Posts written by badblood`

  1. .
    Giacomo Linguini
    changelog
    + 445 appianamento elwyn

    + 10 fidelity [maggio '23]
    + 350 quest 10 [maggio '23]
    + 15 fidelity [giugno '23]
    + 20 fidelity [luglio '23]
    + 20 fidelity [agosto '23]
    + 50 coppa delle case 2022/2023

    neutrale
    mago
    matricola (0 - 250)
    apprendista (251 - 820)
    mago (821 - 1620)
    leader (1621 - 2820)
    master (2821 - 4020 + )
    910
    player: alice
    gruppo I: elwyn + halley + giacomo
    Questo modulo sarà utilizzato dallo staff per organizzare le missioni, e dall'utenza per tenere il conto dei punti e far salire di livello i personaggi. REGOLAMENTO
  2. .
    Halley Oakes
    changelog
    appianamento con elwyn (112):
    + 22 miniquest '18
    + 80 fidelity
    + 10 lucky strike [ottobre '18]

    + 10 lucky strike [novembre '18]
    + 10 lucky strike [dicembre '18]
    + 12 spotted [marzo '19]
    + 12 spotted [aprile '19]
    + 155 quest 09
    + 04 miniq 02
    + 40 coppa delle case 2019/2020
    + 15 miniq 04
    + 05 fidelity [marzo '20]
    + 05 fidelity [maggio '20]
    + 10 fidelity [settembre '21]
    + 15 fidelity [ottobre '21]
    + 20 fidelity [novembre '21]
    + 05 fidelity [gennaio '22]
    + 10 fidelity [febbraio '22]
    + 15 fidelity [marzo '22]
    + 20 fidelity [aprile '22]
    + 05 fidelity [gennaio '23]
    + 05 fidelity [aprile '23]
    + 10 fidelity [maggio '23]
    + 350 quest 10 [maggio '23]
    + 15 fidelity [giugno '23]
    + 20 fidelity [luglio '23]
    + 20 fidelity [agosto '23]

    ribelle
    mago
    matricola (0 - 250)
    apprendista (251 - 820)
    mago (821 - 1620)
    leader (1621 - 2820)
    master (2821 - 4020 + )
    900
    player: alice
    gruppo I: elwyn + halley + giacomo
    Questo modulo sarà utilizzato dallo staff per organizzare le missioni, e dall'utenza per tenere il conto dei punti e far salire di livello i personaggi. REGOLAMENTO
  3. .
    elwyn huxley
    changelog
    + 22 miniq AU [luglio '18]
    + 05 fidelity [luglio '18]
    + 10 lucky strike [ottobre '18]
    + 05 fidelity [ottobre '18]
    + 10 lucky strike [novembre '18]
    + 10 fidelity [novembre '18]
    + 15 fidelity [dicembre '18]
    + 10 lucky strike [dicembre '18]
    + 20 fidelity [febbraio '19]
    + 12 spotted [marzo '19]
    + 20 fidelity [aprile '19]
    + 12 spotted [aprile '19]
    + 05 fidelity [dicembre '19]
    + 155 quest 09
    + 04 miniq 02
    + 15 miniq 04
    + 05 fidelity [marzo '20]
    + 05 fidelity [maggio '20]
    + 10 fidelity [settembre '21]
    + 15 fidelity [ottobre '21]
    + 20 fidelity [novembre '21]
    + 05 fidelity [gennaio '22]
    + 10 fidelity [febbraio '22]
    + 15 fidelity [marzo '22]
    + 20 fidelity [aprile '22]
    + 05 fidelity [gennaio '23]
    + 05 fidelity [aprile '23]
    + 10 fidelity [maggio '23]
    + 350 quest 10 [maggio '23]
    + 15 fidelity [giugno '23]
    + 20 fidelity [luglio '23]
    + 20 fidelity [agosto '23]

    neutrale
    mago
    matricola (0 - 250)
    apprendista (251 - 820)
    mago (821 - 1620)
    leader (1621 - 2820)
    master (2821 - 4020 + )
    860
    player: alice
    gruppo I: elwyn + halley + giacomo
    Questo modulo sarà utilizzato dallo staff per organizzare le missioni, e dall'utenza per tenere il conto dei punti e far salire di livello i personaggi. REGOLAMENTO
  4. .
    nickname: badblood`
    role attive: x [11.08]
    PE accumulati sulla carta fidelity: 20
    scheda livelli:
    Elwyn | Halley | Giacomino

