Posts written by semantic satiation

  1. .
    ptolemy hamish jones
    Sippin' on straight chlorine
    let the vibes slide over me
    This beat is a chemical
    When I leave don't save my seat
    I'll be back when it's all complete
    The moment is medical
    Erano passati nove mesi diversi minuti, e ancora Hamish era riuscito a non farsi picchiare; un record, se devo essere sincera. Forse il buon Jones sarebbe riuscito davvero a tornare a casa con tutti gli arti.
    «tu vai sempre a chiedere favori simili a gente che non conosci?»
    Considerando che non conosceva molta gente e non era autosufficiente: . Ma questo, a Sawyer, poteva benissimo non ammetterlo, e lasciargli credere che fosse un piccolo fiocco di neve speciale.
    «solo quando suddetta gente mi ispira» lo citò, nell'inizio della frase e nella tranquillità divertita della voce, le spalle a stringersi leggermente.
    «potrei essere la peggior persona che tu abbia mai avuto lo spiacere d’incontrare. forse ci sono facce più familiari a cui potresti rivolgerti.»
    Fece un tiro, soppesandolo incuriosito. Aaah, quindi Sawyer era quel tipo di ad boy, quello che sa (o crede) di esserlo. Gli era anche sparito il sorriso, quasi un avvertimento verso l'americano che quest'ultimo non aveva intenzione di cogliere.
    sawyer: raw raw
    hamish: i can't fix him, and anyway whatever is wrong with him is way funnier
    «non so se la fatica ne valga la pena.»
    «Tu pensi di esserlo? La peggior persona che io abbia mai incontrato» ridacchiò, mostrando ancora i denti in un sorriso. «La competizione è feroce, ma possiamo scoprirlo insieme. Ti farò sapere in cinque-sei giorni lavorativi» lo indicò con la mano, fra le dita ancora la sigaretta «Mi piace la tua faccia» neanche detto con tono civettuolo, ma come una constatazione. «non mi dispiacerebbe diventasse familiare»
    Sul citare il Cremlino, e quello di cui hamish aveva sentito parlare, l'espressione di Sawyer cambiò. No vabbè ma quindi era davvero una babygirl poor litle meow moew. Non aveva neanche negato la questione del sangue leccato !!!
    «gli headcanon. mi pensi così tanto?»
    Tanto per iniziare, applauso ammirato per la conoscenza del termine headcanon: era mica una tumblr girl in incognito? Qual era il suo nickname? Qualcosa sul suo Blorbo preferito? Una cit a uno show? O era più del genere trpp tmblr? O ancora, in realtà era più da wat?pad e ao3?? qual era il suo tag preferito? Doveva indagare, per forza.
    Secondo: «Il giusto» inclinò di nuovo un po' la testa. «Ma se ti va, ti posso raccontare cos'altro ho sentito davanti a qualcosa dal bere. Tu mi offri un passaggio, io ti offro un drink e una serata in cui condivido cosa penso che potresti farmi- fare*! Damn, autocorrect» tipo offrigli un posto in cui dormire, adottarlo tipo gatto randagio bagnaticcio, incolparlo di essersi fatto rapire : ((
    (E fu così che Saw li smaterializza nel triangolo delle bermuda e abbandona hamish lì, fine. In effetti neanche gli aveva chiesto dove vivesse)
    gif code
    1998
    usa
    special
  2. .
    I think I'll pace my apartment a few times
    && fall asleep on the couch
    1998
    special
    la sad
    ptolemy hamish jones | police-police
    «preferisco quando mi ci sbattono... ma mi adatto bene alle situazioni. e a chi ho di fronte» Lo sguardò di Moka indugiò un po' troppo su di lui, e Hamish dovette combattere l'istinto di non indietreggiare. Non per paura, quello mai (daddy choke me!!), ma confusione. Poteva essere colpa degli accenti diversi, ma di nuovo non capiva le intenzioni dell'altro. Idealmente gli pareva un flirt, ma fra il tono di voce che suonava come un avvertimento, e dopo gli ultimi minuti di conversazione, poteva essere benissimo Moka gli stesso facendo capire di fare attenzione, perchè per chi aveva di fronte in quel momento non si sarebbe adattato. Di nuovo: non gli importava essere flirtzonato, ma non voleva neanche leggere male la stanza e sembrare un maniaco sessuale.
