto in Madame Bovary le avrebbe chiarito le idee, ma di sicuro le avrebbe aperto altre prospettive, o almeno lo sperava «e invece… hai letto Cime tempestose? quello a me è piaciuto molto» magari aveva trovato qualcuno con cui condividere opinioni su quei libri di cui tanto si vergognava, ne sarebbe stata davvero felice, almeno avrebbe finito di annotare sul quaderno che si portava sempre dietro i suoi pensieri ed opinioni.


    When no one is around, my dear
    You'll find me on my tallest tiptoes
    Spinning in my highest heels, love
    Shining just for you

    CaptainRavenclaw18 y.o.
  11. .
    gifs26 y.o.helplydia hadaway
    currently playing
    O.K. Fine
    Clover the Girl
    Oh no, it ain't so easy feelin' crazy all the time
    «Non Jane. Nice. Mi sono svegliata così, stamattina.» E sapete che c’era? Che si arrivava ad un punto della vita in cui frasi del genere non stupivano più. Nice si era svegliata con la faccia di Jane? Tutto nella norma, nulla da vedere, andiamo avanti. Lydia annuì come se avesse senso (non lo aveva) labbra strette fra loro, e sguardo ad indugiare sulle spalle traslucide dell’elettrocineta. Andava tutto bene.
    «...siete... non-morte anche voi?»
    Tutto. Bene. Spostò gli occhi nocciola su Nikita Fitzgerald, la medium del gruppo, e nel rendersi conto fosse nelle loro stesse condizioni, rimase a fissarla senza alcuna micro espressione. Aveva bisogno di un breve momento di buffering per decidere come prendere quella consapevolezza, e cosa farsene di quell’informazione. «Immagino. Non mi sembra di essere morta.» Era il momento in cui le diceva che molte persone morte non sapevano di esserlo, o quello in cui voleva credere in un peculiare riassetto del sistema, e si aggrappava al proprio ottimismo biasimando un qualche peculiare fenomeno astrologico e metafisico? «siamo qualcosa» proiezioni astrali, forse? Mosse qualche esitante passo all’interno della stanza. Era l’adulta della situazione, e quello il suo lavoro: doveva almeno fingere di sapere cosa stesse succedendo. «ha aperto qualche negozio di scherzi ultimamente? O… incidenti da magie sinister. Non escluderei una… perdita» di cosa? Magia, anche se non era certa in quale forma.
    O come fosse possibile. Avrebbe semplicemente dato per scontato lo fosse per semplificare il lavoro di un’attiva ricerca della soluzione. «curioso che sia successo a tutte e tre, no? Quale potrebbe essere la discriminante?» La sfiga. Vecchia, antica, sfortuna. Ci pensò comunque sul serio, perché poteva esserci un fondo di verità. Non aveva fatto nulla di diverso dal solito, eccetto «di recente, ho comprato un mazzo di tarocchi in uno dei mercatini di natale di hogsmeade» reclinò il capo sulla spalla, lo sguardo a rimbalzare dall’una all’altra. Erano state fregate da qualche burlone di passaggio? (KOSMO SEI TU?)
    Comunque. Se Fitz era come loro, non restava che provare con Idem. Non erano molti i medium in circolazione, e certo non sarebbero andati fino ad Hogwarts per chiedere ad un ragazzino proveniente dalla California di un secolo prima se sapesse -
    «C-ciao, scusate… La porta era aperta e… pensavo…»
    Niente. Non importava. Andava tutto bene.
    «benedictus» salutò, abbozzando un sorriso gentile. «stavo giusto pensando a te» non vedeva motivo per dirgli che non fosse nulla di lusinghiero. Non una questione personale, le piaceva il mini special, ma era ancora… inesperto. Giovane, e traviato da una vita a Bodie nel Novecento. «puoi vederci tutte e tre? Senti di poterci controllare?» se loro fossero state davvero fantasmi, in qualità di medium, avrebbe potuto farlo. Il fatto che potesse vederle, era già preoccupante, ma Lydia – che quel mattino doveva essersi svegliata particolarmente ottimista – voleva ancora sperare non fossero completamente spettri, e di conseguenza manipolabili.
    sooner or later you're gonna tell me a happy story. i just know you are.
  12. .
    bennett meisner
    Si chiese se dovesse dirlo a qualcuno.
    Non era propriamente un segreto, e con i suoi amici aveva sempre condiviso tutto (tranne gli appunti: quelli erano solo per Mona e Paris, al massimo Gali e il Goblin. La coppa delle case era un affare serio, Dara ti amo ma è nostra) eppure una parte di Ben si sentiva frenata dal renderli partecipi. Non si sentiva particolarmente in colpa, ed in cuor suo, non credeva neanche di aver superato un limite, ma ... se loro l'avessero pensata diversamente? Sapeva che, almeno nella teoria, non fossero contrari; non era certa che nella pratica la pensassero allo stesso modo. Infilò una mano in tasca, assicurandosi che il sacchetto di plastica fosse ancora dove l'aveva lasciato, e distrattamente porse quella libera a Mona, intrecciando le dita alle sue nell'approcciarsi all'entrata del parco. Neanche la questione potè distrarla dalle meraviglie del disneyland horror Giapponese, lo sguardo a posarsi sulle strutture decadenti, e l’erba a crescere incolta fra un edificio e l’altro.
    Sorrise lenta, con intenzione, perché sapeva non sarebbe successo nulla di brutto ma avrebbe voluto di sì. Senza risvolti troppo grevi, voleva tornassero a casa, ma perchè farlo sani e salvi, quando potevano da segnati a vita e slash o menomati? Sarebbe stata una storia pazzesca da inserire nel Grande Libro Dei Ben.
    … Che non esisteva ancora, ma avrebbe dovuto: Ben era imperterrita nel lanciare hint poco velati ad Erasmus perché mollasse le sue fanfiction e si dedicasse ad un’opera ben – haha – maggiore e dal più alto impatto culturale; il giorno che li avrebbe capiti, sarebbe stato quello della svolta decisiva.
    «sfotti ancora per la storia del gargoyle king? Minchia non vi si può dire niente. ti giuro che c'era. Ero fatto, ok, ma il gargoyle king esiste, ed è uno stronzo»
    «ti credo, amo. probabilmente dice lo stesso di te. “ti giuro che c’era! Ero fatto, ok, ma quel ragazzo esiste, ed è un stronzo”» sollevò un angolo delle labbra verso Dara, soffiando amorevole un bacio. Non era neanche troppo ironica: le droghe erano da sempre usate per superare il limite imposto dalla mente umana e poter vedere oltre. Trovava molto più strano che una creatura mistica e leggendaria, portatrice di morte, facesse la propria apparizione a Dara e non a lei. Oltraggioso e cancellato.
    A pensarci bene, forse poteva proprio dirglielo.
    «E COMUNQUE HO LA DROGA!»
    «BALTY?? Vieni qui fammi vedere cos’hai»
    «basta respirare la tua aria per sentirsi fatti, non serviva manco dirlo»
    «tua sorella ti ha lasciato la droga? a me a ha dato questi»