    aggiornato

    Edited by antarctica - 7/9/2023, 11:04
  5. .
    ELWYN HUXLEY
    Bohemian Charizard Tryhard
    I'm going back to my roots
    Another day, another door
    Another high, another low
    Elwyn Huxley non si sentiva un complottista. Non perdeva tempo dietro ad assurde teorie su celebrità sostituite da sosia, a loro volta impegnati a inviare inquietanti messaggi tramite canzoni da ascoltare al contrario – anche perché della musica e degli altri non gli interessava abbastanza. Non si univa a quei babbani convinti che venissero nebulizzate nell'aria miscele in grado di provocare violenti fenomeni atmosferici, ma aveva ascoltato ipotesi secondo cui i cibi più buoni contenevano droga o qualunque altra sostanza capace di creare dipendenza; e a quello un po' ci credeva – e continuava a mangiarli, dimostrando che con lui quella tecnica funzionava benissimo. Non pensava che l'intera società venisse spiata dall'equivalente dell'occhio di Sauron o del Grande Fratell– un momento, ok, anche di quello era più che convinto, e il suo egocentrismo e le manie di persecuzione che lo affliggevano lo avevano portato a concludere che la maggior parte delle attenzioni fossero rivolte alla sua persona. Non gliene fregava nulla dello sbarco sulla Luna, dello scambio tra Titanic e l'Olympic per i soldi dell'assicurazione, delle scie chimiche, della Terra piatta o di qualunque altra teoria diffusa da quelle persone, sui social, che si vantavano del loro acume con strane icone nei nickname – anche perché il mercenario non sapeva usare la tecnologia babbana, quindi non avrebbe potuto leggere quella robaccia neanche se avesse voluto. Elwyn Huxley non era quel tipo di complottista, non del tutto. E se qualcuno lo avesse affermato, offendendo così la sua indubbia intelligenza, avrebbe risposto (malamente) che erano state le circostanze della vita a renderlo diffidente. Avrebbe persino sfidato il suo interlocutore a valutare da sé ciò che era accaduto negli ultimi anni, se solo avesse avuto voglia di ripercorrere gli sciagurati eventi che avevano costellato le sue apparizioni pubbliche.
    Era normale, dunque, che nutrisse sospetti su quella festa. Perché avrebbero dovuto riservargli un invito esclusivo? Non per la sua contagiosa euforia, sicuramente. Per il suo ruolo di personaggio pubblico? Era famoso, sì, ma mai per le giuste ragioni; e se qualcuno avesse voluto un rappresentante del SUB o degli Almighty Gunners, avrebbe indubbiamente scelto la metà brillante di quella partnership. Dunque, restavano due opzioni: poteva trattarsi di una trappola oppure Isaac (aveva battuto la testa e) si era sentito in dovere di invitarlo pur sapendo che il maggiore avrebbe preferito un agguato a quel tipo di tortura.
    Ma ci era andato ugualmente, alla fine, perché era in quella fase della sua vita in cui (si) stava (rammollendo) tentando di diventare una persona migliore e riallacciare i rapporti con i suoi fratelli. E aveva concluso che presentarsi al Captain Platinum – badare bene: presentarsi, non necessariamente mostrarsi contento – rientrava negli sforzi che avrebbe potuto compiere. Ciò che non avrebbe fatto, neppure per Isaac, sarebbe stato indossare una gonnellina di erba, infilare coroncine di fiori tra i capelli o mostrarsi a petto nudo – sì, momento sbagliato per decidere di usare i vestiti come le persone civili. L'unica eccezione che scelse di concedersi e, insieme, il suo massimo contributo al tema, fu la camicia floreale, non troppo eccentrica e parzialmente coperta dalla giacca leggera che aveva addosso.
    Quando fece il suo ingresso nel locale, diede un rapido sguardo alle decorazioni prima di cercare il fratello e constatare, con orrore, che era circondato da altre persone. Troppe persone. E se lo avessero coinvolto in conversazioni di gruppo? Elwyn sopportava a stento il suono della sua stessa voce, figurarsi quella di un mucchio di sconosciuti. E se avessero erroneamente pensato che fosse lì per divertirsi o fare amicizia? Non voleva correre quel rischio. Allo stesso tempo, gli premeva rivolgere al Lovercraft domande del tipo «come ti è venuto in mente di invitarmi?» ok, avrebbe provato ad edulcorarla, ma lo aveva visto? Gli sembrava forse tipo da festa hawaiana? Oppure «devo andarci giù pesante con l'alcol?» quesito di cui, però, conosceva già la risposta: doveva bere abbastanza da sopportare la serata e diventare tollerabile a sua volta, ma non troppo da rivelarsi assoluto protagonista dell'evento. O, ancora: «quanto dovrebbe durare?» che, tradotto, equivaleva a "quanto tempo devo restare affinché risulti un fratello decente, in grado di apprezzare le tue iniziative, prima di poter tagliare la corda senza che tu ti offenda?". Ugh, era così difficile non ferire la sensibilità altrui.
    Per il momento, dunque, si limitò a sollevare una mano in direzione del minore, una volta assicuratosi che l'altro potesse accorgersi di quel gesto, e ad attendere che fosse Isaac ad avvicinarsi a lui. Glielo doveva, no? No.
    SUB
    28 yo
    MESSAGGERO
    Roots Imagine Dragons
  6. .
    nickname: badblood`
    role attive: dear brother, [08.06]
    PE accumulati sulla carta fidelity: 15
    scheda livelli:
    Elwyn | Halley | Giacomino

