Votes given by zeeth.

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    gifs19 yoemokinetictvättbjörn cömmstaj
    currently playing
    part time psycho
    shaed, two feet
    Wake up and I'm right as rain
    Smiling out the windowpane
    Something pulling on my chain
    Twisting the wires in my brain
    Era sicuramente uno sbaglio, quello di Tvättbjörn Cömmstaj.
    Se l’era detto quando, dopo la prima notte insonne dal ritorno dalla Siberia, aveva preso il biglietto sul comodino ed aveva cominciato a pensare più del dovuto ai numeri scritti su di esso, alle parole con cui era stato accompagnato pochi giorni prima. Se l’era ripetuto prendendo il telefono e digitando sullo schermo; e poi quando aveva attaccato prima che qualcuno potesse rispondere, gli occhi chiusi a domandarsi quanto fosse una cazzata quella che stava perpetuando.
    Ne era stato certo nel momento in cui aveva aspettato di sentire la voce dall’altra parte della cornetta, e ancor di più quando aveva accettato l’invito.
    A quel punto, appollaiato sul manubrio ad osservare il portone d’ingresso del locale, sapeva di non potersi tirare indietro. Aveva vissuto, e viveva anche in quel preciso istante, una lotta interna troppo rumorosa per essere completamente ignorata: la sua più scientifica era letteralmente scissa in due, e la razionalità a suggerirgli fosse più opportuno fare dietrofront e dare buca al proprio appuntamento puntava le proprie lame contro la curiosità, infida bastarda, che premeva la canna della pistola contro la propria avversaria. Era il tipo di persona che sapeva quando lasciar perdere, Twat, ed allo stesso tempo incapace di non portare a termine qualcosa che aveva iniziato egli stesso. Doveva sapere come le cose andassero a finire, che fosse una questione di stato o la più infima delle quisquilie; un problema che, alla fine dei giochi, tendeva ad evitare isolandosi dal resto della società. Meno aveva a che fare con le persone, più piccola era la possibilità di cacciarsi in situazioni scomode che non avrebbero dovuto competergli.
    E fu tentato – oh!, così tentato – di girare le chiavi ed accendere la moto, di tornare a casa e lasciare che fosse il getto freddo della doccia, o le droghe, a fargli passare la voglia di farsi gli affari altrui. Era anche la cosa migliore da fare: se ignorava abbastanza a lungo la questione, poteva sperare che le immagini del laboratorio siberiano scemassero col tempo anziché tornare periodicamente ad insinuarsi nelle notti prive di sogni.
    Anche quello era stato un errore – ne stava facendo troppi, non era normale e forse aveva fallito a qualche punto imprecisato della vita durante gli ultimi mesi: doveva trovare un modo per ripristinare lo status quo –, credere che le scene viste in quel posto non potessero intaccarlo in alcun modo. Perché era stato così sul momento, e nei primi giorni a seguire.
    Non aveva provato niente.
    Non quando era stata presa la decisione, né quando era stato aperto il fuoco. Nemmeno sentendo le urla dei bambini, o vedendoli cadere a terra tra pozze di sangue e lacrime. Quando aveva saputo che i corpi sarebbero stati bruciati, si era acceso una sigaretta. Nel momento in cui aveva pensato che avrebbe potuto essere uno di loro, dieci anni prima, aveva poi nuovamente pensato che avrebbe apprezzato la stessa fine che avevano concesso a loro – perché forse erano stati loro i fortunati alla fine.
    In nessuno di quegli istanti, freddo e distaccato dal resto del mondo che più veloce di quanto volesse gli girava attorno, si era chiesto se ci fosse qualcosa che non andava in lui – già lo sapeva.
    Già sapeva di essere nato difettoso, e di essere stato rotto lungo la via; già sapeva di non funzionare come gli altri, o come questi avrebbero voluto; già sapeva di non andare bene.
    Allora – perché. Perché si ripresentavano, se non poteva fare niente per cambiarle? Se non gli facevano né caldo e né freddo?
    Schioccò la lingua contro il palato, decidendosi a scendere dalla motocicletta. Aveva atteso abbastanza di veder entrare Ptolemy, ma forse era troppo in anticipo perché si palesasse prima di lui; tutto sommato, preferiva essere il primo a sedersi e ad aspettare l’arrivo dell’altro piuttosto che il contrario. Controllò di avere con sé almeno il pugnale, nascosto in una fodera sotto la giacca di pelle, prima di varcare la soglia.
    Non si soffermò a chiedersi il motivo per il quale il proprietario aveva accennato un sorriso nella sua direzione, indicandogli poi con il capo un tavolo poco più isolato rispetto agli altri: non gli interessava, ed apprezzava non dover star troppo appiccicato ad altre persone.
    Sperava soltanto di non dover aspettare troppo tempo.
    sooner or later you're gonna tell me a happy story. i just know you are.
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    dovrei averle inviate !! ✨💌
  3. .
    harrison bonnay
    And by the way
    I got some bad pressure in my sinus
    It may be a migraine, it may be the climate change
    But who am I to talk,
    I haven't recycled in 5 days


    muggle ✧ 24 y.o. ✧ lost
    god damn! people say
    that I'm insensitive
    And that I use your name in vain
    and I should be more sensitive
    But I bet they mean more secretive
    And not expose the hypocrite
    in every walking piece of shit
    Per quanto Tottington avesse concesso loro, lasciò tempo e spazio ai due ragazzi per metabolizzare, per fare mente locale nel mare di confusione che doveva aver smosso in loro, per pensare; sì che il ticchettio dell'orologio non era mai dalla loro parte, mai lo era e lo sarebbe stato, ma era il minimo che potesse fare quello di non incatenarli in un paio di spicciole spiegazioni e sperare che accettassero il tutto con facilità. Teneva lo sguardo abbassato sul non proprio fianco, le dita a stuzzicare curiose la scheggia a perforare più fasci muscolari di quanto immaginava un pezzo di legno potesse fare: il corpo umano era davvero qualcosa di affascinante.
    Mi stai facendo male, cazzo.
    Ah, già, il dolore. Se ne era dimenticato.
    Smise - un po' rammaricato, se doveva essere sincero - di giocherellare, porgendo delle scuse mentali al Bonnay e riportando lo sguardo sugli altri due.
    «Come potresti sembrare maleducato o sgarbato?» ah, gli umani e i loro inutili convenevoli. Piegò la testa corrucciando la fronte, sollevando un angolo della bocca in un mezzo sorriso. «Al massimo, dovrei essere io a sembrarlo.» insomma, non si era nemmeno presentato.
    Spoiler alert: avrebbe continuato a non farlo.
    «Ho molti nomi, e nessuno al tempo stesso.»
    Harrison Bonnay, dall'angolino della sua mente cui era stato relegato fino a data da destinarsi pur assistendo ad ogni singolo passaggio: ma che risposta del cazzo è. Avrebbe voluto suggerire ai due ragazzi di picchiarlo, ma già lo avevano infilzato; meglio farsi i fatti suoi.
    «Arriverà il giorno in cui sarà necessario saperlo, ma adesso vi... darebbe solo guai, mettiamola così. Cosa io sia è invece difficile da spiegare, e non credo possa essere capito davvero; vi basti sapere che io e l'Abisso siamo nati insieme. Gemelli, verrebbe da dire - ma sarebbe una meschina generalizzazione. È per questo che chiedo di lui.» precisò, spostando lo sguardo sul ragazzo ferito e sul foro di proiettile sulla spalla. Gli si avvicinò nuovamente, e stavolta le dita a sfiorare la lesione non poterono far male al Belby; anzi, l'unica cosa che poterono fare fu dargli sollievo, mentre i lembi di pelle sui margini andavano a rimarginarsi lentamente. Molto lentamente. «Io, Abbadon... siamo molto antichi, incomprensibili. E con noi i nostri poteri, le nostre capacità, e le nostre origini schioccò le labbra, muovendo qualche passo. «Questo posto non potrebbe essere la casa per niente e nessuno: fagocita qualsiasi forma di vita con la stessa facilità con cui la forgia, o con cui poi la espelle in un piano che non gli appartiene.» fissò intensamente prima Hans, poi Mac. «Posso resistere qui, perché è il mio compito. Consideratemi un Guardiano di questa realtà, se può aiutarvi: non oso immaginare cosa succederebbe se me ne andassi di qui. Ah, comunque ero semplicemente bloccato da qualche Belva, niente di che, ma mi hanno impedito di arrivare qui fisicamente.» liquidò la questione con un cenno della mano.
    «Ve l'ho detto: i miei poteri fuggono alla mia stessa comprensione, a volte. Sono riuscito a mandarvi le lettere perché ho avuto secoli per trovare un modo per mettermi realmente in contatto con voi, dall'ultima volta - e l'idea era di proiettarvi, ma ahimé, proiettare delle coscienze lungo i piani incrociati di una dimensione alternativa e oscura poteva creare danni irreparabili alla vostra psiche.»
    Beh perché così non stai fottendo il cervello a nessuno, invece.
    «Nel senso che portare l'intera essenza di una persona qui impedisce al cervello della suddetta di liquefarsi. Letteralmente.»
    Oh.
    «Questa è la prima volta che mettete piede qui.» rispose deciso, secco. «Ma sì, siete già stati qui. O meglio: avreste dovuto esserci, ma ho fatto in modo che non succedesse, e che non finisse come avete... visto
    Una scossa, più violenta.
    «Perché adesso? Perché stanno succedendo cose che non dovrebbero capitare, e perché solo ora sono riuscito a mettere a punto quel meccanismo.» indicò le lettere, finalmente individuali: stavano brillando, era quasi ora. «Voi, perché vi avevo visto qui - e perché siete tra quelli che hanno viaggiato più tra le dimensioni e i tempi: sono state le lettere a scegliere voi, non io.» un modo come un altro per dire che erano impostate su un invio randomizzato; di certo più delicato di: siete stati sfigati.
    «Quindi Abbadon è stato liberato... ed ha riportato in vita dei sacrifici che erano stati commessi per il suo rituale... Niente di tutto ciò è un bene, e credetemi se vi dico che non è un Dio caritatevole.»
    Guardò la spaccatura. «È ora. Saltateci dentro, vi riporterà a casa. E fatemi un favore:» puntò lo sguardo fisso negli occhi di entrambi. «state attenti.»
    Infine, prese la mano di Mac. «Ah!» strinse più forte. «Vi ho portati qui, perché volevo anche provare una cosa.» un sorriso si dipinse sul volto di Harrison, poi il ventiquattrenne si accasciò addosso all'Hale.
    La voragine inghiottì tutti e tre.

