Votes taken by f-word!

  1. .
    frederik faustus
    new best friend
    neon trees
    Rollin' on the floor
    In the candy store
    They call me crazy
    But crazy's my new best
    Sapete cosa? Lui nemmeno la leggeva la fottutissima posta che gli arrivava nello studio a Hogwarts. Di solito la raccoglieva e la nascondeva in un cassetto della sua scrivania, lasciandola a marcire fino a far diventare inutile ogni parola scritta su quei fogli di carta. Alla fine, la maggior parte di quelle cose erano tutte inutili: si trattava perlopiù di spam, incontri tra professori, annunci di nuovi libri in uscita — quindi, tutto spam, esatto —, e le bollette gli arrivavano a casa (sia mai cedere al digitale, era convinto che se gli fossero arrivate via email in qualche modo la banca avrebbe trovato il modo per rubargli i soldi tramite il computer), quindi perché perdere tempo a leggere quelle cose? Una saggia scelta, se ci pensate bene.
    Se è per questo le scelte del Faustus erano quasi sempre sagge al principio, lui partiva sempre con le migliori intenzioni e con le migliori pianificazioni, poi chissà come, per un motivo o per un altro, andava sempre tutto a puttane e lui si ritrovava a rimpiangere qualsiasi cosa.
    Quella volta le cose erano andate diversamente però, perché erano andate a puttane sin da subito. Quando aveva raccolto il malloppo di posta della settimana, o due, magari anche tre, appena prima che lo abbandonasse nel cassetto delle lettere fino a data da destinarsi, questo, piuttosto che ammassarsi insieme a tutta l’altra posta non aperta, tentò il suicidio rovesciandosi sul pavimento.
    Ora, Freddie era un uomo dalla sconfinata pazienza e quindi non bestemmiò, ma dovette prendersi qualche attimo di silenzio per guardare le lettere cadute a terra e non decidere di liberarsene con un incendio – c’era poi da chiedersi perché non bruciasse tutte le lettere visto che tanto non le leggeva, ma per sciogliere questo nodo si dovrebbe indagare più a fondo la psicologia del professore di trasfigurazione, e nessuno vuole questo, non ora, non qui, soprattutto non mentre succedeva qualcosa di cui poi eventualmente si sarebbe pentito. Perché, quando si era abbassato a raccogliere la posta caduta, pronto a metterla al suo posto nel cassetto del destino, i suoi occhi avevano scorto un particolare interessante: era un involucro colorato di giallo, con su disegnini di palme varie e soli sorridenti. Freddie non aveva figli (a parte il buon Davide di cuore, ma a quanto pare il bambino era sparito e nessuno voleva dirgli che fine avesse fatto – era anche un po’ preoccupato fosse finito in qualche ospedale psichiatrico, ma continuavano a dirgli che era meglio che lui non sapesse), e non era iscritto a nulla che giustificasse quella busta così infantile e allegra, ma proprio per questo gli sembrò interessante e l’aprì.
    Ed era proprio quel momento che avrebbe rimpianto, una volta arrivato al boschetto dove si doveva tenere l’incontro.
    Se era un po’ sospetto che gli avessero chiesto di presentarsi in un luogo aperto, nel freddo gennaio scozzese, con quell’outfit specifico? Un po’, ma non si era fatto troppe domande; cioè se l’era anche fatte, ma gli sembrava abbastanza plausibile che il ritrovo annuale del camping HH Happy in Honolulu proponesse vestiti a tema.
    E quindi eccolo lì, il buon Frederik Faustus, pantaloncini beige, camicia hawaiana, cappellino di paglia, e infradito, pronto a gustarsi un buon cocktail fresco con l’ombrellino colorato e condividere la sua esperienza life-changing nel resort a Honolulu, trovarsi invece a dover scansare pozzanghere fangose sul prato del boschetto, mentre sul palco in lontananza un malandato e trascurato Chad Kroeger gli ricordava che quell’immagine di lui (anche quella) così conciato e vestito probabilmente non l’avrebbe mai risparmiato o lasciato in pace. «this is how you remind me» risuonava alle sue orecchie più come una minaccia che come il verso di una canzone.
    Avrebbe potuto smaterializzarsi all’istante e scappare a casa, ma a quel punto era convinto che le telecamere di Eugene Jackson l’avessero già filmato, quindi tanto valeva abbracciare quella croce, avvicinarsi al primo stand, e mostrare quanto fosse effettivamente dispero «ma non è che per caso vendete anche la droga qui?» chiedo.
    stressed__wolfie
    i only want my peace that's it