    aggiornato

    Edited by ‚soft boy - 3/7/2023, 13:34
  7. .
    Niente, stanno sbucando tanti pg e ora ho l'ansia (ma ce l'hai di base, nella vita; sì, vabbé, ora un po' di più).
    Note non richieste:
    - Palla aveva detto che avrei iniziato e finito la scheda di Benagol oggi, ma (ho scritto 200 parole) direi di prenderci una settimana;
    - il profilo dei pg? Alexa, play "Modà feat. Emma - Arriverà" (se dovessi mettermi a scegliere i nick passerebbero decenni);
    - la bacheche esistono, ma sono confuse come me;
    - sì, Jennifer Lawrence è stata già prenotata ma non è un errore;
    - Maven non mi sono dimenticata di te;
    - un nome potrebbe cambiare in seguito a delicate circostanze di calciomercato.

    CODICE
    <tr>
      <td colspan="2" style="border-top:3px solid #6D7134;"></td>
      </tr>
     
      <tr>
      <td rowspan="3" width="40%" style="padding:10px" bgcolor="#0c0c0c">[URL=https://hillsidepacks.tumblr.com/likecrazy]<div style="background:url(https://imgur.com/UYsUQNq.gif) no-repeat center; background-size: cover;width:175px;height:80px;"></div>[/URL]</td>
      <td>pv: Jennifer Lawrence</td>
      </tr>

      <tr>
      <td>profilo: Leah Mead</td>
      </tr>
     
      <tr>
      <td>altro: //</td>
    </tr>


    CODICE
    <tr>
      <td colspan="2" style="border-top:3px solid #6D7134;"></td>
      </tr>
     
      <tr>
      <td rowspan="3" width="40%" style="padding:10px" bgcolor="#0c0c0c">[URL=https://heicharlie.tumblr.com/dstevens/rental/mobile]<div style="background:url(https://imgur.com/ezKwHMQ.gif) no-repeat center; background-size: cover;width:175px;height:80px;"></div>[/URL]</td>
      <td>pv: Dan Stevens</td>
      </tr>

      <tr>
      <td>profilo: Miles Atwood</td>
      </tr>
     
      <tr>
      <td>altro: //</td>
    </tr>


    CODICE
    <tr>
      <td colspan="2" style="border-top:3px solid #6D7134;"></td>
      </tr>
     
      <tr>
      <td rowspan="3" width="40%" style="padding:10px" bgcolor="#0c0c0c">[URL=https://ophcliaswrites.tumblr.com/post/699587785035776000/john-krasinski-gif-pack-by-clicking-on-the]<div style="background:url(https://imgur.com/aNnft6A.gif) no-repeat center; background-size: cover;width:175px;height:80px;"></div>[/URL]</td>
      <td>pv: John Krasinski</td>
      </tr>