    Senza contare il «e così fabbrichi armi, eh. ti dirò, mi piacciono le pistole. non ho abbastanza pazienza per le armi bianche»
    Moka si era emozionato (sempre nel suo modo un po' decadente e stanco; hamish at this point non capiva se si impegnasse a essere così, perchè faceva parte del personaggio, o gli venisse naturale perchè l'aveva sconfitto anche la vita; noi, bro), un bambino con babbo natale, le luci, i sassi-... e in teoria figo, no? Un fellow amante delle armi! In pratica non è che fosse troppo normale avere una passione per le pistole, uh.
    Oddio, dopo Saw e Joe, Hamish aveva DAVVERO trovato il terzo psicopatico serial killer, gotta catch em all????
    «sì sì piacciono anche a me, ma- non si fanno artigianalmente una per una, normalmente, perchè richiede un sacco di lavoro e non ne vale la pena» forse non aveva senso per Moka, ma tanto non pareva interessato a quell'aspetto, quindi tagliò corto sulla questione fare armi «Se ti piace tirare pugni, penso che combattere con armi bianche potrebbe fare per te. È più fisico, più personale. Se vuoi avere lezioni, sai dove trovarmi» ammiccò.
    No, Moka non sapeva dove trovarlo - ma tanto non pensava avrebbe ugualmente voluto rivederlo, sentimento che reciprocava. Il Jones non era il tipo da fare il primo passo per cercare le persone, preferendo fingere che fosse una sua scelta farle uscire dalla propria vita, e non fosse dettato dal fatto che lui non aveva mai avuto importanza per loro in primo luogo. Un bacio al cielo a isaac, finn, sharyn, roxie e dominic.
    «riguardo quello che mi hai chiesto prima— la mia anima gemella voleva tirarmi un pugno, e l'ho accontentata. ma il gruppo dei vecchi ha dato spettacolo. forse dovremmo prendere spunto da loro.»
    Hamish:
    «se hai un pennarello..»
    moka: si palpa
    hamish:
    hamish:
    hamish:
    «unire i puntini secondo me vale come bonus»
    «capisco tutte queste parole separatamente»
    Finalmente, Hamish sbuffò una risata. Qualsiasi cosa avessero iniettato loro, Moka ce l'aveva ancora in circolo.
    Bastardo fortunato. Perchè non era lui quello fatto come un cocco?? Aveva fame ed era stanco, ma si sentiva troppo in sè. Odiava sentirsi in sè.
    «Non ho un pennarello, ma se vuoi dipingermi come una delle tue ragazze francesi, possiamo cercare in giro, o usare qualcosa di appuntito per il sangue»
    Si appoggiò al muro dietro di sè. «ho tutto il giorno per farmi confondere dai tuoi modi di fare ambigui»
    Guardò il corpo di Moka. «bei tatuaggi» is the new bella collana
    And I throw up my soul too
    To feel alive inside this mess
    I drown in a tear
    For my fate is self-destructive
    And I punch the mirror
    I can't change who I see reflected in it
  3. .
    I think I'll pace my apartment a few times
    && fall asleep on the couch
    1998
    special
    la sad
    ptolemy hamish jones | police-police
    «prendersi a pugni è un preliminare»
    «mah» si strinse nelle spalle «penso che, se fatto bene, possa essere la portata principale» affamato di contatto fisico, abituato a doversi accontentare di quello che passava in convento fin da bambino per farsi notare, per farsi sentire - tanto che aveva iniziato a collegare la violenza all'eccitazione. Persino nella sua relazione con Alex aveva semi-volontariamente sparso cocci di vetro in giro per ferirla e ferirsi, rifiutando il suo affetto, pretendendolo quando lei era andata avanti con la sua vita, tormentandola finchè lei non se lo era ripreso nella sua vita sopportando i graffi e i morsi-
    Hamish si passò una mano fra i capelli distogliendo lo sguardo e sorridendo, fingendo di non essersi appena dissociato a pensare a qualcosa di assolutamente irrilevante con quella sala di hotel. «-pensi nei mobili ci abbiano lasciato dello champagne? Sembra un posto da champagne»
    «tu a che soluzioni pensavi?»
