pro: milli mejlis

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    It's fate, not luck.

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    Milli Mejlis
    mac hale - heather morrison - mort rainey - reggie lynch - corvina von veen - adrian carter



    Le prime ore dopo l'annuncio di Abbadon, sono le migliori.
    Le prime ore dopo l'annuncio di Abbadon, sono le peggiori.
    La notizia si sparge in fretta. Le scuole di tutto il mondo magico entrano in lockdown: gli studenti possono tornare a casa, se i genitori lo desiderano, e frequentare le lezioni a distanza; chi rimane, sa di essere in uno dei posti che promettono di essere i più. I negozianti sono in fermento, e fanno bene ad esserlo: da lì a pochi giorni, verrà istituito un coprifuoco, ed uscire di casa sarà a rischio e pericolo di ciascuno. Il Ministero è in subbuglio, perchè nessuno, eccetto la Ministra stessa, era a conoscenza del piano di Abbadon.
    Ma le carte si mescolano in fretta, e gli eserciti entrano in movimento sin da subito, pronti ad accogliere qualunque ordine venga loro dato. I cittadini volontari vengono convocati nell'Atrium, al tramonto della stessa giornata dell'annuncio, dove la Oshiro vi offre direttive precise. Non siete volti, siete numeri; non siete persone, siete soldati.
    A ciascuno di voi viene data una targhetta.
    Venite guidati presso i grandi camini ivi presenti, ed indirizzati presso i luoghi dove dovrete svolgere il vostro servizio.
    Decine di file. Centinaia di volti che potreste non rivedere mai - amici, conoscenti, vicini di casa. Non sarete tutti diretti nello stesso posto: ci sono accampamenti militari sparsi in tutto il mondo, istituiti allo schiocco di dita di Seth, perchè così funziona l'esercito.
    Esegue. Senza farsi domande.
    La vostra destinazione è il Portogallo.
    Al Campo vi attende niente di meno di Ivan Lamovsky, il braccio destro del fu Dragomir Vasilov; colui che alla sua morte ne ha preso il posto alla guida di Dursmtrang, e di un ideale. Vi sorride, tutto zanne.
    Vi viene data una divisa. Una tenda. Un posto nel mondo.
    Quella, vi viene detta, sarà la vostra base operativa.
    Dove vi riunirete, se vi riunirete, al concludersi delle vostre missioni e brevi campagne. Dove verrete aggiornati su cosa sta succedendo nel resto del mondo, rattoppati se necessario, e giustiziati se vi risolverete essere un peso; montati nel modo giusto per ricominciare un'altra guerra l'alba successiva.
    La vostra casa, per i prossimi giorni. Settimane. Mesi?
    Di certo la è nei sei giorni successivi lo spettacolo di Abbadon: venite addestrati; venite formati; venite preparati.
    Maghi. Special.
    E venite smistati, alla fine.
    Perchè avete fatto crollare le barriere anti babbani.
    Perchè avete ufficializzato gli sporadici attacchi ai danni dei civili, dando loro il nome di missione.
    Perchè vi è stato chiesto di entrare nelle città, e voi l'avete fatto.
    Perchè la Guerra, è iniziata.

    McKenzie Hale, Heather Morrison, Mort Rainey, Reagan Lynch, Corvina Van Veen, Adrian Carter: siete parte del gruppo a cui è stato assegnato il Parlamento dell’Azerbaigian. Voi ed il resto del vostro gruppo, tramite l'uso di passaporte e metropolvere, venite accompagnati al centro smistamento guidato da Zarina Akhmetova, generale dell’esercito magico azero. Insieme al resto dei compagni, volontari o soldati, non fa differenza, venite condotti verso il luogo che dovrete assaltare. Distruggere. Conquistare.
    Davanti a voi, si staglia il Milli Mejlis.
    La città resiste.
    E voi?

    Ed è in piedi sui gradoni di pietra che li trovate ad attendervi.
    L'avamposto.
    Tre special, lingue di fuoco a lambire i palmi delle mani, iridi brillanti come tizzoni accesi: il comitato di benvenuto, erano lì pronti ad accogliervi, e lo faranno con ogni arma a loro disposizione.
    Qualsiasi arma.
    In un attimo, un'ombra oscura il sole e inconsciamente alzati tutti lo sguardo verso il cielo, e li vedete: tre grandi draghi sorvolano il cielo sopra il Parlamento. Lo statuto di segretezza è ormai stato violato, non c'è alcun motivo per nasconderli.
    Volano in cerchio, le ali dispiegate e le fauci spalancate, in attesa di un comando.


    mckenzie23 pa23 pd90 psARMA: pistola semi-automatica
    heather25 pa18 pd65 psARMA: coltellini
    mort17 pa15 pd35 psARMA: rivoltella
    reggie16 pa7 pd25 psARMA: kusarigama | emocinesi
    corvina16 pa7 pd25 psARMA: balisong | ombrocinesi
    adrian13 pa9 pd25 psARMA: rivoltella | emocinesi
    shakur30 pa25 pd90 psattacco: 16 (mac) + 25 (heather)pirocinesi
    murad20 pa15 pd70 psattacco: 4 (mort) + 12 (reggie)pirocinesi
    rafiq20 pa15 pd70 psattacco: 20 (corvina) + 1 (adrian)pirocinesi


    I tre pirocineti si scagliano contro di voi mentre siete ancora distratti dalle creature.
    SHAKUR chiama a sé una frusta fatta di fuoco e la indirizza prima contro Mac, mirando alle gambe, poi prova a stringerla intorno alla gola di Heather.
    MURAD tira una spallata a Mort e una sfera incandescente verso Reggie.
    RAFIQ tenta di imprigionare Corvina tra le fiamme, e una gomitata nel fianco di Adrian.



    ┉┉┉ info. potete fare un solo attacco per post, e massimo due difese. A meno che non ci sia un solo PNG, solo un massimo di due PG può attaccare lo stesso nemico. Vi ricordo sempre di parlare al condizionale, e mai auto determinare le vostre mosse. Più postate più potrete guadagnare PE, e viceversa.
    Ricordate che potete usare solamente incantesimi del vostro livello [INCANTESIMI - POTERI]. In merito al BONUS DI CLASSE (guerriero, etc) potrete usarlo una sola volta a settimana. (link ai bonus di classe). Vi ricordo anche dell'esistenza dei bonus di genere:
    CITAZIONE
    BONUS DI GENERE sono tutti quei bonus che derivano dalla natura di un potere specifico, o di un incantesimo.
    Come potete notare dalla LISTA POTERI, ciascun potere ha delle potenzialità specifiche ed uniche che offre vantaggi durante il combattimento (es: aumento di PA o PD) limitate nel loro uso da post di riposo.
    Anche i maghi possono usufruire di bonus specifici in base all'incanto scelto:
    - INCANTESIMI OSCURI: + PA / - PD (da aggiungere secchi all'estrazione)
    matricole e apprendisti: +1 pa / - 1 pd
    mago, leader e master: +2 pa / - 1pd
    - INCANTESIMI DIFENSIVI: - PA / + PD (da aggiungere secchi all'estrazione)
    matricole e apprendisti: -1 pa / + 1 pd
    mago, leader e master: - 1 pa / +2 pd
    - INCANTESIMI DI GUARIGIONE: 1-* PS (da estrarre)
    matricole e apprendisti: da 1 a 5 ps
    mago, leader e master: da 1 a 10 ps
    Indipendentemente dal tipo (se special o maghi) i bonus di attacco o difesa, devono essere utilizzati all'interno dell'azione come attacco o difesa. Quelli che, invece, danno bonus di altro genere (esempio: guarigione, preveggenza, viaggi nel tempo), devono avere un'azione a parte. ATTENZIONE! Usare un bonus PA/PD significherà, per equilibrio universale, avere il malus nella categoria opposta (ESEMPIO: attacchi con un crucio, difendi cercando di schivare. al tuo attacco verrà aggiunto 1pa, ed alla tua difesa verrà tolto 1pd). Tutti i bonus di genere, per essere nuovamente utilizzati, hanno bisogno di post di recupero, ovverosia bisogna scrivere *tot* post dove non vengono usati, prima di poterne usufruire ancora.
    BONUS RESISTENZA (+PD/-PA) O FORZA (+PA/-PD): 3 POST
    RIGENERAZIONE O GUARIGIONE, I VIAGGI NEL TEMPO O PREVEGGENZA: 4 POST
    ATTACCHI/DIFESE AD AREA (ALTRI NON SPECIFICATI): 5 POST

    Dopo 48 ore dall'ultimo fateggio, se il vostro PG non viene difeso da altri personaggi e non avete postato per difendervi autonomamente, ai vostri PS ne verranno sottratti tanti quanti sono i PA dell'avversario (es: Tizio attacca Sempronio con un Expelliarmus da 10 PA; Sempronio non si difende entro le 48h, quindi ai suoi Punti Salute di partenza, ne vengono sottratti 10). Nel caso si dovesse arrivare a 0 PS il pg rimane "bloccato" per 48 ore durante le quali non può postare; dopo le 48h, può riprendere a postare, ma con la metà dei punti salute.