    gifs: mistikfir.tumblr.com
    i panic! at (a lot of places besides) the disco
    i see it, i like it, i want it, i got it
  2. .
    frederik faustus
    teacher, headache
    And that's me, that's me The boy with the broken halo,
    That's me, that's me The devil won't let me be
    Freddie era felice.
    Rilassato.
    Raggiante — vabbè, ora non esageriamo. Ma sì, quella sul suo viso era davvero l'ombra di un sorriso, riuscite a crederci?
    Forse si sarà drogato, forse è solo il professor Jackson che ha preso la polisucco, forse ha vinto alla lotteria, forse è emozionato per il prossimo San Valentino — tutte ipotesi che circolavano nell'aria, borbottate a bassa voce dall'uno o dall'altro studente, e tutte possibili, certamente, ma non le più realistiche e intelligenti.
    Forse ora fa fare tutto il lavoro al suo assistente e ha meno lavoro, forse ha iniziato a scopare, forse è solo... felice.
    Din din din.
    Cioè, non faceva fare tutto il lavoro al povero Hugo Cox, chiariamolo, ma doveva ammettere che delegare, di tanto in tanto, e prendersi una pausa, gli stava facendo più che bene, e che gli piaceva il modo in cui il Cox stava lavorando, soprattutto ora che aveva imparato che non c'era bisogno di chiedergli ogni minuto se avesse bisogno di qualcosa e che poteva tranquillamente starsene in ufficio e leggere in silenzio mentre lui faceva altro.
    E magari aveva pure iniziato a scopare (sempre Freddie, non Hugo. Scusa Hugo), che ne sapete voi, e forse non aveva mai davvero smesso!!!1!
    Ma sì, in soldoni si poteva dire che in linea di massima il Faustus fosse semplicemente... felice, che era un fatto ambiguo sempre, ed ancora più strano se contiamo che tra due giorni a quella parte ci sarebbe stato il temutissimo plenilunio e la sua vicinanza iniziava a farsi sentire. Eppure, a parte la tipica espressione da cane bastonato e da perenne mal di testa, il prof di Trasfigurazione sembrava star affrontando quella giornata nel modo più pacifico possibile.
    Che dite, non c'entrava assolutamente nulla il fatto che al suo fianco per quella lezione non c'era il neopartoriente professore di Arti Oscure e l'ormai disoccupato professore di Strategia (no davvero, mica l'aveva capito ora cosa faceva il Barrow dopo aver lasciato il posto — fisso — a Hogwarts).
    Guadalupe Ramos e Anjelika Queen erano a mani basse le persone con cui aveva lavorato più facilmente (non ce voglia Mae): avevano stabilito i compiti in silenzio, avevano stilato degli obiettivi in silenzio, e si erano propriamente divisi i ruoli in silenzio. C'era forse qualcosa migliore di quello? Nessuna gita, nessun video dal dubbio gusto, nessun pappagallo pronto a molestare studenti, e nemmeno un giro omicida sullo spacobus guidato dal Jackson: il paradiso.
    Il gruppo classe aveva infatti raggiunto il San Mungo in modo assolutamente veloce e indolore, attraverso delle pratiche e magiche passaporte che li avevano catapultati giusto di fronte all'entrata dell'ospedale magico, dove il tedesco aveva fatto un passo avanti e prese la parola con un colpo di tosse.
    «bentornati, ragazzi» fece un giro veloce con lo sguardo per assicurarsi che ci fossero tutti e che nessuno (e perché proprio ficus) non si fosse perso, ma sapeva che nel frattempo gli assistenti si erano già mossi per contarli uno ad uno, quindi non perse ulteriore tempo e proseguì: «la Professoressa Ramos è stata sufficientemente chiara ed esaustiva sulle regole che dovrete seguire mentre siamo qui, quindi non c'è bisogno che le ripeta, giusto?» alzò il sopracciglio, guardò torvo qualcuno più di qualcun altro, poi annuì «bene, allora possiamo procedere: una volta all'interno dell'ospedale verrete divisi in gruppi da due o da tre, e ogni gruppo verrà condotto in diversi reparti e da lì verrà affidato a una diversa equipe di medici. Il vostro compito è molto semplice» is it? considerando gli studenti presenti non ci avrebbe messo la mano sul fuoco «dovrete guarire i pazienti a voi assegnati» la risata non-troppo-soffocata della Queen la diceva lunga su quanta fiducia il trio di professori avesse negli studenti, ma il Faustus continuò con la sua spiegazione. «vi verrà consegnata la cartella clinica del vostro paziente» sventolò davanti ai loro visini confusi il tipico fascicolo color giallo contenente diverse carte e diversi fogli «e in base a quello che leggerete sulla cartella, quello che vedrete con i vostri occhi, e i materiali che avrete (o non avrete) a disposizione, dovrete trovare la giusta cura per il loro problema. Ricordate che oggi non vi si chiede di essere dei medimaghi, ma di mettere in pratica quello che avete imparato durante le ore di Pozioni, di Erbologia, e di Trasfigurazione, chiaro?» ancora un attimo di silenzio per guardarli sommariamente, poi con un cenno del capo si convinse che (non) erano pronti «bene, possiamo iniziare allora, e mi raccomando» detto un po' sottovoce ma con una nota di puro terrore «non uccidete nessuno» a quel punto lasciò che fossero gli assistenti a dividere la classe nei gruppi stabiliti, mentre i tre colleghi prendevano posto all'entrata dell'edificio, pronti a supervisionare ora questo gruppo ora quell'altro, in una giornata di cultura, di pratica, di apprendimento, e di totale relax 🥰🥰
    «ah Cox» prese il suo assistente da parte solo per un attimo, prima di lasciarlo andare con il suo gruppetto «se qualcuno fallisce davvero tanto hai carta bianca per mandarlo direttamente in sala torture» una pacca sulla spalla del più giovane e poi via, insomma buon divertimento studenti, mh?
    32 | 1991
    transfiguration
    werewolf
    sinister kid
    the black keys


    SPOILER (click to view)
    OFF // ben ritrovati, amici! come spiegato nel post, quindi, gli studenti sono al San Mungo per fare, letteralmente, pratica sul campo: sono stati portati al San Mungo alle ore 10.30, dai professori e dai loro assistenti, e dopo una breve spiegazione di come si svolgerà la giornata, sono stati divisi in coppie/trii, ed è stato affidato a ciascuno di loro un fascicolo contenente un caso reale e attualmente in cura presso l’ospedale; da quel momento, la mattinata la passeranno nei reparti di competenza per eseguire il compito.
    (Potranno fare un’ora e mezza di pausa pranzo dalle 12.30 alle 14, e poi continuare le attività nel pomeriggio, fino alle 16.30, ora di raccolta e di rientro al castello.
    Ogni caso si differenzia per cause e reparto, ma lo scopo dei gruppi è sempre lo stesso: analizzare il caso e preparare una pozione che sia adatta a curare, o alleviare, i dolori della patologia.
    Ci sono diverse tipologie di pozioni che potrebbero essere richieste (es: pozione generica, veleno e/o antidoto, unguenti, elisir, distillati, ecc) ma la modalità per svolgere il compito sarà la medesima per tutti.