    «Mh...» si rotolò su un pavimento più pulito di quello che aveva lasciato, le dita a premere sulla ferita aperta e il volto pallido. «so di aver sparato per primo... ma... conoscete un medico?»
    Aspetta.
    «Dove cazzo siamo.»
    I give it all my oxygen,
    so let the flames begin ©
  4. .
    prenoto il ruolo di caporeparto di chirurgia e ortopedia per Dominic?!
    prenoto il ruolo di caporeparto di chirurgia e ortopedia per Dominic.
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    harrison bonnay
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    «Merda.»
    Il tonfo sordo dell'anta di legno marcescente, caduta a terra con la stessa facilità e poca grazia della statuina di porcellana di San Michele che a sei anni aveva accidentalmente urtato a casa della zia Margot, non fece altro che alterare ancor di più un già alquanto incazzato e nervoso Harrison Bonnay, ventiquattro anni e sull'orlo della settima crisi isterica in quarantotto ore.
    «Vaffanculo!» odiava tutto; non in particolar modo quella credenza che aveva appena preso a calci, forse nella vana speranza che gli facesse male al piede piuttosto che rompersi - o meglio, sgretolarsi - sotto la suola dello scarpone, ma anche quella si meritava una buona dose del rancore di cui il canadese ribolliva. Soprattutto dal momento che, oltre ad essere inutile per i suoi istinti autolesionisti appena scoperti, aveva deciso di tenere un terzo della sua gamba in ostaggio.
    Non bastava essere finito in una città fantasma, dimenticata da qualsiasi divinità e popolata da non-morti posseduti dal demonio e creature che al massimo avrebbe pensato di vedere in un film di Friedkin; non era sufficiente aver perso il suo miglior amico lungo quelle stesse strade, e ritrovarsi a sperare che fosse morto velocemente piuttosto che sotto atroci sofferenze per mano di quei mostri - perché già era stato fin troppo fortunato lui ad essere sopravvissuto due giorni, e Joshua era altamente sfigato già in condizioni a loro favorevoli.
    No. Certo che no: doveva mettercisi di mezzo anche un cazzo di mobile del duecento ante Cristo a rendergli la vita un inferno. E dire che l'ultima volta che era stato lì, non gli era sembrato tutto così... vecchio. Pareva quasi che quella casa fosse andata avanti di anni e anni nell'ultimo giorno, che tutto il mobilio avesse risentito dell'agire del tempo e dell'incuria.
    Con uno strattone finale, dopo diversi grugniti e vani tentativi di liberarsi con le buone, riuscì a divincolarsi dalla tenaglia di pezzi di legno e ferro arrugginito, cadendo sul pavimento. Ove restò, inerme e stanco.
    Aveva passato quelle ultime ore a correre da una parte all'altra. A scappare, a cercare - qualcuno, qualcosa. Non sapeva nemmeno a che pro, a quel punto: tanto sarebbe morto comunque. Poteva succedere nei prossimi cinque minuti, o il giorno successivo; se non l'avessero preso loro, probabilmente avrebbe trovato lui stesso un modo per ammazzarsi prima di impazzire del tutto. Aveva anche una pistola - che non aveva idea se funzionasse o meno, e di sicuro se avesse provato a spararsi un colpo in testa si sarebbe inceppata. Se c'era una via di fuga, sentiva ch'era sfumata nel momento stesso in cui l'unica persona sana che aveva beccato a Tottington gli aveva detto “ci vediamo lì” prima di sparire nel nulla. Già gli risultava difficile fidarsi di uno sconosciuto; figurarsi di uno che gli diceva così.
    Poggiò la testa contro la parete - o era un letto, o un comodino, o forse un cadavere: non gliene fregava un cazzo -, le gambe raccolte contro il petto e lo sguardo di ghiaccio fisso su un punto che nemmeno riusciva a mettere a fuoco. Forse erano le lacrime, a non permetterglielo; ne rise. Piano, ma ne rise. Perché una parte del cervello gli suggeriva che non avesse importanza se qualche cosa lì fuori potesse sentirlo sbellicarsi di un divertimento contorto ed inutile, ma l'altra aveva ancora un minimo di istinto di autoconservazione.
    «Mio padre mi ucciderà.» fu l'unico pensiero, non necessariamente coerente, che riuscì a formulare. L'aspettava l'indomani a lavoro, e non era il tipo di persona a cui piacesse attendere più di cinque minuti - nemmeno se si trattava del figlio.
    Gli parve un'eternità, e al contempo un solo istante. Il secondo prima aveva le maniche del maglione di Natale che gli aveva regalato la madre a coprire il viso, gli occhi lucidi e pesanti; quello successivo, il rombo del colpo di pistola gli risuonava nelle orecchie e la porta da cui lui stesso era entrato - quando? poco prima? - si richiudeva. Ricordava vagamente di aver pensato figuriamoci se funziona davvero, prima di premere il grilletto e preparandosi già a venire sbranato; almeno, aveva creduto, potrò morire dicendo di averci provato a resistere.
    Ma poi aveva visto il foro sulla spalla del ragazzo. Un ragazzo vivo (si fa per dire): provato forse quanto lui, con la felpa strappata, accompagnato da un altro giovane con la mazza - ma vivo.
    Dopodiché.
    Primo: «Oddio... Funziona.» sorrise alla pistola fumante davanti a sé, prima di posarla per terra e sorridere ai due.
    Secondo: «Io... Scusate??? Non...» mi aspettavo di incontrare davvero altre persone qui, sì, ma non lo disse. Piuttosto corrucciò la fronte, inclinando appena la testa. «Non siete dei mostri, vero?» perché era sempre meglio chiedere. Non che gli avrebbero risposto se lo fossero stati, ma chi poteva dirlo.
    Terzo: «Porca puttana.» aveva appena sparato a un ragazzino. «Ero nel panico.» confidava potessero capirlo. Dovevano, capirlo. «Ho delle bende... e del whisky.» iniziò ad armeggiare con lo zaino che aveva buttato al suo fianco, senza distogliere lo sguardo dai due. «Giuro, vengo» no, lui non veniva: erano loro ad essere appena arrivati. Rise di nuovo, perché stava evidentemente uscendo di senno. Magari nemmeno esistevano ed erano solo nella sua testa. «in pace, non era mia intenzione spararti.»
    Quarto: «Ma come cazzo siete vestiti.» lecito. Parevano appena usciti da 2001: Odissea nello spazio.
    Quinto: si fermò per un istante, improvvisamente più felice. «Forse era di voi che parlava...» sorrise, alzandosi in piedi. «Sicuramente siete voi, certo! Devo -»
    Sesto.
    Bende e fiaschetta d'alcol gli caddero dalle mani, e l'ultima cosa che riuscì a percepire fu una fitta alle tempie. Come se qualcuno gli avesse appena trafitto la testa da parte a parte. Cadde a terra, le iridi chiare puntate sul soffitto e la bocca ancora socchiusa nel tentativo di continuare a parlare con i due senza successo, incapace di muoversi o di respirare.
    Nel giro di pochi istanti, smise di percepire qualsiasi cosa avesse intorno.
    L'ultimo pensiero coerente che riuscì a concepire, fu quanto quello fosse un modo di merda per morire.


    Non sei morto.
    Dopo una manciata di secondi da che aveva lasciato il babbano esanime sul pavimento, sbatté le palpebre su un paio di occhi vacui, lasciando quel pensiero a scivolare nella mente di Harrison. Effettivamente non era proprio morto: solo un po', ma avrebbe occupato quel corpo per poco e glielo avrebbe restituito perfettamente funzionante. Sperava.
    Sgrullò appena il maglione natalizio, rimessosi in piedi abbastanza velocemente da non sembrare d'essersi nemmeno mosso.
    «Non abbiamo molto tempo.» spostò lo sguardo vitreo su Mac e Hans, serio nel volto e nei toni distorti con cui riusciva a comunicare da quella distanza. «Avrei preferito incontrarvi di persona piuttosto che così. Avevo dato delle direttive al ragazzo, ma era abbastanza... provato, diciamo così.»
    Un bell'eufemismo del cazzo, pezzo di merda. Dove sei?
    «Sono rimasto bloccato.» spiegò, sia al canadese che ai più giovani.
    «Le lettere che vi hanno portato qui, le avete ancora? Sono il vostro biglietto d'entrata e di uscita da questo posto, e stanno per riattivarsi. Dovete perdonarmi, avrei preferito non dover far venire nessuno qui, ma avevo bisogno di fare una domanda a qualche viso conosciuto.» piegò le labbra in un sorriso docile e mansueto, impossibile da fraintendere: non c'erano cattive intenzioni, nei suoi gesti - e volenti o nolenti, sia il mago che lo special l'avrebbero compresa come realtà assoluta. «Non avete mai corso alcun pericolo reale qui a Tottington: ho fatto in modo che niente potesse ferirvi davvero.» allungò una mano sulla spalla del Belby, sfiorando con dita invisibili il foro d'arma da fuoco. «A parte questo, non lo avevo previsto.» ah beh, il bello della diretta.
    «È Tottington, sì, ma non... davvero. Tottington è solo una delle entrate per questa dimensione. Se ne stanno aprendo tante,» troppe. «e questo mi ha costretto a... cercare un contatto.
    «Come vi ho detto, non abbiamo tempo: né io, né il vostro passaggio, né questo corpo.»
    Scusa?
    Non delucidò Harry al riguardo: non gli andava di dirgli che più lo possedeva, più c'era il pericolo che lo corrodesse. Gli sembrava poco etico, dal momento che nemmeno gli aveva chiesto il permesso.
    «Quindi: Abbadon è stato liberato, non è così?» lo aveva già immaginato quando li aveva visti, ma poteva essere stato solo un caso. «Questo piano è correlato a lui più di quanto probabilmente non abbia mai saputo, ma ho timore di credere che, se effettivamente le sue catene sono state spezzate, lo stia comprendendo.
    «Ditemi, cos'ha fatto finora l'Abisso?»
    Un tremore; la terra a fratturarsi sotto i vostri piedi.
    «Stanno arrivando.» non vi dice se le Bestie, o se i Dannati - ma dal cipiglio cupo, dallo sguardo sulla porta, capite che forse parla d'altro. Qualcosa di ben peggiore. «Se la Rottura non reclamerà ciò che deve, inghiottirà ciò che vuole.» rivolge nuovamente a voi la vostra attenzione. «Se avete domande, fatele ora.»
    Poi, un'occhiata alla voragine che lenta, ma inesorabile, si sta aprendo nella stanza. «Non preoccupatevi, non vi farà del male.»
    I give it all my oxygen,
    so let the flames begin ©
  6. .
    Eheheheh.
    Sto procrastinando. (strano, ve'?)
    MACCOMUNQUE è da farsi questo wanna, è da cercasi qualche amiketto per Luke, e che sono io per negargli la possibilità di andare a spasso a braccetto con qualcuno solo perchè dovrei studiare? NESSUNO CACCHIAROLA
    ...
    Ciancio alle bande, aspettate che mi vengono un po' di idee...

    A.A.A CERCASI:

    -Amiketto/a del cuoricino:
    mi piacerebbe avesse qualcuno con cui è amico da un po' di anni, magari addirittura dagli anni di scuola. Il piccino è del '98, ma è nato a ottobre quindi sta con quelli dell'anno dopo, ma non è importante vanno bene tutti! Va bene anche qualcosa di più recente - relativamente - che magari abbia conosciuto appena uscito da Hogwarts, ma insomma la parte important è che mi piacerebbe avessero un legame forte;

    -Amiki generali: perchè insomma non è che possono sta sempre lui e il/la BFF insomma, ogni tanto pure cambiare aria non fa male no?...NO?

    -Cuoricini: cioè allora io non ricordo se l'ho scritto in scheda, ma Luke è tipo un terribile romanticone cuoricione oltre ad essere Bi, da bravo mio figliuolo. Quindi nulla, flirt ben finiti o meno, ex, possibili relazioncine ecc! Naturalmente se ne parla e poi si vede anche come va in role, non sentitevi obbligati a nulla poi :3

    -Mentore: Visto che non parla più con mamma e papà - #sad# - tipo qualcuno che lo ha avvicinato ai ribelli e che poi lo ha preso sotto la sua ala o qualcosa di simile insomma avete capito ahhaahahah

    -Di tutto e di più: la mia fantasia si è esaurita, che ancora non mi prendo le vitamine e sto a poco carburante nel cervello, ma qualsiasi cosa abbiate in mente io e Luchino ci siamo!