    ➞ combo. gli attacchi/le difese combo fra più personaggi, devono essere postati a massimo due ore di distanza.

    ➞ spoiler. specificate sempre sotto spoiler l'attacco/la difesa + numero munizioni usate.
    - fucili d'assalto: capienza 80 colpi (ogni volta che sparate, dovrete estrarre un 1d10 per vedere quanti proiettili usate); finiti gli 80 colpi, prima di ricaricare con nuove munizioni, dovrete fare un (1) post di riposo in cui ricaricate l'arma. Partite con 80/80
    - semiautomatiche (e arco/balestre): 8 colpi. Conclusi questi, post di riposo in cui non usate l'arma e la ricaricate. Partite con 8/8

    ➞ è obbligatorio. mandare del tutto K.O. i nemici, quindi farli arrivare a 0 PS.
    Se non riuscirete a concludere l'ostacolo in tempo, ve lo trascinerete anche a settimana successiva, quindi l'accanimento terapeutico è caldamente consigliato. Se, al contrario, riuscirete a finire prima delle 00:00 del 13/05, avrete la possibilità di raccogliere BONUS che potranno influenzare i punti (attacco; difesa; salute) del vostro personaggio.

    ➞ l'ostacolo. OFF, i personaggi si muoveranno all'interno di una griglia. Ogni 48h sarà necessario comunicare sotto spoiler in quale casella vi troviate; potete scegliere di muovervi singolarmente, in coppia o in gruppo. Contemporaneamente, i draghi attaccherrano sputando fuoco sull'area colpita [1-5PA], e che verrà estratta solo allo scadere delle 48 ore. L'AOE ha effetto sulla casella estratta e le quattro caselle più vicine (verticali e orizzontali).

    es. Heather si muove in B4.
    Il drago sputa fuoco; viene estratto B3.
    L'AOE ha effetto su B2, B3, B4, A3 e C3.
    Heather si prende l'attacco.

    Gli attacchi e le difese saranno sui pirocineti che controllano i draghi, non sui draghi stessi; per fermare le creature occorrerà mandare KO i pirocineti che le controllano. L'attacco ad area non è difendibile, e non sostituisce i singoli attacchi dei priocineti ai pg (se Heather ha anche 30PA di attacco, si prenderà i 30PA + 1-5PA di attacco ad area). Scegliete bene.


    avete tempo fino alle 00:00 del 13/05 per postare.

     
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    mckenzie hale
    I used to see beauty in people
    But now I see muscle and bones
    You know I never wanted to hurt you
    But I'm sorry, my friend, this is the end
    «p-p-p-pensavo n-n-non s-s-sapessi usarla»
    Avevano già avuto quella conversazione, Barbie e Mckenzie. Una vita prima, l’aria della California appiccicata alla pelle, il Guaritore a lanciargli armi e chiedergli di prenderne almeno una – c-c-c-cristo, m-m-morirai g-g-giovane - e l’Hale a bisbigliare che non fosse fatto per le armi.
    Non lo era, all’epoca. Aveva appena compiuto sedici anni. Voleva solo non rimanere indietro, dimenticato da Dio e da loro.
    Quattro anni dopo, un Mac diverso e sempre uguale aveva ricambiato l’occhiata del Jagger senza sorridere, senza bisbigliare nulla. L’aveva guardato e basta, pieno di cicatrici tutte nuove, bocca dischiusa a forzarsi di domandare e gola serrata incapace di farlo. Tremava appena, l’ex Corvonero; se guardato contro il sole, sembrava traslucido come vetro o carta molto sottile.
    Ad un soffio dallo spezzarsi. Inevitabilmente, perfino.
    Era stato il primo a distogliere lo sguardo.
    «non devi farlo per forza. Lo sai, vero? Lo sai, mcchicken?»
    Lo sapeva? Aveva risposto a Run che volesse, farlo. Mosso appena le labbra, così che lei potesse leggerlo dalla sua bocca senza che perpetrasse alcun suono. Aveva lasciato che gli stringesse il viso fra le mani; si era perfino permesso di stringerla a sua volta, abbassare le palpebre, e lasciare che gli sussurrasse quel che le pareva, fintanto che gli avesse detto qualcosa. Che lo riattaccasse come poteva, comprimendo i pezzi così che rimanessero uniti. Schiacciandoli fra loro fino a formare qualcosa di coerente.
    Aveva indossato la divisa dei soldati, Mckenzie Leighton Hale.
    Aveva indossato la divisa dei soldati, Mckenzie Leighton Hale, ed aveva premuto le dita sulla carotide, cercando ogni battito e strizzando per farlo rimanere dov’era. Deglutendo ossigeno, e saliva, e bile fino a rischiare di affogare in sé stesso; guardando ovunque eccetto che nella direzione di Arturo, o di Nicky, o di Barry o Dominic; Kiel o Fitz o Erisha.
    Però li aveva cercati, li altri. Suo malgrado, non appena aveva messo piede in Portagollo, si era alzato sulle punte spostando gli occhi cenere sulla folla, ed aveva ignorato quanto si fosse sentito un po’ più svuotato, un po’ più solo, ed un po’ più stupido nel non trovare Ptolemy o Lena, Olga o Moka. Un po’ più freddo e spaventato; un po’ meno reale nella propria pelle, fino a quando non aveva stretto la mano della Winston nella propria facendo scivolare il pollice sul suo polso, cercando di rubarle la cadenza perché diventasse sua. Poteva farlo per lei, sapete; fingersi normale, s’intendeva. Poteva respirare un po’ più a fondo, rilassare forzatamente la posa delle spalle, ed offrire un mezzo sorriso a Turo, se voleva prenderselo; uno sguardo più limpido a Dominic, se voleva averlo, ed una spallata amichevole a Kiel, se volevano permettersela. Poteva farlo, ok? Poteva maledettamente farlo.
    E poi poteva -
    uno
    - respirare e -
    due
    - non pensare a -
    tre
    - tutto il resto e -
    quattro
    - respirare e -
    cinque
    - respirare e -
    sei
    - mac ti prego santiddio respira e basta -
    sette
    - mac ti prego non piangere -
    otto
    - mac ti prego non guardarti allo specchio -
    nove
    - passerà -
    dieci
    - e andare avanti, istante dopo istante. Seguire i ritmi militari, perfino sedersi vicino a Java e chiederle come si stesse trovando. Perfino stringere le labbra attorno all’erba offerta dalla Crane, fingendo fosse una qualsiasi giornata al loro appartamento, lasciare le sue dita fra i propri capelli e gli occhi chiusi. Perfino inumidire appena le labbra con l’alcool, alzare gli occhi al cielo e non cercare più alcun Dio.
    Di certo poteva testardamente ignorare l’esistenza di Mort Rainey. Facilmente, anche. Aveva già abbastanza fuoco nemico e proprio per scegliere di non preoccuparsi di quello amico, no? Almeno quello, Cristo santo, pensava di meritarselo. Ma chi aveva permesso agli studenti di unirsi all’esercito. Selezione naturale, immaginava. Non aveva chiesto nulla, conscio che nessuno – e di certo non Euge – potesse rispondere a quella domanda, ma aveva comunque sollevato uno sguardo d’accusa su qualcuno. Satana stesso, magari.
    No, non Eddie. L’altro, quello che di crudeltà ci rideva meno ma ne offriva altrettante.
    «non sto ridendo» perché la sua vita era un grande scherzo, ma non aveva ancora capito chi si stesse divertendo sulle sue spalle (sara. Ciao mac): davanti al parlamento dell’Azerbaigian, Mckenzie si era deciso a fare l’essere umano civile, ed aveva infine spostato lo sguardo sui suoi compagni.
    A Reggie, aveva perso un battito. Involontario, immemore di un tempo in cui l’aveva adorata e venerata ma comunque consapevole che anche in quella ne avrebbe subito l’effetto devastante. A Heather, gli era quasi sfuggito un sorriso; forse ne avrebbe offerto uno completo, se la Morrison non fosse morta e risorta per mano dello stesso uomo per cui stavano combattendo.
    Ma perché Mort Rainey. Un’occhiata rapida, giusto perché gli sembrava il momento opportuno per rendere chiaro che sì, sapesse esistesse, e sì, l’aveva sentito blaterare cose assolutamente casuali e non adatte alle circostanze; sempre sì, aveva coscienziosamente scelto la tattica opossum del muovere muscoli solo per necessità e fingere di non averlo riconosciuto.
    «il nome non ufficiale dell’Azerbaigian è terra del fuoco» gli sembrava molto importante elencare il primo, ma non l’ultimo!, dei suoi fun facts sul posto. Tutto era meglio del rendersi conto di dover attaccare un Parlamento, no?
    Fu più o meno a quel punto che sollevò lo sguardo sui draghi sopra di loro.
    «pensa» ma che cristo di madonna signore sfiga portava. Curvò le labbra in un sorriso vagamente isterico, che fece brillare con la potenza di mille watt sui suoi compagni, ammiccando da sotto ciglia bionde. Un po’ come Sara, che l’ha appena scoperto e lo trova estremamente divertente, ridendo da sola nel buio della sua cucina.
    Non aveva neanche salutato Goleador.
    Ignorò la fitta al petto, spostando lo sguardo dai fottuto draghi solo quando tre figure si palesarono di fronte a loro.
    Fuoco.
    Pirocineti? L’unica cosa al mondo della quale l’Hale non avesse paura? Si permise perfino di sospirare, sciogliendosi dentro la divisa militare, ignorando il peso della fondina e quello sulle spalle a ricordargli che fosse tornato al maledetto punto di partenza.
    Harper. Hans.
    Chissà se anche loro avevano un nome con la H.
    Ed alla fine, pur di non pensare al resto, fece l’unica domanda che premeva sempre agli angoli delle labbra, ed alla fine faceva solo di rado: «perchè?» perché degli special lottavano contro Abbadon? Rotolò il quesito a Heather e Reggie, anche se possedevano entrambe poche elementi per comprendere la sua domanda; non si offendeva se sceglievano di rispondere ad altri quesiti filosofici. Si voleva ancora abbastanza bene da non parlare al Caposcuola Serpeverde, Sotto Segretario di Sta Cippa e Portavoce del Gomito della Madonna, quindi persistette nel fingersi selettivamente sordo e morto – funzionava sempre.
    Il primo giorno ed erano già ai frustini infuocati. Unhinged era anche per i nemici?
    «??» verbale, in qualche modo, mentre tentava di spostarsi dalla frustata diretta a lui. Una specifica necessaria prima di continuare la lettura: Mac era davvero stupido, esattamente come sembrava. Manco un po’ di sessismo made in Bodie a giustificare la spinta laterale con il braccio per portarla dietro di sé, perché – tristemente – l’avrebbe fatto per tutti. A lei però offrì un sorriso nervoso, perché nessuno era abbastanza gay per Heather Morrison.
    Era confuso. «uhm. Sapete ……..il….. turco……….?» magari potevano parlarne? E comunque, bacchetta alla mano per spegnere il piromane come avrebbe fatto con un pokèmon.


