take a step into the havoc, look around, this ain't even the half of it.

spotify.app + toxic-lover13 + bloodyvalentine-pelapatate12

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1    
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Fato
    Posts
    348
    Spolliciometro
    +341

    Status
    Anonymous
    https ://random.obl
    Un passante ti ha regalato un ciondolo. Sembra un ciondolo del tutto innocuo, ma quando lo sfiori con il pollice, accade qualcosa: una visione appare di fronte a te, ed al malcapitato personaggio che capita nelle vicinanze, annunciandovi che siate state maledetti...ma non vi dice come. Scopritelo (nda: divertitevi ad inventarlo) (gara a chi posta per primo per capire chi abbia il ciondolo? esatto) e cercate di spezzarla.
    spotify.app + toxic-lover13 +
    bloodyvalentine-pelapatate12
     
    .
  2.     +3    
     
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Special Muggle
    Posts
    80
    Spolliciometro
    +139

    Status
    Offline
    when & where
    halloween 22
    what
    cook, mercenary
    who
    spotify.app
    Il passante non aveva dato un bel niente a Grey, perché il coreano aveva proseguito dritto per la sua strada senza degnarlo di uno sguardo, fingendo di essere impegnato a digitare un messaggio sul cellulare che era, in realtà, bloccato sulla schermata nera. Piuttosto che fermarsi a parlare con il primo mendicante trovato per strada gli avrebbe ficcato una lama nell’addome — quindi, non fermandosi, aveva fatto un favore ad entrambi.
    La sua giornata era iniziata male, con un lavoro saltato all’ultimo momento per un imprevisto che lui aveva messo in conto ma che la vittima, un mago che avrebbe dovuto essere derubato quel giorno, invece no; e così i piani di Grey, appostatto dietro la finestra dell’appartamento dall’altra parte della strada, erano andati in fumo e quel lavoro era slittato di un altro giorno. Un giorno in più in cui non veniva pagato.
    Come se non bastasse, doveva anche andare all’altro lavoro, quello che gli piaceva ancora meno; ma prima di tutto doveva incontrare una certa empatica per parlare di ancora un altro lavoro che stavano organizzando. Insomma, Hwang Daehyun, per tutti semplicemente Grey (e per un buon motivo) era un uomo impegnato.
    L’ultima cosa che voleva era perdere tempo con pendagli brutti che non sembravano avere alcun valore. Perché sì: pur senza fermarsi, aveva osservato con attenzione sia il vecchio che il ciondolo. La sua vista era perfetta, anche quella periferica, e persino quando sembrava distratto o con le attenzioni rivolte altrove, osservava tutto. Secondo, poi, e dettaglio non da trascurare, se avesse voluto un ciondolo particolare, lo avrebbe preso da sé. Aveva i mezzi, e soprattutto le capacità.
    Sospirò quando il display si illuminò, e stavolta si ritrovò costretto a digitare davvero una risposta, informando la bionda Diesel che era per strada e tra poco sarebbe arrivato al punto di ritrovo. Che non aveva ancora capito perché dovesse essere proprio laggiù alla fine di Hogsmeade, ma d’accordo: aveva imparato a sue spese che era meglio non fare domande, con Vin — tanto le risposte sarebbero arrivate comunque.
    Era nei pressi della stamberga quando qualcuno, evidentemente uno senza un buona considerazione della propria vita, gli si parò davanti urlando cose senza senso come “maledizione” e “romperla” e “altrecosesenzasenso” che Grey non stava davvero ascoltando. Alzò il viso dal cellulare e rifilò all’individuo sconosciuto l’espressione della gif.
    hwang
    daehyun
    I give it all my oxygen,
    so let the flames begin ©


    compagni, vi lasciamo il divertimento di avere le visioni mistiche #greyout
     
    .
  3.     +3    
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Death Eater
    Posts
    133
    Spolliciometro
    +204

    Status
    Offline
    I can make it hurricane on it
    Hunnid bands, make it rain on it
    when & where
    barcellona, 21.04.2003
    what
    student
    who
    toxic-lover13

