contro: nara dreamland

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    It's fate, not luck.

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    Nara Dreamland
    darden larson - mizumaki chouko - ekaterina lavrova - coraline krum - adalbert behemoth - neffi lovell


    // Non importa cosa stiate facendo: se state ancora combattendo, se state prendendo fiato, se state leccando le ferite. Non importa, perchè il messaggio del vostro referente vi arriva forte e chiaro.
    Dovete andarvene, e dovete farlo subito.
    Avete preso tempo, o qualcuno l'ha fatto per voi, ma non è più il momento di impugnare le armi: dovete aiutare i cittadini così che possano stanziarsi nelle zone sicure che siete riuscite a scavarvi in un entroterra ostile. Dovete proteggere quel quadrato di territorio rubato alle armate di Lamovsky con tutto quello che avete, perchè quella è la vostra guerra. Mentre il mondo brucia, non perdete tempo a spegnere incendi: cercate una casa sicura. Per loro.
    Per voi.
    E poi ci penserete, al resto delle fiamme. Il tempo non è dalla vostra parte, ma la pazienza? Quella sì - quella deve.
    Le lacrime ed i ringraziamenti degli autoctoni, non sono tanto ma sono abbastanza per convincervi che sì, avete fatto la cosa giusta.
    E sì, continuerete a farla: fino alla fine.
    Tornate in Nuova Zelanda, soldati; riposatevi, il poco che potete.
    E ricominciate da capo. //

    Nessuno dei vostri compagni è mai rimasto fermo. Tutti, chi prima e chi dopo, sono stati chiamati in una zona di guerra piuttosto che un'altra, a prestare soccorso a civili e non o a prendere tempo per salvare il salvabile. Quando possibile. Concedere. Dove necessario. Sacrificate la libertà d'espansione per permettere a centinaia di persone di vivere un altro giorno. Combattere una nuova guerra, se vogliono.
    Ampliate i vostri eserciti con volontari da ogni parte del mondo.
    Perdete i vostri eserciti contro le milizie avversarie.
    Create dei rifugi. Offrite speranza.
    Il meglio che possiate fare, ovunque possiate farlo.
    Chi non è stato impegnato in campagne lunghe, ha sempre fatto ritorno all'accampamento di Sartre - ma anche voi sapevate sarebbe giunto il vostro momento di stanziarvi da un'altra parte del mondo.
    Giunge, alla fine. Tocca a voi, provarci per giorni, perdere per giorni e magari vincere, alla fine.
    O magari no.

    Darden Larson, Mizumaki Chouko, Ekaterina Lavrova, Coraline Krum, Adalbert Behemoth, Neffi Lovell: l vostro obbiettivo è situato nella prefettura di Nara, precisamente a Nara Dreamland. Voi e i vostri compagni arrivate tramite passaporta, ad accogliervi il responsabile del vostro settore Iwasa Kaori. Gli altri vi raggiungeranno il prima possibile con provviste, munizioni, ed altri soldati: l'unione di tecnologia magica e babbana non è miracolosa, ed i mezzi, pur incantati, necessitano di più tempo.
    Che non avete, per inciso.
    Quando mai lo avete?

    No, non siete a Disneyland, nonostante quello che vi suggerisce il panorama. Vi trovate nella piazza principale di Nara Dreamland, un parco divertimento abbandonato che è un chiaro plagio a quello Disney: il Castello della Bella Addormentata si staglia davanti a voi in tutta la sua magnificenza, e attorno a voi dei negozi di souvenir abbracciano la piazza.
    Ma non è quella l'attrazione principale.
    Siete arrivati nel mezzo di una sommossa. Civili e soldati sono l’uno alla gola dell’altro, la violenza a crescere sotto ai vostri occhi, senza che possiate muovere un passo per intervenire.
    Non sapete cosa stia succedendo.
    Fino a che non udite un grido.
    E poi un’esplosione, brandelli di carne a spiattellarsi sul cemento e sulle membra di coloro che stavano lottando là vicino. La testa di un civile è appena esplosa davanti a voi.
    Vi rendete conto che vi è un soldato a terra, anche lui ormai un cadavere.
    Nel caos non vi siete accorti delle trappole magiche che sono montate alle teste dei civili, degli ostaggi, simili a quelle usate per gli orsi. Capite in fretta, insieme ai civili, che su quelle trappole devono essere stati montati dei sensori, per cui se un soldato muore automaticamente l'ostaggio con la trappola corrispondente subirà la stessa sorte.
    I civili si guardano, e capiscono di non avere scampo.
    Ed è qui che subentrate voi.


    darden25 pa23 pd64 psARMA: chakram | emocinesi
    chouko18 pa18 pd33 psARMA: machete
    ekaterina19 pa13 pd33 psARMA: PP19 | ombrocinesi
    coraline10 pa18 pd40 psARMA: pugnale
    adalbert8 pa15 pd26 psARMA: pistola semiautomatica
    neffi5 pa13 pd30 psARMA: mitragliatrice leggera
    Pearl25 pa30 pd100 psattacco: 23 (darden)fucile a pompa | pirocinesi
    Blanca20 pa25 pd80 psattacco: 16 (chouko)falce
    Lando15 pa20 pd60 psattacco: 4 (eka)tirapugni
    Sergio15 pa20 pd60 psattacco: 2 (cora)rivoltella | idrocinesi
    Daisy10 pa15 pd60 psattacco: 4 (bertie)balestra
    Sebastian10 pa15 pd60 psattacco: 6 (neffi)mitragliatrice





    DARDEN: Pearl crea una palla di fuoco e te la scaglia contro.
    CHOUKO: Blanca cerca di decapitarti con la sua falce.
    EKATERINA: Lando infila i tirapugni alle mani e cerca di tirarti un pugno sul naso.
    CORA: Sergio crea una frusta d'acqua e tenta di colpirti al fianco.
    BERTIE: Daisy lancia una freccia verso la tua gamba.
    NEFFI: Sebastian apre fuoco e cerca di trivellarti di proiettili.


    ┉┉┉ NEWS. chiunque, nel proprio gruppo precedente, abbia proseguito nel proprio ostacolo, ha diritto a BONUS SALUTE, ereditato quindi dal pg in seconda settimana: ciascun pg ha quindi 5 caramelle (trigger), ciascuna delle quali ha 1ps assicurato, che potrete consumare senza occupare uno slot difesa/attacco. Potete usarle su di voi, o darle ad altri. Non dovete usarle tutte insieme, e ricordate sempre di tenerne il conto.

