locali a quo vadis town
quo vadis town, diagon alley
Per aggiungere un locale in questa lista, vai al regolamento negozi! Se invece vuoi lavorare in un locale già esistente, o controllare i commessi, li trovi segnati in lista lavori. Altri locali sono descritti a High street (hogsmeade) e Londra. Le descrizioni dei locali con una propria sezione in cui ruolare sono in guida alle sezioni.
-- magie sinister - negozio d'occulto L’interno del negozio, dove aleggia un vago odore di muffa, è grande, polveroso e poco illuminato, con un enorme camino in pietra. In bella mostra sugli scaffali si trovano mani avvizzite, teschi, mazzi di carte macchiate di sangue, occhi di vetro e molti altri oggetti inquietanti e misteriosi. Sulle pareti sono appese maschere dall'espressione maligna, sul bancone sono accatastate ossa umane e dal soffitto pendono strumenti arrugginiti e taglienti, dall’aspetto minaccioso.
proprietario: disponibile
-- serraglio stregato - negozio animali non c'è molto spazio all'interno, e tutte le pareti sono tappezzate di gabbie i cui abitanti riempiono il luogo di fracasso. Oltre ai conosciuti animali, più o meno magici, al Serraglio è possibile acquistare alcune di queste creature magiche - cosa state aspettando?
proprietario: disponibile
-- better run - pub / discoteca Un ampio locale dall'aspetto tondo diviso su diversi piani; al piano terra, al centro della stanza, vi è l'angolo bar - ovviamente bancone con tanti bei sgabellini. L'intera stanza è una pista da ballo, a meno che non sia una serata speciale - e sarete sempre aggiornati di quando avverranno. Ci sono serate a tema (a volte di dance, altre karaoke, altri schiuma party #wat insomma. Vi è un piccolo ed intimo giardinetto interno nel senso che pagare le bollette della luce anche all'esterno era mainstream; al secondo ed al terzo piano potete trovare tavoli e divanetti, nonchè pali per chiunque volesse improvvisare una lap dance o fingersi un koala. I balconcini sono aperti al pubblico, ma se cadete e vi fate male / morite, è un problema vostro perchè la direzione si toglie ogni responsabilità. Potete bere qualunque cosa; se siete carini offre la casa, se trattate male i camerieri pagate doppio - stronzetti. Si organizzano eventi di ogni genere, se volete una location per matrimoni / funerali / hanukkah, fate un fischio. Provate a vandalizzare il locale perchè appartiene ad una babbana, e vi trovate la casa in fiamme ed il nonno impiccato. ciauz
proprietario: heidrun crane
-- captain platinum - bar All'entrata il locale appare di forma quadrata, non esageratamente spazioso ma abbastanza capiente da contenere una decina di persone non stipate come sardine wat: lungo l'angolo destro opposto alla porta d'entrata si trova il bancone, dietro il quale sono esposte tutte le bevande e non che potrete acquistare (da caffè a cocktail, da prodotti di pasticceria a patatine in busta); sul lato sinistro, un frigorifero ed uno spazio vuoto che d'estate viene occupato dal banco dei gelati sciolti. Accanto al bancone, una porta si affaccia sul retro del bar, di forma rettangolare e molto più spazioso della stanza principale: qui potrete trovare numerosi tavolini dove sedervi mentre sorseggiate il vostro cappuccino o vi sbronzate di ammazzacaffè, un televisore a tubi catodici perché siamo poveri in alto nell'angolo di sinistra, uno scaffale con vari giochi da tavolo e una sala fumatori per quando fa troppo freddo e non vi va di fumare fuori - è molto piccola, non vi ci affollate! Di tanto in tanto, potrebbero essere indette serate speciali - shottini gratis, tornei di scarabeo, cose a caso - e non è detto che il bar chiuda sempre ad un orario fisso: se c'è affluenza (ma quando) potrebbe restare aperto ad oltranza.
proprietario: niamh lynch barrow
