Does your conscience bother you? Tell the truth

@ helius/strada | ash ft. (libera)

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    «Forza bambini, salutate Ash e il suo cavallino e torniamo in classe»
    «Tornerai a trovarci?» «La prossima volta verrete voi a casa mia» «E ci farai conoscere Ciarmender, Ivi, e tutti quanti??» «certamente!! Anche loro non vedono l'ora» Una bambina, Tracy, battè le mani felice, mentre il suo fratellino tirò la camicia di Ash che, voltandosi verso di lui, vide che gli faceva segno di abbassarsi. Il ragazzo fece come gli era stato richiesto e le labbra un po' appiccicose del piccolo si incollarono al suo orecchio, mormorando un soffice: «Ti voglio bene» che Ash ricambiò con un sorriso e arruffandogli i capelli. Non era male con i bambini, ma rispetto ad altre cose in cui eccelleva (tipo, il suo corpo) non era qualcosa che dava per scontato o di cui si vantava. Aveva passato infiniti pomeriggi a intrattenere i suoi fratelli minori alla fattoria o in casa, sperando di farli divertire anche quando non avevano i soldi per comprargli i giochi più fighi come i loro amici, rendendo accattivanti anche i piccoli lavori in fattoria che ai Ketchum serviva facessero anche loro, ma era stato scontato per lui allora, e lo era adesso. I bambini gli piacevano almeno quanto gli animali, forse perchè come loro non aveva un cervello completamente sviluppato.
    Annuì verso l'insegnante in segno di saluto prima che questi si voltasse per riportare tutti all'interno dell'edificio, e rimase da solo con Pikachu nel giardino della scuola. Non era certo di sapere chi avesse pensato di invitare un rappresentante del God's spot all'Helius fondation, ma era felice di esserci andato lui e a parte l'occhiataccia che si era beccato dall'insegnante quando aveva mostrato con orgoglio il nuovo tatuaggio "Mind is important but big biceps are importanter" (raccontando che si era svegliato un giorno con quel "mind" tatuato a caso e aveva avuto la brillante idea di aggiustarlo così), anche lo staff scolastico e i bambini erano parsi felici. Avevano già accennato a portarli tutti alla fattoria in gita! Sarebbe stato divertente, visto che di solito la mattina alla fattoria giravano più che altro signore di mezza età (tutte di Cam le Karen della situazione).
    «è andata bene, non trovi?» mormorò, accarezzando il muso del cavallo «sembravano Val e GJ da piccoli con i loro amici»
    Il solito alone di stristezza gli strinse il cuore a ripensare a Bodie.
    Era felice nel Regno Unito, davvero. Gli era piaciuto andare a scuola (non studiare forse, ma tutte le altre esperienze), adorava la fattoria gestita con i suoi amici, e aveva trovato un sacco di persone carine... ma sentiva comunque la mancanza della california. Sapeva trattarsi di nostalgia, che ci fossero state là - tante - cose sbagliate (i segreti, l'ansia dei debiti, la scuola mai finita e la sua magia a rimetterne) ma c'erano anche tanti ricordi belli. La domenica mattina quando tutti si vestivano bene per andare a messa. Il presepe vivente a Natale. Il giorno del ringraziamento riuniti, persino con Claudius. Sua madre che gli baciava la fronte prima di andare a dormire e gli chiedeva di non diventare come suo padre ma essere un buon marito e un buon genitore. La fiaccolata di tutta la comunità la notte di Pasqua. Tutte quelle persone-... sua madre-... quei bambini-... alcuni dei suoi amici-... erano-...
    Si rese conto di aver iniziato a lacrimare solo quando Pikachu sbuffò, e si passò rapido le maniche della camicia sugli occhi. Ogni tanto ripensare a Bodie (e a... tutto il resto. Suo padre, sua madre, gli animali abbandonati, tutte le persone abbandonate) gli faceva quell'effetto ma un'ave maria e passava la paura!.
    «sto bene» diede due pacche leggere al cavallo. «davvero! E poi, almeno Claudius non è... lui sta bene» come James, era pur sempre tornato dalla morte. «magari il prossimo Natale torna a casa, eh?... sarebbe ora di tornarci anche noi»
    Non montò ancora sul destriero, optando piuttosto per farsela a piedi per il primo pezzo-... e l'avrebbe fatto tranquillamente in quella bella (ma un po' fredda) giornata di inizio anno, se Pikachu non si fosse impennato di fronte a una persona, rischiando di farla fuori. Ma perchè mai sie era agitata tanto??
    Ash cercò di tranquillizzare il cavallo come poteva, chiedendo poi rapido: «tutto ok bro??» allo sfortunato.


    asher
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    post a casissimo ma do it for 10 PE.
    se non risponderete mai acab la useremo per una nois

    CITAZIONE
    7) [PROMPT] non ricordi quando sia successo, ma hai un tatuaggio nuovo, apparso sembra magicamente: è un nome.

    10) [PROMPT] L'Helius Foundation (scuola materna e primaria) ti ha contattato per andare a parlare con i suoi studenti.