    ┉┉┉ recap.
    1. avete un massimo di 3 azioni a post, di cui solamente 1 di attacco (le altre due possono essere entrambe di difesa, o azioni curative/altro)
    2. INCANTESIMI - POTERI
    3. Il BONUS DI CLASSE (guerriero, etc) potrete usarlo una sola volta ad ostacolo (link ai bonus di classe)
    4. tempistiche bonus di genere:
    - INCANTESIMI OSCURI: + PA / - PD -- INCANTESIMI DIFENSIVI: - PA / + PD (da aggiungere secchi all'estrazione, 3 post di recupero)
    matricole e apprendisti: -1 pa / + 1 pd -- +1pd / -1pd
    mago, leader e master: - 1 pa / +2 pd -- +2 pd / -1pa
    - INCANTESIMI DI GUARIGIONE: 1-* PS (da estrarre, 4 post di recupero; post di recupero validi anche per altri bonus di genere degli special come la preveggenza)
    matricole e apprendisti: da 1 a 5 ps
    mago, leader e master: da 1 a 10 ps
    In caso di SPECIAL:
    ATTACCHI/DIFESE AD AREA (ALTRI NON SPECIFICATI): 5 post di recupero

    ➞ combo. gli attacchi/le difese combo fra più personaggi, devono essere postati a massimo due ore di distanza.

    ➞ spoiler. specificate sempre sotto spoiler l'attacco/la difesa + numero munizioni usate.
    - fucili d'assalto: capienza 80 colpi (ogni volta che sparate, dovrete estrarre un 1d10 per vedere quanti proiettili usate); finiti gli 80 colpi, prima di ricaricare con nuove munizioni, dovrete fare un (1) post di riposo in cui ricaricate l'arma. Partite con 80/80
    - semiautomatiche (e arco/balestre): 8 colpi. Conclusi questi, post di riposo in cui non usate l'arma e la ricaricate. Partite con 8/8

    ➞ l'ostacolo. i civili presi in ostaggio stanno morendo: come, e quanti, sta a voi deciderlo. Tenete presente che per ogni PNG mandato KO con strategia letale, morirà un civile; sarebbe preferibile quindi impiegare strategie mirate ad incapacitare i PNG piuttosto che ad ucciderli. Ad ogni post, ogni player dovrà fornire sotto spoiler un numero da 1-25.

    avete tempo fino alle 00:00 del 20/05 per postare.

     
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    Adalbert Behemoth
    One last time,
    relax, have a drink with me.
    One last time,
    let’s take a break tonight.
    And then we’ll teach ourself how to say goodbye,
    to say goodbye,
    you and I.
    In quell’incubo a occhi aperti, le giornate si mescolavano le une con le altre. Notte e giorno avevano perso il loro significato, così come casa. Per Bertie, però, quella parola era già priva di senso da anni, per non dire decenni, per certi versi. Aveva abbandonato la sua casa proprio per salvarla, quella prima volta. L’aveva abbandonata per potervi tornare, un giorno. Ora l’aveva rifatto, ma la realtà cominciava ad avere la meglio: sarebbe ancora esistita, dopo tutto questo, quella casa? Non importava aver mentito a sé stesso così tante volte da rendere quella menzogna vera, adesso. Si sentiva mancare il terreno sotto i piedi. I suoi occhi vedevano senza vedere. Non c’era nulla di ripetitivo, in quelle giornate senza inizio e senza fine, se non lui stesso. Doveva combattere, voleva farlo. Non c’era altra opzione.
    Eppure, si sentiva terribilmente vuoto.
    Non poteva nemmeno abbandonarsi all’oblio dell’alcol e del fumo, seppure nell’accampamento base ne circolassero in abbondanza. Già così, gli sembrava di essere ormai diventato un automa, destinato a ripetere le proprie azioni sempre uguali, momento dopo momento. Anche per questo, dunque, doveva rimanere lucido. Di conseguenza, sebbene andasse contro la sua stessa natura, si era dovuto adattare all’unico modo che gli rimaneva per sfuggire ai propri pensieri (non era forse contraddittorio? Si sentiva svuotato e si muoveva in modo meccanico, ma la sua mente correva, frenetica, facendo scendere un’ombra sempre più cupa sul cuore): non rimanere mai da solo.
    Tante facce conosciute, tante sconosciute, tante, troppe facce famigliari. Come quella di Cora che, nonostante la stanchezza e la paura, nonostante la ferita riportata poco più di un anno prima, gli aveva sorriso, ogni volta, in quei giorni che sembravano una sola, unica, interminabile giornata.

    «Non l’avevano demolito anni fa?», borbottò schifato rivolgendosi proprio a Cora, mentre, in quel nuovo, forse mal assortito gruppo, facevano il loro ingresso a Nara Dreamland. Bertie odiava i parchi divertimento: non avevano senso, non erano divertenti e facevano venire da vomitare (spesso letteralmente). Quel posto, poi, era doppiamente spettrale, così abbandonato e decadente com’era.
    No, abbandonato non era il termine adatto. Rumori. Grida. Caos.
    Una sommossa.
    Una battaglia.
    Istintivamente serrò la presa sulla bacchetta, scacciando l’impulso di voltarsi e fuggire. Era consapevole della propria inutilità come combattente, sul campo di battaglia e, ancora di più, nella vita, ma finché non fosse diventato un peso non si sarebbe tirato indietro. Nonostante tutto, una piccola, microscopica parte di lui provava ancora speranza.
    Ma poi un grido si sollevò sopra agli altri, seguito dal rombo e dallo scintillio di un’esplosione.
    «Non di nuovo.»
    Non che avesse mai davvero visto qualcuno esplodere, ma le immagini ributtanti di parti del corpo mozzate – umane o clicker che fossero – erano ormai marchiate a fuoco nella sua mente. E se quelle gli avevano fatto rivoltare le budella, queste…
    Serrò le labbra e la mascella, coprendosi la bocca con la mano libera dalla bacchetta, combattendo contro quell’orrore. Fu proprio l’orrore, però, a catalizzare i suoi pensieri, facendo diventare persino la nausea qualcosa di sfocato e secondario. «I civili…» Lanciò un’occhiata al resto della squad, rendendosi conto che dovevano aver capito a loro volta. Così come chi era già lì, sul campo di battaglia.
    Non erano ostaggi, ma carne da macello.
    La gola stretta dalla rabbia e dal disgusto, il sapore acido dello stomaco in subbuglio, ancora una volta Bertie dovette fare quello che proprio non gli riusciva, invece di perdersi nelle sue elucubrazioni mentali: reagire; combattere. «Attenta!», disse a Cora, afferrandole un braccio per cercare di scostarla dalla frusta d’acqua. Solo a quel punto si accorse della freccia che sibilava nella sua direzione, che tentò di fermare con un protego. Osservò un attimo la donna che lo stava attaccando. Poi, la bacchetta ancora puntata nella sua direzione, provò a scagliarle contro una maledizione: «Ad ignem!».
    C’era davvero dell’ironia tragica in quella situazione.
    Dopo aver sparato a morte a quello che sembrava suo padre Tyler, adesso doveva portare sul ciglio del baratro una Daisy, proprio come sua madre.
    gif code
    2000 | 23
    EX SLYTHERIN
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    caramelline magiKe: 5/5
    proiettili: 8/8

