Posts written by dark/energy

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    CITAZIONE (O' Tir a Cir @ 21/6/2023, 19:15) 
    "... casa al mare..." krdjdjsk kdjdjdkks idjdjsidieuerysjk jfjdkksksksdjkd jdkdjddkksksbrh jfjdskskjddjd kdjdkskskh "eh, letto il libro... comodino" krjdjdjsksks ejiwsuysvflxlpajd lpapaiednajd ldkaolalsdn ldkskaoaldjfb lfkkossjshn ldkdoww "SANGRIA!!!" Ckdjsksk dnsljdowajb flapqoebf mfjosiqpq fpow9quqbrla lwlqidjso "seme nella marmellata" ndhsjaia ekaiaioaoaje tkskaoajaj r gosoaoajw r "...baffi... per la strategia."
    Dksisijsjsia roeiowoqaijqnenrn ekwjwkow.
    Dlsjiwwojrt.
    Gidfud.

    un po’ di ciruzzo strafatto di fiori di loto così, senza contesto.
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    beh io non aspettavo altro .

    Bengali Tipton , team PRO, PVP.
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    They said, "All teenagers scare the
    livin' shit out of me".
    2006 | specialpyrokinesis | ben10
    bengali tipton
    «Mona» la sua voce le giunse alle orecchie ovattata, quasi fosse reduce da un viaggio in aereo seduta al 31B con il pilota che, in un incomprensibile inglese, continuava a scusarsi all'altoparlante per il viaggio turbolento. Beh, probabilmente era davvero così che poteva descrivere la sera precedente: un viaggio turbolento. Se ne era valsa la pena, Bengali doveva ancora deciderlo. A giudicare dalla situazione in cui lei e Mona si erano cacciate, comunque, era sempre più convinta gli elementi per rimpiangere ogni cosa ci fossero proprio tutti.
    Insomma – Gali non era proprio tagliata per fare la teppista. Invero, Delilah non faceva che vantare le loro grandi imprese ai tempi dell'orfanotrofio, descrivendo entrambe come due maestre del crimine in erba sin dalla tenera età ma, a dirla tutta, Bengali ricordava in maniera decisamente meno eroica la loro carriera da malfattrici. In primo luogo, il più delle volte era Delilah la mente - e anche il braccio - delle loro operazioni, mentre Bengali si limitava a seguirla per assicurarsi che non si facesse troppo male. In secondo luogo, sospettava che gran parte dei ricordi della Parker fossero per lo più arricchiti dalla sua fervida immaginazione perché, ad essere onesti, Gali ricordava meno della metà degli episodi da lei citati. O forse era semplicemente lei ad avere una pessima memoria.
    Ad ogni modo, comunque stessero le cose, l'ultima cosa che l'adolescente Gali voleva fare era cacciarsi nei guai. Aveva ormai imparato da tempo la nobile arte del quieto vivere, che prevedeva l'applicazione di appena due regole: parlare il meno possibile, e farsi i cazzi propri. Aveva imparato a sue spese come, il più delle volte, quelle che potevano sembrare due "semplici" regole potessero rivelarsi più complicate del previsto da mettere in pratica, specie facendo parte di un gruppo più caotico che neutrale, ma tutto sommato era arrivata incolume alla veneranda età di sedici anni, perciò poteva ritenersi abbastanza soddisfatta. Essere una special, tuttavia, le aveva senza dubbio reso le cose un tantino più complicate. Se prima una banale insubordinazione scolastica le sarebbe costata una tirata d'orecchi e, tutt'al più, un aspro rimprovero, da quando era stata trasferita a Different Lodge aveva l'impressione di essere continuamente monitorata, quasi che il mondo intero fosse in attesa di un suo passo falso per poterla spedire in Sala Torture se non, come in questo caso, direttamente al Ministero. Forse era soltanto diventata paranoica ma, a onor del vero, l'esperienza non aveva mai fatto niente per contraddirla. Ne erano un'ulteriore prova le occhiate sospettose dei due Cacciatori che avevano trascinato lei e Mona nelle prigioni ministeriali. Non era una sua impressione: la stavano davvero fissando, riservando invece alla sua più rumorosa compagna soltanto espressioni annoiate di pura