Votes taken by teen4ge dirtb4g

  1. .
    I don’t give a f**k
    uno scricchiolio, un suono ovattato che accompagnava le notti al dormitorio serpeverde, mura sommerse dalle oscure acque del lago simbolo della scuola.
    un malessere che le impregnava le membra da giorni, un malessere che non c’entrava nulla con le ferite che squarciavano la pelle candida della Parker.
    avrebbe lasciato correre, se quel malessere le si fosse presentato mentre era avvolta tra le morbide lenzuola del suo letto scolastico. ma non si trovava a scuola.
    si trovava in un letto asettico d’ospedale, dopo essere stata colpita da dei detriti, molti detriti di un edificio che era lì vicino, tornava tutto in effetti, ma perché si sentiva come se le mancasse un pezzo?
    era già la terza volta in quella notte che sognava cose che al suo risveglio, cruento e immotivato, non riusciva a ricordare, ed era strano, lei non aveva mai sofferto di insonnia, nemmeno quando le suore per punirla la facevano dormire in uno scantinato putrido nel quale la sua unica compagnia erano i topi; si sentiva strana, quasi triste, forse… di quei sogni riusciva a ricordare unicamente il viso di Paris, distrutto, e lei che gli carezzava il capo consolandolo, ed ogni volta si svegliava con una sensazione terribile allo stomaco.
    sospirò, spostando le gambe dal materasso al pavimento, quest’ultimo poteva sentirlo, freddo e tagliente sotto le piante dei piedi, con fatica si tirò su, una mano sullo stomaco, dove poche ore prima aveva scoperto di avere tanti… fori. avrebbe proprio voluto sapere che tipo di detriti le avevano lasciato quelle strane ferite.
    aprì la porta e iniziò a trascinarsi lungo il corridoio buio e quasi inquietante, erano pur sempre le tre di notte ed era quasi certa che non avrebbe trovato nessuno lì fuori a farle compagnia, beh in effetti quasi certa «…Paris» lo chiamò con tono piatto, fermandosi sul posto, pigiama a quadroni, capelli neri sciolti sulle spalle fino ad arrivarle ai fianchi, una faccia stanca e piedi scalzi «non riesci a dormire?» lui, che era stato coinvolto nel suo stesso incidente, lui che occupava i suoi sogni, unica cosa che rammentava di quei probabili incubi «come ti senti? sei ancora ammaccato?»
    si poggiò al muro, stanca di tenersi in piedi, quel maledetto dolore al torace a ricordarle che era lì per un motivo
    «sappi che…» «sappi che qualsiasi cosa sono lì» «qualsiasi cosa sono lì » disse, indicando con un cenno della testa la camera in cui l’avevano sistemata, com’era crudele il destino, le prime parole che rivolgeva a Paris erano come le ultime che gli aveva rivolto sul campo di battaglia.
    ma questo lei, non poteva saperlo