    Ok, volevo anche lasciarvi lo schemino riassuntivo fikissimo che ho visto in giro ma se mi metto a fare anche quello poi il mio agente dell'FBI mi picchia da dentro lo schermo perchè non sto facendo la brava. Quindi nulla scrivetemi anche su telegram se volete e buona giornata raggi di sole, vi lovvo! :3
  7. .
    I give it all my oxygen,
    so let the flames begin ©
    Madelaine Hopper
    20y.o. Quarrelsome Not Straight


    «Ma no Lux ti ho detto che oggi non posso, non che non voglio…»Madelaine Hopper parlava animatamente al telefono con la ragazza che aveva conosciuto qualche mese prima e che si era riscoperta la cugina del suo ex coglione, ma che aveva imparato quasi subito a farsi strada nel suo cuore «Ho capito che devi coprire un turno da sola ma io mi sono offerta di fare da animatrice per halloween qui, non posso tirarmi indietro… »
    sbuffò leggermente tenendo il telefono con entrambe le mani sull’orecchio destro, il vestito da strega (che originalità visto erano nel mondo magico) che le avevano consegnato qualche giorno prima era aderente e fastidioso, i guanti di velo le facevano prudere le braccia e il cappello era troppo voluminoso, insomma era un vestito orribile «Una foto? ma no sono oscena vestita in questo modo- NO! va bene ti mando tutto ciò che vuoi non venire qui, ora devo salutarti ho da fare… buon lavoro al bar!!» salutò frettolosamente la bionda dall’altro lato del telefono, in modo che non replicasse ancora, per quanto fosse adorabile averla intorno, Lux era un vero terremoto e non sarebbe stato il caso farla correre lì insieme a… centinaia di bambini che scorrazzavano qui e la, molto probabilmente l’avrebbe persa nel parco in meno di cinque minuti e poi ritrovata due giorni dopo: le venivano i brividi solo a pensarci, la preferiva decisamente al sicuro nel bar di famiglia in cui magari una volta finito il turno avrebbe fatto un salto, vestita da strega, giusto per rendersi ancor più ridicola.
    «Ciao Maddy! Posso lasciarti un invito?»
    L’ex portiere grifondoro alzò lo sguardo dallo schermo del cellulare ritrovandosi suo fratello dinnanzi a se, schiuse leggermente le labbra sorpresa «Ciao Nate, che carino» sorrise a mezza bocca non trattenendosi dal commentare il suo travestimento adorabile «Certo che vengo a vederti!! Non resisterò tutto nella distribuzione di palloncini» già da tempo, da quando aveva letto la lettera che lei stessa aveva scritto, aveva pensato che avere Nathan come fratello era una vera e propria fortuna, non solo perché il suo datore di lavoro era un gran figo insomma, ma perché l’assistente era una vera zolletta di zucchero, con delle maniere impeccabili, non si spiegava come ancora nessuna ragazza si fosse accorta del gran tesoro che era «A me piacciono le cose cruente, non so se ricordi, ma sono sicura che ricordi qualche mia malefatta fra i corridoi» rise ed alzò il pugno destro, guantato, poi si rese conto di aver forse esagerato un po’, così decise di glissare semplicemente il discorso «Che ruolo hai nello spettacolo?» un sorriso leggermente imbarazzato, sperando di non aver toppato con suo fratello.
    che non sapeva nemmeno di essere suo fratello.

    Now this looks like a job for me
    So everybody, just follow me
  8. .
    ginevra 'gin' linguini
    Se c'è una cosa che odio di più
    È che non posso vederti
    tutti i giorni


    2002 ✧ umbrakinesis ✧ bar owner
    e c'è una cosa che
    odio ancora di più
    è che non posso vederti
    quando ti spogli
    con una canzone dei Doors
    Essere soli a Natale è triste.
    Ginevra Linguini una cosa del genere non poteva saperla; non aveva mai avuto l’opportunità – il privilegio, come l’avrebbe definito il buon polentone Gigio Linguini – di trascorrere un Natale in completa solitudine. Non da quando ne aveva memoria, perlomeno – e attenzione, la sua memoria riusciva a tornare agevolmente indietro di decenni senza il minimo sforzo e senza il minimo dubbio che quei ricordi fossero inventati.
    A Natale così come a Capodanno, a Pasqua, Pasquetta, a Carnevale, a Ferragosto, il Primo Maggio, e poi ancora il ponte dei morti, la Festa della Repubblica, i santi protettori, per non parlare di tutti gli anniversari di matrimonio, i compleanni, e anche gli onomastici per i più terroni; non c’era mai bisogno di organizzare qualcosa, una festicciola programmata con invitati certificati da una lista ufficialeTM, o una cena prenotata nella trattoria di turno. Bastava una piccola nota, un la appena accennato, un sassolino nell’oceano, che qualcuno della famiglia si ricordasse di una particolare e simpatica ricorrenza, che uno zio azzardasse gli auguri sul gruppo di famiglia su whatsapp, che improvvisamente aveva inizio un grande concerto, e l’innocente sassolino lanciato nell’oceano aveva il potere di scatenare la furia del mari: la voce si spargeva in un batter d’occhio, parenti vari uscivano gli uni dopo gli altri come tante piccole talpe che risalgono le loro tane, e automaticamente – magicamente – si ritrovavano tutti insieme da qualche parte, come se qualcuno l’avesse deciso e avesse sparso inviti.
    In verità la maggior parte delle volte nessuno decideva niente, erano tutti soggetti alla Legge Linguini, una peculiare ed importante legge fisica che descrive il moto magnetico uniforme automatico e involontario: se un corpo Linguini (L1) si rende improvvisamente conto di una festività o ricorrenza familiare, tutti gli altri corpi Linguini (L2, L3, L4…) diventeranno inconsapevolmente consci di quella stessa festività o ricorrenza familiare di cui sopra e saranno automaticamente e – per alcuni più spesso di altri – involontariamente soggetti a una forza magnetica che li spingerà a riunirsi in uno stesso punto Canosa (C) contemporaneamente, senza possibilità di applicare una resistenza; la quale formula dovrebbe essere tipo

    f(xL)=L+∑_(n=1)^∞(L_n cos⁡〖nπx/C〗+L_n sin⁡〖nπx/C〗 ) = RØ

    praticamente una roba incomprensibile persino per i più importanti scienziati moderni, figurarsi per il clan Linguini che, alla fine, dopo vani tentativi di Giacomino di cercare di capire il funzionamento di questa forza, aveva semplicemente accettato la realtà dei fatti e aveva abbracciato la croce, come diceva sempre nonna Rosetta.
    In parole povere, quindi, era scientificamente impossibile che Gin potesse anche solo lontanamente sperare di avere dei momenti di totale solitudine; con una certa rabbia, ricordava di non aver avuto il privilegio – questa volta sì – di rimanere sola neanche quando era venuta a mancare sua madre, il momento in cui più di sempre aveva desiderato un po’ di tranquillità. Figurarsi, quindi, poter pensare di passare le festività natalizie lontano dal resto dei Linguini; dopotutto, basti pensare che solo pochi anni prima nonno Lino si era mosso personalmente per permettere a lei e Giacomino di uscire dal laboratorio in cui erano finiti e riunirsi con la famiglia entro e non oltre il 24 dicembre.
    Passare il Natale tutti insieme a Canosa non era una possibilità, era una regola imprescindibile, e questa era una dinamica di cui Gin era pienamente consapevole. E benché il più delle volte si lamentasse della mancanza di privacy, doveva ammettere che in fondo non avrebbe mai desiderato festeggiare il Natale in modo diverso da quello; le piaceva starsene in cucina ad aiutare la nonna e le zie con i piatti della tradizione per poi scendere nella cantina di nonno Lino per scegliere il vino che più di tutti si abbinava alle pietanze cucinate (era sempre lo stesso vino casereccio e un po’ acido, ma al nonno piaceva dire in giro che fossero produzioni diverse con sapori diversi, e a lei piaceva lasciarglielo credere), passare i vassoi pieni di cibo da estremo all’altro della grande tavolata, il vociare indistinto e confuso delle decine di parenti seduti al tavolo, e le piaceva persino arrabbiarsi durante le immancabili liti a sfondo politico che animavano ogni cena e ogni pranzo. E invece amava all’ennesima potenza appoggiarsi sulle spalle di Vittorio Emanuele Lapo e cantargli direttamente nell’orecchio, con una certa fierezza, A morte la casa Savoia, amava giocare a tombola dopo cena (e sentire Lollo lamentarsene), scommettere su chi sarebbe stata quell’anno la cima che avrebbe urlato “ambo” al primo numero chiamato (e perché proprio Ciruzzo), e poi in tarda nottata passare a bische clandestine all’asso che fugge o a poker, cercando di tenere a freno la ludopatia di Crez e impedire a Lux di bere tutto il vino rimasto, mentre un Remo Linguini pronto per tornare ai fornelli proponeva fieramente «aò famo un’aglio e oglio?».
    Casa Linguini in quei giorni era calorosa, accogliente, sempre in disordine e sempre affollata, l’atmosfera era bellissima e sebbene la mettesse in uno stato di generale buonumore, si può ben immaginare come risultasse anche estremamente stressante: non era facile stare dietro a tutti i parenti, non era facile pensare ai regali per tutti, non lo era sicuramente tenere d’occhio tutti i cugini, cucinare per tutti, e poi pulire, e poi aiutare la nonna, e non era facile, in generale, essere costantemente in compagnia. Ogni tanto anche lei desiderava tornare alla sua solita routine, passare un pomeriggio da sola e bere una tisana in silenzio mentre leggeva un libro o disegnava in tutta tranquillità; per fortuna o per sfortuna, quell’anno ferie lunghe e infinite come gli studenti lei non poteva permettersele perché il Bar dello Sport non si fermava mai, soprattutto quando i sempre più numerosi clienti inglesi reclamavano continuamente parmigiane, lasagne, e frittatine varie, e men che meno durante la settimana di Natale, quando poteva guadagnare a costo zero dagli avanzi dei pranzi in famiglia. Era terrona e festaiola, sì, ma aveva passato abbastanza tempo con gli zii milanesi per comprendere che fatturare aveva la sua importanza – e quando poteva farlo nel posto che pian piano stava diventando sempre più la sua piccola oasi, allora diventava anche rilassante, un modo per staccare dallo stress delle festività.
    Con i cugini – i dipendenti – era stata molto chiara: avrebbero fatto a turni e lei avrebbe pagato gli straordinari, ma il Bar dello Sport doveva categoricamente rimanere aperto negli orari di punta, senza se e senza ma.
    «Romolo» quel giorno era toccato al lupo mannaro, non senza sbuffi e lamentele varie «puoi lasciare in pace la professoressa e andare a posare questi struffoli in vetrina, grazie» il tono secco non ammetteva repliche, e nel caso ci fossero state, comunque, la Linguini non sembrava essere troppo interessata ad ascoltarle visto che aveva lasciato lo sguardo fisso sulla donna al tavolo poco lontano e aveva continuato a camminare in quella direzione, salvo poi fermarsi per schiarirsi la voce e sporsi leggermente sul tavolo e sbirciare – senza fare troppi complimenti – sul libro che Lupe stava leggendo.
    Incrociò le braccia al petto e stirò le labbra in un sorriso divertito «sembra… un culo» commentò apparentemente senza contesto l’immagine di una pianta disegnata nel libro, ma contava sul fatto che la maggiore avrebbe colto l’antifona e l’avrebbe riconosciuta – quest’ultimo un obiettivo fino a quel momento impossibile da raggiungere, in effetti, dato che una volta arrivata alla passaporta la Linguini era stava costretta a infilarsi in fretta e in furia l’impermeabile e a tirare il cappuccio sul viso per non soccombere alla bufera.
    Alla fine comunque decise di mettere fine alla prova che aveva sottoposto alla professoressa di erbologia e si scoprì autonomamente il viso, rivelando il sorriso malizioso e lo sguardo vispo tipico dell’italiana: sopracciglio alzato, occhi furbi e mento in su in un’espressione fiera e compiaciuta, pronta a divertirsi «sai, comunque non è proprio nelle politiche del Bar starsene seduti in disparte per conto proprio, preferiamo che i nostri clienti interagiscano tra di loro e facciano amicizia» incrociò nuovamente le braccia al petto e diede velocemente un’occhiata intorno agli altri clienti, ma tornò subito con le iridi sul viso della mora «a meno che, ovviamente, tu non abbia un appuntamento con qualcuno, in quel caso…» alzò le mani in segno di resa e non si curò di nascondere la piega malandrina che aveva dato al suo sorriso.
    No, chiaramente Guadalupe non aveva un appuntamento con qualcuno, e non per forza perché Gin ritenesse di dover avere l’esclusiva sulla messicana – non erano ancora a quel punto –, ma perché dare appuntamento a qualcuno al suo Bar sarebbe stato… antisgamo?! poco sveglio, in ogni caso, e Gin considerava Lupe decisamente al di sopra della media in fatto di intelligenza – una caratteristica della sua persona per cui non si vergognava minimamente di provare particolare attrazione. Ipotizzare un eventuale appuntamento con qualcun altro non era allora né una supposizione plausibile né una manifestazione di gelosia, alla napoletana semplicemente piaceva scherzare e soprattutto provocare la sudamericana.
    «…in quel caso io ti consiglierei il retro del locale» riprese la frase che precedentemente aveva lasciato cadere nel vuoto, ma si chinò leggermente sul tavolo per parlare direttamente a Lupe e abbassò il tono di voce, come per rivelarle un segreto segretissimo «è più… privato» alzò il sopracciglio destro e con questo l’angolo delle labbra, in un sorriso malandrino che questa volta durò molto poco, perché scoppiò a ridere subito dopo.
    I give it all my oxygen,
    so let the flames begin ©


