take a chance && roll the dice

ft. Maddy

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +2    
     
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Neutral
    Posts
    86
    Spolliciometro
    +194

    Status
    Offline
    I give it all my oxygen,
    so let the flames begin ©
    nathan shine-clythorne
    22 | teacher assistant | the pumpkin guy
    «Come sto???»
    «Come un adulto vestito da zucca.»
    «L'alternativa era il costume da fantasma, ma chissà quanta gente aveva respirato - e tossito - sotto quel lenzuolo............» l'odore emanato dal cencio non più bianco era stato l'elemento decisivo che aveva pesato su quella scelta, anche perché «quello da gatto nero era già stato preso.»
    Lo sentì, più che vederlo, l'eye roll di sua mamma che, dall'altra parte dello schermo e a troppi chilometri di distanza, non si faceva problemi a giudicarlo. «Immagino.» Che Jenna Shine non fosse la persona più empatica del mondo, Nathan lo sapeva benissimo; eppure sorrise sereno, rivolgendole uno sguardo pieno di affetto, mentre sistemava il cerchietto con le foglioline sui riccioli castani. «Però sto bene o no?»
    «Dipende: di testa evidentemente no, altrimenti non andresti in giro vestito in quel modo.» Fu il turno dell'assistente di roteare gli occhi verso il cielo plumbeo di fine ottobre. «Te l'ho già detto, è una rappresentazione il cui ricavato andrà in beneficienza, e occorre pubblicizzarla.»
    «Mh...ok......se lo dici tu......»
    Sua mamma non sembrava molto convinta, il che fece ridere di gusto il giovane; il problema di Halloween era che per Nathan risultava sempre un periodo difficile, e sapeva che per Jenna fosse lo stesso — infondo, era stato concepito proprio la notte di Halloween, e il ricordo di suo padre doveva essere comunque fresco nella memoria della direttrice del museo di Quidditch, anche dopo vent'anni. Perciò, entrambi, lo affrontavano ciascuno a modo suo: Jenna odiando tutto quello che ruotava intorno alla festa, Nathan gettandosi in quante più attività possibili pur di tenersi impegnato in ogni modo. Recite, lezioni, cene con delitto, organizzazione di letteralmente qualsiasi cosa venisse proposta ad Hogwarts e dintorni: voleva esorcizzare i brutti pensieri gettandosi a capofitto nelle esperienze più felici, e creando nuovi ricordi legati ad una notte che aveva pesato, per tutta la vita, come un'ombra nera.
    «Lu, no! Quelle sono le corna di Lauren!» cercò di spostarsi in un punto più appartato del parco, per provare a sentire meglio le ramanzine che Jen stava facendo alle gemelle, ma c'era troppa confusione e la donna era chiaramente occupata a gestire le bestioline alle prese con i preparativi delle maschere. «Mà, io devo andare...» inutili tutti i tentativi di richiamare l'attenzione della donna, ormai lanciatissima in una predica sul “rispetto reciproco” e il “mi avete fatto venire il mal di testa, basta, smettetela VA BENE FATE COME VI PARE”. «Ci sentiamo... dai un bacio a tutte e due....» mh sì, ok, era come parlare da solo. Tenne comunque un altro po' il collegamento attivo, poi con uno sbuffo divertito chiuse la chiamata e tornò al suo lavoro.
    Wicked Park era addobbata ormai da settimane in perfetto stile halloween, con tanto di zucche inragliate (alcune creepy come quelle che portano all'asilo di Rob, altre più carine e simpatiche) e decorazioni di ogni genere, dalle ragnatele finte con ragni animati che si muovevano su e giù, scheletri che di tanto in tanto improvvisavano qualche danza, e altri personaggi mostruosi che prendevano vita e facevano spaventare i presenti. Nathan, dal canto suo, si sentiva allo stesso tempo parte delle decorazioni e tremendamente fuori posto, col suo vestito di gomma piuma ingombrante e di un arancione fin troppo acceso per essere una zucca; sembrava più una gigantesca arancia.
    Riposto il cellulare nello zaino, lasciato insieme agli effetti personali dei suoi colleghi attori, tornò a distribuire volantini per assicurarsi che nessuno si perdesse il meraviglioso spettacolo che avevano organizzato per quel pomeriggio — dove no, non avrebbe recitato vestito da ortaggio.
    Importunava, con educazione e sorriso dolce sulle labbra, chiunque gli capitasse davanti, dal bambino all'anziano, dai maghi agli special: era per una giusta causa!
    «Ciao Maddy! Posso lasciarti un invito?» Allungò l'ennesimo volantino in direzione della ragazza che aveva incrociato il suo cammino, i caratteri spooky con cui era stato stampato il titolo dell'evento (“a Night to Dismember”) catturava sicuramente l'attenzione — se non altro, per il verde fluo con cui era stato scritto. «Non è cruento come sembra,» la rassicurò, perché ormai aveva imparato a dirlo a tutti quelli che fermava, «se sei curiosa puoi venire a vedere di cosa si tratta! Andiamo in scena alle 17, nella piazzetta principale!» ancora un sorriso, pronto a darle tutte le informazioni di cui avesse bisogno, oppure salutarla cordialmente qualora non si fosse dimostrata inreressata all'evento — che, vi dirò, moooolto male!!
    Boys and girls of every age
    wouldn't you like to see
    something strange?
     