    per il tatuaggio mi è uscito mind è l'ho tenuto a modo mio .
    il secondo nome estratto era fake quindi anche se non è scritto è canon abbia scritto da qualche parte madein (california).
     
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    “ma che combinate a scuola”
    mi chiedeva mamma.
    «gineeee eddai» una supplica mista a lamentela, quella dell’italiano, destinata a morire nella stessa bolla di inutilità in cui era nata: non c’era “ginè, eddai” che tenesse con la Linguini, e Romolo lo sapeva bene.
    Ci avrebbe comunque provato, come sempre, perché non era altro se non una creatura (stupida e) abitudinaria, lui. «ma mo’ te serve proprio sta cosa?? Non te la puoi andare a prendere tu nel fine settimana?? O e la fai portare da Ciruzzo, dai, il negozio suo sta lì vicino.... Mandaci lui.... Perché ci devo andà io.....» facile: perché quando iniziava il turno, ogni cugino smetteva di essere tale e diventava automaticamente uno dei dipendenti del Bar dello Sport, non c’era legame di sangue che tenesse. E tutti, nessuno escluso, facevano esattamente quello che Gin Linguini ordinava loro: se Gin gli diceva di andare a Quo Vadis a ritirare un pacco presso vattelapesca quale negozio, il dipendente del momento ci sarebbe andato, senza fare storie. «Vabbè, ho capito.» Aveva già iniziato ad arrotolare la sciarpa intorno al collo, il romano (e romanista), motivo per il quale la serie di parolacce e improperi che uscì dalla sua bocca venne in parte ovattata dalla lana.
    «baci nostra nonna con quella bocca?»
    «gnegnegne» e un dito medio per cui, lo sapeva bene, si sarebbe presto un bello scappellotto tentacoloso (ew) al suo ritorno, e si smaterializzò a Diagon Alley.
    La cosa bella di lavorare al Bar era poter scroccare il pranzo gratis a Gin – roba buona, made in Canosa, non quella che cucinavano gli elfi di Hogwarts. – e avere una scusa per uscire dal castello, ogni tanto; di solito coprivano i turni del fine settimana, quando al bar c’era più lavoro e loro non avevano lezioni, ma ogni tanto, quando aveva la mattina o il pomeriggio libero da lezioni o allenamenti di cheerleading, Lollo fuggiva comunque a Hogsmeade perché (era masochista, ma sopratutto perché) aveva la coscienza sporca e rimanere al castello, col rischio di incontrare Erisha era pericoloso: non aveva ancora confessato a nessuno ciò che aveva combinato qualche settimana prima, solo Gigio lo sapeva, e Lollo fingeva non fosse successo assolutamente nulla, specialmente con la corvonero ma........stava diventando sempre più difficile mentirle perché sentiva lo sguardo giudicante degli altri e sapeva che loro sapessero.
    Idealmente sapeva anche che non fosse possibile, ma............insomma, già lo odiavano perché aveva un pene (fine.) e perché era italiano, l’ultima cosa che Lollo voleva era che alla cerchia di amici della Byrne arrivasse anche quella voce e organizzassero una spedizione punitiva nei suoi confronti.
    (Sarebbe arrivata, ma a tempo debito.)
    Quindi sì: si offriva per coprire sempre più turni al bar, e forse i sensi da ragno di Gin erano stati messi in allerta da quell’improvvisa voglia del lupacchiotto di lavorare, perché sembrava sempre osservarlo con aria strana e dargli gli incarichi più pallosi di tutti. Che infame. Ma Lollo non era nella posizione per mettersi contro la cugina – aveva davvero troppe cose da perdere, se Gin avesse saputo, tipo le palle, e non parlo figurativamente.......... – perciò abbassava la testa e ubidiva.
    E andava a Quo Vadis Town se Ginevra gli diceva di andare a Quo Vadis Town. «sì, però è mio sacrosanto diritto quello di lamentarmi per questi atteggiamenti del cazzo, secondo me; io dico che è bullismo. no anzi, mobbing. Vale lo stesso pure se a farti pressioni è tua cugina. Anzi, vale pure di più, specialmente se la cugina in questione è una Ginevra sempre con la luna storta e che deve chiaramente scopare un po’ di più — AOOOOOO» era così preso dal suo villain monologue (chissà se Mort Rainey era contagioso, oddio, aiuto) che non si era accorto di essere quasi finito addosso a qualcuno, o anzi, peggio: calpestato da un cavallo.
    Ma chi è che andava in giro con un cavallo in pieno giorno? NEL CENTRO DI QUO VADIS?!
    «tutto ok bro??»
    Ah ecco, mi pareva. Asher. Chi altri, sennò.
