Votes given by fenneko

  1. .
    I think I'll pace my apartment a few times
    && fall asleep on the couch
    1975
    21 y.o.
    teddy bear
    wyborowa “row” moskovskaya
    C’erano delle cose che succedevano così in fretta, che era davvero complicato rendersi conto del susseguirsi degli eventi, o essere in grado di metterli in un qualche ordine cronologico – ma anche soltanto logico, per dire.
    Wyborowa Moskovskaya non avrebbe saputo come piazzare in maniera coerente tutti quei frammenti di esistenza vissuta su una linea del tempo, e fino ad un certo punto non gli era nemmeno mai interessato farlo.
    Non aveva mai pensato gli sarebbe servito, d’altronde, e sapeva sarebbe morto abbastanza presto da non avere bisogno di un album dei ricordi per quando la demenza l’avrebbe inesorabilmente costretto a ricercare in foto e diari le memorie della propria gioventù.
    Aveva ventun’anni compiuti da pochi mesi, quando era tornato a casa con il sangue rappreso sulle nocche che non era riuscito a lavare via ed aveva visto Magda seduta sulla panchina sotto al portico, lo sguardo basso sulle mani giunte sul ventre. Quando le si era avvicinato con il solito sorriso beffardo dipinto sul volto, e con dita gentili le aveva sollevato il mento per ammirarla, per soffiarle un bacio sulle labbra che rispondeva silente alle domande cui la ragazza sapeva lui non avrebbe replicato – dove sei stato, cos’hai combinato, di cui è quel sangue, ti prego tiratene fuori. Quando lei, contrariamente a quanto si era aspettato, non gli aveva rivolto alcuna di queste, ed aveva detto tre semplici parole: «jestem w ciąży.»
    Aveva ventun’anni, quando aveva deciso di non farsi rintracciare dalla ragazza, di sparire dai radar, perché cos’altro poteva fare? Non di certo prendersi carico di quella faccenda: di un bambino, lui, non sapeva che farsene. Non lo voleva, non era pronto, non avrebbe neanche lontanamente saputo come essere un padre – e nemmeno a dire un buon padre: uno di base, di quelli che potevi vincere con i punti dei cartoni del latte. La sua vita andava bene così com’era, non poteva immaginare di mandarla a puttane per un difetto di fabbrica dei profilattici.
    Aveva ventun’anni anche quando erano passati diversi giorni, addirittura settimane, e tra le lenzuola di altre batteva il chiodo per scacciare quello precedente: Magda era soltanto una delle tante, in fin dei conti. Quanto era stato con lei? Forse nemmeno mezzo anno; quanto gliene poteva fregare?
    Si rese conto, che la risposta era diversa da quella che aveva creduto.
    Aveva ventun’anni, dunque, quando aveva sentito il campanellino della porta tintinnare sopra la sua testa, occhi d’ambra a scrutare posti nei quali non aveva mai messo piede – e nei quali, sinceramente, mai avrebbe voluto o pensato di entrare. I gioielli, Row, era stato solito rubarli dai sontuosi cofanetti nelle case delle vecchie o sfilarli dai colli dei passanti, per poi indossarli o rivenderli ai migliori offerenti; si sentiva un elefante in quella cristalleria, e guardando le cifre appuntate sotto ogni pezzo comprendeva ancora di più perché non avesse mai comprato niente di quella roba lì. Era il gesto a contare, ed in quel caso più che mai: non sapeva che parole avrebbe usato per farsi perdonare, per farsi riprendere da una persona che forse non sarebbe mai stata la donna della sua vita, ma che semplicemente non l’aveva stancato nemmeno dicendogli che avrebbe sfornato un essere urlante, fastidioso, dispendioso e che magari aveva anche dei difetti. Tenere il frutto di quel rapporto, per il polacco, non era un’opzione di cui tenere conto – ma potevano affidarlo a sua sorella, magari, o lasciarlo a qualche sconosciuto che avrebbe saputo prendersene cura meglio di loro.

    Ventinove anni dopo, aveva ancora ventun’anni – e no, nella fatiscente e costosa gioielleria di Kolbudy non aveva affatto trovato un elisir di giovinezza. Aveva trovato un deficiente, e l’ultimo ricordo coerente che aveva era... era...
    C’entrava uno scrigno.
    No. Era un cesto.
    Doveva... recuperarlo. Il cesto o lo scrigno?
    Forse lo scrigno... ed era stato messo – no, lanciato nel cesto... e c’era il pancino di quell’orsacchiotta che avrebbe davvero... davvero voluto massaggiare. Oh sì!, voleva farle molti grattini.
    «ti piace, eh...» ed era quello che stava facendo.
    Ed era quello che stava facendo?
    Corrugò le sopracciglia, gli occhi sulla mano che non stava tenendo la nuca e le cui dita solleticavano con esperienza il tessuto marroncino.
    Così tante cose che non funzionavano, che. Che.
    Si alzò in piedi, trovandolo un movimento più complicato del previsto – il fatto che avesse avuto delle zampe in stoffa e fibre sintetiche incideva senza dubbio, ma il vero problema era il poco, e scomodo, spazio nel quale si ritrovava a muoversi –, le mani strette intorno al ferro; le labbra aperte, i polmoni pieni e pronti.
    Magda.
    Kosmo.

    Certo, nomi che avrebbe avuto molto piacere di urlare. Con sentimenti diversi, ma quello erano.
    Invece: «TROY!!!» saltò fuori dal cesto, scrollandosi di dosso un peluche che era rimasto attaccato dove non avrebbe dovuto.
    «TROYYYYY!!!»
    Corse.
    E corse.
    E corse, per tutte le corsie, ignorando molte cose – dalle occhiate, agli urli – fino a quando non la trovò. La strinse in vita, e sollevandola roteò su sé stesso.
    Felice. Umano.
    «SONO IO!!!» Anastasia? «PORNHUB!!!» quasi.
    «mammaaa perché quel signore è nudo?» «fatti i cazzi tuoi.» amen.
    I'm shit-faced sittin' on the sidewalk
    Ain't nobody listenin' when I talk
    I fall down and laugh
    But it really ain't funny, uh
  2. .
    irma buckley
    def not a party-chrasher
    slam slam, oh hot damn — what part of party don't you understand?
    can't stop, comin' in hot, I should be locked up right on the spot.
    Ora.
    Non è che Irma fosse stata invitata alla festa aziendale della MaiSoli, non nel senso letterale del termine, comunque, quello secondo cui si propone la partecipazione ad un evento di qualsiasi genere, estendendolo ad una persona di cui si gradisce la presenza. No, ecco, se si intendeva “invitata” in quel senso, la giovane special non poteva dire di esserlo, nopety-nope.
    E, vedete, non era nemmeno lì come accompagnatrice di uno degli invitati (effettivi) alla festa.
    Vi chiederete, dunque, cosa ci facesse mai una come lei – apparentemente senza invito – se non quello che aveva sgraffignato settimane prima all’inconsapevole signorina Tattyslate (che poi, che razza di nome era Tattyslate, mah.) e che aveva mostrato all’ingresso – all'esclusivo party organizzato da McLean… eh, bella domanda. La cui risposta era molto semplice, in realtà, ma non destinata proprio a tutte le orecchie.
    Ovvio che avesse un motivo (e un fine) per essere lì, quando mai Irma Buckley faceva qualcosa senza avere un motivo (ok, spesso — ma!! quello era un altro discorso, e qui la situazione più seria), ma non poteva mica renderlo così ovvio, o spiattellarlo in giro.
    E no, non era lì per il buon vino e lo champagne.
    Cioè, non solo.
    Ma per chi l’avete presa!! Se era l’alcol gratis che le interessava, avrebbe scelto di imbucarsi ad un’altra festa di ricconi qualunque, e non a quella della società magica più famosa in ambito di sicurezza e allarmi. Che poi, faceva quasi ridere che fosse riuscita ad imbucarsi proprio alla festa di un’azienda simile ma, hey! Le andava riconosciuto anche il merito di sapere sempre come rendere l’impossibile possibile.
    No, l’idrocineta era lì per ben altri motivi — ma il buon vino era un bonus gradito; erano i medesimi motivi che da un anno a quella parte la facevano finire nelle situazioni più assurde (come essere investita da un babbano alla guida di un catorcio e poi scorrazzata in giro dallo stesso ragazzo) e tutto solo perché aveva scelto di fare l’unica cosa che in tutta la sua vita non le era mai interessata, e che persino al capezzale della zia aveva giurato a se stesso non l’avrebbe mai coinvolta, ovvero: mettersi alla ricerca di suo padre.
    Aveva iniziato dal posto più ovvio, la Polonia, ma poi per cause di forza maggiore (aka la guerra) aveva dovuto interrompere le indagini e tornare a casa, nella ridente e soleggiata inghilterra (meh.); aveva atteso pazientemente di poter rimettersi al lavoro, mentre nel frattempo il mondo intorno a lei andava in fiamme, ma poi sul più bello le era arrivata una nota che la informava che la persona che stava cercando, era più vicina di quanto pensasse. Proprio a Londra. Bello, no?! Peccato che cercare l’uomo si fosse rivelato dannatamente difficile — specialmente poi, perché la Buckley tutto era (in primis: scema) fuorché una detective. Avrebbe potuto assoldarne uno, certo, ma le piacevano le cose fatte a mano, in casa, con sudore eccetera eccetera.
    E, più importante, non le piaceva confidare in nessuno.
    Quindi, ecco spiegato (sommariamente, ma chi ce lo ha il tempo per descrivere tutto per filo e per segno? di certo non questa ragazza qui) come fosse arrivata alla festa di natale della MaiSoli: le sue indagini, una svolta dopo l’altra, l’avevano condotta fino alla porta dell’azienda.
    Porta che, poi, era rimasta chiusa perché a quanto pareva non bastava presentarsi al banco informazioni e chiedere di parlare con il Boss Supremo per essere ricevuta in udienza; ma dai!
    La cosa fottutamente ironica era che, adesso, il Boss Supremo ce lo aveva proprio di fronte, e la stava persino invitando a seguirlo nella stanza (dei giochi? ughhh. blocked.) dei vip
    Lanciò un’occhiata ammiccante al mago tutto d’un pezzo che seguiva Sheridan McLean come un’ombra, ma questi non ricambiò; che antipatico, pensava bastasse a farle perdere il buon umore?! Mpf. «uh, sigari e whiskey? figo, ho sempre desiderato essere invitata in uno dei boys club per gente ricca» “sempre”... ma da quando, poi? Perché stava dicendo cose a vanvera? Non era minimamente vero… che le fregava di essere inclusa nei momenti da bro di uomini ricchi? buhhh.
    La stanza dove venne condotta era finemente addobbata, e strabiliante come tutte le altre sale dove Irma aveva messo il naso fino a quel momento: divani in pelle, quadri alle pareti, tappeti che avevano l’aria di essere molto più vecchi della magione stessa, e scaffali su scaffali di libri. Quasi bello, se tanta opulenza non l’avesse fatta sentire improvvisamente piccola e indegna, ricordandole che provenisse dall’esatto opposto di tutto quello, e che fosse solo una truffatrice e una ladra e una ex galeotta. A quel pensiero, mentre Sheridan McLean si scusava e andava a prendere qualcun altro in giro per la sala, Irma mandò giù il contenuto del suo bicchiere e se ne servì un altro, prendendolo da una delle ampolle lasciate sui mobili antichi. Oh, il vecchio aveva detto “fate come se foste a casa vostra”, prima di lasciarla, e lei ci teneva ad essere una cortese ospite! Si versò due dita di quello che sperava fosse whiskey, e poi ne aggiunse un’altra perché non approfittare della gentilezza di McLean sarebbe sembrato maleducato. Solo a quel punto, mentre rimetteva giù la caraffa, sentì finalmente dei rumori alle sue spalle e di poco non mollò la presa, rischiando di inzuppare il tappeto di whiskey. E il suo abito!! Oddio, per fortuna non l’aveva fatto, sapete quanto le era costato quel dannato pezzo di stoffa che indossava?!?! Una fortuna!!! Non vedeva l’ora di riportarlo indietro, e farsi ridare i soldi — certo che aveva tenuto il cartellino, mica era una principiante. E quando diceva “pezzo di stoffa” intendeva letteralmente: un quadrato di cotone che era divenuto esattamente l’abito di cui aveva bisogno nel momento in cui l’aveva indossato, ma nemmeno lo stupore di quella magia l’avrebbe convinta che la fortuna di galeoni spesi per quel coso ne valessero la pena. Li rivoleva indietro.
    Alla persona magicamente apparsa alle sue spalle, Irma rivolse un sorriso tutto denti per mascherare l’imbarazzo e il fatto che fosse stata presa contropiede. «devi essere anche tu tra i mh,» come l’aveva definita, il Boss? «clienti più facoltosi della MaiSoli, eh.» alzò il bicchiere nella loro direzione, e mandò giù il whiskey. Poi, dalla borsetta, tirò fuori la scatolina di mentine che aveva rubato dalla borsa di Cornelia, quel pomeriggio, e ne mise in bocca un’altra. L’ennesima. Oh, in mancanza delle sue TicTac, a qualcosa doveva attaccarsi!! Allungò il pacchetto all’altra persona, e chiese, «mentina?» come un maniaco qualsiasi, esatto.
    13.03.96
    wizard
    hydrok.
    raise your glass
    p!nk




    SPOILER (click to view)
    +++ avvento: "festa aziendale", caramelle menti-no e stoffa magica, yay

    QUOTE
    7) Si sa, le cose che accadono durante una festa aziendale, sono destinate a rimanere in quella parentesi, considerando che la maggior parte degli invitati ha - giustamente. - affogato i propri dispiaceri lavorativi nell’alcool. Ma. Ma? Quest’anno, al party aziendale della “Mai Soli”, siete stati invitati anche voi e non avete idea del perchè. Siete all’infuori di tutte le dinamiche interne, vi sentite pesci fuor d’acqua, ma insomma… cibo ed alcool gratis, chi siete voi per rifiutare?
    3. Sheridan McLean, il proprietario dell’azienda, ti scambia per uno dei suoi clienti più facoltosi, offrendoti un posto nella sala vip.

    3) Un pacchetto di caramelle! Non hanno l’etichetta, magari le riconoscete comunque - o magari no. Sono “menti-no”: sono pasticche di zucchero aromatizzate, dai vari colori sgargianti diversi in base al gusto (arancione zucca, rosso fragola, blu anice, nero pipistrello...) e prendono il nome dal loro ingrediente segreto-non-poi-così-segreto: una goccia di veritaserum.