-- B&B bakery - panetteria bistrot [bacheca] la B&B (bread & breakfast) bakery è una panetteria bistrot, il che significa che vende pane e simili, ma fa anche da bar/caffè. Vanta le baguette più buone di tutta Londra, e il certificato di vittoria sui Dallaire nella famosissima competizione alla foire de croissante 1756 ne è la prova. Il locale è sia all'esterno che all'interno tutto sui toni del bianco e del legno. Entrando si presenta una sala aperta dall'aria un po' parigina con qualche tavolino, e se sulla sinistra ci sono degli scaffali con libri, giornali, carte da gioco, tarocchi nonchè lavagne con scritte le specialità del giorno o frasi in francese, sulla destra c'è invece un lungo bancone che arriva fino in fondo della panetteria. Nella vetrinetta del bancone vicino all'entrata ci sono grissini, focacce e pizze, mentre andando avanti oltre l'antica cassa in ottone si possono trovare i dolci, dai pasticcini a brioches e torte, quindi i panini salati, fatti con baguette o con i croissant (ogni giorno le cose esposte cambiano, ma si possono far richieste particolari se non c'è qualcosa). Dietro il bancone contro il muro si trova da un lato e per la maggior parte della lunghezza il pane fresco (di tipi particolari - diverse farine e semi - o, a seconda della giornata, di forme particolari, a volte anche magiche e in movimento), e dall'altra il piano bar, con macchinetta per il caffè e alcolici per gli aperitivi. Fra i due spazi (pane e bar) c'è il passaggio che dà sulla cucina nel retro della B&B, da cui si può vedere la gente al lavoro che impasta e prepara la roba in vendita, e sopra di esso una elegante scritta in corsivo sul muro in francese: "noi lo facciamo davanti a tutti". In bella stagione la B&B fa il gelato artigianale, e i tavolini vengono messi anche fuori, mentre in autunno e inverno sono maggiori i tipi di cioccolata calda e tè fra cui scegliere. L'orario ufficiale di apertura della B&B sarebbe alle 7.00, ma poichè c'è sempre qualcuno lì a lavorare e impastare, se un viandante arriva prima non gli si rifiuta una baguette fresca e un posto al caldo dove leggere il giornale. Le lavagne dette prima cambiano anche in base alla simpatia dei commessi: spesso troverete che potrete avere una brioches o un caffè gratis se direte una determinata frase o siete vestiti in un determinato modo.
[new] psss....... ehi... dico a te. Ma lo sai che passando da Inferius (o dal retro del locale) puoi entrare in un seminterrato altrimenti nascosto dove troverai due veggenti pronte a leggerti il futuro - per il giusto prezzo? Questo secondo locale è ovviamente clandestino, ma non ne resterai deluso.
proprietario: archibald leroy
-- big dick energy - gelateria / yogurteria nonostante il nome possa fuorviare, il BDE è un locale completamente r-rated. strano, considerato il proprietario, ma passiamo oltre. si presenta come la classica yogurteria, i colori principali delle forniture sono il bianco e il blu acceso; all'ingresso è subito ben visibile un lungo bancone con vetrina, dietro al quale i clienti troveranno tutti i tipi di cereali, caramelle, frutta sciroppata e secca, i topping alla fragola e quelli al cioccolato, qualunque cosa serva ad aumentare esponenzialmente le calorie del gelato al fiordilatte o dello yogurt. questi ultimi vengono distribuiti in coppette colorate di varie dimensioni, piccola, media e grande. su una parete spicca una gigantografia incorniciata di richard quinn, creduto morto il primo giugno 2019, e al suo fianco si trova una bacheca di sughero sulla quale i clienti possono lasciare dei messaggi incollando i post it messi a disposizione dal personale. dietro prenotazione il big dick energy è disponibile come location per feste e compleanni, con tanto di cheescake allo yogurt e decorazioni di ogni tipo.
proprietario: eugene jackson
-- 단밤 - sweetnight - Ristorante coreano Il DanBam (Sweet Night) ha una graziosa insegna che invita le persone a fermarsi, proponendo un menù tipicamente coreano e dall’atmosfera rilassante. L'edificio e l'arredamento, incantevoli e rustici, sono abbelliti da eleganti tocchi moderni. Ogni tavolo è dotato di una piastra, come nei tipici ristoranti coreani, dove è possibile cuocere le pietanze sempre di ottima qualità, come il Kimchi ma la vera protagonista del menù è la carne, interpretata in chiave moderna. Il locale è piccolo ma molto accogliente su di un solo piano con luci soft che creano un'atmosfera familiare, grazie anche ai proprietari che lavorano sempre col sorriso. Forse vi potrà sembrare sempre il solito kinese a servirvi perchè si somigliano tutti, ma non se la prendono se li confondete succede anche a loro con gli occidentali.