    Delilah
    Parker


    It takes my breath away
    Soft hearts, electric souls
    hothead
    “what are you looking at?”
    amnesia — 17 y.o, slyterin, confusedTake my picture now, shake it 'til you see it
    And when your fantasies become your legacy
    Promise me a place
    in your house of memories
    house of memories
    panic! at the disco
    moonmaiden, guide us
  2. .
    più razionali e metodici dei berserker, i cacciatori studiano attentamente le loro prede prima di passare all’attacco, considerando ogni punto debole.
    le serviva un posto in disuso per preparare la mazza.
    e quale posto migliore della cappella slash aula inquietante slash rifugio di ictus?
    non era di certo un segreto che ci fosse nell’aria quel sentore di ribellione nei confronti di chi, il ministero, nascondeva il fatto che fossero sparite delle persone.
    delle persone e dei ragazzini.
    Theo era sparito da un mese.
    Paris era depresso.
    ma davvero depresso.
    talmente depresso che si era confidato con lei.
    Paris Tipton e Delilah Parker avevano avuto una conversazione civile, senza minacciarsi di tirarsi un destro sul naso, e lei non lo aveva nemmeno trovato strano??
    soffiò via una ciocca di capelli corvini martellando l’ennesimo chiodo nel legno, con un martello che aveva trovato nel suo baule e rubato chissà da dove, non ci aveva pensato due volte a prepararsi alla missione per recuperare, tutti ma soprattutto, quella testa di cazzo di Theo; non poteva almeno non provarci, le mancava e, inoltre, i suoi amici erano d’accordo con lei sul partire e, se ce ne fosse stato il bisogno, combattere soprattutto.
    sollevò la mazza, ormai parzialmente chiodata, e fece caso all’ombra inquietante dietro di se che interrompeva il percorso del sole verso le sue spalle, strinse le labbra e la mano destra sulla mazza, mentre poggiava il martello sulla prima superficie possibile e si girava all’indietro pronta a colpire chiunque stesse cercando di colpirla di sorpresa alle spalle… «Ictus, mi hai fatto venire un infarto» e non disse un ictus perché le sembrava troppo scortese, a lei, sgonfiò il petto sollevata «stavo per colpirti, almeno avvisami la prossima volta» si sedette sul tavolo, rigirandosi qualche vite fra le dita «cos’è quella faccia da funerale,mh?» non aveva motivo di essere triste, se si escludeva il fatto che dovesse partire e lasciare la sua ragazza a casa.
    ma quelli erano dettagli


    Delilah
    Parker


    Grabbed my hand, pushed me down
    Took the words right out my mouth
    Guerriero Cacciatore
    hanno la possibilità di togliere da 5 a 10 pd ad una difesa avversaria. il numero estratto viene tolto secco dal totale della difesa del nemico.
    MAGO
    MAGO
    17 y.o. — slytherin — beaterEenie, meenie, miny, mo
    Your mother said to pick the very best girl

    And I am
    Tag, you’re it
    Melanie Martinez
    moonmaiden, guide us
  3. .
    golden retriever🫰🏻
    @amourchasse_croise
    @fr__
    @fuckoff
    infatti!! non vedo il motivo di condividere cose non vere, mia sorella era lì ed è tornata a casa con un colpo di fortuna, i testimoni hanno visto l’hotel sparire davanti ai loro occhi senza poter fare nulla!! spero stiano tutti bene, sinceramente sono in pensiero
    01.26 - 04/03/2024 - powered by twizard
  4. .
    more cappu than cino
    @howifuckyourmother
    @cryabout_it probabilmente stanno provando su di loro il nuovo vaccino anti magia, lol, il prossimo passo sarà pretendere che tutti ne facciano una doppia dose…una storia già vista, no?
    00.55 - 04/03/2024 - powered by twizard
  5. .
    Delilah Parker

    Can you hear the silence?
    Can you see the dark?
    Can you fix the broken?
    Can you feel, can you feel my heart?


    Slytherin ✧ Beater ✧ VI year
    Can you help the hopeless? :
    Well, I'm begging on my knees
    Can you save my bastard soul?
    Will you wait for me?
    I'm sorry, brothers, so sorry, lover
    Forgive me, father, I love you, mother