    22) Un pezzo di stoffa che si adatta al vostro corpo e diventa qualsiasi capo di abbigliamento vogliate. Ormai lo sanno tutti che in giro non si trova niente di decente, ma questo oggetto sarà la vostra salvezza! Attenti però, l’effetto durerà solo cinque ore.
  3. .
    Doppio post fatato per dire che: potete togliere quella babba pagliaccia di Corvina dai miei wip perché purtroppo per voi "è viva", ma letto tipo la quote sul mostro di Frankenstein.
  4. .
    gifs17 y.o.lumokineseoh kaz
    currently playing
    bad days
    the score
    The world can be a sad place, sad place
    So why don't you throw it in the backseat
    Show 'em what you can be
    Che per Kaz fosse difficile fare amicizia, non avrebbe dovuto stupire nessuno. Era allegro, ma rumoroso; interessato, ma distratto. Ignaro di tanti piccoli passi falsi in una conversazione, o delle dinamiche all’interno di un gruppo di persone. Mai cinico abbastanza da capire quando finisse lo scherzo, ed iniziassero i giudizi. A suo modo, molto personale, riservato: parlava tanto, parlava troppo, ma raramente di questioni personali. Un timido egocentrico, che di sé voleva parlare solo al futuro, e solo nell’ideale. Si era costruito un mondo tutto particolare, ed interamente suo, che raccontava agli altri come fosse stato reale, e non il sogno utopico di un’ottimista con scarse capacità applicative. Viveva di sogni come uno dei bambini sperduti di Peter Pan, tenendo lo stomaco vuoto e la testa piena di favole. Inadatto a rimanere solo a breve termine, ma con un futuro di solitudine auto generata.
    Stava seduto su quelle pietre sporche del suo stesso sangue, dipingendo una Londra onirica a Jojo e promettendo che l’avrebbero scoperta insieme, con il tono sincero di chi quei giuramenti li avrebbe lasciati andare, perché mai in grado di capire come inserirli nel proprio tempo. In quello altrui. Poteva chiudere gli occhi ed immaginare un universo in cui lui ed il Park scoprivano un locale underground dove suonavano musica dal vivo ogni giovedì sera, ed il venerdì lasciavano lo spazio al karaoke, e poteva perfino riuscire a vedere il giorno in cui avrebbe portato Clay trascinandolo sul palco per un duetto alla High School Musical (occhiata alla quarta parete, occhiolino al pv del Morales), ma dalla mente dell’Oh alla realtà dei fatti, passava sempre un abisso di dimenticanze e priorità. Nel suo futuro, si vedeva circondato da amici che lo adoravano, con una romantica storia d’amore – aveva già il setting, ed era il coffee shop dove avrebbe lavorato - che avrebbe fatto sospirare d’invidia tutti i passanti, e la pelle segnata da cicatrici di una guerra (foreshadowing!) che avrebbe combattuto e vinto ogni notte per rendere il mondo un posto migliore. Il meglio delle due vite, come Hannah Montana o le Sailor Moon. Si addormentava cullato dall’illusione di poter avere tutto quello, un giorno – sapendo, in un angolo freddo e vuoto del suo cuore, che non sarebbe riuscito ad averlo. Che, come già aveva fatto un tempo, avrebbe sacrificato la sua vita per la causa. Di due binari, ne avrebbe percorso solo uno, e sapeva quale sarebbe stata la sua scelta.
    Dopo il diploma, però. Aveva rimandato tutto a dopo il diploma, aggrappandosi ad ogni stralcio di adolescenza che riuscisse ad afferrare negli anni passati al castello, così da avere perlomeno dei ricordi. Bruciava veloce, perché sapeva che tutto quello avesse una scadenza.
    Tic, tac.
    Guardava l’entusiasmo di Jojo Park con una nostalgia che non avrebbe ancora dovuto permettersi, l’Oh. Come se quella prima stretta di mano, sapesse già di addio. Non era bravo ad intrecciare le dita fino alla fine, ed anche un po’ dopo. Ma poteva farlo in quel momento. Poteva alimentare l’eccitazione della scoperta, disegnando strade che non avrebbero percorso, o avrebbero dimenticato. Poteva farsi amare almeno fra quelle mura, come una bottiglia bucata sul fondo destinata a liberarsi del contenuto. Gli sarebbe bastato per almeno un paio di mesi, lo sguardo affettuoso del compagno. Una batteria che tendeva a scaricarsi in fretta.
    «Trovare i locali di nicchia che costano poco ma sono i più belli, i tetti dove la vista è migliore, i pub dove fanno i concerti dei gruppi indie, conoscere le leggende locali-...» Chiuse gli occhi, lasciando che le immagini prendessero il sopravvento sulla ragione. Rendendolo possibile e concreto. Un debole sorriso sulle labbra, la cosa più nuda che avesse mai mostrato al mondo – fragile, e vulnerabile.
    L’avrebbe perso. Qualche mese, e l’avrebbe perso, cancellato dal sangue e le grida e le lacrime. Storpiato sotto il piede di qualcosa più grande di tutti loro, indurito nella smorfia sempre un po’ triste dell’uomo che un giorno, sopravvivenza permettendo, sarebbe diventato. Sbiadito. «Vado sullo skate! Anche tu? Sei mai stato al Southbank? Andiamoci insieme!!» Perchè, quella stretta al petto. Perchè, quando le cose iniziavano a diventare reali, dovevano sempre fare così male, trascinando pesi immaginari ad ogni respiro. Non avevano ancora cominciato, e Kaz sentiva già di avere il cuore spezzato. L’amore, o la promessa che ci sarebbe stato, tendeva a fare quell’effetto – amici, amanti, a chi importava? A conti fatti di muscolo cardiaco se ne aveva solo uno, ed il fatto che cambiasse la forma non differiva nelle crepe. - e l’Oh non aveva armatura per difendersi anche da quello. Voleva l’affetto senza impegno, suo o di altri. Voleva il momento senza le conseguenze. «mi andrebbe» ammise, con quel tono basso destinato alle confessioni ed i segreti. «lo adorerei. Davvero! Sai qual è il mio sogno?» avere un sogno «quelle… cose. Dove vanno le persone a leggere le loro poesie. O le battle rap!! posti così, sai, dove devi scendere le scale per arrivarci??» Molto specifico, ma nella sua testa aveva perfettamente senso.
    E, come tutto quello che aveva senso solo nella sua testa, «no, non so andare in skate. Ma posso imparare? Se seraphine riesce a muoversi su hoverboard e cantare contemporaneamente, posso anche io» lungi da lui specificare che Seraphine fosse un personaggio di LoL – dai, chi non conosceva le kda nel santo anno del signore duemilaventitrè?
    Abbassò la voce, chinandosi verso Jojo «e voglio imparare a fare i graffiti, così possiamo firmarci ovunque andiamo» sorrise, Kaz. Allegro, spensierato, ed ottimista che quanto detto, potesse essere vero. Potessero averlo. «e -» drizzò il capo, sentendo un rumore nel corridoio. Rimase immobile, occhi scuri fissi in quelli di Jojo, ascoltando e riconoscendo i passi in avvicinamento. «sven» mimò con le labbra, indicando la porta.
    Più incerto, il tono dell’Oh. Insicuro, nel bisbiglio rivolto all’altro. «continuiamo in infermeria?» Almeno un altro po’.
    sooner or later you're gonna tell me a happy story. i just know you are.
  5. .
    Koreain Hunt
    Arcade
    Duncan Laurence
    I got addicted to a losing game.

    Hunt giusto?


    Vedete è già famoso. Non vede l'ora di sbattere in faccia questa notizia al suo collega: Sai chi mi ha riconosciuto??? La fregna Lovecraft beccati questa e porta a casa. Hunt 1 - lui 0.
    Perché essere infantili non è mai abbastanza.
    La giornata sta iniziando proprio alla grande con questo riconoscimento meritato dalla nascita.
    Se da una parte il giovane Pavor è assai di ottima umore (strano ma vero), si contrappone il tremolio stralunato della bionda. Un sopracciglio si inarca, seguito dal gemello, per poi tentare di stringersi la mano in quel carucciare confuso a quella avvertenza.
    uh ma quanto è figo.
    Perfino il rapace cerca di rapirlo per mettere in salvo la savana da un incendio: too hot.
    Si aspettava, comunque, qualcosa di meglio. Sta flexando dei bicipiti che non ha.
    Oh no! Ora dovrà andare in palestra per non deludere i suoi fans???
    Pensieroso l'ormai sexsymbol nell'osservare gli animali. Chissà perché proprio la giraffa e la zebra.
    Perché pensano che lo abbia lungo o perché fa alzare i colli dei ragazzi? Sicuro.
    Ma la zebra? Perché si cavalca? Si può cavalcare una zebra?
    Nel caso possono cavalcare lui.
    Comunque! Rain è felice di mattersela per sensualità sono con Yejun. Gli altri lo fanno più ridere che solleticare l'ormone.
    Chissà perché l'ananas in sottofondo.. sarà dolce? dubbio amletico.
    le malattie veneree sono un'ottima causa lui ha beccato l'herpes al pene e non è stata un'esperienza piacevole.
    Nello sfogliare rimane anche sulla pagina di Dorothea, la quale non è nulla di che. Le su vedono le spalle. Waa che volgarità.
    Akelei che dovrebbe dire? Ha la signorina francese coperta dalle piume di un'oca. Poi Anjelika con quella posa da dominatrice fatale: il sesso con lei sarà un'esperienza mistica.
    La nuova arrivata, però, lo fa di poco accigliare partendo all'unisolo con Dorothea lei conosce qualcun altro che si chiama Koreain al Ministero? No. come può dire che IL SUO NOME È COMUNE?
    Lui mica è qualcuno così. è da ricovero
    Rimane perfino a fissare la bionda con un certo stupore, bene sono sulla stessa lunghezza d'onda!
    Poi! Oltre tutto! Come si permette di mettere in dubbio la sua sensualità!!!! Quella mica è modificata.
    Non lo trova secxy?
    Gasp!
    Va bene che a lui piaccia il cetriolo ma, è comunque stupendo! Anche le ragazze dovrebbero notarlo.
    È solo invidiosa perché non può averlo ecco.
    che idea stupida baccati questa. Gne gne. Ms Lovecraft, lei è semplicemente sensuale ed elegante allo stesso tempo! Di classe le rifa vedere la pagina dedicata a lei non hanno avuto bisogno di far vedere altro perché la sua faccia è già affascinante non vuole che il calendario sparisca. Lui vuole firmare autografi. Essere fermato dai suoi fan e ricevere proposte indecenti. Rifiutare qualcuno, accogliere qualcun altro.
    Però se proprio deve aiutarla, magari si sacrifica diventando l'unico protagonista del Calendario.
    itnotjazminn
    idc if you're 5 ima argue back

    gifs:axolotlgifs.tumblr.com
    i panic! at (a lot of places besides) the disco
    i see it, i like it, i want it, i got it
  6. .
    We do our best vampire routines
    As we suck the dying hours dry
    32 y.o.HALLUCIKINESIS
    rea
    hamilton
    «Cosa vorresti in cambio del tuo aiuto?»
    Un’altra persona, forse, avrebbe potuto ritenersi offesa da quella domanda. Come, non era forse stata Rea stessa, poco prima, ad offrire il proprio denaro in cambio di nulla nel nome del legame fraterno? Sì, vero; no, non era offesa. I soldi erano una merce di scambio illusoria, perché ne aveva e non sapeva che farsene, continuando ad accumulare per il puro piacere di farlo. Il suo tempo, invece, era prezioso, così come la rete di contatti che si era creata negli anni, e che Jade le domandasse cosa volesse in cambio, era solo un segno di quanto la conoscesse bene. Sorrise, la Hamilton. Il tipo di sorriso che sembrava appartenere ad una Rea diversa, quella che in pochi conoscevano ed ancor meno potevano prendere sul serio, senza sentire sulla lingua il sapore rancido del sangue. L’unica vera merce che per l’illusionista valesse la pena mettere sul campo, era «un favore» mormorato in tono basso e dolce, languide ciglia brune a sfiorare le guance. Era indefinito, e non aveva scadenza. Avrebbe potuto usarlo in qualunque momento, per qualsiasi causa, e Jade sapeva che gli scambi con la Hamilton non fossero mai equi, e che ogni favore a lei dovuto fosse un passo verso l’inferno. Ci sarebbero andate insieme in ogni caso, tanto valeva saltare uno scalino o due in favore dell’amore. Un termine che trovava venisse usato con troppa leggerezza, dalle persone. Quasi non si rendessero conto fosse solo un altro tipo di manipolazione, e della peggior specie, perché spingeva a voler essere usati, pur di dipingere un sorriso o avere una risata. Tipico del tirare fuori la parte peggiore delle persone, piuttosto che la migliore – quello dipendeva solo a chi si affidava il proprio cuore. Al mondo, c’erano più Rea che Elijah, per offrire un esempio casuale e nient’affatto personale. Accettare quel baratto, richiedeva disperazione o fiducia. Era un eccellente metro di paragone per valutare la mentalità del proprio interlocutore, fare due calcoli e trarne le somme – in linea generale, perlomeno. La bionda avrebbe solamente dovuto fidarsi che non le avrebbe chiesto qualcosa di troppo estremo come sacrificare il proprio primogenito, e Rea non l’avrebbe fatto. Eugene Jackson, invece, trovava ancora potesse essere terreno di compromesso: Gemes Hamilton, legato a doppio filo alla vita di Euge, le piaceva; non le piaceva così tanto, però.
    Le fece strada verso la stanza dei giochi, aprendole la porta ed invitandola a proseguire prima di lei. «Mentre mi fai il culo ma fingo stoicamente di poter resistere tutto il giorno, potresti dirmi i casi più belli e i casi più assurdi che ti sono capitati. Mi aiuterebbe a decidermi» Piegò il capo sulla spalla, osservandola mentre procedeva. Quando fu all’interno della sala, chiuse la porta con un tonfo secco e risoluto. Si prese un paio di secondi per inspirare profondamente, lasciando che i brandelli di magia di quelle pareti le si appiccicassero alla pelle come rami d’alberi estinti. Avevano tutti un sapore familiare, ed uno storico preciso: sapevano di rabbia, e violenza, e tutto ciò che di negativo alimentava l’animo umano.
    Rea si sentiva a casa. Regina di tutto ciò che tormentava l’uomo dall’inizio dei tempi.
    Passò la lingua sulle labbra, assaggiando quel che la casa aveva visto e vissuto. Fantasmi, perché di quel che erano stati lì dentro, non era rimasto nulla. L’individuo aveva la terribile, noiosa abitudine di essere in continua evoluzione, cambiare e dimenticare quel ch’era stato. Quel che meno comprendeva della psiche, era come potessero lasciar andare la rabbia, espirarla come se mai fosse stata propria, anziché arrotolarsela al petto e renderla spinata. «li trovo tutti assurdi. Tendono a giustificarsi, sai. Quando ti chiedono di recuperare un artefatto. Spaventare qualcuno. cacciare» Fece scivolare il dito sul muro, osservandone distratta gli angoli. «come se le loro storie potessero interessarmi. Non lo fanno» chiarì, con l’ombra di un sorriso, caso mai Jade pensasse avesse deciso di dedicarsi alle favolette dei buon pensanti. «lo fanno i loro segreti, però. E più cercano di tenerli al sicuro, più emergono in tante, tante cose.» Un tono riflessivo e logico, quello della Hamilton, levigato da qualsiasi emozione. Professionale. Era già lavoro. «mi pagano per mantenerli» c’era poco del prezzo dell’oggetto concreto, nella parcella dell’Hamilton anche perché non erano i soldi ad interessare i suoi clienti, altrimenti non ne avrebbero spesi per lei. Volevano… vendetta, qualche volta; sentirsi migliori, o al sicuro. Volevano emozioni legate a quel libro, o quel cimelio di famiglia. Volevano vincere, e sapendo di non poterlo fare, compravano qualcuno che lo facesse per loro. «come pensi che molti ministeriali abbiano mantenuto il loro posto negli anni?» Liquidò la faccenda con uno sguardo allusivo alla bionda, sopracciglia arcuate. Percorso il perimetro della stanza, si ritrovò ancora al fianco della Beech, ma dalla parte opposta. La osservò un paio di secondi, misurandola. «cercano di fare lo stesso con te. Usare i tuoi segreti. Le tue paure» spinse tentativamente il proprio potere verso la ragazza, cercando fessure in cui infiltrarlo per farle percepire la sensazione di dolore. Sordo, secco – innaturale, così che si rendesse conto fosse esterno e non temesse un infarto – al petto. A stringere, e stringere.
    «i clienti di lusso, lo fanno per la propria reputazione; il basso rango, perché vuole pagare la metà di quanto vali» Ne cercò lo sguardo, attento a non toccarla. Quando le pose la domanda successiva, lo fece impregnandola di potere, lasciando che scivolasse morbido dalla gola come acqua e miele. «di cos’hai più paura?» Addestramento, certo – ma qual era il punto di avere una sorella maggiore, se non ti terrorizzava almeno un po’.
    Spoiled, self-centered,
    a woman like this shouldn't be trusted
    Devious, heartless,
    this woman is used to getting what she wants
    mothica, emlyn
    good for her
    good for her
  7. .
    Forever Young
    Alphaville
    Forever Young
    Forever young
    I want to be forever young
    Do you really want to live forever?
    «qualcuno ha ascoltato le mie preghiere?» uh? Meteora? Era una preghiera? Non era mai stata una ragazza cristiana ma Meteora non le sembrava un titolo da Chiesa, più uno che avrebbero utilizzato i dinosauri estinti. Oh- Oh. OH. Ora aveva capito. Avrebbe dato la colpa all'alcool nel suo corpo. Ripeté la frase più lentamente scandendo le parole diversamente «scusa, non mi piace- essere toccato.» ottimo, perchè non l'avrebbe più toccato e anzi sarebbe addirittura stato a debita distanza. Meglio di così!! Aveva pensato proprio a tutto. 10/10 will do again. «syria?» Syria non aveva nemmeno guardato in faccia la persona... ancora. La sua scelta si era basata sui calzini più cool indossati dalla persona in quel locale e quando alzò lo sguardo fu felicissima di trovarsi di fronte Scott. Lui forse un po' meno. «SCOTT !! sì l'unica, sola e inimi- inimi- quello» okay non era poi così semplice parlare in quello stato, quindi accettate quello che la casa aveva da offrire: parole biascicate e incomprensibili perchè neanche Syria riusciva a pronunciarle. «syria… no… ripensaci… sono un avvocato… ???» 3... 2... 1... Ci aveva pensato!! Come Winnie The Pooh quando diceva "pensa pensa pensa" e non aveva cambiato assolutamente idea. «e?? gli avvocati non si divertono???» effettivamente, ora che ci pensava... Aveva mai visto un avocato felice? Non che conoscesse molti avvocati, ma anche nei film dove li stereotipavano erano tutti sempre un po' repressi e tristi. Ma appunto, inizialmente credeva fossero stereotipi. Avevano idee di divertimento diverse? «la vita è troppo breve per rifletterci su» anche perchè quel giorno aveva ricevuto una brutta notizia. Davvero orribile. Per chiunque volesse vivere almeno, lei non sembrava ancora aver voglia di quel masochismo tipico della gen z ma secondo lei prima o poi sarebbe toccato anche a lei. La ruota gira per tutti. «però devo avvisarti, ho scaricato l'app di quel film... chissà se lo hai presente... vabbè insomma ti dice quanto ti rimane da vivere e dieci minuti fa diceva che mi rimaneva un'ora» ??? ma avevo un prompt per questo o?? sono molto confusa da i dialoghi scritti anni . fa ma questo lo tengo per ricordo #wat. Stava per lanciare la freccetta blaterando qualcosa di molto simile a «sai cosa ho sempre voluto fare? bungee jumping» (anche questo?? perché così random?? ma mi ero fumata qualcosa? ero effettivamente ubriaca?) Ora forse non ne avrebbe più avuto tempo e sarebbe morta prima, in un modo insulso anche. Forse addirittura con le stesse freccette con cui stava per (non) colpire Scott. «vuoi fare a cambio?» esattamente come era passata dal non avere nessuno all'essere lanciata da una persona all'altra come una pallina da ping png? E perchè tutti i suoi amici erano in quel locale proprio quel giorno? «va tutto bene..?» annuì vigorosamente, riposizionando poi la mano con la freccetta davanti agli occhi per prendere la mira. O provarci, insomma, nessuno è perfetto. «ci stiamo divertendo» Dakota però le prese dolcemente il polso per fermarla proprio prima che provasse a lanciare nuovamente Scott. «tesoro, che ne dici se cerchiamo qualcos'altro per fare arte contemporanea? Scott non mi sembra molto felice di essere parte del quadro» fece un piccolo broncio, poi spostò lo sguardo verso Scott. «non è felice?» a lei sembrava che stesse bene. O forse erano gli occhiali da sole a dargli un'espressione kool anche se stava morendo dentro. «sei qui con qualcuno?» Si lasciò trascinare verso il bancone o il tavolo più vicino, l'uno valeva l'altro e lei non aveva precisamente idea di dove Dakota la stesse spingendo ma si fidava. Si fidava? Si fidava. Non era uno sconosciuto ed era anche un medimago, alla peggio era in buone mani. «sono sola soletta» viva l'indipendenza!! le sbronze in pace!! andare al cinema da sola per il piacere di vedere un bel film!! «non ho bisogno di qualcuno per godermi una bella serata» anche se la compagnia era ben accetta. Le piaceva, davvero, ma non era necessariamente necessaria. «scott aiutava per il mio processo creativo» e lanciare freccette verso qualcuno era anche divertente. Ecco, non il fatto il pensare di colpirlo ma di lanciare freccette verso di lui? Divertente. La prossima volta avrebbe optato per qualcosa di più safe tipi palloncini pieni di pittura. Peccato non fosse qualcosa che si poteva trovare facilmente in un bar. Peccato. Magari avrebbe dovuto aprire un locale dove di beveva buon vino in calici e si lasciava libera la creatività. Immaginate: di notte, tavolate a lume di candela, qualche calice e bottiglie di vino, qualche postazione per la ceramica e le mini tele per dipingere. Tante chiacchiere ed arte e alcool. Qualche musicista a fare atmosfera e chi invece preferiva ballare aveva il proprio spazio. Un po' onirico, ipnotico, dionisiaco. Forse era l'alcool a parlare. «ordiniamo qualcosa da mangiare e troviamo un nuovo gioco e un nuovo modo di fare arte contemporanea» come potevano fare arte contemporanea in quel locale altrimenti? «qui c'è solo alcool e io ho un accendino» e l'idea non gli sarebbe assolutamente piaciuta. «e tu invece? non eri con qualcuno?» non voleva di certo rovinare la sua serata. Tutto ciò che chiedeva era dare sfogo alla sua creatività. Avrebbe potuto fare body painting a qualcuno usando qualche salsa? Forse le solite in bustine le avevano mayonnaise, katchup, senape e salsa bbq sarebbero bastate. «puoi tornare da lui lei loro altro» le provò tutte perchè non voleva discriminare sconosciuti. «io sto benone» sorrise appoggiando il gomito sul bancone per poi farlo scivolare e appoggiare la guancia sulla mano per tenere su la testa e annuendo per poi tamburellare la mano sul bancone per attirare l'attenzione del barista. Alzò leggermente la testa quando qualcuno finalmente la notò «qualcosa da mangiare per lui e chiunque fosse con lui» non sapeva neanche cosa ordinare esattamente. Nel frattempo si era persa anche Scott, forse il divertimento l'aveva rapito ma ora aveva bisogno di un altro modello.
    ex hufflepuff
    2000's
    halfblood
    magizoologist & artist
    SYRIA HOLLINS
  8. .
    polgy girl
    Voci di corridoio vedono protagonisti di questa storia L, innamorata di D, il quale però ha occhi solo per J. H ha nel suo cuore, e forse non solo...?, S, ma S non guarda altre che M. D ha un figlio, di cui si prende cura assieme a B, il quale però pare essere più interessato a E (lo biasimiamo, forse?). Storie narrano di baci scambiati nei corridoi, su piste da ballo, negli spalti del campo di quidditch; di carezze non date e parole non pronunciate, che noi, o meglio io, conosciamo però perfettamente. Chi sono io? Oh. Sono PolgyGirl, e conosco tutti i vostri segreti.
    Volete fare una dedica? Spifferare di incontri in aule deserte? Volete dire la vostra? Mandatemi un gufo, PolgyGirl, farà sapere a tutti ciò che l'elitè di Hogwarts, e non solo, nasconde sotto il tappeto in pelle d'orso. Non temete: le mie pergamene verranno recapitate a tutti, nessuno escluso: ho orecchie ovunque, e mani pronte a prodigare il messaggio. Non mi conoscete? Imparerete a farlo.
    Baci e Abbracci,
    Polgy Girl.
    CAPODANNO 2024 ROMA PROVINCIA TORINO CAPITALE
    Buongiorno, amici! So che oramai ci avete fatto il callo, e sapete che nulla può sfuggire a questo vecchio cacciavite. Anche quest’anno le mie fonti mi hanno riportato quanto accaduto alla festa di BlackJack, e posso dirvi che non ne sono affatto rimasta delusa. Sapete sempre stupirmi, e sempre in peggio! Vi adoro, davvero. Senza di voi, non esisterei. Letteralmente. Ora passiamo alla parte forte, uh? So che morite tutti dalla voglia di sapere cosa avete combinato all’alba del nuovo anno, perchè la vostra memoria fa un po’ cilecca. Ho preso appunti strada facendo, mano a mano che vedevo o sentivo le cose, quindi…potete prenderlo come un diario, esatto. Il diario di Polgy.
    Allacciate le cinture, perchè è a hell of a ride.

