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  1. .
    La prima cosa che fece fu quella di controllare la mano di Elwyn, gliela prese tra le sue stando ben attenta a non toccare la parte lesa dall’acido per controllare il danno subito “Hai visto che non ti ha fatto nulla? Ora come ora potresti essere poltiglia sciolta nell’erba e invece eccoti qua gli lasciò l’arto solo per afferrargli con entrambe le mani il viso per bloccarlo e guardarlo dritto negli occhi siamo forti, possiamo batterlo”.
    Ci credeva davvero? Ni. Non si aspettava tutti quei colpi bassi da parte di Seth, si aspettava di trovarsi davanti ad un esercito formato, diligente e privo di alcun sentimento. Per quanto poteva aver messo sotto i loro amici per farli combattere per lui non avrebbe mai ottenuto lo stesso risultato, peccato che alla fine, sulla bilancia, pesasse più l’effetto che quelle persone avevano su di loro e sui loro attacchi piuttosto che sulla difesa di Seth.
    Nonostante ciò erano riusciti ad arrivare fino al Lago Nero, le diverse squadre si erano ricongiunte perché tutti quanti erano riusciti a portare a termine il loro compito, chi diceva non potessero sconfiggere una volta per tutto quel coglioncello egocentrico assetato di potere? Non era per quello che erano andati a recuperare gente di un altro universo? E per lo più da epoche diverse? Non erano persone a caso, non avevano puntato una cartina ad occhi chiusi per sceglierli. Solitamente si fidava più dei sentimenti di pancia che delle statistiche ma qualcuno, dopo attenti studi, aveva chiarito che le possibilità di vittoria aumentavano considerevolmente con i viaggiatori del tempo, di conseguenza o la facevano fuori prima (cosa che con 18ps è praticamente già segnata sul calendario) o se non avessero vinto avrebbe fatto un casino che nessun cristallo sotto il cuscino avrebbe saputo riportare l’armonia.
    Un verso da far accapponare la pelle attirò la sua attenzione: sembrava che Seth avesse evocato delle bestie per fare il lavoro sporco al posto suo, i m p e n s a b i l e. Anni che il wwf, l’oipa, green peace e chi più ne ha più ne metta si battevano per preservare le specie e salvare animali di ogni tipo dalla brutalità dell’uomo ed ecco che questo, fresco fresco, si metteva ad usarli per i suoi scopi oscuri. Poco contava che non fosse uno dei classici cuccioli cerca amici, infondo quale creatura del mondo la era? Persino la puffola, a modo suo, metteva i brividi.
    Non poteva permettergli una cosa del genere, avrebbe difeso non solo Ray ma anche la bestia: si sarebbe concentrata su quel muso nero davvero poco rassicurante e gli avrebbe infuso amore, perché tutti se lo meritano, perché nonostante stesse per fare una cosa tremenda non era il suo volere. E allora gli avrebbe ricordato -o presentato per la prima volta (dio mio che tristezza)- quei sentimenti di affetto e di ricerca di calore, si sarebbe offerta anche si fargli qualche grattino sulla pancia se glielo avrebbe permesso “Tutti meritano amore”.
    Uccidilo cazzo!” Elysian May non capiva come potessero essere talmente diverse. Si dice che gemelli separati alla nascita e cresciuti in ambienti diversi siano comunque portati a sviluppare carattere e preferenze simili e, in un modo tutto particolare, era come se lei e la Stark fossero gemelle, possibile fossero così diverse? “Ti faccio vedere io come si difende qualcuno” dopo aver individuato la persona in pericolo più vicina avrebbe preso a calci con la pianta delle scarpe la punta della roccia, dopodiché -cercando di non scorticarsi a sua volta- ci si sarebbe seduta sopra: se Freddie non fosse riuscito a tirar via in tempo Minkia per lo meno avrebbe tirato delle testate sulle sue cosce “Questa è una cosa sicura, non sperare che il nemico si redima solo perché glielo sussurri tu nell’orecchio!”.
    Alzatasi dalla roccia si sarebbe poi scagliata su Seth tentando con il coltello di recidergli l’aorta “E questo è un attacco come si deve. La mamma non ti ha insegnato ad essere cattiva? Strano, perché con me l’ha fatto benissimo”.
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    COMBO DIFESA PER RAY (au!ely + freddie): entra nella testa della bestia facendolo sentire solo e bisognoso di coccole, magari qualche grattatina al pancino
    COMBO DIFESA PER MINKIA (ely + freddy): spacca lo spuntone della roccia con una pedata e poi ci si siede sopra
    ATTACCO SU SETH84 (ely + freddie): tenta di recidergli l'aorta con il pugnale
  2. .
    La conversazione con la cronocineta l'aveva confusa, non aveva capito dove voleva andare a parare né come delle informazioni talmente basilari sulla sua vita potessero sconvolgerla tanto. A quel punto forse il pigiama party che aveva organizzato a casa sua per il post-missione avrebbe dovuto essere rimandato (è italiano avrebbe dovuto essere? Non lo so, è difficile scrivere con la gente che ti parla nelle orecchie del codice deontologico), al contrario avrebbe potuto chiamare la sua terapista e offrirle una seduta. Le avrebbe prestato anche la sua tessera per il bar a fianco: ogni 5 sedute un negroni in omaggio! -dato il quartiere un poco malfamato per le signorine di strada l’offerta veniva invertita: ogni 5 neuroni una seduta in omaggio.
    Se solo fosse stata un minimo più sveglia, o meglio attenta, si sarebbe resa conto che fin dal primo momento aveva chiamato la ragazza con un cognome diverso dal suo e che di conseguenza c'era una grande possibilità ci fossero differenze sostanziali nelle loro vite, ma Elysian Stark non era tanto il tipo che si preoccupa del perché avete un problema quanto di risolverlo, proporti una soluzione, essa sia un abbraccio, una pietra di luce, un massaggio ayurvedico o una torta color arcobaleno.
    Mentre pensieri di uno spessore pari a quelli della Cipriani sull’isola dei famosi affollavano la sua mente si rese conto che qualcuno era in pericolo -ma dai?- in particolare il suo amico koala a cui aveva involontariamente sfregiato la faccia coi rami degli alberi per salvarlo da ciò che c’era a terra. Questa volta si sarebbe impegnata di più per parargli il culo, avrebbe lasciato da porta la forza fisica per concentrarsi solamente su quella mentale: appoggiando una mano sulla spalla di Elwyn non solo gli avrebbe fatto sapere che lei era lì per lui, per sostenerlo, ma gli avrebbe anche infuso una particolare calma derivante dal pensiero di essere invincibile, quel veleno non avrebbe avuto effetto sul suo corpo perché la sua mente avrebbe creduto così fortemente in questo che lo avrebbe reso reale. Altro che gesù che trasforma l’acqua in vino, avrebbero trasformato dell’acido in banale sputo!
    Dopo aver compiuto questo miracolo si sarebbe concentrata su Amalie dove la situazione si presentava decisamente più semplice: l’avrebbe afferrata in vita, sollevata da terra -in ricordo della sua forza- e l’avrebbe velocemente portata da via dal punto in cui si sarebbe schiantato il fulmine. A questo punto le restava solo una cosa da fare: lanciare il suo luccicantissimo e bellissimo chakram contro Seth e ucciderlo. O comunque fargli molto male.
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    COMBO DIFESA PER ELWYN (au!ely + elwyn): lo convince del fatto che l’acido non può fargli nulla
    COMBO DIFESA PER AMALIE (au!ely + elwyn): la prende di peso e la porta via
    ATTACCO SU SETH23(au!ely + elwyn): lancia il chakram contro Seth
  3. .