    non sapeva se avrebbe dovuto indossarlo.
    l’ossessione per le cose costose, luccicanti, era qualcosa che Liz si portava dietro dalla prima infanzia, quando era più usuale per lei vedere degli orecchini di perle che un autobus.
    ma quel ciondolo che quella vecchietta le aveva dato poco prima, per strada, in un posto poco raccomandabile dove era venuta per stare da sola, conciata malissimo, senza badare ne al trucco ne a come si era vestita, per pensare un po’ a quello che sarebbe diventata la sua vita da un anno a quella parte: certo, avrebbe portato avanti l’attività che tanto aveva voluto, ma avrebbe dovuto limitarsi solo a quello?
    Liz non aveva mai provato quei forti sentimenti come… l’amore o il desiderio, anche se dall’aspetto e dai suoi comportamenti poteva sembrare una donna vissuta, e lo era in alcuni ambiti, non aveva vissuto per bene una gran parte dell’adolescenza ritrovandosi ad essere un guscio quasi completamente vuoto.
    I soldi le piacevano, ma le sarebbe piaciuto anche provare cose nuove che non fossero sostanze chimiche.
    E mentre rifletteva ancora, ripensando alle cose sulle quali aveva rimuginato tutta la settimana, si rigirò ancora una volta quello strano ciondolo tra le dita, passandoci su il pollice: quello che avvenne era molto confuso, Liz che si bloccava sul posto e sgranava gli occhi avendo una visione, una voce che le sussurrava perderai tutto, siete maledetti, non avete scampo, Liz che tornava finalmente in se e scopriva di avere qualcuno davanti a se a cui si sentiva in dovere di chiedere «L’hai visto anche tu?» aveva sospirato passandosi la mano fra i capelli biondi, per la prima volta in disordine «La vecchia ci ha fatto la macumba, ma non ci ha detto come spezzarla, bella merda» ma scegliere un giorno in cui aveva l’outfit decente no? almeno sarebbe morta con stile
    LISSETTE MONRIQUE
    I give it all my oxygen,
    so let the flames begin ©


    Edited by Empress. - 13/10/2022, 23:08
     
    .
  4.     +2    
     
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Special Muggle
    Posts
    80
    Spolliciometro
    +139

    Status
    Offline
    when & where
    halloween 22
    what
    cook, mercenary
    who
    spotify.app
    Melvin, che ormai non lo aspettava più al loro punto di incontro perché, aprendo il 👁️👁️👁️, sapeva:
    DOVEVI TIRARE DRITTO E ANDARE DA VIN MHMH
    impara dai tuoi errori!&!&!

    La notifica improvvisa non colse di sorpresa il cuoco mercenario (o il mercenario cuoco, perché le priorità erano chiare), ma lo fece comunque sospirare: perché doveva parlare di se stessa in terza persona? Socchiuse gli occhi, un gesto dettato più dalle abitudini che dalla vera impazienza: erano poche le cose che potessero turbare il Hwang, e ormai dopo tutti quei mesi (un anno, azzarderei dire.) era più che avvezzo alle stranezze della Diesel. E non avrebbe osato pensare di più, perché Melvin era davvero in grado di PercepirloTM e l’ultima cosa che voleva, incontrandola, era notare l’espressione compiaciuta di chi ah ah, te lo avevo detto appena accennata dietro lo sguardo verde e curioso.
    Ignorò il messaggio (le spunte blu erano il suo modo di comunicare, prendere o lasciare Vin.) e riaprì gli occhi pochi secondi dopo, sperando che quella piccola parentesi di riflessione avesse portato via il fastidioso intoppo piazzatosi (letteralmente) sulla sua strada.
    Inevece no, la bionda dallo sguardo allucinato era ancora lì.
    Grey fissò Liz.
    Liz fissò Grey.
    Grey immaginò di tirare fuori uno dei tanti coltellini nascosti sotto gli abiti e di conficcarlo nella pelle morbida del ventre della ragazza.
    Ma non lo fece, perché era un assassino a modo — e soprattutto non era uno stupdio: uccidere qualcuno nel bel mezzo della via, con la possibilità che chiunque lo vedesse, era un errore da principianti, o da persone senza il minimo autocontrollo. Lui non era nessuna delle due cose.
    Si limitò dunque ad osservarla ancora e ancora e ancora. In un silenzio che avrebbe messo a disagio anche il più estroverso degli MBTI (che lui non conosceva, ma sapeva esistessero perché Melvin gli aveva somministrato il test mesi addietro) (ora è canon).
    Non c'era comprensione e non c'era empatia nella luce opaca dei suoi occhi (azzurri, per l'occasione — perché ogni tanto ai ricordava di essere anche Grey e non solo Daehyun).
    Prendendo coscienza di quella verità, si costrinse ad indossare una maschera che fino a quel momento, quel giorno, non gli era ancora servita: evitata il più possibile di portarla, per paura di perdercisi dentro. Preferiva di gran lunga tirarla fuori solo quando strettamente necessario.
    Quello era uno di quei momenti.
    Strizzò gli occhi a mandorla in direzione della nuova arrivata, le iridi nascoste dalle lenti a contatto praticamente invisbili adesso, e si costrinse a piegare le labbra in un sorriso dolce, lgli angoli a scattare come ingranaggi perfetti, allenati da mesi e mesi e mesi di esercitazioni e finti sorrisi rivolti a chiunque capitasse nei paraggi di Grey. Il fatto che non avesse bisogno di più di un secondo per entrare nel personaggio era il motivo per cui poteva permettersi di essere se stesso il resto del tempo (e anche quello che lo preoccupava maggiormente, proprio perché gli risultava troppo facile).
    «L’hai visto anche tu?» «No...?» A mentire era sempre stato bravo, ma aveva imparato che i dettagli spesso vendevano meglio delle parole e contribuivano a creare un quadro più credibile, perciò alzò il telefono che teneva ancora in mano e l'espressione si fece dispiaciuta. «Ero distratto.» La speranza che quelle parole fossero sufficienti a far desistere (e sparire) la bionda, venne massacrata (perché dire “uccisa” non avrebbe retto il paragone) quando lei tornò a parlare.
    Maledette persone che non sapevano capire gli hint; poi lo costringevano a far loro del male.
    «La vecchia ci ha fatto la macumba, ma non ci ha detto come spezzarla, bella merda»
    Avrebbe potuto fingere di non capire l’inglese e filare dritto, ma era troppo tardi ormai. «Devi avermi confuso con qualcun altro.» e le indicò una figura in avvicinamento — la distrazione tì emme «forse quell'individuo laggiù.» E non era una domanda, la sua; più un caldo suggerimento a levare le tende.
    hwang
    daehyun
    I give it all my oxygen,
    so let the flames begin ©