    Quindi.
    Gli affidavano davvero dei pazienti?
    cioè sti tipi erano malati e loro, studenti manco così tanto affidabili in alcuni casi, dovevano curarli. così a sentimento. se avessero sbagliato sarebbero rimasti a vita, mutilati nei migliori dei casi.
    Beh,comunque, non era affar suo, Delilah aveva imparato a prendere la vita così come le veniva qualche giorno prima, quando si era ritrovata zuppa, e rinchiusa, nella stanza delle necessità con Lestrange, che per qualche strana ragione l’aveva seguita e importunata per tutto il tempo.
    importunata? si poteva dire così? ….unless?
    sì poggiò due dita sullo zigomo per accertarsi che le guance non si fossero accaldate, quello che succedeva nella stanza delle necessità rimaneva nella stanza delle necessità. non c’era bisogno di farne parola con nessuno.
    quello che succedeva al san mungo invece, beh quella era una questione diversa.
    «mh» un verso dubbioso mentre aiutava il più simpatico degli Oh con il distillato «ho l’impressione che non sia abbastanza» perché si, sarebbe guarito, sempre nelle migliori delle opzioni, e avrebbe ripreso ad avere le solite funzioni vitali, ma??? la mano? «dubito che quella torni com’era da sola» non fece niente per qualche secondo, sperando che qualcuno si proponesse per aiutare quella povera anima pia «ok ok, non troppo entusiasmo, vado io» mani sui fianchi e sguardo alla geolier che presenta la sad verso il letto del paziente «vediamo» recuperò la bacchetta e la picchiettò un paio di volte sulla plastica di quella mano, sperando funzionasse

    I give it all my oxygen,
    so let the flames begin ©




    CODICE
    <div class="card objs matricola trasfigurazione">
    <h2>incantesimo laterem</h2>
    <p><b>Formula:</b> <i>corpus latericius </i>.  trasfigura una parte del corpo, se non tutto il corpo, in un mattoncino lego, ovviamente con le sembianze delle varie parti del corpo, chi viene colpito da questa maledizione perde sensibilità all’arto trasfigurato e non può più usarlo in alcun modo</p>
    <h6><span>verbale. di colore rosso. Puntare la bacchetta verso l’arto che si vuole trasfigurare e pronunciare la formula mentre si traccia un quadrato con la bacchetta.
    </span></h6>
    </div>
  6. .
    Delilah Parker
    Oh, the misery
    Everybody wants to be my enemy
    «Ho da fare» aveva detto Delilah Parker mentre aveva visto per l’ennesima volta in quella settimana Ictus venire verso di lei con fra le mani un telefono, e già lì Benedictus Deogratias che aveva un cellulare, e con un’espressione allarmata, probabilmente ancora una volta non sapeva cosa rispondere alla sua fidanzata, probabilmente ancora una volta voleva che gli dicesse come risponderle, si chiedeva perché proprio lei, che la delicatezza non riusciva nemmeno ad immaginarsela, doveva prestarsi a scrivere messaggini amorosi ad Erisha Byrne «Ho da fare davvero» si, era diretta verso la sua ora settimanale di detox da tutto e tutti e non aveva intenzione di essere interrotta, nemmeno da Benedictus, per quanto gli volesse bene «scrivile che non vedi l’ora di vederla stasera e che la sogni spesso, non è la verità in fondo? » alzò le spalle con un’espressione impassibile sul volto «magari però evita di dirle che la sogni nuda» ecco, Benedictus a volte poteva essere fin troppo esplicito nella sua ingenuità, mentre Delilah era esplicita solo nella sua maleducazione, ingenua, ma pur sempre maleducazione.

    Era sicura che non avrebbe mai capito cosa si provava a rimbambirsi dinnanzi a qualcosa che ti ricordasse l’altra persona, evidentemente il “nuda” che aveva pronunciato prima aveva davvero fatto volare Ictus in un’altra dimensione visto che era diventato color peperone e non le aveva risposto, Delilah gli aveva dato la sua solita affettuosa pacca sulla spalla ed era andata via, quel sabato pomeriggio non aveva allenamenti ed aveva proprio tutta l’intenzione di starsene da sola, capitava spesso che sparisse per ore intere e che nessuno riuscisse a reperirla, semplicemente si rifugiava nella stanza delle necessità, dopo essersi assicurata che Hook dormisse e che fosse a posto con il cibo, per fare quello che più l’aggradava: nulla.
    Era talmente frenetica la vita dopo che era riuscita ad accaparrarsi il ruolo da battitrice, e adorava i suoi numerosi e rumorosi amici, ma aveva bisogno del momento detox come sara quando usciva a fare pausa sizza, e quale luogo migliore di una stanza che diventava ciò di cui aveva più bisogno? una volta era diventata un enorme letto a baldacchino dove aveva dormito tutto il giorno, altre volte era una stanza antica, dove nel bel mezzo c’era una scacchiera, altre volte ancora una biblioteca con i suoi libri preferiti, quelli che non aveva a disposizione lì a scuola, maggiormente horror e thriller; quindi, con le mani incrociate sotto al petto, e i capelli intrecciati in malo modo, fece il solito rito di camminare per tre volte dinnanzi al luogo dove appariva la stanza di solito «andiamo…» disse impaziente, poi quando vide il maniglione apparire dinnanzi ai suoi occhi sorrise soddisfatta, e con una leggera spallata aprì il portone.
    ma come al solito, non si era guardata intorno.