    Di tutti i commenti dei suoi amici, Ben si fermò sull’ultimo. Side eye… BomBASTIC SIDE EYE. Corrugò le sopracciglia, la bocca curvata in un broncio. Posò severi occhi neri su Lila, prima di spostare lo stesso sguardo piatto su Erasmus. «perchè tua sorella regala lecca lecca ai tuoi amici» per niente inquietante, come se lei non fosse stata maggiorenne e loro quindicenni. «lecca lecca» come i pervertiti ai parchi.
    Manco a forma di lapide!
    «ske. slay. Grazie lizzy» sorrise, allungando una mano per averne uno. Non le interessava neanche se fossero o meno accompagnati dalla magica polverina della spagnola: gli zuccheri erano zuccheri, e Bennett Meisner era lì per consumarli. Comunque bello l’alcool, bella la droga, ma lei aveva portato cose molto più importanti: «io ho una ouija.» e voi direte: che ve ne fate, bennini, se già avete un medium? La usavano per l’aesthetic, fatevi i cazzi vostri.
    «ok. brindisi ai ben sia» si beveva a canna, no? Non si condividevano tutti i germi con tutti? Indirect kiss no homo just setta? «e a rudy, che mi ha dato una mano ad arrivare qui» chi era Rudy?
    Ah già, la questione.
    Fece spallucce, scegliendo che fosse un momento buono come un altro per mostrare il suo trofeo.
    «letteralmente» infilò la mano in tasca, prendendo il sacchetto con il dito che aveva staccato a Rudy quando aveva cercato di toccarla senza il suo consenso.
    Non battè ciglio. «mi hanno detto che se lo tengo nel ghiaccio, posso riportarlo stasera in infermeria» chi gliel’aveva detto? Le sue fonti. (se stessa) «quindi.» quindi niente. «ho pensato sarebbe stato utile» oltre a usarlo per le foto, era sempre difficile toccare il tasto per fare selfie di gruppo, era il pointer perfetto per la tavola ouija. «fine»
    Leather jackets, bad habits
    And we're revving to a fault
    Dark magic, cheer captain, cheer
    My team like, go to goal
    15 | 2007
    ravenbohoo!
    chaser
    ben10