    "Elysian!"
    vogliamo parlare di quanto le facesse strano chiamarsi? Non si trattava della classica banale e stucchevole omonimia, quella presente in ogni generazione perché va di moda un certo nome, stava proprio chiamando sé stessa, avrebbe visto sul volto della ragazza la stessa espressione di sorpresa mista a noia che chiunque poteva scorgere anche sul suo ogni qual volta che veniva interrotta. Aveva continuamente sott’occhio come apparivano i suoi capelli da dietro ma, soprattutto, mettendola a confronto con gli altri poteva notare quanto fosse effettivamente ridicola nel suo metro e cinquantasei. Nessuno dovrebbe avere la possibilità di vedersi così, nessuno.
    May
    Eh, di questo ti volevo parlare
    Volevi parlarmi del tuo cognome?
    No, del tuo
    Attimo di suspense. (scoperto dopo 23 anni che si scrive così e non suspance)
    e?
    Come cazzo ti chiami?
    Elysian
    Se al mondo esiste un momento perfetto per uccidere qualcuno, beh, era quello.
    Elysian Stark.
    E allora Ely, quella vera, quella del nostro mondo, si diede della deficiente. Per non averci pensato prima, per non averglielo chiesto immediatamente, per essersi chiusa subito a riccio ed averla odiata a prescindere quando se le avesse parlato avrebbe trovato un chiaro e solido motivo per odiarla davvero “Perché Stark?
    Come perché? Data l’assenza di papà ho preso il cognome di mamma” perché lei una mamma l’aveva avuta.
    Rimase ferma, tra le rocce appuntite e i cadaveri di persone che non aveva neanche più la forza di riconoscere, le braccia a peso morto lungo il corpo, gli occhi fissi su quell’essere che non era stato affidato ad una setta appena nato, che non aveva dovuto sopportare 19 anni di cella e torture, che non aveva dovuto dormire per strada e rubare per riempirsi lo stomaco.
    Stava guardando sé stessa se non fosse stata sola per tutta la sua vita, e questa cosa la distruggeva.
    Avrebbe voluto tanto ucciderla quanto chiederle com’era, la mamma.
    Ma forse avrebbe voluto più ucciderla.
    Attenta a Will!” l’empatica, che di empatico al momento non aveva neanche il buco del culo, urlò indicano il ragazzo in pericolo alle spalle della cronocineta. Questa, che non aveva neanche la forza di alzare il dito medio tentò una delle poche che le riuscivano bene: fermare il tempo.
    Lo avrebbe bloccato per tutti, indistintamente, e avrebbe voluto tenerlo così per sempre. Avrebbe bloccato una guerra, ulteriori morti, i risvolti negativi a cui avrebbe portato tutta quella merda; avrebbe bloccato il dolore di chi si era visto portare via fratelli e amici e avrebbe bloccato Lancaster, che chissà dove si era infilato da quando gli avevano lasciato le reliquie.
    Ma non ne aveva la forza, non sarebbe resistita a lungo, avrebbe esaurito tutte le energie e sarebbe morta prima che il tempo riprendesse il suo corso, sola, di nuovo.
    Si obbligò allora a sbloccare William, “è tutto ok” senza dirgli niente di più lo avrebbe preso per mano e lo avrebbe accompagnato qualche metro più in là, dove di rocce sembravano non poterne spuntare più. Per un attimo, per un singolo e brevissimo attimo, prese in considerazione l’idea di chiedergli un abbraccio, quello che non aveva mai ricevuto da suo padre né, men che meno, da un fidanzato; un abbraccio protettivo, il classico abbraccio da va tutto bene che ricerca ogni ragazzina. Poi lo guardò per bene in faccia e decise di tornare in sé, non si sarebbe mai abbassata a tanto.
    Non appena fece ripartire il tempo perse di vista la sua nemesi “Cristo! Possibile che non riesca ad intrattenere una conversazione con te?”, riuscì ad intercettarla qualche minuto dopo fra la folla: stava tentando di spaccare una roccia a calci tenendo indietro con una mano Esther. Certo che era strana forte, non poteva ucciderla.
    Avrebbe quindi riversato la sua rabbia altrove? Hell yeah.
    Si sarebbe lanciata con tutta la rabbia che aveva in circolo su Seth, afferrandogli i capelli e spingendogli la faccia sullo spuntone di una roccia. Una volta, due volte, tre volte…
    Guarda che cazzo hai combinato mamma.
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    COMBO DIFESA PER ESTHER (au!ely + ryder): prende a calci la roccia per disintegrarla
    COMBO DIFESA PER WILL II (ely + ryder): ferma il tempo, prende per mano will e lo allontana dalle rocce
    ATTACCO SU SETH13 (ely + ryder): lo prende per i capelli e gli spiaccica la faccia ripetutamente sullo spuntone di una roccia
  4. .
    Elysian Stark, al contrario della sua controparte, era sempre stata una ragazza sicura. Sicura di affrontare un cambiamento radicale per ottenere un potere tutto suo, sicura di poter affrontare la vita ad Hogwarts nonostante le differenze di casta, sicura delle sue idee, sempre e comunque, sicura che che la sua meditazione -portata avanti giorno dopo giorno, possibilmente sempre alla stessa ora- l’avrebbe resa una persona ancora più costante, forte, equilibrata.
    Aveva scelto di far parte della resistenza senza alcun dubbio, sicura che il rapporto fra lei e la causa da perseguire avrebbe portato ad una crescita personale entrambe le parti, insomma: namasté e pace e amore a tutti. Quando Seth si trasformò in una persona vera, in carne ed ossa, in uno di loro, qualcosa dentro di lei vacillò. Aveva senso continuare a combattere se ogni colpo inferto tornava indietro duplicato? A livello fisico e, per di più, emozionale.
    Avrebbe voluto ribellarsi, rifiutarsi di combattere ulteriormente, indietreggiare, quando ci provò però non le riuscì: uno forza invisibile la stava trattenendo, la stessa forza invisibile che di lì a poco l’avrebbe sollevata da terra e scagliata contro un albero. Giusto perché si sentiva nel pieno delle sue forze già così con 25 ps.
    Strinse i denti e con l’intero corpo dolorante si rimise in piedi. Tempo fa, due amiche che chiameremo per comodità Sara e Agnese le spiegarono che se corri a zig zag ci sono molte meno probabilità di essere colpiti -e di fuggire, che so, da un campo di concentramento- quindi eccola lì, a rispolverare vecchie glorie per evitare di venire trapassata da uno spuntone.
    Prima tentando di seguire uno schema, poi sempre più a casaccio prese a correre per il Lago Nero, puntando prima a destra, poi a sinistra, poi di nuovo a destra, poi dritta per un po’ finché, senza volere, andò a sbattere contro Elwyn “Che diavolo ci fai qua impalato? BISOGNA MUOVERSI! portando il avanti il busto si diede dei colpetti sulla schiena salta su bel fusto che ti proteggo io” lo avrebbe caricato sulle spalle e lo avrebbe portato a correre senza una meta con sé. Voleva proprio vedere se sarebbero riusciti ad ucciderli (a.k.a le ultime parole famose).
    Mentre la Stark portava avanti il suo malvagio piano di difesa May avrebbe tentato un attacco disperato contro uno dei Seth: avvicinandosi prima silenziosamente poi sempre più veloce avrebbe tentato di piantargli la lama de pugnale nella schiena. Per assurdo in tutto questo neanche aveva perso tempo a pensare chi vi potesse essere sotto le spoglie del nemico che si era scelta, da diversi minuti l’unica frase che le ronzava nella testa era quella riferita a sua madre, tutte le sue forze mentali sembravano confluire lì, il corpo si muoveva in automatico in base alle mosse di chi la circondava.