    «ascèèè» si allontanò dall’animale per paura di triggerarlo di nuovo (chissà se era stato il suo malumore, a farlo impazzire, o il fatto che Lollo avesse calciato un sassolino e quasi colpito l’animale) ma allungò comunque la mano per dare una pacca in amicizia all’ex concasato, «tutto apposto, tranquillo» cioè, tutto apposto un par de palle, ma i panni sporchi si lavavano in famiglia, non con i Ketchum di passaggio, e il cavallo non lo aveva davvero colpito, quindi: tutto apposto. «tu, piuttosto?» lo indicò con un indice, la solita mancanza di tatto a fare bella mostra di sé: a Lollo potevano sfuggire un sacco di cose, ma gli occhi arrossati della sua anima gemella (frateeeeee :cuoricinirosa: :cuoricinirosa: :cuoricinirosa: ) quelli proprio no. Allungò il collo per vedere oltre la figura di Ash e del cavallo, sguardo confuso quando notò la scuola elementare. «hai trovato chiuso?» era per quel motivo che piangeva? era andato lì per iscriversi di nuovo e ricominciare da capo? Ogni tanto anche a Lollo dicevano che dovesse ricominciare dalla scuola materna, “un ambiente per quelli con il suo stesso QI”. Gnegnegne.
    «che ci fai qui con un cavallo, fratè?» gli affari suoi, Romolo Linguini, proprio non se li sapeva fare.
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    dai, ho lasciato che rimanesse libera per tre mesi, poi la palla ha scelto lollo tra quattro pg e ho pensato fosse destino. scusa se ho cambiato codice, con l'altro non ci stavano le gifs e trovarne di decenti con lollo è sempre difficile asdfgjk
     
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    Ma quante probabilità c'erano di beccare proprio un Linguini in mezzo alla strada?? (Tante: i Linguini erano infiniti come le vie del Signore)
    «Ohi, Lollo!» tenendo ancora con una mano il collo del cavallo per calmarlo, allungò l'altra verso il grifo perchè gliela afferrasse, tirandolo poi a sè in un mezzo abbraccio da veri bro dude homie (un maschio che abbraccia in modo etero un altro maschio non poteva sembra un omosessuale).
    Stava già meglio a vedere il suo sorriso sbarazzino, e neanche si chiese cosa ci facesse in giro per quo vadis in orario scolastico.
    «tutto apposto, tranquillo»
    «Bella zì!» diede una pacca leggera a Pika, guardando il cavallo con apprensione. «Deve aver sentito odore di predatore lupo» ridacchiò leggero, guardando di nuovo l'altro. «Forza roma, eh?» arricciò il naso «A meno che non giochi la far-west league, s'intende»
    Tornò a calmare il cavallo, posando le labbra sul manto dell'animale mentre gli sussurrava che andava tutto bene, ma la bestia si era già tranquillizzata, quindi lo spavento doveva essere arrivato davvero solo per l'apparizione improvvisa di Lollo. Meglio: un animale malato sarebbe stato un bel problema.
    «tu, piuttosto?»
    «Mh?» oh già, si era messo a piagnucolare come una statua della madonna miracolata qualunque. Si passò di nuovo rapido il dorso della mano sugli occhi. «sto una crema! Un po' di- allergia» che avevo letto allegria CHOUKO TRIGGERED????
    Indicò con la testa la scuola lasciata indietro.
    «Sono venuto a far vedere ai bambini Pikachu» mosse le dita sul cavallo per far capire di chi parlava, anche se era quasi certo avesse già citato l'animale gli anni precedenti ai grifondoro - e quanto fosse OFFESO hogwarts non glielo avessero lasciato enere come familio in sala comune («Occupa poco spazio e non mangia così spesso i compiti!»).
    «Molti di quegli sgagnetti non aveva mai visto un cavallo in vita loro, ci credi?» shock culturale come arianna che conosce al liceo coetanei torinesi e scopre che non hanno mai visto mucche o capre dal vivo.
    «Li ho invitati al G Spot: ci sono cose più importanti di studiare date a caso... Tu dove vai, fratè? Ti accompagno»


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    mi chiedeva mamma.
    Boh, di cose strane Romolo Linguini in vita sua ne aveva viste tante, e poco ma sicuro Asher che andava in giro con un cavallo in piena mattinata non era una di quelle.
    CIoè, per dirvi: una volta aveva beccato un coglione che si voleva lanciare dal ponte del raccordo, uscita Nomentana, co’ un paio di mutande in testa e un mantello sulle spalle, nudo come il giorno in cui la mamma l’aveva partorito.
    Aveva pure visto la lazie vince quella dannatissima Coppa Italia nel 2013, e più in generale qualsiasi programam televisivo trasmetto dalla tv italiana — perciò no, quello era curioso ma non strano. Anzi, per certi versi era pure abbastanza prevedibile, come cosa. Al punto da farlo addirittura sorridere.
    «Deve aver sentito odore di predatore lupo» «I cavalli so’ proprio gli animali più intelligenti, c’hai ragione.» O forse erano le scimmie — ma considerando il fatto che spesso associassero anche il Linguini stesso ai primati, forse non era proprio così vero.
    (Un insulto alle scimmie, purtroppo.)
    «Forza roma, eh?» «Sempre, zì.» «A meno che non giochi la far-west league, s'intende» «Nooo ma che stai a dì. Quale Far-West League, Ascè, sempre e solo forza Roma.» si batté il pugno sul petto, all’altezza di dov’era tatuato lo scudetto giallorosso. «Al massimo ti posso concedere un forza Grifondoro, quello sì.» Era proprio magnanimo.