proprietario: Kook Jae-Yong (& Tae Hyun-Jin)
-- the 100: the grounders - disco pub Il locale dei cento ragazzi è un disco pub gay friendly, non discrimina nessuno basta che chiunque entri sia disposto a divertirsi in modo sano. Un enorme soppalco gira intorno al perimetro del locale che si affaccia alla pista situata al centro sulla quale si dimenano centinaia di persone accalcate e sudate. Ai lati di questa si trovano i divanetti e bassi tavolini dove poter riprendere fiato e stare più appartati. La postazione del Dj è rialzata ed è al lato opposto dell'entrata, vicino ad una grande vetrata che lascia spazio ad un giardino con altrettanti divanetti. Ovviamente non può mancare il bar, situato più a sinistra rispetto alla pista, talmente grande da fare invidia ad un deposito di alcolici. Come ogni discoteca che si rispetti, il soppalco è solo per i vips, su prenotazione e ogni postazione è chiusa con tende così da lasciare privacy ai clienti. I murales con soggetti molto espliciti, glitter e festoni rendono l'ambiente molto allegro e leggero, ma è sempre un lusso entrare in questo posto quindi siate ricchi, gay e buon divertitevi.
proprietario: Shia Ryan Hamilton
-- sub (sulla bocca di tutti) - art cafè Il Sub è l’angolo adatto per tutti coloro che amano l’arte in ogni sua forma, ma anche per chi, semplicemente, ama essere stupito. Il tema dell’ambiente cambia ogni mese, e con esso le decorazioni d’interno, adattandosi al concept scelto: potreste entrare e trovare il locale completamente bianco e soffice, dando l’impressione di muoversi all’interno di una nuvola, ed il mese successivo potreste essere accolti da luci soffuse e colori caldi che riportano all’autunno. Al Sub piace cambiare, ed infatti ogni giorno illustra un’arte diversa, stupendovi sempre con nuovi contenuti: pittura, disegno, poesia, fotografia, sculture, graffiti, musica. È composto da due parti: un open space (dove, a seconda del giorno, saranno disponibili mostre di artisti emergenti, concerti o altri spettacoli e in cui potrete trovare anche un servizio bar e ristorazione che si appella (speriamo…) ai locali adiacenti il Sub, pubblicizzando le altre piccole realtà di Quo Vadis e dintorni) e La Stanza TM. La Stanza altro non è che uno spazio in cui saranno disponibili laboratori di ogni tipo: pareti bianche su cui dipingere o disegnare, altre con righe per scrivere i vostri poemi o estratti dei vostri romanzi, strumenti con cui strimpellare, fili a cui legare le vostre foto, postazioni per la creazione di vasi e statue di ogni tipo. All’entrata de La Stanza, se vorrete, potrete ritirare le vostre cuffie magiche anti rumore, che vi permetteranno di estraniarvi dal resto dei clienti e la loro arte, altrimenti potrete immergervi in un ambiente del tutto innovativo e lasciarvi ispirare da questa fusione.
proprietari: arabells dallaire & elwyn huxley
l’Inguinis - sexy shop Il “L’Inguinis” è una boutique erotica del tutto innovativa e super assortita. Sempre attenta ai bisogni dei clienti, dispone di un’ampia gamma di sex toys, abbigliamento intimo (anche edibile), vibratori e film per adulti adatti a tutte le età e per ogni tipo e livello di esperienza. Gli interni del locale si presentano con colori vivi e brillanti, sia per attirare la clientela che per invogliare all’acquisto, e sono suddivisi in zone sia per tipologia di prodotti in esposizione, che per soddisfare le voglie più disparate. Anche solo entrare nel “L’Inguinis” è un’esperienza multisensoriale che non vi consigliamo di perdere!
proprietario: ciruzzo linguini (ezra nott)