    Doveva assolutamente fermare quella pazza e chiederle spiegazioni.
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    COMBO DIFESA PER STARK (au!ely + tecno):
    COMBO DIFESA PER ELWYN (au!ely + elwin):
    ATTACCO SU SETH10 (ely + elwyn): lo pugnala alla schiena
  5. .
    Nonostante il passare del tempo il dolore non sembrava volersi affievolire: la sensazione di avere un martello pneumatico al posto della testa unita allo sgorgare del sangue all’altezza dell’orecchio rendeva tutto più ovattato, come se di colpo avessero deciso di escluderla dal resto del mondo. Beh dai, dovresti esserne felice. Non è quello che tenti di fare in ogni seduta di meditazione? Con una smorfia di dolore mandò mentalmente a cagare la voce nel suo cervello e si avvicinò alla cronocineta “Non è che potresti darmi una mano con questa cosa?” indicò quello che doveva essere il suo organo uditivo “Posso provare ma non credo di avere le energie necessarie” spostò la stoffa che teneva premuta sopra la sua di ferita, rivolgendo alla ragazza uno sguardo di comprensione.
    Non se la stavano passando granché bene, quella che avevano raggiunto non si poteva considerare una vera e propria vittoria: avevano perso una dei loro, per non parlare di tutte le morti -o quasi- che avevano dovuto accettare usando come unica scusa non sono i nostri. Elysian non aveva la benché minima idea di come facessero a sopportarlo gli appartenenti a quell’universo e, sinceramente, neanche voleva provare a capirlo, non ne avrebbe avuto la forza. Fece segno alla sua compare di sedersi a terra e mettersi comoda, le appoggiò entrambe le mani sulla lesione senza applicare nessuna pressione e tentò di concentrarsi con tutta sé stessa sul sollievo che le avrebbe potuto donare. Si sentì anche pronta per proiettare nel suo cervello la composizione dell’orecchio per curarla davvero, ma fu solo un attimo perché una fitta al cuore le ricordò che non era immortale, anzi, ora come ora era più vicina all’aldilà più che al di qua. Resistette ancora una ventina di secondi che le sembrarono interminabili, poi si staccò con un sospiro “Mi spiace non poter fare di più, spero almeno di averti sollevata dal dolore. Per l’emorragia non posso che consigliarti il caro e vecchio tamponamento, strappa un pezzo di stoffa dalla maglia, piuttosto legatelo attorno alla testa così da non avere le mani occupate.” si scambiarono il primo sorriso reciproco da quando si erano viste al Carrow’s district “Grazie, mamma deve averti insegnato molto bene”.
    Ad Elysian May cadde il mondo, di nuovo, dopo un sacco di tempo. E dovette scrollarselo di dosso anche in fretta perché qualcuno aveva trovato una strada per proseguire, la missione non era finita.
    Eeee TAAAC la morte, again and again, sempre lì ad attenderli. Ovunque andassero. Eppure, a sto giro, la colpa non era la loro, qualcuno era arrivato prima, qualcuno che non aveva avuto pietà.
    figlio di puttana” l’imprecazione di Run la portò a seguire il suo sguardo, che andò a posarsi su niente po po -come si scrive? pò pò, popò? va beh avete capito- di meno che quel bastardo di suo marito “William! forse era il caso di specificare dati i tempi -e con tempi intendo tutti i tempi- Lancaster!” ovviamente il Crane senior dovette rovinare tutto specificando che, chiaramente, non era il loro Willy.
    Prima di andare, dobbiamo parlare” la May soffocò una risata isterica “Ah beh, non sarà quello del nostro universo ma ha le stesse tremende abitudini”.
    Per balzare tutta questa parte ve la descriverò dal punto di vista della Stark, che nonostante il dolore affievolito, ancora non sentiva una beata minchia e quindi si accontentò di leggere il labiale e le espressioni dei volti:
    non ho la propensione ad avercelo lungo” era stupore quello sul volto di Shia? Forse non se lo aspettava, in effetti così a prima vista sembrava un uomo ben dotato
    battone è un termine un po’ offensivo” beh, non aveva tutti i torti. O forse aveva detto festivo. No, non aveva senso.
    Il discorso poi si fece più fitto e au!Elysian si limitò ad annuire e imitare le facce grevi dei compagni; l’unica cosa che era stata chiara fin dal principio era che in un modo o nell’altro si sarebbero trovati ad attraversare il passaggio, e così fu.
    Tentò di trattenere la sorpresa nel trovarsi al Lago Nero, probabilmente era stato detto e si era ovviamente persa quel passaggio. Trattenne il fiato più volte nella speranza di stapparsi le orecchie ma il problema, ahimè, non era quello. Riuscì a cogliere giusto qualche parola finale:
    cosa facciamo col ventre?
    per dirne una, potreste tenerlo occupato
    e vai di belly daaaance!
    Quando la terra cominciò a tremare sotto i loro piedi la May la afferrò per un braccio per tenerla ferma e gridarle nell’orecchio “O fai qualcosa o moriamo, il sunto perfetto delle discussioni precedenti. Mentre la prima si sarebbe preoccupata di rallentare lo scorrere del tempo per afferrare Marcus e spiaccicarlo contro il tronco di un albero come Tom che cerca di nascondersi da Gerry (?), la Stark avrebbe tagliato con la lama del chakram la punta di uno dei tanti spuntoni che stavano uscendo dal terreno per evitare che infilzasse Agatha.
    Risolto quel problema avrebbe fatto roteare (?) l’arma e l’avrebbe lanciata contro Seth.
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    COMBO DIFESA PER MARCUS (ely + ake): rallenta il tempo e lo spiaccica contro il tronco di un albero
    COMBO DIFESA PER AGATHA (au!ely + ake): taglia la punta di uno spuntone con il chakram
    ATTACCO SU SETH92 (au!ely + ake): lancia il chakram
  6. .
    Erano riusciti a difendere Shia, per un pelo, ma ce l’avevano fatta. Rivolse un sorriso di ringraziamento a Todd per poi avvicinarsi all’amico “Senti, mi rendo conto che ormai ti eri abituato alla vita da contadino e non eri pronto per un ritorno così repentino ma per piacere non abbandonarci eh gli appoggiò una mano sulla spalla da vera sis (?) avrò bisogno delle tue nuove skills per l’orto quando torneremo a casa”.
    Quanto le avrebbe fatto piacere sedersi attorno ad un tavolino con lui, aggiornarsi sugli ultimi avvenimenti -tu quanti ne hai uccisi? Oh uao, un vero uomo- bevendo thè caldo con il mignolo all’insù e, magari, dargli una mano a guarire più velocemente, ma qualcuno in mezzo a quella bolgia doveva continuare a rischiare di morire. E, a sto giro, c’era di mezzo la sua copia “Mai una volta che si possa stare tranquilli. Già che ci siamo dammi una mano che questa se no non ce la fa” corse verso au!Elysian per buttarla a terra ed evitarle una stilettata mentre il ragazzo bloccava il fendente “Non si ruba così il cuore alle persone. Lo sanno anche i principianti che il cuore si strappa dal petto direttamente con le mani” “Uooo, mic drop per shaia!”.
    L’avrebbe volentieri finita lì, insomma, quando avrebbero concesso loro una pausa? Era già da parecchio che combattevano, quasi quasi cominciava a preferire i pazzi furiosi che ti rapiscono per immetterti in un labirinto creato apposta piuttosto che una missione normale, almeno nel primo caso erano previste delle soste! Fatto sta che, nonostante il suo volere, si ritrovò a seguire l’Hamilton rigirandosi fra le mani il pugnale, quando capì che si stava focalizzando sulle mosse di Erin accelerò il passo: avrebbe dato una manata alla bacchetta della ragazza con nonchalance -sperando anche che l’incantesimo non rimbalzasse altrove finendo con il colpire qualcun altro (ma gli incantesimi possono rimbalzare?)- poi abbassandosi le avrebbe afferrato entrambe le caviglie con le mani e, con un forte strattone, avrebbe provato a farla cadere a terra.