    gif code
    17 y.o.
    Beater
    Slytherin
  7. .
    Stormi BlackwoodV yearChaser




    forse era stato il freddo ma i neuroni della cacciatrice corvonero erano probabilmente congelati, visto che aveva avvisato paris quando era Geri ad essere presa di mira dal bolide«scusate» evidentemente non avevano di meglio i corvonero per aver scelto lei. ma ehi!!! era felice!!! «MIA!!» disse afferrandola davvero, sta volta, e si avvicinò agli anelli cercando di tentare un tiro

    «hhh» mi serve

    Teeth
    5sos
    living in the middle between the two extremes
    (eliandi's version)


    tira in porta
  8. .
    Delilah ParkerVI yearbeater

    « non muore ancora nessuno?» chiese alla prima persona di fianco a lei, Delilah Parker, mentre sedeva malamente sugli spalti, strofinò le mani coperte dai guanti e prese un bel respiro prima di usarle come megafono per dire « BEN, PARIS FATELI SECCHI!!», poi affondò di nuovo il naso nella sciarpa verde argento, tenendo gli occhi sulla partita

    …Ready for it?
    Taylor Swift
    living in the middle between the two extremes
    (eliandi's version)


    tifo corvi


    Edited by teen4ge dirtb4g - 2/12/2023, 16:11
  9. .
    Delilah Parker
    She said “I’mma show you how to act”
    “Momma don’t talk like that”
    She gonna hit me with a baseball bat
    Delilah Parker aveva tanti difetti e pochissima pazienza, ma forse uno dei suoi pochi pregi era la furbizia, per quello stette in silenzio mentre Alexander la prendeva palesemente per i fondelli senza nasconderlo più di tanto; un sorrisetto nervoso si dipinse sulle labbra della neo-battitrice mentre saliva a cavallo del manico di scopa, dopo aver incantato un paio di bolidi e riposto la bacchetta, e si sistemava l’attrezzatura sulle spalle e sulle mani «per tua informazione capitano» afferrò la mazza con entrambe le mani portandosela sulla spalla «le mie unghie staranno benissimo anche dopo questo allenamento, ma se ti interessa così tanto lo smalto posso prestartelo» magari uno verde, come la tua faccia avrebbe voluto dirgli, ma voleva almeno gareggiare per il posto in squadra, magari avrebbe potuto riversare la sua rabbia contro i bolidi «io non vado da nessuna parte.» aprì e chiuse un paio di volte le dita della mano sinistra facendole scrocchiare e osservando le proprie unghie smaltate di nero sposarsi perfettamente con i guanti di pelle di drago che indossava «ma se fossi in te starei attento ai bolidi» un sorriso malefico mentre lo guardava direttamente negli occhi, ignorando la differenza di altezza non indifferente tra loro «a volte impazziscono» e magari avrebbero preso finalmente la sua faccia cancellandogli quel sorrisetto impertinente che le dava sui nervi.