    ❖ Iniziamo soft con Reggie che indice una gara di finti orgasmi. Gaslight, gatekeep, girlboss - sono tutte skills utili!

    Gugi, oh il buon Gugi, chiede a Nelia un appuntamento. Cosa non fanno, due cuori spezzati!

    Bells ha perso la vista, ma non il senso dell’umorismo: fa indovinelli a Euge e Lydia finché non impazziscono ( alla fine li indovinano, e fanno a loro volta indovinelli agli altri: una malattia contagiosa)

    Ethan L. invia lettere ad altre persone; perché, vi chiedete? perché vuole farli sentire amati. Aw!

    Mac ha un trip allucinogeno (everyone, quick, act shocketh) e pensa di essere un re vittoriano. Finn fa il suo suddito.

    Isaac offre… prestazioni di un certo tipo alla giovane Thor, che da inesperta qual è, accetta con onore - così da essere preparata per Sana, mh?

    Lux beve da una fiaschetta che non contiene alcol, ma zuppa di miso bollente. Linguinin, basta attaccarsi ad ogni bottiglia che vedi!

    Java, con un arco, tira una freccia a Morrigan, mirando alla mela che ha in testa. Avrà preso il frutto o la ragazza? Quello lasciamo che lo scopriate voi.

    Sawyer si fa tatuare da Bertie uno scheletro sulla schiena, con la scritta "never burn yourself to keep others warm". Molto filosofico da parte sua.

    Adaline, con fare drammatico, si lascia cadere stesa sul pavimento, imitando Lupo Lucio della Melevisione; Nathaniel dichiara ai presenti che Lupo è 'morto di cacca addosso' (cit.)

    Gin, Murphy e Bye bevono lo stesso drink corretto, e vengono trasfigurati in cince killer per un'ora. Attaccano Nicky, Dakota, Gigio, Grey, Mort.

    Barbie e Erisha organizzano una sessione di esorcismo per Maddox. Mi sembra che tutto torni.

    Daniel, Mort, Ficus e Heather vengono denunciati da Tyler e arrestati dalla polizia magica. Si vede che anche lui era pieno.

    Liz e Niamh segano in due Aracoeli con una grossa sega magica. tornerà intera? chissà.

    Liam taglia (male) i capelli a Holden. Britney 2007 era sbloccata?

    ❖ E Liam non è stato l’unico parrucchiere! Jay si improvvisa barbiere nel bagno, e tinge i capelli di Javi, Haneul, JC (rosa, verde fluo, blu elettrico). SLAY!

    Dylan sniffa zucchero filato dal tavolo, e convince anche Ethan L. e Mood che si tratta di cocaina.

    Aracoeli e Hayes appiccicano Bennet alla parete con lo scotch.

    Kiel, insieme a Nathan, modella un vaso in modo un po’ porno soft come in ghost. Speriamo non significhi che uno dei due morirà…?!

    Finn, dopo aver fatto da suddito al re vittoriano, decide di averne abbastanza, e si autoproclama anche lui re - con tanto di corona in cartapesta portata da casa!

    Fitz e Troy hanno fondato una nuova religione , e deciso di diffondere il verbo, distribuendo santini di Giacomino Linguini a tutti i presenti, invitandoli a rinnegare Binotto. Non me la sento di giudicarle, anzi, le capisco!

    Amio non è disposta a lasciarsi il Natale alle spalle: si è spogliata nuda e si è attorcigliata un filo di luci di natale intorno al corpo, quindi ha iniziato a correre per tutta la casa.

    Oswald e Remì hanno passato la serata a radunare e catturare piccioni, mentre Hugo e Lita hanno radunato e catturato galline. I due eserciti si sono poi affrontati in una sanguinosa guerra. Ovviamente, hanno vinto i piccioni.

    Jekyll, credendo di essere Shakira, si è esibito davanti a tutti ricordando il video di Hips don't lie, gonnellino compreso.

    Mona ha chiesto a Daniel di fare un figlio insieme. Con dei geni così, verrebbe un bimbo bellissimo! Teneteci aggiornati!

    Mads ha chiesto a tutti i presenti se volessero assaggiare il frutto della passione, e a ogni risposta affermativa si è calata pantaloni e mutande. Smooth… credo?

    ❖ Ah, ecco spiegate le follie: un altro, l’ennesimo!, cuore spezzato! Mads era arrivata alla festa accompagnata da un'oca di nome Fernanda, che poi l'ha tradita con CJ. Sono cose che ti segnano. Abbassati tutto quello che vuoi, Mads!

    Niamh e Bertie si sono sfidati a chi rompeva più angurie sedendoci sopra, e Bertie ha vinto. Award chiappe d’oro in arrivo!

    Kyle non ci ha sorpresi, sedendosi sul divano al grido di “PARKOUR” per poi addormentarsi.

    Dick e Mort, l’eroe che l’oblivion merita, hanno arrestato Nicky perché ha osato dire che Milano è bella. E… beh. Reale. Nicky, ma che priorità hai? Torino caput mundi!

    Check è convinto che Nelia sia una divinità, e per tutta la sera fa offerte e sacrifici (umani?) al suo dio. Mi sa un po’ di deja vu…… a voi no? Mah. MAH!

    Ictus appende il vischio per baciare Nathan - voleva forse allenamento dal suo guru? - ma sotto il vischio trova Syria. L’avrà baciata comunque? Ictus, baby, facci sapere!

    ❖ Reunion di delusi? Chissà. Sta di fatto che Ictus, Swag e Raph si riuniscono per fare assieme le dailies di genshin.

    ❖ Jieun (JD) prende un materasso da una camera insieme a Iris e lo usano come slittino per scendere le scale. Sembrava andare tutto bene, finchè non… mh. Hanno investito Alister e Al, che volevano solo andare in bagno? Fuggite, sciocchi!

    Dara, da vero edgy, ha voluto provare il brivido del pattinaggio in solo, ed è immancabilmente caduto - a rallenty, con tanto di fiori di ciliegio - su Dominic. Meno male che è un dottore!

    Amos e Adaline giocano a beer pong, Adaline vince, ma finisce col dover portare sulle spalle Amos che invece è devastato. Si vede che ultimamente passa il suo tempo in altri modi, e non regge più l’alcool come un tempo…

    ❖ Shibari time !! Darden lega Marjorie con le luci di natale.

    Maeve collassa per coma etilico, e viene chiamata l'ambulanza. Purtroppo qualcuno non ha capito il gioco, e arrivano Maddy, Dara e Oswald travestiti da soccorritori spogliarellisti che improvvisano uno strip tease. Come dice il saggio: delle scelte sono state fatte, ed anche oggi quelle sbagliate.

    ❖ Non volete sapere perchè, ma sappiate solo che la mano di Gigio è rimasta incollata a collo di Shiloh.

    Kaz, allo scoccare della mezzanotte, si denuda e inizia a correre urlando per la villa

    Piz e Gin sono rimasti chiusi dentro una camera, e la colpa è solamente di Heather. Che abbia visto del potenziale?

    Murphy dispensa abbracci gratuiti per tutta la sera. Awwww

    Emilian, evidente chaosbringer, corregge il punch con veritaserum. Vittime: Bash, Marcus, Milo (che raccontano un segreto a Emilian. Fanne buon uso, ragazza!)

    Jade improvvisa uno studio di tatuaggi per arrotondare (spoiler: i tatuaggi sono trasferelli)

    Jekyll fa la pole dance, Swag è il palo. Le forme in effetti le ha, confondersi è facile!

    Kiel fa un rito scaramantico per allontanare il malocchio a Elwyn. Che dire, nulla di più appropriato! One for the team!

    ❖ Anno nuovo, nuovo spirito: Adam prende il microfono, e confessa all'intero party di star tradendo il proprio partner. TOSTA! TYLER, FACCI SAPERE!

    Freddie cerca di rimorchiare Kyle mostrandogli un profilo wiztagram che usa le sue foto... quello della nasa, perché è una stella. Sono un po’ conquistata anche io, prof.

    ❖ Cosa non si fa per i soldi! Seguendo una leggenda popolare (manifesting) Hayes imbocca Lita (dolcemente, guardandola negli occhi - no homo bro) con le lenticchie

    Ryu ha passato gran parte della serata a rincorrere un topo per tutta la lochescion, e solo a fine serata è riuscito ad afferrarlo: l'intento era di ucciderlo, ma quando ne ha incontrato i piccoli occhi scuri, ha deciso di adottarlo e tenerlo con sé. Si chiama Omero, Omo per gli amici.

    ❖ Dopo essersi rovesciato il drink addosso, Justin è rimasto mezzo nudo. Per timore che prendesse freddo, Mort ha offerto la propria giacca, ma senza togliersela, accogliendo Justin tra le proprie braccia - letteralmente. Che sia un redemption arc del nostro villain preferito? O, peggio… l’inizio della campagna elettorale?

    ❖ Doveva succedere, ed è successo: Xavier è andato ad imboscarsi con la mamma di Tyler; sono un signor cacciavite, e non dirò cosa sia accaduto.

    Bye va in giro gridando “LONDRA PROVINCIA TORINO CAPITALE”

    Nicky fa il caffè per tutti e lo offre in giro a chi ne ha bisogno. Una santa donna!

    Idem e Grey litigano animatamente, ma vivendo il loro enemy to lovers au, finiscono col limonare: l’amore vince sempre!

    ❖ Baci di mezzanotte! Ed è il momento di Jojo, che limona Darden. Mica ciuffoli!

    Diaz e Lollo fanno la lotta su ghiaccio - la versione hardcore di quello su fango. Che spettacolo, figli miei!

    Lapo being Lapo, sbriciola metanfetamine nel punch. Droghe di un certo calibro, quest'anno. E si spiegano tante cose, vero?