    E niente, anche questa volta si era dovuta trattenere dall'usare il suo amatissimo pugnale. Neanche la gioia di un po' di splatter.
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    COMBO DIFESA PER STARK (ely + shia): butta a terra au!ely
    COMBO DIFESA PER LAURENT (ely + shia): da una manata alla bacchetta di Erin
    ATTACCO SU ERIN (ely + shia): le afferra le caviglie e la fa cadere
  7. .
    Era stata data loro la possibilità di scegliere: rimanere nel 1918 o tornare nel presente, un 2018 un po’ diverso rispetto a quello a cui erano abituati. Era passata attraverso il portale senza pensarci due volte: per mesi aveva soppresso il suo bisogno di agire, di fare qualcosa, nel momento in cui le era stato offerto un ritorno a tutto ciò che la faceva sentire viva l’aveva accettato al volo. Ora che si obbligava a non guardare a terra per non perdersi nei volti privi di vita di persone che conosceva -o per lo meno questa era l’impressione- si chiedeva se avesse fatto bene. Forse avrebbe dovuto fidarsi di Lancaster, accettare il suo ruolo e svolgerlo al meglio nella speranza che prima o poi sarebbe tornato con una soluzione; si stavano intromettendo nei problemi di un altro universo -un altro universo!- non era cosa da prendere sottogamba. Anche gli era stato detto che ci sarebbe stata la possibilità di tornare a casa.
    Agnese nel frattempo ha mangiato la pasta al ragù ed era così buona che se ne sarebbe fatta un altro piatto se solo ci fosse stato. Morale della favola: tutto il suo sangue è concentrato nel pancino e non si ricorda come si faccia ad inventare cose per scrivere, accontentiamoci.
    Tutti quanti -in modo più visibile o meno- erano stati feriti, Shia però sembrava quello messo peggio e non potevano permettersi di perdere uno di loro, di perdere lui. Non essendo sicura di avere il tempo per raggiungerlo e placcarlo -o quelle cose lì che di solito si fanno per difesa- prese fiato e gridò nel modo più allarmante possibile “Pearl! Il portafoglio! Ti è caduto il portafoglio!” sarebbe bastato a distrarla? Lo scopriremo solo nella prossima puntata.
    Certo è che questo le diede il tempo per coprire la distanza che le separava e buttarsi anche nella difesa di Julian: avrebbe afferrato il bastone al volo bloccando sia l’attacco sia la possibilità per la ragazza di proteggersi. Con la mano che le rimaneva libera, approfittando di quel momento di stallo, avrebbe spinto il la lama del pugnale contro il suo ventre.
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    COMBO DIFESA PER SHIA (ely + todd): urla a pearl che le è caduto il portafoglio per distrarla
    COMBO DIFESA PER JULIAN (ely + jamie): afferra il bastone con cui lo sta attaccando per bloccarla
    ATTACCO SU PEARL (ely + todd): e le pianta il pugnale nello stomaco
  8. .
    Inspiegabilmente il piano aveva funzionato e l’attacco stile koala di Amalie aveva tolto parecchia energia -per non dire vita- a William. Possibile si facessero abbattere dall’affetto? Era forse questa la strategia che li avrebbe fatti vincere? Impossibile. Seth non avrebbe scelto degli scagnozzi tanto inutili (con rispetto eh).
    Le avrebbe fatto piacere rivolgere i suoi dubbi alla sé stessa di quel mondo, avrebbe messo da parte tutte le sue remore per capire come fosse possibile che da un momento all’altro persone “normali” si erano ritrovate a combattere per la fazione opposta. Peccato che, quando finalmente riuscì a captarla con lo sguardo, si rese conto che forse era meglio lasciar perdere, non era sicura di voler avere a che fare con una persona simile, specialmente non avrebbe voluto interrompere un momento così intimo -e così strano.
    Tesoro così non puoi continuare a combattere, stai per esaurire la tua energia Elysian Stark si era fatta sempre più vicina a Jamie devi affidarti al Muladhara allungò una mano verso il pube del ragazzo è il primo chakra, quello da cui parte tutto nonché quello legato al tuo istinto di sopravvivenza appoggiò anche la seconda mano sul corpo del ferito, i palmi contro la stoffa dei suoi abiti controlla la tua respirazione, concentrati sulla parte più intima del corpo e del tuo io interiore e sbloccalo! sull’ultima parole staccò le mani imitando un gesto di esplosione Ti lascio alla tua concentrazione, mi fido di te.” gli schiaffò un bacio lì dove aveva messo le mani sulla guancia prima di allontanarsi e tornare nel vivo della battaglia, anche perché, a quanto sembrava, la sua copia non era in grado di liberarsi dei nemici.
    Barrow non aveva capito che se già normalmente non avrebbe potuto fregare una Elysian con due si trovava proprio nella merda. Mentre la cronocineta si sarebbe spostata da un lato per evitare il sasso la Stark si sarebbe intromessa fra i suoi pensieri per bombardarlo di immagini, ricordi: c’era stata quella volta che era andato da lei per chiederle quale cristallo lo avrebbe reso un papà migliore e lei gli aveva fornito l’avventurina
    - è una droga?
    - svilupperà la tua pazienza e la tua capacità di ricezione
    - si ma è una droga?
    - no William è una pietra, questo sei venuto a chiedermi no?
    - mh
    - per aumentare queste tue capacità dovrai tenerla vicino al quinto chakra. Ti consiglierei anche il calcedonio blu da tenere nella stanza dove tu e la tua famiglia passate più tempo per portare armonia e distendere le tensioni.
    - mh, ma un po’ di droga?
    - Gesù. Ho dell’erba. Anche quella in fin dei conti dovrebbe alleggerire la tensione
    - meglio, grazie amika
    - si ma prenditi anche le pietre per piacere.

    Così aveva cominciato a tenerlo d’occhio ed andarlo a trovare per controllare che posizionasse i cristalli negli ambienti e nei modi più corretti:
    - Ely cosa stai nascondendo sotto il mio cuscino?
    - niente. Controllavo non ci fossero le pulci dei materassi, ho sentito dire ci sia un’infestazione quest’anno
    - e quella pietra allora a cosa ti serve?
    - … terrà lontani gli insetti
    - non ci credo
    - senti ma hai ancora un po’ di quell’erba che ti avevo dato?

    E così era riuscita a lasciargli in camera da letto anche un quarzo rosa, per aiutarlo a sviluppare la sua tenerezza. Sorrypormicristallilochi.
    Sperava con quelle sensazioni di ricordargli chi fosse davvero ma soprattutto chi fossero i suoi veri amici e chi i suoi nemici.
    La May non era sicura che Barrow sarebbe stato in buone mani fra le grinfie della sua compare ma d’altronde non poteva occuparsi di tutti e a pochi metri da lei c’era una Pearl intenta ad attaccare Shia, e per quanto le dispiacesse ad una certa doveva scegliere fra chi sarebbe tornato effettivamente a casa con loro, chi faceva davvero parte delle loro vite e chi invece ci assomigliava soltanto. Si sarebbe quindi avvicinata alla ragazza e le avrebbe tirato un pugno nello stomaco “Mi dispiace cara”.