    scusa liz, prima o poi beccherai qualche mio pg simpatico .
     
    .
  5.     +2    
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    1,097
    Spolliciometro
    +1,003

    Status
    Offline
    Early this morning When you knocked upon my door
    And I say, "Hello, Satan" I believe, it's time to go.
    when & where
    halloween '22
    what
    ex slyth
    who
    bloody-valentine
    «ma stai» posò lo sguardo sulla vecchina in vestaglia rosa in fondo alla strada, poi su ciò che restava della sua sigaretta, ancora stretta fra l'indice e il medio della mano destra «scherzando» concluse, riportando lo sguardo davanti a sé.
    La strada, ora, era deserta, il che poteva significare soltanto due cose: che la vecchia si trovasse ora alle sue spalle con un coltello sollevato in aria, pronta a mettere fine alla sua vita di sofferenze, o che avesse appena avuto un'allucinazione. Nessuna delle due ipotesi, comunque, gli appariva particolarmente confortante.
    Tornò a guardare la sua sigaretta, confuso. Era abbastanza sicuro di averci messo dentro solo tabacco ma, visti gli sviluppi, cominciava a nutrire qualche dubbio in proposito.
    «L’hai visto anche tu?» per poco non saltò in aria. Concentrato com'era nel suo solito autocentrismo, non si era minimamente accorto di non essere da solo - sempre che non si trattasse di un'altra allucinazione, ovviamente. S'impose di recuperare un minimo di contegno, passandosi una mano fra i capelli e posando finalmente lo sguardo sulla bionda.
    Non era mai stato tanto felice di vedere Liz in vita sua.
    Non che di solito non le piacesse, s'intende, ma c'era un che di decisamente confortante nella consapevolezza di non essere da solo, nei pressi della stamberga e con il fantasma di una vecchia a urlargli maledizioni e spergiuri vari. «porca puttana, sì» spense la sigaretta nel muretto sul quale si era arrampicato, scivolando poi giù con un saltello «pareva la nonna della famiglia Addams».
    Pensandoci, il fatto che ad averla vista fosse proprio Lissette Monrique non era poi così confortante. Insomma, le probabilità che fossero entrambi in botta e fossero in preda a un'allucinazione collettiva erano decisamente alte.
    «La vecchia ci ha fatto la macumba, ma non ci ha detto come spezzarla, bella merda» fece per rispondere, ma si accorse solo a quel punto della presenza di una terza figura «forse quell'individuo laggiù.» ma stava indicando proprio lui?? Charles era sempre più confuso.
    «ma lo vedi anche tu?» indicò il ragazzo a Liz, giusto per essere certo non si trattasse di un'altra apparizione. Non aveva mai sentito parlare di fantasmi asiatici ma, d'altronde, non aveva neanche mai visto un horror coreano!! Doveva decisamente rimediare.
    «non so se è la droga o cosa, però insomma» se se la stava facendo sotto? Di brutto. Divinazione non gli era mai piaciuta proprio perché l'idea di fare casini con gli spiriti gli metteva l'ansia. E se la vecchia li avesse maledetti davvero? Se gli avesse fatto tipo il malocchio? Come se il Dumont non avesse già abbastanza disgrazie. «qualcuno qui è in grado di fare un esorcismo?» non si era mai troppo prudenti «asking for a friend».
    charles
    dumont
    I give it all my oxygen,
    so let the flames begin ©