    «almeno guardare cosa ci offre la stanza. Aspettare la fine di san valentino. Cercare indizi in giro su quali siano le regole del gioco, per romperle meglio» gli diede una piccola spallata «sei tu l'esperto del gioco di san valentino. Cosa si fa di solito?»
    (...)
    «diciamo che non sono molto fan dei rapimenti. e, forse sarò sentimentale, ma preferisco ricordare di essere stato a letto con qualcuno»
    Sentimentale, sì. Ma poteva quasi apprezzare la sua risolutezza (mah; forse). «Per te è importante?» si morse l'interno della guancia per non essere volgare, cercando un sinonimo più carino di scopare. Ripetè quanto detto dall'altro: «andare a letto con qualcuno» alzò la mano. «non giudico. Curiosità» Per lui aveva smesso di esserlo nel momento stesso in cui aveva scoperto quanta endorfina gli dava venire - e che checchè se ne ricordasse o meno, il suo corpo e il suo cervello apprezzavano... ma non voleva dire non capisse che per qualcuno potesse essere diverso.
    «i miei progetti per oggi erano fare il culo a qualcuno e scolarmi un paio di birre. gioco a hockey»
    «fiko» mentì. La sua passione per gli sport era quasi pari a quella per le padelle.
    «io sono una pippa agli sport. Sono-» tante cose, eppure niente. Voleva dire "artista" (giustificando il suo essere incapace a tirare una palla o altro), ma non riusciva a non pensare che non calzava più come descrizione, neanche come battuta. Abbassò gli occhi, fingendo improvviso interesse per una cassettiera. «Faccio fotografie» Non ci aveva neanche provato a renderlo un lavoro, lì a Londra. Sembrava stupido portare avanti quel sogno, se non poteva condividerlo con Alex.
    «E spade!» aggiunse cambiando improvvisamente tono e sorridendo mentre alzava lo sguardo. «e pistole. Ma quelle- prrrr. Capito no? Forgiare spade, invece, è divertente. »
    Non gli disse i propri progetti per la giornata, perchè non aveva voglia di mentire e fingersi più funzionale di quanto non fosse.
    «ti assicuro che l'idea di sbatterti contro una parete non ha niente a che fare con il mio malumore»
    «quindi sbatti spesso la gente contro la parete?» fischiò «sento che il tuo bisogno di schiacciare qualcuno contro il muro e il mio di sentirmi roberta con il kebedon di alessandro, potrebbero essere compatibili» Sollevò e abbasso ripetutamente le sopracciglia osservandolo, comicamente.
    «sono moka, comunque» ricambiò la stretta, divertito da cotanta eleganza dopo che lo aveva ribaltato sul letto e minacciato di rompergli la mano. «come la caffettiera? Quanta gente ha già fatto la battuta di prenderti a colazione?»
    (...)
    «bravo ragazzo cristiano, eh? sei più tipo da panca o confessionale?»
    Portò la mano al mento, soppesando le due immagini. «non ho mai immaginato una escludesse l'altra» schioccò le dita «in ginocchio se mi sento un macello che ha bisogno di una qualche autorità divina che prenda il controllo. Confessionale per il pacchetto completo, possibilmente durante messa» Chissà se gli dei lo avrebbero fulminato per star parlando così della casa del loro fratellino Gesù.
    And I throw up my soul too
    To feel alive inside this mess
    I drown in a tear
    For my fate is self-destructive
    And I punch the mirror
    I can't change who I see reflected in it
  4. .