    (2) DIFESA CORA (cora + bertie): la sposta
    (4) DIFESA BERTIE (bertie + ekate): protego
    ATTACCO DAISY (bertie): incanto ad ignem


    CODICE
    (23) DIFESA DARDEN (chouko + darden):
    ATTACCO PEARL (darden)

    (16) DIFESA CHOUKO (chouko + cora):
    ATTACCO BLANCA (chouko):

    (4) DIFESA EKATE (ekate + neffi):
    ATTACCO LANDO (ekate):

    (2) DIFESA CORA (cora + bertie):
    ATTACCO SERGIO (cora):

    (4) DIFESA BERTIE (bertie + ekate):
    ATTACCO DAISY (bertie)

    (6) DIFESA NEFFI (darden + neffi):
    ATTACCO SEBASTIAN (neffi):
     
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    ekaterina lavrova
    eeeeehhh bella la quote aspetto me la trovi ciulia

    era tardi.
    così tardi che ekate non era sicura di poter fare tutte le cose che aveva messo in lista, pronte per essere spuntate: asciugare i capelli, mangiare, scrivere un post — il tutto entro le 20.45
    osservò il foglietto senza battere le palpebre, buggata.
    hhhh era la lista di qualcun altro, quella.
    qualcuno che evidentemente non sapeva fare i conti perché in matematica era una capra.
    «mannaggia [ma in russo]» un sospiro le sfuggì dalle labbra, nel riporre il biglietto in una delle tasche della divisa tattica, il mitra tenuto a contatto ravvicinato con il ventre: aveva ancora la sicura inserita, la canna corta puntata verso il terreno.
    e la tenne coso per quei cinque secondi netti che il gruppo ci mise a raggiungere il fulcro del parco abbandonato. aveva quasi sperato di trovarci qualche zombie, magari un clown gigante idrofobo — qualcosa a cui fosse semplice sparare una raffica di colpi senza diversi per forza sentire in colpa.
    e invece c'erano soldati.
    e civili.
    e teste che esplodevano.
    niente che gli occhi scuri dell'ombrocineta non avessero già visto: mai stati in un laboratorio russo? eh.
    ma avrebbe senz'altro preferito evitare.
    «beh, cazzo» esattamente. ineccepibile. proprio quello che ha appena detto rob alzando lo sguardo sull'orologio [bestemmia] — giustamente ekate dal telly non poteva aver ereditato solo i pochi ps e un bonus classe tutto sommato poco utile alla causa. I santi del Paradiso andavano tirati giù in contemporanea, ogni volta che ce n'era l'occasione.
    «ok» citazione doverosa, un ulteriore sospiro tra le labbra [meme di spongebob che si alza dalla poltrona]: quando Lando si fece sotto, invece di sparargli dritto in mezzo agli occhi come le sarebbe tanto piaciuto fare, la lavrova tentò di colpirlo nello stesso punto ma con il calcio del pp19 — fratturargli il setto nasale poteva compensare l'affronto di un pugno, ma mai quanto affondargli il ginocchio nel ventre.
    sapete che c'è?
    «inizia il film e devo ancora vestirmi hhhh» eh.

    gif code
    1989
    umbrakinesis
    rebel (credo)


    (4) DIFESA EKATE (ekate + neffi): mitra in faccia
    ATTACCO LANDO (ekate): ginocchiata
     
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    NEFFI LOVELL
    no one gets a break in this town
    they're closing all the local joints down
    there's nothing left for us here now
    in fear and loathing
    Come dire, Neffi non era mai stata una grande ammiratrice della cultura giapponese, prevalentemente perché nel tempo libero s'era impuntata a scoprire i casi true crime più trucidi esistenti su YouTube. E, casualmente, venivano proprio dal Giappone. Quindi aveva deciso di non metterci mai piede per non finire in un peluche di Hello Kitty scusatemi raga, o qualcosa del genere. che poi quello era Hong Kong ma mi sembrava necessario
    Aveva fatto il fattibile, aiutato l'aiutabile, sperando che bastasse. Pregando che bastasse, lei che non aveva mai creduto a nulla se non al rosa e ai brillantini.
    E adesso, guardandosi intorno, ne vedeva a bizzeffe di rosa e brillantini. E le mettevano i brividi.
    «Lugubre». Arrivò a malapena a commentarlo che gli occhi azzurri caddero di riflesso sulla lotta in corso, sulla violenza. Poteva respirare il sangue. Arricciò il naso come a farlo uscire, e ci passò sopra il dorso della destra, stringendo a sé la mitragliatrice appesa alla spalla come fosse un figlio da proteggere, ché gli amici non erano più con sé. E nemmeno Azzy. Solo alcune facce più o meno note ed altre sconosciute la circondavano e le imponevano di metter su la migliore corazza da dura che potesse inventarsi. Quindi sospirò, rifiutandosi di distogliere lo sguardo, e vide la testa di una persona esplodere come una piñata. Deglutì rumorosamente. Quindi non potevano farli fuori, a occhio.
    Tirò fuori la bacchetta - la trovava meno letale di una mitragliatrice, dopotutto. «Stupeficium!». Lo scagliò prontamente verso Lando in difesa della Lavrova, sinceramente restando almeno un paio di secondi incantata a guardarla picchiarlo. Mommy? Sorry. Mommy?
    Sorry.
    Mommy?
    Scosse la testa - forse era meglio agire prima e contemplare dopo.
    Mirò ai piedi di Sebastian nel tentativo di farlo ballare (e magari cadere a terra), sparando qualche colpo prima che potesse fare di lei uno scolapasta. Gli puntò poi contro la bacchetta, isolandosi dal mondo circostante per imprigionarlo in un inferno personale. «Folium Incendio».

    gif code
    difensore protettore
    LMG
    MATRICOLA







    (4) DIFESA EKATE (ekate + neffi): stupeficium su lando

    (6) DIFESA NEFFI (darden + neffi): spara ai piedi di sebastian
    ATTACCO SEBASTIAN (neffi): inferno ardente su sebastian


    CITAZIONE
    (23) DIFESA DARDEN (chouko + darden):
    ATTACCO PEARL (darden)

    (16) DIFESA CHOUKO (chouko + cora):
    ATTACCO BLANCA (chouko):

    (4) DIFESA EKATE (ekate + neffi):
    ATTACCO LANDO (ekate):

    (2) DIFESA CORA (cora + bertie):
    ATTACCO SERGIO (cora):

    (4) DIFESA BERTIE (bertie + ekate):
    ATTACCO DAISY (bertie)