      <tr>
      <td>profilo: Declan Bryce</td>
      </tr>
     
      <tr>
      <td>altro: //</td>
    </tr>
  8. .
    elwyn huxley
    anger was
    better than tears
    better than grief
    better than guilt
    Uno, cinque, dieci, trenta.
    Li aveva sentiti tutti, i giorni trascorsi e quelli che avrebbero dovuto ancora attendere – lo sguardo velato di una preoccupazione nuova, la mente distratta da pensieri che prendevano forma contro la sua volontà, il cuore stretto in una morsa proprio quando si era fatto finalmente più leggero.
    Non era tanto il clima post-apocalittico a turbarlo. Riusciva a vederci persino dei vantaggi nella momentanea desolazione delle vie della cittadina magica, nell'assenza di passanti da cui ricevere spallate improvvise che sarebbero costate loro una maledizione sull'intera stirpe.
    Era colpa di quella calma cui non era più abituato. Di quei ritmi lenti, lontani anni luce dalla frenesia che aveva caratterizzato le sue giornate prima dello scoppio della guerra. Sempre impegnato, con il SUB, gli Almighty Gunners, il The Amazing Gay Duo, la pubblicazione del libro, con una lunga serie di attività – e persone – che avevano riorganizzato il suo tempo, impedendogli di restare solo con se stesso troppo a lungo.
    Ed era colpa di quel vuoto che avevano lasciato, della quotidianità che avevano costruito insieme, che gli avevano fatto assaporare, vivere, apprezzare, prima di strappargliela via da un momento all'altro. Ce l'aveva con tutti per averlo abbandonato – come fosse una questione personale, slegata dal destino del loro mondo. Con sua sorella, con Bells, con Zac, con Dominic, con Isaac. Aveva provato a distogliere Lisbeth dall'assurda idea di prestare servizio in uno degli accampamenti. Aveva pensato di fermare la Dallaire, pur sapendo che, così facendo, l'avrebbe persa per sempre – ma almeno sarebbe stata al sicuro, no? E aveva urlato contro Zac, perché non era un essere umano funzionale, l'Huxley, ed era egoista, e orgoglioso, e non sapeva in che modo dire ad ognuno di loro che non avrebbe voluto vederli partire. In che modo chiedere loro di restare.
    Era colpa di ciò che era rimasto. Di Ranger, che se ne stava sulla parte del divano che era sempre stata occupata dal Milkobitch, e piangeva, e scattava ad ogni rumore fino a graffiare la superficie in legno della porta, convinto di veder comparire il suo padrone. Di quella pergamena che Elwyn aveva fatto a pezzi, in preda alla rabbia, e che si era poi affrettato a ricomporre per tenere assieme anche la speranza di rivedere la sua socia in affari – perché sarebbe tornata, e l'Huxley le avrebbe mostrato la formazione che era impegnato a studiare quel maledetto giorno, e avrebbero discusso delle scelte del maggiore, delle lacune della squadra avversaria e dei loro punti di forza, delle probabilità di vittoria, dello stato di forma dei giocatori e dei modi in cui gli sarebbe stato consentito sbeffeggiare Morley se fossero riusciti a strappargli il titolo.
    Colpa delle sue scelte, del suo essere vigliacco abbastanza da decidere di non combattere anche quando avrebbe avuto un buon motivo per farlo. Da pensare che "la fine del mondo magico non doveva necessariamente coincidere con la fine del suo". Non quando, per una volta, aveva persino creduto di poter essere felice – tra le mura di una casa non sua, in una bolla di pace, soltanto per due, mentre fuori imperversava la guerra.
    Colpa delle notizie. Di quelle che tardavano ad arrivare, di quelle cui non voleva credere e di quelle centellinate, che doveva farsi bastare per giorni. Di quel silenzio che lo consumava poco a poco. Di quel fottutissimo aggeggio babbano che non squillava quando e quanto l’Huxley avrebbe voluto. «Funziona, vero?» aveva chiesto a Margaret, più e più volte, portandola al limite dell’umana sopportazione. E a quella avevano fatto seguito altre domande, altre prove, altre richieste di aiuto per porre rimedio ai maldestri tentativi di fare da sé.
    Poi le chiamate erano arrivate.
    Da parte di sua sorella, ovviamente.
    Di Zac, che «se muoio, non puoi picchiarmi per essere partito» — povero illuso, avrebbe trovato il modo di fargliela pagare, in quella vita o nella successiva. Nel frattempo, però, Elwyn si era limitato a grugnire, guardarlo male attraverso lo schermo e assecondare le sue assurde richieste di inquadrare tutte le creature che gli aveva mollato con la sua partenza, così da rassicurarlo sul fatto che non ne avesse uccise alcune e sostituite con altri esemplari della stessa specie.
    E da parte di Bells.
    Gli aveva chiesto se mangiasse, perché lo vedeva sciupato.
    «bells»
    , certo che mangiava. A volte di nascosto, perché Margaret cercava di propinargli alimenti dietetici che il mercenario non avrebbe mai definito cibo, dal momento che l'aspetto era tutt'altro che appetitoso e avevano lo stesso sapore del polistirolo o del cartone — non che avesse mai assaggiato questi ultimi, ma era piuttosto convinto che la sua fosse un'associazione calzante.
    Se si fosse ricordato di pagare i fornitori, elwyn, guarda che non ci portano più niente.
    Se avesse chiesto aiuto a Svetlana per gestire il locale, perché davvero non mi fido di te.
    «bells.»

    Ci stava provando a mandare avanti le loro attività. A varcare la porta del SUB senza cedere all'impulso di tornare a casa e fare tutt'altro, per non pensare. A svolgere i suoi doveri, e tutti quelli di cui si era fatta carico l'amica – nel doppio del tempo e con il triplo delle difficoltà, ma non si poteva pretendere di più da un uomo. A tenere tutto in ordine, per il suo rientro.
    Se avesse sentito Ethan, perché era proprio il momento di fare quel passo.
    Silenzio stampa.

    Non avevano tempo per una predica, anche se, in parte, persino quello riusciva a rassicurarlo. Voleva sapere come si sentisse, se fosse ferita, quando sarebbe tornata, ed un'altra serie di domande che non era in grado di formulare. O, semplicemente, aveva troppa paura delle risposte.
    Doppio silenzio stampa.