    Meh e Remi fanno una gara di salto ad ostacoli, dove gli ostacoli sono il resto degli invitati. Vince Remi, mentre Meh travolge Raphael, in una scena molto kdrama. Romanticoni!

    ❖ Congratulazioni! Cora e Akelei hanno adottato un cucciolo di cocker, e sono ora fieri genitori di una bestiolina!

    Kaz e Amaranth per colpa dell’amortentia si “innamorano”. Si chiudono in una stanza da soli e… chissà. M-m-m-mommy?

    Cora corregge il punch con dell’amortentia.Le vittime sono Hamish, che si innamora di Julian, e Julian, che si innamora proprio di Cora. Ci mancava un bel triangolo!

    Euge ha girato tutta la sera su un triciclo distribuendo portafogli ai partecipanti - portafogli rubati ad altri, ovviamente. Se non trovate il vostro, sapete chi incolpare.

    Jack (Hyde), dopo aver evidentemente bevuto il punch corretto, si è riscoperto Profeta: ogni volta che punta il suo bastone, ha una nuova predizione per il 2024 - se è particolarmente positiva, come ha notato Sharyn, tocca benedire come una bastonata.Un cerchio, tutto torna. Ricordo che Jack Daniels facesse predizioni anche nel capodanno 2022 - fatemi sapere se quelle si sono avverate!

    Noah ipnotizza Joni: ogni volta che vede qualcuno limonare, va ad importunarli palpandoli.

    Elias e Joey adottano un gatto randagio (dalla colonia di Ethan Lynx). Bubi!

    Maddox crede di essere una sirena, e si lancia nella fontana sputando acqua agli invitati. Forse l’esorcismo non ha funzionato come avrebbe dovuto…

    Nella e Liam slow dancing in a burning room (a cui hanno dato fuoco) con sottofondo snowman di sia. Ah, questo è il tipo d’amore su cui i poeti scrivono i loro sonetti!

    Cassie e Willa piangono sui divanetti ascoltando Taylor Swift, nello specifico all too well, perché hanno perso anche loro una sciarpa. Relatable!

    Sandy e Jieun (JD) hanno gli onesie abbinati, ma non sono venuti insieme, e il loro legame è dettato dal destino: Fiona e Shrek. perché l'amore non ha limiti. JULIE!

    Delilah e Ictus fanno tequila sale e limone con la cocaina anziché il sale. Spiega tante cose anche questo!

    Ethan L. e Rea ai disegnano tatuaggi a vicenda. Chissà… chissà.

    Jane assolda un hacker per motivi che non staremo a scrivere qua, ma per un errore l'hacker gli dà l'accesso a tutti i dati sul cellulare di Eddie. Ci sono cose che nessun umano dovrebbe mai sapere, e Jane l’ha scoperto a proprio rischio e pericolo.

    Clay e Kai sono convinti che Swag sia morto, e provano a sotterrarlo. Dai, un cadavere avrebbe rovinato la festa a tutti!

    Rain e Syria hanno l'impressione di conoscersi, ma non sanno come, quindi passano la serata a lanciarsi indizi sul come si siano conosciuti, ma in modo sottile.

    Sorta è convinto di aver viaggiato nel tempo, e di essere finito nella preistoria: scambia tutti gli invitati per dinosauri. rawr rawr?

    ❖ Semplice semplice: Rain e Hugo limonano in sgabuzzino. Gnammi. Almeno Hugo non sta piangendo, progressi!

    Lupe ha una faida personale con Check, e passa la serata a cercare modi per vendicarsi. Che sia perchè il Custode pare essere ossessionato dalla prof di cac anzichè da lei? Zanzanzan!

    Run pensa che Lollo e Nahla abbiano chimica, quindi perora la propria causa chiudendoli entrambi in uno sgabuzzino finché non risolvono la loro tensione sessuale. Amica di Heather, anche lei abitudinaria di chiudere la gente nelle stanze. Honestly? Slay.

    Run e Elwyn si appartano nel bagno con fare promiscuo. Quando Mini entra per vomitare, li scopre a truccarsi vicendevolmente. Non c’è nulla di più intimo al mondo, dopotutto.

    Emilian giura che Morrigan sia destinata a lei, quindi per avverare la profezia dichiara i suoi sentimenti con un haiku personalizzato. Aspettate, aspettate che lo recupero… ecco, ce l’ho!
    io e te
    su una collina di morte
    mano nella mano
    non è che per caso mi dai il tuo ano?


    Al e Law vanno alla festa in cosplay perché gli avevano detto essere il dress code obbligatorio.

    Wren, grazie all’aiuto di qualcuno - o un’altra pozione come quella della cincia killer?! - trasfigura Piz, Ben, Meh in funko pop di loro stessi e li mette all'asta: vengono comprati da Gigio e Kul. TIPS DAL VOSTRO CACCIAVITE: se vi trovate con oggetti che non sapevate essere vostri, worth the shot provare a farli tornare umani!

    Gugi e Fake si sentono ispirati, e decidono di dedicare agli invitati uno spettacolo speciale: il mondo di Patty (romeo e Giulietta versione). spoiler: muoiono entrambi. Ma con che classe!

    Joey va in giro a raccontare di aver visto “Xav che bacia Barry che bacia Thor che bacia me” (e li ho visti pure io, questa è canon!)

    Hans guarda soffocare Balt senza muovere un dito. Fortuna vuole che intervenga Joni con la mossa di heimlich, salvandolo da morte certa. Non che Balt non sia abituato a rischiarsi la vita un giorno sì e l’altro pure!

    Reggie continua a starnutire nel bicchiere di Twat per l'intera serata: nato come errore, e perseguito come missione.

    Ty sa di essere il protagonista di una fanfiction di wattpad negli early 2000: ha un messy bun, ed è stato rapito da Daveth, che è il capo mafia della città. Dicci di più, Ty.

    Lapo esce dalla festa molto provato dalla vita. Appena fuori trova Saw e iniziano a parlare della vita, rantare sulla festa, delusioni amorose, confortarsi a vicenda… una cosa tira l'altra, e si baciano.

    Friday morde i talloni degli invitati. A tradimento. Da qualcuno, Thor, doveva pur aver preso!

    Ash succhia il limone, ed anziche ingerirlo, lo sputa negli occhi di Mac, che è momentaneamente accecato. Nessuno crede che all’Hale dispiaccia: ha decisamente visto abbastanza.

    Vin è nella sua fase Queen, e va alla festa vestita da Freddie Mercury in don't stop me now (casalinga in tacchi baffuta). Sempre una meraviglia!

    Law, stanco e provato dalla vita (oddio…come Lapo e Saw! Una festa difficile per tutti), ha incrociato lo sguardo di Al, il suo compagno di cosplay, e ha capito fossero anime affini: ha offerto una stellina, ed indicato il tetto, dove sono andati a festeggiare il nuovo anno in intimità.

    Dave legge il futuro nella palla luccicosa, e vede che Check limonerà con Nice - ed aveva ragione!

    Stan ha il cuore spezzato perché ha visto alla festa la sua crush fare la civetta con qualcun altro. Hamish va a consolarlo, e diventano bff BROS BEFORE HOES!

    Rea è scambiata per narcotrafficante da tutti gli invitati, e quando le chiedono la droga, gli dà il cazzo. Big dick energy meritata!

    Dick spalma Kai di miele e lo lecca: gnam gnam?

    Isaac e Javi, sul tetto, dopo essersi sfidati (a cosa? mistero.), limonano. Di nuovo, love wins!

    Chouko pensa che Fitz voglia ucciderlo; Fitz in realtà vuole ridargli qualcosa che ha perso (UHUH: dire la verginità non vale, mascherine!)

    Reese va in giro con strane forme disegnate a chiedere “Scusa sai che stato è questo??” e a chi indovina regala una guida turistica della Crimea. Buon viaggio a tutti…?

    Kieran regala il proprio sputo in boccette fancy dicendo sia elisir di lunga vita (Marta trend setter!)

    Paris si perde gli amici con cui era venuto alla festa. Maddy lo trova confuso e buggato in un angolo e decide di adottarlo, tenendolo per manina per il resto della serata. AIUTO, quanta tenerezza!

    Roxie limona Stan?! Uhh! UHHH! INASPETTATO, ma non mi lamento!

    Cassie organizza un viaggio in giro per il mondo con Reese. E di questo, chi si stupisce? Le basi c’erano. Divertitevi, loverbirdss!

    Lisi regala a Iris dei boxer con i bulldog con il cappello di babbo natale. Iris sale sulla sedia, si abbassa i pantaloni e grida: "io ho la carotina!".

    Joe e Hans fanno un garino di corsa all'aperto al freddo e al gelo. Sersha<//b> e <b>Jade urlano loro di stare attenti perché si scivola. Spoiler: non sono scivolati, tiè!

    JC comincia a cantare "quattro pirati sul mar dei sargassi" e cerca effettivamente i quattro pirati, ovvero:
    - Arci = quello alto
    - Finn = quello basso
    - Barbie = quello zoppo
    - Kieran = quello con la benda sull'occhio
    Theo è chiaramente il (inhale, exhale: PEDOFILO grida il popolo di Torino) pappagallo.

    Nathaniel cerca attori per un film porno. Sharyn e Fake pensano sarà invece un romance strappalacrime e fanno di tutto per essere castati. Sandy ha capito benissimo di che film si tratta davvero e non dice nulla, ma mostra le sue grazie a Nate (che lo assume immediatamente. Spicy!).

    Nahla sfida Rain a vedere quanti wurstel riesce a mettersi in bocca contemporaneamente. Run fa l'arbitro; decide che sono bravi entrambi, e di non preoccuparsi che con la pratica si impara ♥

    Friday si nasconde sotto il tavolo - forse per mordere più talloni?! - e tocca in maniera impropria tutti quelli che le capitano a tiro. Palpatine, grattini, titillamenti alla cavità poplitea, pacchetto completo! Si siedono Cora, Javi e Liam, che rimangono un po' confusi, ma non se ne vanno.

    Mort e Lux cercano di creare dei capolavori contraffatti di Elwyn. Ovviamente falliscono perché non hanno il pene d'artista. Sto cazzo e sto cazzone, letteralmente!

    ❖ Giocare a carte sembrava una buona idea, finché Akelei non ha scoperto che Heather barava, e le ha ribaltato il tavolo addosso saltandoci sopra vittorioso al grido di "AVREI VINTO IO". Insomma… una tranquilla e normale giornata al Ministero!

    Aracoeli sale sul tavolo e canta cruel summer con un body sbrilluccicoso, Liz lancia banconote credendo sia uno strip tease. SUPPORTIVE GF

    Chouko fa pipì in una bottiglia e poi la spaccia per prosecco, Barbie si complimenta per la qualità del vino. Un’anima antica, non se ne intende…. e poi chi mai direbbe cose cattive agli occhioni da cerbiatto della Mizumaki?!

    Kul propone un’orgia ma Bertie vuole cantare servo per amore, quindi per compromesso fanno entrambi: partecipano Twat, Jane, Willa.

    Ficus crede di essere agli hunger games, così cerca di strozzare Mood, che per disperazione beve l'alcool puro per poi svenire. Che dire, un nome una garanzia 🤝

    ❖ La mia cosa preferita in assoluto di tutta la sera? <b>Moka
    che fa il cosplay di Alister, così CJ credendo sia il vero, e volendo far colpo, si veste da Heather e lo trascina in bagno, ma finisce per vomitargli sulle scarpe. POESIA! MERAVIGLIA! CJ vestito da Heather lo riguarderei in loop! Se avete filmati, mandatemeli - anche in via anonima!

    Marjorie vuole ballare la bachata, così prende Elias per mano provando a fargli fare un casque, purtroppo perde l’equilibrio e fa finire Elias su Diaz, la cosa positiva? è partito un limone. Forse non quello che Jo voleva, ma mh… gay rights?

    Turo chiede a Yejun se vuole praticare autoerotismo di gruppo, ma Yejun capisce cannibalismo e gli da un morso. Uhm… uhm. Sono intrigata

    Gigio crede che la biografia di Mort Rainey sia la bibbia, così inizia a citarne i versi, Lisi ha una crush per il nuovo messia ed esce le tette come segno di redenzione. La metanfetamina nel punch…..

    Arci vuole imitare harry styles (uno sguardo alla quarta parete, occhiolino al primo pv di Aidan), così si fa la pelata, Joni, che è brutalmente onesta, gli dice che è brutto, e iniziano a picchiarsi. Niente limone qui, solo ssssangue!

    Renny vuole fare dei body shot, così cosparge di tequila e sale Heather che è molto contenta di farsi leccare. Di nuovo, una normalissima giornata al ministero!

    Amos limona duro Ty. Perchè? Perchè no!

    Nathaniel e Myrtille si sono chiusi in bagno per fare cose non molto ortodosse, Bennett apre la porta e chiede “vi serve un preservativo?”. Oh, Nate, non ti smentisci proprio mai…! Adesca il minorenne 2k24?!

    Jojo va in giro a chiedere alla gente se ha la sifilide, <b>Lupe gli risponde che ha la lebbra e se vuole può passargliela con un sessantanove verticale. Il numero in metallo dell’indirizzo della villa, sbattuto in faccia e di violenza - che pensavate?!

    Sin tira la coca, ma Wind lo vede e pensa sia zucchero a velo quindi ruba la bustina e lo mette sul pandoro distribuendolo poi alla festa. Forse Dylan allora aveva ragione…?

    Aidan guarda un porno sul cellulare e per sbaglio si collega al proiettore della festa. Bash gli chiede di replicare. Oh, passatempi!

    Joe distribuisce lecca-lecca a forma di pene. Cory gli dice di succhiare qualcosa di più grande indicando il proprio pacchetto regalo. Wow, ok, dritti al punto, blushing and all - mark me as intrigued!

    Erisha, che deve aver imparato la lezione da anno scorso, si taglia la frangia da sola mentre Adam, forse per redimersi di aver ammesso i propri tradimenti?, si rasa a zero.

    Yale, Turo, Yejun e Holden si cimentano in un limone a 4. Impegnativo, narra la leggenda, ma ne vale la pena, pare!

    Azrael dipinge il panettone con liquidi sospetti. Milo offre il pennello, anch’esso ambiguo. Prossima esibizione al SUB?

    Delilah e Grey si imbucano in bagno ma nel mentre qualcosa va storto: Grey diventa un bambino. Detective… Conan?

    Dylan, Morrigan e Syria replicano le canzoni di Taylor Swift con costumi e coreografia.

    ❖ Allo scoccare della mezzanotte Yale sale su un tavolo pensa che il prosecco sia benzina, quindi se la versa addosso urlando “questa è benzina”. Maddox gli lancia del cibo addosso dicendo “coglione, scendi” . Reale, sincero.

    Myrtille sbatte il mignolo contro il tavolo e urla “porca virgola madonna”. Freddie pensa di essere Gesù e dice “cosa hai detto di mia madre?”

    ❖ Una serata di spettacoli! Amaranth, Sin, Shiloh e Idem si esibiscono facendo il cosplay dei Cugini di Campagna.

    ❖ A mezzanotte Moka si gira e limona la prima persona che vede: Renny.

    Ryu lancia una torta in faccia a Holden. Perchè? E andiamo, ormai lo sapete che i motivi sono sopravvalutati…!

    Gugi e Vin pensano di essere a Las Vegas e vogliono improvvisare un matrimonio. Coinvolgono quindi Dakota (che passava di là) per ufficializzare il matrimonio. Una cosa di famiglia davvero, aw! Alla fine avete detto entrambi sì? Fateci sapere!

    Swag crede di essere Carmen e gira per la festa urlando “SPRITZ!”. Offre quindi da bere a Azrael e Mini.

    Sorta crede di essere Chiara Ferragni e ruba il bicchiere a Jay credendolo un bambino malato. La faccia, ce l’ha.

    Julian fa lo spogliarello e Ash gli infila le banconote nelle mutande. BRO SUPPORT BROS.

    Kul cavalca Tyler e gli dà una pacca sul sedere dicendogli “hyppe urrà!”. Si ritorna ai cowboy? Finalmente!

    Lydia e Roxie discutono su quale posizione sessuale sia la migliore e si apprestano a provarle tutte. Passatempi come altri, insomma!

    ❖ A volte l’alcol offre il genere di coraggio liquido di cui hai bisogno. Altre… forse una scarica d’energia non così troppo necessaria. Ne sa qualcosa Haneul: un paio di gradazioni mescolate di troppo, e ti ritrovi a cercare di convincere lo sfortunato di turno — e perché proprio Clod — che sei una bellissima fata con tanto di ali invisibili, e lanciarti (rovinosamente) giù dai tavolini per tentare di dimostrarlo. Buon San Mungo a tutti!