    gif code
    20 y.o.
    help
    sir?
    (16) COMBO DIFESA MAC (mac + reggie): si sposta??
    (25) COMBO DIFESA HEATHER (mac + heather) la sposta??? respectfully
    COMBO ATTACCO SHAKUR (heather + mac): fattura millebolle

    CODICE
    <b>(16) COMBO DIFESA MAC (mac + reggie)</b>
    <b>(25) COMBO DIFESA HEATHER (mac + heather)</b>
    <b>COMBO ATTACCO SHAKUR (heather + mac)</b>

    <b>(12) COMBO DIFESA REGGIE (mort + heather)</b>
    <b>(4) COMBO DIFESA MORT (mort + reggie)</b>
    <b>COMBO ATTACCO MURAD (mort + reggie)</b>
     
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    mort rainey
    I got troubles that won't let me be
    But I won't get tired, set the town on fire
    'Till my troubles got trouble with me

    Mort Rainey era sempre pronto.
    Di domande ne faceva pure troppe, e i commenti non richiesti erano un borbottio continuo e inarrestabile; eseguire gli ordini non gli piaceva perché riteneva la maggior parte degli ordini che gli davano una perdita di tempo da parte di incompetenti con manie di grandezza e sosteneva fieramente che lui avrebbe potuto fare decisamente meglio.
    Lamentarsi era senza dubbio una delle grandi doti del serpeverde, agire, d’altra parte, rientrava sicuramente nella top five, brillava per intelletto e diligenza, e aveva tanti altri pregi, Mort Rainey, tra i quali scegliere era davvero difficile, ma scaltrezza e saggezza senza alcun dubbio si giocavano la finale per il gradino più alto del podio. Per quanto ne sapeva Mort avrebbero potuto tranquillamente dividere la coppa perché erano un duo vincente, inarrestabile: l’una gli faceva notare le vie più tortuose ed efficaci per raggiungere una meta, e l’altra gli regalava un incredibile senso di adattamento al pericolo che gli permetteva di trovare il modo migliore per affrontare quel cammino tortuoso. Sapeva, quindi, che bisognava prima eseguire gli ordini per trovarsi poi nella situazione di impartirli – ed era dannatamente bravo anche a portare a termine missioni di cui non approvava l’organizzazione (la maggior parte, per essere chiaro).
    Era stato pronto anche in quel caso e aveva svolto alla perfezione i compiti che gli erano stati assegnati, l'addestramento che avevano dovuto affrontare, e se gli era stato chiesto di fare il caffè, l'aveva fatto di buon grado perché lui, a differenza di altri scansafatiche, lavorava anche in guerra. Era un bravo soldato, e sarebbe stato anche meglio come comandante.
    E non vedeva l'ora di iniziare la sua scalata.
    Era carico, come la sua rivoltella.
    Era pronto, come lo era sempre stato.
    Era divertito, come solo un'altra volta in vita sua lo era stato.
    Oblinder 2k22 anyone?
    Aveva affondato una mano nella tasca dei pantaloni della divisa e aveva guardato fisso l'Hale che gli rivolgeva, il sorrisino stampato sul volto era dei più larghi e dei più soddisfatti che avesse mai sfoggiato.
    Prima che l'ex corvonero potesse toccare la passaporta, gli posò una mano sulla spalla e si piegò su questa, avvicinandosi al suo orecchio per: «buh» conoscendo Mac, era probabile che fosse saltato, ma il Rainey era un gentiluomo e non avrebbe riso in alcun caso. Non voleva parlargli, ovviamente, non voleva nemmeno dargli fastidio, cosa che invece era un po' più strana, voleva solo che lui fosse ben conscio della sua presenza. Allontanò la mano dalla spalla del maggiore e mosse qualche passo in avanti, facendo per lasciarsi Mac alle spalle, salvo poi voltarsi per un attimo di spalle, recuperare il coltellino che Jklowell gli aveva (regalato!!) lanciato una settimana prima, e baciarne la lama «questo lo conservo per te, Hale» una minaccia, una promessa.
    Poteva far finta che non esistesse per quanto voleva, poteva anche ignorarlo, ma Mort Rainey sarebbe sempre stato lì, pronto a colpirlo quando meno se lo aspettava.

    La risata successiva non aveva nulla a che vedere con l'ex battitore, stranamente. «è il meglio che sapete offrire?» quasi uno sfottò, quello in cui si lanciò guardando i tre special a sbarrargli la strada che conduceva all'entrata del Parlamento, mentre la mano correva subito alla rivoltella; ma le sue parole durarono poco, giusto il tempo di poter alzare lo sguardo verso il cielo e notarli — cuccioli, feral, animali magnifici e maestosi «ora si ragiona» sembrava quasi felice di quella scoperta, entusiasta, con il sangue che gli pulsava forte nelle vene e gli ricordava che era vivo, e che doveva restarlo, se voleva comandare il mondo.
    Non aveva mai avuto un motivo preciso per alzare le mani il Rainey, ma anche quella motivazione lo fece muovere e scattare in avanti nel tentativo di spintonare via lo special che gli si era lanciato contro, facendo pressioni con le mani sul suo petto per allontanarlo da lui prima che gli desse una spallata. Gli ringhiò contro a muso duro e caricò il pugno destro con cui avrebbe tentato di colpire Murad in pieno viso — un pugno carico di forza e di odio, perché non era abituato ad essere attaccato per prima, era sempre lui quello che partiva all'attacco e si sentiva quasi offeso che qualcuno avesse provato a fregargli il posto.
    «radiamolo al suolo questo cazzo di Parlamento di babbei» un grido di battaglia, si sarebbe aspettato un incitamento di rimando da parte degli altri, se nessuno si proponeva come leader toccava lui a farlo, si sarebbe preso quella responsabilità e avrebbe difeso tutta la sua squadra (meno Mac) a costo della vita. Ecco perché corse alla bacchetta e ancora prima che potesse verificare se si fosse riuscito a scrollare il pirocineta di dosso, avrebbe pronunciato un easy «aqua eructo» verso la sfera incandescente lanciata contro di Reggie.
    gif code
    18 y.o.
    pro abby
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    SPOILER (click to view)
    [
    QUOTE
    (16) COMBO DIFESA MAC (mac + reggie)
    (25) COMBO DIFESA HEATHER (mac + heather)
    COMBO ATTACCO SHAKUR (heather + mac)

    (12) COMBO DIFESA REGGIE (mort + heather)
    (4) COMBO DIFESA MORT (mort + reggie)
    COMBO ATTACCO MURAD (mort + reggie)

    (12) COMBO DIFESA REGGIE (mort + heather): aqua eructo sulla sfera
    (4) COMBO DIFESA MORT (mort + reggie): spinge via murad
    COMBO ATTACCO MURAD (mort + reggie): gli dà un pugno
     