    Si fermò.
    Chiuse gli occhi e sollevò la testa verso il cielo.
    Faceva ancora in tempo a scappare.
    Anche a distanza di anni, quella casa gli faceva sempre lo stesso effetto. Si era sentito sollevato quando Liz aveva deciso di non trasferirsi lì con Paul, di scegliere un luogo differente per iniziare quella parte della loro vita insieme – perché se Elwyn avesse dovuto recarsi in quell'abitazione, e prendere un tè in quel salotto, e parlare del più e del meno lì dove aveva commesso quel crimine, gli incontri con la sorella sarebbe stati ridotti all'osso.
    Non aveva idea di come facesse Ethan a viverci, senza essere perseguitato dai fantasmi del loro passato. A onor del vero, non sapeva quasi nulla di lui, fatta eccezione per le poche informazioni che era riuscito ad ottenere dalla sua rete di contatti o quelle che Lisbeth si era sentita in dovere di riferirgli, tra una lamentela e l'altra.
    Faceva ancora in tempo a scappare.
    Era stato più semplice non pensarci, mentre il fratello era in Romania. Mantenere le distanze, nella speranza che il minore potesse chiudere tutto in un cassetto, gettare la chiave e voltare pagina. Mantenere le distanze perché troppo arrabbiato, e spaventato, e codardo, e presuntuoso per affrontarlo. È meglio così, si era detto; starà meglio senza di me. Se l'era ripetuto talmente tante volte, e talmente a lungo, da finire per convincersi che fosse la cosa giusta da fare. Da nascondersi dietro quelle parole.
    Fino al suo ritorno a Londra.
    Gettò fuori l'aria, ancora una volta, e si avvicinò alla porta d'ingresso. Diede due colpi alla superficie in legno e fece poi qualche passo indietro, in attesa di vederlo comparire sull'uscio.
    «Ciao» l'educazione prima di tutto, almeno l'addestratore di draghi avrebbe avuto una cosa in meno da rinfacciargli ed Elwyn sarebbe perfettamente rientrato nel canone dell'assassino che salutava sempre. «Liz non c’entra» si affrettò ad aggiungere, per rispondere alle domande che si erano formate nella mente del minore e che si leggevano dall'espressione sorpresa sul suo volto. Non era lei ad averlo mandato lì, sebbene avesse dedicato gli ultimi dieci anni a supplicare l'ex-corvonero di fare quel passo. E soprattutto, il mercenario non era un messaggero di sventura; per quanto ne sapeva, dall'ultima volta in cui l'aveva sentita, sua sorella stava bene. «ti rubo solo un attimo, io–» strinse i pugni nelle tasche del giubbotto leggero, e li spinse un po' più a fondo. Aprì la bocca un paio di volte, per continuare con una delle tante frasi che aveva preparato e che all'improvviso gli sembravano le più stupide sequenze di parole che fosse mai riuscito a comporre. Ma ormai era lì, no? Non poteva certo fingersi un vicino qualunque e chiedergli se avesse un po' di zucchero. «forse non te ne farai più niente» perché erano passati anni, e nulla gli avrebbe restituito tutto ciò che il mercenario gli aveva tolto. «e non mi aspetto niente, davvero» non ne aveva nessun diritto, dopotutto. Aveva pensato a mille conclusioni per quel momento, alcune diametralmente opposte rispetto al carattere pacato della persona con cui era cresciuto; e nessuna di quelle opzioni includeva la sua assoluzione. Aveva immaginato di vederlo rientrare in casa senza proferir parola e chiudere la porta alle sue spalle, mostrandogli una totale indifferenza. Di guardarlo scoppiare in una risata piatta, e sentirsi dire che di tempo ne era passato fin troppo – o che non ce ne sarebbe mai stato abbastanza per espiare le sue colpe. Di essere travolto da tutto ciò che Ethan aveva tenuto dentro in quegli anni, ascoltandolo pronunciare insulti e affibbiargli etichette che sapeva benissimo di meritare. Di sentire un "tutto qui?" che lo avrebbe costretto a dover dire di più, e trovare le parole per farlo, e impelagarsi in discorsi che lo avrebbero portato a fondo. Di ricevere una domanda sul suo tempismo, e se fosse stata l'imminente fine del mondo a spingerlo a fare ammenda per lavarsi la coscienza. Di sentirgli dire che le sue scuse valevano nulla, tanto quanto lui. Eppure, il fatto che fosse razionalmente preparato a tutte le conseguenze, non lo rendeva davvero pronto ad affrontarle.
    Fece una pausa, prima di rivolgergli quelle parole che gli doveva da anni. «mi dispiace», per avergli rovinato l'adolescenza, per aver deciso per lui e Liz, per aver contribuito a distruggere la loro famiglia, per averlo allontanato e non averlo cercato prima, per avergli fatto sostenere un peso così grande, per averlo costretto a scegliere se mentire alla sorella e convivere ogni giorno con quella decisione, «per tutto» quello che pensava di avergli fatto e per tutto quello che neppure immaginava di aver provocato. Si costrinse a sostenerne lo sguardo, mascella serrata e muscoli tesi.
    Faceva ancora in tempo a scappare?
    gif code
    29.05.23
    murderer
    liar
  9. .
    ↳ PRIMA UTENZA: badblood`
    ↳ NUOVA UTENZA: goal;
    ↳ PRESENTAZIONE: what if non la ripescassimo?
    ↳ ROLE ATTIVE:
    — Elwyn: [04.05] & [04.06]
    — Halley: [04.05] & [03.06]
    — Giacomino: [04.05] & [04.05]
    ↳ ULTIMA SCHEDA CREATA: Giacomino [05.02]
  10. .
