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| | | | I give it all my oxygen, so let the flames begin © | nathan shine-clythorne | 22 | teacher assistant | the pumpkin guy | | Sapete cosa rendeva davvero felice l'ex Tassorosso? ...okay, avete ragione: un sacco di cose lo rendevano felice. Ma più di tutte?! I sorrisi delle altre persone. Non poteva farci nulla, trovava la felicità altrui contagiosa, e sperava che lo stesso valesse per la sua. Era una sensazione bellissima pensare che il suo sorriso, anche il più tenue, potesse rendere un po’ meno grigia la giornata di qualcuno. Delle espressioni serene e felici, sorridenti, degli altri, Nathan Shine se ne beava. Perciò, quando Maddy gli sorrise entusiasta, il ragazzo non poté fare a meno di allargare ancora di più il proprio, già luminosissimo. «Hai ragione, come ho potuto dimenticarmene.» Finse di temere un po’ per la propria incolumità alla vista del pugno alzato dalla Hopper — ma forse un po' di strizza ce l'aveva davvero. Non che pensasse che la ragazza potesse (volesse?) colpirlo così, dal nulla, o dubitasse delle sue capacità per farlo, eh. Anzi. Alzò le mani in segno di resa, ridendo. «Che ruolo hai nello spettacolo?» «Uhhh,» doveva rovinarle la sorpresa e vuotare il sacco? Finse di pensarci un attimo, battendo distrattamentei volantini sul mento, salvo poi farle l’occhiolino e aggiungere «lo scoprirai solo se vieni a vederci!» Doveva ammettere che era piuttosto orgoglioso di ciò che avevano organizzato, una cosa un po’ “Barbiere di Siviglia incontra Cluedo”, per tradurla in termini molto, molto, banali. Come al solito, sarebbe stata interattiva e avrebbe coinvolto attivamente il pubblico con tanto di giochi e indagini; messe in scena del genere erano il punto forte della compagnia di cui faceva parte lo Shine. «Posso però dirti che ci sarà un vincitore alla fine! E in premio riceverà un buono per la gelateria di Quo Vadis!» Dai, chi non conosceva il BDE, la gelateria di proprietà di Euge e assolutamente non di Eddie? Assurdo, chi mai lo avrebbe associato al Moonaire non di certo io, vi pare. Ammiccò, complice, alla ragazza. «E so che ti piacciono le sfide. Questo non l’ho dimenticato!» Poi si ricordò di una cosa molto importante da sottolineare. «Un buono per un gelato non contaminato.» Non aveva indagato oltre, si era limitato a stringersi nelle spalle quando gli avevano riferito quale sarebbe stato il premio, da pubblicizzare, per chi avesse indovinato la soluzione. A quanto pare, era «“davvero un cono prezioso”.» Forse era una strategia di marketing del Jackson. Ad ogni modo. Allargò le braccia, mostrando il costume da zucca in tutta la sua arancionità. «Grazie!» Un po’ in ritardo, ma i complimenti facevano sempre piacere e lui era contento Maddy lo trovasse carino. «Anche tu sei una streghetta molto convincente!» E lo diceva con molta onestà: non aveva visto molti loro coetanei mascherati, quel pomeriggio. Era triste che non partecipassero alla festa, e che lasciassero il divertimento delle maschere solo a bimbi e adulti; non si rendevano conto che quella era l’età d’ora in cui fare cose del genere? E che sprecarla a fare i finti adulti era tempo sprecato? Mannaggia. «Distribuzione dei palloncini, quindi, eh... Farai da volontaria allo stand vicino le montagne russe?» Come suo solito, era genuinamente curioso, e avrebbe ascoltato la risposta – qualsiasi fosse stata – con interesse e attenzione. O, per lo meno, quelli erano i piani. Interrotti, all’improvviso, dall’arrivo di un cucciolo di Dalmantis che iniziò a strofinarsi contro le gambe di Maddy. «Hey... Hey!!» Rise, divertito, rivolgendo uno sguardo di scuse alla grifondoro. «Perdonalo, è un giocherellone. Puck, stai giù!» Si abbassò, cercando, per quanto il costume glielo permettesse, di avvicinarsi alla creatura e richiamarla a sé. Quando aveva partecipato alla lotteria di beneficienza, quel giorno, non aveva immaginato che ne sarebbe uscito vincitore e con un cucciolo da accudire! Non gli dispiaceva affatto. Ma non sapeva ancora come l’avrebbe presa Quinn; confidava che l'idea di salvare quella creaturina dal canile magico lo avrebbe ammorbidito un po'. (No.) «L’ho -» dire “vinto” gli sembrava davvero bruttissimo, povero Puck! «- ricevuto alla lotteria di beneficienza,» spiegò a Maddy, mentre cercava di accarezzare le orecchie del cucciolo. «Quando mi hanno detto si chiamasse Puck, ho pensato fosse destino. Sai,» aggiunse, abituato a dover spiegare sempre quel genere di collegamenti a chi, a differenza sua, non era un fan accanito di William Shakespeare, «come Puck di “Sogno di una notte di mezza estate”.» Era stata davvero una coincidenza troppo speciale per non ritenerla un segno del destino. «E così ora ho un nuovo amico. Puck, saluta Maddy!» Era già: innamorato perso. Boys and girls of every age wouldn't you like to see something strange? |
CITAZIONE 11) [ON] un buono per un locale di quo vadis!
14) [PROMPT] hai vinto una lotteria magica di beneficenza, e ti ritrovi con una creatura magica di cui ora dovrai prenderti cura [Dalmantis: Si differenziano dai dalmata babbani poiché il loro manto cambia le proprie macchie a seconda che vi sia o meno un pericolo in prossimità del padrone. Nei casi di emergenza, sono in grado di smaterializzare sé stessi ed il proprio padrone nell'ultimo luogo sicuro da loro visitato.]
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