    ah, sarò onesta con voi, i have regrets in una role di gruppo con interazioni fra tutti, quindi non so. magari sparisco davvero. ero ottimista e giovane chiedo umilmente perdono, mi sono sopravvalutata.
    - risponde a dara sul gargoyle king
    - chiede a balt perchè sua sorella regala lecca lecca ai suoi amici
    - vi mostra il dito (non il medio)
    - brindisi !!!!
  13. .
    Erisha Byrne
    era passato circa un mese dal giorno in cui la sua vita, scolastica e sentimentale, era completamente cambiata, le sue compagne di stanza avrebbero detto in meglio e se qualche tempo prima erisha le avrebbe corrette ora forse gli dava ragione; dopo essersi liberata di quel peso enorme della propria sottonagine, il che includeva aver gettato nel camino le ultime cose che le rimanevano ovvero foto e diario segreto (non molto segreto a quanto pare), la cacciatrice corvonero si era sentita più leggera come se avesse finalmente reciso quel nastro che la teneva legata sentimentalmente al grifondoro.
    Ci aveva riflettuto, e si era vergognata dei propri comportamenti, si era definita da sola imbarazzante e per quanto Lilac le ripetesse che era solo innamorata le veniva da nascondere la testa sotto il cuscino ogni volta che ripensava a quanto era stata ridicola: il suo comportamento da ragazzina innamorata non aveva dato nessun frutto, semplicemente, aveva pensato, si trattava di un sentimento a senso unico, a volte ci si innamora delle idee che si hanno delle persone aveva scritto su una pagina del nuovo diario che si era regalata, quella volta ben attenta a nasconderlo dove nessuno lo trovasse per davvero, e si era resa conto di avere ragione, l’idea che si era fatta del suo ex ragazzo probabilmente non corrispondeva alla realtà, aveva preso una bella batosta ed andava bene così, si rendeva conto di star facendo le sue prime esperienze anche se in ritardo, in quel momento il suo cuore spezzato non faceva poi così male, anzi sembrava essersi rimesso insieme tenendo conto di ogni pezzo perso per strada.
    La leggerezza e spensieratezza di quella rottura ormai superata si leggeva sul viso della Byrne, quel sabato mattina infatti dopo essersi allenata ed aver indossato vestiti mondani rispetto alla solita divisa, jeans e camicetta bianca, si era recata in biblioteca con l’intenzione di restituire ”Cime Tempestose” che aveva preso in prestito la settimana prima e letto fra una commissione e l’altra, occhiali da vista, capelli non in ordine e solo un lucida labbra alla ciliegia per decorarle il viso, era decisa ad accaparrarsi un altro mattone dove potersi perdere su quel mondo fatto di lettere e parole che l’aveva fatta sognare nei giorni precedenti.
    Di solito il reparto dei libri babbani non era poi così affollato, ma complice il fatto che fosse sabato e che fuori non ci fosse una gran bella giornata la biblioteca risultava piena, non le piaceva camminare fra tante persone soprattutto da quando un giornale di gossip aveva scritto a caratteri cubitali della sua relazione finita qualche settimana prima, ma doveva trovare un posto, non sarebbe fuggita con la coda fra le gambe in camera sua per qualche mormorio, quindi dopo aver afferrato in fretta una copia di Madame Bovary, si disse che doveva sedersi per leggere in santa pace.
    Si guardò intorno per qualche minuto e adocchiò uno dei pochi posti liberi, era già occupato ma c’era un sacco di spazio, così a passo veloce si avvicinò alla sedia che avrebbe voluto occupare «posso sedermi? giuro che non ti do fastidio!» congiunse addirittura le mani per qualche secondo, poi gli occhi ambrati si posarono sulla persona a cui stava rompendo la quiete «Ma tu sei l’amico di Ben!!» che se ricordava bene loro chiamavano… Ictus o anche Goblin «Vediamo… di sicuro sei un Ben, quindi che ne dici di Bennie gli sorrise luminosa allungandogli una mano, per presentarsi «io sono Erisha, e queste sono per aver invaso il tuo spazio vitale, era una questione di vita o di morte» gli mise dinnanzi due gelatine alla frutta, di quelle che si portava sempre dietro, sorridendogli ancora e sperando non la cacciasse da lì, non avrebbe seduto di fianco a delle pettegole neanche morta