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    heather morrison
    "Didn't you die?"
    that was years ago dude.
    things change
    sorrise divertita «volevi le fiamme?»
    era fottutamente ironico, suvvia. Una settimana fa Raegan chiedeva di voler vedere il mondo bruciare, e la loro prima missione consisteva nell'affrontare dei Targaryen e i loro draghi? Comico.
    Un po' come il fatto che quel posto si chiamasse terra del fuoco, se doveva dirla tutta. Immaginava un po' la resistenza attorno ad un tavolo a organizzarsi su dove mandare la gente e dirsi "mah, sapete cosa? sarebbe proprio un inside joke pazzesco mandare i draghi e i pirocineti lì" "minchia di brutto!". Li faceva proprio tipi da organizzare riunioni importantissimi il giorno del compleanno di qualcuno per tentare la gente ad andarci con la scusa di dolci e bevande.
    «perchè?» la domanda la risvegliò, e portò gli occhi azzurri sul legionario.
    «perchè ci attaccano?» lanciò uno sguardo a Reggie. Normalmente, sarebbe stata lei la più adatta a rispondere ad una domanda sugli special-... ma Heather sapeva che non era lì perchè voleva giustizia, quindi si sentì in diritto di dire la sua: «non a tutti viene data la possibilità di scegliere se e contro chi combattere» lei non aveva sentito di averla. «o forse hanno paura» di Abbadon, di diventare burattini (ombre), o forse solo di loro. Non una motivazione sufficiente per Heather a farsi uccidere, comunque.
    Quando Mac la toccò per spostarla, aiutò il gesto muovendosi per togliersi dalla traiettoia, un semplice mormorio («kinky») a sfuggirle dalle labbra vedendo la frusta.
    Fece n Soffuco verso il pirocineta che se l'era presa con lei, provò poi a lanciare uno stupecifium sullo special che se l'era presa con Reggie. Non era il caso andasse a fuoco, ancora. Mh?
    «uhm. Sapete ……..il….. turco……….?»
    «no. forse esistono incantesimi di traduzione» arricciò il naso «ma non mi vengono in mente. Vuoi parlargli? Magari capiscono l'inglese, se parli piano»
    E poi vabbè c'era il futuro ministro della magia inglese che diceva cose. Heather si impersonò nel memeo i pretend i do not see come kyle perchè non era pronta a commentarlo.
    gif code
    2001
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    (25) COMBO DIFESA HEATHER (mac + heather) si sposta
    COMBO ATTACCO SHAKUR (heather + mac) Soffuco
    CITAZIONE
    incantesimo di soffocamento
    Formula: Soffuco. delle corde invisibili si stringeranno attorno alla gola dell'avversario, provocandogli delle bruciature a livello della giugulare ed un vero e proprio senso di soffocamento. Il colore del fascio di luce è

    (12) COMBO DIFESA REGGIE (mort + heather)Stupeficium
    CITAZIONE
    Stupeficium ◆
    Genera un potente raggio di energia dalla bacchetta che colpisce l’avversario facendogli perdere i sensi. Questo incantesimo è molto utile per mettere fuori combattimento l’avversario che resterà svenuto per parecchio tempo.

    CODICE
    <b>(16) COMBO DIFESA MAC (mac + reggie)</b>
    <b>(25) COMBO DIFESA HEATHER (mac + heather)</b>
    <b>COMBO ATTACCO SHAKUR (heather + mac)</b>

    <b>(12) COMBO DIFESA REGGIE (mort + heather)</b>
    <b>(4) COMBO DIFESA MORT (mort + reggie)</b>
    <b>COMBO ATTACCO MURAD (mort + reggie)</b>
     
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    voglio vedere qualcosa bruciare, aveva detto.
    reclinò il volto, reggie, e guardò mac; poi annuì lentamente, e guardò i draghi a volteggiare sopra le loro teste. gli stessi che lia sta vedendo in questo momento perché sono le tre e invece di dormire sta scrivendo un post.
    «score.»
    spinse un gomito verso heather, sorriso vagamente inquietante a curvarle le labbra; gemello inconscio di quello che stava accendendo mac hale come una magnifica lampada a LED. c’era dell’ironia, in tutto ciò; una che reggie, dall’alto della sua beata ignoranza, non poteva cogliere. chissà: magari tra un’abbronzatura estrema e l’altra avrebbe pure avuto tempo di sentirla, quella barzelletta.
    «perchè?»
    strinse le labbra a cuore, e ci rifletté su per ben… due secondi. ma che domande faceva; perché. perché li avevano spediti in quel posto che neanche era in grado di pronunciare? perché loro, e non i ben più cazzuti maghi a servizio del signor seth, con tutti gli attributi necessari per buttare giù draghetti e schiavisti psicotici col ditino facile? suvvia, il massimo dell’introspezione che poteva concedersi una raegan lynch si limitava a strati filosofici decisamente più superficiali di quello. un più onesto livello zero, di chi le domande aveva smesso di porgersele nel momento stesso in cui aveva messo piede nel mondo.
    aprì la bocca, una risposta pronta sulla punta della lingua – e invece. heather morrison, e i suoi discorsi da politico per il popolo. insegnaci la vita, biondina.
    «ok, national geographic.»
    roteò gli occhi al cielo.
    comunque.
    «avete presente quella serie sulla gente che si ammazza male?»
    fece schioccare la lingua contro il palato, e incrociò le braccia al petto. lei no, tra parentesi: aveva assimilato le informazioni salienti per osmosi, privata del tutto di una scelta. in quanto inglese, e in quanto donna media single che deve fingere di interessarsi alle cose strane che animavano il petto dei suoi appuntamenti meno discutibili. il fatto che monologhi su daenerys targaryen rientrassero nella sfera dei meno peggio diceva molto sulla vita sentimentale di reggie, probabilmente. ma non ce ne preoccuperemo in questo frangente.
    «dai. quello con la tipa dei draghi.»
    raegan, ma esistono veri e propri esperti di cura delle creature magiche che lo fanno ogni giorno nel mondo in cui sei cresciuta e vivi.
    e vabbè. dettagli.
    alzò un indice contro le bestie: «così.»
    uguale, proprio. troppo loro! che ne sapeva, d’altronde, che in quel di game of thrones i draghi erano presagio di morte orribile.
    allungò un braccio verso mckenzie, a quel punto, con tutta l’intenzione di cingergli le spalle e trascinarlo verso di sé – e t’oh, magari finì persino per evitargli una frustata di fuoco contro le caviglie. multitasking.
    «secondo te li possiamo adottare?»
    boh, sembrava saputo sull’argomento.
    e poi sfortunatamente spiò la morte incombente, quindi dovette mollare la presa.
    «pensaci, eh.»
    che lei aveva un murad da afferrare per la gola, e delle unghie affilate da spingergli nella carne.
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    voliamo tutti insieme in D5 come una vera squadra



    (16) COMBO DIFESA MAC (mac + reggie): lo trascina verso di sé
    (4) COMBO DIFESA MORT (mort + reggie): afferra murad per la gola...
    COMBO ATTACCO MURAD (mort + reggie): ...e lo graffia con le unghie
     
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    heather25 pa18 pd65 psARMA: coltellini
    mort17 pa15 pd35 psARMA: rivoltella
    reggie16 pa7 pd25 psARMA: kusarigama | emocinesi
    corvina16 pa7 pd25 psARMA: balisong | ombrocinesi
    adrian13 pa9 pd25 psARMA: rivoltella | emocinesi
    shakur30 pa25 pd77 psattacco: 16 (mac) + 18 (heather)pirocinesi
    murad20 pa15 pd46 psattacco: 17 (mort) + 1 (reggie)pirocinesi
    rafiq20 pa15 pd70 psattacco: 20 (corvina) + 1 (adrian)pirocinesi


    (16) COMBO DIFESA MAC (mac + reggie): 19 + 7 = 26 PD (+10 PA)
    (25) COMBO DIFESA HEATHER (mac + heather): 23 + 4 = 27 (+2 PA)
    COMBO ATTACCO SHAKUR (heather + mac): 18 + 4 + 10 + 2 = 34 PA
    DIFESA SHAKUR: 21 PD (-13 PS)
    Mac, il tuo incantesimo va completamente a vuoto; fortuna che avete le donne dalla vostra parte. Il Soffuco di Heater va perfettamente a segno, lasciando agonizzante Shakur per un po' di tempo prima che riesca a liberarsi.

    (12) COMBO DIFESA REGGIE (mort + heather): 14 + 11 = 25 (+13 PA)
    (4) COMBO DIFESA MORT (mort + reggie): 4 + 1 = 5 (+1 PA)
    COMBO ATTACCO MURAD (mort + reggie): 1 + 14 + 13 + 1 = 29 PA
    DIFESA MURAD: 5 PD (-24 PS)
    Guarda Mort, il tuo pugno è un flop colossale: non vai a vuoto, di più. In compenso, Murad non si aspettava minimamente le unghie di Reggie: quelle lasciano un segno indelebile, madonne volate e sangue colato. Tanto, sangue colato.

    SHAKUR lancia una palla di fuoco nella direzione di Mac, prima di causare una moderata detonazione sotto i piedi di Heater.
    MURAD afferra il braccio di Reggie, cercando di ustionarla; al contempo, comincia ad alzare esponenzialmente la temperatura corporea di Mort.
     
