Votes taken by damn‚ cool

  1. .
    I think I'll pace my apartment a few times
    && fall asleep on the couch
    ombrocinesi
    the chosen one
    defective
    Kul Oh


    non era mai stato una cima Kul Oh.
    non eccelleva nelle materie scolastiche, non eccelleva nell’ambito sentimentale, non eccelleva nell’ambito comportamentale.
    aveva sempre creduto a ciò che gli dicevano gli altri, lo aveva fatto suo, ciò che sua mamma, quando era ancora in vita, gli raccomandava, quello che suo padre si assicurava che lui sapesse.
    ed era stato bravo, fino a quel momento, a far sì che tutto filasse come previsto, era stato bravo a seguire gli ordini celati sotto le mentite spoglie di consigli, fino a quel momento per l’appunto.
    non aveva mai preso in considerazione il fatto di rinunciare alla propria vita, la sua libertà, la vita che tanto era grato di poter vivere, non era pronto a lasciare tutto.
    si sentiva un bambino viziato, non voleva lasciare che suo fratello affondasse nell’oblio, che nessuno si ricordasse di lui, il fantastico special che era riuscito a diventare il capitano di tassorosso, il finto bad boy che aveva cominciato a fare stragi di cuori.
    erano solo ragazzini, ed erano stati chiamati a prendere una scelta più grande di loro.
    erano solo ragazzini, ed ora lui era difettoso, più di quanto già fosse, più di quanto fosse riuscito ad immaginare.
    tirò ancora più su il lenzuolo, per coprire la testa, avrebbe pianto se non fosse stato che… non ci riusciva, si sentiva svuotato, dai suoi poteri, da tutto.
    «ma sei deficiente», contrasse la mascella e strinse tra le mani il tessuto del lenzuolo, senza muoversi «”cosa direbbero mamma e papà”, bohoo. ma se mamma è morta, e sai che papà mi supporterebbe!», si scoprì di botto Kul, con uno sguardo accigliato guardò suo fratello, quello che era suo fratello
    «forse hai ragione» la voce che aveva pronunciato quelle parole non sembrava nemmeno la sua, di solito allegra e leggera, roca e… sprezzante «forse ti supporterebbero, ti lascerebbero stare qui, guardandoti abbandonare la tua vita» abbandonare me.
    si passò entrambe le mani fra i capelli incrostati di sangue, il suo e quello del mai nato, tirandoli all’indietro, cercando di calmare i nervi «come sei egocentrico. megalomane. Kul! kul. qui si parla del mondo intero»
    il… mondo intero? ok, va bene, era un egocentrico, era un megalomane ma… aveva il diritto di volere suo fratello al suo fianco, l’unica persona con cui avesse condiviso ogni cosa, per sempre? «io… non so se si tratti del mondo intero. » lo guardò, per la prima volta da quando avevano iniziato quel discorso, negli occhi «io volevo solo vivere il resto dei miei giorni al tuo fianco in una realtà non fasulla, perché eri mio fratello, sarò egoista o megalomane, chiamami come diavolo ti pare» la testa venne poggiata alla testiera del letto «…hai tutta la vita» «anche tu Kaz, anche tu avevi tutta la vita» avevi me.
    «avremmo potuto… provare a fare qualcosa al di fuori di questa cosa… questa cosa che ha preso il mio sangue, mi ha reso difettoso, mi ha tolto mio fratello» abbassò lo sguardo osservando la mano poggiata sul lenzuolo candido, rosso su bianco
    «questo è il momento in cui mi chiedi scusa.»
    ma Kul invece, tacque.


    Photo album on the counter
    Your cheeks were turning red

    You used to be a little kid with glasses in a twin-sized bed
    And your mother's telling stories 'bout you on the tee-ball team You told me 'bout your past thinking your future was me
  2. .
    due per lo stesso motivo di vins!!
  3. .
    KUL OH

    «no vabbè» Kul si affacciò verso il professore che aveva davvero rotto le acque. non stava facendo finta «dovreste portarl* al san mungo» ma visto che non era il suo compito nella vita essere (intelligente) attento, ed aveva pure perso un fratello per cui aveva pianto tutto il weekend (nessuno doveva saperlo duh non era mica una femminuccia) proseguì nel suo percorso, se qualcuno lo avesse conosciuto un po’ meglio avrebbe però notato che non era il kul di sempre, diceva molte meno stupidaggini del previsto e non scappava ad ogni minima cosa che avesse potuto nuocere alla sua incolumità.
    era spento.
    fatto stava che quella creatura lì su sarebbe potuto essere il peggior sgorbio che avesse mai visto ma.
    ma.
    era piuttosto sensibile in quel periodo. mh.
    «è un buscofen»
    guardò balt.
    lo guardò ancora.
    «dai fai qualcosa per salvarlo!!!»
    non come aveva fatto lui, lasciando suo fratello nell’hotel da solo.