    CIAO scusate il ritardo mentale
     
    .
  6.     +1    
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Death Eater
    Posts
    133
    Spolliciometro
    +204

    Status
    Offline
    I can make it hurricane on it
    Hunnid bands, make it rain on it
    when & where
    barcellona, 21.04.2003
    what
    student
    who
    toxic-lover13

    «porca puttana, sì» «Oh mio Dio, dimmi che almeno tu sei fatto » gli occhi color zaffiro si posarono sulla faccia familiare per Liz, contenta di vederlo «ma lo vedi anche tu?» Liz alzò un sopracciglio voltandosi verso la figura che effettivamente poco prima le aveva parlato indicandole Charles «Dici che è un’allucinazione?» non poteva essere un fantasma, quello lo aveva acchiappato erisha nell’altro prompt, suvvia «non so se è la droga o cosa, però insomma» Liz sarebbe stata molto lieta di dire che era la droga a farle avere quell’allucinazione, ma purtroppo era pulita da almeno dodici ore, più pulita di quanto lo fosse durante i compiti in classe si intende «No penso sia vero, sono sobria» disse pizzicandosi il dorso del naso con indice e pollice «Purtroppo» aggiunse dopo qualche secondo, pensando che se fosse stata in quello stato quasi catatonico che le provocavano le sue pillole «va bene insomma come si toglie questa maledizione? bisogna fare il malocchio? qualche giorno fa ho visto gli italiani farlo con acqua forbici ed olio di oliva ma non so esattamente come si faccia» si poggiò le mani sui fianchi osservando i due dinnanzi a se «se non sei frutto della droga nostra immaginazione, sai come togliere il malocchio?» poi lanciò uno sguardo a charles «o un esorcismo, insomma, scegli tu, basta non sia un sacrificio umano, a quello non sono disposta» solo dopo si ricordò del ciondolo che le aveva dato la vecchia qualche momento prima «ah già, nonna satana mi ha dato questo, chissà se prendendolo sono già stata condannata a morte»
    LISSETTE MONRIQUE
    I give it all my oxygen,
    so let the flames begin ©
     
    .
  7.     +3    
     
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Special Muggle
    Posts
    80
    Spolliciometro
    +139