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    l'esperienza del fuoco
    vabbè
    io te la consiglio
    C'erano sicuramente migliaia di motivi validi per rispondere alla chiamata di Abbadon e schierarsi fra le sue file. Motivi a sufficienza da poter riempire un firmamento con un egual numero di luci, fra ideali più generali e motivazioni più strettamente personali.
    Corvina... si annoiava.
    Tralasciando quella che poteva essere stata l'esperienza fattuale dei Laboratori, ne era uscita. Senza la sua magia, certo, ma con altro. C'era stato uno scambio equivalente, se ne era fatta una ragione. Era cambiata, sì, ma non abbastanza da migliorare e le basi da cui partiva non erano delle migliori: da ragazza di buona famiglia senza prospettive che si sfruscia i soldi del papy a Special Wizard ostracizzata dalla sua stessa famiglia, senza prospettive, che comunque si sfruscia i soldi del papy.
    Quello che accadeva nello spazio fra le sue tempie era sempre stato un vero mistero anche per le persone che l'avevano generata, un mistero che non aveva tardato a diventare abbastanza noioso e all'ordine del giorno da passare inosservato. Dopo il rapimento e le sue conseguenze, le persone che si consideravano la sua famiglia avevano deciso di rivolgere definitivamente lo sguardo altrove, lasciandola ad infestare il mondo in libertà assoluta.
    Finalmente.
    E nella sua assoluta libertà, aveva deciso che il Mondo che si profilava fino ad ora, fra alti e bassi, era intollerabilmente noioso e meritava una bella scossa.
    Lo statuto di segretezza non era ancora passato di moda? Davvero? Non fa un po' troppo diciannovesimo secolo, ancora?
    Problemi risolvibili, apparentemente.
    E poi Abbadon le sembrava un tipo simpatico. Giusto carisma, ottimi tempi comici, magari c'era di meglio ma nel frattempo era l'unico che prometteva un po' di sana baraonda e chi era lei per dire di no.



    Il Portogallo, il Campo, una settimana per addestrarsi alla guerra e apparentemente anche per dare un'occhiata al resto dei soldatini. Le divise e i codici di abbigliamento in generale non sono mai stati il suo genere, ma è fin troppo abituata ai compromessi per sentire di volersi lamentare. Sempre meglio che dover perdere un'ora a decidere come vestirsi, giusto?
    L'Azerbaigian non saprebbe neanche indicarlo sulla cartina se glielo chiedessero ma tant'è, ci si va con la magia, mica a piedi, la geografia è un'altra cosa che fa un po' troppo secolo scorso, ma almeno le cartine fanno arredamento e se proprio non le vuoi in casa, le puoi usare per arrotolarci dentro il pesce al posto del giornale.
    Fu trovarsi lì, finalmente, ai piedi dell'edificio del Parlamento, il vero kick.
    Più un kick-in-the-balls viste le circostanze, ma Veena non era una che si perdeva d'animo in fretta.
    « Ho-ly shit. » per comodità, non ci preoccupiamo di tradurre le sue finezze molto poco british e un po' più burger di quello che ci si aspettava dalla sua educazione. Lo disse ridacchiando, col naso per aria mentre osservava le enormi creature in volo ad oscurare il cielo.
    Non uno, ma tre Special come lei a sbarrar loro la strada. Fuoco alla mano. Non lo nascondevano neanche per l'effetto sorpresa? Che cosa strana.
    Si volse a prestare una vaga attenzione ai suoi compagni di disavventure solo quando quella nozione interessantissima sull'Azerbaigian fendette l'aria fino alle sue orecchie. Riconosceva il volto e la voce di tutti i presenti, ma aveva una pessima memoria per i nomi.

    « No ma, fateci esplodere anche la terra sotto ai piedi, magari. Pft. » esordì, assumendo un'aria sardonica che ci si poteva anche aspettare, così su due piedi, pur senza conoscerla. Non stava prendendo sul serio la situazione? No. Aveva mai preso sul serio una situazione seria nella sua vita? Neanche. Le piaceva trovare il lato divertente in ogni cosa, anche nelle tragedie o in altre cose orribili come quello che aveva subito durante la reclusione nel Laboratorio dei Ribelli.
    Non erano amanti delle cerimonie, questi azeri. I suoi genitori sicuramente li avrebbero detestati, visto come si fissavano sulle formalità e i protocolli.
    Guarda un po' tutto, ma il Pirocineta che mira nella sua direzione diventa un focus quasi immediato. Nella sua? La loro direzione. Non si ricorda come si chiami il bellimbusto che ha di fianco, ma non sono sconosciuti. sei stato molestato anche tu da Veena, Adrian? mostra sul pupazzo dove sei stato toccato in modo inopportuno
    Nel dubbio, sai che si può fare? Si può cercare di squagliarsela via.
    Lo vede, l'acciarino vivente, pronto a direzionarle addosso quella lingua di fuoco che sembrava solo lì per fare atmosfera. E in un'incredibile dimostrazione di spirito di corpo, prima di provare a spostarsi via da lì cerca di afferrare anche Adrian per un braccio, nel tentativo di trascinarselo dietro.
    « Ma allora? Che aggressivo. » non è il momento di essere ironica e Corvina lo sa, quindi lo fa lo stesso. Non riesce neanche a rimanere seria mentre si finge offesa, parliamone.
    Però insomma, nessun crimine può rimanere impunito.
    Lascia andare Adrian non appena può, naturalmente, ma perché ha ben altro da fare. Il corpo a corpo è l'unica via, quindi più prodigamente di prima si lancia a esaurire le distanze fra lei e il loro aggressore, senza neanche invitarlo a cena prima. Stretto nella mano destra, ha un coltello ma non il suo solito: le dimensioni, la forma e le proporzioni sono quelle di un coltello da caccia, parliamo di circa dieci centimetri di lama, ma fatto di oscurità. Bello, vero? D'effetto, perlomeno.
    L'idea sarebbe arrivare abbastanza vicino da cercare di tagliarlo col filo della lama, all'altezza del ventre; il movimento della mano parte dall'alto come se volesse conficcare, l'altezza della spalla sinistra di Corvina per capirci, ma il filo della lama è già rivolto verso il pirocineta visto come lei impugna e il movimento che compie è trasversale: sostanzialmente, lo vuole aprire. Il pesce si sfiletta più dritto, s'intende, ma l'hai appena aggredita quindi non meriti la diginità della trota, Rafiq. Ad accompagnare il gesto c'è anche il classico verso frustrato ed adrenalinico che ci si aspetterebbe: paura zero, voglia di portare a termine l'azione e vedere un po' di rosso a mille.
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    DIFESA CORVINA (mac + corvina): si sposta dalla traiettoria del fuoco
    DIFESA ADRIAN (reggie + corvina): si trascina non consensualmente Adrian appresso mentre si sposta

    ATTACCO RAFIQ (corvina + reggie): cerca di ferirlo al ventre con un coltello creato con la manipolazione delle ombre
     