    I think I'll pace my apartment a few times
    && fall asleep on the couch
    1998
    special
    la sad
    ptolemy hamish jones | police-police
    «non so se mi piace»
    E qui, Hamish mise il broncio. Cioè, tempo cinque minuti e già veniva posizionezonato? Non era neanche certo di aver capito a cosa Moka si riferisse (allo stare sotto - visto che il discorso era iniziato così? All'essere il daddy della situazione?) ma sapete cosa? Non un problema di Hamish arrivare a comprendere cosa frullasse in quella testolina scura. Aveva abbastanza problemi di suo - e non abbastanza sbatti per provare a ribaltare, di nuovo, la situazione, e mettersi sopra.
    «giusto mia madre mi chiama tesoro»
    «aw. Carina» il rapporto con la sua era stato fucked up fino alla fine (non le aveva mai chiesto scusa, non l'aveva salvata, non era arrivato in tempo-) ma era quasi felice che qualcuno avesse un rapporto carino con la mamma. Quasi. Per lo più, era geloso, e si dovette mordere la guancia per resistere allo stupido impulso di fare commenti stupidi. Non era ancora sicuro il giovane trumpiano prodigio non gli avrebbe spezzato il pollice. «io come posso chiamarti?» perchè, se i pet name erano vietati, qualcosa pur gli serviva per riferirsi all'uomo. Erano lì insieme, drogati, nell'hotel di saw (l'enigmista, non il suo coinquilino) (ma insomma, la vena psicopatica quella è), mezzi nudi, senza ricordarsi l'uno dell'altro. High school musical we're all in this togheter.mp3, dovevano collaborare per uscirne - o per avere dei bei ricordi dell'esperienza «tu puoi usare» Ptolemy, sarebbe divertente «hamish, o cosa ti pare»
    Quando il ragazzo si sollevò, hamish lo fece con lui, massaggiandosi sovrappensiero il collo e chiedendosi, sotto sotto, perchè l'altro fosse di così cattivo umore. Cioè ok, era in un hotel con uno sconosciuto, ma... il posto era abbastanza carino, il letto comodo, le lenzuola pulite, e Hamish non la persona peggiore che potesse capitargli. Molesto, quello sì, ma sperava avesse notato che non aveva alzato un dito su di lui - era tanto fumo e niente arrosto, fatto di umorismo volgare e non divertente perchè era quello che di solito gli meritava per lo meno uno sguardo di attenzione.
    «l'anno scorso, ma non qui. e non ammanettato a qualcuno»
    «oooook?» lo guardò confuso, in attesa di ulteriori spiegazioni mentre si metteva a gambe incrociate sul letto.
    «gente strana convinta di poter accoppiare sconosciuti su basi inesistenti»
    Roteò gli occhi sbuffando una risata, mormorando fra sè e sè: «è così da afrodite» immaginandosi chiaro come il sole la dea organizzare eventi simili. Non l'avrebbe sorpreso troppo se fosse stata proprio lei ad organizzare il tutto. O... lei AU... insomma... cioè... .
    «e come se ne esce? Basta aspettare arrivi san disperatino o...?» inclinò la testa di lato, guardandolo con aspettativa. «ti devo conquistare?»
    «dovremmo provare a prenderci a pugni. l'altra volta ha funzionato»
    .
    «ah, così proprio. Senza preliminari» Si alzò col ragazzo indicò la stanza ridacchiando «senza neanche cercare altre soluzioni?» sospirò scuotendo la testa, e portandosi le dita alla guancia osservò Moka sorridendo. «mi vuoi battere così disperatamente, è quasi imbarazzante»
    Prima che Moka potesse effettivamente cogliere l'occasione di picchiarlo si spostò - sbattendo una spallata contro un mobile nel farlo... finchè la risata morì, lasciandogli sulle labbra un sorriso indeciso.