indifferenza. Avrebbe dovuto far presente che, nel nuovo millennio, quel genere di razzismo fosse considerato disgustoso oltre che obsoleto? Era abbastanza sicura che Ben - sua guru indiscussa - lo avrebbe fatto, ma Gali aveva imparato a sue spese quanto, nella sua posizione, convenisse per lo più restarsene in silenzio. Non si sarebbe stupita se, ad un suo accenno di rimostranza, i due ministeriali avessero deciso di arrestarla per intralcio alla giustizia o insulti a pubblico ufficiale o chissà quale altra cazzata da Mangiamorte fricchettone. Non era nemmeno certa di potersi permettere un avvocato: Tipton e Hilton potevano anche suonare simili, ma sua madre non cagava mica i soldi come la mamma degli Hilton.
    Vabbè, in ogni caso.
    «Tutto questo è davvero inaccettabile.» gli sforzi della Benshaw erano davvero encomiabili. Ci aveva mai pensato a una carriera da Magiavvocato? Avrebbe dovuto. Gali la ammirava, più o meno come ammirava tutti gli altri Ben10 (tranne ficus. no dai, anche ficus. forse.), ma probabilmente anche più degli altri perché... insomma dai... era Mona. Fuckin Desdemona Benshaw. Le sarebbe piaciuta persino se fosse stata etero!! Ed era abbastanza certa di non esserlo. Ed era commossa dai suoi tentativi di difendere entrambe da una situazione tutt'altro che piacevole, se solo – «Mona» la chiamò ancora una volta, sussurrando per non farsi sentire dai due Cacciatori ma con sufficiente urgenza da farsi udire dalla Benshaw. Odiava dover interrompere la sua arringa, ma non era sicura che lasciarla continuare fosse una buona idea. Incassò in silenzio la sua occhiataccia, poi tornò a guardare i due Cacciatori e piegò le labbra nella brutta copia di un sorriso. «non è che ci dareste un secondo?» persuasione: 4 (l'ho tirato per la scienza, probabilmente avrebbe dovuto tirarlo rue). «no eh?» ma siccome era un'adolescente e, nonostante tutto, era una cazzo di Ben10, voltò il capo per impedire ai due ministeriali di leggerle il labiale e si sporse quel tanto che bastava per farsi sentire da Mona senza dover alzare la voce. «ho un... vago ricordo di ieri sera» quel poco che restava del delirio alcolico della sera precedente. Ancora le veniva istintivo alzare le mani per aria e urlare TRE!! «sai lo scherzo che volevamo fare a Paris... quello di rubare i quasi di casa sua...» che tecnicamente era anche casa sua, ma visto che ci aveva vissuto meno di due anni era sempre "casa di Paris". Ad ogni modo: «mi sa che non era casa di Paris». Si voltò nuovamente a guardare i due Cacciatori, e sollevò entrambi i pollici nella loro direzione per fargli intendere che era tutto a posto. A postissimo. Una favola.
    Because they sleep with a gun
    And keep an eye on you, son
    So they can watch
    all the things you do
    teenagers
    my chemical romance
    the black parade


    L'ho scritto per metà in aereo quindi è più un delirio che altro. Chissà.
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    Una anche io, ho davvero bisogno di rimettermi in carreggiata ew.
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    nickname: serendipity,
    role attive: x [15.10]
    PE accumulati sulla carta fidelity: 20
    scheda livelli:
    godric
    bengali
    nicole
    charles
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    CITAZIONE (god-ish @ 14/10/2022, 17:44) 
    1. sono hime! un grande bacio a grandi e piccini ma soprattutto ai piccini

    Sono appena sveglia e avevo letto “soprattutto ai piccioni”. Ho riso ad alta voce, poi ho capito l’errore.
    E visto che si parlava di disagio: HERE IT IS!! :flower:

    Benvenuta anche qui Hime!! Io sono Elisa (ti ho dato il benvenuto su telegram jkbev) ♡

    Siccome ti sto rispondendo da cellulare e, come ho detto su, sono appena sveglia, ovviamente mi sono già scordata cosa dovevo citare del tuo post, perciò andrò un po’ a braccio dai.