    .
  2.     +1    
     
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Rebel
    Posts
    84
    Spolliciometro
    +98

    Status
    Offline
    I give it all my oxygen,
    so let the flames begin ©
    Madelaine Hopper
    20y.o. Quarrelsome Not Straight


    «Ma no Lux ti ho detto che oggi non posso, non che non voglio…»Madelaine Hopper parlava animatamente al telefono con la ragazza che aveva conosciuto qualche mese prima e che si era riscoperta la cugina del suo ex coglione, ma che aveva imparato quasi subito a farsi strada nel suo cuore «Ho capito che devi coprire un turno da sola ma io mi sono offerta di fare da animatrice per halloween qui, non posso tirarmi indietro… »
    sbuffò leggermente tenendo il telefono con entrambe le mani sull’orecchio destro, il vestito da strega (che originalità visto erano nel mondo magico) che le avevano consegnato qualche giorno prima era aderente e fastidioso, i guanti di velo le facevano prudere le braccia e il cappello era troppo voluminoso, insomma era un vestito orribile «Una foto? ma no sono oscena vestita in questo modo- NO! va bene ti mando tutto ciò che vuoi non venire qui, ora devo salutarti ho da fare… buon lavoro al bar!!» salutò frettolosamente la bionda dall’altro lato del telefono, in modo che non replicasse ancora, per quanto fosse adorabile averla intorno, Lux era un vero terremoto e non sarebbe stato il caso farla correre lì insieme a… centinaia di bambini che scorrazzavano qui e la, molto probabilmente l’avrebbe persa nel parco in meno di cinque minuti e poi ritrovata due giorni dopo: le venivano i brividi solo a pensarci, la preferiva decisamente al sicuro nel bar di famiglia in cui magari una volta finito il turno avrebbe fatto un salto, vestita da strega, giusto per rendersi ancor più ridicola.
    «Ciao Maddy! Posso lasciarti un invito?»
    L’ex portiere grifondoro alzò lo sguardo dallo schermo del cellulare ritrovandosi suo fratello dinnanzi a se, schiuse leggermente le labbra sorpresa «Ciao Nate, che carino» sorrise a mezza bocca non trattenendosi dal commentare il suo travestimento adorabile «Certo che vengo a vederti!! Non resisterò tutto nella distribuzione di palloncini» già da tempo, da quando aveva letto la lettera che lei stessa aveva scritto, aveva pensato che avere Nathan come fratello era una vera e propria fortuna, non solo perché il suo datore di lavoro era un gran figo insomma, ma perché l’assistente era una vera zolletta di zucchero, con delle maniere impeccabili, non si spiegava come ancora nessuna ragazza si fosse accorta del gran tesoro che era «A me piacciono le cose cruente, non so se ricordi, ma sono sicura che ricordi qualche mia malefatta fra i corridoi» rise ed alzò il pugno destro, guantato, poi si rese conto di aver forse esagerato un po’, così decise di glissare semplicemente il discorso «Che ruolo hai nello spettacolo?» un sorriso leggermente imbarazzato, sperando di non aver toppato con suo fratello.
    che non sapeva nemmeno di essere suo fratello.

    Now this looks like a job for me
    So everybody, just follow me
     
    .
  3.     +1    
     
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Neutral
    Posts
    86
    Spolliciometro
    +194