    «Oh, Cristo!» se si fossero trovati in un altro luogo e in una situazione differente, e se l'umore fosse stato meno tetro di quello chiaramente deducibile dal volto dell'ex-battitore, e se quell'esclamazione fosse giunta alle orecchie di un qualunque altro individuo tra i circa otto miliardi di abitanti del pianeta terra, le risposte ironiche – ma non necessariamente divertenti – si sarebbero sprecate. Ad esempio, avrebbe potuto replicare con uno spassosissimo «chiamami pure Elwyn», ma 1) non aveva alcuna intenzione di rivelargli il suo nome, convinto di poter approfittare della grave ignoranza del ragazzo per sparire come un Milord qualsiasi 2) non era certo lì per farsi nuovi amici, circondato già da un numero esageratamente alto di persone – che, per qualche misteriosa ragione, gli volevano bene e – di cui era costretto a preoccuparsi 3) peccato che ad ascoltare quell'esclamazione fu l'Huxley – che non era certo famoso per il suo senso dell'umorismo –, che il suo stato d'animo avesse tinte simili a quelle della pece, che si trovasse in una cella di chissà quale edificio, abbandonato in chissà quale paese, condannato per chissà quale reato da aggiungere al suo non certo splendente curriculum vitae, e che non fosse lo stramaledetto momento di fare battute.
    Dunque, si limitò a fissarlo, impassibile, lasciando al cuore del tassorosso il tempo necessario per smettere di rimbalzare sulle pareti della gabbia toracica, come una di quelle palline di gomma tipiche dei distributori babbani. «Hai-»
    - intenzione di continuare a restare lì, in quell'angolo, approfittando del favore delle tenebre? Certo.
    - idea di come scappare? Ovviamente no.
    - in programma di fare qualcosa? Morire era un'opzione?
    «- fame» un dettaglio che non lo avrebbe aiutato a capire da quanto tempo si trovassero in quella stanza dal momento che il mercenario avrebbe potuto mangiare – gratis, possibilmente – a tutte le ore del giorno e della notte.
    - un insetto addosso? Merlino, sperava di no.
    - sentito Balt frignare e urlare? Oh, ecco il perché di quell'espressione imbarazzata. Quindi non lo aveva sognato. Ponderò la possibilità di farglielo notare, prima di decidere che forse il suo compagno di cella gli sarebbe potuto tornare utile, se fosse riuscito a non farlo indispettire fin da subito. Difficile, certo, dato che risultare fastidioso – anche senza prodigarsi nel minimo sforzo – rientrava nella vasta gamma di talenti coltivati dal maggiore, ma avrebbe fatto un tentativo. Non necessariamente quello di mostrarsi umano, sia chiaro; quantomeno, avrebbe cercato di dissipare i dubbi sul fatto che potesse essere un maniaco pronto a saltargli addosso o l'autore di qualche crimine efferato. Sollevò la mano in risposta al suo saluto e fece appello alle sue pressocché inesistenti abilità sociali per affrontare quella conversazione:
    «Non ho ucciso nessuno»
    Beh. Se solo avesse preso ispirazione dalla storia di Ulisse e Polifemo, e finto di trovarsi di fronte ad un nome proprio, persino Elwyn avrebbe potuto affermare di non aver ucciso Nessuno. E trascurare così il fatto di aver tolto la vita a suo padre.
    «non ho rubato niente»
    - che non abbia poi venduto al miglior offerente. Era letteralmente il suo lavoro.
    «non ho fatto niente di illegale»
    Gliela doveva rendere così difficile?
    «Figurati, neanch'io» replicò, con aria innocente e il tono di chi sembrava sorpreso – quasi offeso! – all'idea che qualcuno potesse associarlo a simili azioni. «Dev'esserci un errore, uno scambio di persona probabilmente» ah, quanto avrebbe voluto fosse vero. Quel giorno come dopo ogni altro evento pubblico. E invece. Si mise in piedi, superò Baltasar e si fermò davanti alle sbarre per esaminarle. Se il ragazzo ci si era aggrappato, tra uno strillo e l'altro, forse non erano incantate come credeva. Provò ad infilare un braccio tra due tubi di metallo, constatando come non ci fosse nessun tipo di scudo ad impedirgli di oltrepassare quella soglia. Era una prigione babbana, quindi? «Devono avermi rapito» si fermò e si voltò lentamente nella sua direzione, assottigliando lo sguardo come se fosse sufficiente a mettere a fuoco i lineamenti del tassorosso. Avrebbe dovuto conoscerlo? Era il figlio di qualche mago incredibilmente ricco? E se sì, poteva sottrarlo ai suoi rapitori, chiedere un riscatto più alto alla famiglia e farci un mucchio di soldi? Era un win-win! Balt avrebbe evitato il triste destino che lo attendeva ed Elwyn si sarebbe consolato compensando parzialmente l'ennesima umiliazione della sua vita. «I tuoi genitori staranno facendo di tutto per trovarti» vero, Balt? Elwyn aveva bisogno di rassicurazioni prima di prodigarsi per un perfetto sconosciuto. Anche perché il suo piano, fino a pochi minuti prima, era quello di uscire dalla prigione e proseguire per la sua strada, senza curarsi del Monrique; ma aver rivelato il suo valore, in qualità di potenziale ostaggio, aveva toccato le giuste corde nel (portafoglio) cuore di Elwyn. «Sono cautamente ottimista, sai?» cit. l'Huxley mai nella vita. Ma prima: «Non sei un babbano, vero?»
    i whisper
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    RESCUE ME, ONE REPUBLIC
  11. .
    «Andiamo, sei con un magizoologo!»