    → Diciannovenne: BEATA GIOVENTÙ!! no dai, così sembro davvero vecchia, io ne ho solo 25 anche se 80 nel kwore.
    → Hai citato i pokemon: TRIGGERED. Anche io sono una big fan (dovresti davvero vedere la mia stanza, sembra quella di un dodicenne ai tempi del gameboy).
    → Come sicuramente qualcuno prima di me ti avrà detto, qui coi personaggi from kpop avrai più che carta bianca! Per quanto mi riguarda è ancora un mondo oscuro, ma ci arriverò. Un giorno.
    → Fanfiction un po disturbed? Passa tutto sotto banco. O anche sopra, di lato, insomma. BELLO.

    Okay dai adesso dovrei davvero andare a fare colazione e svegliarmi. Giuro che non sono sempre così.
    CIAO E ANCORA BENVENUTA! ♡


    edit: cristo ho dovuto editarlo tre volte perché c’erano un sacco di parole sbagliate. Ma ci rendiamo conto.
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    Questo post è appena diventato la mia cosa preferita, grazie wendy!!

    Intanto super relatable l’ansia dei parcheggi. Io praticamente non guido per il terrore di dovermi fermare e, quando proprio non posso farne a meno, passo la mezz’ora precedente a studiare il posto in cui devo andare con google maps per capire dove parcheggiare.
    Il giorno in cui inventeranno il teletrasporto sarò una persona felice.