    HOW TO.
    1. dopo aver letto attentamente la lista con studenti e fascicoli, andate a cercare il vostro (o i vostri) compagno/i di progetto, e organizzatevi; non sarà necessario coinvolgere i professori su telegram, in quanto avete libero arbitrio su come portare avanti il compito, sta tutto nelle vostre mani;

    2. dividetevi i compiti — nello specifico, ogni studente del team dovrà postare un pezzo del progetto, più o meno in questo modo.
    PG1 → erbologia (// stilare un elenco degli ingredienti, che deve contenere almeno due piante con annessa motivazione sulla scelta; possono essere anche inventate, ma non è un requisito fondamentale; in ON, a tutti gli studenti viene fornita una lista di ingredienti insieme al fascicolo, alcuni appuntati dai medimaghi, altri ipotizzati, altri già utilizzati; tra questi può esserci un ingrediente sbagliato che gli studenti dovranno riconoscere e correggere — in OFF, tutto questo, è ovviamente affidato a voi, sia la lista “sbagliata” che l'ingrediente che va eventualmente sostituito)
    PG2 → pozioni (// descrivere la ricetta su come preparare la pozione)
    PG3 → trasfigurazione (// inventare un incantesimo di trasfigurazione secondo le istruzioni date nel fascicolo del paziente; la trasfigurazione può consistere in una semplice trasformazione (ex: un ingrediente sbagliato in un altro ingrediente, oppure un ingrediente sbagliato/in più in un oggetto che vi manca per la creazione della pozione) o, in altri casi, in una trasformazione trans-specie (ex: una parte del corpo del paziente è trasfigurata in qualche altra cosa).
    ndF (note di Freddie): sarà specificato nel fascicolo se avete a disposizione un ingrediente errato o se vi manca un oggetto
    IMPORTANTE: nel caso della trasfigurazione trans-specie, in ON gli studenti dovranno castare un incantesimo di detrasfigurazione generale, ma in OFF andrà comunque inventato l’incantesimo che ha portato a quella trasfigurazione, che gli studenti dovranno citare in ON.


    N.B.: in caso di coppie, PG1 prenderà l’elenco degli ingredienti + la ricetta; PG2 l’ingrediente eventualmente errato e l’incantesimo per trasfigurarlo.

    3. postate in questa discussione scrivendo sotto spoiler la parte del compito, compilando i moduli che vi forniremo, e ricordandoci con chi siete in gruppo ♡

    4. avete tempo per postare la vostra parte di compito entro e non oltre il 9.02 (tutta la notte compresa, dai, ci sentiamo buoni); chi fallirà a svolgere l’assegnazione entro la data, verrà bocciato (no, scherzo) (unless?).


    modulo per erbologia
    HTML
    <b>lista ingredienti:</b> (max 10 in totale, compreso quello errato)
    <b>ingrediente sbagliato:</b> + motivazione

    (in caso vogliate inventare delle piante: )
    <b>nome:</b>
    <b>descrizione:</b> petali, colore, stelo, semi, foglie, ecc ecc
    <b>proprietà:</b> magiche e non


    modulo per pozioni
    HTML
    <b>nome:</b> nome_pozione
    <b>descrizione:</b> blablabla
    <b>lista ingredienti:</b> solo quelli corretti
    <b>procedimento:</b>
    1. blabla
    2.blabla
    3. blabla
    4. ecc ecc ecc.
    <b>effetti:</b>
    <b>effetti indesiderati:</b>


    modulo per trasfigurazione (ricordate di cambiare anche il livello (matricola, apprendista, mago, leader), a seconda della difficoltà dell’incantesimo!)
    HTML
    <div class="card objs LIVELLO trasfigurazione">
    <h2>NOME_INCANTESIMO</h2>
    <p><b>Formula:</b> <i>formula_qui</i>. ++ descrizione_incantesimo (Cosa fa, come funziona, ecc)</p>
    <h6><span>info_incantesimo (verbale, non verbale, colore del fascio, gesto della bacchetta, ecc)</span></h6>
    </div>



    // nello spoiler qui sottostante troverete i fascicoli per i diversi gruppi //



    GRUPPO 1 – 3° PIANO NEUROLOGIA
    (sinead + mis)


    SPOILER (click to view)
    POZIONE GENERICA

    Paziente: Aidon Rimemba

    Sintomi ed evidenze: problemi di concentrazione, difficoltà relative al sonno, marcate e talvolta esagerate reazioni agli stimoli esterni

    Diagnosi: effetti collaterali per oblivion andato male

    ndF: vi manca proprio un ingrediente se volete finire la pozione


    GRUPPO 2 – 2° PIANO VIROLOGIA
    (clay + nahla)


    SPOILER (click to view)
    VELENO (NON LETALE)

    Paziente: Mr. Fungus

    Sintomi ed evidenze: gonfiore dei linfonodi, febbre, sudorazione

    Diagnosi: infezione da contagio vegetale

    ndF: vi diro, a occhio e croce credo che i suoi capelli non fossero verde pisello prima


    GRUPPO 3 – 1° PIANO ORTOPEDIA
    (paris + ictus)


    SPOILER (click to view)
    ANTIDOTO

    Paziente: Chan Kemorde

    Sintomi ed evidenze: ferita profonda e purulenta, pelle attorno annerita, arto opposto trasformato in zampa di cavallo

    Diagnosi: morso di creatura magica

    ndF: noope, quella zampa proprio non dovrebbe essere lì


    GRUPPO 4 – 2° PIANO TOSSICOLOGIA
    (ficus + mood + roxie)


    SPOILER (click to view)
    UNGUENTO

    Paziente: Vary Cello

    Sintomi ed evidenze: comparsa di puntini rossi pruriginosi a chiazze su varie parti del corpo, e gonfiori alle mani e ai piedi

    Diagnosi: eruzione cutanea dovuta a reazione allergica

    ndF: no, la professoressa Ramos NON si è dimenticata di darvi quell’erba lì


    GRUPPO 5 – 1° PIANO CHIRURGIA
    (ben + mona)


    SPOILER (click to view)
    ELISIR

    Paziente: Morph Yina

    Sintomi ed evidenze: spossamento, confusione e stanchezza eccessiva

    Diagnosi: sollievo post-operazione chirurgica

    ndF: sono abbastanza sicuro che il suo tatuaggio non fosse una svastica prima dell’operazione