    Inclinò il volto di lato, osservando Asher. «sicuro che va tutto bene?» «sto una crema! Un po' di- allergia» «in pieno inverno, zì? A che sei allergico, alle stronzate?» gli diede un buffetto sulla spalla, prendendolo in giro un po’ con affetto, un po’ con la ruvidezza tipica di un Lollo. «A me lo puoi dire se ti manco eh. Se stavi piangendo perché senti troppo la mancanza dei tuoi meravigliosi compagni di scuola.» Gli circondò le spalle con un braccio, stringendolo a sé. «Aòòò, hai fatto palestra in ‘sti mesi? Senti qua!» La mano era scivolata sul braccio del Ketchum, e ora palpava i bicipiti nascosti dalla felpa. «E bravo Ascerino, hai capito. Quindi la vita post diploma ti tratta bene?!»
    Lo ascoltò raccontare delle (dis)avventure da Adulto TM, pensando che alla sola idea di doverle affrontare anche lui, a fine anno scolastico stava già fisicamente male. Chissà se era il caso di farsi bocciare nuovamente... «Sono venuto a far vedere ai bambini Pikachu. Molti di quegli sgagnetti non aveva mai visto un cavallo in vita loro, ci credi?» Si ridestò dai suoi pensieri, scuotendo appena la testa. «Sì, ci posso credere, eccome! Manco io avevo mai visto un cavallo prima dei.. Boh, va beh, in effetti non ero manco così piccolo. Era uno dei cavalli che girano per il centro di Roma, hai presente?» gli fece un cenno con la testa, invitandolo a incamminarsi con lui, nel frattempo, «Quelli attaccati alle carrozze che portano i turisti in giro. Prima di quel momento, però, credevo i cavalli fossero tutti di plastica come quelli delle giostre.» E pure tutti vestiti in quel modo ridicolo, con le briglie dorate e i pennacchi colorati. «E insomma, j’è piaciuto ai marmocchi?» Lanciò un’occhiata furtiva all’animale, non propriamente a suo agio: sarà stata per colpa dell’indole bestiale, chissà, ma Romolo non aveva mai provato particolare simpatia per gli altri animali. «Date a caso...» Una risata mista a grugnito sfuggì dalle sue labbra. «Ma si, ma sai che minchia ci frega di ricordare qualche data a caso. O come fa’ le frazioni. Non è che quando vai a comprà il pane, j’è chiedi un settimo elevato alla vattelapesca de pagnotta de’ Cori, no?» C’erano decisamente cose più importanti nella vita, di storia e matematica; gli unici frangenti in cui Romolo era un campione, con quelle due materie, erano quelli strettamente legati al calcio, e quindi a ricordare quando e chi aveva vinto più Champions League, quando aveva esordito Tizio Caio, chi era stato il capo cannoniere di chissaqualestagione di serie A, se il Napoli aveva già matematicamente vinto lo scudetto, quanti punti avevano rubato alla Roma errore arbitrale dopo errore arbitrale ecc.... Per il resto? Inutili. «Ma dimme ‘n po’, che altri animali c’avete a ‘st G-Spot? Ce l’avete le mucche? E i maiali? E le galline?? E zio Tobia? Aò, se c’avete le zebre però no eh.» Non ci poteva stare.
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    «I cavalli so’ proprio gli animali più intelligenti, c’hai ragione.» sorrise estasiato, il fu grifondoro, illuminandosi tutto all'affermazione.
    «Vero! Perchè il cavallo, è il migliore animale che c'è! ...Dopo, la donna» si strinse nelle spalle con un sorrisetto tronfio dopo questa brillante citazione alla sagra della capra, e che per lui fosse una refence o un commento sincero, non ci è dato saperlo.
    «Nooo ma che stai a dì. Quale Far-West League, Ascè, sempre e solo forza Roma. Al massimo ti posso concedere un forza Grifondoro, quello sì.»
    arricciò il naso in una piccola smorfia. «Zio ma non puoi starmi a chiedere questo, cè, la Far-West League! Ci gioca la B.O.D.I.E!» canticchò allegramente muovendo un dito in aria, citando l'inno: «Oh mia bodie / siam tutti belli sai? / perchè i brutti li bruciamo / come le streghe coi rosai!» ridacchiò da solo- ma si rese conto all'improvviso, e non senza una fitta al cuore, che la sua squadra del cuore (non di calcio, ma tant'è) non esisteva più.
    Nè bodie esisteva più.
    «Scuss, intendevo- la California chili pepper» scosse la testa «Sto a confondermi, sarà il freddo; mi si congela il neurone» e si battè le nocche sulla tempia, cercando di apparire nuovamente allegro e tranquillo mentre cercava di fare damnatio memoriae della propria infanzia e adolescenza. Niente Bodie, niente morti, niente viaggi nel tempo irreversibili.