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    COMBO DIFESA PER ELYSIAN (ely + jamie): si sposta
    COMBO DIFESA PER SHIA (ely + eli): tira un pugno nello stomaco a Pearl
    ATTACCO COMBO SU WILL (au!ely + will): lo bombarda di immagini di ricordi di loro insieme per farlo tornare in sé
  9. .
    Ormai aveva perso il conto di quante volte si erano ritrovati così: circondati da cadaveri, in un silenzio irreale. Quante battaglie aveva già combattuto da quando era uscita dai laboratori? Era già passato così tanto tempo? Eppure le sembrava ieri che degli sconosciuti erano venuti ad aprirle la cella per invitarla ad uscire. Uscire per davvero, alla luce del sole.
    Si ricorda di aver tentennato, di essersi voltata a guardare le quattro mura che erano state casa -sulle quali aveva dipinto un mondo che non conosceva- e aver pensato di dover prendere la sua roba, recuperare quelle poche cose che Run le aveva portato da fuori e che era riuscita a nascondere alle guardie ma qualcuno l’aveva tirata gentilmente per un braccio Non abbiamo tempo.
    Da allora ne aveva raggiunti di traguardi, eppure vedendo quanto sempre più spesso finiva in situazioni come quella attuale non poteva non chiedersi se non sarebbe stata più al sicuro in quella cella. Ma soprattutto se non sarebbero stati più al sicuro gli altri, perché ovunque andassero in missione si lasciavano dietro una fila di cadaveri.
    Non si era mai tirata indietro e probabilmente non l’avrebbe fatto neanche in futuro: si sentiva coinvolta, consapevole del fatto che in quel casino c’era nata, non vi era alternativa per lei. E davanti ai suoi occhi aveva la riprova che ci si sarebbe trovata persino se fosse nata in un universo alternativo, chissà se da qualche parte esisteva una Elysian cresciuta fra i babbani e con il sogno di fare la cuoca. O una Elysian che trova il modo di fuggire alla monotonia della sua vita iscrivendosi ad un corso di zumba.
    Rimase in silenzio, in compagnia dei suoi pensieri, mentre lasciavano la stanza; rimase in silenzio nell’ascensore; rimase in silenzio quando varcarono la soglia del nuovo livello del ministero ma non riuscì a trattenersi quando riconobbe tra i volti di quelli avrebbero dovuto essere i nemici quello di Ashley. Il nome dell’amica le uscì strozzato, come quando non parli con nessuno per un intero giorno e quando è finalmente il momento di farlo ti rendi conto di non sapere più come si fa, non riconosci neanche la tua stessa voce.
    Il primo passo fu incerto, il secondo più sicuro, il terzo deciso verso la sua amica “Ti hanno fatto qualcosa?" finché qualcosa -o meglio qualcuno- non riuscì ad afferrarla al volo e a trattenerla “Non sono loro”, la voce di Gemes come uno schiaffo in piena faccia. Quanto era stupida.
    La popolazione mondiale raggiunge i sette miliardi e mezzo e poteva immaginare che in quell’universo non fosse molto diverso, possibile che fra tutti i combattenti ci fossero loro disponibili? E’ una strategia uao inconscio, davvero? Quanto sei perspicace.
    E ora come cazzo facciamo a far fuori tutti?” si sarebbe risposta da sola con un semplice, non lo facciamo ma poi quelli che erano i loro amici, i loro conoscenti, la loro famiglia, li attaccarono, senza battere ciglio, e quello che fino a un secondo prima le sembrava ovvio andò a farsi fottere.
    Vide William Barrow estrarre la bacchetta e puntarla contro Elysian di quel mondo, non poteva davvero permettere un tale gesto, ma nemmeno concepirlo “Che cazzo hai nel cervello Will? Sono io!” oddio, non era proprio lei ma il concetto andava bene comunque. Avrebbe afferrato la ragazza per la maglia tirandosela contro con uno strattone sperando così fosse fuori dalla traiettoria dell’incantesimo “Dimmi ti prego che in questo benedetto universo non vi siete mai conosciuti e che quindi ti abbia attaccato perché non sa chi tu sia. Ti prego.” non sarebbe bastato a scusarlo per quel gesto, aveva pur sempre attentato alla sua vita, ma almeno ci sarebbe stata un’attenuante.
    La risposta della sua omonima le gelò il sangue “In realtà sì, l’ho aiutato a seguire il suo cuore(?)” quindi nessuna attenuante, qualcosa non andava e non potevano farlo fuori senza rimorsi (perché se no lo avresti fatto???!! idk). Particolarmente irritata dalla situazione si impegnò per fermare il tempo e bloccare tutto quello che la circondava, tranne “Tu! cercò di attirare l’attenzione di Amalie mi servi per far perdere i sensi a Barrow. Io tengo tutto immobile, fermo così, siamo solo io e te. Fai qualcosa e fallo in fretta.” la ragazza gli si lanciò contro per… abbracciarlo? Really? “Non intendevo esattamente questo ma immagino vada bene comunque”. E’ proprio vero che chi fa da sé fa per tre.
    Fece ripartire il tempo solo per accorgersi che un altro scempio stava per compiersi: Ashley cosa diamine stai facendo? Non era certa di poter sostenere un combattimento simile, non con una tale confusione: ovunque si girasse c’era qualcuno di caro che attaccava qualcuno di altrettanto caro. “Jesus, abbassa quella balestra, non vuoi davvero…” invece sì, voleva: l’arma sfrecciò contro Esther, tagliando l’aria che si era fatta a dir poco pesante. Chiuse gli occhi come a non voler vedere, in realtà si stava concentrando: avrebbe rallentato il tempo quel tanto che bastava per raggiungere la freccia, spezzarla in due e buttarla a terra. Non si gioca con le armi piccola Stewart.
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    COMBO DIFESA PER ELYSIAN (ely + amalie): tira via au!ely
    COMBO DIFESA PER ESTHER (ely + run): rallenta lo scorrere del tempo per spezzare la freccia e buttarla lontano
    ATTACCO COMBO SU WILL (ely + amalie): ferma il tempo così che Amalie possa stenderlo senza problemi
  10. .
    Non capiva: lei si era sentita eccitata fin da subito al pensiero di conoscere la sé stessa di un’altra realtà, scoprire tutte le cose che avevano in comune, per non parlare delle differenze! Per quelle avrebbero dovuto analizzare tuuutta la loro vita, magari anche meditare insieme per trovare una connessione all’interno dello stato di trance dove tutto si può capire senza dover parlare. Per questo aveva organizzato un piccolo pigiama party per il loro ritorno dalla missione, a casa era tutto pronto, ed era così felice che aveva dovuto bere tre tazze di infuso di camomilla e valeriana prima di presentarsi al Carrow’s district.
    E ora, a Elysian, quella che non era lei, non piaceva. Com’era potuto succedere? Non si erano neanche scambiate delle vere parole. Non riusciva a concepirlo.
    Nonostante le sue parole l’avessero ferita non le sembrava il caso di seguirla come un cagnolino per chiederle spiegazioni, non era da lei, avrebbe messo in atto un’altra grande strategia: quella del chiedi al cugino se può chiedere all’amico come mai la sua amica ce l’ha con me. Ma non dirgli che te l’ho chiesto io. Si avvicinò quindi di soppiatto a quello che doveva essere il Gemes del 1918 con cui l’aveva sentita parlare “Perdonami, sei davvero il fratello di Elysian? Avrei aspettato di essere stata seduta su comodi cuscini davanti a candele profumate e maschere per il viso non testate sugli animali ma…” lasciò cadere la frase facendo spallucce nella speranza che il Pastore comprendesse il suo male di vivere.