    GRUPPO 6 – PIANO TERRA URGENZA E PRONTO SOCCORSO
    (darah + theo)


    SPOILER (click to view)
    DISTILLATO

    Paziente: Margy Kabula

    Sintomi ed evidenze: convulsioni, nausea, e perdita di conoscenza

    Diagnosi: ferita magica causata da incantesimi oscuri

    ndF: un ingrediente mi sembra proprio superfluo, invece il mortaio per le erbe che vi manca…


    GRUPPO 7 – 4° PIANO ANATOMIA PATOLOGICA
    (kaz + delilah + mary jane)


    SPOILER (click to view)
    DISTILLATO

    Paziente: Fatykaz Tuy

    Sintomi ed evidenze: lento irrigidimento muscolare, senso di bruciore crescente all’interno del corpo, mano sinistra trasformata in una mano di un lego

    Diagnosi: maledizione di tipo fisica causata da artefatto incantato

    ndF: no, non potete lasciargli quella mano; no, nemmeno se è divertente
  3. .
    whofrederik faustus
    roleguest (groom's side)
    outfitdress (vibes)
    info31 y.o., pureblood
    infoprofessor, werewolf
    Quindi, l’ex corvonero non aveva mangiato, e incredibilmente aveva fallito anche nel bere; in pratica aveva passato l’intera cerimonia a registrare i movimenti delle sue persons of interest? Sì, e stigrandissimicazzi se di tanto in tanto era stato fin troppo plateale nel guardare, e se le occhiate lanciate al biondo non erano state del tutto gentili. Non era bravo a nascondersi, Dominic, e di certo prender parte alla guerra non lo aveva trasformato in un Rambo provetto capace di mimetizzarsi tra i cespugli. Ci aveva provato, ma davvero non era riuscito a non prestare attenzione a qualsiasi movimento della sua ex ragazza, e di certo non a toglierle gli occhi di dosso – non ci era mai riuscito nemmeno in circostanze più favorevoli, figurarsi in quel momento. E come se quello non fosse abbastanza, per la nuova fiera della tortura, una volta che i suoi occhi avevano preso nota di quelle immagini, non era più riuscito a eliminarle dalla sua testa, ma le rivedeva e riviveva in loop, quasi come se il suo cervello si divertisse a tormentarlo e a prendersi gioco di lui.
    Il solito, crudele, promemoria che era stato lui l’artefice del suo destino e che se c’era un altro ragazzo al fianco della Hillcox quella sera, la colpa non era che la sua.
    Bel lavoro, Cavendish – ma quella non era di certo tra le espressioni che la vocina della sua coscienza continua a ripetergli, che invece prevedevano sfumature più colorite che facevano parte del campo semantico di “idiota” e altri epiteti poco carini.
    Ma il vocabolario con l’etichetta vietato ai minori era solo la punta dell’iceberg, e pertanto la parte meno dolorosa di tutta quella situazione.
    Era geloso, il Cavendish, e non nel modo (un po’) teneramente adolescenziale, quello non era un capriccio, e non era una questione di orgoglio personale. Non sentiva il bisogno di affermare che fosse arrivato prima di qualcun altro, che le dita accorte di Nice avevano compiuto lo stesso percorso sulla sua schiena prima di farlo su quella di un altro; non sentiva la necessità di asserire una certa superiorità rispetto all’altro ragazzo – benché più di una volta il pensiero di marcare il territorio con un pugno dritto dritto sul naso del Calloway gli fosse saltato in mente, è giusto che tu lo sappia Zelda.
    La gelosia che stava provando in quel momento era ben diversa da quella che aveva provato da diciassettenne, quando si era visto soffiare la fidanzata da sotto il naso, e in questo caso aveva anche ben poco a che vedere con l’altro ragazzo. Quello che sentiva più di tutto era una nostalgia viscerale e quasi distruttiva, una mancanza che si manifestava sul piano fisico – e quei sentimenti non riguardavano nessun altro se non Nice Hillcox.
    Sì, era vero che, tra le altre cose, ci era passato prima lui, ma non pensava che quel dettaglio lo rendesse il detentore di un qualche premio o permesso speciale; tuttavia, proprio sulla base di quello, sapeva perfettamente quale potessero essere gli effetti di quelle attenzioni, lo ricordava fin troppo bene – ed era quello che lo teneva con lo sguardo incollato alle due figure vicine. Non riusciva a fare finta di niente.
    Aveva percepito la tranquillità che quella carezza sulla schiena doveva aver trasmesso a Zelda perché c’era stato prima lui, e aveva sentito i suoi muscoli rilassarsi ogni volta che le dita affusolate della stilista avevano percorso la sua pelle; aveva percepito la sicurezza e la fermezza della mano della mora sul petto perché lui ci era passato già, aveva compreso ogni sguardo complice e ogni occhiata di rassicurazione perché era stato il primo a rifugiarsi negli occhi chiari dell’ex serpeverde, cercando dietro il gelo apparente quel velo di inaspettata morbidezza. E ad ogni scenario di quel tipo, a ogni ricordo, aveva sentito la voragine nel suo stomaco farsi sempre più grande, e il cuore sprofondare lentamente nelle viscere del suo corpo. Dominic era geloso, sì, ma lo era di tutte quelle attenzioni che la ministeriale non gli avrebbe mai più rivolto (a ragion veduta, ma questo era un altro discorso), di chiunque fosse il ragazzo che l’accompagnava quella sera perché sapeva che sarebbe stato migliore di com’era stato lui – come amico, come fidanzato, come conoscente, o qualsiasi fosse il loro status. Era geloso dello sguardo privo di rancore e del tocco morbido e delicato, ma ancor più che geloso, Dominic si sentiva perennemente in apnea, e sapeva che ci fosse un solo modo per tornare a respirare.
    Era quindi rimasto col braccio teso verso Nice, il respiro bloccato nell'attesa, e solo quando — finalmente — lei gli porse la mano poté svuotare i polmoni e lasciarsi andare a un accenno di sorriso; perché quel tocco morbido era così familiare da farlo sentire immediatamente a casa per la prima volta dopo mesi, perché l'aveva desiderato per così tanto tempo che gli sembrava che il palmo della mano bruciasse a quel contatto, e aveva paura di lasciar andare la presa e rovinare tutto.
    Strinse allora con decisione ma delicatezza le dita della mora nella sua mano, azzardando solo a una leggera carezza sul dorso di lei con il pollice, e poi fece un passo indietro, trascinando Nice con sé verso la pista da ballo, ma dopo aver lanciato dopo una veloce occhiata alla sala cambiò repentinamente idea. Si fermò, allora, e fece mezzo passo avanti verso la ministeriale, diminuendo quasi completamente la distanza tra i loro corpi e i loro visi, senza mai lasciare la presa dalla sua mano. «so che ti sto chiedendo tanto» abbassò appena lo sguardo sui suoi occhi «ma fidati di me» era consapevole anche lui di quanto pesassero quelle parole, ma strinse con un po' più di convinzione la mano nella sua, e poi li smaterializzò.