    «ehi, scherzi a parte... non mi sembri molto... contento? Avevi altri progetti per oggi?» continuò a seguire Moka che girava per la stanza, forse diretto in bagno a bere, forse solo alla ricerca di risposte «a me qua non sembra così male. Mi sono trovato in situazioni peggiori» con compagnie peggiori, di certo. «strano è strano» e dei, aveva tutto vibes inquietanti, ma- «ma non da prenderla così male. Giusto?» lo guardò di sottecchi «guarda che non ho intenzione di rubare il tuo fiore senza il tuo permesso, eh. I'm a good christian boy, un paladino» (come kaegan).
    And I throw up my soul too
    To feel alive inside this mess
    I drown in a tear
    For my fate is self-destructive
    And I punch the mirror
    I can't change who I see reflected in it


    dà una spallata ad un mobile contro il muro
  5. .
    I think I'll pace my apartment a few times
    && fall asleep on the couch
    1998
    special
    la sad
    ptolemy hamish jones | police-police
    L'occhio attento di Hamish non si perse il pugno chiuso di Moka (un altro Hamish avrebbe detto che ci aveva fatto caso perchè tutti i semidei avevano riflessi pronti e l'istinto del guerriero che li portava a notare certi dettagli; quell'Hamish- non era molto certo di cosa fosse reale e cosa no), e pensò, quasi sospirando: "".
    L'ho scritto, lo ripeto: una botta era una botta. Una scazzottata di prima mattina poteva essere un'energizzante ben più utile del caffè. Meno endorfina del sesso, ma una cosa non escludeva l'altra.
    Il pugno non arrivò. Quasi mise il broncio.
    «ti succede spesso?»
    Chiedere a sconosciuti di palparlo? oppure «dimenticare come finisco in date situazioni?» arricciò il naso pensandoci, e scosse la spalle dopo un attimo. La risposta era : la sua intera esistenza era una cazzo di pellicola rovinata, i cui pezzi si incastravano poco e male. Com'era diventato special? Lo era davvero sempre stato? Dov'era Alex? Esisteva? Era mai esistita? «non quanto vorrei», disse invece. Neanche questa una bugia. Oh, dimenticarsi anche il proprio nome e ricominciare da zero; una tentazione che aveva avuto spesso, se non fosse stato un fifone del cazzo, spaventato che con la perdita della sua memoria, o della propria morte, anche Ronan, Emile e Alex sarebbero spariti per sempre dall'universo, se lui era davvero l'unico a ricordarli.
    Inclinò la testa di lato, sorridendo «ma questa volta volta un po' mi spiace»
    Lo osservò incuriosito ponderare l'invito a perquisirlo, chiedendosi cosa passasse per la sua piccola testina castana, e quasi gli rise in faccia al «ti dirò, di solito è il contrario»
    «Può essere duro» abbassò lo sguardo, tornò con gli occhi castani in quella azzurri dell'altro. «cambiare. È più facile con la mano di qualcun altro»
    Hamish era un po' confuso.
    Divertito, affascinato, felice di quel cambio di prospettiva in un giorno altresì di merda (era san valentino, giusto? Il giorno prima, aveva programmato di sbronzarsi fino a perdere il fegato), ma anche incapace di capire le prospettive dell'altro ragazzo.
    Voleva davvero andarsene da lì (ah, il grande classico della fuga il mattino dopo; non aveva mai capito, Hamish, l'imbarazzo dato dallo svegliarsi insieme), ma allo stesso tempo... no? Si chiese se anche lui stesse scappando da qualcosa, e perchè proprio da se stesso.
    Si sentiva quasi in colpa all'idea di volersene approfittare. Di voler sentire ancora le sue mani addosso, sotto i vestiti, dita fredde contro pelle che scottava, la sensazione del caldo contro il gelo a scuotergli i pensieri come una maracas e impedire loro di andare altrove.
    «senti- UMPH»
    Ok, quello era un po' inaspettato. Avrebbe potuto fermarlo? Forse.
    Non lo fece.
    Si lasciò spingere all'indietro e sovrastare.