    (6) DIFESA NEFFI (darden + neffi):
    ATTACCO SEBASTIAN (neffi):

    PROIETTILI: 76/80
     
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    CORALINE KRUM
    Bruised but I'm not broken
    Damaged, but I'm copin'
    Holding on and hopin'
    I'll find where I'm going
    Quella non era di certo la prima volta che scendeva sul campo, lo aveva già fatto numerose volte ormai. Aveva combattuto anche prima di entrare nella resistenza, portava sulla pelle i ricordi di tali scontri. L'ultima volta che aveva combattuto per la resistenza era finita in coma per tre settimane e aveva dovuto imparare a tenersi in piedi su una gamba, costretta a zoppicare. Era addirittura finita nel 1919 e ora era nuovamente lì a combattere contro Abby. Quello che aveva di fronte però non era nulla in confronto a ciò che aveva passato. Quella era una guerra globale, persone innocenti, civili, erano state prese di mira. Al momento si trovavano in quella che doveva essere la copia cheap di Disneyland nella quale sarebbe andata sicuramente al 100% se ne fosse stata a conoscenza e ne avesse avuto l'opportunità. Ora quello che doveva essere un posto di svago e divertimento pieno di allegria si era trasformato in un cimitero. Era stato un grido ad anticipare l'esplosione, poi il suo cervello non aveva più elaborato nulla dell'orrore di fronte a sè e quando finalmente aveva ripreso a funzionare, anche per un medimago come lei, era stato difficile. Era passata in rassegna a controllare se qualcuno delle persone colpite fosse rimasto ancora in vita così da poter portarlo lontano da lì ma solo allora si accorse delle trappole magiche che sono montate alle teste dei civili. Quei civili erano degli ostaggi e se non fossero stati attenti avrebbero ucciso anche loro. «questa situazione non mi piace» deglutì cercando di trovare le parole giuste da usare ma dopo quello a cui avevano assistito. Dopo non ci fu più tempo per dire altro, cercò di spostarsi di lato, aiutata anche da Bertie quando vide la frusta d'acqua puntare verso di lei. «grazie bertie, come ti senti?» gli passò una mano sulla spalla per tranquillizzarlo e gli fece un sorriso ma non poté concedersi più di quello perché Chouko era stata puntata da Blanca e la sua falce. «chouko attenta!!» la avvisò prima di lanciare un Impedimenta. Puntò nuovamente la persona che l'aveva attaccata e gli lanciò un aqua eructo. Voleva giocare alla guerra con le pistole ad acqua? L'avrebbe fatto. Sempre meglio delle lame a suo dire. Eh vabbè amici è andata così, pensavo di farcela e scrivere qualcosa di decente e invece no.

    gif code
    1999
    REBEL
    DOC



    (23) DIFESA DARDEN (chouko + darden):
    ATTACCO PEARL (darden)

    (16) DIFESA CHOUKO (chouko + cora): lancia un impedimenta
    ATTACCO BLANCA (chouko):

    (4) DIFESA EKATE (ekate + neffi):
    ATTACCO LANDO (ekate):

    (2) DIFESA CORA (cora + bertie): di sposta
    ATTACCO SERGIO (cora): aqua eructo

    (4) DIFESA BERTIE (bertie + ekate):
    ATTACCO DAISY (bertie)

    (6) DIFESA NEFFI (darden + neffi):
    ATTACCO SEBASTIAN (neffi):





    CODICE
    (23) DIFESA DARDEN (chouko + darden):
    ATTACCO PEARL (darden)

    (16) DIFESA CHOUKO (chouko + cora):
    ATTACCO BLANCA (chouko):

    (4) DIFESA EKATE (ekate + neffi):
    ATTACCO LANDO (ekate):

    (2) DIFESA CORA (cora + bertie):
    ATTACCO SERGIO (cora):

    (4) DIFESA BERTIE (bertie + ekate):
    ATTACCO DAISY (bertie)

    (6) DIFESA NEFFI (darden + neffi):
    ATTACCO SEBASTIAN (neffi):
     
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    chouko mizumaki
    i've got a pain in my neck, because i keep looking up
    i'm searching what's coming next, but it won't come from above
    and there's a hole in my chest, and i'll make it my own
    La sua posizione, in quella guerra, se l’era imposta.
    Prima ancora di comprendere appieno le conseguenze. Di capire, esattamente, contro chi si stesse mettendo contro. Non portava rancore, Chouko; ma si era anche rifiutata categoricamente di guardare, mentre la sua strada si separava da quella di Erin. Aveva arretrato fino a trovarsi le spalle contro il muro – in senso letterale e figurativo.
    La paura, quella l’aveva sentita tutta. Non aveva mai smesso di sentirla nelle vene, il sangue gelido; e anche in quel momento, con l’ormai familiare peso del machete a tenerla solidamente a terra, percepiva il fantasma di mani invisibili ad attanagliare la gola.
    Ci era già passata una volta. Si era ripetuta di sapere bene come funzionasse. Che ce l’aveva fatta, e poteva farcela di nuovo. Ma non era di se stessa che si preoccupava. Un difetto di fabbrica che si portava dal principio, e che non aveva fatto altro che peggiorare con l’esperienza: era il pensiero degli altri, a rovinarla. I nuovi volti, quelli che aveva avuto modo di conoscere nelle settimane seguenti all’adesione – e quelli che stringeva nel cuore, e che si stava lasciando alle spalle. Per poco, o per sempre. Non erano neanche a metà e già si sentiva stanca, Chouko. Di combattere, di cercare un motivo per proseguire, e di piangere; in egual misura.
    Non poteva manco godersi il Giappone.
    Mannaggia.
    «dovrei portarmi qualche cartolina a casa.»
    Si strinse nelle spalle, e addentò la guancia per tenere fra sé e sé la realizzazione che le balzò in mente subito dopo – sempre se ci torno, a casa.
    Sempre se una casa ce l’avrò ancora.