    ❖ Certe cose semplicemente succedono. Bisogna giusto capire se, a menti misericordiosamente limpide, Theo e Barry decideranno di fare qualcosa di concreto con l’energia che si è creata nei bagni. Sicuro non se ne dimenticherà facilmente Jane, che ha spalancato la porta e li ha trovati avvinghiati contro il lavandino.

    Maeve, Mona e Elwyn hanno ricevuto la migliore sorpresa: i dolcetti che tanto gentilmente gli sono stati offerti all’infuori del locale non erano solo buoni, quanto… effettivi. Tempo pochi minuti, che metà dei presenti hanno cominciato a mutare in penne, metà in astucci. Logico, a quel punto, tentare d’infilare i primi all’interno dei secondi. No? (No.)

    ❖ Nessuno sa come sia cominciato — se accidentalmente, o con intenzioni chiare. Un momento Jojo è asciutto, e quello dopo la bottiglia di champagne stretta nelle mani di Balt si rovescia su tutti i suoi vestiti. Un favore personale all’amico Ficus, forse?

    Irma e Mini danno via a una sfida di ballo con Elwin e Alister. Perdono, ovviamente: chi mai penserebbe di vincere contro due stelle?!

    ❖ Se volete incolpare qualcuno per quanto scritto in questo articolo… beh. Sappiate che Nathan e Bells hanno creato un documento di Google Docs dove tengono conto di tutto quello che accade durante la serata. Grazie, mie fonti!

    Troy, forse vedendo la continua incoronazione in giro, proclama Dominic il suo valletto prediletto e per il resto della festa deve seguirla in giro.

    Clod improvvisa uno spogliarello per Noah. Beh, chi si lamenta, sempre un bel vedere…! Una musa!!

    Paris, stanco di essere percepito, ruba l’identità di Cory e confonde chiunque lo conosca per tutta la serata. Di nuovo: delle scelte sono state fatte, eccetera eccetera.

    Irma tenta di spiegare a Alister la trama di una serie che lo appassiona. Sfortunatamente non sa come farlo senza raccontare la trama di ciascun episodio in estremi dettagli; in totale ne sono usciti più di 1000. we’ll be here for a while

    Eddie chiede a Aidan se sa quante bollicine ha un Crodino.

    Mac e Aidan hanno fatto una gara per costruire case di Pan di Zenzero; Java inciampa e finisce sul tavolo, rompendole.

    Amio e Balt ballano la bachata. Speriamo siano meno fallimentari dei loro predecessori!

    Hold manda a fare in culo Adam senza motivo. Forse è supporto morale per l’ammissione del tradimento…? O, GASP, Hold è razzista verso i pelati?!

    Nice spaccia in giro (orrendi) regali riciclati
    - una caffettiera a forma di babbo natale a Justin
    - una cornice a forma di signora con cappello a Dakota
    - orecchini a forma di pene a Jay

    Idys versa gocce di pozioni random nei bicchieri di prosecco:
    - Arci scambia la personalità con Run
    - Sharyn becca veritaserum
    - Hamish scambia aspetto fisico con Adam
    - Marcus si trasforma in un animale

    Wren, Clay, Paris e Lydia si tatuano trasferelli a forma di peni mandala (sul petto; sul culo; sul bicipite; coscia).

    Freddie e Idys limonano duro sotto un arco di rose. Romanticoni!

    Hold canta Michelle Pfeiffer con la pelliccia di Rose Villain

    Sin e Jay condividono una fetta di torta. Come i depressoni emo che sono ♥

    ❖ Momento cinema: Piz e Sersha si sentono jack e rose (prima dell'iceberg…forse.)

    Idem simula un orgasmo - che facesse parte della gara indetta da Reggie?! - di fronte a Theo (e Justin, che passa di lì, chiede "prendo quello che ha preso lei")

    Jane e Lupe fanno un toccante duetto sulle note di gotta go on my own way

    ❖ C’è stato anche il momento karaoke triste: Jack (Hyde) si strugge sulle note di Sere Nere; Mort è lì accanto e piange, commosso. Aw, che vi succede amici^

    Jack (Hyde), Marcus, Nicky, Dominic, Meh e Arci fanno il gioco di passarsi la carta con le labbra; la carta cade tra Meh e Arci e i due si lasciano prendere dal momento e… beh, si sa!

    Nathan spaccia brownies alla maria a tutti. Con tutta sta droga in circolazione, mi stupisce sia stato così …tranquillo, dopotutto!

    ❖ Non gli bastavano la maria, le metanfetamine, e la cocaina, no: Joey, Troy e Milo sniffano noce moscata

    ❖ E per concludere in bellezza… ma che dico, in estasiata meraviglia! Alister si è calato i pantaloni, mostrando a tutti di indossare le mutande con scritto "eat me baby one more time" allo scoccare della mezzanotte! E con auguri così, non può essere che un 2024 spaziale.

    E questo è tutto, amici! Siete delusi? Sorpresi? Emozionati? Fatemi sapere cosa ne pensate, se ricordate, o se per caso mi sono persa qualcosa per strada - purtroppo, anche io non ho più l’età! Scrivetemi in qualunque momento, per svelare al mondo magico gli altarini di ciascuno.
    Grazie a tutti. Senza di voi, non sarei qui. Grazie per l’anno passato insieme, e grazie per quello che verrà: siete meravigliosi, miei cari lettori.
    xoxo, Gossip Girl.

    01.01.2024. || got a secret, can you keep it?
  9. .

    GENNAIO 2023


    CITAZIONE
    «non era importante» Come poteva credere non fosse importante, quando da sempre, da tutta una vita (+1), quel che faceva era sempre importante per Fake. In linea generale, a Ryu non piaceva condividere senza aver prima ricevuto una spintarella, lo sapeva, ma aveva voluto credere di essere l’eccezione. Perchè non era l’eccezione? Non aggiunse altro perché non avrebbe saputo cosa, o come. Sapeva che il suo fosse un comportamento infantile e capriccioso, ma come poteva non essere ferito dall’ignorare una parte così importante nella vita del Kageyama? Non era solo un hobby, se aveva una sua postazione in uno studio.
    Strinse le labbra, perché non voleva farsi odiare. Non voleva che Ryu si sentisse costretto a prendere le distanze, e innalzare muri, solamente perché Fake si era mostrato troppo Fake, come spesso gli facevano notare. Sapeva di essere tanto, da digerire; non voleva peggiorare la situazione, rimanendo sullo stomaco fino a diventare il peso da eliminare per poter tornare a respirare.

    fake

    CITAZIONE
    Strinse il pugno attorno alla maniglia, ma non la girò – non ancora.
    Prese un lungo respiro e roteò il busto abbastanza da poterlo guardare.
    «quando ya–moon ebbe bisogno di me non esitai un secondo prima di seguirlo. farei lo stesso per voi,» anche se quel voi non era certo esistesse più, ormai. «farei lo stesso per te.»
    Lo stava facendo in quello stesso momento; che poi Joonho non se ne fosse reso conto era un problema suo.

    — ken

    CITAZIONE
    "Sei felice? come va la vita? Se hai problemi chiamami
    però prima scrivimi
    non mi piacciono le chiamate improvvise
    impara il numero a memoria
    uccido solo se necessario perchè il sangue non viene via bene
    allego un buono per un biglietto per gli europei di quidditch
    se vuoi andarci con qualcuno compragli tu il biglietto
    non sono la gringott

    sii felice

    ps comunque ero tuo fratello in un'altra vita"

    — joey

    FEBBRAIO 2023


    CITAZIONE
    (Sarebbe stata una menzogna ammettere di non essersi soffermato più volte del dovuto sull’ultima notte passata con l’Hastings, lasciato correre i suoi pensieri su quello che sarebbe potuto succedere. Era così fatto che gli avrebbe concesso qualsiasi cosa.)
    Eppure non se l’era presa.
    E quello, contava qualcosa nel mondo del Linguini. Era così abituato alle persone che prendevano e prendevano, che non si fermavano nemmeno quando non era più coerente, che era quel territorio gli era sconosciuto. Il Linguini non era bravo ad elaborare emozioni troppo complicate, quindi il suo meccanismo di difesa era stato sottrarsi completamente dall’equazione. Peccato che, come avrebbe imparato da lì a pochi istanti, non poteva nascondersi per sempre.
    In fondo, Vittorio era una creatura abitudinaria, tornava sempre dove era stato bene.

    — lapo

    CITAZIONE
    «qui dormite voi?» chiese ai fantasmi con l’indice puntato verso la loro bellissima lapide «Permettete» disse prima di avvicinare il viso alla lapide e leccarne il marmo.

    — liz

    CITAZIONE
    Era frustrante, avvilente, lo faceva sentire impotente e inutile, e fuori luogo, quasi di troppo: avrebbe voluto scambiare la sua esistenza e trasformarsi in un più minuto ex corvonero biondino, con il sorrisino timido e le braccia gracili ma dotate di un’innaturale forza, presentarsi alla Peetzah e dirle: “ehy sono Mac, eccomi, sto bene, è tutto bene, posso portarti da Hans, stiamo bene, quindi puoi stare bene anche tu”; avrebbe preferito decisamente quell’opzione a quella di dover restare a guardare senza poter fare niente.

    — julian

    CITAZIONE
    E non credo il fato ci risponderà mai per il nome del bambino quindi propongo un sondaggio di come si presenterà:
    - Davide
    - Marco (oh le volte che i bambini si presentano col nome sbagliato)
    - Spiderman
    - Tua mamma
    - Golia (la caramella)
    - 6 ("io non ho un nome, Mr Rain non ce lo permette")

    — nate

    CITAZIONE
    «…perché?»
    avrebbe voluto dare una risposta vera e sensata, ma you know what? preferì scuotere la testa e fare spallucce, concedendo all'altro il beneficio di conoscere la citazione che aforismi.it aveva inviato come notifica sul suo cellulare: «tutto ciò che viene fatto in questo modo è fatto dalla fantaoblinder speranza», e lo lasciò così, un po' mufasa un po' confucio, ma decisamente ominous.

    — fred

    CITAZIONE
    joni peetzah non aveva mai avuto paura, prima.
    prima di farsi degli amici. prima di concedere loro più di quanto fosse intenzionata a fare. prima di rendersi conto di poterli perdere, uno a uno. e allora, cazzo, non era meglio il prima? quello in cui l'unica responsabilità che avvertiva era quella nei suoi stessi confronti, dove sentirsi impotenti e vulnerabili non esisteva. un prima nel quale joni non avrebbe mai pensato di non essere abbastanza. ma nell'ora, quello in cui viveva confrontandosi costantemente con l'idea di non poter aiutare le persone che amava, la Tassorosso sentiva la paura masticarla dall'interno; strappava piccoli brandelli, conficcando dentini aguzzi nella carne, e joni non aveva idea di come strapparsela via di dosso.

    joni

    MARZO 2023


    CITAZIONE
    «no aspetta.» pucciò ancora i petali, ed ancora succhiò. Si fermò d'improvviso, occhi al pavimento. Indietreggiò fisicamente. «non mi conoscete ma. Nessuno? NON LO CONOSCEVANO? Ma. A lui? Interdetto, dovette premere una mano sul cuore. «sono serses pinclair del distretto di Varna» enunciò, come fosse la cosa più ovvia del mondo e tutti dovessero saperlo. ma. ASH? Aiuto DOVE SEI? Non sapevano chi fosse?? In che senso. Non gliel'avevano detto? Non era preparato a quello. «davvero non -»
    Avevano anche la stessa età, pensò Mood; avevano letteralmente frequentato le stesse classi per quattro anni. Quella conversazione, diceva già molto di tutti e due.
    «mai sentito»
    «SIDE EYE»
    «non mi sembri neanche familiare?»
    Sull'orlo delle lacrime: «bombastic side eye»
    «mi dispiace?»
    «no beh ma mica sono offeso»
    era molto offeso.

    — sersespinclairdellacasataVargblod


    CITAZIONE
    lanciò uno sguardo divertito ad Amos e lo guardò un attimo con più attenzione — lo ricordava diverso, ma in effetti per la maggior parte del tempo non aveva avuto un volto, quindi poteva essersi facilmente confuso.

    — freddie


    CITAZIONE
    «sono stiles, l’avevo detto? Andrew. Stiles. Cioè – è uguale» porse la mano libera, già emozionata all’idea che lei l’avrebbe stretta. «mi faresti l’onore di dirmi il tuo nome? Chiamerò il mio prossimo pokèmon come te» Abbassò il tono di voce, perché stava per dire una cosa importante. Fondamentale. Una vera dimostrazione d’amore.
    «lo starter»

    — stiles


    CITAZIONE
    Mac aveva abbastanza stima di lui da non farglielo notare, ed amor proprio da non aprire gli occhi. Se non l’avesse guardato in faccia, avrebbe potuto trattenere tutta la rabbia fra i palmi. Era una tattica che aveva affinato negli anni, una strategia precisa e testarda attuata perché non voleva essere quella persona. Non voleva trovare soddisfazione in un pugno in faccia.
    Ma. Il rischio, c’era.
    Anche perché.
    Anche perché.
    «Sei una brava persona, Mac» Eh no, ma lo sai cosa. Ma lo sai cosa. Scattò in piedi, e lui l’istinto di andarsene l’ebbe tutto. Si fermò così, nel mezzo degli scaloni, il capo abbassato ed i pugni stretti lungo i fianchi. Twat non era il primo a dirgli che fosse una brava persona, e più glielo dicevano, più sentiva che fosse lontano dall’essere un complimento.
    Era una scusa. Una fottuta scusa. Magari se avesse iniziato a prendere a calci bambini e vecchiette, le persone l’avrebbero preso più sul serio, smettendola di piazzarlo su un piedistallo che non meritava. A cosa serviva, poi, essere quella brava persona? Ad avere attacchi di panico una mattina sì e l’altra pure? A non dormire la notte? Ad avere il terrore, il maledetto terrore, di essere troppo onesto e perdere tutto quello che aveva? A crearsi un’idea, irreale, di chi avrebbe dovuto essere? Se davvero, davvero, pensava fosse una brava persona … perché.

    — mac


    CITAZIONE
    Nice si era già svegliata? L'aveva cercato? Aveva già letto il bigliettino? E se sì, ora lo stava odiando? Non c'era bisogno di porsi quella domanda perché conosceva già la risposta: era certo che l'ex Serpeverde l'avrebbe odiato, anche lui si sarebbe odiato, e anche per questo non era riuscito a dirglielo, e non era neanche riuscito a guardarla un'istante in più quella mattina perché sapeva che se l'avesse fatto avrebbe immediatamente cambiato idea. Le aveva lasciato un bacio sulla spalla, l'aveva coperta un po' con il lenzuolo, e poi aveva poggiato il bigliettino sul cuscino accanto al suo viso – non era uno di quelli già scritti e con le immagini carine che si trovavano al supermercato, non l'aveva trovato, a quanto pare non ne facevano con su scritto "scusa se non te l'ho detto ma sto andando in Siberia perché non ho mai avuto idea di cosa succedesse nel mondo reale e ho bisogno di saperlo perché altrimenti non capirò mai davvero mio fratello", quindi aveva dovuto improvvisare.

    — dominic


    CITAZIONE
    E allora chiuse gli occhi, e come Bruce Willis (e sara) insegna, gli passò la sua vita davanti agli occhi; un breve estratto, in realtà, magari solo gli ultimi momenti più importanti, per assicurarsi che non avesse nessun tipo di rimpianto.
    L'ultimo allenamento con Elwyn; l'ultima mazzata [affectionate] nello stomaco da parte di Chelsey; l'ultima sbronza con Isaac; l'ultima volta che i gatti gli avevano fatto le fusa; l'ultimo bacio con Nice.
    E non era male, se avesse dovuto tirare le somme avrebbe detto che era stata una bella settimana, ma morire in quel modo non sarebbe stato soddisfacente; avrebbe avuto dei rimpianti.
    Prima ti tirare le cuoia doveva superare la paura della ruota panoramica, e poi doveva assaggiare la farina di insetti, doveva nuotare insieme alle lontre e doveva vincere il campionato di Quidditch con i Gunners. Prendere Chelsey in disparte, scuoterle le spalle, e dirsi di dimenticarsi di Kain, e poi andare a tirare un pugno dritto sul naso a quest'ultimo; vedere Joey sorridere, genuinamente, non importa che fosse lui a farlo sorridere, voleva solo vederlo felice; e avere finalmente il coraggio di andare da Hans e dirgli di smetterla di sparire, o di allontanare le persone che gli volevano bene, o di drogarsi, urlargli di svegliarsi e che anche se non poteva capirlo poteva comunque ascoltarlo; voleva conoscere meglio Jason, e doveva chiedere scusa a Dakota per il comportamento di merda che aveva avuto nell'ultimo anno; e poi aveva un sacco di amici da voler salutare, abbracciare, e ringraziare, e avrebbe addirittura ringraziato la buon vecchia Olive Peetzah per averlo lasciato; chiedere ai Cavendish perché non gli avessero mai detto niente, se lo sapevano tutti, perché l'avessero adottato in primo luogo; e poi aveva una cazzo di promessa da mantenere. Aveva scritto a Nice che sarebbe tornato a casa e doveva farlo, glielo doveva, sarebbe stato una merda umana se l'avesse abbandonata anche lui, dopo tutti gli addii che aveva dovuto affrontare in un'altra linea temporale. E doveva dirle che la amava. Con la sua voce. E poi baciarla. E poi dirle che le aveva scritto una nuova canzone. E magari baciarla di nuovo, se così gli andava.

    dominic


    CITAZIONE
    novosibirsk vi accoglie con frustate [... ]
    supponiamo che rob non avesse capito fosse una città.