-- arena fitness center - palestra Una palestra di stampo babbano, dove l'unico modo per ottenere risultati è attraverso sudore e sacrificio: all'interno dell'Arena Fitness Center, infatti, sono in vigore incantesimi che non permettono di "imbrogliare il sistema" utilizzando la magia, per alleggerire i pesi o per ottenere risultati più in fretta. Situata in una traversa di Quo Vadis Town, la struttura risulta molto moderna rispetto agli altri negozi della via, con i suoi interni spaziosi e illuminati e le tre ampie vetrate che danno sulla strada, ciascuna affacciata su una delle tre sale principali dell'Arena: la sala fitness, attrezzata con macchine cardio e una zona per gli allenamenti funzionali; la sala pesi, adiacente e collegata a quella fitness; la sala spinning, insonorizzata e di dimensioni ridotte rispetto alle altre due ma in grado comunque di ospitare una decina di bici. Tuttavia, l'Arena offre molto di più; dal lato opposto delle tre sale, nella parte più interna dell'edificio, ci sono altre due sale: una per i corsi fitness con ampia scelta di corsi e orari, tra cui: Zumba, GAG, Total Body, circuiti di resistenza come Trx e Cross Cardio e molto altro; e una sala 'libera' da poter affittare per le proprie esigenze o per ospitare allenatori e istruttori con l'equivalente magico della partita IVA in cerca di uno spazio dove lavorare (es: per tenere corsi di yoga, pilates, discipline orientali, ecc). Ad accogliere gli iscritti, un'ampia reception che fornirà tutti i dettagli in merito agli orari e ai corsi e servizi offerti dall'Arena; tra questi, inoltre, spaziosi spogliatoi con docce (private, separate da porte) e una sala relax/accoglienza. Il personale è professionale, formato e in grado di seguire il percorso di ogni singolo cliente; l'esperienza all'interno dell'arena è adatta per chiunque senta il bisogno di tenersi in forma e di staccare, anche solo per qualche ora, dalla routine quotidiana. Durante l'estate, l'AFC offre corsi e "centri estivi" incentrati sul Quidditch, per bambini e ragazzi fino ai 17 anni.
proprietario: morley peetzah
-- Helius Foundation - scuola materna e primaria I locali che ospitano la Fondazione Helius sono situati in una traversa di Quo Vadis Town, facilmente raggiungibile a piedi; l'entrata affaccia su un cortile mattonato che da sulla strada, dove la direttrice e gli insegnanti accolgono ogni mattina i genitori. All'intero ci sono tre stanze di medie dimensioni, tutte al pian terreno, ciascuna adibita ad uno specifico ruolo: c'è la Classe, dove si svolgono tutte le attività giornaliere, ammobiliata con banchi tondi e sedie di plastica, armadietti contenenti i materiali necessari per le lezioni, ceste dei giochi, un paio di librerie basse e una cattedra; la Mensa, ovverosia una sorta si cucina con tavolini dove far mangiare i bambini, un frigorifero e poco altro, in quanto il pranzo viene portato tutti i giorni da una delle attività di Hogsmeade, con cui la fondazione ha una convenzione; il Dormitorio, che altro non è se non uno stanzone con lettini, tappeti e cuscini per far riposare i più piccoli. La Classe è, tra le tre, la zona più ampia poiché è lì che i bambini passano la maggior parte del tempo, tra attività ludiche e formative; non sono un numero elevato di bambini, ed è abbastanza facile gestirli tutti nello stesso ambiente. Una porta a vetri, posta sulla parete opposta all'entrata, conduce su un cortile esterno cosparso di giochi e attività da fare all'aperto, quando il tempo lo permette. Di tanto in tanto le lezioni si svolgono fuori, oppure vengono organizzate gite esterne come ad esempio a Carrow's District, per far conoscere le creature magiche ai più piccini. C'è anche (ovviamente) un bagno per i più piccoli, e una sorta di magazzino-barra-sala insegnanti, con annesso bagno privato per gli adulti, e l’ufficio della direttrice attuale.
La Helius ospita bambini di tutte le età comprese tra i tre e dieci anni; una salvezza per i genitori lavoratori che non sanno a chi affidare i figli durante la giornata. Apre alle 7.30 e chiude alle 16.30 — con (non così) rare eccezioni in cui rimane aperta fuori orario per andare incontro alle esigenze di qualche mamma e papà impegnati fino a tardi.