    «sicuro che va tutto bene?» annuì. «sto una crema! Un po' di- allergia» «in pieno inverno, zì? A che sei allergico, alle stronzate?»
    e qui arianna scoppia a ridere da sola, quindi anche ash.
    «minchia, frà, sei una sagoma! Alle stronzate-...» gli diede una leggera spinta con la spalla «con quante ne spari tu, sarei già morto!»
    «A me lo puoi dire se ti manco eh. Se stavi piangendo perché senti troppo la mancanza dei tuoi meravigliosi compagni di scuola.»
    Ancora ridacchiando, e lo soppesò con un sopracciglio alzato.
    «Ti piacerebbe, eh? Più probabile manchi io a voi. La squadra sta andando così male che sembra quasi non giochi affatto» ah hah ah «Che cori gridi senza di me in campo, mh? Ash fa rima con molte più parole di ciruzzo» o forse no. Però faceva rima con smash!
    Il Ketchum si gonfiò d'orgoglio quando Lollo si complimento per i muscoli, e dopo una breve spiegazione della sua routine di allenamento («-e bisogna stare idratrati! Tre litri di acqua santa minimo!») passarono al discorso helius. «E insomma, j’è piaciuto ai marmocchi?»
    «Direi di sì! Ma come si fa a non amare questo musetto?» stropicchiò la testa del cavallo facendo le smorfie come avrebbe fatto con un cane o un bambino.
    «Ma dimme ‘n po’, che altri animali c’avete a ‘st G-Spot? Ce l’avete le mucche? E i maiali? E le galline?? Aò, se c’avete le zebre però no eh.»

    «Che è, un interrogatorio?» rise di nuovo «Vieni a vedere tu stesso! Puoi passare quando ti va, in questo periodo facciamo quintali di cioccolata calda e biscotti...» si voltò a osservarlo.
    Lo guardò. Inclinò la testa, e lo guardò un po' di più, l'accenno di un sorriso dolce sul viso. «Oh, guarda che non devi tirarmi su di morale o distrarmi. Ho detto che sto bene» gli diede una forte pacca sulla spalla «te come stai? già deciso cosa farai dopo il diploma? Se i tuoi cugini non ti prendono nei loro mille negozi, puoi sempre venire a lavorare al G Spot»


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    Era abbastanza certo di aver capito bene, vuoi perché ormai erano quarantacinque anni che viveva nella madrepatria dell’acqua calda e condita, vuoi perché lui e Asher si capivano su livelli più profondi della banale linguistica — ma era comunque confuso dalle parle del Ketchum. O, per meglio dire, turbato. «Ma in che senso, zio, sta’ bono che nel 2023 sti commenti non se possono più fa!!!» Ma non lo sapevano che stavano vivendo nell’era del politically correct e che come ti azzardavi a dire una cosa fuori posto, ti cancellavano dalla vita? (Alle volte anche letteralmente….) «Nun poi paragonà le donne ai cavalli………..» side eye side eye side eye «a meno che tu non intendessi perchè sono creature meravigliose, eleganti e super affidabili!» salvato con un calcio d’angolo al sesto minuto di recupero, mezzo secondo prima del triplice fischio finale del direttore di gara: per un soffio.
    «Zio ma non puoi starmi a chiedere questo, c'è la Far-West League! Ci gioca la B.O.D.I.E!» Aggrottando le sopracciglia, rivolse uno sguardo smarrito all’ex compagno di casa: «mai sentiti, e so forti?» quello era un campionato che gli mancava, pensate un po’! In realtà l’America per lui era solo la Mecca dei giocatori che dovevano mollare un po’ il tiro ma che volevano comunque continuare a guadagnare qualche soldo, e che non potevano permettersi di andare a giocare per le squadre asiatiche.
    Ascoltò il soave canto di Ash, tenendo il tempo con la testa. «Oh mia bodie / siam tutti belli sai? / perchè i brutti li bruciamo / come le streghe coi rosai!» Vorrei far presente che l’ho letta sulla musica di Oh Susanna e ci sta molto bene. «Bella zio, lo sai che noi c’abbiamo la versione italiana, praticamente? Fa più o meno così:» zia e j vi prego non leggetemi, «e sembra che lui dorma, come etna e stromboli… e invece no…. il mio sogno esaudirò………e invece no………….» il resto lo lascio non detto, insieme un bacino nel cielo per gli amici partenopei. «è un bel coro, unisce le masse; uno dei pochi su cui siamo tutti d’accordo, da nord a sud.» lo dimostravano i fatti, non Romolo.
    «Sto a confondermi, sarà il freddo; mi si congela il neurone» Oddio, Lollo poteva relate al 10000 percento, figuriamoci: il suo era perennemente freezzato nella scatola cranica, così poco abituato ad essere usato che quando (raramente.) gli toccava timbrare il cartellino e iniziare a lavorare, si metteva in malattia. «mettije ‘na sciarpetta, meglio se giallorossa. te ne regalo una se vuoi, così sei pronto per il prossimo derby. te lo ricordi che hai promesso che ci vieni, si????» Tanto Lollo, in quanto tesserato, aveva diritto di prelazione per prendere i biglietti.