    — robpgvero


    CITAZIONE
    «anche tu hai un sorriso niente male, sai? te l’hanno mai detto,» e fece una pausa cool, labbra piegate in un sorriso malizioso e una lussuria nello sguardo che avrebbe probabilmente turbato i sogni e le notti di Sara Stiles a lungo, dopo quel giorno, «che una rondine non fa primavera, perché la primavera la fai tu quando sorridi?»

    — idys (saralessia pgvero)


    CITAZIONE
    Quanto a lei, Wilhelmina aveva continuato sullo stesso percorso già intrapreso in Russia: labbra e pugni serrati, cuore serrato, occhi fissi sugli obiettivi futuri. Si ripeteva che poteva farcela, che prima o poi gli incubi sarebbero finiti e che aveva visto di peggio.
    Ma non era così.
    Cosa poteva esserci di peggio dello sterminio di un’intera stanza piena di ragazzini, già duramente provati da anni e anni di sperimentazioni?
    Quello che era successo a Novosibirsk faceva di loro dei mostri?
    Non aveva una risposta da dare a se stessa; e forse una risposta stava proprio lì. Nel silenzio, nel senso di colpa, nel modo in cui non riusciva ad incrociare il proprio sguardo allo specchio.

    — willa

    APRILE 2023


    CITAZIONE
    «Yeah
    (Cory: yeahhh)
    Mood
    (Cory: Cocoooo)
    Biiigh
    (Cory: Ritoooo)
    In the ship
    (Cory: In the ship)
    Incominciamo
    Incominciamo (incominciamo)
    Incominciamo (incominciamo)
    Incominciamo
    Qua dentro Balt non respira
    Qua dentro la droga gira
    Qua dentro chi se la tira
    Qua dentro l'alzabandiera
    eh, non ne parliamo
    (va) noi non vediamo,
    Qua dentro la bandoliera
    (Cory: uhhh - pshhhhh)

    Il pappagallo appena incontrato
    Si presenta come un pirato
    Becca Eliza, la afferra decisa
    E dice: "Io sono Cocorito!"
    Ho un anello per te: è d'oro
    Come le, le mutande, amo
    Questo uccello sta andando a fuoco
    Mi direte voi, ci vuol anche poco
    E tu, prof, tutto d'un tratto osservi
    Sembri più interessato
    "Ma è Jbeech?" ah, ti ho conquistato
    Anch'io ti rappo una serenata
    E quante volte la E me l'hai data?
    Mi rispondi: "Mai!", baggianata!
    Io con loro, loro con me è andata
    Sulla nave nella Da: che figata!

    L'ultima fettina: l'ho panata!
    Il pulsante, cazzoni? l'ho premuto!
    Questa è storia, la vita l'ho cambiata
    Sono THERO, sono un pirata
    il video comacolla? editato!
    le fanfiction, letto? recensito!
    chi sta top o bot non importa
    basta che sia chiusa la porta 💅

    Ho una spilla, che è meritata
    La zip, io, non l'ho abbassata
    Quando canto sono divertente
    Sono vergine!
    (Cory: di ascendente!)
    Il prof mi guarda interessato
    Questo tipo tutto impostato
    "Di che droghe ti fai?" "Guarda, sono astemio
    e sniffo solo...(Balt: polvere da sparo!)"
    "Ho pure un sacchetto qui": l'ho rubato!
    "Pensavo di usarlo? si": mille4!
    Rito - eh? uh, io non c'ero, non ho sentito, no
    (gaslightato!)
    Voglio che passi qui la lezione
    almeno non abbiamo un'amputazione
    Lo stesso che dice, poi: "il G King l'hai percepito?"
    Io: "ma và!" (Cory: Mood!) "mai sentito!"

    Balt vomiterà: una certezza
    Liz le mutande aveva: una salvezza
    I Monrique no, non ce la fanno,
    non me lo dica, eh, è un affanno
    Eliza presto ci lascerà: ciao amica!
    Mood ma, sei gay? nah, w la f- (Cory: hhhh)
    Non lo dico, sono un signore
    Anche il mio uccello (Cory: io?) ha un onore

    E dicevo: sono un pirata
    Non l'ho detto? Vabbè, svanito
    Ho un cappello e rum scaduto
    Lo vuoi amo? slay, lassativo 💅
    Tu mi avvelenerai? Ma no amo!
    Te lo dico pure in inglese
    "Side eye bomb", un occhio soltanto
    c'ho la benda, e me ne vanto!
    COSA? Non vedi, siam dei corsari?
    Ma se quello ha pure l'uncino
    Maluma, baby, despacito
    (è proprio l'ora di fare un rito)

    Lo straccio trovato? è pisciato!
    Un amico? Si, l'ho trovato 🥰
    Uno scheletro, morto avido
    placato con il tanga glitterato
    Ma è un pezzo di Jbeech? No, ispirato!
    Com'è che fai di nome? Bigh, dai amo
    Come la hit sul grande schermo
    Ora parla un po' il mio uccello,

    ma quanto bello sei?
    (Cory: arr, lo so!)
    ci vieni spesso qui?
    (Cory: arr, non so?)
    Verrà altra gente poi?
    (Cory: Tuca, si!)
    Se avessi un po', avessi imbarazzo
    nel mar o fori c'è spazio!
    Ti piace il ca- ti piace il ca- -
    (Cory: il cazzo?)
    Che me ne fotte? eh, zero - un bravo ragazzo 🥰

    Forse dovevo andare a letto
    E rimanere un angioletto
    Ma cazzo dai sono un pirata
    Me la date la E?
    (Cory: MERITATA!)»

    — mood

    CITAZIONE
    Simulò un conato di vomito, senza alcuno sforzo, mentre dovette impegnarsi per scacciare dalla mente l’immagine dei Jujoni pomicianti. Almeno il tipello gay di Dylan non era al Castello. E gli amanti (BLOCKED) di Livy si aggiravano nella parte di sotterranei delle serpi. Ma Sana…………….

    — thor


    CITAZIONE
    si sentiva reale, cory; e si sentiva possibile, ma non così tanto da pretendere qualcosa che sapeva essere sbagliata. non esisteva mondo, dimensione, vita in cui avrebbe potuto tenere mood con sé, per quanto lo volesse.
    oh mio dio, come Casper.

    cory (derogatory)

    MAGGIO 2023


    CITAZIONE
    Sorta si fermò a guardarlo qualche secondo prima di riprendere a camminare. Sapeva quello che poteva sembrare: loro due, da soli (in mezzo ad un mare di gente ovviamente), alla fiera di primavera e non era stato un caso voluto dal destino ma era stata lei stessa ad invitare Bertie. Probabilmente chiunque avrebbe potuto pensare quello fosse un appuntamento, eppure, non erano altro che amici loro due. Platonicamente, erano anime affini ma non sarebbe mai potuto esserci nient'altro. L'universo si era solamente divertito a giocare con loro un po' di tempo. «se con appuntamento intendi l'essere il mio portaborse personale, allora sì, è un appuntamento» fece slalom fra le persone prima di ricongiungersi nuovamente a Bertie, facendo attenzione a non perderlo fra la folla. «a proposito... hai mangiato? vuoi qualcosa?»

    — sorta

    CITAZIONE
    Era Mac, per l’amor di Dio, e li capiva, perché credeva che seppur in posizioni opposte, avessero a cuore gli stessi interessi. Stavano proteggendo qualcosa, o qualcuno; non li biasimava. Sapeva di essere il cattivo, per loro.
    E perché sapeva «tu ed io?» che la sua bussola morale vacillasse sempre, quando nell’equazione entravano altri fattori. Non voleva vendicarsi, ma se significava avere qualcosa con Reggie, avrebbe fatto anche quello: adattivo, a suo modo; stupido, principalmente. In tutte le sue vite, eredità di un tempo del quale neanche aveva memoria, dove aveva seguito i fratelli e Tiny in ognuno dei loro tratti tossici e sadici. Solo per farlo insieme. Condividere parte del sangue che non avevano nelle vene, giusto per avere qualcosa a cui aggrapparsi per tenerli con sé. Più vulnerabile in quella richiesta, appena mormorata e solo per Reggie, che nella carne esposta dell’avambraccio.

    — mac


    CITAZIONE
    «HO IO IL COMANDO DI TUTTO» rise malefico (sì, con il soffio tra i denti), e poi puntò con l’indice ognuno dei suoi nemici «e morirete tutti, uno ad uno, ad uno, ad uno…» puntò l’indice su Mac e il sorriso si allargò «ad uno» mormorò prima di avvicinarsi all’ex corvonero, ora ferito alla gamba.
    «fei proprio una delufione Mckenfffiehale» si abbassò sulle ginocchia per arrivare alla sua altezza (perché immagino sia caduto dopo essere stato sparato alla gamba, ma chissà) e sussurrare nel suo orecchio «ma l’ultimo proiettile fffarà fempre il mio, ricordalo» e dopo aver soffiato dolci e soavi parole al suo orecchio gli poggiò una mano sulla testa e gli fece pat pat.
    Se non poteva guarirlo poteva almeno fffotterlo.

    mort 01


    CITAZIONE
    Cioè.
    Il cinghiale? La scimmia?
    Il lupo?
    IL RINOCERONTE?
    «che animale è la lama.»
    La lama????

    — chouko

    CITAZIONE
    Se fossero arrivate vive le avrebbe offerto da bere e spiegato che non la bersagliava per qualche motivo particolare. Solita frase che dicono i gay. Niente di personale. Aveva smesso di importunarla guardarla da un paio di minuti, passandosi il lato piatto della lama del machete sui pantaloni della divisa per farlo smettere di grondare. Era una che le promesse le manteneva sempre, nel bene o nel male. Mosse qualche passo, superandola per liberarla dalla sua presenza nel suo campo visivo e uditivo. S'appuntò mentalmente che prima o poi l'avrebbe fatta sorridere per davvero, ma un patto era un patto e le bastava. «Però sei bella quando sorridi». E vabbè.

    — may

    CITAZIONE
    “Ho già perso una volta la mia famiglia.” Due, se parliamo anche di quella che aveva pontificato nella sua testa, di quella che non aveva mai avuto e che, nonostante tutto, gli aveva fatto compagnia per anni, nutrendo l’infantile speranza che i suoi genitori gli avrebbero voluto bene se solo fosse stato un bambino, un ragazzo, un fratello, uno studente perfetto.
    Ma era solo un Hunter, con delle crepe così profonde che faceva fatica a restare unito, a mantenersi in piedi e ad andare avanti giorno dopo giorno.
    “Non perderò anche voi.” non le uniche persone a cui aveva permesso di restargli vicino e che, nonostante i loro difetti, aveva considerato casa. Parlava di Halley, così come di Nicky. Non poteva colpire l’una senza ferire l’altra, e se stesso.

    hunter

    CITAZIONE
    Doveva credere che le andasse bene così? Che sarebbe rimasta dalla parte sbagliata di quella guerra, che avrebbe distolto lo sguardo dagli orrori commessi giustificandoli come necessari, che sarebbe riuscita a camminare ancora tra strade che aveva contribuito a distruggere, che avrebbe avuto il coraggio di guardarsi allo specchio senza vederci il volto di un assassino?
    Non ci voleva credere, Halley.
    Non era quella la sua Nicky.
    La guardò negli occhi, come se non fossero nel bel mezzo di una battaglia. La guardò, aspettandosi che continuasse la frase e spazzasse via quei pensieri. La guardò, sperando le stesse chiedendo un perdono che non sarebbe toccato alla Oakes concederle – non del tutto, almeno –, che la abbracciasse e si unisse a loro. Perché era quello il finale in cui voleva credere – forse, però, non quello che avrebbe tenuto l'ex-tassorosso in vita.

    — halley

    CITAZIONE
    «senti, ma» strinse le labbra tra loro, assottigliò lo sguardo. «io come ti difendo da una lettera da 27pa?» e infatti non lo fece davvero: si limitò a dargli due pacche sulla spalla, sospirando un «ma sì, sarà una bolletta da pagare.»

    — Isaac

    CITAZIONE
    «è pevfonale dici, eh giovane?» gli fece il verso pulendosi nuovamente la bocca con il tessuto che gli copriva l'avambraccio «allora, vifto che fei di poche parole ti dico che pevfonalmente puoi andartene a fanculo» sputò questa volta solo metaforicamente, ma forse neanche tanto visto che dallo spazio tra i denti poteva uscire veramente qualche sputacchietto di saliva e sangue «fei uno fiocco» no, suonava proprio male, quindi si impegnò un po' di più «uno fffciocco» ora andava meglio «e perderai ogni cofa; devo folo decidere da cofa iniziare» recuperò la pistola dal suo fodero e se la palleggiò tra le mani, mormorando qualcosa fra sé e sé, forse una filastrocca per fare la conta. «preparati a dire addio alla tua (f)palla, giovane, puoi cantarle una canzone fe vuoi: quella che fa fono folo ftafera fenfa di te mi hai laffiato da folo davanti a fffcuola» rise perché in qualche modo quella cosa gli sembrava super divertente, poi senza il minimo preavviso alzò la pistola e sparò verso la spalla destra di Moka. «fei ftato fortunato, la proffima volta non farò così gentile»

    — mort 02

    GIUGNO 2023


    CITAZIONE
    «due biglietti» giuro ci ho provato a dare un sesno mi ma mi sono confusa e persa ec ocsa
    cosa succede
    «no. scusa . uno,. sono da sola» era anora confusa. per chi era il secondo biglietto? gwn non c'era. arci non ceora
    aidan non c'era
    shiloh?
    ma shiloh la conosceva?
    no
    quindi
    losers
    bej dove sei
    meh?????????
    era con erin
    oakes chissò dov'era
    «un biblietto. scusa. scusa » on odiarmi. era fatta.
    dov'era mac''?????????????
    «giuro sto bene» si guardò intorno. shiloh?? aiuto??? salvala?????????????????

    - nicky

    CITAZIONE
    «non so cosa–» strinse le labbra in una linea retta, e piegò nuovamente il volto accartocciato verso le due figure.
    Sapeva cosa avrebbero potuto fare. Ma ne aveva il coraggio, Tooth? Strinse la bacchetta nel palmo, e inspirò profondamente dalle narici. Cristo. Cristo, santo.
    Decise, in quell’esatto momento, di lasciare l’onore di mettere fine a quelle vite già strappate a qualcun altro. Non ne era in grado, semplicemente. Una richiesta un po’ troppo ambiziosa, considerando il soggetto – e considerando quanto ancora passasse la notte sveglio a pensare a tutte le persone che si era lasciato indietro di cento anni, anche. Argomento delicato, quindi si strinse nelle spalle e scelse un’altra volta di spingerlo nel profondo dello stomaco e ignorarlo qualche ora in più. «posso provare a tranquillizzarli.»
    Con un sospiro stanco, ingoiò il panico crescente, alzò la bacchetta a mezz’aria e socchiuse le palpebre; lasciandosi avvolgere dalle memorie come una coperta confortante. Disperatamente, all’inizio, e con ritrovata calma, alla fine: pensandosi sul divano di casa Simmons, sul piano della cucina con i tarocchi sparsi disordinatamente attorno a lui. E allora, con movimenti leggeri del polso, accompagnò il recuérdame: la pronuncia goffa e incerta, ma forse potevano farsela bastare lo stesso.

    - toothless

    CITAZIONE
    Anche Hugo non sarebbe rimasto ancora a lungo ad averne memoria, ma quello era un problema di Sara VJ: l’aveva voluto lei, e così fosse. Sara SR lo trovava un po' estremo come metodo per sfar smettere di piangere Hugo, un po' definitivo, ma aveva smesso di giudicare le scelte dei suoi compagni di giochi molto tempo prima.
    E poi almeno Hugo poteva tenere al caldo il posto anche per l'altra sua anima gemella, così era derogatory doppio per Dominic.
    Tiè.