    Status
    Offline
    I give it all my oxygen,
    so let the flames begin ©
    nathan shine-clythorne
    22 | teacher assistant | the pumpkin guy
    Sapete cosa rendeva davvero felice l'ex Tassorosso?
    ...okay, avete ragione: un sacco di cose lo rendevano felice.
    Ma più di tutte?!
    I sorrisi delle altre persone.
    Non poteva farci nulla, trovava la felicità altrui contagiosa, e sperava che lo stesso valesse per la sua. Era una sensazione bellissima pensare che il suo sorriso, anche il più tenue, potesse rendere un po’ meno grigia la giornata di qualcuno. Delle espressioni serene e felici, sorridenti, degli altri, Nathan Shine se ne beava.
    Perciò, quando Maddy gli sorrise entusiasta, il ragazzo non poté fare a meno di allargare ancora di più il proprio, già luminosissimo. «Hai ragione, come ho potuto dimenticarmene Finse di temere un po’ per la propria incolumità alla vista del pugno alzato dalla Hopper — ma forse un po' di strizza ce l'aveva davvero. Non che pensasse che la ragazza potesse (volesse?) colpirlo così, dal nulla, o dubitasse delle sue capacità per farlo, eh. Anzi. Alzò le mani in segno di resa, ridendo.
    «Che ruolo hai nello spettacolo?»
    «Uhhh,» doveva rovinarle la sorpresa e vuotare il sacco? Finse di pensarci un attimo, battendo distrattamentei volantini sul mento, salvo poi farle l’occhiolino e aggiungere «lo scoprirai solo se vieni a vederci!»
    Doveva ammettere che era piuttosto orgoglioso di ciò che avevano organizzato, una cosa un po’ “Barbiere di Siviglia incontra Cluedo”, per tradurla in termini molto, molto, banali. Come al solito, sarebbe stata interattiva e avrebbe coinvolto attivamente il pubblico con tanto di giochi e indagini; messe in scena del genere erano il punto forte della compagnia di cui faceva parte lo Shine. «Posso però dirti che ci sarà un vincitore alla fine! E in premio riceverà un buono per la gelateria di Quo Vadis!» Dai, chi non conosceva il BDE, la gelateria di proprietà di Euge e assolutamente non di Eddie? Assurdo, chi mai lo avrebbe associato al Moonaire non di certo io, vi pare.
    Ammiccò, complice, alla ragazza. «E so che ti piacciono le sfide. Questo non l’ho dimenticato!» Poi si ricordò di una cosa molto importante da sottolineare. «Un buono per un gelato non contaminato Non aveva indagato oltre, si era limitato a stringersi nelle spalle quando gli avevano riferito quale sarebbe stato il premio, da pubblicizzare, per chi avesse indovinato la soluzione. A quanto pare, era «“davvero un cono prezioso”.» Forse era una strategia di marketing del Jackson.
    Ad ogni modo.
    Allargò le braccia, mostrando il costume da zucca in tutta la sua arancionità. «Grazie!» Un po’ in ritardo, ma i complimenti facevano sempre piacere e lui era contento Maddy lo trovasse carino. «Anche tu sei una streghetta molto convincente!» E lo diceva con molta onestà: non aveva visto molti loro coetanei mascherati, quel pomeriggio. Era triste che non partecipassero alla festa, e che lasciassero il divertimento delle maschere solo a bimbi e adulti; non si rendevano conto che quella era l’età d’ora in cui fare cose del genere? E che sprecarla a fare i finti adulti era tempo sprecato? Mannaggia. «Distribuzione dei palloncini, quindi, eh... Farai da volontaria allo stand vicino le montagne russe?» Come suo solito, era genuinamente curioso, e avrebbe ascoltato la risposta – qualsiasi fosse stata – con interesse e attenzione.
    O, per lo meno, quelli erano i piani.
    Interrotti, all’improvviso, dall’arrivo di un cucciolo di Dalmantis che iniziò a strofinarsi contro le gambe di Maddy. «Hey... Hey!!» Rise, divertito, rivolgendo uno sguardo di scuse alla grifondoro. «Perdonalo, è un giocherellone. Puck, stai giù!» Si abbassò, cercando, per quanto il costume glielo permettesse, di avvicinarsi alla creatura e richiamarla a sé. Quando aveva partecipato alla lotteria di beneficienza, quel giorno, non aveva immaginato che ne sarebbe uscito vincitore e con un cucciolo da accudire!
    Non gli dispiaceva affatto.
    Ma non sapeva ancora come l’avrebbe presa Quinn; confidava che l'idea di salvare quella creaturina dal canile magico lo avrebbe ammorbidito un po'.
    (No.)
    «L’ho -» dire “vinto” gli sembrava davvero bruttissimo, povero Puck! «- ricevuto alla lotteria di beneficienza,» spiegò a Maddy, mentre cercava di accarezzare le orecchie del cucciolo. «Quando mi hanno detto si chiamasse Puck, ho pensato fosse destino. Sai,» aggiunse, abituato a dover spiegare sempre quel genere di collegamenti a chi, a differenza sua, non era un fan accanito di William Shakespeare, «come Puck di “Sogno di una notte di mezza estate”.» Era stata davvero una coincidenza troppo speciale per non ritenerla un segno del destino. «E così ora ho un nuovo amico. Puck, saluta Maddy!» Era già: innamorato perso.
    Boys and girls of every age
    wouldn't you like to see
    something strange?


