Migliore role spiritual hangover that I can't shake La sparizione del Lotus è stata... decisamente qualcosa, con un impatto non indifferente sulle vite dei nostri eroi - in special modo, chi all'interno dell'hotel c'è stato, ed è riuscito a fuggire. ne è un esempio (e fa già ridere così, che fra tutti sia lui il sopravvissuto) hans belby, ora consumato dai sensi di colpa. nei momenti più bui, vuoi mica incontrare una stella? eh no, troppo bello: allora via di check vibe, la sua anima gemella (e fa doppiamente ridere) nonchè un chiaro ed inequivocabile stalker visto che finiscono per ritrovarsi ovunque. destino? chi ci crede più. e niente, fanno i deprexi come sempre, arriva un tizio che muore dal nulla, ma insomma: chi le nota più, certe cose.
Migliore citazione mood bigh Familiare la era davvero, quella situazione. Un già vissuto martellante, venato appena da qualcosa di crudo e amaro come buccia di limone strizzata fra i denti. Mai quanto in quei pochi istanti, Mood Bigh, era stato tanto conscio della forza di gravità; non sfuggì al Serpeverde l'ironico tempismo delle leggi della fisica. Come se il resto - la pressione delle mani sul petto, il battito sulla schiena, l'alito caldo a solleticare i ricci scuri - non fosse stato abbastanza a ricordargli che quella non fosse più una maledetta simulazione in un fittizio microcosmo magico. Vulnerabile, negli occhi scuri abbassati dove le dita stringevano il braccio di Cory. Per i motivi sbagliati, che poco avevano a che fare con la pistola ancora piantata fra le vertebre. Esposto, più nudo in quel vicolo di quanto non lo fosse stato sulla maledetta nave. Cristo. Buon Dio. Era stato stupido da parte sua lasciare al Capitano qualcosa pensando non avrebbe avuto senso non farlo; non gli capitava spesso, di essere stupido.
Era quello, che si provava?
Era vergogna, quella a pulsare sulla lingua?
Non farci questo, aveva implorato. A suo modo, ma l'aveva fatto. Quell'incontro sarebbe stato più semplice, e più divertente, se si fossero presi solamente la pelle, e la carne, e il sudore. Il sangue, che poteva ancora sentire caldo fra le dita come se avesse poggiato il palmo sul taglio in quel momento. La stoffa ruvida sotto i polpastrelli. Troppo semplice, forse - e non ne aveva visto il punto, Mood. Non assuefatto com'era stato dal momento, e da impossibili occhi verdi a pungere come vetro. Così gli aveva ceduto la cosa più preziosa che avesse. Se avesse avuto un cuore o un'anima, forse fra quelle casse gli avrebbe lasciato anche quelli, malgrado avesse un indole più decadente che romantica, e sarebbe comunque stato meno personale di quanto gli avesse concesso: i suoi pensieri. Aveva ritagliato un posto per lui nella parte più Mood che avesse, quella di cui andasse più fiero. La sua arma migliore, ed il suo scudo più resistente. Aveva volontariamente abbassato il ponte levatoio, perché come poteva non volergli far spazio, e quanto avrebbe potuto fare la differenza. Gli aveva dato importanza. Un errore da principiante dare un nome ad un animale destinato al macello; il riconoscimento era la prima causa a rendere una profezia, una condanna.
L'aveva reso reale.
E si era reso reale, ai suoi occhi. Sincero nel bisogno viscerale e maledettamente umano del prendere e non farselo bastare, esagerare e non sentirsi sazi. Impenitente nel rubarne ogni respiro, ed arrogante nel soffiare il proprio sulla sua bocca, forzandolo ad ingoiarlo come fosse stato suo.
Migliore coppia balt + kul (& co)