    A differenza dell'inglese, non smise di sorridere se non per un paio di secondi in cui il suo "kill or be killed" aveva fatto irruzione. Osservò invece l'espressione fattasi seria dell'altro, lasciandolo posare il braccio sul collo senza muoversi.
    Cazzo.
    «okay, now that was hot» e sì, forse era anche un po' arrossito - era fra lui e Moka.
    «hai la chiave, o non ce l'hai? potendo, vorrei evitare di spezzarti le dita»
    Oh
    miei
    dei.
    «sei. così. Carino» Alzò il mento, perchè l'altro avesse più spazio per schiacciargli il collo, se proprio insisteva. Kink, non giudicava. «No, tesoro, non penso di avere la chiave... Ma è dolce tu non stessi solo fingendo di avermi creduto»
    Gli soffiò un bacio in aria... e seguì il suo sguardo. Livido, buco.
    Droga, normale.
    Bigliettini mistici? Boh. Forse in inghilterra erano normali pure quelli, perchè l'altro disse: «ma ancora»
    «Ancora? vieni qui spesso?» Ammiccò. «La prossima volta, facciamolo insieme»
    And I throw up my soul too
    To feel alive inside this mess
    I drown in a tear
    For my fate is self-destructive
    And I punch the mirror
    I can't change who I see reflected in it
  6. .
    I think I'll pace my apartment a few times
    && fall asleep on the couch
    1998
    special
    la sad
    ptolemy hamish jones | police-police
    «madonna.»
    E l'occhio di Hamish l'aveva vista, ok? La mano curiosa del bel ragazzo andare all'elastico dei pantaloni ("a cercare la pistola" sì sì, è uno dei suoi tanti nomi), e alzò un sopracciglio, le labbra ancora incrinate in un sorriso. Così, de botto, round di prima mattina senza neanche preliminari prima? La sola voce del Jones a risvegliargli pensieri impuri? Era lusigato.
    Quando l'altro aprì gli occhi, Hamish si sentì un po' accecato da quanto erano azzurri, e anche un po' sposato. Dei santi, era un figo. Un Chad, certo, che probabilmente il gennaio 2021 aveva indossato un copricapo da cervo, ma
    damn.
    Forse l'altro era cieco. O sordo. O molto disperato.
    «mi hai rimorchiato tu o ti ho rimorchiato io?»
    Eh, ottima domanda. Non cambiava il risultato, ma comunque un dubbio interessante. «comunque è meglio il burger king»
    «mhmh» Non aveva opinioni particolarmente forti su mcdonald o burger king - sapeva solo che entrambi, nel gran piano della vita, erano malvagie... Ma non si sarebbe messo a parlare di politica con un ragazzo che in qualche modo high!hamish era riuscito a portarsi a letto. A nessuno fregacazzi della politica.
    Guardò l'uomo mettersi seduto contro la testata.
    «immagino tu non abbia la chiave per queste.»
    «forse» ammise. Dopotutto, non ricordava come fossero finiti lì - magari era stato lui a legarli in quella situazione.
    Il sorriso si fece più felino - e Hamish si spostò, mettendosi a cavalcioni dell'altro. Ginocchia contro il materasso, braccia lungo i fianchi. Non propriamente sull'altro, visto che non lo stava toccando, ma indubbiamente a interferire i suoi spazi vitali.
    «Scopriamolo»
    Abbassò lo sguardo su di sè per poi tornare a lui, invitandolo così a cercare la chiave sbattendo le palpebre in modo esageratamente ingenuo - gesto che cozzava del tutto con lo sguardo furbo.
    Oh mal che vada Begli Occhi gli tirava un pungo: una botta era una botta.
    And I throw up my soul too
    To feel alive inside this mess
    I drown in a tear
    For my fate is self-destructive
    And I punch the mirror
    I can't change who I see reflected in it
  7. .
    I think I'll pace my apartment a few times
    && fall asleep on the couch
    1998
    special
    la sad
    ptolemy hamish jones | police-police
    ...gandalf's voice*: «non ho memoria di questo posto.»