    CITAZIONE
    11) [ON] un buono per un locale di quo vadis!

    14) [PROMPT] hai vinto una lotteria magica di beneficenza, e ti ritrovi con una creatura magica di cui ora dovrai prenderti cura [Dalmantis: Si differenziano dai dalmata babbani poiché il loro manto cambia le proprie macchie a seconda che vi sia o meno un pericolo in prossimità del padrone. Nei casi di emergenza, sono in grado di smaterializzare sé stessi ed il proprio padrone nell'ultimo luogo sicuro da loro visitato.]
     
    .
  4.     +1    
     
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Rebel
    Posts
    84
    Spolliciometro
    +98

    Status
    Offline
    I give it all my oxygen,
    so let the flames begin ©
    Madelaine Hopper
    20y.o. Quarrelsome Not Straight


    Madelaine Hopper era: estasiata.
    Fare volontariato e distribuire palloncini? già una botta di buon umore non indifferente per lei che era un’empatica!
    E vedere suo fratello vestito da zucca? sorridere? suonava irreale per lei, forse aveva una nuova luce negli occhi, quella di una sorellina innamorata del fratello: Madelaine Hopper era quasi tornata bambina, un po’ come quando stava con lux e giocavano a quidditch o si rincorrevano, si sentiva di nuovo una nanerottola dalle guance paffute e le ginocchia sbucciate, e forse si sentiva così anche davanti a Nate, in quel momento «Hai ragione, come ho potuto dimenticarmene.» Madelaine sorrise, volendo dirgli che magari quello l’aveva dimenticato, ma che lei e Cassandra fossero le sue sorelle non l’aveva mai saputo, si trattenne e si tappò la bocca «già, era abbastanza memorabile vedere le mie azzuffate per i corridoi » portò una mano alla nuca, sotto il cappello, imbarazzata, era un po’ che non faceva a botte, era forse stato l’amore a cambiarla? magari semplicemente l’età che avanzava, o forse aveva capito che prendere a pugni il sacco da boxe era meglio che avere lividi ovunque e naso sanguinante, infatti ne aveva fatto il proprio lavoro scappando dai croissant e dai dolci del B&B «lo scoprirai solo se vieni a vederci!» Maddy sorrise ancora, sarebbe andata di sicuro a vedere Nate, c’era qualcosa di meglio di guardare il proprio fratello felice che faceva una delle cose che gli piacevano di più? oltre ricevere dei complimenti per il costume, ovviamente, adorava travestirsi ad halloween, le risate dei bambini quando provava a spaventarli le ravvivavano l’animo «Posso però dirti che ci sarà un vincitore alla fine! E in premio riceverà un buono per la gelateria di Quo Vadis!» mise le mani sui fianchi mentre esclamava un «accidenti, ora mi hai proprio convinta» e non era per niente una bugia, se avesse davvero vinto quel buono ci avrebbe probabilmente portato Lux, ormai era un rito per loro organizzare gli appuntamenti in luoghi in cui si mangiava bene, o si mangiava e basta in generale, contava di organizzare il loro anniversario da Wiz Burger, dove tutto era iniziato un po’ di tempo prima.
    «gelato non contaminato?»un cono prezioso? maddy era sinceramente confusa e avrebbe davvero voluto chiedere qualche informazione in più ma venne distratta da quel… cagnolino che saltò quasi in braccio a Nate facendogli perdere l’equilibrio «oh mio dio??» ma era meraviglioso, le veniva quasi da piangere!! e si stava strofinando sulle sue gambe! Madelaine non esitò un attimo a piegarsi sulle ginocchia ed iniziare a fargli un bel po’ di coccole «ma è bellissimo!! » cosa piaceva a Madelaine? oltre lucrezia, la palestra e lo studio, s’intendeva, ovviamente i cuccioli grandi o piccoli che fossero, e cosa sentivano le sue orecchie? si chiamava Puck e l’aveva vinto alla lotteria? «oh mio dio era destino, eravate destinati! sarà il tuo compagno per la vita» era un po’ troppo romantica? probabile, ma con i cuccioli non lo si era mai abbastanza per i suoi gusti «ne voglio troppo uno.» era un pensiero espresso ad alta voce? probabilmente «ciao Puck! molto piacere!» disse mentre teneva tra le mani il bellissimo muso di quella meravigliosa creatura