    «minchia, frà, sei una sagoma! Alle stronzate-... con quante ne spari tu, sarei già morto!» Bello de casa, Ascerino, bello davvero.
    Romolo si prese ben volentieri la spallata goliardica, ridendo a sua volta. «eh lo so, mi ci chiamano alle sagre di paese per intrattenere le persone, so più divertente io del cast completo di Zelig» quello dello scorso decennio, ovviamente; non sapeva manco più se lo dessero ancora alla TV o se facessero solo le repliche delle vecchie puntate. «sì comunque, zio, ci manchi di brutto» adesso Julian non c’aveva più nessuno a cui rompere le palle per allenarsi tutto il giorno, tutti i giorni, insieme a lui, e stressava l’anima di chiunque.
    «La squadra sta andando così male che sembra quasi non giochi affatto»
    «aòòòò questa era pesante. la tocchi proprio piano eh» cristo sto morendo, e sono strafatta come un cocco, arianna, scusami, dio santo. «guarda che potevamo andare molto peggio eh!!!» cit.
    «Che cori gridi senza di me in campo, mh? Ash fa rima con molte più parole di ciruzzo» Su questo avrebbe avuto molto da ridire, ma solo perché il suo vocabolario inglese non era così vasto e non aveva moltre parole che finissero in “ash”, e l’unica che gli veniva era il Dash che usava sua madre per i panni. «non mi sottovalutare, birbantello» gli diede un’affettuosa schicchera sul naso, con fare giocoso e leggero, «qui dentro», si portò un dito alla tempia e tamburellò un paio di volte, «c’è un universo talmente vasto che non c’era letteralmente nient’altro, infatti. «nessuno potrà mai competere con me per quanto riguarda i cori dagli spalti, amico.» #credice
    «-e bisogna stare idratrati! Tre litri di acqua santa minimo!» Lollo dubitava: avesse bevuto l’acqua santa lui, probabilmente avrebbe preso fuoco dall’interno — ma non contraddisse l’amico, annuendo invece come se avesse perfettamente senso. Ma era legale bere l’acqua santa? Se l’avesse sentito Nonna Rosetta, probabilmente, l’avrebbe preso a ciavattate per fargliela piangere tutta via.
    «C’hai proprio ragione, lo sai?» Sorrisi e annuisci: dopo quella dell’opossum, era la tattica più efficace per uscire dalle situazione strane.
    «Che è, un interrogatorio? Vieni a vedere tu stesso! Puoi passare quando ti va, in questo periodo facciamo quintali di cioccolata calda e biscotti...» Vi dirò: l’invito al G Spot, Lollo, non se l’era aspettato; non che Asher non ci avesse già provato a radunarli tutti come tanti piccoli fedeli persi sulla via, ma Lollo pensava avesse ormai deciso (saggiamente) di lasciar perdere; e invece no. Bisognava ammirare la dedizione. «Spero la cioccolata sia corretta col Baileys, però, e che i biscotti abbiano la maria nell’impasto………» gli doveva insegnare tutto??? «E non Maria, Ascè,», unì i palmi davanti al viso, in una pessima imitazione della Madonna, «ma la maria», concluse, portando due dita alle labbra come se avesse uno spinello appena rollato stretto tra le falangi.
    Ecco un’altra tecnica che funzionava spesso: la distrazione.
    «Oh, guarda che non devi tirarmi su di morale o distrarmi. Ho detto che sto bene» Ma che (anima gemella) amico sarebbe stato se non avesse offerto un po’ della sua terapia d’urto, altresì nota nelle altre persone come affetto, ad un amico in visibile difficoltà? «Nun lo dì manco per scherzo, stavamo solo a farci due chiacchiere, no? Lo so che stai bene» era un po’ tonto, Lollo Linguini, ma non così tanto; se però Ash voleva fingere che andasse tutto bene, il romano e romanista avrebbe tenuto il suo gioco.
    «te come stai? già deciso cosa farai dopo il diploma? Se i tuoi cugini non ti prendono nei loro mille negozi, puoi sempre venire a lavorare al G Spot» Oh, aridaje. Carino Asherino, bello e tenero l’invito e tutto, ma ce lo vedi Romolo a lavorare in fattoria? Che, ti serve un animale in più? Quello lo capirei pure... «guarda, so stato peggio; campionato a parte» quello di quidditch, e pure quello di calcio . «va tutto alla grande. forse quest’anno mi diplomo, addirittura» lo so, era sconvolto anche lui al solo pensiero, «ma sto comunque cercando di convincere gli altri infami bastardi» affectionate «a farsi bocciare insieme a me; da solo non c’è gusto.» fino a quel momento, però, non aveva avuto alcun successo. «penso che farò nuovamente tirocinio con la Crane, sai? C’ho preso gusto, mi piace ‘sta storia della security…. secondo te mi prenderanno? ce l’ho la faccia da uno della sicurezza?» addrizzò le spalle e gonfiò il petto, mettendosi in mostra con tanto di pugni sui fianchi, «so’ credibile?»