    SPOILER (click to view)
    ciao zia, sono il tuo incubo personale!!!
    in realtà ho aspettato per vedere se qualcuno rispondesse dai ma nessuno si è mosso e quindi ciao ora avete perso il treno
  9. .
    ↳ prima utenza: ms worldwide
    ↳ nuova utenza: nicoteen
    ↳ presentazione: so true bestie
    ↳ role attive: STRATEGIA!
    NIAMH: i miss you more than i remember you (13.12)
    AMOS: house of memories (28.12)
    SINCLAIR: boo! haha, get it? cus i ghosted you (05.01)
    AKELEI: tell me when and where, i'll be there (05.01)
    DARDEN: baby how was i supposed to know? (17.12)
    SERSHA: under the fading lights (07.01)
    KIERAN: baby, it's kold outside (22.12)
    SHILOH: eat, pray, love (06.01)
    WILLIAM: hello, it’s me? (30.12)
    RYUZAKI: i miss you more than i remember you (14.12)
    GAYLORD: cool cool cool no doubt (05.01)
    VITTORIO: qué bonita, mamacita (13.12)
    ↳ ultima scheda creata: darden larson (24.11)

    ben3 rise
  10. .
    jayson matthews
    It’s okay to be not okay
    It’s just fine to be out of your mind
    Breathe in deep, just a day at a time
    Cause it’s okay to be out of your mind


    26 ✧ telekinesis ✧ barman
    Mine is broken
    how is yours
    I’m sure it helps to hear the news
    and political discourse
    fear
    that is what he felt
    Every single day as all the
    boys would play

    questo post sarebbe potuto essere normale.
    per quanto normale si possa considerare la situazione: Reese che straparla credendosi Lapo Linguini e Jay che lo guarda perplesso — un vecchio classico. ma perché non inaugurare questo 2023 con un post scritto dal correttore? è da tempo immemore ormai che lo xiaomiese sembra essere stato messo da parte, relegato a lingua di seconda scelta, una roba per poracci! e invece no.
    invece merita un'altra chance.
    tipo: «Non lo so — sei italiano? O, insomma, hai sangue italiano? Noi siamo tanti, quindi non escluderei la parentela.» jayson matthews is the only thing you have. suona bene amore mio, ogni volta che mi sono in my heart💕 is a good time with your friends ma perché sta scrivendo in inglese. questo è chiaramente il pov di drunk!Reese, chissà cosa ha risposto Jay in realtà «a volte mi ha detto di recesso del genere» forse non proprio questo, ma lo accettiamo. anche perché è una cosa seria considerazione.
    il telecineta sollevò un sopracciglio, spostando le iridi caramello dal ragazzo alle bottiglie dietro il bancomat magari bancone, ma chi sono io per correggere il correttore automatico di suo padre? infatti non ⛔ queste è noto emotions casuali chissà in base a cosa le inserisce, comunque: ci rendiamo conto che la spiegazione data all'ubriaco non rendeva a pieno la situazione, ma anche raccontare ad uno sconosciuto di essere stato rapito quattro (o cinque.) volte in meno di dieci anni era fiori discussione — fuori magari. non è che Jay Z così ci facesse proprio una bella figura, no?
    già era perseguitato da quel momento in the morning🌞?????? no, dal Capodanno.
    tutti lo sapevano, anche chi non lo conosceva.
    non era necessario buttare altra benzina sul fuoco della vergogna, per quanto Reese non sembrasse in grado di ricordare una qualunque cosa detta nel corso di quella serata «possiamo andare insieme, casa mia è lì!» a mio fratellone piace la situazione (fa pure rima) (gemes infame per te solo lame). si strinse nelle storie di ricordare il telecineta how ironic per uno che non ricordava assolutamente niente: Jayson avevamo già detto che non mi dispiace per te (cit. rob), e questo è quanto.
    what Jay said: manco pò cazz
    what Reese heard: «bella» la fine di tutte le cose.
    «Pensaci, è un’ottima offerta. Nel frattempo non è che mi verseresti del —» «mondo?» chiese, rendendosi conto di quanto fosse triste il correttore automatico quando si trattava di suggerire parole random; poi nei momenti cruciali della vita pretende di cambiarti "sbarravano" con "sborravano", ma ok I guess «HO ANCHE CHISSÀ SE INVECE LUI NON STOP» difficile dire se il tono di voce del telecineta fosse aumentato davvero o solo nella testa del buon withpotatoes, anche perché l'espressione deadpan sul volto di Jay non era cambiata affatto. prese parte della sua mamma e non è un cazzo è una persona — questa non l'ho capita; ne versò comunque un bicchierino, facendo traboccare la mamma sul bancone, spingendo poi «fammi un (mi rifiuto)» il contenitore di vetro verso il ragazzo.
    solo a quel punto Jayson sollevò lo sguardo oltre al falso Lapo, incontrando quello divertito del buon Isaac; da quanto era li? I popcorn se li era preparati di proposito? non era poi così strano che il Lovecraft facesse capolino nel locale quando l'ubriaco di turno cominciava a dare spettacolo, anche se la sua presenza non significava per forza che il circo fosse arrivato all'orario di chiusura «l'ultimo poi basta che il tuo numero di➡➡ » aggiunse, con un sospiro😌 ma perché la faccina cosa c'entra nientee «altrimenti mi tocca farti piroettare» e siccome non era certo che Reese potesse capire, mimò a mezz'aria la piroetta facendo ruotare l'indice (?). perché è canon che il lavoro di Jay preveda anche di lanciare in aria I clienti e sballottarli a destra e a manca finché non gli passa la sbronza — politica della casa non faccio io le regole. detto questo (cosa) il ventiseienne schioccò le dita davanti al volto dell'altro, uscendo bruscamente dal Reese's pov «hai capito qualcosa di quello che ho detto?» secondo me no, ma mai dire mai.

    I give it all my oxygen,
    so let the flames begin ©
  11. .
    polgy girl
    Voci di corridoio vedono protagonisti di questa storia L, innamorata di D, il quale però ha occhi solo per J. H ha nel suo cuore, e forse non solo...?, S, ma S non guarda altre che M. D ha un figlio, di cui si prende cura assieme a B, il quale però pare essere più interessato a E (lo biasimiamo, forse?). Storie narrano di baci scambiati nei corridoi, su piste da ballo, negli spalti del campo di quidditch; di carezze non date e parole non pronunciate, che noi, o meglio io, conosciamo però perfettamente. Chi sono io? Oh. Sono PolgyGirl, e conosco tutti i vostri segreti.
    Volete fare una dedica? Spifferare di incontri in aule deserte? Volete dire la vostra? Mandatemi un gufo, PolgyGirl, farà sapere a tutti ciò che l'elitè di Hogwarts, e non solo, nasconde sotto il tappeto in pelle d'orso. Non temete: le mie pergamene verranno recapitate a tutti, nessuno escluso: ho orecchie ovunque, e mani pronte a prodigare il messaggio. Non mi conoscete? Imparerete a farlo.
    Baci e Abbracci,
    Polgy Girl.
    Chi vogliamo prendere in giro? Sappiamo tutti che questo sia il momento più atteso dell’anno. Forse non memorabile, dubito che qualcuno di voi birichini abbia ricordi di quanto accaduto alla festa di Black Jack, ma certamente indimenticabile dopo essere stato messo nero su bianco dalla qui presente, amatissima!, Polgy Girl. Non si arriva ad un anno nuovo senza essere coscienti e consapevoli dei modi in cui avete perso la vostra dignità! Avete 365 giorni per recuperarla, non fatevi abbattere. Siete seduti? Siete comodi? Siete soli? bene, allora non perdiamo altro tempo, e scopriamo insieme cosa avete combinato l’ultimo dell’anno!

    Balt e Al si sono messi d'accordo per fare una serenata a Idem, ma la donna – mhmh! - si era già imboscata con Yale. Sarà stata una serenata straziante!

    Barry è riuscito a convincere Joni e Nathaniel a farsi scattare delle foto per il calendario sexy 2023. Se siete interessati all’acquisto, il calendario sarà disponibile in tutti i negozi di quo vadis, gratis al BDE. Affrettatevi, copie limitate!

    Grey e Delilah si sono presentati alla festa vestiti da Fred e Wilma: c’è da chiedersi se fra i due ci sia qualcosa e si siano organizzati in merito, o se abbiano un solo neurone in due – non so quale delle due alternative sia più preoccupante!

    Piz, siamo tutti ammiratori dell’esplorare nuovi campi di vita, ma la carriera come parrucchiere decisamente non fa per te. Lo sa bene Erisha: oh, baby, non avresti dovuto fidarti della tinta di More, visto che ora sei pelata. Inizia a cercare parrucche su Shein, non se ne accorgerà nessuno!

    Shiloh, uhm mommy?, ha fatto una elegante ed evergreen lapdance... su Dylan. Fortunella!

    Jack Daniels (Hyde) doveva sentirsi davvero molto solo, perché ad un punto imprecisato della serata, ha deciso di spalmarsi la colla sul palmo, e prendere per mano qualcuno così che gli tenesse compagnia per tutta la sera (aw!). Un bene o un male che Maddox l’abbia accidentalmente - accidentalmente? kinda sus…. Non eravate anche anime gemelle? Sembra un po’ troppo fortuito, uh... - abbracciato, e siano rimasti incollati così tutta la sera? Personalmente, voto bene: la dolcezza! E non si frega il destino.

    Wren, ha alzato un po’ troppo il gomito con dello rum scadente, perché fra tutti – tutti! - gli invitati alla festa, ha scelto di raccontare a Rea tutte – tutte! - le sue sbronze passate. Inutile dire che la Hamilton sia stata adocchiata prendere appunti; si vocifera che stia scrivendo un romanzo. Sarà la nuova moda del 2023? Mort, attenzione, hai concorrenza per il best seller dell’anno!

    Dakota, il solito goffo dakotino, ha rovesciato il drink che stava bevendo sul malcapitato di turno (no, non Elwyn: troppo poco sobrio per lui), ovverosia Barbie, inzuppandolo dalla testa ai piedi. E che fai, lo lasci nudo e bagnato? Ovviamente no, ed ecco perché il previdente Dakota l’ha avvolto nella carta igienica! Che uomo! E comunque, un outfit super originale e stiloso, ten out of ten!

    Gali, devi stare più attenta a quello che bevi…. O forse no? Scegli tu! Hai bevuto un cocktail corretto con amortentia, ed hai passato l’intera serata a fare dichiarazioni appassionate e serenate a niente di meno che James, di cui sei stata perdutamente innamorata. Love finds a way…!

    ❖ La bella Gali non è stata l’unica a cadere nel tranello del drink corretto: anche Just ne è stato vittima, e ci ha deliziato con una dichiarazione di eterno amore a Dara sulle note di Ti Amo di Umberto Tozzi. Peccato Dara fosse svenuto causa alcool… beh, ora lo sai!