    Occhietti a sbattere lentamente come il personaggio di un cartone, Hamish si guardò in giro studiando i contorni della stanza senza agitazione, ma con la languida confusione che ci si aspetterebbe da qualcuno di appena svegliato che non capisce come sia finito in una data situazione (leggasi: io ogni mattina della mia vita, anche se mi sveglio nel mio letto, sì).
    Quali erano i fatti (a parte probabilmente lo stesso Hamish)?
    Non ricordava la sera precedente.
    Era in una stanza troppo ricca per i propri standard.
    Ammanettato a qualcuno.
    Daddy?? Finalmente???? Me And The Bad Bitch I Pulled By Addormentarmi Strafatto In Giro.
    Mosse leggermente il polso incatenato, senza strattonare l'altra persona ma solo per ponderare se gli fosse possibile darsi alla fuga in caso di bisogno senza dover pullare una Saw.
    «Se avessi un penny per ogni volta che mi sono svegliato legato a qualcuno senza ricordarmi come sia successo, avrei due-... uh... no, tre... quattro... quella volta in prigione conta di sicuro... valgono solo le manette o...?» distratto dal suono stesso della propria voce, Hamish iniziò a elencare sulle dita - e che fosse per aggiungere teatralità da bravo theater kid o perchè effettivamente non sapeva contare, non vi è dato saperlo. «-cazzo, ho rovinato il meme. Merda, vabbè. Non sarei ricco, ma potrei permettermi un happy meal con la sorpresina di spiderman, looks into the camera... forse. Quanto è un penny per voi?» Dannazione aveva di nuovo rovinato il dialogo! Ugh! Cazzo, doveva rimediare, che comic relief era altrimenti?? Si era allenato tutta la vita a questa precisa situazione!! Al primo incontro con uno sconosciuto (presumibilmente??) in un letto d'hotel come l'incipit di un porno!!!
    Take two, ciak. inclinò la testa di lato, osservando l'amico Friz. Le manette. Di nuovo l'altra persona.
    Sorrise «first time? AH nailed it!!! Sto zitto, dicevi?»
    (altra persona: dormiva ancora)
    yejun aveva camminato perchè hamish che parla da solo potesse correre.
    And I throw up my soul too
    To feel alive inside this mess
    I drown in a tear
    For my fate is self-destructive
    And I punch the mirror
    I can't change who I see reflected in it




    grazie pandi di aver svezzato, ho deciso che si va di ignoranza corta così posto di più sennò chissà quando lo facevo smack. scusate hamish parla da solo, probabilmente parla sopra il vostro pg, ignoratelo pure .
  8. .
    p. hamish jones
    the voices in my head
    falling in reverse
    The voices in my head keep telling me I'm not okay
    It's feeling like a hurricane in my brain
    Dark clouds, hard times, bad weather
    Please don't make this last forever
    «beh, hamishjones, tutto ha messaggi sulla massoneria, se sai dove cercare»
    «color me shocked!» l'aveva detto copiando il tono di voce di veronica sawyer in Heathers (fitta di dolore; ciao Alex), e pur sapendo in cuor suo che Joe non avrebbe colto la citazione al musical, un pochino sperava lo facesse. Dai, sembrava il tipo da vedere l'episodio speciale di Riverdale su Heathers solo per sfotterlo (?? serial killer e psicopatico) «davvero?» schioccó la lingua sul palato «Questa me l'ero persa. Forse perché in realtà non so che cazzo sia la massoneria» che poi, c'è qualcuno al mondo che lo sa? O citiamo tutti Dan Brown sperando abbia fatto le sue ricerche prima di pubblicare dodici libri tutti uguali? Chiedo «sono la versione aliexpress degli illuminati, no?» agitò la mano in aria «società segrete, truschini, complotti, ma niente omicidi, alieni- insomma niente di ciò che lo rende divertente»
    E qui, Hamish iniziò a sproloquare, parlando di tutto e di niente, seguendo un filo conduttore muto, sordo e pure stupido, fermandosi tuttavia di tanto in tanto per rispondere a Joe, solo per riprendere a parlare poco dopo di altro.