    CODICE
    <b>&#155; Buscofen:</b> XXXXX “terribilmente pericoloso, starne alla larga” è un gufo longilineo, in grado di vivere anche sott’acqua, l cui folto piumaggio — tipico della specie comune — si arresta a livello dell'inguine, lasciando le gambe completamente sprovviste di piume. è di un colore scuro, blu notte, e presenta 4 occhi sul capo dal taglio felino, privi di pupilla e completamente rossi, ai lati della testa troviamo le branchia; è un animale spietato, pericolosissimo, che riduce la mente delle sue prede in poltiglia portandole al suicidio, ha il potere di ipnotizzare, prendere controllo della mente di chi punta, ha un becco aguzzo che serve per strappare la carne, ed è caratterizzato da un verso quieto, quasi docile, che annuncia il suo arrivo.
    <b>&#155; altro: </b> è un animale monogamo, se si lega ad un esemplare dell’altra specie non avrà altri partner
    non è solito attaccare, ma quando si irrompe il suo territorio o si ferisce il suo partner diventa letale
    è un animale timido e taciturno, vive in posti nascosti, come caverne
    si dice fosse solito essere l’animale da compagnia delle sirene
  4. .
    so, who tops?
    @censored_xxx
    @mortrainey_official e se lo dice mort rainey ci fidiamo… un altro mantenuto del ministero che non tutela nemmeno i civili onesti che pagano le tasse; ma toglimi una curiosità: l’ossofast fa ricrescere i denti? o fei ancora in attefa di un appuntamenffo dal denfffista?
    hh.mm - gg/mm/aaaa - powered by twizard
  5. .
    Kul Oh
    Roar
    Katy Perry
    got the eye of the tiger, a fighter
    Dancing through the fire
    'Cause I am a champion, and you're gonna hear me roar
    Se c’era una cosa certa di Kul Oh era che quest’ultimo adorasse pavoneggiarsi.
    Sembrava proprio un pavone, che si impettiva e sfilava dinnanzi alle telecamere come l’animale avrebbe fatto dinnanzi ad un essere del sesso opposto per procreare; non ci pensava affatto, Kul, al suo orientamento politico, al periodo storico, al fatto che fosse maledettamente stupido, ed era per questo che si era fatto trascinare come un topo attratto dal groviera, un moscerino attirato dalla luce, in quello studio televisivo «Mi intervisteranno?» chiese mentre camminava con fare spavaldo dietro il tizio imbacuccato, certo che lo avrebbero intervistato, non si trovava tutti i giorni un bel faccino come il suo, erano stati proprio fortunati che quel giorno passasse di lì casualmente, non perché facesse quella strada di proposito per essere notato come una non-fan qualsiasi nelle fan fiction di harry styles (e laura pausini lo fece diventare canon); si guardava nello specchietto portatile sistemandosi i capelli «Quindi che facciamo? un’intervista individuale?» si voltò verso lo scimmione che lo stava scortando cercando un cenno di assenzo, un respiro più profondo, un qualcosa che gli facesse capire cosa diamine stava andando a fare «mhh, vedo che facciamo i misteriosi» si lisciò un sopracciglio col pollice prima di chiudere di botto la superficie riflettente ed infilarla in tasca «non puoi dirmi nemmeno acqua o fuoco? dai vediamo…» iniziò ad elencare cose completamente a caso con tanto di conta sulle dita, mentre il tipo ovviamente continuava ad ignorarlo, oh povero Kul Oh, se solo avesse saputo che stava per andare in un posto dove per una singola parola avrebbe potuto giocarsi le… spalle, ma ovviamente si parla dell’Oh meno sveglio della famiglia quindi l’idea non gli era nemmeno passata per la testa, e quando arrivarono lì fuori e il tipo lo prese per l’avambraccio (in modo nemmeno tanto carino), Kul si limitò a dire «Ehi piano!! potresti rovinare la merce qui, abbiamo uno show da portare avanti» beh, qualcuno avrebbe potuto dire che se lo meritava, e non avrebbe avuto tutti i torti, ma Kul era perso nel suo mondo rosa fatto da telecamere e marchette da postare nelle storie instagram quindi quando venne spinto malamente verso la porta e vide lo sguardo terrorizzato dell’altra persona nella stanza, non si chiese il perché del fatto che potesse leggere la paura nelle iride azzurre un po’ allucinate del Belby, bensì la prima domanda che gli venne in mente fu «Hai preparato tu le domande? ti avviso, non rispondo a domande personali» sipario.

    ps. petizione per comprargli un cervello nuovo
    corpsebride-speravodemoriprima1
    'Cause, darling, I'm a nightmare dressed like a daydream

    gifs: holdthgirl.tumblr.com
    i panic! at (a lot of places besides) the disco
    i see it, i like it, i want it, i got it
  6. .
    Stormi BlackwoodV yearChaser




    «ma porc…» e sì frenò dal continuare perché era una signorina a modo, fatto stava che era rimasta a mani vuote, se non si fosse trovata su una scopa probabilmente avrebbe incrociato le braccia al petto e messo il broncio.
    e poi un bolide diretto verso il capitano, hhhh davvero «CAPITANOOOO BOLIDEEEE» anche lei urla come una banshee, ma l’originale resta per sempre nahla