    ❖ A vostro favore, anche gente vissuta come Akelei è caduta nel tranello del drink corretto all’Amortentia, infatuandosi di Bertie.

    ❖ Se state progettando la vostra vendetta, faccio la snitch e vi dico chi ha corretto i drink con la pozione d’amore! Pronti…? Pronti? C’è il plot twist, eh! Perchè stato proprio James - si, lo stesso di cui si è innamorata Gali! T SWIFT SAREBBE FIERA DI TE AMO, MASTERMIND.MP3

    ❖ Mah, comunque dev’essere proprio un vizio dei … californiani, perchè anche Ash ha provato a correggere il punch …ed ha miseramente fallito, versando del veritaserum. Di certo l’hanno bevuto Alister e Kieran, quindi se avete confessioni di quella notte…sappiate siano del tutto oneste!

    ❖ Nell’attesa del Grande Evento, James ha anche passato gran parte della serata a guardare tiktok. Che sia stato lui l’insp necessario per -

    Cora e Dakota , che hanno filmato tutti i trend di tiktok? Probabile! Poi si sono pure buttati in piscina nudi… chissà se Dak è rimasto coerente e si è fasciato nella carta igienica come ha fatto con Barbie. Qualcuno ne ha notizie?

    Idys non ha saputo resistere al set del piccolo arciere che le hanno regalato a Natale. D’altronde, quale miglior luogo per testarlo, che non una festa piena di potenziali vittime? Ora potete finalmente giustificare i misteriosi lividi con cui vi siete risvegliati il primo Gennaio! E con voi intendo Fray, colpita con una freccia a ventosa al cuore; Maeve, alla cavità poplitea; Akelei, presa in pieno sul naso; Jamie, alla spalla; Lux, alle chiappe. Che mira!

    ❖ Poteva forse, il nostro buon Jay, non sentirsi ispirato dalle gesta della rossa? Eh! A questo giro non l’ha limonata, ma ha deciso - saggiamente - di prendere una balestra e sparare anche lui. Ha poggiato una mela sulla testa dell’innocente, puro, ed ingenuo Julian... colpendolo alla spalla. Fortunatamente, direi - non erano ventose, quelle delle frecce di Jay!

    ❖ C’erano modi meno violenti per rovinare la vostra amicizia che non fosse giocare a Monopoli, ma ehi, sono scelte! Avete già scritto i rispettivi nomi sulla lista nera? Guardo in particolare Paris, Charles, Claudia, Noah e Poor.

    Gaylord, trendsetter dalla nascita, ha indossato un reggiseno come fosse un casco da moto; se volete essere al passo con le mode, sapete che fare al prossimo party!

    Syria, che ha evidentemente scelto il caos, e Svetlana, si sono sfidate a 7 minuti di plank, perché quelli in paradiso erano (già occupati...fore shadowing?) troppo scontati. La giuria era composta da Mood, Ficus, Ryu e Chelsey, il cui segreto sulla vittoria se lo porteranno nella tomba. Uno dei Grandi Misteri della serata – ma non l’ultimo!

    Dominic e Gugi sono stati scelti, come appunto vi stavo preannunciando, per fare 7 minuti in paradiso all’interno di un armadio. Entrano, e dentro trovano… no, non Narnia, ma quasi: una Java piangente. Pare si sia risolto in uno strano …threesome! SLAY!

    ❖ La parte migliore della serata? La parte migliore della serata! Spero per voi che abbiate assistito alla scena, perché è stata davvero...qualcosa. Io c’ero! Giacomino ha scambiato Giacomo Linguini, aka se stesso, per Leclerc: ha detto a tutti fossero amici, e si è anche autografato la schiena. SELF LOVE! We stan! Appunti per la prossima festa: togliere gli specchi.

    Jade, ubriaca (o così narra la leggenda… chissà.), ha distribuito paccate (che ricordo essere pomiciate, non il deal completo!) gratis: i fortunati vincitori del toto paccate sono stati Troy, Nicole, Gugi e Jamie (che giustamente valgono come pacchetto unico: pari opportunità per la gugel!), Lapo e Run (in memoria dei vecchi tempi, o si è riaccesa la fiamma? Uhhh!).

    Jericho,si è travestita da Babbo Natale. Tenero, vero? Aveva anche i suoi aiutanti vestiti da elfi, Jojo e Maddy, ed insieme hanno distribuito regali!! Carini!! Che poi fossero pacchetti esplosivi, beh, non dovrebbe sorprendervi: apprezzate il pensiero, su!

    ❖ Quasi meglio di Murphy, che fingendosi buona ha riciclato fra gli invitati i regali di Natale brutti che non le sono piaciuti. Ugh….

    Chelsey ha bevuto un drink magico - peggio dell’Amortentia? Peggio dell’Amortentia - che l’ha fatta sentire Gollum. Il suo anello del potere? No, per la tristezza della battitrice, non è stato Elwyn, ma Heather. Non sono mancate le carezze languide, o il mio tessssssoro bisbigliato all’orecchio della bionda.

    ❖ Potevi davvero avere tutto, Chels… potevi davvero avere tutto, perchè non troppo dopo, sono stati avvistati Elwyn e Heather imboscarsi nei bagni. C’eri quasi, sarà per l’anno prossimo! O magari prima? Visto che -

    ❖ - Dominic ha promesso a Chelsey di renderla felice entro Gennaio. Di quest’anno, o 2024? Poco importa, resta un enorme FRIENDSHIP GOAL!

    Hold era davvero, davvero!, convinta di star limonando con Finn... Peccato che in realtà stesse molestando una statua di ghiaccio. Non il suo miglior momento, ecco.

    Ryu ha cercato di rimorchiare Ash per far ingelosire Dustin: che abbia scorto qualcosa fra i due, e si sia improvvisato Cupido? Watch out Oblinder 2023, abbiamo un nuovo potenziale match maker!

    ❖ Quel potenziale non è certo Lapo, che ha organizzato un incontro fra Dustin e Eugene per sistemarli in un appuntamento. Bruh, ma da che parte stai… tutti gi sforzi di Ryu… ma poi, Eugene... Duh.

    Ethan L. e Nicole, dopo una gara all’ultimo sangue che ha visto come protagonisti anche Troy e Kyle, Cassandra e Bucky, e Lux e Nelia, si sono sfidati alla finalissima di battle dance sulle note di Pump it (LOUDEEEEEER). Chi avrà vinto, il ballerino professionista o la signora dei piccioni? Ecco a voi il Secondo Mistero della Notte!

    ❖ Devono aver ispirato ad aprire le danze (letteralmente!) perchè è nata un’altra dance crew, e questa volta sulle canzoni della Dark Polo Gang. Chi c’era? Mh… se non sbaglio (nda: ovviamente non sbaglio.), c’erano Balt, Gigio, Syria, Giacomino e Kieran!

    Lapo, Run, Cora e Mona hanno giocato a strip poker; esattamente come l’anno scorso, Cora ha quasi perso anche le mutande, mentre Run ha vinto la sessione riuscendo nell’usuale intento di far spogliare tutti i suoi amici. Insomma, nulla di nuovo sul fronte occidentale!

    ❖ Aggiungo anche che: dopo la vittoria, Run non si è arresa, persistendo nell’impresa; si sono pure unite Thor e Ben!

    ❖ Nessuno ha mai raccomandato a Bertie che non si grida “AL LUPO” entrando in una stanza senza che… ah no, aspetta. In effetti, un lupo c’era: Jane, vestita di pelliccia e intenta a mordere la gente. Posso dirvi che non mi stupisce per niente? Ecco, l’ho detto.

    Liz è stata avvistata cercare nargilli dopo aver consumato una caramella offerta da… beh, se stessa. La causa del proprio male, uh? Attenti ai dolcetti offerti dalla bionda, a meno che non vogliate fare la stessa fine!

    ❖ Come ogni anno, abbiamo fatto tante scoperte. Ad esempio, ora sappiamo che Nice ha un pupazzo che usa come supporto morale. L’hanno presa in giro per questo? Sì, certo, tutti tranne Lydia: evidentemente, dopo anni passati ad essere lo zimbello delle feste di Capodanno, ha creato un legame empatico con la ex serpeverde - le ha anche mostrato il suo peluche di supporto morale!

    ❖ Peluche che…mh. Ok? Scelte? Lydia si è presentata con una bambola gonfiabile che somiglia a Hot? Sarà quella che ha mostrato a Nice? Speriamo di no, anche perchè Kaz ha cercato di rubarla e baciarla…! Uh, drama, watch your back Rick!

    ❖ Quale miglior occasione per fraternizzare con i professori? Qualunque, probabilmente. Non per Ben, che insieme a William ha ballato “Tanti auguri” della Carrà… o almeno, ci ha provato: al casquet, William è rimasto bloccato con la schiena. Nessuno: scioccato. Hanno perfino chiesto aiuto a Kieran, che non è una chiropratica e si è notato: ciao ciao schiena di Will!

    ❖ Poteva forse essere l’unica Ben10 a fraternizzare con il corpo docenti? Eh, no! Si sa che girano a pacchetto unico! Ed ecco che vi ricordo - non mi ringraziate, wink - Paris fare body shot su niente di meno che la prof Lupe. Chiamatelo scemo!

    Darden si è unita ai travestimenti per la serata, e contro ogni pronostico si è presentata vestita da…*rullo di tamburi* Girasole! Ha anche fatto la danza della pioggia, perchè si sa: capodanno bagnato, anno fortunato - ah, non ha funzionato così per tutti quelli finiti in piscina gli anni scorsi? shock!

    Check vestito da uomo sandwich? Un capolavoro, consigliato a tutti, quasi quanto -

    ❖ - Maeve vestita da neko maid. Cioè, bellissima davvero, vogliamo anche le lezioni così, prof!

    Clay ha sfidato il grande e mitico, niente di meno del leggendario… e tanto atteso….Elwyn (!!) a una gara di rutti!! Ovviamente, Elwyn ha vinto, allenato da anni ed anni a mettere a dura prova la sua immagine da bello e dannato. Avrà aiutato il fatto che la giudice fosse Bells? Chi può saperlo! Dietro un grande (rutto) uomo, c’è sempre una grande donna, ma noi crediamo che Elwyn si sia meritato questa vittoria ♥ e che se la faccia bastare per tutto l’anno, perchè non ricapiterà.

    ❖ Questa è una role storia affascinante. Vi descrivo pari pari quello che è accaduto, perchè lo meritate: Mads ha calpestato un aiuola non calpestabile. Mort, che ha assistito alla scena, l’ha redarguita agitando spazientito un dito (nda: lo stesso con cui gira il caffè per il Black? unclear). Mads, sgridata da un Mort, ha riflettuto su quanto ormai non avesse più l'età per lanciarsi in una burla immatura; ormai, era una pantomima di se stessa. Ha perso ogni slancio fanciullesco. Ha allora guardato Mort, che l’ha consolata con una proposta a cui è stato impossibile dire no: “oggi prendiamo le patatine che ti piacciono?" "si, con doppia maionese". Fine dell’intrigante avventura dei nostri eroi. Che sia uno spoiler per il seguito della biografia del Rainey? UuUuUuUh!

    ❖ Che Bash abbia accettato una delle caramelline di Liz? Gli invitati affermano di averlo visto saltare sulle spalle di Hunter, dicendo - testuale - "se tocco il pavimento muoio"; Hunter non è parso impressionato dalla questione vita o morte, perchè l’ha scaricato sulle spalle di Jay.

    ❖ Può forse mancare un po’ di avventura? No, o almeno, questo è quello che deve aver pensato Bells quando ha proposto a Hugo di andare a perdersi nella foresta…ma avrebbe dovuto essere più precisa, perchè il povero Hugo ha penato fosse un codice per appartarsi e fare sconcerie - e com’era stato felice di accettare!