    Una reazione naturale, a quel punto, quella di posizionarsi dietro ai veri adulti della spedizione. Impossibilmente necessario, afferrare due caramelle dalla tasca del giubbotto antiproiettili e schiaffarle in bocca. Per buon auspicio. Per zittirsi e concentrare la mente sul sapore zuccherino della gelatina, piuttosto che sul panico a pesargli nel torace. Magari per portare avanti una tradizione di cui non era pienamente a conoscenza?
    Mah. Ai posteri l’ardua sentenza.
    Picchiettò contro il pugno di Cora – un gesto per rassicurare entrambe, e per ricordarsi di non essere sola su quel fronte –, e annuì fra sé e sé. Quella volta non le restava che fare un passo in avanti.
    Fino a che quel passo non era divenuta una corsa.
    E la corsa, una piena paralisi.
    Vide i frammenti del cranio prima ancora di registrare il rumore liquido derivato dall’esplosione. Incapace di fare alcunché, se non mantenere lo sguardo fermo sul sangue e le membra e respingere il bruciore nella gola, bile acida a salire e scendere in un eterno loop, e negli occhi – lacrime di puro orrore che scesero libere e rapide.
    Non era solita imprecare, Chouko, ma quel beh cazzo lo sentì nel profondo. Strinse la presa contro il manico dell’arma, e considerò sinceramente l’idea di sedersi a terra e lasciarsi trascinare via dalla folla. Sicuro meglio di dover convivere con quelle immagini ben impresse nella mente – e le urla, e la responsabilità di tutte quelle vite.
    Invece asciugò sbrigativamente il volto col manico della divisa. Non era una bambina.
    Non era manco più una ragazza. Era un soldato in missione.
    Doveva darsi una regolata.
    Prima di ricevere una falciata contro la gola, possibilmente. Sobbalzò nel sentirsi improvvisamente richiamata, e fece saettare le iridi scure lungo l’area in cerca del pericolo imminente – e scivolò fino a toccare la terra con le ginocchia, tentando un affondo col machete nella caviglia del nemico. Una scelta dell’ultimo secondo, dettata unicamente dall’adrenalina; per destabilizzare e darsi il tempo di scappare dalle sue grinfie.
    «dev’esserci un modo.» schiarì la gola, ignorando bellamente il tremore nella voce. «una soluzione.»
    Qual era l’alternativa, d’altronde? Arrendersi alla semplice conclusione che dovessero morire tutti – e in quella maniera?
    Si affrettò a spingere i palmi contro il braccio di Pearl, a quel punto, per evitare anche solo marginalmente che la palla di fuoco andasse a segno. Ovunque fosse diretta: non sapeva manco più dove soffermarsi, Chouko.
    «avete – avete mai visto questi…» diresse un’occhiata nella direzione degli ostaggi. Per pentirsene, hhhhhh, subito.
    Cristo santissimo.
    Deglutì, la testa ovattata dallo shock. «aggeggi? prima d’ora?»
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    usa due caramelline!
    (16) DIFESA CHOUKO (chouko + cora): si abbassa
    ATTACCO BLANCA (chouko): machete sulla caviglia
    (23) DIFESA DARDEN (chouko + darden): spintona pearl

    HTML
    <b>CARAMELLE:</b> +2ps (chouko)

    (23) <b>DIFESA DARDEN (chouko + darden):</b>
    <b>ATTACCO PEARL (darden):</b>

    (16)<b> DIFESA CHOUKO (chouko + cora):</b>
    <b>ATTACCO BLANCA (chouko):</b>

    (4) <b>DIFESA EKATE (ekate + neffi):</b>
    <b>ATTACCO LANDO (ekate):</b>

    (2) <b>DIFESA CORA (cora + bertie):</b>
    <b>ATTACCO SERGIO (cora):</b>

    (4) <b>DIFESA BERTIE (bertie + ekate):</b>
    <b>ATTACCO DAISY (bertie):</b>

    (6) <b>DIFESA NEFFI (darden + neffi):</b>
    <b>ATTACCO SEBASTIAN (neffi):</b>


    Edited by niwabi - 15/5/2023, 22:29
     
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    A parte che mica mi ero accorta di dover scrivere Darden tra tutti quindi non mi ero preparata il post mentalmente, nel sonno.
    Ma sì, Darden Larson era fin troppo abituata ad improvvisare. Quante volte le era capitato di essere obbligata a cambiare i suoi piani all’ultimo durante i suoi anni nella ribellione? Strategie andate a fumo, target già abbattuti prima ancora che potessero risalire alla loro posizione.
    No poi ma scusate Darden si era buggata lì.
    A fissare la mommy.
    Scusate, era gay e aveva certe debolezze.
    Ed Elisa un po’ brilla e confusa. Da tutto. Aiuto.
    Ma scusa Darden che priorità hai.
    PAUSA
    RIAVVIO
    Era in un fuckin parco divertimenti in Giappone????? ABBANDONATO??? Oh mio dio, batteva quella merda della Siberia ogni giorno, poteva persino farsi le foto ricordo. No ma Darden che dici. E’ una missione seria, siamo in guerra che foto ti fai.
    Ma soprattutto.
    Che gruppo di merda era.
    «Non l’avevano demolito anni fa?»
    hhhh
    fuckin’ cugino di Nice, non l’avrebbe ucciso solo perché era il suo cugino carnale - cit
    Darden aprì le braccia come ad indicargli il parco attorno a loro, il tono deadpan quando si rivolse a lui «ma secondo te.» eh, ma era un uomo cosa si aspettava da lui.
    E lì finì il suo silenzio, e iniziò il suo agire.
    Una sommossa, civili che uccidevano soldati- tutto un panorama familiare alla Larson. E poi l’esplosione, la trappola magica che mandò in brandelli la testa di uno degli ostaggi. Era fin troppo familiare quella scena, la mano a stringersi sulla sua arma e il corpo pronto a scattare in avanti. Non poteva star succedendo di nuovo. A lei, poi. Ma vaffanculo.
    «mi scusi signora pearl, ma i cazzi suoi no?» e sì, era proprio quella la sua difesa. Braccia spalancate al cielo e tono molto offeso, come a dire rude dude.
    E come attacco avrebbe radunato il sangue esploso dal cadavere, e ne avrebbe fatto un giavellotto che avrebbe scagliato contro quella stronza di Pearl. Quanto alla magica difesa, avrebbe creato un’onda di sangue e avrebbe travolto Daisy.
    E sapete cosa? Era una donna multitasking, quindi rispose anche a Chouko. Darden aveva visto tutti i 6 (erano....sei?) i Saw «avete – avete mai visto questi…aggeggi? prima d’ora?» Darden finse di rifletterci su, come se non fosse una nerd nei film horror. Infine, decise di dispensare la sua saggezza alla metaforica stanza «dovrebbero essere delle trappole per orsi, magari c'è qualche sensore per farle scattare?» BONDING MADRE FIGLIA!!! SULLA MORTE!!!
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    (23) DIFESA DARDEN (chouko + darden):
    ATTACCO PEARL (darden)

    (6) DIFESA NEFFI (darden + neffi): onda di sangue ??? travolge daisy
     
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    Pearl25 pa30 pd100 psattacco: 20 (darden)fucile a pompa | pirocinesi
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    Lando15 pa20 pd54 psattacco: 2 (eka)tirapugni
    Sergio15 pa20 pd60 psattacco: 3 (cora)rivoltella | idrocinesi
    Daisy10 pa15 pd43 psattacco: 7 (bertie)balestra
    Sebastian10 pa15 pd52 psattacco: 6 (neffi)mitragliatrice


    CARAMELLE: +2ps (chouko)

    (23) DIFESA DARDEN (chouko + darden): 11 + 16 = 27pd (+4pa)
    ATTACCO PEARL (darden): 18 + 4 = 22pa
    DIFESA PEARL 26pd
    Ma stiamo scherzando. Pearl di merda subirai l'ira di Darden.