    When no one is around, my dear
    You'll find me on my tallest tiptoes
    Spinning in my highest heels, love
    Shining just for you

    CaptainRavenclaw18 y.o.
  14. .
    mona benshaw
    Mona vibrava a frequenze altissime.
    Certo, sarebbe stata più contenta se lì, di fronte alla grande insegna rovinata, ci fossero state solo lei e Ben, ma andava bene comunque: il parco era molto grande, e c’erano un sacco di posti dove infrattarsi.
    «Non ti senti nemmeno un po’ a casa?»
    O dove far sparire il corpo ancora caldo di Delilah Parker.
    «Razzista. Siamo in Giappone» non tutti gli asiatici erano uguali, duh. Ma che ne voleva sapere lei, probabilmente non avrebbe neppure saputo indicare su una mappa dove fosse, il Giappone.
    Ah, era proprio la quota “Caso Umano” del gruppo.
    (Lo Sgorbio era la quota “Carità”; le due cose non dovevano essere confuse tra loro — i Ben10 facevano ogni tipo di beneficienza, a quanto pare...)
    «sfotti ancora per la storia del gargoyle king? Minchia non vi si può dire niente, ti giuro che c'era. Ero fatto, ok, ma il gargoyle king esiste, ed è uno stronzo»
    A Dara, Mona rivolse entrambe le sopracciglia appena arcuate e poi le spalle: «io non ho detto nulla» e infatti, a sfotterlo, poi, ci pensò Delilah. Non aveva nemmeno bisogno di lanciare esche troppo palesi, la cheerleader: gli altri bens facevano un buonissimo lavoro ad essere disfunzionali già così.
    (E, infondo, nelle famiglie disfunzionali Mona c’era cresciuta. Ne sapeva una cosa o due.)
    «Dite che ci troveremo gli spiriti di bambini giapponesi morti?» In quel silenzio spettrale, anche il sussurro di Enrique Iglesias giunse senza fatica alle sue orecchie. «no» OK, rude Dara? Spezzare così i sogni dell’Erasmus.... «loro troveranno noi» Ah ecco.
    Maledetto Dara: l’aveva quasi fatta ridere.
    E sì, non voleva essere una battuta ma un po’ lo era sembrata.
    Ed invece, Mona rimase stoica nel non dare al serpeverde alcuna soddisfazione, stringendosi nelle spalle e allungando di riflesso una mano per offrirla alla Meisner; quale miglior modo di entrare a Nara Dreamland se non fianco a fianco con la sua besty. «Chissà, magari sono simpatici. Li scambierò con alcuni di voi; me li porterò a Hogwarts, lasciando qualcuno ad infestare il parco al posto loro» e perché proprio Delilah, eh.
    Parlando del diavolo (letteralmente): «spero morti, e non vivi. a qualcuno potrebbe venir voglia di adottarli anche se sono mostri» «in effetti, le probabilità sono alte, se hanno adottato anche te... ah, vero. Scusa?» non era dispiaciuta nemmeno un po’, e il sorriso finto appicciato sulle labbra lucidate dal gloss alla fragola era più falso di una galeone in banconota — e sì, era una stronza, ma non era la prima cosa cattiva che diceva alla Parker.
    Non sarebbe di certo stata l’ultima.