    ❖ Avete colto la reference quando il DJ ha fatto partire “Bloody Mary”? No? Non avete visto Nelia, Stiles, Dom, Hot e Ciruzzo a ballare - coordinatissimi!! - come Mercoledì Addams? Male!

    ❖ Di lacrime e depressione ce ne sono state. Ha colpito in particolare la tristezza di Ash, che dopo aver bevuto troppo, si è convinto di essere un coccodrillo e…niente, che verso fanno i coccodrilli?!? Non so se qualcuno lo sappia, ma Ash no di sicuro - e che tristezza l’ha pervaso!

    Akelei passione foto che con il flash acceca Godric, facendolo inciampare e cadere su Lux, schiacciandola a terra? Sì sì, ricordate bene, è successo!

    ❖ Non riuscite a togliervi dalla testa canzoni di Natale? Ah, so io di chi è la colpa! Sorta, Bucky e Murphy ne hanno cantate a bizzeffe, ed in mutande! Con… mutande con dei campanellini. E twerkando a tempo. Sì, è stato strano come sembra, ma anche…affascinante, in qualche modo.

    ❖ Chissà come, Sin è entrato in possesso di una bottiglia di coca cola da 33 litri, e 333 Mentos …..che ha prontamente versato nella bottiglia, chiaramente. Nelia, a una tale visione e sopraffatta dal suo spirito di avventura, che altro poteva fare se non sedersi in groppa alla bottiglia al grido di "ho sempre sognato di andare sulla luna"? Niente, esatto, è davvero l’unica reazione possibile!

    ❖ Avete preso il biglietto della lotteria? NO? Male! Ci sono davvero stati dei vincitori! Erin, ad esempio, che ha vinto un corso di pittura di otto lezioni tenuto da Elwyn (perchè è uno dei co proprietari del SUB, mica per altro….!!); Fray ha vinto un utilissimo, fantastico, meraviglioso!, costume da danzatrice del ventre; Lupe un cesto di prodotti tipici dell'Abruzzo firmato da Ryan; e Alister? Finalmente, qualcosa che davvero si meritava: un set di prodotti per la cura del corpo firmato Penn Hilton.

    ❖ Avete sentito l’affermazione solida di Amos? No? Vabbè, ve la riferisco io: pare abbia detto che preferisca stare in un gruppo di amici che voti Meloni, piuttosto che affrontare un periodo di solitudine per trovare qualcuno che gli piaccia. Che insomma… sacrifici, apprezziamo l’onestà!

    ❖ Parlando di gente che chiacchiera troppo: Lollo, che ha spoilerato (per errore, dice lui: gli crediamo?) il finale di una serie Netflix a Fitz... che però non segue la serie, quindi niente danno? Mah. Di certo ha scatenato accese e lunghe discussioni fra Sersha e Swag; se si sono picchiati in merito, non ci è dato saperlo.

    ❖ Baciarsi sotto il vischio è per plebei. Baciarsi sotto un cartello con su scritto “Sotto il vischio”? Da eroi, e così possono confermarei due protagonisti del bacio, Holden e Vin. Un nuovo anno già alternativo!

    ❖ Il memo sulla nuova moda non è giunto a Charles, che per amor di tradizione ha comunque appeso il vischio, facendo aprire le danze con un bel bacio a Barbie e Just. E vi dirò: Just non è neanche stato l’unico della famiglia, perchè -

    ❖ - Hold, dopo la statua di ghiaccio, ci ha riprovato con un pg di Vins (cosa? cosa ma in I KNOW THINGS) baciando Ethan L. sotto al vischio!

    ❖ E visto che le cose si fanno bene o non si fanno affatto, a proposito di rimanere in famiglia (foreshadowing per dopo! vi dirò solo: 2043. Chi vuole intendere, intenda. Il risciò è occupato. Davvero, leggete sotto!), Rea e Bash si sono scambiati un bacio appassionato. Comunque oh, il toy boy va per la maggiore e qui si approva sempre.

    ❖ Non mi credevate? Toh! Check è stato avvistato proprio sul risciò, a lanciare bigliettoni con scritto “Ciao poveri”, trascinato dalla forza umana (non sovrumana? No. Umana.) di Amos. E allora no!

    Nathan e Ficus, fra le decine di attività a cui avrebbero potuto scegliere di partecipare, hanno deciso di ….fare un rito satanico. Perchè no? Thor gli ha anche dato corda, fingendo di essere il demone evocato e facendosi chiamare “Mio Signore”. Guru!

    Kovu... Kovu, eh. Non so esattamente a quale gioco tu abbia partecipato per vincere proprio un coccodrillo, o in quale strano modo i pianeti si siano allineati per averne già uno alla festa, ma … è così. Hai vinto un coccodrillo.Ash, immagino. Complimenti?

    ❖ Finalmente un passatempo da festa! Dopo Dakota, Barbie, e la carta igienica, ecco Cassandra ad impanare nei glitter Vin come una fettina! Come direbbe il saggio, :sparks: Gnam gnam :sparks:

    ❖ Aver fatto da giudice nella gara di plank citata precedentemente, deve aver aperto diverse porte a Mood, perchè durante la serata Svetlana l’ha trascinato al centro della sala per un valzer, e -

    ❖ - Sempre durante la notte, Svetlana e Mood sono stati anche avvistati ad improvvisare uno spettacolo circense: nuovo dream team dell’anno! Anche Al pare abbia partecipato… chissà se l’hanno fatto sparire come gli altri pg di Lele. Cosa? Cosa ma in Polgy Girl! Muah

    ❖ Mh, poi che è successo…. ah, sì! Mona e Kyle hanno sfidato Maddy e Halley in una gara automobilistica! Maddy e Halley hanno vinto, facendo poi il bagno nello champagne.

    ❖ E vi stupirò, non è stata l’unica corsa della serata: anche Mood ed Eddie, rubando due macchine, hanno fatto una gara illegale! Con Joey a fare la ragazza ombrello! Forse Eddie era ancora distratto dall’entusiasmo e l’euforia assolutamente assenti, come piace a noi!, dal ragazzo immagine Moonarie, perchè ha vinto Mood. So che ve lo state chiedendo tutti: a quanto pare sì, ai pedali ci arriva. yay!

    Ficus, zitto zitto, che limona con Bucky? Aw…credo. Speriamo non fosse il tuo primo bacio, sarebbe davvero ironico se un pg di Rob avesse rubato il primo bacio a un pg di Rob! Quasi karmico. Cosa? Non guardatemi così, io so tutto come la Bambina.

    ❖ E James ha limonato Lupe!! Così, per dirvelo.

    Java ha commesso un grave crimine. Lapo non la perdonerà mai. Ha… rovesciato l'amaretto di Torino!!!! (Su Dominic, ma ci importa davvero? No, perchè era l’amaretto di Torino!!!)

    ❖ C’eravate al momento cultura? No? Quindi non avete sentito Gay leggere al microfono una fanfic tentacle porn trovata su tiktok? Mh, peggio per voi - io c’ero!

    ❖ Proprio una serata di nuove passioni! Dopo Piz parrucchiere, poteva forse Elwyn essere da meno? Ovviamente no, quindi si è messo a fare tatuaggi! Ha tatuato Dustin, Lux, Cora e Holden. Siamo particolarmente curiosi di sapere quale sia stata la scelta per l’ultimo citato, fatemelo sapere al prossimo numero di Polgy! wink. (E… no. Se vi state chiedendo quello che penso vi stiate chiedendo… No. Ha usato l’ago e le mani. Così, per conferma, caso mai aveste avuto dubbi!)

    ❖ Rissa? RISSA! Motivo: sconosciuto, ma Poor ha dato un pugno sul naso a Lollo. In effetti… ha davvero bisogno di un motivo per farlo? Smack.

    ❖ E il pacifico Ethan H.? Tanto pacifico non dev’esserlo, perchè ha preso a pugni Finn convinto stesse fingendo di essere ubriaco.

    Bells si è fatta l'aereosol (la salute prima di tutto! ce l’avevi la canottiera?), ma non sapeva che Nicky ci avesse…. beh, versato la droga. Non dovrebbe stupirvi sapere che il risultato sia stato vederla in giro in sella a (Just.) un cavallo cercando di combattere (Delilah e Lapo.) i mulini a vento, ecco.

    ❖ Siete pronti? Seduti? Carichi? Una cosa: sconvolgente. Qualcuno lecca, e non sono nè Elwyn, nè Halley, nè Giacomino (gasps dalla folla!!!): quest’anno è stata Dylan!! Proprio lei!! A immolarsi per la causa, leccando i gomiti di Godric!! Non te n’eri accorto, Godric? Beh, ora lo sai!

    ❖ E Murphy? Ha sburrocacato Ryu! Cosa significa sburrocacare? Esattamente quello che si evince dal nome: niente imbrattare di burrocacao qualcuno. Era così ovvio…… Sara sr, sono con te, io l’avevo capito subito!!

    ❖ Tempo di pensare a cosa fare nell’anno nuovo! Tag yourself: siete Grey, Kyle, Maddy e Jack Daniels (Hyde) che organizzano un viaggio insieme, o -

    ❖ - Mads, CJ e Eddie che si sono organizzati per costruire case nei paesi più poveri? O -

    ❖ - Jamie, sulla cui lista di buoni propositi ha scritto di dover baciare Arci? O ancora -

    ❖ - Fake, il cui nuovo proposito per l’anno nuovo (: impegnarsi!!) lo porta a chiedere la mano di Julian? O, ultima ma non per importanza, -

    Akelei, che si è ripromessa, nel 2023, di affrontare e sconfiggere le sue paure (...considerando anche che il primo sabato dell’anno, non vuole chiamare la pizzeria perché si vergogna.)? Fate la vostra scelta!

    ❖ Gente che si gode i drama della serata ne abbiamo? Certo: prima Nathaniel, che dopo essersi preparato i popcorn, si è goduto il dramma fra Eddie e Gali (quale, vi chiedete? Ecco un altro dei Misteri! Fatemelo sapere nel prossimo numero!), e poi

    Arci, avvistato mentre mangiava patatine alla paprica giudicando tutti! Triste che il moroso non ci fosse? Mh, boohoo.

    ❖ Complotti. Complotti dietro ogni angolo. Almeno, così sembra a Niamh quando scopre che Godric e Ciruzzo hanno un segreto che riguarda Nicole ma non glielo vogliono dire. Chiaro che fosse il suo sacrosanto compito quello di dire tutto alla Rivera! GIRLS HAVE EACh OTHERS BACK!

    Barry è stato venduto come schiavo a Idem. Non c’è un contesto. Non c’è un gioco alle spalle. è così e basta. Chissà… chissà. Io mi limito a riferire, l'ambasciatore non porta pena!

    ❖ C’erano anche animali veri alla festa! Giuro! Ad esempio, il lama cavalcato - ed adottato - da Dara e Erin! Se volete sapere il nome, contattatemi in pvt amo, ho sentito diverse teorie in merito :wink:

    ❖ Sportivi? A me! Poteva forse mancare il torneo di calcio? Kaz, Ethan H, Bells e Sorta hanno deciso di no, improvvisandone uno.

    ❖ Nel mentre, i veri intenditori - Delilah e Ethan L. - si sono scelti come Bro nei giochi alcolici, bevendo ogni volta che all’altro toccava bere; no, non è andata a finire bene, ma è stato comunque…carino!

    Ryu, baby, ma hai disinstallato Tinder per questo? Non ve l’ho allegata perchè, beh, questo giornalino capita davvero in mano a tutti, ma ne ho una copia! Di cosa? Delle sue foto col proprio numero annesso, in cerca - testuale! - di una notte bollente. Magari ti chiamerò, chissà. Tieni il telefono vicino!

    Java ha mostrato le sue doti artistiche dipingendo il ritratto nudo di Ty. Continua così, e avrai il centro del SUB tutto per te!

    ❖ C’è stato anche un incontro carino! Fra amici online! Jojo e Piz! Stelle, STAN RADUNO!