    Rimanendo in tema mal de vivre qualcuno aveva fatto partire della musica e nonostante fosse parecchio strano data la situazione nessuno sembrò preoccuparsene davvero, tutt’altro! Quasi come se sul loro mondo ci fossero abituati.
    Scusate ma per voi tutto questo è normale?” e pensare che a lei erano sempre capitate missioni noiose e piene di uh! ah! (?) che al confronto una partita di tennis è un film muto. Per lo più ricordava che Tell me why fosse cantata da una boyband, peccato che ascoltasse tutt’altra musica e non ne potesse essere sicura, se no avrebbe avuto la prova che gli scagnozzi di Seth avevano avuto accesso alla musica -e chissà cos’altro, gomblotto!!1!- di universi alternativi.
    Bisognava ammettere che tutto, così, sembrava più bello, persino Julie -maledetta baldracca- muovendosi a tempo di musica riusciva a mimetizzarsi tra la folla e ad avvicinarsi più felicemente (?) alle prede. La Stark le arrivò dietro all’ultimo secondo rendendosi conto troppo tardi che era impossibile che la donna volesse davvero cimentarsi nel karaoke: afferrandola per i fianchi e stringendo con quanta più forza poteva l’avrebbe tirata indietro, lontano dal viso della sua omonima “Che dici di un trenino alternativo?
    E non si sa bene come -ci vuole troppo impegno per pensare- ma trovandosi vicino a Tino, non poté trattenersi dall'intervenire anche su di lui. Sembrava così convinto con quel suo lanciagranate in mano, così pronto alla rivolta, a combattere fino alla fine... quello che non poteva sapere è che da un momento all'altro tutto sarebbe cambiato: Elysian avrebbe provato ad insinuarsi nel suo cervello, nei suoi pensieri, fino a far diventare quell'aggressività debolezza, quel moto d'azione un moto di repulsione verso tutti e tutto; avrebbe voluto solo abbassare l'arma -magari abbracciarla, rannicchiarsi a terra e rimanerci finché la mamma non si accorgerà di te. Oh, ma la mamma non c'è. Sei tutto solo Tino, nessuno verrà a cercarti, nessuno si ricorderà di te.
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    COMBO DIFESA PER ELYSIAN (ely + tokio): afferra julie dalla vita e la trascina indietro come un rewind di un bellissimo trenino di capodanno
    COMBO DIFESA PER VIC (ely + emaline): tenta di plasmare le emozioni di Tino facendolo cadere in uno stato di depressione e tristezza.


    Edited by may[nagioia] - 15/5/2018, 13:15
  11. .
    Bisogna ammettere che dopo le cose dette poteva sembrare fatto apposta, una scena del tipo: faccio il gesto di salvarti ma in realtà ti tendo una trappola e ti faccio capire che con me non si scherza. Se si fossero conosciute sarebbe stato chiaro ad entrambe che uno scenario del genere sarebbe stato impossibile: la cronocineta aveva imparato a combattere e ad attaccare il nemico nei modi più macabri e più idioti -tutta colpa delle kattiveh kompagnie- ma da lì ad additarla come stronza ce ne passava. Ma questo la Stark non lo sapeva e Elysian ne era ben consapevole di conseguenza, quando la prima venne ferita alla gamba, vi fu uno uno scambio di sguardi talmente intenso da poter ridurre in cenere chiunque fosse passato tra le due che potremmo all’incirca riassumere così:
    How dare you?!
    No no no, io ci ho provato e per teletrasportarti mi sono anche messa in mezzo!
    Forse dovevi provarci più intensamente
    Forse avrei dovuto lasciare che ti arrangiassi
    Sarebbe potuta benissimo essere scambiata per una normalissima discussione fra sorelle, discussione fra l’altro del tutto inutile dato che nessuna di quelle parole era stata effettivamente pronunciata e la carogna che le era salita non era servita neppure a creare un danno permanente a Pip. Na tristezza insomma.
    Avrebbe voluto avvicinarsi a Shia, capire se la situazione fosse realmente disastrosa o facesse il drama boy come suo solito ma qualcosa continuava a bloccarla ad ogni metro, sempre colpa di mister mitraglietta che, a quanto pareva, aveva un altro asso nella manica. Si sarebbe buttata di lato rotolando a terra in una capriola poco aggraziata per evitare di rimanere congelata, senza alzarsi da terra avrebbe cercato di teletrasportarsi alle spalle di Pip visualizzando al meglio lo spazio attorno a lui per poi tagliargli di netto con il pugnale i tendini “Forse non hai capito che sei solo un contrattempo all’interno del piano, faresti bene a fartene una ragione e a farti da parte”.
    Ora, forse, sarebbe riuscita a raggiungere l’amico e nel caso fosse stati grave dargli una mano “pensi che ne abbiamo ancora per molto?” si voltò verso Gemes chiedendosi per un attimo se stesse parlando effettivamente con lei o se stesse tenendo uno dei dialoghi con il Signore “Credo che al Carrow’s district non ce l’abbiano raccontata del tutto giusta, è più probabile che
    dovrei preparare un sermone per domani mattina, il ventuno maggio è la festa della barbabietola” ah, ecco.
    Quella era stata una delle parti più difficili del vivere a Bodie: capire come trattare con un Gemes chiaramente non più Hamilton. Gli sorrise come chiunque farebbe ad un bambino ritardato “Dovessimo passare qui più tempo del dovuto è chiaro a me, come a chiunque segua da sempre i tuoi sermoni, che saprai trovare comunque le parole giuste per arrivare ai nostri cuori. Dovessi anche trovarle al momento.” ma il fratello si era già allontanato “ No vabbè non ascoltare le mie risposte filosofiche da brava sorella eh! Vai pure a salvare gli altri stronzetto!
    Osservò le azioni del Pastore indecisa sul da farsi, quelle pallottole fra le sue mani la turbavano così tanto che non potè trattenersi dall’intervenire: per non saper né leggere né scrivere avrebbe afferrato per un braccio Al -ciao Al!!11!- e lo avrebbe trascinato via di modo che qualunque cosa fosse successa fra il telecineta e Gasp sarebbe stato comunque salvo.
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    COMBO DIFESA PER ELYSIAN (ely + shia): si butta di lato e rotola
    COMBO DIFESA PER MARCUS (gemes + ely): lo afferra per un braccio e lo trascina via
    ATTACCO SU PIP: gli ranca via i tendini con il pugnale
  12. .
    L’esistenza proseguiva ad ondate, spesso svogliate, di quelle che neanche possono essere considerate tali, che a mala pena cancellano dalla sabbia le orme dei passanti. Si sentiva come quelle onde da bagno asciuga che rendono tanto felici le donne di mezza età che puntano a vincere il premio di miss abbronzatura 2018.
    Non poteva dire che le cose andassero male, aveva imparato ad adattarsi molti anni prima e persino lì, in un passato che non le apparteneva aveva trovato il suo posto: usciva di casa al mattino per passare la giornata in quella dei Fay; ci aveva messo un po’ ad accettare il fatto di dover servire qualcuno, poi aveva realizzato che la casa a cui erano state assegnate Run e Darden era decisamente più figa della sua e le era stata data la possibilità di passarci dentro parecchio tempo, doveva solo scendere a compromessi con sé stessa e imparare ad allacciare corpetti e a pettinare capelli, se lo faceva su di sé poteva farlo anche agli altri. Per lo meno pettinare, per quanto riguardava il resto era già tanto se aveva imparato ad allacciarsi le scarpe.
    non aveva mai imparato

    Andava a compare il pane fresco con le offerte della chiesa della mattina stess, con quelle della domenica, invece, andava a puntare sul suo cavallo prefe. Fun fact: l’animale veniva scelto in base a quanto risultasse carino, morbido e propenso a mangiare dalla sua mano. Fun fact parte seconda: per questo motivo i tre quarti delle volte perdeva i soldi scommessi ma il cavallo così veniva coccolato per un’intera giornata. I soldi dei “contribuenti” sarebbero comunque stati usati per rimpolpare le scorte di alcol del pastore o simili, una scommessa qua e là per prendersi cura di un animaletto non sembra poi così male a confronto no?