    Now this looks like a job for me
    So everybody, just follow me
     
    .
  5.     +1    
     
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Neutral
    Posts
    86
    Spolliciometro
    +194

    Status
    Offline
    I give it all my oxygen,
    so let the flames begin ©
    nathan shine-clythorne
    22 | teacher assistant | the pumpkin guy
    Una risata leggera sfuggì dalle labbra dischiuse dell’ex tassorosso, quando Maddy commentò con un (piuttosto orgoglioso) «già, era abbastanza memorabile vedere le mie azzuffate per i corridoi» Come darle torto? Nonostante si scambiassero un paio di anni, Nathan aveva assistito a più scazzottate di quante fosse umanamente possibile; che poi non le ricordasse tutte tutte era piuttosto comprensibile, viste quante erano state.
    «e come va, al giorno d’oggi?» scherzò, alzando le mani in un gesto di difesa; non che avesse davvero paura di essere picchiato dalla Hopper, ma non si sapeva mai. «sei diventata una pugile— pugilessa? Come si dice,» Nathan confuso, a fare le veci di una pandi ancora più confusa di lui: cos’è l’italiano, dico bene?
    «accidenti, ora mi hai proprio convinta» Ah, è vero: lo spettacolo. «bene, dunque ti conto? Verrai a vederci? Ti prometto che non te ne pentirai!» E c’era sempre qualcosa, nel modo in cui Nathan Shine-Clythorne offriva promesse, che aveva un sapore genuino e onesto: nel sorriso, nello sguardo nocciola dolce ed estasiato, non c’era nemmeno una briciola di beffa, o peggio, di raggiro. «e lo so che l’idea del premio finale è la vera tentazione, ma credimi! Abbiamo davvero un sacco di idee per intrattenere il pubblico, e per farlo divertire!» Gli spettacoli interattivi, dove la partecipazione degli spettatori era fondamentale, erano da sempre i suoi preferiti.
    «gelato non contaminato?» «non.... Non chiedere.» scosse appena la testa, divertito. Non aveva voluto sapere nemmeno lui, quando aveva chiesto al Jackson; meglio morire ignoranti, in quel caso, e fidarsi della promessa dell’uomo che sarebbe stato un cono special ma non special come tutti gli altri, qualsiasi cosa volesse dire.
    Poi l’interruzione del Dalmatis, a portare nuovamente la conversazione altrove.
    Gli accarezzò le orecchie, riempendolo di coccole insieme alla grifondoro. «oh mio dio era destino, eravate destinati! sarà il tuo compagno per la vita» Un sorriso morbido gli curvò le labbra, mentre portava le iridi nocciola sulla creaturina. «Lo credo anche io, sai? C’è stata subito affinità.» Era un cucciolo dolcissimo e giocherellone, sebbene un po’ troppo vivace, ma Nathanera letteralmente innamorato.
    Poi insomma, certo, il tassorosso sarebbe stato in grado di fare amicizia letteralmente con chiunque ma quello era un altro paio di maniche. Quando Maddy commentò «ne voglio troppo uno.» Nathan alzò lo sguardo e la osservò per qualche istante, al settimo cielo. «Puck viene da quel nuovo rifugio che hanno aperto ad Hogsmeade!» la informò, seduto sui talloni, mentre continuava ad accarezzare il pelo morbido del dalmatis. «non hanno aperto da molto, ma hanno già tantissimi ospiti, sai? Purtroppo, ci sono molti più cuccioli abbandonati di quanto si possa immaginare. Creaturine di ogni tipo!» Così gli avevano detto i volontari del centro quando gli avevano affidato Puck. «dovresti farci un salto», le consigliò, tutto fossette e buone intenzioni, «a chiunque di loro farebbe di sicuro piacere una nuova famiglia.» se avesse potuto (convincere Richard Quinn a farglieli tenere al Castello) ne avrebbe adottati altri tre o quattro lui stesso. Abbassò lo sguardo sul cucciolo, e sorrise. «guarda, gli piaci!» e anche a Nathan, tutto sommato: c’era qualcosa nella ragazza che gli ispirava fiducia, e suscitava una strana sensazione al centro del petto, un affetto che tendeva a provare quasi quotidianamente ma accentuato, come se in qualche modo la conoscesse meglio di così, come se la conoscesse da una vita.
    Era strano, ma piacevole; e lui era pur sempre Nathan Shine, avrebbe accolto quelle emozioni positive e quell’affetto in ogni modo, circostanza o forma gli fosse giunto.
    Boys and girls of every age
    wouldn't you like to see
    something strange?
     
    .
4 replies since 25/10/2022, 14:30   162 views
  Share  
.
Top