    [stacchetto? Stacchetto.]

    Freddie poteva non sapere l’anno in cui si era diplomato Nate (ma avevano trent’anni, ancora a pensare all’anno del diploma? Eddai Nathaniel, gli amici adulti non parlano di queste cose!!1) o che Piz avesse frequentato proprio la stessa scuola e la stessa casata del sopracitato collega negli stessi identici anni (ma come poteva saperlo se avevano scambiato in tutto dieci parole, sette di cui agli incontri scuola famiglia, e per la maggior parte del tempo il Faustus era stato distratto dalla circonferenza spropositata dei suoi bicipiti?), ma sapeva ballare. Eccome se sapeva farlo, incredibile ma vero.
    Casa Faustus poteva anche esser stato un inferno per lui da bambino – e lo era stato – ma a certe tradizioni nobili non si poteva rinunciare neanche quando non si aveva più un soldo e la famiglia era allo sfascio. Le lezioni di balli classici (e tradizionali, duh) non ammettevano repliche, e nemmeno sua madre, ma Fred non aveva mai pensato di essere davvero portato per quel genere di cose, era troppo rigido e impostato e… ora che ci pensava bene l’ultima volta che aveva ballato con qualcuno era stata…
    (lo sapete tutti quando è stato, non c’è bisogno che lo dica .)
    si voltò verso il bancone e ordinò un calice di champagne, «due» si corresse, perché l’alcool non era mai abbastanza quando il letterinegate tornava a tormentarlo; e poi erano (quasi) tutti lì, difficile non pensarci. Prima o poi avrebbe smesso di fingere che quel giorno non fosse mai esistito e avrebbe preso la situazione di petto, ma quello non era ancora il momento giusto per farlo. E allora mentre il centro della sala veniva pian piano occupato da coppiette – e non – che accompagnavano Will e Akelei nel loro primo ballo, lui se ne stava lì in disparte, felice di non dover ballare, e pronto a mandare giù anche quel bicchiere di alcool, scansionando distrattamente la sala; esattamente la stessa cosa che stava facendo, dall’altra parte della stanza, Nelia Hatford. Le cattive abitudini erano dure a morire, e pure vestiti di tutto punto per la cerimonia non riuscivano a svestirsi completamente dei panni di professori (e quindi supervisori).
    Sigh.
    Gli toccava davvero affrontare quella situazione di petto, prima o poi, quindi quando il cameriere gli consegnò i sue due calici di champagne, prese un respiro profondo e senza pensarci due volte attraversò la sala a grandi passi per andare ad affiancare la Prof di Corpo a Corpo.
    «mh, penso tu possa rilassarti per il momento» si avvicinò cauto e a passi lenti «non ci sono bambini da sorvegliare oggi – nemmeno Eugene, la gravidanza deve avergli fatto bene» lanciò un’occhiata al Professore di AO e alla sua famiglia, poi tornò a posare lo sguardo sulla Hatford, quindi le offrì uno dei calici. Cosa avrebbe dovuto dirle? cosa si diceva in quei casi?
    Quella situazione lo metteva a disagio e in imbarazzo, e credeva che fosse più che evidente, ma per una volta tanto decise che quello poteva passare in secondo piano, perché poteva solo immaginare quale scene avevano tormentato la fu Meisner in quel giorno, e se anche non sapeva quali parole fosse meglio usare, poteva accogliere il consiglio dell’Henderson e semplicemente provare ad essere un amico.
    Prese solo un sorso dal suo flute e guardò distrattamente la sala muoversi a ritmo per quel ballo «è stata… una bella cerimonia» tornò a prestare attenzione alla collega al suo fianco «sta per finire» continuò stirando appena l’angolo delle labbra all’insù in un sorriso più morbido, con il sottotesto nemmeno troppo nascosto che tra un po’ avrebbe potuto rilassarsi e lasciarsi andare anche lei. E poi, perché all’imbarazzo non c’era mai fine: «stai molto bene comunque, complimenti» dai, era stato abbastanza amico?? quanto su una scala da brofist a bacio in fronte? hhh

    [stacchetto n.2? stacchetto n.2]