Al contrario della Queen Maeve, non è una scuola elitaria e accetta sia purosangue che mezzosangue; ai bambini più grandi, dai sei anni in su, viene chiesto di indossare una sorte di divisa, una semplice polo bianca con lo stemma della fondazione (la sagoma di un cigno). La scuola ha anche un motto ufficiale (post nubila, phœbus), che si può leggere nell'insegna che decora l'ingresso principale, proprio sotto il nome della fondazione. Sebbene sia un'attività privata, finanziata da terze parti, è soggetta a frequenti visite ministeriali per assicurarsi sia un posto a norma, ma per il resto del tempo gli insegnanti sono liberi di far svolgere ai ragazzi le attività come ritengono più opportuno.
direttrice: Tracy Weaver (PNG)
-- Cheshire - casinò Di certo il Cheshire non è stato pensato per passare inosservato, malgrado la sua posizione non sia centrale o favorita dai turisti, sia da un punto di vista etico che meramente architettonico. Un lavoro di squadra che ha richiesto volontari di ogni genere, maghi e special, esperti e tirocinanti, e che alla fine ha portato alla costruzione di qualcosa di... indubbiamente diverso. Le pareti esterne, tinteggiate di bianco, sembrano fungere da faro nelle notti più buie, attirando i disperati vagabondi di Quo Vadis come falene alla fiamma. Superata la scalinata - in marmo, ovvio - ci si affaccia su un tappeto rosso che conduce all'entrata, e un antro completamente oscuro. La tenda scura impedisce di spiarne l'interno. L'unico modo per scoprire il Cheshire, è entrandovi, sempre che il draghetto di guardia ve lo conceda, e dopo di lui i bodyguard del locale. Entrati al casinò, potrete scambiare il vostro denaro per fiches sul lato sinistro dell'ambiente, oppure spendere i vostri risparmi in cocktail più o meno fancy sul fondo del primo piano. Alla destra, invece, ci sono i tavoli verdi dove potrete giocare alla roulette, o a blackjack. Contro il muro, ci sono perfino alcune macchinette. La stanza è elegante senza risultare pacchiana, ma al contempo ha dettagli improbabili che non smettono di stupire i clienti, perfino quelli abituali. Cose assolutamente random, spesso acquisti dei locali vicini che cozzano di molto con il resto del Cheshire - fossero i sextoys comprati al Linguinis, o statue dal SUB - ma su cui non ci si pone davvero delle domande, perchè nel complesso sembra avere tutto senso. Al piano inferiore c'è anche il retro del locale, dove si svolge tutto un altro genere di affari - contrabbando, riciclaggio di denaro, droghe - ma solo i veri intenditori, o chi del mestiere, sanno della sua esistenza. Il piano superiore è riservato ai VIPZ, ed offre un servizio personalizzato a tutti i clienti, con un cameriere ad personam che riempie sempre il bicchiere di champagne, ed i tornei di poker migliori.
proprietarix: Jane Darko
-- aconitea - sala da thé La versione più trendy di Madama Piediburro, senza le tendine rosa, le tazzine a forma di cuore, e i dolcetti rosa alla fragola. L’Aconitea si è sempre distinta per il suo look più semplice, a tratti quasi essenziale, e le tinte neutre che, insieme al bancone totalmente in legno e ai pannelli posti alle pareti, più le tantissime piante che ne decorano l’ambiente, lo fanno sentire un po’ un luogo fuori dal mondo, un rifugio naturale dalla civiltà oltre la vetrina. Non ha molti tavoli interni, ma compensa con una veranda chiusa che affaccia sulla strada, riscaldata d’inverno e perfetta invece per l’estate. Come una qualsiasi altra sala da tè, serve non solo tisane, ma anche cioccolate calde, caffé o intrugli inventati dalla proprietaria (a cui conviene fare attenzione, ha il vizio di correggerli con del veritaserum!); quanto al cibo, si predilige il lato dolce della vita, con ogni sorta di biscotto, torta, dolciume e leccornia immaginabile. Difficile trovare toast o pizzette, ma se state particolarmente simpatici a Val, e a suo figlio, potrebbero persino fare uno strappo alla regola per voi. Un luogo accogliente e confortevole, dove è facile sentirsi a casa per il modo affabile con cui lo staff si approccia ai clienti, per la maggior parte affezionati, e ormai fissi da anni e anni.