    Lo stesso che gli aveva rivolto un «sempre il solito esagerato» o «non servono tutti gli strati che hai addosso», facendosi beffe della cautela con cui l’ex-corvonero aveva scelto di affrontare quell'avventura ad alto rischio, e che in quel momento si ritrovava al suolo, sconfitto da una bestiolina di cui avrebbe dovuto prevedere l’arrivo, mentre l’intelligentissimo compagno era sano e salvo?
    Quel magizoologo?
    «Fatti rimborsare» qualunque cifra avesse pagato per studiare e prendere l’abilitazione per quel mestiere, chiaramente non ne era valsa la pena. Non era di nessun aiuto! E, soprattutto, non pensava all’incolumità del suo miglior amico? Non aveva nulla da dirgli? Che fine aveva fatto la creatura? Aveva perso il pungiglione e sarebbe morta nel giro di pochi istanti? Avrebbe potuto attaccare anche Elwyn? Avrebbe usato qualche strano meccanismo naturale per attirare la sua gang, segnando il destino del mercenario? «Può faffi. O foffe no.» ecco, non era l’Huxley ad essere cattivo, era Zac ad aver deciso di lasciarsi morire e trascinare con sé un pover’uomo la cui unica colpa era quella di non essere scappato a gambe levate al minimo segnale di pericolo. Ma Elwyn era andato oltre, scegliendo di non sprecare una delle loro ultime conversazioni (solo) per insultarlo e di aggiungere un «quando torniamo» per costringerlo a non soffermarsi sulla presunta offesa, e confidare nel fatto che ci sarebbe stato un domani anche per lui. Se non era una dimostrazione di profonda amicizia, quella, non aveva idea di cosa potesse esserlo.
    Aveva persino resistito alla tentazione di rispondere al ceffone che l’ex-tassorosso gli aveva rifilato. Non era stato facile, la mano era scattata verso l’alto come durante le sane scazzottate che avevano costellato la sua adolescenza, ma si era fermato in tempo. E limitato a fulminare il compagno. «Scufa.» Elwyn grugnì, in risposta, e mentre si appuntava mentalmente che, se fossero sopravvissuti, gliel’avrebbe rinfacciato per il resto della loro esistenza, si trovò ad incassare anche uno scappellotto. «La vuoi piantare?» non si sarebbe lasciato malmenare solo perché Zachary stava perdendo inesorabilmente le sue facoltà cognitive e motorie. «Fallo un'altra volta e ti lascio qui, te lo dico. Non ci stai neanche provando a stare meglio!» come? Non ne aveva idea, ma rispondere alle domande del mercenario sarebbe stato sicuramente un buon inizio per poter uscire da quell’incubo.
    Al «ti si paralizzerà anche l’altra metà?», lo osservò scuotere la testa.
    Ottimo.
    Non che in quelle condizioni si stesse rivelando utile alla causa, ma Elwyn scelse di archiviare quella risposta tra le buone notizie, e tirare un sospiro di sollievo.
    Allo «stai morendo?», lo vide annuire.
    Cosa? «Che—» non poteva essere serio.
    Forse non aveva capito, l’ex-tassorosso; non ci poteva essere altra spiegazione.
    Non avrebbe accettato nessun’altra spiegazione.
    «Non ci provare neanche.» a lasciarlo con un altro cadavere di cui occuparsi? Anche. E avrebbe ricorso a quella macabra ironia se 1) fosse stato in vena di battute, 2) fosse stato davvero il suo primo pensiero e 3) se il Milkobitch avesse saputo anche solo lontanamente quale fosse l’altro soggetto dell’equazione. «Zac, sono serio.» come si permetteva? Dopo averlo ammorbato per anni e trasformato in un rammollito con dei sentimenti? Dopo averlo costretto ad accoglierlo in casa sua e lasciare che ogni giorno ne distruggesse un pezzo? Dopo averlo obbligato a sopportare tutte le sue carinerie e gesti gentili? Dopo averlo fatto abituare alla sua presenza? «Se ci provi, ti uccido io per primo» con affetto, certo.
    Al «quanto tempo abbiamo? Cinque minuti? Dieci?», registrò un pollice verso l’alto.
    Un’ora? Se la sarebbe fatta bastare.
    Puntò gli occhi sul terreno, impaziente, per seguire i segni tracciati dal magizoologo, e si illuminò quando realizzò non solo che il suo piano aveva funzionato, ma che non avrebbe dovuto cercare una pianta, un fungo o un ingrediente a lui sconosciuto per salvare il Milkobitch. «GRANDE» non l'amico per essere riuscito nello sforzo di ricordare l'antidoto e suggerirlo al compagno. Ce l’aveva con se stesso, ancora una volta, per aver avuto un’idea così brillante. Chi era il corvofesso, eh, Morley? «Tu rimani qui» non che fosse nelle condizioni per muoversi, ma meglio specificare che doverlo andare a recuperare in chissà quale punto del bosco «e io vado a cercare i mirtilli» rossi, perché era così che aveva interpretato la seconda parola.
    Fece per allontanarsi dal ragazzo, e si fermò di colpo.
    E se fosse morto in sua assenza?
    «Ok, no, cambio di programma, vieni con me» puntò la bacchetta contro Zachary, per aiutarsi con la magia a spostarlo come un sacco di patate, e proseguì lungo il sentiero. Una volta trovati quei frutti, ne raccolse una manciata e li appoggiò nel palmo della mano (funzionante) dell’ex-tassorosso, pronto ad aiutarlo ad accompagnarla alla bocca se fosse stato necessario. «sono questi, vero?» non lo avrebbe ucciso, giusto?
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    2:38
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  12. .
    OMG! Ho trovato la figurina di Jaden Beech!
    link role: do you know the muffin man