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    «non a tutti viene data la possibilità di scegliere se e contro chi combattere. o forse hanno paura» Una frase che Mckenzie Hale davvero, davvero, non avrebbe voluto sentire. Aveva fatto scivolare i polpastrelli sulla propria gola, abbassando lo sguardo sulla Morrison il tempo di un paio di battiti sotto le dita, prima di riportare gli occhi sui pirocineti.
    La considerazione triste, ma anche l’unica che permettesse all’ex Corvonero di spostare nervosamente la bacchetta da una mano all’altra, era che i tre avessero scelto di essere lì più di quanto non l’avessero fatto loro. Non erano babbani; non era il loro sistema a costringerli a resistere, era… altro. Non sapeva se fosse più tollerabile credere fosse paura, o un ideale. Annuì perché pensava ci fosse molto da aggiungere, e sapeva di non volerlo fare.
    «no. forse esistono incantesimi di traduzione, ma non mi vengono in mente. Vuoi parlargli? Magari capiscono l'inglese, se parli piano» Voleva parlargli? Aveva creduto di sì, perché magari … magari si erano solo fraintesi, no, e magari potevano ancora trovare un compromesso. Stupido, ancora forzatamente ingenuo nelle prime impressioni, e quelle seconde e terze possibilità che minacciavano di diventare quarte e trentesime. Tornò a guardare Heather, cercando nel tono della bionda un indizio che gli stesse dando corda solo per farlo impiccare, perché pur cercando il meglio, tendeva sempre a trovare il peggio nelle persone. Ma gli sembrava seria, come se trovasse quell’opzione superflua ma fosse disposta a dargli il beneficio del dubbio. Umettò le labbra, trattenendo un fiato sulla lingua. «cambierebbe qualcosa?» domandò comunque, pur sapendo la risposta, perché magari Heather ne aveva un’altra e la speranza era una puttana dura a morire. Aveva troppa poca fiducia in sé per ascoltarsi e basta, più facile sentirselo dire.
    «avete presente quella serie sulla gente che si ammazza male?»
    Spostò gli occhi grigi su -
    (sua sorella)
    - Reggie Lynch, corrugando appena le sopracciglia. Sapeva che fosse poco sano, e che dicesse tanto della sua persona, ma gli bastava guardarla per potersi impedire di soffocare con la sua stessa aria. Era… familiare, l’espressione della ragazza, e non era solo il Juno a vibrare fra i denti a renderla tale. Era la violenza implicita nella curva delle labbra, a suggerire Willow in modo quasi doloroso – e come lei, un po’ tutte le persone che abitavano la vita dell’Hale, moralmente incapace di legarsi emotivamente a persone con una stabilità psichica.
    So, in conclusion, it really be like that sometimes.
    «probabilmente sì?» perché viveva con Willow Beckham, e non guardavano romcom: solo morte, distruzioni e mutilazioni, sgranocchiando pop corn. «dai. quello con la tipa dei draghi.» Annuì, una piega divertita delle labbra, rilassando di un poco le spalle nel sentire il peso del suo braccio sulle spalle.
    (Madonna figlio mio, sei proprio un disturbato.)
    «secondo te li possiamo adottare?» Le sorrise, perché la sua vita andava così: platonically love struck con tutti gli psycho, fossero miti come Joni Peetzah o sanguinarie come Raegan Lynch. «perchè no? Ne ho già uno a casa» in versione ridotta, ma decisamente non meno omicida. No, non parlava di Willow – ma anche, in effetti. «e harper -» si spense così. Di botto e a metà frase, le ciglia a battere rapide su uno sguardo distante e velato, labbra ancora dischiuse e voce incastrata in gola.
    Scosse il capo, tossicchiando per eliminare il grumo alla trachea.
    E Harper.
    Eh.
    Rimbalzò la bacchetta fra le dita, puntandola rapido sul fuoco verso Veena per permetterle di andarsene con un incanto estinguente. Veniva tradito spesso da se stesso, ma mai dal suo corpo: reagiva in fretta, azione e reazione. Era la sua testa a rimanere indietro.
    Ed alla fine. Alla fine, fu costretto dalle circostanze a ruotare lo sguardo su Mort Rainey, un sospiro già premuto sul palato. Quindi quello era il momento in cui la smetteva di fingere che non esistesse: bloccato, cancellato; rifacciamolo da capo. Corrugò le sopracciglia, cercando di capire cosa, di preciso, lo stesse affliggendo. Emanava sempre onde ominous, ma c’era qualcosa di specifico in quel caso. Lo osservò impassibile, alzando vago una mano nella sua direzione.
    «caldino, uh» Un problema per il quale aveva una soluzione: sguardo piatto, bacchetta puntata verso il Caposcuola, un Aguamenti già sulla punta della lingua. Non cercava (ancora.) di annegarlo, ma lasciò comunque che si bagnasse più del necessario. Così, per self care prevenire eventuali altre scottature. Sorrise anche, umore già migliorato. «meglio?» fu così maturo da evitarsi di arruffargli i capelli, perché almeno uno dei due doveva essere quello normo, e sappiamo tutti non potesse esserlo Mort Rainey.
    La compagna aveva detto « No ma, fateci esplodere anche la terra sotto ai piedi, magari. Pft. » E Mac, che assorbiva tutto come una spugna, aveva deciso fosse un ottimo suggerimento per la loro strategia. La sua, almeno.
    Ancora non puntava ad uccidere. Sapeva, razionalmente, che lì stessero andando a parare, ma ancora non l’aveva elaborato. Quindi, bacchetta puntata ai piedi del pirocineta, scagliò un incantesimo che avrebbe dovuto aprire il terreno sotto di lui, così da distrarlo abbastanza perché la finisse di cercare di arrostire i suoi compagni. «come li chiamiamo?» indicò con un cenno del capo i draghi sopra di loro; aveva ancora i moduli – che aveva stampato in più. - d’adozione avanzati da Ptolemy, era pronto ad usarli per le creature.
    gif code
    20 y.o.
    help
    sir?
    (20) DIFESA CORVINA (mac + corvina): incanto estinguente per spegnere il fuoco
    (17) DIFESA MORT (mac + adrian): aguamenti su mort
    ATTACCO MURAD (adrian + mac): incantesimo solleva terreno


    CODICE
    <b>(20) DIFESA CORVINA (mac + corvina)</b>
    <b>(1) DIFESA ADRIAN (reggie + corvina)</b>
    <b>ATTACCO RAFIQ (corvina + reggie)</b>

    <b>(1) DIFESA REGGIE (reggie + adrian)</b>
    <b>(17) DIFESA MORT (mac + adrian)</b>
    <b>ATTACCO MURAD (adrian + mac)</b>
     
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    «che dicevi?»
    una domanda genuina, la sua. fece scorrere la mano contro la divisa, incurante delle strisce rosso scarlatto che lasciò sul tessuto. era brutta, tanto.
    un po’ – e solo un po’, perché era pur sempre un uomo e l’allergia le permetteva di approcciarsi solo con larga distanza di sicurezza – già le stava simpatico, quel mort rainey. purtroppo era fatta così, reggie: complice l’immisurabile passione per i casi clinici che rendevano certe cose divertenti, piuttosto che vagamente preoccupanti.
    sapeva della sua esistenza da ventiquattro ore, più o meno, e gli aveva già stampato in fronte un cartello mastodontico con su scritto red flag. cosa che, ovviamente, già lo rendeva un po’ più interessante della media.
    anche perché le dimensioni del suo ego non sembravano essere particolarmente d’accordo con quelle delle sue abilità combattive. classic uomo; e chi era lei per non sfruttare la cosa, insomma.
    tempo di spintonare via l’amico murad, a malapena cosciente dei movimenti del pirocineta, e tornò a guardarlo.
    e, oh. a guardare mac.
    assottigliò lo sguardo, e schioccò la lingua contro il palato.
    e li guardò un po’ di più.
    «pssst.»
    piegò un indice in direzione di heather, intimandola ad avvicinarsi. poi, incospicua come un maicah con i tubi nella foresta, portò il dito contro loro due. «secondo te…?»
    e arcuò lentamente le sopracciglia, la suggestione tutto fuorché implicita. dai, heather. collega il neurone.
    «perché secondo me sì.»
    così, pour parler.
    si strinse nelle spalle, e allungò la manina per afferrare rafiq per la collottola – già che c’era. non che non comprendesse l’astio nei confronti del malcapitato che era finito in quella banda di ragazzini, ma purtroppo erano l’uno il problema dell’altra fino a compito svolto, lei e adrian.
    «Ma allora? Che aggressivo.»
    finché.
    curvò le labbra in un nuovo, raggiante sorriso.
    bellissima straniera, chi sei.
    guardò affascinata il movimento delle ombre a danzare contro i polsi di corvina; poi la rappresentazione plastica dell’arma stretta tra le sue mani. era un invito a nozze, quello? perché lei si pensava già un po’ sposata.
    alzò il braccio per creare uno squarcio nella pelle col kusarigama, e concentrò a sua volta la forza nei filamenti cremisi – lasciando che si avviluppassero attorno alle falangi abbastanza da formare una corda. uno reverse card, merde.
    e perché era una brava compagna di giuoco (quando voleva.), sempre pronta a collaborare (con chi voleva.), la strinse in un lazo rapido prima di tentare l’aggancio su rafiq. per tenerlo fermo e lasciarle fare il suo sporco lavoro. e guardare. respectfully.
    «come li chiamiamo?»
    permise al sangue di scivolare a terra con un suono liquido, a quel punto, e spostò nuovamente gli occhi sui draghetti.
    «hmm. sicuro quello» e ne indicò uno; quello chiaramente un po’ sottosviluppato che era lì per la quota caritas. se esci portati tuo fratello core. «si merita un nome deficiente.»
    picchiettò contro il mento, la fronte aggrottata.
    poi spalancò gli occhi.
    «twat.»
    una sola risposta.
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    (1) DIFESA REGGIE (reggie + adrian): spintona via il tipello
    (1) DIFESA ADRIAN (reggie + corvina): afferra rafiq per la collottola
    ATTACCO RAFIQ (corvina + reggie): lo tiene fermo con una corda di sangue
     
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    shakur30 pa25 pd77 psattacco: 9 (mac) + 18 (heather)pirocinesi
    murad20 pa15 pd37 psattacco: 5 (mort) + 15 (reggie)pirocinesi
    rafiq20 pa15 pd44 psattacco: 2 (corvina) + 7 (adrian)pirocinesi


    (20) DIFESA CORVINA (mac + corvina): 5 + 16 = 21 (+1)
    (1) DIFESA ADRIAN (reggie + corvina): 7 + 6 = 13 (+12)
    ATTACCO RAFIQ (corvina + reggie): 6 + 16 + 1 + 12 = 35
    DIFESA RAFIQ: 9 (-26)
    eh, che dire. rafiq un po' ci prova, ma la corda di sangue ferma ogni tentativo di fuga. urla, si dimena, e vi rivolge qualche parola scelta in turco. pur non potendo tradurre, vi è abbastanza chiaro non sia nulla di particolarmente gentile.
    la lama di corvina affonda nella carne come burro. riesce a liberarsi dalla presa prima che sia troppo tardi - e con una lingua di fuoco cicatrizza il più possibile la ferita, onde evitare che si dissangui a terra - ma inutile dire che gli fate un bel po' male.