    ❖ Esoterismo! Clay ha aperto il terzo occhio, leggendo i tarocchi a Sin: ha predetto morte, perdizione e un figlio anticristo. Un grande anno per la #sincope!

    ❖ Non è neanche l’unico pg di freme a predirre tristezza e perdizione, ci pensate?? Anche Gigio ha letto i tarocchi! Lui a Eugene e Lapo, a cui ha predetto la loro morte. Giusto perchè l’ottimismo è il profumo della vita!

    ❖ Nel mentre, un ingenuo Gay, si è messo a fare il puntale dell’albero di Natale. La gioia di cui avevamo bisogno! Abbinato a -

    ❖ - Nicky, che si è presentata vestita da albero di natale, invitando tutti a attaccarle le palle. Lo spirito giusto per risollevare il morale! Anche perchè di certo non può averci rallegrato -

    ❖ - Jamie, che ha dedicato, da lontano in un angolo triste e solitario, una canzone di Paolo Meneguzzi a Yale. Ugh… l’anima della festa, vedo.

    ❖ Meh ha friendzonato Gali... lecito, direi, soprattutto visti alcuni precedenti. Ma se fosse stata una scusa per liberarsi di James di cui si era infatuata? MH? L’HAI LASCIATA NELLE MANI DI UN MANIACO? MH??

    ❖ Dopo tutti questi esoterismi, non poteva mancare la ben-edizione di turno: Ben ha intinto le dita nel bicchiere di spumante di Stiles, usandole per benedire Nelia (sua sorella, aw!) e Holden. Che dire, speriamo sia di buon auspicio!

    ❖ Syria on a rampage con le sfide, e ne ha organizzata un’altra - a beerpong, questa volta - insieme a Noah, Hunter e Darden. è riuscita a perdere pure questa, perchè ha vinto la squadra avversaria composta da Noah e Darden. Amo, cambiamo hobby?

    Maddox, amore, non ha capito bene come funzionano le serenate, perchè prendendo una chitarra ne ha suonata una a Joey...a nome, fra tutti, di Nice. Ok?.

    Dylan e Finn si sono allenati nel bacio all'eschimese!! Dopo essere stato scambiato per una statua di ghiaccio, Finn dev’essersi adattato.

    ❖ Comunque c’è chi all’igiene ci tiene sempre. Wren ed Erisha, ad esempio, che si i denti a vicenda. La leggenda narra di aver sentito il seguente scambio di battute: Wren che "però la prossima volta usiamo un solo spazzolino" ed il sussurro allo specchio di Erisha, "stavo meglio in Palestina"

    Fitz pare abbia avuto un sogno sconcio su Niamh...e che fai, non lo confidi a William, il fratello? Se era una mossa per farti dare il numero di Niamh, smooth. Keep it up!

    ❖ Dopo aver cercato i nargilli per buona parte della durata della festa, Liz ha deciso di nascondersi dietro una tenda per fare uno scherzo a Turo. Peccato che la tenda in questione fosse Jack Daniels (Hyde). Con Maddox ancora attaccato, vorrei ricordare.

    ❖ Le feste sono anche un ottimo momento per non dimenticare gli amici, e Kaz lo sa bene. L’ho sentito chiedere a Kovu, Cassandra e CJ se avessero visto Mac (ciao Mac, un bacio ovunque tu sia, ci manchi! E Julian deve quagliare con Joni, torna presto! :cuoricini:)

    Arci ne aveva davvero poca voglia di partecipare alla festa: non si è neanche impegnato nell’unico, singolo, compito, di consegnare una lettera d'amore a Mona, dandola invece a Halley.

    Hot e Marcus hanno bevuto lo stesso drink magico, scambiandosi personalità. …Non di molto, come avrete notato.

    Fake, Maeve e Sin si sono ubriacati con gli orsetti gommosi (esattamente 6 ….o 611. Un altro Mishtero).

    Halley, ad un certo punto della notte, si è addormentata sulla spalla di Turo, che non ha avuto cuore di svegliarla…cuccioli, aw.

    ❖ A Check non bastava essersi vestito da uomo sandwich, no no, si anche presentato alla festa con CJ , entrambi in versione genderbend. Tanto cos’è il genere, am i right?

    ❖ Dal lama al prosciutto è un attimo! Wow Dara, ma quanto hai cavalcato … si preannuncia un anno… interessante, per te, se prosegue com’è iniziato! Non ricordi? Hai fatto il tuo ingresso in sala galoppando un prosciutto al grido di YEE HAW. Fenomenale! Entrata in scena che non ha fatto che migliorare quando Niamh e Stiles hanno cercato di disarcionarti picchiandoti con dei salami. Poesia!

    Reese, durante la festa, è stato colto riflettere sulla sua vita. A chi ha avuto l’audacia di domandare a cosa stesse pensando, ha risposto “al compleanno del cuginetto Roberto” prima di proseguire con memorie…parole…pensieri. Pare abbia poi afferrato una pizzetta, pensando a Serena - la sua cotta delle medie. Ha afferrato un panino al salame (sì, lo stesso con cui è stato disarcionato Dara), e la sua mente è corsa ai bulli del calcetto. Che poi, a Reeese, neanche piaceva, il calcetto. Ma sua madre… sua madre insisteva tanto sul fargli fare danza; sua madre, però, non doveva avere ragione, quindi era rimasto fedele al calcetto. Reese ha poi afferrato un bicchiere di coca cola. La professoressa Queen gli aveva detto che non fosse tagliato per pozioni. Una voce dalle cucine ha suggerito che “Reese quante volte devo dirti che non puoi mangiare il cibo dei clienti” a cui . Reese ha risposto: "mi scusi mr.Jones non succederà più. torno a pulire la vasca delle palline" Ed un finale, secco, "e restaci". Giuro, tutto così, parola per parola e pensiero per pensiero - ero lì a prendere appunti perchè sapevo sarebbe stato super interessante!

    Mehan ha preparato ed offerto il budino in giro. Così, senza contesto, per darvi il fiato che vi serve dopo aver letto le vicissitudini di Reese.

    ❖ QUALITY FAMILY TIME! Come faccio a sapere che siete una famiglia? So tutto. Fatevi le sburrocacate vostre. Dicevamo! Avete visto Julian e Troy interpretare la venere di Botticelli? No? Mannaggia, avrebbero dovuto esibirvi alla galleria d’arte!

    ❖ E continuando con le reunion di fam sotto le feste: Ciruzzo a cavalcioni di Mona ha sfidato Gigio a cavalcioni di Kyle ad una corsa da una parte all'altra della stanza!! Immagino non sia andata bene. Ma ok!

    ❖ Doveva succedere. Era nelle stelle. Vi descrivo la scena esattamente com’è avvenuta: Sin ed Elwyn, seduti ad un tavolo. Davanti a loro, due fogli. In mano, una biro. Le parole scritte sul foglio? Le azioni di capodanno. Sin ha poi fermato la penna, d’improvviso. Non ha neanche guardato il compagno, nel secco: "voglio il divorzio". Elwyn non ha fatto una piega,: "sono d'accordo". Fine.

    ❖ TW: violenza. Ty è stato sbattuto al muro da Al. Come faccio a saperlo? Nathaniel ha ripreso la scena, duh - e Shiloh ha pure vinto dei soldi grazie a loro: lei e Idys avevano scommesso sull'achievment "sbatti qualcuno al muro"

    ❖ Sapete cos’altro vengono fuori a queste feste? Confessioni. Segreti. Tipo che Claudia ha partecipato a un vernissage ( una cerimonia d'inaugurazione di una mostra di pittura) con l'unico preciso scopo (mlml) di farsi Amos. Toh!

    Gugi ha chiamato il suo ex (io manco sapevo ne avesse uno!! USCITE IL NOME!!!) ma Balt ha cercato di fermarlo, rispondendo ad un telefono e fingendosi il suo partner.

    ❖ Nessuno:
    Davvero nessuno:
    Proprio nessuno:
    Jay quando ha sputato nel punch per renderlo più gustoso: pew

    Nicky, da vera animatrice della valle, con una corona di carta in testa ed un mestolo in mano, ha condannato Bertie a tre anni di prigione ad Azkaban. Che condanna sarebbe se non ci fossero i secondi a eseguire gli ordini? Eh! Infatti sono arrivati Lollo e Lydia, che han preso di peso Bertie e l’hanno rinchiuso in un armadio. foreshadowing gender in the closet? Cosa? Cosa ma in #SOBER.

    Heather ha fatto maglie e sciarpe all'uncinetto, e le ha regalate in giro (fra cui a Giacomino, aw. Magari per quello non si è riconosciuto allo specchio, TRPP BLL!).

    ❖ Thor non è stata l’unico Signore della serata: a causa di un… incantesimo? Una penitenza di gruppo? Un allucinazione collettiva? Tutti hanno chiamato, per l’intera durata della festa, Nathaniel "Mio Signore"

    Dustin, evidentemente confuso dai continui rimbalzi di un matchmaker e l’altro, ha deciso di prendere l’iniziativa dedicando una canzone a Poor: “marry you” di Bruno Mars.

    ❖ Wow, qualcuno va per la maggiore tra le donzelle, e chi meglio di un ragazzo gay? Hold ha pure proposto ad Amos niente di meno di una sforbiciata!!! Che Amos ha interpretato tagliandole i capelli, vabbè, ma noi tutti vogliamo credere ci fosse un senso più aulico e grande. O forse no. Non so davvero cosa voglio.

    ❖ Il momento tenerezza della festa: le confessioni. Marcus e Hugo hanno parlato di cose molto private, personali, intime… scontato che alla fine ci scappasse anche un bacio.

    ❖ A proposito di emozioni: Joni ha fatto piangere Grey. Ricordo che Grey fosse venuto alla festa vestito da Fred, e coordinato con Delilah… non dev’esserci voluto molto a fargli scendere i lacrimoni, non te ne vantare troppo, Peetzah!

    Reese ha improvvisato una sessione di dnd di cui ha anche fatto il master! è riuscito a coinvolgere giocano Sersha (il legale malvagio), Jade (il ladro caotico), Swag (il paladino) e Lux (l'inutile bardo). Che fosse stata la sessione speciale di Capodanno? Auguri!

    ❖ A ognuno i propri passatempi, e Fray ha ben deciso di intrappolare Nathan in un enorme orsetto gommoso perchè… perchè no. Tutte sfide che rinforzano lo spirito!. Non preoccupatevi, mentre Fray guardava - ridendo malvagia, narra il mito - Hot, Gali e Bucky hanno mangiato tutto l'orsetto gommoso per liberare lo sfortunato Shine.

    Just... oh, Just, ora che siamo arrivati alla fine, ti devo rivelare un segreto: sei rimasto chiuso in bagno. Io lo sapevo, e come me altre decine e decine di persone, eppure nessuno ti ha aperto. Scusaci, se puoi. Se vuoi.

    ❖ MEZZANOTTE! I BACI DELLA MEZZANOTTE!! LI VOLETE? CERTO CHE LI VOLETE! ED ECCO…. *rullo di tamburi*
    ❖ - Heather e Nathan - aw, speriamo Alister non sia geloso.

    ❖ - Ash e Shiloh! Forse non si sa che verso faccia il coccodrillo, ma sull’accoppiamento si va una bomba!

    ❖ Menzione speciale al bacio delle 23:59 creduto della mezzanotte: Rea e Yale. Grandissimi, sovversivi, ci piacete!

    ❖ Ah, è già giunta la tanto attesa mezzanotte... Ci sono stati dei baci, si, ma non sono stati gli unici protagonisti del salto nel nuovo anno. Vi lascerò di nuovo il tag yourself, perchè lo sento molto personale: Jericho e Jane, avvistate a ballare un lento insieme…? O -

    ❖ - Troy e Elwyn, a darsele di santa ragione? O ancora…

    ❖ - Bertie e Clay , che fuori a fumare si sono persi la mezzanotte?