    cinque minuti dopo delilah aveva ribattuto talmente tanti bolidi che aveva perso il conto di quante volte la mazza avesse toccato le bocce impazzite, ribattè ancora una volta guardando il bolide sposarsi perfettamente contro la faccia del proprio avversario e sibilò «<i>scusa!!» disse mentre si affacciava leggermente per accertarsi che stesse bene, aveva visto del leggero sangue dal naso ma supponeva che il compagno godesse di buona salute e che madama chips l’avrebbe fatto tornare come nuovo.
    sì guardò intorno esclamando un «quindi il posto è mio?» probabilmente si visto che erano rimasti solamente in due sulle scope; si rigirava la mazza fra le mani, i bolidi sembravano sempre essere dalla propria parte e questo le piaceva molto, alexander invece vagava indisturbato a mezz’aria come se fosse stato un auror in cerca di tracce di crimini irrisolti, un bolide andava verso di lei e delilah impugnò la mazza rispedendolo casualmente verso il proprio capitano «ops» con tanto di alzata di spalle «Capitano attento al bolide!! » gridò con una mano accanto alla bocca, sul viso un accenno di sorriso ben nascosto che solo chi la conosceva perfettamente avrebbe saputo cogliere

    gif code
    16 y.o.
    beater?
    ben10
  10. .
    Delilah ParkerVI yearbeater

    era sempre distratta dal ronzio nelle orecchie che la portava a girarsi nella direzione dei cercatori, per vedere a che punto fossero, se avessero messo un punto alla partita
    si certo.
    «un…bolide? e di nuovo verso alexander, ugh «break!!» le disse mentre girava verso il cercatore «ALEXANDER» e non capitano? mh.
    cercò di ribattere il più forte possibile verso avery

    …Ready for it?
    Taylor Swift
    living in the middle between the two extremes
    (eliandi's version)


    CODICE
    ((6) <b>DIFESA ALEXANDER (del + break):</b>
    <b>BOLIDE (del): </b>


    (6) DIFESA ALEXANDER (del + break): lo chiama
    BOLIDE (del): ribatte verso avery
  11. .
    Delilah ParkerVI yearbeater


    «ops» quando il bolide prese in pieno alexander, era troppo lontana per dibatterlo «mi so difendere da sola, bada a te piuttosto » quasi ringhiò nella direzione del suo capitano mentre provava a scostare Break «attenta!!!» poi verso il bolide pronta a ribattere verso raz

    …Ready for it?
    Taylor Swift
    living in the middle between the two extremes
    (eliandi's version)


    CODICE
    (20) <b>DIFESA BREAK ( delilah + break):</b>
    <b>ATTACCO (delilah): </b>


    (20) DIFESA BREAK ( delilah + break): la sposta
    ATTACCO (delilah): ribatte su Raz
  12. .
    Delilah ParkerVI yearbeater


    «non pensavo di aver battuto così forte» un fischio lasciò le proprie labbra mentre osservava il bolide volare via e fare danni «scusa chat noir, non volevo» alzò le spalle, ma fece giusto in tempo a vedere il bolide che la stava puntando «non mi chiamo alessandro ma grazie per il pensiero» e ribattette contro Donby

    …Ready for it?
    Taylor Swift
    living in the middle between the two extremes
    (eliandi's version)


    CODICE
    ((3) <b>DIFESA DELILAH ( delilah + Break ):</b>
    <b>ATTACCO (delilah): </b>


    (3) DIFESA DELILAH ( delilah + Break ):si sposta
    ATTACCO (delilah): ribatte su donby
  13. .
    Delilah ParkerVI yearbeater


    dopo tanti allenamenti, un provino, delle quasi scazzottate con il proprio capitano, il giorno tanto atteso era arrivato.
    si era infilata la divisa ed aveva scoperto che le stava larga. aveva rimediato con qualche incantesimo qui e la, e poi si era legata i capelli in modo meticoloso, in due trecce, così che non le dessero fastidio in volo; era arrivata in spogliatoio giusto per sentire il discorso motivazionale del proprio capitano «Ho scelto i migliori tra le Serpi, so che possiamo batterli. Anzi, imperativo non fallire. Mi raccomando », eyeroll, mano su quella degli altri «non facciamoci ammazzare» disse, prima di pronunciare la frase di rito