    Avrebbe potuto scegliere tanti posti; sarebbe potuto tornare a Firenze e rivivere il primo vero appuntamento ufficiale, o andare in cima alla Torre Eiffel, nella città degli innamorati per eccellenza, nella stanzetta dell'infermeria di Hogwarts o nel salotto di casa loro, posti privati e pieni di significato; ma la verità era che quello era il posto perfetto, e non c'era nulla che potesse competere con l'atmosfera di un matrimonio; ma sentiva anche di aver bisogno di un momento solo per loro per potersi dare l'opportunità di essere vulnerabili.
    Il viaggio fu breve e indolore, e atterrarono con i piedi sul prato poco lontano dalla sala della cerimonia. Potevano sentire la musica riecheggiare in lontananza, gli applausi e i cori di incitamento per il primo ballo della coppia di neosposisini, e le luci delle decorazioni li illuminavano fiocamente, ma erano solo loro due, e questa era l'unica cosa che importava al Cavendish.
    Si schiarì leggermente la voce, mentre si prendeva solo un attimo per cercare sul telefono la canzone giusta (la numero 3, secondo il sondaggio, ma visto che sono comunque ascendente bilancia le metto tutte); almeno quello non era un compito troppo difficile, ce l'aveva pronta da ben tre anni.
    Solo allora, con un sorriso un po' timido, strinse più saldamente la mano della ragazza nella sua e poi l'avvicinò a sé, tenendola stretta al suo corpo con l'altra mano alla base della schiena.
    Se gli era bastato il leggero contatto di prima per tornare a sentire l'aria nei polmoni, quella vicinanza, d'altra parte, stava per regalargli l'effetto opposto, perché sentiva che un infarto era più che vicino; e credeva che anche Nice lo sapesse, perché il tumtumtum del suo cuore era fin troppo veloce e assordante perché l'ex serpeverde non se ne accorgesse. Ma la tensione sembrava essere accumulata tutta lì, e fortunatamente pareva avergli risparmiato le gambe, perché sebbene più che un ballo vero e proprio fosse più simile a un lento e cadenzato ondeggiare, non si tirò indietro da quei movimenti, e piuttosto ne prese la guida — si era allenato davvero, mica aveva esagerato.
    Inspirò profondamente e lasciò che il profumo della Hillcox gli penetrasse nelle narici, come se bastasse quello a infondergli la calma, e poi abbassò appena il viso per sfiorare con la punta del naso l'orecchio della ragazza — perché nonostante fossero vicini e fossero da soli, parlare a bassa voce era comunque una delle regole base del lento. Again, aveva studiato, ve l’avevo detto. «spero che il tuo fidanzato te l'abbia già detto che sei bellissima» la sfumatura ironica nel tono non era così difficile da notare, così come non lo era il particolare accento posto su quella parola; certo che sperava in una smentita, ma non se l’aspettava nemmeno – conosceva abbastanza la ragazza da sapere che se poteva lasciarlo un po’ a soffrire, l’avrebbe fatto volentieri. «altrimenti mi toccherà dargli qualche consiglio» si concesse addirittura del sarcasmo e rise spontaneamente di se stesso, ma tornò serio dopo un attimo e si prese del tempo per apprezzare la musica prima di parlare di nuovo all’orecchio della minore «non sono la persona adatta a dare consigli» chiarì, a scanso di equivoci «ma se fossi il tuo fidanzato ti direi davvero che sei bellissima, che sono fortunato ad averti con me, che non farei mai niente che possa farti soffrire, e – esitò solo per istante, con le labbra appena dischiuse a pochi centimetri dal viso di Nice – e che ti amo tanto» spinse leggermente leggermente le dita sulla sua schiena e la strinse ancora un po’ al suo corpo, ma poi rimase in silenzio e lasciò che fossero di nuovo la musica e il suo battito irregolare a riempire il vuoto tra di loro – perché dopotutto lui non era più il fidanzato di Nice, e non poteva dirle niente di tutto quello.
    But tell me you love me,
    come back and haunt me,
    Oh and I rush to the start
    when3 september 2023
    avignon, provencewhere
    board'till death do us part
    the scientist
    coldplay
    whodominic cavendish
    roleguest (groom's side)
    outfitdress (vibes)
    info27 y.o., pureblood
    infohealer, former ravenclaw
  4. .
    dominic
    swag
    apprendista - paladino devoto
    dominic cavendish: arco e frecce
    swag jättelik: telecinesi - martello
    TEAM PRO ABBY
    accetto le conseguenze delle mie azioni
    qui finisce il mio agire e inizia il mio silenzio
    sono nel pieno delle mie facoltà mentali
    prendo i pe per: dominic - holden - julian - mort

    holden
    marjorie
    apprendista - guerriere cacciatore
    holden collins: scimitarra
    marjorie marshall: mazza da baseball
    TEAM CONTRO ABBY
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    qui finisce il mio agire e inizia il mio silenzio
    sono nel pieno delle mie facoltà mentali
    prendo i pe per: swag - gin - freddie

    mort
    kaz
    apprendista - guerriero berserker
    mort rainey: rivoltella
    kaz one: pistola semiautomatica
    TEAM PRO ABBY
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    alessia
    procione killer
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    alessia: sonno profondissimo
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    prendo i pe per: PG - PG - PG - PG

    SETTIMANA FINALE: Dom - Mort - Holden


    Edited by f-word! - 30/4/2023, 10:12
  5. .
    QUOTE
    perché sto facendo la brava scolara e leggo le coseh.

    brava così si fa non come me quando mi sono presentata senza aver letto attentamente tutti i regolamenti, e dopo tre anni eccomi qua, con quesiti basilari a cui lo staff gentilmente mi risponde perché in realtà amano tutti i loro figli anche quando sono indegni!!!

    ci siamo già beccate su telegram ma arrivo anche qui come promesso SONO ALESSIA CIAO BENVENUTISSIMA!!!!

    ti dirò ti dirò a me non è mai dispiaciuto come scrive la Rowling, poi che sia una persona di merda eh vabbè capita la gente fa schifo, ma non ho mai trovato che scrivesse male, sarà che essendoci cresciuta mi ci sono affezionata e anche abituata, però sì insomma nessun dubbio sulla sua persona invece.
    anch'io quasi 25 anni anch'io studentessa fallita, ma vergine e non gemelli fortunatamente perché ho già troppe personalità da gestire.
    i libri che devo finire ora sono troppi! davvero davvero davvero troppi, e troppi sono per diversi esami, ma per il momento li sto ignorando? esattamente, facciamo finta di non pensarci I pretend I do not see è il mio motto ultimamente.
    sono molto appassionata di fumetti anch'io anche se ora non ne leggo da un bel po', ma ho iniziato con x-men (first class, pulcini bellissimi) e spider-man (a 15 anni ero una basic grunge girl), ma prima di loro ho avuto per decenni l'abbonamento al Topolino e praticamente ho imparato a leggere con quei fumetti asjfhasfn
    non so neanch'io che altro dire perché
    a) sono terribile nelle presentazioni - e a rispondere
    b) sono in deprivazione di sonno e ho preso una tazza di té che mi ha fatto effetto caffé (non bevo caffé da 5 anni quindi immaginerai che per me è l'equivalente della cocaina)
    c) ti hanno già detto tutto gli altri quindi