    (16) DIFESA CHOUKO (chouko + cora): 9 + 15 = 24pd (+8pa)
    ATTACCO BLANCA (chouko): 7 + 8 = 15pa
    DIFESA BLANCA 8pd (-7ps)
    Il machete si conficca nella carne nella caviglia, e la azzoppi un po'.

    (4) DIFESA EKATE (ekate + neffi): 6 + 6 = 12pd (+8pa)
    ATTACCO LANDO (ekate): 17 + 8 = 25pa
    DIFESA LANDO 19pd (-6ps)
    Ti prendi la ginocchiata nel ventre e ringrazi pure la mommy nel mentre.

    (2) DIFESA CORA (cora + bertie): 8 + 3 = 11pd (+9pa)
    ATTACCO SERGIO (cora): 4 + 9 = 13pa
    DIFESA SERGIO 17pd
    "Io la vedo male, io la vedo nera" disse il Fato al Fato. E infatti fece 17pd.

    (4) DIFESA BERTIE (bertie + ekate): 7 + 13 = 20pd (+16pa)
    ATTACCO DAISY (bertie): 2 + 16 = 18pa
    DIFESA DAISY 1pd (-17ps)
    Bertie, per una volta nella tua vita mandi a segno un colpo. Il sangue di Daisy ribolle quanto Roberta al cinese, ma un compagno accorre in suo soccorso e le lancia il controincantesimo.

    (6) DIFESA NEFFI (darden + neffi): 10 + 12 = 22pd (+16pa)
    ATTACCO SEBASTIAN (neffi): 4 + 16 = 20pa
    DIFESA SEBASTIAN 12pd (-8ps)
    Sebastian vive momento intensi, ma un compagno accorre in suo soccorso e le lancia il controincantesimo.

    DARDEN ti punta il fucile addosso e ti spara al petto.
    CHOUKO cerca di mozzarti un braccio con la lama della falce.
    EKATE non ha capito il gioco e cerca di darti uno spintone.
    CORA le spara a una gamba.
    BARTIE cerca di darti la balestra in testa.
    NEFFI tenta di darti il calcio della mitragliatrice sulla tempia.
     
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    and there's a hole in my chest, and i'll make it my own
    «dovrebbero essere delle trappole per orsi, magari c'è qualche sensore per farle scattare?»
    Oddio.
    Tirò su col naso, e si voltò lentamente nella direzione della voce. Non si era ancora fatta odiare da Darden Larson: hhhhhhhhhhhhhh. Asciugò con ancora più foga le ultime tracce di lacrime dal volto, eliminando ogni prova del loro passaggio prima che potesse ripensarci — poi annuì gravemente, l’espressione fintamente stoica a conferirle (nella sua testa) un’aria professionale e distaccata (decisamente nella sua testa).
    «cercare un sensore che fa scattare le trappole,» strinse le labbra a cuore, e portò gli occhi sugli ostaggi un’altra volta. Odiava tutto. Odiava letteralmente tutto. Ma le priorità di Chouko, d’altronde, rimanevano chiare anche in situazioni come quelle: aveva degli adulti badger da conquistare, pochissima autostima dalla sua parte, abilità combattive pressoché inesistenti, e tante [bestemmia] dalla sua parte.
    «posso provare a… capire.»
    Voce del vero provare, perché non sapeva neanche dove mettere le mani. O come farlo senza rischiare di far esplodere l’intero parco. O quando farlo, a essere del tutto onesti.
    Lanciò un’ultima occhiata a quelle persone — sopracciglia arcuate, le scuse implicite nell’espressione: per non essere arrivati prima, per non poter fare niente in quel momento, per averli trascinati in quella situazione —, prima di afferrare per le spalle Sergione e scuoterlo come una maraca. Probabilmente non la miglior tattica con una persona che aveva la pistola senza la sicura, ma il panico portava indubbiamente a gesti disperati.
    «tutto ok?» rivolto a Cora, il cui sguardo cercò solo dopo aver premuto la lama contro la schiena dell’uomo e aver tentato di trascinarla diagonalmente fino a raggiungere il fianco — senza premere troppo, perché non voleva essere responsabile per tranci accidentali.
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    (3) DIFESA CORA (chouko + cora): sgrulla sergione
    ATTACCO SERGIO (chouko + cora): gli fa una taglio lungo la schiena. piano. molto piano

    HTML
    (2) <b>DIFESA EKATE (ekate + darden):</b>
    <b>ATTACCO LANDO (ekate + darden):</b>

    (3) <b>DIFESA CORA (cora + chouko):</b>
    <b>ATTACCO SERGIO (cora + chouko):</b>
     
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    «dovrebbero essere delle trappole per orsi, magari c'è qualche sensore per farle scattare?» perché le persone erano così cattive? Lei non avrebbe voluto uccidere nessuno, solo mandarli al tappeto per un po' e invece questi sapendo di morire avevano deciso di portare con sè dei civili??? innocenti con marchingegni terrificanti. Erano arrivati troppo tardi, anche questa volta battuti sul tempo.«cercare un sensore che fa scattare le trappole, posso provare a… capire.» annuì guardando i civili, tentando di fare un sorriso. Erano arrivati tardi ma mon erano arrivati troppo tardi. Non era mai troppo tardi se c'era ancora qualcuno da salvare. Sicuramente non si sarebbe arresa ora quando avrebbero ancora potuto fare la differenza. «ti diamo una mano!! non sei da sola, non preoccuparti» quella missione era più grande di loro, addossarla a un'unica persona poteva essere solo più distruttivo. «se qualcuno capisce il meccanismo lo dice agli altri e cerchiamo di interromperne il funzionamento okay?» quella sarebbe stata la loro missione primaria... dopo sopravvivere ovviamente. Si piegò sul ginocchio buono per darsi la spinta e fare un saltino di lato per evitare il proiettile mentre Chouko interveniva per salvarla. «tutto ok?» sorrise annuendo tamburellando la mano sulla gamba. Non le sembrava il caso di fare la battutina sul fatto che la gamba era già mezza andata. «grazie mille sei stata bravissima» accompagnò le parole con un fingerguns. Glielo avrebbe detto comunque, anche nel caso in cui la difesa non fosse andata bene ma hey aveva un 3 e credeva in Chouko. In ogni caso quella era la gamba che già non funzionava quindi #eh «sto bene, per quanto si possa esserlo in questa situazione, tu?» Chouko le era sembrata scossa poco prima e una delle sue priorità era comunque tenere in vita l'intero suo gruppo oltre agli ostaggi e assicurarsi che stessero bene nonostante la situazione fosse quella che era. Solo che dovendo pensare a tutte quelle cose a volte finiva per distrarsi lei stessa ed essere un'ottima preda per il nemico. Lanciò un exulcero verso il nemico che l'aveva attaccata. Di certo non l'avrebbe fatto saltare in aria perché sarebbe stata una strage e c'era Chouko vicina e non aveva intenzione di uccidere ma un po' di bruciore magari sarebbe servito a dar loro risposte. «non vogliamo uccidervi. non lo faremo, sono un medico, posso aiutarvi a guarirvi ma diteci dove sono i sensori e come facciamo a disinnercarli. per favore.» almeno per un po' doveva provare la via diplomatica.
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    CORA: NUMERO 2
    CHOUKO: NUMERO 4
    NEFFI: NUMERO 5
    EKATE: NUMERO 7
    BERTIE: NUMERO 8
    DARDEN: NUMERO 25