    Status
    Offline
    when & where
    halloween 22
    what
    cook, mercenary
    who
    spotify.app
    Charles: «ma lo vedi anche tu?»
    Liz: «Dici che è un’allucinazione?»
    Grey: 👁👄👁
    Ma perché sempre a lui, oh.
    All'ennesimo commento senza senso della ragazza, arcuò un sopracciglio con aria confusa e incredula. «No penso sia vero, sono sobria» okay, se lo diceva lei Grey ci credeva...... Gli importava così tanto...... Guardatelo............ Super interessato.............
    Non intervenne solo perché era chiaramente una conversazione tra due persone che si conoscevano già, e lui era più che felice di sgusciare via inosservato. Lo faceva sempre, d’altronde. Figuarsi se fosse rimasto proprio quel giorno, tra tutti!!
    «qualcuno qui è in grado di fare un esorcismo?» apprestandosi a fare un passo indietro per allontanarsi, Grey pensò tra sé e sé che, se volevano, lui conosceva metodi più permanenti per liberarsi da maledizioni, e pensate!! , non avrebbe spillato nemmeno troppo sangue!! Sarebbe stato bravissimo!! Ma non disse nulla di tutto ciò, intascando il cellulare e decidendo che, dopotutto, Melvin non era poi una così cattiva idea (bacini).
    Fece per andarsene, il discorso su maledizioni e malocchi completamente perso alle orecchie del Hwang — o così lasciò credere agli altri; lui ascoltava e percepiva sempre tutto. Ma quando iniziò a muoversi per abbandonare lo strano duo, ecco che la bionda tornò a indirizzarsi a lui, riportando le attenzioni sulla sua figura anonima.
    Grandioso.
    «se non sei frutto della droga nostra immaginazione, sai come togliere il malocchio? o un esorcismo, insomma, scegli tu, basta non sia un sacrificio umano, a quello non sono disposta»
    Peccato”, pensò il Hwang, perché l'ipotesi del sacrificio umano diventava sempre più tangibile e prendeva una forma concreta nella sua mente: altri due secondi e l'avrebbe persino attuata. Ma Grey, being Grey e non Daehyun, si sforzò di sorridere — un gesto contenuto, quasi impacciato, la curva morbida delle labbra avrebbe potuto ingannare chiunque. «No mi spiace, non sono di queste parti.» Che, ueppa, non era nemmeno una totale bugia. Non conosceva nessuno in grado di fare esorcismi o togliere il malocchio (o almeno così credeva, ma in effetti chi poteva dirlo; magari la Diesel?) né sapeva farlo lui in prima persona. «Mi dispiace non potervi -» Poi lo dvide. lo vide davvero; l'amuleto che "nonna satana" aveva regalato alla bionda — e Daehyun ebbe un fremito di paura.
    Erano rare le cose che riuscissero davvero a terrorizzarlo, ma quella pietra dai colori cangianti poteva rientrare tranquillamente nella categoria.
    Instintivamente, fece un passo indietro ben sapendo che ormai erano tutti condannati — magari non a morte, ma a qualcosa di peggio.
    «Toglilo, metti via quel coso sibillò tra identi con tono urgente, e abbassando in fretta lo sguardo per distoglierli da quello verde di lei, conscio che non sarebbe servito a nulla. Come aveva potuto non riconoscerlo prima? Pensò che forse la vecchia lo aveva camuffato volontariamente con qualche incantesimo di trasfigurazione, spezzato poi una volta attvita la maledizione. Non lo aveva mai visto da vicino, e tutto ciò che sapeva dell’amuleto lo aveva letto sui libri di magia che Hajoon gli aveva fatto studiare, o tramite racconti di altri maghi.
    E aveva vissuto benissimo anche senza doverlo mai incontrare sul suo cammino, vi dirò.
    Perché se quello che i miti e le legende narravano era vero, allora erano spacciati.
    Poteva essere un falso, certo — ma ne dubitava. E, anzi, forse l'ipotesi che fosse un Amuleto di Beshaba contraffatto lo spaventava ancora di più: le repliche avevano procurato lo stesso numero di vittime, sebbene per motivi differenti come la mal riuscita di qualche incantesimo o una pessima calibrazione della maledizione che si tentava di applicare alla collana.
    «Non avresti dovuto accettarla!» maledetta stupida, possibile che non avesse idea dei danni che Beshaba, in quanto Entità del Caos, avrebbe portato loro?
    Ma soprattutto: «non avresti dovuto guardarmi.» Dell'altro malcapitato gli interessava ben poco, Grey si preoccupava sempre e solo di se stesso.
    Li osservò per qualche istante, e quando capì che non capivano, li illuminò: il Magonò che fa lezione a due maghi, ma tu guarda un po'. «Quello è l'amuleto di Beshaba; si narra che chiunque venga maledetto dalla pietra riceva in cambio malasorte e rovina.» Non a caso, era anche chiamato più semplicemente l'amuleto della Rovina; era stato la fine di maghi di ogni rango, nazionalità e sangue, sempre stando alle storie che venivano raccontate — e se c'era una cosa che Grey aveva imparato, in quella vita, era che le voci della strada raramente sbagliavano. Potevano ingrandire le cose, ma un fondo di verità v'era sempre.
    «Per di più,» portó gli occhi azzurri su Liz, tanto ormai il danno era fatto, «la maledizione può spargersi a macchia d'olio se il maledetto stabilisce contatto visivo con altri individui mentre ancora in possesso dell'amuleto.» che indicò con un cenno del capo.
    Non era certo da dove nascesse il mito, o fino a che punto la maledizione potesse spingersi; ma Grey avrebbe preferito non doverlo scoprire mai! Non aveva di certo bisogno della sfiga nera nella sua vita, non con il genere di lavoro che faceva!
    Bisognava rompere la maledizione, ma non aveva idea di come fare perché, e su quello ogni libro concordava, nessuno l'aveva mai spezzata prima di soccombere ad uno degli “incidenti” procurati dalla stessa.
    Meraviglioso.
    hwang
    daehyun
    I give it all my oxygen,
    so let the flames begin ©
     
    .
  8.     +2    
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    1,097
    Spolliciometro
    +1,003