    BENVENUTISSIMA ANCORA! Eee spero ti troverai bene, spero tu non sia rimasta traumatizzata dal nostro caos e spero di vedere le tue bestiole (plurale perché anch'io ero partita con "no io penso di fare un solo pg" e ora ne ho 11 -- per il momento, poi qualcuno morirà probabilmente e ne nasceranno altri ma chissà) in giro e ruolare!! < 3
  6. .
    freddie faustus
    Saggiò con la lingua il liquore all'interno della sua bocca e concentrò anche lo sguardo sull'alcolico, evitando accuratamente gli occhi degli altri commensali e posando i suoi sul bicchiere ancora mezzo pieno – o mezzo vuoto? Il punto di vista era facilmente interscambiabile, soprattutto quando in un attimo poteva cadere, così come evidentemente si augurava Javier e così come evidentemente stava riuscendo a fare.
    «pensavo di averti dato tutte le basi necessarie. hai bisogno di un ripasso?» alzò il capo per lanciare uno sguardo veloce alla fonte di quella provocazione e contemporaneamente alzò anche il sopracciglio, in un'espressione quasi stupita. Lo stava davvero facendo? Premere un universale pulsante play che avrebbe attivato nella mente di tutti gli altri le stesse immagini che ritraevano i due? Audace. La trovava una mossa un po' berserk in effetti, ma a quanto pare Freddie aveva male inquadrato Javi e i due non condividevano lo stesso pizzico di amor proprio. In altre circostanze avrebbe anche riso — si sarebbe fatto una grossa e grassa risata piena, anzi, e avrebbe offerto una bevuta in nome delle sue pessime abilità di ballerino, ma in quella situazione gli sembra too soon anche per i suoi gusti. Sapeva concedersi e abbandonarsi ai piaceri della famosa autoironia, ma in quel caso aveva un certo orgoglio da difendere, una reputazione, o almeno quel poco che ne rimaneva.
    Accennò un piccolo, imbarazzato, sorriso all'insù e piegò la testa di lato verso la spalla, incassando il colpo e non replicando; sapeva che Javi avrebbe captato perfettamente il touché sotteso nel suo sguardo, prima di abbassarlo, masticando una risposta che reputò meglio non dire ad alta voce.
    Era anche vero, però, che dalla parte opposta del ring l'eccelso ballerino stava giocando secondo una tattica totalmente diversa, che doveva consistere in una e una sola cosa: attaccarlo.
    Ricambiò lo sguardo dell'altro, ma non riuscì a sostenerlo e fu costretto a tornare sul suo Talisker; fece scivolare il ghiaccio nel bicchiere, e giocò con il liquido rimanente, prima di decidere di prenderne un sorso.
    Con la mano destra tirò su la manica sinistra della camicia per scoprire l'avambraccio, poi fece lo stesso con la sinistra, lentamente, come se si stesse preparando per scaldare i muscoli e fare s pugni. In effetti, si schiarì la voce subito dopo e una volta incrociate le braccia al petto, puntò le iridi chiare sul volto olivastro di Javier, e stavolta non solo sostenne il suo suo sguardo, ma si concesse anche un ghigno un po' giocoso. «e qual è la tua storia da raccontare, invece?» alzò il mento verso l'altro, e per quanto volesse suonare provocatorio in realtà era davvero interessato. «dev'essere una storia interessante, non è da tutti ballare in quel modo», lanciò uno sguardo divertito ad Amos e lo guardò un attimo con più attenzione — lo ricordava diverso, ma in effetti per la maggior parte del tempo non aveva avuto un volto, quindi poteva essersi facilmente confuso. Comunque, non era quella la questione principale: «hanno addirittura chiesto il bis» rimarcò il concetto, e stavolta evitò di poter inciampare a sua volta. «e nonostante la lezione privata non mi sentirei mai in grado di replicare».
    Concluse, poi fece scivolare ancora un sorso di liquore nella gola, perché sentiva di avere bisogno per affrontare il discorso che si era appena aperto; picchiettò le dita sul bordo del bicchiere e poi sorrise un po' amaro «attrazione, cazzate, e sesso? mh» si fece pensieroso, scrutò ancora la figura del più grande. «ruvido» sentenziò infine, non esattamente deluso, e neanche sorpreso, ma neppure del tutto indifferente, e infatti fece per dire qualche altra cosa, ma poi cambiò idea scuotendo la testa. «comunque eviterei di parlare di sesso davanti a un minorenne» no, se ve lo state chiedendo non si erano portati Davide dietro, ma un altro minorenne sì e quello era Amos, can't change my mind.
    Keep on dreaming,
    don't stop breathing,
    fight those demons
    Sell your soul,
    not your whole self