    «hhh» mi serve

    Teeth
    5sos
    living in the middle between the two extremes
    (eliandi's version)


    (20) DIFESA GERI (geri + stormi):gli urla del bolide
    BOLIDE SU KAZ (geri):
  7. .
    Stormi BlackwoodV yearChaser



    l’elettrocineta stava bestemmiando in turco per i fiocchi di neve che cadevano copiosi, desiderava un camino, una coperta, il calore, invece si trovava con il naso più rosso di una renna di babbo natale il 24 dicembre.
    Beh, almeno era arrivato il momento di scaldarsi. «mia!!» disse mentre cercava di sfrecciare veloce fra i giocatori
    gialloneri

    «hhh» mi serve

    Teeth
    5sos
    living in the middle between the two extremes
    (eliandi's version)


    prova ad intercettare
  8. .
    ↳ PRIMA UTENZA: melanie~
    ↳ NUOVA UTENZA: damn, cool
    ↳ PRESENTAZIONE: yikes
    ↳ ROLE ATTIVE: ERISHA: 08.06
    WIND: 06.06
    DELILAH: 08.06
    MADELAINE:05.06
    LIZ: Bonus Mira 19.06
    AZRAEL: 06.06
    ↳ ULTIMA SCHEDA CREATA: Azrael Lovell


    (la droga)
  9. .


    Doris Hollins si stava beatamente facendo i fatti suoi in sala grande, beh farsi i fatti suoi in quel periodo era un parolone: tutti correvano a destra e manca alla ricerca del modo giusto per invitare la propria metà al ballo, in effetti c’era una certa elettricità nell’aria, e tutti parlavano solo di una cosa: il prom.
    la piccola e ingenua Hollins non aveva ancora pensato a come o con chi si sarebbe presentata a quella festa che tutti bramavano, semplicemente dava per scontato che nessuno l’avrebbe invitata, insomma poteva pur essere abbastanza popolare tra le mura scolastiche (più che altro la conoscevano per l’essere felice sempre e comunque in qualsiasi situazione, anche in quella sbagliata) ma era sicura che nessuno l’avrebbe guardata con gli occhi di qualcuno che avrebbe voluto passare una serata romantica con lei, un leggero sbuffo le fuoriuscì dalle labbra mentre poggiava la guancia al palmo della mano: quell’anno le coppie sembravano essere addirittura aumentate, ovunque Doris si girasse vedeva delle persone che si abbracciavano, baciavano e le sembrava di vedere intorno a questi persino un alone roseo con tanto di cuoricini «Buongiorno» sobbalzò leggermente sollevando il capo e portando lo sguardo verso colui che aveva interrotto i suoi pensieri, un piccolo sorriso le si dipinse automaticamente sulle labbra carnose «posso farti compagnia?» Doris restò per un attimo imbambolata, non era abituata a quelle attenzioni «Certo!!» si affrettò a fargli spazio sulla panca, così da farlo sedere di fianco a lei «sempre più bella» le guance si colorarono di un colore purpureo quando il ragazzo afferrò una sua ciocca di capelli, Costas era sempre diretto e si divertiva a fare degli attentati al suo povero cuoricino da adolescente «…grazie» gli disse con la voce leggermente impastata, mentre distoglieva lo sguardo per nascondere il rossore che continuava ad aumentare «Hai ancora bisogno di una mano con erbologia?» perché era per quello che si erano avvicinati la prima volta, quando Doris l’aveva visto in difficoltà e l’aveva aiutato a non farsi uccidere da una pianta magica «Visto che ci frequentiamo da un po'» ma… intendeva da amici vero? o era una stupida a pensare che stesse alludendo ad una frequentazione più… intima, comunque ormai Costas aveva la completa attenzione della quindicenne che aveva riportato lo sguardo sul serpeverde «ti va di venire al ballo con me, Doris?» la prima cosa che il cervello di Doris pensò fu: ma parla con me?, insomma il Motherfucka le aveva sempre fatto complimenti su complimenti e l’aveva accompagnata a lezione qualche volta senza che nemmeno ci dovesse andare, lui, a quella lezione, ma mai avrebbe pensato di essere invitata al ballo «Io? ma sei sicuro?» niente Doris.exe ha smesso di funzionare, comunque mentre faceva quella domanda stupidissima un sorriso radioso si formò sul suo viso «Cioè certo che voglio!! Si!!Assolutamente!» si alzò dalla panca, poi si sporse verso lui lasciandogli un bacio sulla guancia, probabilmente lasciandogli l’alone del rossetto «Devo andare a lezione ma ci becchiamo dopo va bene? grazie per l’invito» era una bugia, palesemente, stava correndo in guferia per scrivere di quell’avvenimento a syria, quindi sorridente sventolò una mano verso costas uscendo dalla sala, le sembrava di camminare sulle nuvole.

    Little black dress
    Just walked into the room
    Makin' heads turn
    Can't stop looking at you
    15 y.o.
    animal lover.
    videogames addicted.
    Doris Hollins
    1:00
    3:56
    Don’t blame me, Taylor Swift


    accetta l’invito di costas!!
9 replies since 28/4/2022
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