    OMG! Ho trovato la figurina di Hunter Oakes!
    link role: do you know the muffin man


    OMG! Ho trovato la figurina di William Barrow II!
    link role: hello, it’s me?


    OMG! Ho trovato la figurina di Ezra Nott!
    link role: tira cchiu nnu linguini...


    OMG! Ho trovato la figurina di thursday de thirteenth!
    link role: crippled inside


    OMG! Ho trovato la figurina di Barnaby Jagger!
    link role: i'm naturally funny because my life is a joke


    OMG! Ho trovato la figurina di Marcus Howl!
    link role: arts and crafts


    OMG! Ho trovato la figurina di Morley Peetzah!
    link role: bu(r)ying the hatchet


    OMG! Ho trovato la figurina di Zachary Milkobitch!
    link role: lost and found


    OMG! Ho trovato la figurina di Margaret Piper!
    link role: waiting for a miracle


    (poi cercherò di capire se manca qualcuno)

  13. .
    Sara sr(1/29)


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    lia(0/5)


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    babbi(3/6)


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    ---10/170



    Edited by ad[is]agio - 2/2/2024, 10:12
  14. .
    nickname: badblood`
    role attive: 31.01
    PE accumulati sulla carta fidelity: 5
    scheda livelli: Elwyn + Halley (da ripristinare)

    aggiornato (ma NON halley)


    (e lascio anche linkata la scheda livelli di elwyn che non avevi linkato #entry433394024 se farai quote alla prossima fidelity)

    Edited by ‚soft boy - 1/2/2023, 16:49
  15. .
    ↳ PRIMA UTENZA: badblood`
    ↳ NUOVA UTENZA: bananasong
    ↳ PRESENTAZIONE: dai, vi fidate!
    ↳ ROLE ATTIVE:
    Elwyn: Zac e Piz [31.01]
    Halley: Ciruzzo e Jade&Hunter [31.01]
    ↳ ULTIMA SCHEDA CREATA: (mi sa che la scheda di Halley è da ripristinare)
178 replies since 20/10/2014
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