    «C'è la casa degli specchi, vero? Voglio andarci» Oh, dolce cuore puro di un Monrique. «Sì, da qualche parte.» Lei il suo l’aveva fatto: aveva mostrato ai bens i video, le foto, le mappe.Ora stava a loro far lavorare le testoline e ricordare dove fosse cosa.
    «E COMUNQUE HO LA DROGA!» «color me shocked» a Mona Benshaw bastava l’alcol, grazie tante; non era mai stata tipa da sballo chimico o erbaceo. «a dir la verità ho più sete» Lanciò uno sguardo a Dara, oltre la spalla, e poi gli indicò con un cenno della testa un punto non meglio precisato di fronte a loro. «Raggiungiamo il viale principale e facciamo un brindisi.» Ai bens che sarebbero usciti vivi da lì. Cosa? Cosa.
    «quindi come funziona con questi?»
    «Non sei nella posizione di poterti giocare altri neuroni, Parker.» già così ne aveva molto pochi.......
    behind those angel eyes
    lies a devil in surprise;
    the prom queen has killed for her crown.
    be careful when she tries to ask you out
    16 | 2006
    ravenbitch
    cheerleader
    ben10



    — insulta delilah, sfotte dara, prende la manina di ben: insomma, mona being mona
    — dice di raggiungere "il viale principale*" per poi brindare

    *viale principale: quello che si apre dopo l'entrata?? dove passano di solito le sfilate dei carri??? con i negozi sui lati della strada??? che porta al castello delle principesse???? dai quello, avete capito
  15. .
    delilah parker
    «Non ti senti nemmeno un po’ a casa?» disse a Dara, alludendo al fatto che i kinesi non fossero poi tanto diversi tra loro, osservandolo discutere sul Gargoyle King, storia sentita e risentita
    «Magari ce lo trovi qui il tuo Gargoyle King, ma dubito possa essere dietro di te, piuttosto dentro»
    Delilah osservò l’entrata del parco divertimenti con un’espressione neutra, era un bel posto pensò, dopo l’incubo dell’orfanotrofio babbano non c’era nient’altro che riuscisse a metterle i brividi; sistemò lo zaino su una spalla, mentre faceva qualche altro passo verso l’entrata del parco giochi facendo risuonare i sassolini che componevano il terreno sotto i suoi anfibi «Dite che ci troveremo gli spiriti di bambini giapponesi morti?» le labbra di Delilah si incurvarono leggermente verso l’altro, in quell’espressione malefica che era solita fare, mentre osservò il nepo baby spagnolo fare, sussurrare, quella domanda «spero morti, e non vivi» alzò le spalle «a qualcuno potrebbe venir voglia di adottarli anche se sono mostri» e si avviò dentro, sipario

    Niente, il parco giochi era vuoto, cavolo dov’era il divertimento se il tutto non si svolgeva come una qualsiasi escape room dove vogliono ucciderti e tu devi provare a sopravvivere? schioccò la lingua sotto il palato un paio di volte rimanendo di fianco a dara e Balt «tua sorella ti ha lasciato la droga? a me a ha dato questi» scavò per un attimo nello zaino per poi uscire dieci lecca lecca di forme e colori diversi, stella, cuore, nuvoletta «non avevo capito a cosa servissero perché non me l’ha detto, mi ha riferito di farti gli auguri però » con un cenno del capo indicò Paris, perché quel giorno lo odiava di meno, era il suo compleanno, poteva sopportarlo almeno un po’ «quindi come funziona con questi?» chiede a Balt, magari lui ne sapeva qualcosa.

    If you be the cash I'll be the rubber band You be the match
    I will be a fuse,boom
    sixteen
    slytherin
    beater, maybe
    ben10
24 replies since 28/2/2023
.
Top