    La mia ansia del giorno è quella che mi accompagna da (tutta la vita) settimane: chiedere favori alla gente. In particolare, chiedere favori ai professori universitari. Il momento peggiore della mia vita è stato quando ho dovuto chiedere una lettera di referenze alla mia relatrice (che mi odiava). È stato penoso e credevo mi avrebbe insultata, invece mi ha solo ✨ghostata✨.
    Adesso sono in attesa di risposte dal dottorato da settimane, e vorrei scrivere al prof per chiedergli se è tutto okay ma… non voglio mi prenda per scema. Quindi lascerò che i giorni passino nella speranza che mi paghino con la borsa di studio comunque #whyamilikethis
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    dai dico una anche io altrimenti non scriverò mai .
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    OH MY PANDI MA È!!! adoro tutto, e una parte di me lo considera già canon. BELLISSIMA JKBEBEVEVE
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    Badlands
    control
    halsey
    code by eliandi
    bengali tipton
    16 y/o
    special
    ben10
    Trovarsi a una convention sui serial killer e avere l'ansia di finire ammazzata era la metafora più adatta a descrivere Bengali. L'eterna contraddizione tra ciò che avrebbe voluto fare, e la paura di farlo davvero. Era così da sempre, da quando a un anno si ostinava a camminare vicina alle pareti sebbene fosse perfettamente in grado di stare in equilibrio sulle proprie gambe, solo per il terrore di cadere e non avere niente abbastanza vicino per sorreggersi. Crescendo poi, quell'aspetto della sua personalità non aveva accennato a migliorare. A dimostrarlo, tutte le volte in cui Delilah aveva praticamente dovuto trascinarla fuori dal letto per convincerla a restare sveglia oltre l'opprimente coprifuoco dell'orfanotrofio in cui erano cresciute. Non è che Gali avesse voglia di dormire alle sette di sera, solo che aveva troppa paura delle conseguenze di quella trasgressione. E così ad ogni piccolo atto di ribellione, ogni gesto che la Tipton moriva dalla voglia di fare ma che, per qualche ragione, non riusciva mai a fare davvero senza una spinta. Per tanto tempo quella spinta era stata Delilah. Poi era arrivato Paris, e con lui Bennett, Mona, Ficus, Balt, Dara - persino ictus. A volte le pareva che senza di loro non sarebbe riuscita a fare neppure un maledetto passo e, quando ci pensava, le veniva addosso una paura tremenda di perderli. Non era mai stata brava a tenere le persone, per lo più erano gli altri a tenere lei. Il punto era continuare a fare in modo di valerne sempre la pena, il che non era sempre facile. Aveva un carattere tremendo, non era in grado di prendere posizione in maniera univoca, e di tanto in tanto dava fuoco alle cose per sbaglio. In definitiva, un disastro.
    Ecco perché non poté fare a meno di sorridere dinanzi a quello che avrebbe dovuto essere un insulto («a volte parli come ficus»), ma che alla fine non era altro che un modo per enfatizzare il fatto che tutti loro facessero parte di qualcosa. Una squadra che, per quanto sgangherata, non avrebbe mai lasciato qualcuno di loro indietro.
    Neanche ficus? Neanche ficus.
    «e non hai visto mio fratello» perché in una gara a chi fosse più scemo, il posto lei l'avrebbe sempre ceduto a Paris. Gli voleva bene anche per questo.
    «certo che è qui. Dove altro terresti una convention sui serial killer, da amortentia? Unghie e killer dello zodiaco?» posò lo sguardo su una delle cornacchie appollaiate sul ciglio della strada, intenta a beccare qualcosa di molto morto. Cavolo se erano inquietanti le cornacchie di Torino. «guarda che anche amortentia ha il suo potenziale» distolse lo sguardo dall'uccello del demonio, tornando a concentrarsi sulla Meisner. «non lo sai che prima del restauro c'è stata una specie di sparatoria?? Era tipo un addio al nubilato, una cosa del genere, e boom» piegò le dita a formare una pistola davanti, poi sparò un colpo immaginario contro un punto imprecisato davanti a sé «tutti morti, zero testimoni» concluse con un sorriso entusiasta. Quel genere di cose la appassionavano tremendamente, e aveva passato giorni su twitter a leggere tutte le teorie del complotto sul possibile colpevole. «ed è stato tipo qualche anno fa, cioè!! l'assassino potrebbe essere ancora fra noi» e una parte di sé avrebbe disperatamente voluto un autografo. L'altra - quella più assennata - sarebbe certamente corsa nel più lontano continente possibile. Insomma, un assassino era una cosa seria.
    A quel punto era sufficientemente inquietata e fomentata per attraversare il sottopassaggio buio assieme a Ben. Era così che funzionava Gali: un po' di incoraggiamento, uno dei ben a tenerle (fisicamente o psicologicamente) la mano, e via la paura.