    E’ vero: la pulizia, come il cibo, come la tecnologia non erano neanche lontanamente paragonabili a quelle della loro epoca ma gesù, aveva vissuto rinchiusa e poi per strada, cagare in un buco non la sconvolgeva più quanto non la sconvolgesse il binomio Shia-barbabietole.
    Insomma quel mondo se lo faceva andare bene. Non ne era felice ma diciamocelo: sarebbe potuta andare molto peggio. Bodie era un posto tranquillo. Il posto perfetto per far girare l’lsd prima del dovuto, per poter canticchiare gli assoli di Hendrix senza il terrore di poter influenzare qualcuno, per poter gridare 130 MARTIN GARRIX SI VOLAAA senza che nessuno faccia domande, il posto perfetto -a quanto pare- per aprire portali spazio temporali.

    La cronocineta stava spolverando alcuni portagioie quando sentì gli spari: il fatto che, sussultando, fece cadere una boccetta di profumo la dice lunga su quanto si fosse rilassata e adagiata sugli allori -per usare un eufemismo. Erano stati colpi molto ravvicinati fra di loro, non certo di un fucile ed era assai difficile che da quelle parti girassero armi importanti fra i bodiotti, era più probabile fosse qualcuno di loro. In più il rumore le era arrivato parecchio attutito, chiunque fosse non doveva essere in strada e non doveva trovarsi nei paraggi, se voleva capirci qualcosa avrebbe dovuto correre.
    Fu all’incirca così -incespicando lungo le scale e tossendo per la polvere che tirava su battendo i piedi nella terra- che l’adrenalina tornò ad impossessarsi del suo corpo e tutti i mesi passati a convincersi che vivere di pace e routine fosse una buona cosa vennero spazzati via.
    Quando raggiunse il capanno gli altri erano già arrivati e le espressioni sui loro volti non poterono che confonderla ulteriormente “Lancaster?” qualcuno la ignorò, altri scrollarono le spalle, altri ancora le fecero spazio per farle vedere con i propri occhi, perché effettivamente a parole nulla sarebbe bastato.
    Uno specchio. Attraverso lo specchio tutte le persone che avevano perso. O forse erano gli altri che avevano perso loro, è sempre difficile capire il punto di vista corretto quando si viaggia nel tempo. Prima di quanto avrebbe mai immaginato avrebbe scoperto che è ancora più difficile farlo quando di mezzo vi sono universi alternativi e una te stessa che non puoi non odiare.
    Avevano attraversato il portale quasi senza battere ciglio, di certo lei non si era guardata indietro: tutto molto bello, ma se avevano l’opportunità di tornare a casa dovevano mettersi al lavoro subito. Anche se questo riguardava un certo Seth uscito di testa. Nulla che non avessero già visto. Vero?
    Uao, aloe o albume?
    Cosa scusa?” se si fosse voltata prima forse le parole neanche le sarebbe uscite perché a pochi passi da lei c’era di nuovo lei, ripetuta. In 3D, in carne ed ossa, sorridente.
    Per i capelli intendo, sembrano così morbidi! Posso toccarli?” il suo riflesso fece un passo avanti “N-no…” Elysian uno indietro. Il terrore di dover continuare quel balletto all’infinito per evitare un reale contatto o conversazione venne spazzato via, per assurdo, dalla missione: in quanto prima squadra erano stati incaricati di occupare il Ministero uccidendo i più alti esponenti di ogni livello. Non erano state date loro grandi specifiche se non quelle di non attaccarsi a vicenda, nessuna storiella difficile come quelle di Lancaster, entrare, uccidere, occupare. Lineare.

    Iniziarono a trovare sorprese non appena entrati al Ministero, il cuore della May ancora batteva regolare. Era possibile si fosse persa qualche passaggio durante la spiegazione del loro mondo tanto era impegnata a guardare di sottecchi la sua copia venuta male ma quello che aveva afferrato -nella vita proprio- è che nessuno ti stende un tappeto rosso di benvenuto; piuttosto, come in quel caso, un tappeto rosso sangue.
    Fu subito guerra
    e furono subito feriti
    e fu subito scoglionamento.
    Nessuno le aveva chiesto di farsi avanti per aiutarla, men che meno per proteggerla. Il fatto che si somigliassero -okkei, il fatto che fossero la stessa persona- non le apriva la strada verso nessun tipo di relazione.
    Dato che Mr. mitraglietta ora se la stava prendendo con lei -e vorrei ben vedere- avrebbe colto l’occasione per farglielo non notare: l’avrebbe afferrata per le spalle come si fa con qualcuno che si deve riportare in sé e concentrandosi su un angolo della stanza poco affollato avrebbe trasportato entrambe lontano dalla traiettoria dell’arma da fuoco “Voglio che sia chiaro il concetto che io e te non ci dobbiamo niente”. Si allontanò velocemente nella speranza di non sentirla ribattere e presa da un fastidio che non aveva mai provato prima si buttò sul primo avversario che si trovò davanti, caricando il pugno e tentando di piazzarglielo dritto dritto sullo zigomo “fanculo”.
    Aveva ancora una questione in sospeso con chi, all'inizio di tutto, l'aveva attaccata: tornò quindi sui suoi passi stringendo saldamente il pugnale e cercando di evitare gli attacchi laterali che non le erano rivolti fino ad arrivare a un paio di metri dall'obiettivo, poi prese la rincorsa. Ci si sarebbe buttata contro e avrebbe tentato di pugnalarlo alla carotide, male che andava avrebbe puntato alla spalla o al braccio così da rendergli più difficile l'uso dell'arma.
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    COMBO DIFESA PER ELYSIAN (ely + cj): la teletrasporta in un altro punto
    COMBO DIFESA PER KIERAN (todd + ely): tira un pugno in faccia a Ronald
    ATTACCO SU PIP: lo pugnala alla carotide
  13. .
    Avrebbe dovuto capire che qualcosa non andava dal fatto che l’esecuzione dei cinque tibetani quella mattina non era andato come al solito. Durante la terza posizione, quella dell’arco, aveva sentito tirare qualcosa di troppo -oltre alla sua anima ovviamente- ed era rimasta bloccata così: in ginocchio, coi piedi puntati a terra e le dita in supporto del corpo, le mani appoggiate sui glutei, la fronte a fissare il soffitto ed invece che l’usuale frase di rito apro il mio cuore verso il cielo le uscì uno strozzato qualcuno chiami una cazzo di gru.
    A quel punto avrebbe dovuto ritirarsi, il terzo, quarto, quinto e sesto chakra non erano stati attivati del tutto, non aveva portato a termine il rituale di meditazione giornaliera, non avrebbe dovuto presentarsi ad una missione, men che meno a quella missione. Ma che dico, non avrebbe dovuto neanche uscire per andare a fare la spesa! Avrebbe potuto essere scorbutica con la cassiera e innescare una catena di eventi dal flusso negativo. Effetto butterfly. Una cosa del genere.
    E invece ci andò. E lo fece in pompa magna come mamma le aveva insegnato: la collana con il ciondolo di malachite l’avrebbe protetta dalle energie negative e l’avrebbe aiutata nella risoluzione dei problemi; così, vicino al cuore, poteva già sentire l’energia fluire dall’oggetto a lei
    e dentro di lei. Inspirò sorridendo. Forse la storia della dei cinque tibetani non avrebbe influito così tanto.