    Status
    Offline
    Early this morning When you knocked upon my door
    And I say, "Hello, Satan" I believe, it's time to go.
    when & where
    halloween '22
    what
    ex slyth
    who
    bloody-valentine
    «Oh mio Dio, dimmi che almeno tu sei fatto»..
    Ma magari.
    Charles avrebbe voluto davvero che si trattasse di un'allucinazione post fattanza. In verità avrebbe proprio preferito essersene rimasto a casa, a farsi i cazzi suoi, lontano dai guai e dai problemi - e invece. E invece gli era toccata non solo chissà quale sorta (non motherfucka, ma forse anche) di maledizione, ma ci si aspettava anche che sapesse come rimuoverla. Spoiler: non lo sapeva. Faceva proprio schifo in quelle cose.
    «o un esorcismo, insomma, scegli tu, basta non sia un sacrificio umano, a quello non sono disposta» «non guardare me, io volevo solo fumarmi una sigaretta» alzò le mani, del tutto intenzionato a prendere le distanze da ogni responsabilità in quella faccenda. Di solito era lui a fare casini ma, in quella specifica situazione, non aveva fatto letteralmente niente per ficcarsici dentro. Per una volta che voleva soltanto starsene tranquillo e in pace!!
    «ah già, nonna satana mi ha dato questo, chissà se prendendolo sono già stata condannata a morte» ecco, vedi? Non era colpa sua. «Liz ma perché accetti cose dalle vecchie inquietanti» davvero, nessuno le aveva mai insegnato la storia delle caramelle degli sconosciuti? Incredibile. «Toglilo, metti via quel coso.» per la prima volta da quando tutta quella bizzarra storia era cominciata, provò sinceramente empatia per quel povero malcapitato. Erano due povere, inconsapevoli vittime dell'ingenuità della Monrique.
    «Non avresti dovuto accettarla!» «e su questo siamo d'accordo» annuì il Dumont, guardando l'altro come fosse il suo unico faro nella tempesta «non avresti dovuto guardarmi.» «rude, ma comprendo» eh, scusa Liz ma TU ACCETTI COSE DAGLI SCONOSCIUTI.
    «Quello è l'amuleto di Beshaba; si narra che chiunque venga maledetto dalla pietra riceva in cambio malasorte e rovina.» così, de botto. Charles batté le palpebre una, due volte, incerto d'aver capito bene. Sinceramente, fino a quel momento, aveva sperato in uno stupidissimo scherzo di Halloween, ma una maledizione era una cosa seria. «Per di più, la maledizione può spargersi a macchia d'olio se il maledetto stabilisce contatto visivo con altri individui mentre ancora in possesso dell'amuleto.» perfetto, erano fregati. Aveva pensato davvero tante volte alla sua morte, ma mai aveva messo in conto che potesse esserne proprio Lissette Monrique l'artefice.
    «E visto che sei così informato... per caso... sai anche come spezzarla?» guardò il ragazzo con occhi speranzosi, sebbene avesse già intuito dal suo tono che la soluzione non sarebbe stata così semplice. «Non so, dobbiamo rompere l'amuleto? C'è un OrdineTM che sa come funziona?» hellfire club: triggered.
    Si passò una mano fra i capelli il Dumont, prima di decidere di fare l'unica cosa che un millenial poteva fare in situazioni del genere: tirare fuori il cellulare e googlare. WikiHow: 4 Modi per Liberarsi da una Maledizione.
    «Allora, qui dice: uno» sollevò un indice davanti a sé «fare un bagno di sale» scorse velocemente la spiegazione allegata, valutando mentalmente quanto potesse essere effettivamente capace di "visualizzare l'energia positiva scorrere nella vasca da bagno" e recitare cose tipo "acqua e sale purificatemi, dalla sventura liberatemi, la maledizione scacciate via, così voglio, così sia" senza ridere. Probabilmente poco.
    «eseguire un rituale di purificazione» sollevò anche il medio (iconic) «lanciare un semplice incantesimo con una candela» dai, quello sembrava facile «realizzare una scatola a specchio» eu vabbè, art attack subito?? «vi ispira qualcosa?».
    charles
    dumont
    I give it all my oxygen,
    so let the flames begin ©
     
    .
  9.     +2    
     
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Special Muggle
    Posts
    80
    Spolliciometro
    +139