    31 y.o.germanwerewolf

    SPOILER (click to view)
    andate e collezionate la figurina, miei giovani padawan, questo è il mio regalo per voi
  7. .
    freddie faustus
    Come cambiavano le cose quando vedevi finalmente i volti delle persone con cui stavi interagendo, e soprattutto quando loro potevano vedere te; se prima la richiesta di un “appuntamento in amicizia” non gli era sembrata così male, ora che quella prospettiva stava per diventare reale e tutti gli altri avevano dei volti e dei nomi più o meno conosciuti voleva solo trovarsi una scusa qualsiasi e scappare. Avrebbe anche potuto farlo, in effetti, dire di dover portare i cani a spasso e smaterializzarsi via, lontano; avrebbe addirittura preferito prendere Davide per la mano, comprargli un happy meal al McDonald’s più vicino e aiutarlo a montare pezzo per pezzo la sorpresa. Eppure, non optò per nessuna delle due alternative, ma si fece forza e seguì il gruppo delle lettere nel pub scelto dal collega – e perché? Fondamentalmente perché aveva paura che parlassero (e parlassero male, nello specifico) di lui, che lo prendessero in giro, o peggio che potessero scambiarsi opinioni su come ballava o come baciava visto che, a conti fatti, aveva baciato praticamente metà gruppo, o che in generale si parlasse di qualcosa di cui lui sentiva di dover essere a conoscenza, e non gli piaceva affatto essere all’oscuro di cOsE – quindi sì, la sua presenza lì era suo malgrado necessaria, ma nonostante tutto sperava comunque di essere smentito e di passare una piacevole serata in compagnia dei suoi fellow boomer (e Amos, che ancora non aveva capito come avesse fatto a intrufolarsi tra di loro visto che aveva appena compiuto diciotto anni).
    Si stava ancora guardando intorno studiando l’arredamento bizzarro del locale – lo stile industrial non era ancora arrivato nel mondo magico – quando si ritrovò a sorridere divertito per la perplessità generale sulla definizione di aperitivo.
    «apericena» si intromise tornando a guardare i compagni al tavolo «a quanto pare i giovani lo chiamano così» e lui lo sapeva perché quando entrava in aula la maggior parte delle volte gli studenti pensavano ancora ai beati fatti loro e stavano ancora organizzando uscite tra di loro, non di certo perché aveva mai partecipato a uno di quegli incontri ibridi, e infatti la sua scelta di cocktail non era affatto la tipica scelta da aperitivo, perché il suo «talisker doppio con ghiaccio» era solitamente riservato a situazioni più disperate; ma era pur sempre un mannaro e se ormai è canon che questi abbiano bisogno di una quantità maggiore di alcool per sentirne gli effetti, allora quello era solo l’inizio per il professore di Trasfigurazione.
    «L'unico difetto è che non sia serata karaoke: non mi sarebbe spiaciuto sentirvi di nuovo cantare. Ma potete sempre ballare» ecco, ad esempio in quel momento avrebbe fortemente desiderato tracannare il suo bicchiere di bourbon, rivolse un’occhiata sfuggente a Ptolemy ma tenne a freno l’imbarazzo e rise voltandosi verso l’Henderson, incrociando le braccia al petto «non lo so, Nate, forse ti cedo il posto, alle prove del drama club sembravi decisamente più portato di me» annuì con convinzione e anche un pizzico divertito. «peccato, ci meritiamo il bis» indicò il minorenne Amos con la mano e poi si strinse nelle spalle, ancora guardando Nathaniel «dai, perché dargli un bis quando può assistere a uno spettacolo del tutto nuovo?!» sì, a quanto pare stava spingendo la sua anima gemella a duettare con Javier, ma solo perché così potevano tutti eliminare dalla memoria che l’avesse fatto prima lui – ma Javier d’altro canto era un infame e non solo non gli avrebbe mai dato corda, ma negava anche di essere stato il protagonista della maggior parte dei drama circolati nell’aula dell’Helius.
    «le anime gemelle. ci crediamo? alcuni di voi sembravano…presi»
    Guarda che infame, come se non lo avesse tirato per la maglia con la voglia di limonarselo – coward!! La mascella serrata di Freddie, però, era dovuta a tutt’altra cosa. Abbassò lo sguardo sulla superficie del tavolo, e quando lo rialzò lentamente i suoi occhi si posarono su Nelia (se c’è, se non c’è si posano sul vuoto ma la pensa comunque con un bacio in fronte, per rimanere coerenti). No, non perché aveva l’ardore di pensare che lei fosse la sua anima gemella o lui fosse la sua, per carità, probabilmente non era arrivato a pensarlo neanche quando erano stati fidanzati – ed erano passati troppi anni per stare lì a pensarci ancora –, ma gli era sembrato beffardo, quasi meschino, che anche in quel caso il destino li avesse semplicemente sfiorati ma che poi avesse optato per un’accoppiata differente. Uno scherzo divertente, ma forse anche un po’ gramo per i suoi gusti.
    Apprese della teoria delle affinità di Nate con un sorriso dolce e sincero, perché il collega aveva veramente un’anima invidiabilmente romantica e quasi gli dispiaceva che lui fosse il suo quarto tentativo errato del destino, quindi premette le labbra tra di loro e scosse lentamente la testa, ma con convinzione «no, per me le anime gemelle non esistono, le persone semplicemente si scelgono, decidono di accettarsi e di rinunciare a una parte della propria indipendenza per poter vivere in compagnia di quella persona» spostò lo sguardo su ciascuno dei presenti al tavolo per registrare le loro reazioni e poi si strinse nelle spalle «le affinità per me sono solo scelte e rinunce che le persone fanno per il bene dell’altro» e detto ciò ringraziò che fosse arrivato finalmente il suo bourbon così poté prendere un bel sorso profondo e distrarsi momentaneamente dalla discussione in corso.
    Keep on dreaming,
    don't stop breathing,
    fight those demons
    Sell your soul,
    not your whole self

    31 y.o.germanwerewolf

    SPOILER (click to view)
    sembra scritto tanto solo perché ho cercato di rispondere a ognuno, not my fault (forse)
  8. .
    ↳ prima utenza: cigârette
    ↳ nuova utenza: f-word!
    ↳ presentazione: è capitato un sacco di volte, ve lo ricordate tutti
    ↳ role attive:
    dominic: x bucky (17.01)
    holden: bonus (04.02)
    julian: x joni (05.02)
    mort: x sorta (31.01)
    swag: x kyle (25.01)
    gin: x lupe (07.01)
    ↳ ultima scheda creata: gin
8 replies since 3/3/2022
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