    (1) DIFESA REGGIE (reggie + adrian): 4
    (17) DIFESA MORT (mac + adrian): 17 - bonus paladino (cavaliere)
    CITAZIONE
    può tentare una difesa (15-20 pd) per se stesso o un alleato, al posto di una difesa normale (e non varia a seconda della fascia di pe) ma non potrà essere difeso dall'attacco su se stesso (nda: quello in tabella, per intenderci) e perderà tanti ps quanti pa d'attacco ricevuto.

    ATTACCO MURAD (adrian + mac): 23
    DIFESA MURAD: 14 (-9)
    mac op? mac op.
    corre il più rapidamente possibile, ma viene comunque trascinato in giù dall'incantesimo. lo guardi rotolare nella voragine, e senti il click nauseabondo di ossa rotte. quando si alza, dolorante, lo fa con un polso nella direzione sbagliata.

    MAC: -16
    e sei troppo distratto da quello che succede attorno a te, mac, per renderti conto della palla di fuoco che ti prende in pieno. la divisa riesce a proteggere buona parte del danno, ma le fiamme avvampano comunque sul tuo braccio.





    MAC: shakur si approfitta della situazione, e prova a dar fuoco ai tuoi vestiti.
    MORT: murad torna verso di voi, incurante del polso rotto, e ti spinge forzatamente a terra...
    REGGIE: prima di formare un pugnale col fuoco, e tirarlo contro la spalla di reggie.
    VEENA: rafiq ti fa uno sgambetto ...
    ADRIAN: ...e poi lancia contro di te uno shuriken infuocato.
     
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    But I'm sorry, my friend, this is the end
    [bestemmia]
    Fermò il fiato a metà respiro, occhi chiusi. Non inspirò nè espirò, strizzando le palpebre ed abbassando il mento fino a sfiorare il petto. Rimase immobile un secondo, Mac, solo un secondo, con le dita serrate sulla pelle del braccio e l'intera lista dei santi che aveva imparato così candidamente alle messe domenicali incastrata fra denti e guance.
    Poi buttò fuori l'aria tutta insieme, un gemito sommesso nello spostare i polpastrelli dal braccio, la testa piegata all'indietro e gli occhi sollevati al cielo.
    «dio» soffiò, sgonfiando il petto. Cercò di organizzare fiati e battiti, un po' ed un po' gli uni sugli altri. Ebbe un istante brutalmente ferale, tanto da aver stretto così forte da essersi portato via brandelli della sua stessa pelle sui polpastrelli, e - basta.
    Fine.
    Però, era un po' incazzato.
    Respirò più piano, piegando il gomito per testare il movimento del braccio, ed ebbe appena mezzo battito - o tre. quattro, facciamo - di tentennamento, il bruciore a propagarsi fino alla spalla, prima di decidere che fosse tollerabile. Non lo era, ma andiamo: aveva sopportato di peggio. Con l'indice, raccolse le lacrime involontarie dalla palpebra inferiore, la lingua a schioccare seccata sul palato. Provò ad alzare l'arto; abbozzò un sorriso, sopprimendo sul palato un'altra colorita bestemmia che avrebbe reso fiero Spaco.
    Era davvero un po' incazzato.
    «tutto a posto» e niente in ordine, come si soleva dire. Voce forse appena roca, ma nulla di nuovo sul fronte occidentale.
    Forse più di un po'. Non guardò nessuno, perchè si sentiva molto stupido e molto arrabbiato per troppi motivi vaghi, ed alcuni troppo specifici. Deglutì, un paio o cinque volte, e quando fu certo che non avrebbe gridato un banale vaffanculo alle nuvole, e non avrebbe fatto nulla di cui si sarebbe pentito, tornò consapevole dell'ambiente circostante. Allungò il braccio, quello davvero a posto, ed afferrò la divisa del Rainey tirandolo verso di sè, occhi socchiusi e denti stretti sull'interno della guancia.
    Per una volta, non era arrabbiato con lui.
    Ma non era neanche per quello che lo attirò più vicino del necessario. Se quello non era il karma, non sapeva davvero cosa fosse. «un secondo» prima di iniziare a rompergli i coglioni, possibilmente, o di scattare come una molla a fare più caos che cose utili - la sua specialità. Strinse di più sulla divisa, spostandosi lateralmente per tenerlo premuto sul braccio.
    [bestemmia]
    Vedete che l'aguamenti era stato utile.
    Strizzò l'acqua in eccesso dalla stoffa spessa, per poi allontanarsi e spalmare quella rimasta sul palmo sulla pelle rossa dell'avambraccio.
    Era decisamente, inequivocabilmente, incazzato.
    «ok.»
    Sai che c'era. Vaffanculo. Alle nuove fiamme, tentò di praticare un incantesimo che le rendesse innocue, perchè si era rotto il cazzo, e rapido scambiò il catalizzatore magico con la pistola.
    Tolse la sicura.
    «ehi» fece un cenno con il capo ad Adrian.
    Perchè non aveva mosso un dito. Non aveva mosso un cazzo di dito, ed era stato lì, e se poteva accettare che non si prodigasse per lui, non poteva fare lo stesso per Reggie. O erano una squadra, o la rivoltella che si portava appresso poteva anche usarla per spararsi un colpo in testa, per quanto lo riguardava.
    Era una brava persona, Mac. Pragmatica, però.
    Si avvicinò.
    Valutò seriamente l'opzione di premergliela sul costato e premere il grilletto. Lasciò che la volpe la vedesse, quella consapevolezza lì, nell'angolo più tirato delle labbra dell'Hale.
    Poi si ricordò che gliel'aveva data Dominic, e non per sparare ai suoi compagni. Guarda Dom, solo per te.
    Girò la canna verso il pirocineta, pensando agli insegnamenti di Javi. Respirazione, mira, come spostare il braccio per il contraccolpo - abituarsi al suono senza avere un attacco tachicardico. «fai così: punta. e spara» premette il grilletto, non con poca soddisfazione. Non gli sarebbe neanche interessato se avesse avuto una pessima mira, purchè ci avesse provato, invece di guardare dei maledetti ragazzi morire.
    «o levati dal cazzo.»
    Non sorrideva più.

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    20 y.o.
    help
    sir?
    (5) DIFESA MORT (reggie + mac) lo sposta

    (9) DIFESA MAC (reggie + mac) fredda fiamma. ive seen this film before
    ATTACCO SHAKUR (mac) e poi mi hai rotto il cazzo e ti sparo porca troia .


    CODICE
    <b>(5) DIFESA MORT (reggie + mac)</b>
    <b>ATTACCO MURAD (reggie)</b>

    <b>(9) DIFESA MAC (reggie + mac)</b>
    <b>ATTACCO SHAKUR (mac)</b>

     
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    arricciò il naso, raegan.
    neanche il tempo di godersi la sua benedetta vittoria slash conquista saffica della giornata, che già qualcosa aveva smesso di andare per il verso giusto. tamponò con le dita il foro sul braccio, e allungò il collo in avanti.
    avrebbe potuto avvicinarsi. tendere una mano gentile a mac hale e non rimanere a guardare le fiamme leccargli la pelle.
    non lo fece. rimase ferma, piuttosto. fredda come una statua a studiare la scena a distanza di sicurezza; occhi vigili a saettare ovunque le fosse concesso. paralizzata da una paura che non era del tutto certa di comprendere. sarebbe stato riduttivo attribuirlo alla semplice realizzazione della propria mortalità; cose con cui aveva già avuto a che fare, reggie. non particolarmente carine, specie alla tenera età di sedici anni. ma chi teneva più il conto, ormai.
    forse era solo un po’ di affetto e compassione a bloccargli la gola. gli pareva l’equivalente di prendersela con un cucciolo di labrador, quello: frana micidiale a parte, mac hale aveva tutta l’aria di essere una persona che sulla terra c’era finita per sbaglio, unico obiettivo nella vita quello di fingersi parte del mobilio e sperare di non essere notato dal resto del genere umano fino alla fine dei suoi giorni.
    manco gli avevano fatto finire una dannata conversazione. che emeriti pezzi di merda.
    girò i tacchi, e masticò l’interno guancia.
    e rifletté, raegan.
    tirò in avanti un piede nel tentativo di far scivolare a terra murad, e rifletté ancora.
    roteò la catena del kusarigama nel palmo per spingere la lama nella carne dell’uomo, e macinò un altro po’.
    ed esitò solo qualche secondo, quando i suoi occhi scuri trovarono quelli ceruleo di mac un’altra volta. poi eliminò la distanza trascinandolo lateralmente mentre faceva i suoi incantesimi complessi di cui non le interessava una minchia.
    e si scostò, reggie.
    schiarì la gola e fece un passo in avanti; lentamente, le mani congiunte dietro la schiena.
    «non ti chiedo se stai bene» piegò lateralmente il volto, e batté le ciglia lunghe. «perché sarebbe una domanda stupida.» con una probabile ustione di quarto grado sul bicipite? no, karen, che cazzo ti credi.
    non erano nel suo stile, quel genere di cose. inutili e fini a loro stesse (e quindi, insomma, un po’ come la sua esistenza? sì: dettagli di poco conto, onestamente). era più per le preposte concrete, raegan.
    tanto che picchiettò le dita contro le braccia incrociate, e passò lo sguardo da mckenzie hale all’omino che aveva deciso di farlo al barbecue. «ma ti chiedo questo. vuoi vendicarti?»
    eh. potevano lavorarci. manina nella manina. in quello sì, che era particolarmente brava.
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    (5) DIFESA MORT (reggie + mac): sgambetto
    ATTACCO MURAD (reggie): gli dà una pugnalata col kusarigama