    (2) DIFESA EKATE (ekate + darden):
    ATTACCO LANDO (ekate + darden):

    (3) DIFESA CORA (cora + chouko): fa un saltello all'indietro sulla gamba buona
    ATTACCO SERGIO (cora + chouko): exulcero

    CODICE
    (2) <b>DIFESA EKATE (ekate + darden):</b>
    <b>ATTACCO LANDO (ekate + darden):</b>

    (3) <b>DIFESA CORA (cora + chouko):</b>
    <b>ATTACCO SERGIO (cora + chouko):</b>


    Edited by Happy ray of fucking sunshine - 16/5/2023, 13:20
     
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    ekaterina lavrova
    eeeeehhh bella la quote aspetto me la trovi ciulia

    il film che ekate si era fatta nella sua testa, mentre alcune teste esplodevano scagliando brandelli di carne e ossa e materia cerebrale tutto intorno, l'aveva lasciata confusa e affascinata.
    visuale pazzesca, sceneggiatura degna della chaosbringer.
    ma adesso che era finito, e non doveva più pensare a come l'avevano fatta sentire (combattuta.) le braccia di chris pratt e quell'espressione perenne da pathetic little meow meow ogni volta che appariva sullo schermo (suo, mentale), poteva anche tornare back on track.
    «avete – avete mai visto questi… aggeggi? prima d’ora?» fece un passo indietro, ekate, la cinghia del mitra a pesare sulla spalla; le era di estremo conforto sapere di avere l'arma con sé, pur conscia del fatto che usarla avrebbe significato uccidere un innocente. aveva troppo per cui fare ammenda, la lavrova, pegni da pagare il cui valore superava qualunque immaginazione.
    ma la tentazione di bucherellare la faccia di lando, quella rimaneva intensa come nel primo istante in cui l'aveva guardato — uomini [derogatory] «dovrebbero essere delle trappole per orsi, magari c'è qualche sensore per farle scattare?»
    annuì alle parole della Larson, senza distogliere le iridi scure dal suo obiettivo, il respiro a farsi un po più denso: cinque secondi che ce l'aveva davanti e già voleva quel twink obliterated. ma, insomma, lando c'entrava poco — era una modalità abbastanza costante, quella, 'l'avete premuto il pulsante cazzoni' kinda thing «sembrerebbero collegati con i civili, ma per capire meglio dovremmo—» sollevò la mano libera e le fece fare un giro intorno alla testa: averne una sotto mano «controllare.» dio, che palle.
    cioè, davvero non poteva ucciderlo?
    ma neanche ora che allungava quelle sue dita sudaticce? sempre uomini, niente da fare.
    «sai dove te le puoi ficcare quelle mani?» lando, your crush is showing, ma qui abbiamo delle giovani bellissime meravigliose donne che hanno senza dubbio la precedenza. lasciò andare la presa sul mitra, spostando leggermente l'arma verso il fianco, per stringere le dita e i palmi sul braccio dell'uomo e spingere verso il basso prima che fosse lui, a toccarla. poi avrebbe tentato di colpire con la suola proprio tra le mani, una a tener fermo il polso e l'altra poco sotto al gomito, per spezzare qualunque osso ci fosse all'interno dell'avambraccio — google dice il radio, mi fido.

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    (2) DIFESA EKATE (ekate + darden): spinge il braccio di lando verso il basso
    ATTACCO LANDO (ekate + darden): pestone per romperglielo
     
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    Qualcuno (Pandi) mi ha plagiato e sto incominciando a fare come lei che mi metto a scrivere mentre cammino. Il problema è che Elisa è bionda e va a sbattere contro le cose, quindi slay sarà interessante.
    La Larson ormai era destinata al darden elisa venaria quindi non era nemmeno più sorpresa dalla sua confusione perpetua, ma avrebbe incolpato la presenza della mommy a distrarla e quell’infame di Pearl per il troppo sangue alla testa.
    Osservò truce la ragazza, le nocche a stringersi attorno ai manici del chakram e il labbro a guizzare all’insù in una stordita disgustata «ma io ti faccio a pezzi, brutta stronza» o almeno, quello era l’obbiettivo. Fino a quel momento non aveva avuto molto successo, e in fondo Darden sapeva che il motivo fosse la distrazione portata dagli ostaggi a pochi metri da loro. Era una situazione fin troppo familiare, e i fantasmi della Siberia si stavano arrampicando alla periferia della sua mente. Dinara, tra tutti, i corpi riversi e scheletrici dei bambini che avevano giustiziato in quei sotterranei. Le lacrime sul volto di Dominic, i giorni di isolamento passati in sola compagnia dell sua coscienza- non era il momento. Minchia, ma chi cazzo di stronzo sadico le aveva dato quell’ostacolo. «sembrerebbero collegati con i civili, ma per capire meglio dovremmo controllare» oddio. Oddio. Ekaterina le stava dando ragione, la Larson si sentiva come quando a scuola riceveva i complimenti dalla professoressa per aver risposto correttamente a una domanda.
    Si Darden ma anche meno.
    Ma d’altronde tale madre, tale figlia. Sul viso di Chouko vi era la stessa espressione a metà tra il sognante e l’imbambolato, tanto che la Larson si vide in dovere di tirare fuori un fazzoletto dal taschino della divisa. Che fosse per la bava o per le lacrime a inumidire le guance, Darden non lo specificò quando allungò la mano per porgerle il pezzo di carta «se ti può servire» si sforzò persino di ammorbidire il suo costante cipiglio, dato che in fondo aveva a che fare con una ragazzina. HHHHH ma quando era diventata l’adult badger. «posso provare a… capire.» ma sapete cosa? Le avrebbe lasciando volentieri il compito perché Elisa vuole postare tra cinque minuti. «hai qualche idea? » ma sì, si rivolse sia a Ekaterina che a Chouko dato che erano lì. E poi attivò la sua modalità berserker.
    «scusa, ma te cosa ti allunghi le mani che sei ancora uno sbarbato» si rivolse con un certo oltraggio a Lando, l’indice ad affondare nella divisa con un più forza di quello che necessitava. Era proprio un uomo, assolutamente derogatory. E tanto che c’era, provò a farlo svenire abbassandogli la pressione sanguigna.
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    (2) DIFESA EKATE (ekate + darden): lo distae
    ATTACCO LANDO (ekate + darden): cerca di farlo svenire con il potere

    numero magico: 25
     
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    Pearl25 pa30 pd100 psattacco: 20 (darden)fucile a pompa | pirocinesi
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    Sergio15 pa20 pd60 psattacco: 1 (cora) 11 (ekate)rivoltella | idrocinesi
    Daisy10 pa15 pd43 psattacco: 7 (bertie)balestra
    Sebastian10 pa15 pd52 psattacco: 6 (neffi)mitragliatrice