    «vorrei imparare anche io a fare graffiti» a quel punto avrebbe dovuto rivelarle che i disegni scarabocchiati ai margini dei suoi libri fossero solo la punta dell'iceberg di una passione per il disegno che l'accompagnava da sempre. Avrebbe quindi dovuto aggiungere che aveva un'idea abbastanza precisa di come si facessero i graffiti, pur non avendolo mai realmente sperimentato. Peccato si vergognasse troppo per ammetterlo. «possiamo provarci una volta» si limitò a mormorare, buttandola lì come una cosa di poco valore.
    Attraversò quindi il telo assieme alla Meisner, finalmente lasciandosi alle spalle il vicolo buio.
    «chissà se in realtà è una setta. spero sia una setta» «se è così voglio quanto meno la canzone di eyes wide shut» era palesemente quella la sua idea di setta: gente incappucciata, canzoni macabre, Nicole Kidman posseduta dal diavolo. Fichissimo, e soprattutto super fan della Kidman, sua crush celebrity da tempi immemori. Avrebbe dovuto interpretare la cosa come un hint sulla sua sessualità? Ovviamente no, era ancora troppo giovane e innocente per quello.
    «dobbiamo prenderne una a tutti.» Gali annuì con aria solenne, infilando a sua volta le mani nel cesto delle spille con il medesimo entusiasmo di una bimba a cui avessero appena detto di poter scegliere qualunque giocattolo del toys center. UN SOGNO.
    «il cacciatore della notte. peso. Dici che paris se lo merita?» «non è ciò che si merita, ma è quello di cui ha bisogno» le rivolse un sorriso complice, senza trovare nulla da obiettare alle scelte della Meisner. Se gli altri avessero accettato di indossarle - e l'avrebbero fatto, o lei e Bennett li avrebbero molestati fino allo sfinimento - sarebbero finalmente stati una vera squad. Voglio dire, non che fino a quel momento non lo fossero, ma le spille matching!! Erano proprio su un altro livello. «richard ramirez per balt» (click) erano pure spagnoli uguali (in realtà ramirez era texano, ma dai più o meno è lo stesso) «jeffrey per dara!!» (click) erano inquietanti uguale «ma dai guarda richard chase, non ti ricorda qualcuno??» (click) entrambi belli a modo loro ♥.
    Posò lo sguardo sulle due spille di coppia che Bennet aveva appena lasciato scivolare di nuovo nel cesto. Per quanto poco perspicace, persino per Bengali era ovvio a chi Ben avesse pensato di regalarla. «secondo me è carina» commentò, rigirandosi ancora fra le dita l'ultima spilla «e anche se il più delle volte siamo tutti un po', sai...» traumatizzati come se avessero appena beccato i propri genitori a darci dentro? kinda «non significa che non approviamo la ship, ecco» come si poteva non approvare la monet!! «anzi, big fan» posò un bacio sull'indice e il medio della sinistra e li sollevò al cielo insegno di rispetto.
    God damn right,
    you should be scared of me
    Who is in control?
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    bengali
    tipton
    16 y/o
    v year
    pyrokinesis
    ben10
    You're hot,
    then you're cold,
    You're a light in the dark.
    Just you wait and you'll see
    That you're swimmin' with sharks.
    C'erano molte cose su cui lei e Delilah erano diverse. Bengali era silenziosa, riservata, e preferiva di gran lunga la solitudine al caos. Delilah invece era... un uragano. Letteralmente. Il suo essere esplosiva rasentava i limiti della sopportabilità di Bengali, e non raramente finiva per oltrepassarli. Ciononostante, Gali non sarebbe mai stata in grado di odiarla davvero.
    Non era in grado di dire cosa le legasse: forse l'essere cresciute assieme, abbandonate dalla propria famiglia e accomunate da una situazione tutt'altro che semplice, forse il fatto che in un certo qual modo si compensassero. Dove Bengali era troppo cauta, Delilah era la spinta di cui tutt'e due avevano bisogno. Dove Delilah era troppo avventata, Bengali era la ragione in grado di guidarle. E forse era questo a far funzionare il loro rapporto, quell'equilibrio perfetto che da sempre impediva a entrambe di cadere.
    Ciò non implicava, però, che fosse sempre facile.
    Non erano più delle ragazzine, ed il fatto che Gali fosse stata adottata dai Tipton aveva gettato un'ombra nel loro rapporto difficile da ignorare. La gelosia di Delilah per Paris era tanto evidente quanto invadente e, per quanto Gali la ritenesse comprensibile, non sempre riusciva a sopportarla del tutto. Invero: Paris era la prima persona cui Bengali si fosse mai aperta dopo Delilah, e la velocità con cui la pirocineta aveva accettato di farlo entrare nella propria vita era del tutto insolita per una come lei, l'esatto opposto del concetto di socievole. Quel che la Parker non riusciva a capire, tuttavia, era che Bengali aveva bisogno di quel rapporto con il Tipton. Delilah era la sua migliore amica, la sua sorella non di sangue, ma anche Paris era famiglia, quella famiglia che sino a prima dell'adozione non le era mai stato concesso di avere. Non era disposta a rinunciarvi per un'immotivata gelosia, ma temeva la testardaggine di Delilah: sapeva quanto difficile fosse toglierle qualcosa dalla testa una volta che vi avesse fatto il callo. La conosceva fin troppo bene per credere il contrario.