    - stiles

    LUGLIO 2023


    GABE:
    CITAZIONE
    Ma guardava Eugene Jackson e voleva poter ricordare. Voleva avere un quarto di memoria del Fergie che seguiva i dettami di Delilah come un profeta il suo Dio, finendo costantemente vittima dell?uno o dell?altro dei maggiori ? con l?uno, e con l?altro. - ricordare l?odore dell?olio a impiastricciare le mani del padre, e come la madre avesse smesso di dirgli di non disegnare sui muri limitandosi a sospirare e chiedere almeno, almeno, di evitare parolacce. Voleva essere in grado di sostenere lo sguardo del professore con coscienza di causa, permettergli di prendere parte del proprio fardello e dividerlo equamente a metà perché così si faceva in famiglia, ma Gabe non poteva lasciarglielo. Non poteva e basta.
    A dire il vero, non l?avrebbe fatto neanche Fergie. Potevano anche averlo cancellato e riscritto, ma le caratteristiche principali le aveva ereditate uguali alla prima stesura: occhi azzurri come il mare in cartolina, ed una gran testa di cazzo. Voleva solo lo? sapesse, così che non arrivasse dal nulla.
    «quando arriverà quel momento, bubi?non dovrai nemmeno cercarmi. sarò già li»
    E quello. Proprio quello, anche se non l?aveva chiesto e non aveva intenzione di farlo. Fu ovviamente il primo a distogliere lo sguardo, posarlo distratto su una crepa particolarmente affilata dello scalino di cemento. Labbra spinte tutte da un lato, un dito incastrato fra il piede e la scarpa. Da qualche parte, una coscienza che neanche era più certo di possedere, pensava non fosse corretto da parte sua volere che non lo lasciasse solo; dall?altra, era pur sempre un Jackson e gli sembrava il minimo sindacale, qualcosa che neanche meritasse di essere discusso.
    Li chiuse, quegli occhi lì. Per poco ma lo fece, accartocciandosi inconsciamente su se stesso quando il maggiore posò leggero le dita fra i capelli scuri. Non si era mai sentito così? giovane quanto in quel momento, Gabe. Concedeva a Narah di prendersi cura di lui perché sapeva Nah ne avesse bisogno, non perché ne avesse bisogno il Darko. Era diverso.
    Non gli piaceva particolarmente. Si permise comunque quell?istante di morbidezza, perché talvolta doveva capitare anche a lui, ed immaginava di esserselo anche fottutamente meritato.

    DAVE:
    CITAZIONE
    finì la birra, e dopo averla fatta sparire in un buco nero (per farla poi ricomparire nel giusto secchio della spazzatura: poteva essere un assassino su commissione ed aver commesso molti crimini, nonché molti sbagli che ancora tormentavano i suoi sogni destandolo con frastuoni di bombe e grida disumane, ma l?ambiente era importante)

    AMA:
    CITAZIONE
    Quando Liam si voltò e la fissò ancora zitto, lei si prese altro tempo per soppesarlo: cambiava atteggiamento quando si parlava dei suoi poteri; Amaranth quantomeno era stata scorbutica fin dal primo istante mentre Liam invece vantava alti e bassi che una già scocciata Nott non si sarebbe presa la briga di approfondire.
    Sì dai piangi e denunciala per essere semplicemente curiosa e fare domande a sua volta, vai: dillo alla mamma, dillo all'avvocato.

    AGOSTO 2023


    CITAZIONE
    Ricordava ancora quando, a cinque anni, quella bambina magra e dallo sguardo serio era stata accolta in casa, e una piccola Jade si era infervorata perchè la nuova arrivata le avrebbe rubato la camera. I genitori l'avevano sgridata, ma non erano stati loro a farle cambiare idea. Era stata la luce del comodino accesa di notte nella camera di Rea, ancora sveglia in una casa nuova, e la consapevolezza improvvisa di quanto potesse essere difficile per lei. «non puoi avere anche questo, però possiamo sfogliarlo insieme» le aveva mormorato salendo sul suo letto senza chiedere il permesso, mostrandole il libro di costellazioni che aveva con sè e indicando il soffitto, dove la mamma aveva fatto dipingere un cielo stellato, riproduzione fedele di quello vero in base al periodo dell'anno. Aveva deciso in quel momento che si sarebbe presa cura di lei, e anche se più volte aveva tradito quella promessa che si era fatta, l'amore per Rea era rimasto.

    - Jade

    CITAZIONE
    Si dice che magari un giorno lo odierà; si dice che sarebbe passato e finito anche quello.
    Si dice che ne ha bisogno, per tollerare il resto. Che sia la sua parentesi d'ossigeno. Che ogni stella abbia bisogno di un pianeta. Che se lo sia meritato.
    (bugiardo, ed egoista, ed indolente, e oh atlas)
    A volte pensa, Atlas. Pensa ad una festa di molti, molti anni prima. Pensa al sapore di vodka scadente ed alla musica a volume troppo alto.
    Pensa di averlo immaginato.
    (sai mantenere un segreto?)
    Pensa di averlo intravisto e cercato come un centro di gravità prima ancora di sapere della sua esistenza.
    Pensa che pensare faccia bene solo a giorni alterni.

    - Atlas

    CITAZIONE
    aspettate scusate
    freme ma stai scrivendo porno? guarda che mi sento già violata così
    «niente stanza? siamo informatissimi sulle casse eh. treno, nave, sempre mezzo di trasporto»
    «ci sarebbero le cuccette, secondo me un terzo intrepido lo trovano»

    ed eccalla.
    la socia che si sdraia ovunque
    aiuto
    ma scusate nonbè un letto
    e lui che tocca gnam gnam
    «comunque mi piace che lui schiavo e lei che lo usa come cuscino» in effetti, Lapo poteva un po’ capire la logica dei sottoni. Si girò all’indietro, lo sguardo a vagare per qualche secondo sul vuoto prima di posarsi sulla figura china e provata di Jane
    Erano solo le 3:29
    «ah, ecco il primo caduto. se vede che non ha sniffato abbastanza muri»
    lui, d’altronde, non poteva dire lo stesso.
    «e vi dirò di più. ho un po' fame. facciamo già merenda?» cit prima di morire. Al che, Lapo si voltò verso di Check «oh ma spritzino? il listino prezzi lo da a quattro euro slay. o se hanno il cianuro……» eh beh sono tutti gusti.

    - Lapo

    CITAZIONE
    ... osservò lo schermo del cellulare illuminarsi.
    Un audio.
    "Non lo ascolto" iniziò a scrivere, per poi notare che comunque l'alto ragazzo era stato sotto i cinque secondi di audio, una regola del "how to not be a dito nel culo col tuo amico che odia gli audio", quindi apprezzava. E comunque sempre meglio di una chiamata.

    - Joey

    CITAZIONE
    Era solo tragicamente, inevitabilmente, stanco - dalla nascita; quand'era bambino, il suo gioco preferito era fingere di essere il proprietario di un'azienda di materassi di nome Stan & Co, e che il suo compito fosse quello di testare tutte le superfici dei lettini in circolazione per trovare quello perfetto- e per quanto la stanchezza fosse una parte integrante del suo carattere, mescolato alla reale e concreta deprivazione del sonno era una sensazione nuova. Un livello sbloccato. Il nirvana, forse. Se avesse sporto la lingua fuori dalle labbra, avrebbe potuto sentire il sapore dell'universo; tolte le cuffie, avrebbe udito la risposta a tutti i suoi problemi ("ucciditi", probabilmente; meglio l'ignoranza). Si sentiva in grado di performare la morte del cigno, ma era certo che una sola piroetta avrebbe accantonato la danza in favore del mero ciclo vitale dell'animale.

    - stan

    SETTEMBRE 2023


    CITAZIONE
    Non ti ho amata dal primo istante. E neanche dal secondo.
    Eri un capriccio. Un vizio. Eravamo bambini, e non era il nostro momento. Dovevamo crescere per capirci, e trovarci. E tenerci, prima come un segreto e poi con il timore di perderci di nuovo.
    E magari ci perderemo, un giorno. Ma voglio poter dire che ci abbiamo provato, Ake. Non riesco ad immaginare un solo maledetto istante della mia vita in cui tu non ci sia, e non voglio farlo.
    Sei stata il mio passato, sei il mio presente, e mi renderesti l’uomo più felice del mondo se rimanessi il mio futuro. Lo voglio con te. Questa famiglia, la voglio con te. Questa vita, Akelei Beaumont, la voglio con te. Voglio svegliarmi avendoti al mio fianco, ed addormentarmi con il tuo respiro a scandire la notte. Voglio continuare a sceglierti. Voglio indicarti il primo capello bianco e premere il pollice sulle rughe vicino alle labbra, sapendo che quei sorrisi sono stati anche miei.
    Voglio continuare a crescere con te. Invecchiare con te.
    Non ho mai amato nessuno quanto amo te.
    Non abbiamo avuto quel primo istante.
    Con questo anello, mi impegno ad essere l’ultimo.

    - william

    CITAZIONE
    Non era corretto da parte sua pensare che sarebbe stato meglio rimanere negli USA, ma una parte di Joe era terrorizzata da quello che implicava essere lì in quel momento: non era un tipo da impegnarsi, eppure stava promettendo di esserci per rimanere - come aveva fatto sul tetto di Edimburgo dicendo a Sersha che un tempo, Ronan, era stato lui. Voleva darsi quella possibilità; incastrarsi, se non in un pattern, perlomeno in un contorno preciso. Essere parte di qualcosa. Riavere la sua famiglia. Non gli era sembrato uno scambio eccessivo rispetto alla vita che aveva vissuto sino a quel momento, ma nell'istante in cui aveva incrociato l'espressione estasiata di William Barrow all'altare, due domande se l'era fatte. Strizzò i denti sul rimasuglio di pastiglia, spaccandola fra i molari, e si ritrasse con un passo indietro ed un sorriso.
    Si sentIva inadeguato.
    Un bugiardo.
    Se l'era cercata
    Aveva mentito, dopotutto, e per quale santiddio di motivo al mondo avrebbe dovuto essere accettato? Renée perlomeno aveva dalla sua una memoria storica che non poteva fare a meno di suscitare curiosità da parte del resto della famiglia, un buon motivo per tenerselo stretto, ma Joe King sul piatto non portava nulla che valesse la pena tenere. Voleva comunque essere lì. Abbastanza da restarci, nonostante il cuore stritolato fra lingua e palato ed una forzata posa rilassata. Abbastanza da fare i metri che lo dividevano dai fratelli, cercare lo sguardo di Sersha e trattenerlo per un po'; da sistemarsi al fianco di Barry, schiarirsi la voce, e dirgli «secondo te il bouquet contiene oppiacei?» prima di sorridere, e far atterrare infine gli occhi sul fratello maggiore, annuendo appena.
    Concedendosi di restare.

    - joe

    CITAZIONE
    C'era la felicità per William e- inaspettatamente, quella per Akelei, che neanche conosceva. La vedeva sorridere, li vedeva sorridere insieme, e provava una nota calda, un senso di familiarità e di casa che non ricordava di sentire da anni, da quando ancora viveva con Lev. Era un'intrusa in quel matrimonio, eppure guardava gli sposi, guardava alcuni degli invitati, e si sentiva parte di qualcosa.

    - mads

    CITAZIONE
    pericoloso; tanto quanto era stata pericolosa l’adrenalina che gli era scorsa nelle vene in siberia, nel peggior momento possibile. la differenza stava nelle circostanze: tante da perdere, allora. ma in quell’attimo? in quel contesto?
    portò l’altra mano sul suo viso. una carezza leggera fino al mento, che raccolse tra pollice e indice. avrebbe potuto baciarlo. davvero, stavolta: stringergli la nuca e prendere, prendere, prendere. ma infondo quella loro altalena di cause e conseguenze gli piaceva. offrirsi e lasciare che moka cogliesse i pezzi, li rimettesse al loro posto, era un linguaggio di gran lunga più efficace di quello verbale. potevano lavorarci sopra.
    e quindi, a un palmo dalla sua bocca, invece di affondare i denti nella carne lasciò mischiare i loro respiri. «non me ne vado da nessuna parte, a meno che tu non me lo chieda.»
    la sua causa. sfiorò le sue labbra col pollice, e spinse la fronte contro quella di moka, in attesa di una conseguenza.

    - javi

    CITAZIONE
    Di soldi cartacei JD non ne aveva mai molti, ma si premurava comunque di (rubare portafogli per tempo) averne abbastanza per dare una piccola mancia alla proprietaria bionda del locale.
    Si accontentava di quella piccola interazione con lei, fingendo nella sua testa dialoghi inesistenti. Guardava Vin, e si immaginava di chiamarla Pic (Partner in Crime), di invitarla a fare un giro dopo il lavoro, di essere suo amico (o amica, quando si vedeva nei panni Jieun).
    Andavano alle feste. Si offriva di aiutarla col locale. La metteva in contatto con Ethan perchè trovassero insieme casa a più micetti. Lei gli presentava qualcuno di carino. Lui le dava le recensioni sui sex toys più interessanti. Guardavano film scemi. Cantavano in mezzo alla strada non per chiedere l'elemosina, ma perché potevano.
    Un'amicizia normale, niente politica in mezzo. Niente segreti indicibili. Niente sentimenti irrisolti. Niente guerra mondiale.
    Niente paura di farla finire in prigione o rovinarle la vita.
    Nella sua testa erano felici.

    - jd

    NOVEMBRE 2023


    HUGO:
    CITAZIONE
    Odiava sentirsi così, ma si crogiolava nel proprio malessere. Perché almeno, quel malessere, era famigliare. Era qualcosa che conosceva, che lo accompagnava da così tanto tempo da averlo ormai convinto che non esistesse un prima, ma solo quel malessere costante e onnipresente. Hugo non era un malessere, ma il malessere era Hugo.

    DARA:
    CITAZIONE
    «Ok. Comunque, il problema è un altro... non sono io, sei tu. Sei vivo»
    E su quello, Dara, non poteva ribattere. «Cioè non- non vuoi più uscire con me perché non sono morto?»
    Il fantasma del fu serpeverde annuì.

    GIN:
    CITAZIONE
    «dimmi, qual è il tuo problema?» che insomma come domanda da rivolgere a Vittorio Emanuele Linguini era piuttosto complicata, e si rendeva conto che la gamma di risposte era più che ampia e poteva prevedere storie che partivano dai primi momenti d’infanzia del giovane, ma Gin volle essere positiva

    JAMIE:
    CITAZIONE
    «puoi avermi, e odiarmi comunque» il cuore in gola, e la bocca asciutta. Sentiva di essere molto vicino a rompere almeno un paio di regole, ma non sarebbe stato lui ad infrangere quel tacito patto – non avrebbe fatto nulla per impedire il contrario. «puoi amarmi, e odiarmi comunque» suggerì al suo orecchio, perché era vero. Si allontanò quanto bastava a cercarne lo sguardo; non rideva, Jameson Black Barrel Hamilton. Negli anni aveva mentito a William, più volte, ma era l’unica persona con cui fosse anche stato sincero. Sapeva che fosse in grado di riconoscerla, quell’onestà cruda e poco abituata a sgusciare fra denti serrati ed affilati.
    «puoi odiarmi e basta. Ti aspetto comunque, gugi»
    L’aveva sempre fatto.

    PIZ:
    CITAZIONE
    «sposami, e ti prometto che ti renderò la donna più felice del mondo, penn hilton.»

    DICEMBRE 2023
    (lo metto già così possiamo fare la versione migliore di noi stessi dal 2024 mettendoli mese per mese)


    MOOD:
    CITAZIONE
    Avrebbe voluto, e per un paio di pressanti secondi, si diede il permesso di farlo, stringendo con più forza le dita sul braccio di Cory. Senza provare a scrollarselo di dosso, solo per far male. Non lasciando segni, se non un vago ricordo. L’ennesimo. Così strinse, e serrò la mascella, ed inspirò piano cercando di quantomeno rallentare l’andatura altalenante del proprio battito. Una tachicardia giustificata, considerando che un perfetto sconosciuto gli stava fottutamente puntando una pistola addosso, ed anche una che con quel ferro vecchio aveva poco a che fare. Più personale, ed intima; complicata da tanti fattori destinati a consumarsi ed alimentarsi fra loro. Tipo il poterne riconoscere la forma contro le spalle, diverso ma non del tutto, e decisamente non abbastanza da renderlo estraneo malgrado lo fosse. Tipo che senza spazio personale, potesse sentire l’eco dell’adrenalina nella cassa toracica dell’altro premere un ritmo sconosciuto contro la schiena,
    (“A me sembra abbastanza reale”)
    e soprattutto, la questione più grave e tragica di tutte, non potersi tenere per sé il proprio. Dire che odiasse potesse percepirlo, sarebbe stato un eufemismo ed una barzelletta, e non gliene fregava neanche un cazzo che il biondo fosse all'oscuro dei motivi. Era già più di quanto fosse disposto, ancora, a concedere.
    Solido. Concreto. Impossibile. Non cercò di spostarsi. A quel punto, perchè avrebbe dovuto.