    (9) DIFESA MAC (reggie + mac): lo sposta


    Edited by western nights - 6/5/2023, 23:44
     
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    Ok, che lui fosse incazzato con il mondo era abbastanza ovvio, infondo gli erano stati portati via la famiglia, la sua casa e la sua dignità quindi perché non desiderare anche solo per poco di vedere il mondo bruciare?
    Certo, non non voleva bruciare lui stesso in tutta questa merda chiamata guerra e la mani di Corvina era stata propizia ad evitargli seri problemi.
    « Grazie... » aveva mormorato piano, ritornando per con l'attenzione verso i nemici.
    « Cerca di starmi vicino, Corvina. » si certo, probabilmente la ragazzina non aveva bisogno di protezione, ma il suo senso paterno che era stato spento con l'uccisione di sua figlia, aleggia ancora.
    E lo faceva sentire un po' un coglione.
    Con il sangue ormai versato, Adrian creò un coltello spostandosi per evitare quello che era a tutti gli effetti... Come si chiamavano quelle stelline che lanciavano le spie antiche Giapponesi? Shuwikewn, shuriben...
    Mah, lui di ste cose non era mai stato un esperto ma sicuramente lo era nel dare un taglio alle cose, o almeno a giocare al gioco dei coltelli con chi lo faceva incazzare. PercHè mentre tentava di allontanarsi da quel shumiken, con il sangue delle ferite che gli altri avevano inflitto ai loro avversari creò un coltello che provò a conficcare nelle carni nemiche.
    Meglio non sprecare subito i proiettili e tenerli per dopo. Non si poteva mai sapere.
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    (7) DIFESA ADRIAN ( heather + adrian ): Cerca di scansarsi dalle stelline giapponesi infuocate
    ATTACCO RAFIQ ( adrian ): Coltellata di sangue in faccia

    Rivoltella Proiettili 24/24


    Edited by Yuna ~ - 7/5/2023, 12:01
     
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    «cambierebbe qualcosa?»
    avrebbe voluto fosse così. «non credo, tesoro» cercò di sorridergli «ma credo in te. se la ritieni un'opzione possibile, possiamo provarci, purchè non ci metta in pericolo»
    in fondo, un po' li capiva. Perchè fidarsi di Abbadon, che era andato a muso duro contro le loro città, i loro amici babbani, i loro posti di lavoro, prima di provare a essere civili e parlarsi?


    E ovviamente, ovviamente conosceva game of thrones, ma studiando Mac e Reggie le parve quasi che quel momento fosse loro, e non si intromise questa volta, sorridendo fra sè e sè. Una coppia che non si aspettava di trovare dolce, quella dei due ragazzi, ma che non le spiaceva, platonicamente parlando.
    Tanto aveva già una ship a cui pensare.
    «pssst. secondo te…?» non dirò che heather avesse già beccato ff mcmort, al silenzio i sentimenti. «perché secondo me sì.»
    «sicuro» di brutto proprio.


    partiamo dal presupposto che era d'accordo sul non uccidere i draghetti ma portarseli a casa.
    «come li chiamiamo?»
    «hmm. sicuro quello si merita un nome deficiente.» pausa. «twat.»
    e fu così inaspettato che rise, portandosi un secondo troppo tardi la mano davanti alla bocca- ed era ancora così, distratta, persa in quel momento cos' gioviale, stupido, normale, che non si accorse della palla di fuoco su Mac se non quando fu troppo tardi. Occhi sgranati, un passo in sua direzione stupidamente quando ormai il danno era fatto. «mac-»
    «tutto a posto» non era tutto a posto.
    Vide qualcosa negli occhi del ragazzo, un guizzo che non avrebbe voluto fosse lì, ma che capiva. Un altro passo verso di lui, bacchetta pronta per offrire una cura-... ma Mac aveva altri a badare a lui in quel momento, o altri che voleva intorno, per questo o quel motivo.
    Strapazzare Mort (solo per l'acqua. Sad. Neanche un limone? Me lo aspettavo e meritavo), bonding moment sulla vendetta con Reggie, uccidere Adrien (understable, have a nice day).
    E Heather voleva che li avesse, che potesse godersi nella battaglia che poteva essere l'ultima della sua vita, tutto quello che poteva, che afferrasse ogni secondo, e quindi fece ciò che poteva, invece che andare a parlargli: tornò a combattere, impegnando i nemici.
    Lanciò un aguamenti verso un oggetto infuocato in loro direzione (uno shuriken), voltandosi con un sopracciglio sollevato verso Adrien quando lo sentì dire: «Cerca di starmi vicino, Corvina.»
    «mac ha quasi perso un braccio per colpa tua»
    così. Pourparler, caso mai se lo fosse perso. «sei il più vecchio qui» esperto? probabilmente no. Papabile come scudo umano? Sì, tanto sarebbe comunque morto prima di loro per vecchiaia. Ma la intendesse pure come "sei la figura paterna del gruppo" «renditi utile per tutti» forse Heather non era fan di Mort (aveva trovato la sua biografia un po' ripetitiva in certi punti) (e poi Alister non gli chiedeva mai di portare il caffè anche a lei...........) ma era pur sempre un ragazzino appena maggiorenne, e reggie e mac erano poco più grandi. Meritavano di essere la priorità sua, di corvina e di adrien.
    Schioccò la lingua sul palato. «corvina mi sembra abbastanza in gamba da non doversi affidare a te» e non solo perchè se era lì, a combattere, voleva dire che era pronta a combattere, ma perchè con la sua manipolazione delle ombre aveva solo fatto furore finora.
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    (7) DIFESA ADRIAN ( heather + adrian ): aguamenti verso lo shuriken
    CITAZIONE
    Genera acqua dalla bacchetta. Consigliato Per attaccare il nemico con ondate d'acqua, fino ad intrappolarlo dentro una sfera

    (intrappola nella bolla anche lo shuriken nel caso non basti a spegnerlo? vabbè dai nel dubbio lo rallenta spero)

    CODICE
    <b>(5) DIFESA MORT (reggie + mac)</b>
    <b>ATTACCO MURAD (reggie)</b>

    <b>(9) DIFESA MAC (reggie + mac)</b>
    <b>ATTACCO SHAKUR (mac)</b>

    <b>(7) DIFESA ADRIAN ( heather + adrian )</b>:
    <b>ATTACCO RAFIQ  ( adrian  )</b>:
     
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    mckenzie23 pa23 pd74 psARMA: pistola semi-automatica
    heather25 pa18 pd65 psARMA: coltellini
    mort17 pa15 pd35 psARMA: rivoltella
    reggie16 pa7 pd25 psARMA: kusarigama | emocinesi
    corvina16 pa7 pd25 psARMA: balisong | ombrocinesi
    adrian13 pa9 pd25 psARMA: rivoltella | emocinesi
    shakur30 pa25 pd71 psattacco: 15 (mac) + 18 (heather)pirocinesi
    murad20 pa15 pd34 psattacco: 12 (mort) + 15 (reggie)pirocinesi
    rafiq20 pa15 pd36 psattacco: 2 (corvina) + 18 (adrian)pirocinesi


    (5) DIFESA MORT (reggie + mac) 7 + 4 = 11 (+6)
    ATTACCO MURAD (reggie) 3 + 6 = 9pa
    DIFESA MURAD: 3pd (-6ps)
    Lo pugnalucchi al fianco. Non ci ha neanche provato a difendersi, that much turned on by danger? (beh, sei reggie, certo che è così)

    (9) DIFESA MAC (reggie + mac) 5 + 17 = 22pd (+13)
    ATTACCO SHAKUR (mac) 18 +13 = 31pa
    DIFESA SHAKUR: 25pd (-6ps)
    Puoi quasi sentire la pacca morale sulle spalle di papà Javi, Mac - still non abbastanza, Shakur (r)esiste

    (7) DIFESA ADRIAN ( heather + adrian ): 14 + 6 = 20pd (+13)
    ATTACCO RAFIQ ( adrian ) 8 + 13 = 21pa
    DIFESA RAFIQ: 13 pd (-8ps)
    Si sposta rapido: lo prendi alla spalla - ma lo prendi comunque.

    MAC: uno reverse card, e ti rilancia contro un proiettilino di fuoco
    MORT: sentivi caldo prima eh? invece ora senti freddo, e ti senti anche un po' deboluccio
    ADRIAN: Rafiq, offeso, tenta di afferrarti per i capelli e di dar loro fuoco
     
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