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    «Ma in che senso, zio, sta’ bono che nel 2023 sti commenti non se possono più fa!!! Nun poi paragonà le donne ai cavalli……….. a meno che tu non intendessi perchè sono creature meravigliose, eleganti e super affidabili!»
    «zí però sei un boomer» Ash scoppiò a ridere, dando al grifo una pacca sulla spalla divertito. O era un boomer, o un mago non avvezzo alla tecnologia, ma li siamo. Tiró fuori il cellulare, cercando un video ben specifico da fargli vedere «era una citazione d'autore.... tipo Sceckspiro, no? Però più famoso» una citazione che Arianna e i suoi amici citano davvero sempre, se non on a daily basis quasi, quindi anche Lollo deve conoscerla (è quella linkata nel post prima dai non la ri-linko). «...e poi scusa, in che senso nel 2023 non si dice? non possono piacermi i cavalli più delle persone???» SHOCK BASITO?! «Cè che è sta dittatura??? Il politically correct ha proprio rovinato questo mondo, oh» perchè ci sta sempre insultare il politically correct quando ti dicono che non puoi dire qualcosa. MANNAGGIA AI VERDI, AI COMUNISTI E AI CATTODEMOCRATICI !!11
    (...)
    «mettije ‘na sciarpetta, meglio se giallorossa. te ne regalo una se vuoi, così sei pronto per il prossimo derby. te lo ricordi che hai promesso che ci vieni, si????» «eccerto - così finalmente vedo la vostra bella Italia» elencò sulle dita «che lì c'è di bello le luci, babbo natale, i sassi...» e prima che Lollo potesse commentare pure qua che quello che diceva Ash non aveva un cazzo senso (vero), il fu bodiotto alzò una mano, cercando con l'altra un altro video sul cellulare, che mostrava un bimbo italiano. «bro, devi stare al passo. Almeno ce l'hai tictoc?» sguardò fattosi improvvisamente cospiratore. «tictoc. Non Titocco, eh, quello è un altro sito» come faceva a saperlo? Silenzio ai sentimenti.
    (...)
    «Spero la cioccolata sia corretta col Baileys, però, e che i biscotti abbiano la maria nell’impasto……… E non Maria, Ascè, ma la maria»
    Rise. «Non cucino io, ma lo farò sapere al cuoco» Gli cinse le spalle, battendogli una mano sul petto. «Ma la Maria - quella con la M maiuscola - ci sta sempre, che ti piaccia o no» si baciò due dita e le portò al cielo. ALLA MAMMA + BLL DI TT!!!!!!
    e anche l'unica che gli restava ah ah ah
    «Maria perdonalo, perchè non sa quanto ci si sballa con l'incenso la domenica mattina»
    (...)
    «penso che farò nuovamente tirocinio con la Crane, sai? C’ho preso gusto, mi piace ‘sta storia della security…. secondo te mi prenderanno? ce l’ho la faccia da uno della sicurezza? so’ credibile?»
    E qui arianna direbbe che non è una grande fan delle persone in divisa, acab, che la security in una scuola sembrava un po' troppo da distopia fantasy (ahah) perchè fosse positivo un ragazzo di diciott'anni fosse felice di farne parte, a fare brutto con dei minorenni... ma era Ash a dovergli rispondere e lui non aveva pensieri al riguardo, se non:
    «puoi essere tutto ciò che vuoi, zì» sul serio: forse nessuno dei due era la mucca più furba della mandria, ma Ash sapeva essere ottimista, ambizioso, e lo era anche (soprattutto) per i suoi amici. «se essere della sicurezza ti fa felice, allora fa per te»
    Si grattò dietro la testa, un po' dubbioso. «io pensavo... sì, pensavo di entrare nei pavor. Ma non... so» scrollò le spalle. «mi hanno detto che cercano gente. La paga è buona» e dio solo sa quanto servisse una seconda entrata quando lavori in una fattoria in periferia a londra e vieni dal 1919 - dove il capitalismo non è ancora arrivato, per essere alla moda ti basta avere un cambio di vestiti, e la tecnologia, con i suoi prezzi folli, manco esiste.
    Poi Ash era bravo a seguire gli ordini! A picchiare! ...Ma voleva farlo? Mah. «Pare sia un buon lavoro. Alla gente i pavor piacciono. Sono rispettati»


    asher
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    ma anche gli altri so' in gamba
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    andavamo a villa
    e avevo gli occhi come un panda
    “ma che combinate a scuola”
    mi chiedeva mamma.
    «zí però sei un boomer» Disse, il centenario al trentenne. «era una citazione d'autore.... tipo Sceckspiro, no? Però più famoso» «shapiro???» ma di che stavano parlando, Lollo era confuso e perso, eppure era lì mentre parlavano.
    Guardò il video senza comunque capire, come pandi quando le mandano i tiktok.
    «Ah…. ok.»
    «...e poi scusa, in che senso nel 2023 non si dice? non possono piacermi i cavalli più delle persone???»
    «sì, ma non puoi mettere donne e cavalli sullo stesso piano, zì. non puoi dire che la donna è na cavalla, capisci, sembra derogatorio.» non stavano più parlando di quello? ah no? oddio ma che stava succedendo.