La vera particolarità del locale sta in una stanza celata agli occhi altrui – la Sala Verde – a cui solo una stretta cerchia di persone può accedere: di modeste dimensioni, è arredata principalmente con divanetti, poltrone e qualche pouf sistemato al centro della stanza, le luci molto basse e rivestimenti di un bel verde bottiglia, così scuro da sembrare quasi nero; nulla di speciale in quanto ad arredo, ma d’altronde chi vi entrava raramente lo fava per giudicare il mobilio. Alla Sala Verde si accede infatti solo per invito o mostrando a Vals un biglietto da visita con su scritto, in un elegante corsivo, 'Gloriosa superba', nome scientifico di uno dei fiori più rari al mondo, e di norma lo si fa per questioni private e personali che potrebbero, come non potrebbero, essere legate anche alla Resistenza. Ma non solo!
proprietario: Valerie Hastings (PNG)
-- junias - enoteca Non il posto raffinato e chic che viene in mente quando si parla di enoteca, quanto più un locale dalle modeste dimensioni con le pareti alte e ricoperte da scaffali colmi di bottiglie di vini, liquori, alcolici e qualsiasi altra cosa possa venire in mente. Il Junias non è assolutamente stato tirato su utilizzando soldi provenienti dai cartelli messicani e dallo spaccio, diffidate dalle voci che minano solo a rovinarne la reputazione: è un posto serio, così come seri sono i proprietari. Non ci sono sedie, all’interno, né tavoli: da dietro il piccolo bancone (che fa da servizio e da cassa), proprietari e dipendenti servono da bere, offrendo calici o bottiglie a seconda delle necessità. I cartellini vanno dai più modesti (poco meno di un galeone a calice) a quelli più raffinati e solo per certi portafogli palati; si vendono – a malincuore – anche birra o altri distillati, ma è severamente vietato chiedere cocktails o bevande analacoliche: per quelle c’è il bar dall’altra parte della strada. Calici e bottiglie possono essere consumati all’esterno, nel (non così ampio) cortile che da su una via pedonale dove è possibile sostare anche per ore — purché si torni dentro e si continui ad ordinare. AH! I calici sono incantati, non provateci nemmeno a rubarli! Mica siamo da Don Gennaro, qui.
proprietari: Lita Carvalho & Xavier Stevens
-- hekate emporium - negozio generico Con la sua piccola vetrina che affaccia in una traversa secondaria di Quo Vadis, l’Hekate Emporium si avvale ancora di tutte le condizioni che lo hanno da sempre contraddistinto come negozio “di nicchia” e peculiare, tanto prima nel mondo babbano quanto ora in quello magico. Uno spazio piccolo, ma arredato in maniera da non farlo risultare asfissiante o cupo, al suo interno si possono trovare cianfrusaglie magiche di ogni genere: erbe, gemme, innocue pozioni, intrugli fatti in casa, carte astrali, tarocchi, candele, ciondoli, abiti, libri, e insomma, chi più ne ha, più ne metta. Il classico negozietto che, a Londra, attirava una precisa categoria di clienti (i wiccan wannabe): quelli che credevano forte forte forte nella magia pur non potendo praticarla. Ad oggi, invece, trapiantato nel quartiere magico a seguito della guerra, non si può dire che il tipo di clientela sia cambiato molto: sono ancora i più creduloni a far tintinnare le campanelle varcando la soglia dell’emporio, quel genere specifico di persone a cui la proprietaria potrebbe rifilare letteralmente qualsiasi oggetto spacciandolo per portentoso, e questi vi crederebbero senza battere ciglio. Ma non si vende solo aria fritta all’Hekate! È il posto adatto dove trovare il regalo perfetto e fuori dalle righe per quando non si hanno assolutamente idee, e il rivenditore di pietre e amuleti più affidabile che ci sia in circolazione.
proprietario: Idys Gaffney