    Il Carrow’s District le aveva sempre fatto venire i brividi, fin dalla prima volta, quando ancora tutto in quel mondo era una novità e le faceva sgranare gli occhi quel luogo la intimoriva: sentiva le viscere attorcigliarsi, lo stomaco ribellarsi, il cuore stringersi e allontanarsi il più possibile dal petto, come per non vedere, per proteggersi. Chissà se se lo sentiva o era semplicemente la mano della madre che, stringendosi più forte attorno al suo polso, le faceva avvertire un certo pericolo.
    Nonostante la pelle d’oca ancora visibile sulle braccia non si trattenne dal salutare calorosamente i presenti, chi con abbracci, chi con carezze, chi disegnando simboli apparentemente inventati sulla fronte con il pollice. Poi arrivarono gli altri e allora fu confusione, armi, spiegazioni, armi, parole, molte armi ed Elysian non riusciva a smettere di fissarli, erano così… Siete così belli.
    Fine.

    Se Rowena le aveva insegnato come ritrovare sempre la pace in sé stessa, controllare i propri umori e amare il prossimo ad Hogwarts aveva imparato come applicare tutto ciò nella guerra e, dall’esterno, non vi era niente più inquietante. Dal punto di Elysian Stark, invece, era quasi sempre rosa e fiori.
    Se la Fontana dei magici fratelli era colma di sangue era perché doveva essere colma di sangue, non vi era alternativa. Nonostante chiaramente avesse davanti agli occhi la prova che esistevano universi alternativi e quindi occasioni diverse se era andata così era perché doveva andare così. Avrebbe reso omaggio alle loro anime a missione terminata, specialmente perché al momento le persone armate che si trovavano davanti la preoccupavano un tantino di più.
    Prima di allora non si era chiesta come avrebbe reagito nel trovarsi davanti a lei stessa, alla lei stessa di un altro universo e beh, se volete saperlo non ve n’’era il tempo neanche ora perché o l’aiutava a proteggersi o non avrebbe mai saputo se era una okkei a cui regalare i suoi cristalli dell’amicizia oppure no. Quindi per salvarla avrebbe lanciato il suo chakram roteante per staccare la mitraglietta dalla mano di Pip, o per staccare direttamente la mano di Pip, chissà. Dato che il chakram è un’arma pro e torna indietro come un boomerag (davvero? boh) lo rilancia in un nano secondo nella speranza di non riprendergli la mano già mozzata (sai che sfiga) ma qualche altro arto.
    Poi -non si sa in quale linea temporale- si sarebbe buttata su Jamie per confondere l’Infero che chiaramente a quel punto non avrebbe più saputo a chi spezzare il collo.
    elysian may
    potrei scrivere qualcosa
    e invece no
    From Bodie 1918 to London 2018
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    upside down: elysian stark



    COMBO DIFESA PER ELYSIAN (au ely + todd): lancia chakram
    COMBO DIFESA PER JAMIE (cj + au ely): si butta su jamie per confondere l’infero
    ATTACCO SU PIP: lancia chakram per mutilarlo somewhere
  14. .
    ↳ prima utenza: may[nagioia]
    ↳ nuova utenza: bimyou
    ↳ presentazione: x
    ↳ role attive: x (24.02) - x (24.02) - x (26.01)
    ↳ ultima scheda creata: elysian may
  15. .

    playlist
    Hide and seek
    Elysian May
    ▶ sheet
    ...
    Doveva ammettere che Hogwarts era particolarmente bella, anche vista da quella prospettiva non del tutto… favorevole ecco. Incuteva tanto timore quanto rispetto, sembrava trasudare conoscenza, regole e leggi, austerità, esattamente il contrario di ciò che si poteva cogliere aprendo la porta di casa sua. Per non parlare del sua personale camera da letto. Fosse stata una studentessa probabilmente l’avrebbero cacciata il secondo giorno. Sorrise sorniona fantasticando su quante cose fantastiche avrebbe però potuto assistere, forse avrebbe dovuto farsi più furba e presentarsi alla prossima lezione di controllo dei poteri, chissà che non ne avrebbe ricavato qualcosa di buono oltre alla tremenda sensazione di dover rimanere rinchiusa in un’aula scolastica per quanto? Un’ora? Due? Si trattenne dall’essere scossa dai brividi.
    Te la prendi davvero per poco ragazza, penso solo che sia stupido il fatto di rischiare di morire per un lavoro ed è una cosa che hai appena fatto, però che lavoro strano il tuo è? Che ti fanno fare queste cose così pericolose” la cronocineta tornò coi piedi per terra riportando lo sguardo sulla ragazzina, non potè fare a meno di sorriderle, una punta di tristezza a bloccarlo lì, a metà “In effetti hai ragione, è un po’ stupido ma in un mondo come questo allargo le braccia ad indicare tutto quello che le circondava o hai una passione, un obiettivo anche stupido da perseguire, o sei fregato.” fece ricadere le mani sulle gambe emettendo uno schiocco sordo, per quanto le facesse piacere tutto quel botta e risposta alla Pomeriggio 5 la situazione stava andando davvero per le lunghe di conseguenza o trovava il modo di accopparla e andarsene o se ne andava nella speranza di non essere seguita per non doverla poi accoppare “Ok non lo dirò a nessuno a patto che tu mi dica la verità e che magari ci andiamo a prendere qualcosa da bere
    Plot twistone!
    Rimase con la bocca semi aperta, la mano sinistra appena davanti, pronta per dire qualcosa, esattamente, però, non sapeva cosa. Per come si erano svolte le cose fin dal primo momento non aveva immaginato un risvolto simile neanche lontanamente, le aveva pensate davvero tutte: dall’arrivo del guardiano ad un reggimento di pavor, dall’essere invitata a cena dal Ministro perché sei stata molto audace ad introdurti così nel castello, dobbiamo parlare del tuo futuro ad un’apocalisse zombie, ma un cambio repentino di personalità della blondie decisamente no. Il ragionamento seguente quasi non lo percepì tanto era intenta a capire se ci fosse sotto una qualche strategia per incastrarla, eppure questa fece su baracca e burattini e dopo averle chiesto un’ultima volta di seguirla si infilò nel passaggio sotto il Platano, inutile dire fosse più che stupita ma arrivati a quel punto non poté fare altro che stringersi nelle spalle e seguirla.
    Ripercorse il tragitto che aveva fatto all’andata in silenzio, ancora indecisa sul da farsi: agli occhi degli altri sarebbe sembrata sempre uno sporco esperimento che si era introdotto al castello solo per uscirne con una studentessa. Un ostaggio? Che potessero vederla come una missione ribelle? Probabilmente avrebbe solo dovuto liberarsi la mente, non era raro vedere maghi e esperimenti girare insieme, doveva solo sperare che miss lunatica non la infamasse. Quando finalmente rientrarono alla Stamberga Elysian era arrivata anche in fondo ai suoi pensieri, concludendo che ormai c'era dentro fino al collo, tanto valeva pedalare! Che poi il detto non era esattamente così ma va bene comunque.
    Prima di abbandonare la casa infestata le si parò davanti "Se io prometto di raccontarti il vero motivo per qui ero al castello tu prometti di non incastrarmi? le porse la mano in segno di pace nonché di presentazione e comunque io sono Elysian, ora portami a bere che mi hai fatta cagare in mano e il mio cuore non regge più certe cose!" chissà lassù in cielo quanto era quotata la sua disfatta.
    can you hear me? spotify insp. by ms. atelophobia
67 replies since 13/9/2013
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