    «Cè che è sta dittatura??? Il politically correct ha proprio rovinato questo mondo, oh» oddio finalmente qualcosa su cui si capivano! «puoi dirlo forte!!! non si può dire più niente che sono già tutti pronti a linciarti, assurdo. dov’è finita la libertà di parola??!?1 di espressione?!!?!?» a persone come Lollo avrebbero dovuto sequestrarla, ma vabbeh.
    Stacchetto tattico a quando Lollo ricorda ad Ash della promessa di andare a vedere il derby, perché c’era un po’ di conversazione in questa confusione e l’italiano si era perso.
    «eccerto - così finalmente vedo la vostra bella Italia. che lì c'è di bello le luci, babbo natale, i sassi...» Stava per aggiungere cose importanti – come il vino, le spiagge, la pasta, le italiane, la pizza – quando Ash alzà una mano e lo ammonì di rimanere in silenzio, mentre armeggiava sul telefono. «bro, devi stare al passo. Almeno ce l'hai tictoc?»
    Si strinse nelle spalle, l’italiano, che non era proprio il tipo da social media a meno che non fossero facebook per insultare i tifosi delle altre squadre, o instagram per seguire la pagina @offiaiclasroma. «boh, me l’ha scaricato Lux penso ma non lo apro mai–» «tictoc. Non Titocco, eh, quello è un altro sito» confuso, inarcò un sopracciglio in direzione di Ash. «voi in inghilterra non usate YouPorn?!» oddio quante cose continuava a scoprire.
    Ma com’erano finiti a parlare di porno, dal derby? E vabbeh che Romolo Linguini si emozionava più in curva sud che sotto le lenzuola, praticamente, ma aveva perso di nuovo il filo.
    Assottigliò lo sguardo quando l’altro ex grifondoro lo prese per le spalle, ricordandogli che la Maria fosse sempre presente. «Ascè, stiamo a parlà della stessa maria, si?» probabilmente no. Anzi, quasi sicuramente no. A giudicare dal gesto e lo sguardo rivolto verso il cielo, era davvero un no.
    «Maria perdonalo, perchè non sa quanto ci si sballa con l'incenso la domenica mattina»
    «ci si sballa con l’incenso? ma sai che non l’ho mai provato?» chissà se funzionava anche su di lui, considerando i geni da lupo ecc ecc. «se vengo al G Spot me lo fai provare?» era un ragazzetto curioso, lui.
    «puoi essere tutto ciò che vuoi, zì» oddio che momento alla Ryan e Marissa. «se essere della sicurezza ti fa felice, allora fa per te» Chi l’avrebbe mai detto… però , fare la guardia (infame) lo rendeva felice. «grazie frà,» ricambiò la pacca sul petto, no homo bro, «sei sempre na certezza quando si tratta di autostima e incoraggiamenti.» ci volevano più Asher Ketchum nella vita.
    «io pensavo... sì, pensavo di entrare nei pavor. Ma non... so, mi hanno detto che cercano gente. La paga è buona» «ah si??» non aveva molti pensieri a riguardo, il Linguini, e trovava i pavor un po’ troppo guardia infame, la versione ™, ma Ash era stato un sacco di supporto con lui e non poteva dirgli che stava scegliendo praticamente di arruolarsi con gli sbirrimerde (ciao sbirro un bacio!!) «so che fanno un sacco di test e di prove, tipo quando vuoi entrare nell’esercito militare in italia» o forse aveva capito male, «sembra un sacco tosto» e poi arruolavano letteralmente chiunque (.), «ma secondo me vale la pena provarci dai»
    «Pare sia un buon lavoro. Alla gente i pavor piacciono. Sono rispettati»
    Eh, graziealcazzo che venivano rispettati: incutevano terrore, più che rispetto. «ma sì, guardia per guardia» gli fece l’occhiolino, «il fascino della divisa eh, dillo che vuoi fare colpo sulle pischelle» che c’è, Lollo avrebbe compreso: anche lui lo faceva per la divisa (abbiamo una divisa, vero? VERO???) «però mi raccomando, nun diventà troppo uno» svangacoglioni «con la puzza sotto il naso e continua a farti sentire, eh, giuro che se vuoi mi scarico tiktok e mi mandi tutti i video di Maria che vuoi» pure quelli dove faceva lapdance, ma non lo disse, «mo’ però vado! se non vado a comprà ste cose e me sbrigo a torna al negozio, ginevra mi smolecola» aveva più paura della cugina di chiunque altro, ed era una paura del tutto legittima.
    Salutò anche Pikachu, agitando la mano davanti al muso lungo del cavallo, perché non si fidava ad accarezzarlo dopo che l’animale l’aveva quasi acciaccato con gli zoccoli nuovi, e poi diede un’altra pacca sul petto al Ketchum «oh, famolo più spesso eh, e mandami l’indirizzo del G Spot!!!» magari, finalmente, sarebbe andato a trovarlo. «tienimi da parte un po’ d’incenzo!!!!!»
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