    E niente non erano nemmeno entrati in campo che già due bolidi volevano ammazzarli. Breve storia triste non molto allegra. beh almeno avevano la pluffa. «cerca di non fartela rubare» ad alexander «e magari anche di non farti uccidere!» gli disse, mentre volava verso il bolide, pronta a ribatterlo contro theo

    …Ready for it?
    Taylor Swift
    living in the middle between the two extremes
    (eliandi's version)


    CODICE
    (5) <b>DIFESA ALEX ( delilah + j ):</b>
    <b>ATTACCO (delilah): </b>


    (5) DIFESA ALEX ( delilah + j ): avvisa alex
    ATTACCO (delilah): ribatte su theo
  14. .
    Delilah Parker
    She said “I’mma show you how to act”
    “Momma don’t talk like that”
    She gonna hit me with a baseball bat
    «sicura di volerlo fare?»
    che detta così.
    Delilah osservò ictus in preda all’ansia mentre si sistemava le ginocchiere e finiva di intrecciarsi i capelli per farli rimanere fermi al loro posto durante la prova «per quanto non mai entusiasmi avere a che fare con quel tipo…» si abbassò e tirò con veemenza una stringa in modo da allacciarla per bene «ho sempre voluto fare la battitrice» disse dando qualche colpetto di tacco sul pavimento per essere sicura che le scarpe avessero aderito perfettamente «e poi così puoi tifare per me alle partite, ora che non c’è più la tua ragazza» sorrise malandrina prima di arruffargli i capelli e scappare via, non prima di aver urlato un vado, sono in ritardo!

    Il Quidditch l’aveva affascinata da sempre, ma era stato un sogno remoto che per Delilah non si sarebbe mai potuto coronare, troppo impegnata a sopravvivere per svagarsi, aveva capito che avrebbe potuto provare a fare quello che più l’aggradava solamente dopo la guerra, quando aveva visto tornare chi aveva dedicato la propria vita a ciò che più gli piaceva, senza motivo di andare più avanti, lei era fortunata, non aveva combattuto, aveva ancora la sua magia, aveva ancora i suoi amici, non c’era motivo per cui non potesse provare a fare qualcosa che avrebbe potuto renderla felice.
    Quando mise piede sul campo non si pentì affatto della scelta fatta, certo, conosceva le regole ed era discreta nel volo, ma era consapevole del fatto che fosse poco abituata al gioco vero e proprio rispetto ai propri compagni, ma non aveva paura di fare brutta figura, a differenza degli altri nessuno aveva mai avuto aspettative su di lei, era sempre stata una fra i tanti, una povera orfanella in più da sfamare, quella più problematica, malefica, poi la strega, la nemesi della buona scolaretta cattolica che avevano intenzione di creare; schioccò un paio di volte la lingua sotto il palato, afferrato il manico di scopa dopo aver pronunciato un Su! con veemenza, aveva ignorato il buon pomeriggio del capitano, un tipo spocchioso che otteneva tutto ciò che voleva, e che li guardava dall’alto non considerandoli alla loro altezza «Vorrei provare qualche parata e lancio con i bolidi oggi, che ne pensate? Dovreste dividervi per ruoli..» Delilah si avvicinò alle mazze (che detta così di nuovo) affermando un «io faccio la battitrice» con il suo solito tono di sufficienza, una mano sul fianco e sguardo quasi annoiato «dovremmo proprio incantarli, una mano?» chiese , sfilando la bacchetta dalla tasca.