    «In che… senso?» per l'appunto, la conosceva abbastanza da riconoscere al volo l'imbarazzo nei suoi occhi. La Parker rappresentava sì una buona definizione di eccesso ma, quando si parlava di sentimenti e intimità, la sua spavalderia finiva visibilmente per vacillare. A Bengali quell'accenno di vulnerabilità piaceva, forse più di qualsiasi altro aspetto della Serpeverde.
    «Dovrei vederlo in questi giorni, da sola non c’è bisogno che tu intervenga» Bengali strinse le labbra fra i denti per nascondere un sorriso. Sebbene fossero coetanee, talvolta Delilah assomigliava più a una bambina. «Gli farò pentire di esser nato con le dita dei piedi, oltre che grifondoro» «oh, non ne dubito» e non ne dubitava davvero. Delilah poteva sì essere una bambina, ma una bambina pericolosa. Non avrebbe augurato a nessuno di entrare a far parte della sua lista nera.
    «Quello che sai fare con i tuoi poteri è bellissimo» strinse il pugno con uno scatto, soffocando qualunque accenno della fiammella apparsa tra le proprie dita. Si era a malapena accorta di averlo fatto. Con Delilah, così come sempre più spesso accadeva con i ben, le risultava facile lasciarsi andare, dimenticare chi e cosa fosse. Sapeva che nessuno di loro l'avrebbe mai giudicata negativamente per il suo essere special, così come sapeva di poter contare sulla loro comprensione per i suoi involontari disastri. Soltanto per lei era ancora difficile accettarsi. «molto più bello di quello che io o chiunque altro possiamo fare con una bacchetta, il tuo potere è speciale» scosse il capo, come se quel singolo gesto fosse sufficiente a scacciare il nodo allo stomaco provocato da quelle semplici parole. Avrebbe voluto spiegarle la ragione per cui non riuscisse proprio a credere alle sue affermazioni, ma la verità era che neppure lei riusciva a comprendere perché le risultasse tanto assurdo farlo. «riparliamone quando dovrai aiutarmi a fare la valigia perché io non sono capace di piegare magicamente i miei vestiti» ribadì ironica, come se tutto il problema si riducesse a cosa potesse o non potesse fare in quanto special.
    «Col cazzo che ti lascio da sola qui, ci rimango io con te, in qualche modo» avrebbe voluto essere meno egoista Bengali, dirle di non fare cazzate ed impedirle di correre un rischio tanto stupido. Non le piaceva l'idea di saperla in Sala Torture, ma forse le piaceva meno l'idea di non poterla vedere per tutta l'estate. «pigiama party clandestino?» mormorò, non riuscendo a celare del tutto la flebile speranza di poter restare assieme all'amica per più tempo del previsto. Aveva anche valutato di fare il contrario, di mollare New Hovel per rifugiarsi in orfanotrofio assieme a lei, ma non era del tutto certo di poterlo fare senza rischiare l'arresto.
    «Comunque facciamo questa torta» la Tipton batté le mani, entusiasta. Quello era decisamente un argomento meno complicato. «cioccolato?» sollevò un barattolo di crema al cioccolato, cercando di capire quale fosse la data di scadenza sull'etichetta «il cianuro non è ammesso fra gli ingredienti?» «non sono certa che ben la prenderebbe così bene» quale ben? Nel dubbio, tutti.
    Svitò il barattolo per odorarne il contenuto, lieta di venire travolta dal profumo dolciastro del cacao e non da quello più acre della muffa. Giusto per essere sicuri, affondò un dito nella crema e fece per portarselo alle labbra. All'ultimo istante cambiò idea, e si allungò per spalmarlo sulla fronte della Parker. «simbah» pronunciò con enfasi, già pronta alla morte imminente.
    1.10
    3.16
    sharks, imagine dragons
  12. .
    ↳ PRIMA UTENZA: ,serendipity
    ↳ NUOVA UTENZA: meta/noia
    ↳ PRESENTAZIONE: ciao piacere elisa #cosa
    ↳ ROLE ATTIVE:
    godric: x [17.08] x [23.08]
    bengali: x [12.08] x [11.08]

    ↳ ULTIMA SCHEDA CREATA: bengali tipton [10.08]
  13. .
    e siccome mi voglio male dico una anche io!!
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    nickname: ,serendipity
    role attive:
    godric: x [23.08]
    bengali: x [11.08]
    PE accumulati sulla carta fidelity: 10
    scheda livelli:
    bengali
    godric

    aggiornate

    Edited by antarctica - 30/8/2022, 10:13
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    bengali: 15
    kermit: 14
    dustin: 12
64 replies since 2/6/2019
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