    Status
    Offline
    when & where
    halloween 22
    what
    cook, mercenary
    who
    spotify.app
    «non guardare me, io volevo solo fumarmi una sigaretta»
    Daehyun, che già pensava a come farli fuori entrambi e disfarsi dei cadare: how unfortunate.
    «Liz ma perché accetti cose dalle vecchie inquietanti»
    Sempre Daehyun, pentendosi di ogni scelta fatta nella vita che lo avesse portato fino a quel momento: perché è stupida.
    «e su questo siamo d'accordo»
    Ancora Daehyun, pronto ad andarse: ma chi te l’ha chiesto.
    Purtroppo (per lui) o per fortuna (di nessuno, di certo non la sua) si ritrovò costretto a fare lezione di Arti Oscure al posto del Jackson – che non sapeva nemeno chi fosse, perché viveva la sua vita lontano da quanto succedeva in quel di Hogwarts, e ne era molto grato – e a spiegare ai due che cosa fosse un Amuleto di Beshaba.
    Gli interessava condividere con loro il suo Sapere? No, ma sperava (non troppo, in effetti, rendendosi conto di chi aveva davanti) che insieme avrebbero potuto cercare una soluzione a quel casino — o, quanto meno, che uno di loro, agitando la bacchetta in maniera che avesse più o meno senso, provassero a smaledire quel patetico gruppetto che si era venuto a creare.
    Sì, insomma, non era la persona più ottimista del pianeta Terra, ma tanto valeva provarci: tempo dieci minuti e poi li avrebbe fatti sparire mollati lì, rivolgendosi ad una delle tante conoscenze di Hajoon. Prima di tutto, però, prima di indebitarsi con loschi figuri per trovare una contromaledizione efficace (sempre che esistesse, da qualche parte nel mondo) voleva fare un tentativo ed estorcere quell’informazione a due sfigati come lui; magari la disperazione di liberarsi dal sortilegio avrebbe fatto attivare i loro neuroni magici e avrebbero trovato la soluzione! (Ne dubitava sempre di più. Minuto dopo minuto, ma davvero: sperava di non dover chiedere favori alla rete di Hajoon se non strettamente necessario.)
    «E visto che sei così informato... per caso... sai anche come spezzarla?»
    Ricambiò per un interminabile istante lo sguardo del ragazzo, poi semplicemente rispose: «No.» Altrimenti l’avrebbe già attuata, ti pare? Che domanda stupida — e, per attuata intendo: li avrebbe costretti a lanciare il contro incantesimo anche per lui, essendo privo di magia e tutte quelle cose lì.
    «Non so, dobbiamo rompere l'amuleto?» Quella volta, il «no!» fu di qualche tono più sentito, quasi preoccupato. Ma era scemo? Voleva davvero distruggere un artefatto così antico e potente??? Per sua fortuna, Daehyun non era in grado di mostrare sentimenti (né di provarli .) altrimenti in quel momento dsi sarebbe letto tutto lo sconcerto (e, francamente, il disprezzo) per quella stupidissima idea. «Non possiamo romperlo. Né dovremmo farlo.» Non roteò fisicamente gli occhi al cielo, ma il gesto era implicito nelle parole e nella voce atona e piatta. «Nessun-» Ordine, ma le parole gli morirono in bocca quando lo vide aprire WikiHow.
    Forse, dopotutto, indebitarsi la vita non era poi una cattiva idea.
    «Sarò io,» spoiler: non era lui. «ma dubito troveremo la risposta su WikiHow.» Così, la buttava lì.
    Gettò un’occhiata impassibile alla bionda in catalessi, domandandosi se fosse morta: ok, un problema in meno.
    Tornò a guardare l’unico dei due che sembrasse avere mezzo neurone funzionante. «Non ve ne hanno mai parlato a scuola? Non hai mai letto nessun libro -» fine. «- di magia nera che nominasse l’amuleto? Conosci,» anche solo vagamente, eh. «contro maledizioni che potrebbero fare al caso nostro?»
    Così, per dire. Senza pretendere troppo..................
    hwang
    daehyun
    I give it all my oxygen,
    so let the flames begin ©


    ciao liz, scusa liz
    almeno andiamo avanti BACINI
     
    .
  10.     +1    
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Death Eater
    Posts
    133
    Spolliciometro
    +204

    Status
    Offline
    I can make it hurricane on it
    Hunnid bands, make it rain on it
    when & where
    barcellona, 21.04.2003
    what
    student
    who
    toxic-lover13

    «Non ve ne hanno mai parlato a scuola? Non hai mai letto nessun libro -»
    Liz: un libro? com’è fatto?
    No (che il telefono mi aveva corretto in amo, ciao grey), ovviamente non sapeva come spezzare la maledizione e non sapeva che diamine fosse quell’amuleto che aveva accettato «ma che diamine ne so, l’ho preso perché luccicava, poteva essere antico e valere una fortuna» i #soldi prima di tutto ovviamente, avere fra i suoi gioielli un amuleto antico che era appartenuto a qualcuno di importante, come quello di Rose del Titanic per intenderci, sarebbe stata una grande soddisfazione.
    E per confermare il suo livello di intelligenza «Si!! Wikihow ha le risposte a tutto, fammi vedere» #howtoberandom, affiancò charles alzandosi sulle punte e cercando di sbirciare sullo schermo del cellulare «Il rituale di purificazione come dovremmo farlo? cosa serve?» disse indicando la parte dello schermo dove veniva spiegata quella voce, se servivano delle erbe da bruciare (da fumare) lei poteva dare una mano, ovviamente «Dice che ci vuole una bacchetta di selenite, bisogna passarla sul corpo e poi agitarla da lontano» aggrottò le sopracciglia, scure perché era ovviamente una bionda tinta anche se i suoi neuroni dicevano ben altro «dite che non va bene una bacchetta normale? io ce l’ho dietro si per seminare in giro altri danni, ovviamente «ah poi bisogna bruciare della salvia e con una piuma direzionare il fumo verso di se, io ho un’altra erba ma purtroppo oggi ho un outfit sobrio, niente piume» alzò le spalle come a voler dire “that’s it”, come se non fosse lei l’artefice di tutto quel casino.
    Wikihow: how to be liz.
    LISSETTE MONRIQUE
    I give it all my oxygen,
    so let the flames begin ©
     