    gif code
    16 y.o.
    beater?
    ben10
  15. .
    Delilah Parker
    I've been the archer
    I've been the prey
    Who could ever leave me, darling?
    But who could stay?
    Delilah Parker era una persona semplice.
    Le piacevano il Quidditch, o meglio, le piaceva picchiare la pluffa con la mazza, le piacevano i gatti, in cui spesso trovava una compagnia migliore delle persone, perché sapevano ascoltare e seppur non parlassero non esitavano a farti capire la loro gratitudine, Hook ne era un esempio, per tutto il periodo della guerra le era rimasto accanto acciambellandosi sulle sue gambe non facendola sentire mai sola, le piaceva l’ora di pozioni, dove poteva creare intrugli con ingredienti disgustosi senza sembrare troppo strana.
    La lista non era ancora troppo ampia, non le piacevano molte cose, ma di recente, da qualche settimana aveva aggiunto una voce alla lista.
    A Delilah Parker piaceva Bengali.
    Aveva sempre pensato fosse una questione di affetto, non aveva genitori o parenti, cosa che a Desdemona piaceva rimarcare ogni qualvolta la vedesse, e non sapeva esattamente come si amasse una sorella, aveva associato quel sentimento all’amore fraterno per tutta la vita, senza farsi ulteriori domande.
    Ma poi Bengali l’aveva ingannata.
    Se n’era andata via un giorno, a domani le aveva detto, l’aveva presa in giro, gettandola via come una cartaccia che non le serviva più:
    stare senza di lei era stato logorante, le si era spezzato quel cuore nero come la pece che si ritrovava, aveva soffocato urla nel cuscino maledicendosi ogni qualvolta pensasse al fatto che fosse sul campo di battaglia, e lei inerme in uno stupido orfanotrofio babbano.
    Delilah Parker era innamorata di Bengali Tipton e lei non ci aveva pensato due volte a lasciarla all’oscuro, ad abbandonarla, era innamorata, e la parte peggiore era che all’altra non importava niente di lei.
    Ed allora la tristezza si era tramutata in rabbia senza che lei potesse farci nulla, non le aveva scritto, mordendosi le mani ogni qualvolta queste ultime afferrassero il cellulare con l’intento di digitare un messaggio.
    non l’avrebbe mai perdonata.
    Era il pensiero che continuava a bazzicarle per la testa quando erano tornate a scuola , lei era viva, e solo Dio, al quale per la cronaca non credeva, poteva sapere quanto aveva pregato, lei che vedeva la religione come un trauma, per far sì che questo avvenisse, ed aveva tenuto quell’espressione neutra per non tradirsi, per non far fuoriuscire nulla.
    Sistemarsi in stanza, rimettere la divisa, le era sembrato così inusuale, aveva vinto Abbandon, giravano voci sul fatto che avesse trasformato dei maghi in degli special, che ci fossero talmente di quei corpi da smaltire, da riconoscere, il telegiornale parlava delle truppe di Abbandon che conquistavano i territori babbani, che ne buttavano giù a centinaia, e si chiedeva cosa le sarebbe successo se fosse stata ancora lì, in quel paesino di campagna, con quelle suore che non potevano proteggersi.
    si chiedeva cosa ne sarebbe stato, ora, di quel mondo che già in precedenza alla deriva.
    si chiedeva se Bengali le avesse dedicato almeno un pensiero, mentre era stata via.
    Non ci era andata, alla riunione gioiosa dei Ben, non avrebbe sopportato di vederla ed ignorarla, la sua assenza avrebbe parlato al suo posto; si era appartata in cortile sperando che nessuno andasse a disturbarla, che nessuno osasse avvicinarsi a lei.
    Pantaloni e t-shirt nera, capelli sciolti sulle spalle, insolitamente, il primo sabato di normalità dopo la battaglia, ed era quasi ironico come sembrasse che non fosse successo nulla, quasi le veniva da ridere.
    era seduta sotto un albero, quasi a volersi nascondere, quasi come se avesse voluto che nessuno la trovasse.
    da cosa ti nascondi Delilah? dai tuoi amici o dai tuoi sentimenti?

    gif code
    16 y.o.
    slytherin
    Ben10
22 replies since 10/8/2022
.
Top