    (2) DIFESA EKATE (ekate + darden): 19 + 15 = 34pd (+32pa)
    ATTACCO LANDO (ekate + darden): 18 + 21 + 32 = 71pa
    DIFESA LANDO 14pd (-57ps)
    Prima che Lando possa svenire tra le braccia di Darden (kinda poetic), Ekaterina arriva a mettere le mani su Lando e riesce a spaccargli il radio.

    (3) DIFESA CORA (cora + chouko): 7 + 13 = 20pd (+17pa)
    ATTACCO SERGIO (cora + chouko): 4 + 1 + 17 = 22pa
    DIFESA SERGIO 19pd (-3ps)
    Vecchio bastardo barcolla ma non molla. Compare qualche irritazione sulla sua pelle, ma niente che lo fermi.

    EKATE crea una maracas d'acqua e te la scaglia addosso.
    CORA ti sputa in un occhio.

    // numeri sbagliati: 2 - 5 - 7 - 8
    Avete indovinato i numeri corrispondenti alle trappole di BLANCA e SEBASTIAN e vengono dunque disattivate. Potete uccidere i PNG usando anche strategie letali.

    La trappola dell'ostaggio corrispondente a LANDO (ko) è ancora attiva, avete fino alla fine dell'ostacolo per indovinare il numero corrispondente. In caso contrario, l'ostaggio esploderà.
     
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    in fear and loathing
    «Giù le mani, coglione!». Come dite? Difendere Ekate non spettava a lei? Non l'era arrivato il memo, scusatela, è bionda. Però poi l'ha visto morire male e si è messa a sorridere di cuore. Girl power, pussy riot, robe.
    «Hey tu! Figa la falce!», il commento era volto a distrarre Blanca, le sopracciglia stiracchiate all'insù e le labbra arricciate in una sorta di sorriso che era più una presa per il culo. «Sai cos'è più figa, però?» Ekate «questa», la mitragliatrice che sistemò tra le mani per spararle addosso prima che potesse fare del male a Chouko. Scosse la testa, sospirando rumorosamente. «Dovresti imparare le buone maniere», Sergio, «magari questo ti aiuta», una scarica di proiettili mirata alle gambe del nemico. Le venne un'idea, a un certo punto, e perché non tentarla proprio adesso? Avrebbe potuto guadagnarci un'arma nuova. «Daggerliforns!». Giri compresi. Fai una giravolta e falla un'altra volta.


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    difensore protettore
    LMG
    MATRICOLA





    (6) DIFESA CHOUKO (darden + neffi): spara 9 proiettili a blanca, not bad for a girl with no talent
    (1) DIFESA CORA (ekate + neffi): spara altri 9 proiettili alle gambe di sergione
    ATTACCO SERGIO (ekate + neffi): ... prova a trasformarlo in un pugnale.


    CITAZIONE
    (6) DIFESA CHOUKO (darden + neffi)
    ATTACCO BLANCA (darden)

    (1) DIFESA CORA (ekate + neffi)
    (11) DIFESA EKATE (darden + ekate)
    ATTACCO SERGIO (ekate + neffi)

    PROIETTILI: 58/80

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    ekaterina lavrova
    eeeeehhh bella la quote aspetto me la trovi ciulia

    «Giù le mani, coglione!»
    «scusa, ma te cosa ti allunghi le mani che sei ancora uno sbarbato»

    beh insomma: girls defensive squad, nel vero senso della parola.
    sorrise ekate, raddrizzando la schiena: quando la suola dello scarpone aveva impattato contro il braccio di Lando, spezzando l'osso in due, le era sembrato quasi un dejavu. tutto sommato, non le dispiaceva troppo che Darden avesse fatto in modo di metterlo ko —le urla di dolore, quelle la lavrova se le risparmiava volentieri.
    era bastato il suono, uno schiocco secco e poi uno strappo, per riportarla indietro: quando quelle braccia appartenevano a ragazzini spaventati, e i suoi piedi erano più piccoli, i movimenti meno decisi.
    accucciandosi sulle ginocchia, diede un occhiata ravvicinata a quella testa di minchia, senza ancora osarsi toccare il congegno «credete che sia la magia a legarli?» ne sapeva davvero poco in proposito, l'ombrocineta, ma non le veniva in mente ipotesi migliore. magari un mago, qualcuno che fosse più vicino a quel mondo, avrebbe capito.
    gli premette due dita sotto la gola, controllando i battiti: ugh «uomini. perdio.» ed eccone subito un altro — sputatore seriale: i peggiori. tenendo il mitra davanti a sé, l'otturatore della canna a premere leggermente sul torace, ekate inspirò a fondo; ancora una volta in piedi, di nuovo nel mood sbagliato «ma perché devi sputare. mandalo giù, no? coward» se ce la faceva Giada con una pastiglia da sciogliere in acqua, anche sergio poteva farle il sacrosanto favore di ingoiare.
    e gli tirò uno schiaffo sulla bocca, tanto per gradire.
    una mossa che evidentemente non doveva essergli andata giù: vide la maracas formarsi proprio davanti ai suoi occhi, un tutt'uno di iridi e pupilla a puntarsi sul volto patetico dell'uomo «davvero? davvero» e non poteva sparargli? hhhHhh però poteva spostarsi verso destra, scartando l'arma contundente per sollevare la propria: e anche a lui diede il calcio del mitra sulla faccia, possibilmente altezza denti.
    magari ne perdeva anche lui un paio come mort.

    gif code
    1989
    umbrakinesis
    rebel (credo)


    (1) DIFESA CORA (ekate + neffi): ceffone sulla bocca a Sergio

    (11) DIFESA EKATE (darden + ekate): si sposta

    ATTACCO SERGIO (ekate + neffi): colpo in faccia


    NUMERO: 23


    Edited by send nudes . - 17/5/2023, 06:31
     
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