    HANS:
    CITAZIONE
    Sì, lo aveva dimenticato; quante altre cose, scivolate addosso la spessa coltre tirata su dalle droghe, aveva dimenticato in quei mesi? In quegli anni? Metà della sua vita, Hans, non ricordava nemmeno di averla vissuta; si era trascinato fuori dal letto (quasi) tutti i giorni per inerzia e abitudine, senza mai dare un peso alle giornate; aveva fatto cose che non erano rimaste impresse, e detto o sentito altro che era stato spazzato via da una tormenta costante.
    Forse, dopotutto, non ricordare era stato un po’ una benedizione: c’erano cose di cui non andava fiero, ed era felice di non avere assolutamente idea di tutte le voci da annoverare nella lista.
    Anche in quel momento, con Check ad un palmo da sé, il pugno stretto intorno alla maglia, e i denti in bella mostra, era felice di non avere ricordi tangibili e concreti di un prima — sarebbe stato quello il primo momento a rimanere impresso a fuoco nella sua mente, allora? Chiudendo gli occhi, avrebbe immaginato di nuovo il viso di Check nascondersi nell’incavo della sua spalla, la pelle bollente a contatto con quella ancora più calda di Hans? Il tremolio febbrile provocato dalla luna, in un caso, e dall’astinenza (o forse qualcos’altro) in lui?

    HUNTER:
    CITAZIONE
    Era stato un ingenuo a pensare che ne sarebbero usciti illesi anche quella volta, che le avrebbe fatto da scudo, che l’avrebbe protetta come al solito. Lei che non aveva bisogno di un ragazzo troppo smilzo e troppo alto per portare avanti le sue battaglie. Si era illuso di poter essere quella barriera che la teneva lontana dal dolore, il cuscino che ammortizzava e attutiva le sue cadute affinché si facesse male solo uno dei due, affinché lei potesse continuare a compiere i suoi salti nel vuoto e le sue acrobazie potendo sempre contare su una rete di sicurezza, la sua.
    Hunter era solo Hunter.

    HAMISH:
    CITAZIONE
    Finalmente, prese fiato per più di dieci secondi, fissando il ragazzo.
    Fissandolo ancora.
    Fissandolo ancora (perchè arianna ha avuto dal Signore Dio il dono della parola, ma gesù non voglia sappia metterlo a frutto ponendo più di due parole una dopo l'altra dando loro un senso compiuto per creare un senso di attesa e suspense).


    Edited by pipe dream - 28/1/2024, 13:34
  10. .
    CIAO NYXINA BUON NATALE IN RITARDO E BUON ANNO !!!
    Non so cosa sia, mi dispiace per come è venuto, nella mia testa era diverso ma non sono brava . sono altre le persone che fanno le grafiche qui... questa è la mia... terza (?) quindi mi dispiace !! però ecco, in attesa che qualcuno te ne faccia qualcuno di più carino... ti regalo questo scempio ma fatto con il cuore <3
    i swear i tried



  11. .
    Hey Dorothea
    Do you ever stop and think about me?
    Censorship Chief Drama QueenProbably Milf
    surely a mother
    DOROTHEA LUCRETIA
    LOVECRAFT
    E niente, un nuovo player è apparso nel disperato teatrino che non esista a rammendare, a me come marionettista della signora Lovecraft che sta cosa esiste da anni, e alla cara capa censuruna che è per una buona causa, una causa molto nobile «E quale sarebbe la buona causa, signorina Hadaway?» e ti guarda Lydia, manco fosse Miranda Pristley in persona. Perché le parole buona causa avevano molte sfumature e se i bambini non centravano non aveva assolutamente la pena. Dorothea è così, e anche se le spieghi che non avrebbe potuto fare nulla per contrastare questo nemico insormontabile a lei non frega proprio niente perché «Beh, il mio non è un nome comune. Lei conosce altre Dorothea? No.» in realtà sì, siamo assolutamente convinti di sì perché ok che è un nome molto Old Money Aesthetic, ma non è impossibile che nel mondo ci siano altre Dorothea. Eppure lei deve sentirsi bellissima, unica, speciale il che è fastidioso, come ogni Capo che si rispetti. Is this il Diavolo veste Prada dei poveri? Forse. Ma per favore Lydia, tieni duro, fallo per noi.
    «E lei lo sa che potrebbero prendermi sul serio se lo dicessi? Mia cugina è uguale a me.» cioè non è che lo dice con saccenza, è che la realtà che collide con la fantasia. Sua cugina è davvero uguale a lei, sembra la sua gemella quindi... Sì, il suggerimento potrebbe pure funzionare, questo sembra voler far intendere. Magari al posto degli agnellini sacrificali sarebbe stato meglio mettere la foto del nuovo curp della cara Sabrina, la cugi della Thea.
    Però, buona causa o meno la stordita signora Lovecraft era la paladina del decoro e del buon costume, al diavolo che fosse stato il ministero o qualcuno al suo interno a fare quel fotomontaggio, bisognava individuarlo e... Beh, farci due chiacchere. E se la diplomazia non sarebbe stata sufficiente, si sarebbe pensato ad altro per convincere colui o colei che aveva creato questo abominio.
    Infondo non era forse la censura ciò che le riusciva meglio?

    I've seen the world, done it all, had my cake now
    Diamonds, brilliant, and Bel Air now
    Hot summer nights, mid-July
    When you and I were forever wild
    The crazy days, city lights
    The way you'd play with me like a child
    LANA DEL REY
    YOUNG AND BEUTIFUL
    THE GREAT GATSBY


    23) Un adorabile Crup. Ma come, non vi basta? E va bene, la vera chicca è che il suo mantello cambia colore in base all’umore della creatura magica. Starà a voi determinare a quale colore corrisponde una determinata emozione.
  12. .
    CITAZIONE
    Da quando era finita la guerra, la vita di Yejun aveva preso una piega inaspettata... soprattutto contando che era appena... finita... una guerra.

    ma la smettete di farmi ridere da sola. yejun
  13. .

    lydiahadaway
    Avrebbe dovuto immaginare che sarebbe stata una lunga, lunga giornata, quando quella mattina, mettendo piede all’interno dell’ufficio del Quinto Livello, aveva trovato Nathaniel Henderson già seduto dietro la scrivania. Evento più unico che raro, se non si consideravano le volte in cui lo trovava addormentato dalla sera prima – capitava i primi tempi, quando quel livello era tutto nuovo, e gli ultimi, quando tutto era cambiato. Aveva un’espressione… particolare. Pensosa. Funerea, con il pugno chiuso sulle labbra, e seri occhi azzurri puntati su qualcosa di fronte a sé. L’unico segno che diede di averla sentita entrare, fu alzare un indice nella sua direzione ed intimarle di avvicinarsi. Lydia non era preoccupata. Sapeva riconoscere i mood di Nate, e difficilmente quando la situazione era critica, la accoglieva con quella negatività – il contrario, piuttosto. A probabilità, o Costar aveva previsto un terribile anno nuovo sul fronte relazionale, o la sua fanfiction preferita era andata in hiatus.
    «orsi»
    Corrugò le sopracciglia, Lydia.
    Nathaniel scosse il capo, la lingua a schioccare contro il palato. «orsi, lydia. Polari. E un pinguino. Apprezzo l’inquadratura – pensi mi abbiano photoshoppato? Non mi sento photoshoppato. E la colorazione porta in risalto i miei occhi. Slay! – ma orsi. L’anno scorso, avevo lo squalo. Quest’anno, winnie the pooh albino» Nathaniel intrecciò le dita sotto al mento, osservando distratto un punto nel nulla cosmico. «dove ho sbagliato» Seguì la direzione del suo sguardo verso il calendario posato sulla scrivania. Aveva bisogno di almeno un altro tè prima di affrontare quella che immaginava sarebbe stata una lunga, intensa, discussione dove avrebbero smontato pezzo per pezzo la composizione di quell’immagine, cercando e trovando un senso che andasse a genio all’Henderson e placasse i turbamenti del suo ego. Provò ad iniziare con un «nuotano molto veloci» perché gli sembrava una caratteristica di cui andare fieri, e «hanno la lingua blu» perché era particolare ed interessante, qualità che sapeva Nate apprezzasse.
    «sai chi c’è dopo di me? Alister. Alister black, lydia» Nate puntò un indice sulla foto, osservandola con un’offesa così palese, che sentì sulla punta della propria lingua il bisogno di scusarsi in vece di chiunque avesse commesso quel vile atto. «è un affronto personale. La gente non vorrà neanche vederlo il mio mese, per passare a quello successivo – e non ho problemi di autostima, so di essere bello. Ma Alister!» Si dissociò per il resto del monologo, preferendo sfogliare il resto del calendario. Solo quando arrivò alla fine, provata da quell’esperienza, alzò gli occhi verdi sull’Henderson. «direi che sei stato fortunato» c’erano immagini, e perché quelle di Jack, Elias e Aidan, che non sarebbe riuscita a cancellare dalla propria mente neanche con un oblivion. Ne seguì una lunga pausa riflessiva da parte di entrambi.
    «già che sei in piedi, prendici un tè. Poi analizziamo il pinguino. Quanto te ne intendi di pinguini? Mi sembra un pinguino imperatore, ma ho bisogno della mia lente …..»
    Una lunga. Giornata.
    Decise che il tè meritava di prenderlo fuori da lì – valeva come commissione lavorativa – ma avrebbe dovuto immaginare che l’Henderson non fosse l’unico sconvolto dall’uscita di quella mattina. Ogni anno, seppur con protagonisti diversi, era la stessa storia. Chiunque fosse l’artefice di quella raccolta fondi, doveva davvero avere un gusto particolare per il caos; in parte, non poteva che apprezzarlo. Si chiese se non fosse il Ministro stesso. Fu per puro caso che rimase incastrata nella conversazione fra la Lovecraft e quello che, dalla divisa, doveva essere un Pavor. Per errore, al «Una cosa del genere è inammissibile, chi ha creato una cosa del genere?» del Capo della Censura, ne incrociò lo sguardo.
    Murphy le aveva spiegato che le interazioni con le persone funzionavano come nel gioco dei Pokèmon: se li guardavi, eri obbligato ad intervenire, e la conversazione potevi solo skipparla velocemente, ma senza poterla evitare. Tentò un flebile sorriso di circostanza a labbra unite, abbassando lo sguardo sul calendario e rialzandolo sui due.
    «è per una buona causa» tentò, perché era vero. Le malattie veneree continuavano ad essere un problema perfino nel ventunesimo secolo, ed i fondi non bastavano mai. Dato che ormai era navigata nell’ambito, accennò al volto del pavor sul calendario, passando poi l’indice verso il viso del ragazzo in carne ed ossa. «ci sono delle differenze. Piccole, ma ci sono. È indicato solo il nome, che è piuttosto comune, ed il livello del ministero. Le foto sono abbastanza modificate da non permettere alcuna mossa legale» erano già troppe parole tutte insieme, e le rimpianse non appena le ebbe pronunciate. Scosse il capo, sollevando un’occhiata di scuse sulla quasi collega – a giorni alterni, in quanto Lydia, oltre ad essere assistente di controllo poteri, era anche storiografa, lavoravano nello stesso dipartimento. «può sempre dire che sia sua cugina?» Nei film funzionava.
    annie b.storiografaa. controllo27 y.o.

    every social interaction i initiate
    feels like i've violated like 15 untold rules
    gif credit: rogerdeakinsdp.tumblr.com/
    ms. atelophobia panics at a lot of places beside the disco
  14. .
    Hey Dorothea
    Do you ever stop and think about me?
    Censorship Chief Drama QueenProbably Milf
    surely a mother
    DOROTHEA LUCRETIA
    LOVECRAFT
    E mentre siamo nel totale panico, perché sì pora stella la Thea è nel panico, ecco che le si avvicina un salvatore. Suo marito? Nah, è inutile quell'uomo insomma uno che non ha gusto ed ama la modernità è un po' inutile (semicit.), ma uno dei giovanissimi Pavor che ridestano la censurina e la fanno girare vero di lui.
    «Oh salve... Hunt giusto? Come va?» sì perché quel cretinetto del marito ci parla e poi c'è da dire che la Thea non sa distinguere bene gli asiatici. Son tutti uguali per lei.
    Comunque sì, la signora censurina, dall'alto della sua mise da atelier e con le mani che tremano consegna l'oggetto del demonio al giovane pavor avvertendolo «Preparati mentalmente...» e che ahimè «Sì.» c'è anche lui, e più precisamente nel mese di giugno circondato dalla savana, zebre, giraffe e... Is that un falco? Che diavolo ci fa un falco nella savana? Ma questi le sanno fare le ricerche? O semplicemente siamo noi che non sappiamo se esistono i falchi anche nella savanna. Boh.
    «Una cosa del genere è inammissibile, chi ha creato una cosa del genere?» ed è loro compito o meglio il suo quello di censurare trovare il colpevole di quell'abominio. Inoltre, era proprio in momenti come questi in cui si trovava a combattere da sola guerre così stupide importanti che necessitava della sua magicissima e bellissima copertina che la faceva sentire protetta e al sicuro. Un po' come quando la abbracciava il suo consorte, ma meglio.
    Beh, ora non pensiamoci, ora troviamo il maledetto colpevole santo cielo così possiamo continuare ad essere bellissime, lindissime e perfettissime.
    E fregne, perché la signora Lovecraft è questo. FREGNA.
    Sì, inserite il meme di Obama che si mette la medaglia da solo, don't mind me.
    I've seen the world, done it all, had my cake now
    Diamonds, brilliant, and Bel Air now
    Hot summer nights, mid-July
    When you and I were forever wild
    The crazy days, city lights
    The way you'd play with me like a child
    LANA DEL REY
    YOUNG AND BEUTIFUL
    THE GREAT GATSBY



    14) Una coperta, la migliore amica che si possa desiderare durante i freddi inverni; è grande, morbida e molto calda, e ha la particolarità di simulare come un affettuoso abbraccio intorno a coloro che vi si avvolgono dentro, la cura contro la solitudine e le giornate più difficili.
  15. .
    Koreain Hunt
    Arcade
    Duncan Laurence
    I got addicted to a losing game.
    Ha sentito cose. Tipo essere finito su un calendario sexy senza saperlo.
    Sicuramente molto meglio di quelli dei professori di Hogwarts che sua sorella gli ha inviato.
    Peccato che ancora non l'abbia nemmeno visto. Non ancora.
    C'è da dire che, dall'alto del suo egocentrismo, è ovvio che sia finito in un calendario del genere, sebbene ha leggermente timore di come ci sia finito.
    In che cosa. Quanto nudo. Completamente nudo?
    Qualcuno si è masturbato sulla sua pagina? Chi?
    Perché se è qualcuno di bono, magari può proporgli di farlo insieme. Anche se rimane un* perverit*.
    chissà se c'è anche qualcun altro e perché non sia dedicato solo a lui?!
    uh lo sguardo viene attratto da un repentino cambio di colori di una signorina. Ma non una qualunque! Rain la conosce e riconosce: La fregna di Lovecraft. Parole non sue ma, di un suo collega.
    Sta perfino parlando da sola....e quindi nulla, è curioso e si avvicina con passi felini Tutto ben... wait a minute!! le labbra si aprono sorprese posso vederlo?! ... ci sono anche io giura di non essere un pervertito mentre è al Ministero. O in giro. Poi Dorothea stupenda eh! Ci mancherebbe ma, sarebbe 100% safe anche da nuda con lui.
    itnotjazminn
    idc if you're 5 ima argue back

    gifs:axolotlgifs.tumblr.com
    i panic! at (a lot of places besides) the disco
    i see it, i like it, i want it, i got it

    Mi fa sentire male.
    CITAZIONE
    18) Un calendario sexy dei professori di Hogwarts. Non vi è dato sapere se sia reale o se vi sia un incantesimo a modificare i volti, ma quello che sapete è questo: basta sfregare la pagina perché una mini-versione del soggetto raffigurato prenda vita. E’ capace di recitare alcune frasi, con tanto di dediche personali.
80 replies since 6/6/2022
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