quo vadis town

Topic Title ( Mark this forum as read )
Topic Starter
Stats
Last Post Date
  1. [RULES] Primi Passi nel forum: Come muoversi

    Dalla presentazione, alla creazione del PG, alla permanenza nel forum

    -- Replies
    -- Views
  2. -- Replies
    -- Views
  3. 12 Replies
    888 Views
  4. this star-like solitude

    finn ft. shar | better run | pre-quest#11

    1 Replies
    49 Views
  5. I knew this day would come; I saw it on the calendar

    @ serraglio stregato | ft. libera, tu?

    3 Replies
    111 Views
  6. don't let the moment slip away

    ft. niamh @ cap platinum

    4 Replies
    148 Views
  7. 3 Replies
    110 Views
  8. 7 Replies
    279 Views
  9. What hurry it was damn spring?

    captain platinum - bar; Arturo with Koreain

    11 Replies
    351 Views
  10. from a tender age I was cursed with rage

    @ cheshire, gasoline-444 + imtheproblem_taylorswift

    1 Replies
    287 Views
  11. as the wise man once said: elf me.

    ft. marcus | @ hekate emporium

    2 Replies
    118 Views
  12. 0 Replies
    38 Views
  13. Oh, it's more dangerous than you know

    [ @ better run | marcus ft. amos ]

    6 Replies
    255 Views
  14. 2 Replies
    110 Views
  15. six telephone looking at me

    @bde, barbie ft. yejun

    2 Replies
    118 Views
  16. oh, so much déjà vu

    @ mr worldwide, kai ft. renny

    4 Replies
    171 Views
  17. It's a work of art

    @SUB - art café

    0 Replies
    31 Views
  18. 0 Replies
    54 Views
  19. 6 Replies
    241 Views
  20. Reflections, visions, echoes

    @ captain platinum | aperta a tutti i 2043

    20 Replies
    781 Views
  21. Does your conscience bother you? Tell the truth

    @ helius/strada | ash ft. (libera)

    7 Replies
    252 Views
  22. 6 Replies
    268 Views
  23. the party don't start 'til I walk in

    @ captain platinum, ft. libera (tu?)

    0 Replies
    60 Views
  24. A Glimpse of Stability

    @sub (sulla bocca di tutti) - art cafè | ft.Kaito

    3 Replies
    130 Views
  25. everybody knows I'm a good girl officer

    mollettone#101 - cochina/fresca-dv9

    1 Replies
    53 Views
  26. 1 Replies
    96 Views
  27. Hi, do you remember me?

    Ft Arturito | @ helius foundation

    12 Replies
    314 Views
  28. 0 Replies
    42 Views
  29. 4 Replies
    144 Views
  30. 7 Replies
    187 Views
 
.
Top