    A voi la scelta di come iniziare quest’anno. Posso, certamente, dirvi come sia iniziato il mio: con il botto.
    E spero continui allo stesso modo.
    Non dimenticatevi di me, lettori, perchè io di certo non lo farò. XOXO, Polgy Girl


    P.S. Volete commentare qualche evento della nottata? Non abbiate timore, potete farlo in maniera del tutto anonima sull’Albero dei Pensieri!
    01.01.2023. || got a secret, can you keep it?
  12. .

    kie
    ran
    sargent


    • rebel
    • mimesis
    • twenty-two
    • keeper
    «niente alieni nella mia epoca. C’eri anche tu??» come spiegare a Melvin Diesel al profondità delle sue teorie sugli alieni. Non si poteva, era un buco nero inc ui si era addentrata una volta con Barrow e Sunday e da cui non erano più usciti- alcuni più letteralmente di altri, ciao Sandy. Era vero, non c’erano alieni nel 2119 ma dimostrava forse qualcosa? Assolutamente no, i veri believers sapevano con quanta facilità i Poteri Forti nascondessero le tracce delle Altre F.O.R.M.E di Vita. «ah, mia giovane padawan» ma nemmeno tanto, Vin era una centenaria «non credere a quello che vedono i tuoi occhi, il governo mente» kieran rivoluzionaria since sempre, ancora prima dei ribelli e dei mangiamorte. Non era colpa sua se i suoi padri l’avevano cresciuta fin troppo bene, o male a seconda dei punti di vista. Kieran era così presa fantasticare sugli alieni e le teorie complottiste che per un attimo aveva perso di vista la figura di Cathy, ma fu grazie agli allenamenti che doveva subire al QG che riuscì a portare il mestolo tra lei e le grinfie della donna. Si poteva ancora considerare una donna? Kieran sure hoped so, il contrario sarebbe stato tragico per tutti e probabilmente non ci avrebbe dormito la notte per.....il resto dell'eternità. Melvin doveva aver avuto l'impressione che quello si fosse trasformato in un momento di bonding, ma lungi dalla Sargent correggerla: amava farsi gli affari degli altri «ehi, kieran, qua è il tuo colore preferito?» quella che sarebbe dovuta essere una semplicissima domanda, non lo era affatto. Era facile per la special entrare in crisi, e i colori erano uno dei tanti misteri della vita. Poteva dire di percepire i colori allo stesso modo di un'altra persona, e questa loro fondamentale differenza era abbastanza per invalidare l'esperienza dell'altro? Ebbene sì, erano questi i pensieri che stavano correndo nella sua mente, ma che non avrebbe mai espresso ad alta voce per la sanità di tutti «uh....l'arcobaleno vale? credo che tutti i colori abbiano la stessa dignità. il tuo?» magari la pensava come lei!! Intanto Cathy sembrava più agguerrita di sempre, e anticipando un attacco a sorpresa di lì a poco, Kieran la anticipò con un calcio ben assestato nelle costole. Peccato non potesse abbracciarla, temeva troppo per l'incolumità della sua testa. Dato che si era creato un Momento tm tra la Sargent e la Diesel, Kieran decise che era il momento ed il luogo adatto per un dilemma che ormai la tormentava da troppo tempo «senti ma...te che sei esperta» e no, Kieran non stava giudicando nessuno: avrebbe tanto voluto trovare uno sugar daddy a sua madre anzi di passare il tempo a lanciare dardi alle foto di Shot «se ti piacesse una ragazza, cosa faresti per fare il primo passo?» oh Melvin, give me strength. Ao.




    ATTACCO MELVIN: 10pa
    DIFESA CATHY: 3pd

    ATTACCO CATHY (kieran): 4pa
    DIFESA KIERAN: 10pd

    CATHY: 12ps

    ATTACCO KIERAN (cathy): 3pa
    DIFESA CATHY: 7pd
  13. .

    akelei
    beaumont


    • deatheater
    • best boss
    • thirty
    • french
    Ad Akelei Beaumont era mancato passare del tempo con degli adulti. Passava la maggior parte della sua giornata lavorativa circondata da persone che avrebbe a malapena classificato mentalmente come infanti, e quando tornava a casa era accolta da altri due bambini. William si salvava, ovviamente- se fosse stato il contrario, avrebbe detto molto su di lei e le sue scelte di vita. Nelia sembrò leggerle nella mente, ormai in sintonia con la Beaumont dopo quindici anni passati al suo fianco «credimi, goditeli finché sono così piccoli» Akelei le rivolse uno sguardo scettico, le sopracciglia ad inarcarsi in una muta domanda: ah sì? «sei sempre la benvenuta come babysitter» certamente più affidabile della versione infernale dei suoi figli, o di Niamh Barrow. Peccato che Nelia, al contrario dei sovracitati, era una persona adulta e fin troppo impegnata. Quello non voleva dire che non avrebbe comunque provato a smollarglieli. C’erano poche persone che avevano guadagnato la sua fiducia nel corso degli anni, e la Hatford rientrava in quella lista in cui si potevano contare una manciata di nomi- ironico come una buona parte di loro fosse ribelle, grande Ake ottimi istinti. «Rimpiangerai questi giorni quando inizierai a trovare i primi coltelli lasciati deliberatamente in bella mostra sul comodino della cameretta» voleva sapere? Assolutamente sì. La donna non poteva saperlo, ma Akelei si ritrovava in una fase peculiare nella sua vita dove non solo aveva a che fare con due infanti, ma anche con la loro versione cresciuta e criminale. Non che facesse alcuno sforzo per calarsi nei panni di una madre quando si trattava dei Criminali, era chiaro alla Beaumont che ognuno di loro aveva vissuto una vita ben diversa dalla precedente, ognuno con una famiglia diversa e persone che considerava importanti. L’unica cosa che li legava era il sangue e l’eco di una promessa fatta in un’altra vita- la Beaumont non si illudeva che fosse ancora valida. E perché proprio Sunday. «ah si? spero che almeno ne faccia buon uso» la cacciatrice era sempre in favore di qualche amichevole pugnalata, Dio sapeva quanto ne avevano bisogno i giovani d’oggi. Prese un sorso del suo whiskey, i cubetti di ghiaccio a tintinnare sul vetro e la condensa sul bicchiere a bagnarle le dita. Si prese qualche momento per riordinare i suoi pensieri, per porre la questione nel modo più consono per qualcuno che aveva perso il marito da poco. Peccato che il tatto non fosse mai stato uno dei suoi punti di forza. «io e will stiamo iniziando ad organizzare il matrimonio» annunciò casualmente, e se alla menzione del Barrow le labbra si piegarono in un piccolo sorriso nessuno l’avrebbe notato «stavamo pensando alla provenza, probabilmente fine estate quando fiorisce la lavanda» grazie Marta dell’info, ancora meglio di Google «mi stavo chiedendo se volessi essere la mia testimone» una più giovane Akelei Beaumont avrebbe storto il naso a una tale nozione, incredula al pensiero che la Hatford sarebbe diventata una figura così importante nella sua vita. Eppure, ne avevano passate troppe insieme perché potesse essere altrimenti, la Beaumont non aveva mai avuto alcuna scelta a riguardo.

  14. .
    lo faccio?
    lo fece

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    <span class="pv-n">katie douglas prenotato da ambitchous</span>


    dai tolgo jodie comer smack
  15. .
    Jericho era in una posizione di vantaggio che avrebbe saputo come mantenere – e che, in parte, avrebbe voluto mantenere – ma quel genere di tensione sessuale diventava in fretta inquietante. Non c’era spazio per la mascolinità tossica, né per il proprio altrettanto inopportuno – in quel frangente, non nella vita; Darden prendi appunti cosa? Cosa - power kink: le stava insegnando come difendersi, e se voleva provare altre alternative, la Lowell l’avrebbe lasciata fare. Era un’assassina con tendenze psicopatiche auto diagnosticate, non una stronza.
    Duh.
    Si alzò lievemente per permetterle di muoversi, così che potesse invertire i ruoli.
    Non una delle scelte più felici ed intelligenti di Jericho Karma Lowell, ma d’altronde, nessuna delle due etichette si era mai adattata al modo giusto alla sua persona - arrabbiata ed impulsiva, piuttosto. Play it cool Jericho, PLAY IT COOL. Per quanto in quel momento si trattasse di simulazione, quella, tristemente, era una situazione che poteva capitare, e che capitava quotidianamente a centinaia di donne, quindi doveva prenderla con la serietà che meritava. Non le piaceva il fatto che Nice fosse così poco propensa a versare sangue, considerando quanto una lama potesse fare la differenza fra vivere e sopravvivere.
    In una vita come la loro, poi.
    «devi cercare di girarti su un fianco» non uno dei compiti più facili, soprattutto con le braccia bloccate, ma in quei casi l’adrenalina aiutava sempre. «e piegare una gamba fino a portare il ginocchio fra te e l’assalitore» a quel punto, l’altro avrebbe dovuto usare una mano per bloccarla – e di conseguenza, avere più difficoltà nel tenerla ferma – o cercare di premere maggiormente il corpo sul suo per impedirle di muoversi ancora. «e spingere» Nice ti prego non seguire nessuno di questi consigli, Sara è troppo pigra per cercare come si faccia sul serio ma è certa che in questo modo non potrebbe mai funzionare. Stay safe. Muovendosi piano, le mostrò come fare, guidandola sia nel liberarsi che nel lasciarla andare. Quando sgusciò dalla presa, rimase seduta per terra, seri occhi acquamarina sulla Hillcox. «con un pugnale sarebbe stato più semplice. E più sicuro» poteva anche essere un po’ assetata di sangue, vero (…) ma non rendeva il suo suggerimento meno onesto. In un mondo come il loro? E in tempi come quello che stavano vivendo? La furbizia ed il carisma non facevano tutto.
    Sperava Nice non avrebbe mai dovuto scoprirlo, ma escluderlo sarebbe stato stupido. «sei una ragazza intelligente, nice. Non fare errori stupidi» corrugò le sopracciglia, senza comprendere perché mai fosse così contraria all’idea di conficcare uno stiletto nella carotide di qualcuno. Se il problema era uccidere – ugh, sperava di no – c’erano altri punti da poter colpire. Aveva paura di rovinarsi i vestiti? Le faceva senso? Come funzionavano gli esseri umani normali.
    Non lo ricordava più.
    «non costa niente portarti dietro un coltellino. Al massimo non lo usi» fece spallucce, allungandosi per afferrare una delle lame ancora posata sulla scrivania. Era lo stesso suggerimento che aveva dato Sara a Sara riguardo il computer ed il lavoro da fare? Sì, perché essere sempre :sparks: preparati :sparks: era nella sua indole da virgo infp corvonero, e perfino i suoi personaggi più cazzari l’avevano ingranata. «poi sai cosa. Fai quello che cazzo vuoi» così, fosse mai che Nice pensasse che a Jericho importasse qualcosa di lei!!! BLOCKED. Si alzò in piedi, spolverando i vestiti e senza porgere una mano alla ex Serpeverde per aiutarla a tirarsi su. «per oggi basta» tornò a spostare il mobilio con l’eleganza precedente (spingendoli. E prendendoli a calci) e raccolse in grembo tutte le armi che aveva portato con sé. «rudolph infame per te solo lame va bene li affilo da sola.» bofonchiò, prima di infilarsi uno dei sopracitati coltellini fra i denti.
    Un cenno con il capo a Nice. «bn lvor» buon lavoro.
    E così si congedò, spostandosi nella stanza adiacente per usare il Laboratorio nel modo più improprio possibile – la sua specialità.
    I've been way too much to handle
    Bitch, I've never been a good example
    Seen not heard is what they told me
    I look too good to be this lonely
    Oh grab this loaded gun
    former gryff
    22 yo, telepath
    wannabe villain
    @j(ericho)klowell
    1:08
    3:24
    experiment on me, halsey



    E NE ABBIAMO CHIUSA UN'ALTRA, SANDI FOR THE WIN
25 replies since 20/9/2022
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