    .
  11.     +1    
     
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Special Muggle
    Posts
    80
    Spolliciometro
    +139

    Status
    Offline
    when & where
    halloween 22
    what
    cook, mercenary
    who
    spotify.app
    Se prima Grey aveva avuto la sensazione che non ne sarebbero mai usciti, ora ne aveva la certezza. Non c'era minimamente empatia nello sguardo scuro che posò, grave, prima sul ragazzo e poi sulla bionda, solo una maschera di apatia e zero sentimenti, e un implicito disgusto per il genere umano.
    «ma che diamine ne so, l’ho preso perché luccicava, poteva essere antico e valere una fortuna» Non era un essere umano abbastanza funzionale da cogliere certe battute, o da ricordare strani modi di dire e frasi fatte da gen z, ma se lo fosse stato avrebbe certamente storto il naso osservando la spagnola, profondamente contrariato dall'associazione bionda-stupida: quella lì lo sarebbe stata in qualsiasi tonalità.
    Stupida, si intende — sia mai non fosse chiaro.
    La squadrò ancora per qualche istante, deciso a rimanere stoico nel suo silenzio perché non valeva la pena perdere fiato con un pubblico del genere; l'ipotesi di rivolgersi alle conoscenze di Hajoon era sempre più concreta e tangibile.
    «Si!! Wikihow ha le risposte a tutto, fammi vedere» Non per (essere il solito sociopatico della situazione) peccare di alessitimia ma: cosa diamine dovevano sentire le sue orecchie.
    Un po' se la meritava la maledizione, quella lì.
    Lui no, ovviamente, era solo danno collaterale della stupidità umana — ed era esattamente quello che lo mandava più ai pazzi. Non era successo per un motivo valido, non era una punizione inflitta a seguito di uno scontro né un danno inferto da un nemico. Era stata solo sfortuna, una beffa, un danno dovuto alle circostanze.
    Sfigato ancor prima di subire la maledizione stessa.
    E tutto perché in Inghilterra respirava aria proprio chiunque, ma guarda un po’.
    Strizzò le labbra in maniera impercettibile, nessuno da fuori avrebbe potuto registrare l’aumento di disappunto e la pazienza di Grey che piano piano scivolava via, abbandonandolo quasi definitivamente.
    Non mostrava nulla.
    «Il rituale di purificazione come dovremmo farlo? cosa serve?» Non sarebbe stato lui a contribuire a quella inutile ricerca, poco ma sicuro: conosceva pochissimi rituali ed era certo che non si trovassero su una pagina internet moderata da sfigati che vivevano nel seminterrato della casa dei genitori.
    Non si strinse nemmeno nelle spalle, dimostrando di non sapere: rimase immobile, poco incline a rendersi utile in un modo o nell’altro.
    «Dice che ci vuole una bacchetta di selenite, bisogna passarla sul corpo e poi agitarla da lontano» Beh, lui non ce l’aveva una bacchetta — né di selenite né di qualsiasi altro materiale. «Ne hai una?» Che poteva non sembrare, visto il tono piatto con cui la formulò, ma era una domanda seria, per lui non era così strano che se ne andassero in giro con ogni sorta di artefatto magico, quotidiano o meno. Maghi.
    «dite che non va bene una bacchetta normale?» Come non detto.
    «ah poi bisogna bruciare della salvia e con una piuma direzionare il fumo verso di se, io ho un’altra erba ma purtroppo oggi ho un outfit sobrio, niente piume»
    Solo a quel punto Grey realizzò che fosse seria.
    «No.» Secco, deciso, irremovibile. «Non puoi cambiare la ricetta*» *formula, ma lui era un cuoco nel tempo libero, chiamatela deviazione professionale, «o andare a sentimento» come pandi e la collega quando cucinano, «rischieresti di fare ulteriori danni.» Lo sguardo scuro si posò ancora con serietà sulla bionda, e Grey fece schioccare la lingua contro i denti. «Ne hai già creati abbastanza.»
    Poi guardò l’altro, che ancora sfogliava la pagina in cerca di altri risultati. «Dunque?» Era abbastanza impaziente, il coreano, e già con un dito sul cellulare per contattare la rete di Hajoon e rompere la maledizione a modo suo.
    hwang
    daehyun
    I give it all my oxygen,
    so let the flames begin ©
     
    .
10 replies since 5/10/2022, 18:00   334 views
  Share  
.
Top