    «non so se vorrei un marsupio incorporato. Insomma, bello per posarci le cose, ma poi come si pulisce? C'è gente che manco si pulisce l'ombelico»
    «a volte penso gli inglesi calchino apposta l'accento parlando con gli stranieri. un inside jokes loro»
    «nah, new york. Però Los Angeles sarebbe divertente, come in Lucifer»
    «california. Palese.»
    «sì sì loop e- aspetta cosa»
    Finalmente, prese fiato per più di dieci secondi, fissando il ragazzo.
    Fissandolo ancora.
    Fissandolo ancora (perchè arianna ha avuto dal Signore Dio il dono della parola, ma gesù non voglia sappia metterlo a frutto ponendo più di due parole una dopo l'altra dando loro un senso compiuto per creare un senso di attesa e suspense).
    Hamish si portò entrambe le mani sulle guance, con un sonoro ciaf e uno stupito «nnnnnnnnnnnnno!»
    Stava cercando lui? ERA LUI IL SUO GLITH NEL LOOP????? «vabbè!!» lo indicò con entrambe le mani. «lo spacciatore!» si guardò di sfuggita le dita sporche di sangue. Le macchie di sangue sul viso dell'altra americano. TUTTO TORNAVA (tranne hamish nel suo universo) «VABBÈ!!!! - comunque Pino ha prezzi buoni, me lo lasci domani fino alle 13 circa? - QUANTE POSSIBILITA' C'ERANO!»
    Si alzò di scattò in piedi, prendendo fiato per enunciare entusiasta- «giovanotto!! Siamo in un teatro!» «"DUE AMERICANI FERMI NEL TEMPO" suonava meglio nella mia testa, ma è capitalized ormai quindi è vero»
    Si risedette soddisfatto, guardando Joe con occhi nuovi.
    Pensava di essere flippato, di essere finalmente impazzito del tutto, di essersi bruciato il cervello... invece caso voleva che avesse davvero, cioè con quante possibilità, trovato un'altra persona nella sua stessa situazione, e andando a teatro.
    Oddio, forse era comunque pazzo, ma almeno la sua prigione mentale sarebbe stata più divertente, in compagnia. Non vedeva Ronan da giorni, quindi non disdegnava un compagno di avventure.
    «La tua giornata come va?» aggrottò le sopracciglia «Sei venuto a teatro anche ieri? Non ti ho visto, eppure è difficile non notarti, carino come sei» fluttering eyelash e qui ricordo che hamish era un bravo attore, canon, quindi sembrava sincero (ma con gli occhi dell'amore sei davvero carino Joe, davvero. O almeno credo, J dove sei)




    Guardò l'orologio al polso, se non che non indossava un orologio al polso. «merda, sono in anticipo di un giorno per farti gli auguri di compleanno. Buon natale tho?» cosa? cosa.
    drama_kid98
    «started seeing someone» «as in dating or hallucinating»

    gifs: bethanyesda.tumblr.com/
    i panic! at (a lot of places besides) the disco
    i see it, i like it, i want it, i got it
  9. .
    p. hamish jones
    the voices in my head
    falling in reverse
    The voices in my head keep telling me I'm not okay
    It's feeling like a hurricane in my brain
    Dark clouds, hard times, bad weather
    Please don't make this last forever
    «HAMISH!» Oh, se il Jones non avesse già avuto uno stanco ghigno sul viso, questo sarebbe stato il momento in cui le sue labbra si sarebbero incurvate in un sorriso entusiasta. Joe si ricordava di lui - si ricordava il suo nome? Davvero troppo bello per essere vero, giornata migliorata!! Bastava quel tanto per rimpinzare l'ego dell'americano. solitamente, pur dando per scontato il suo ruolo nella vita degli altri fosse importante tanto quanto il loro nella sua, finiva per restare deluso nel rendersi conto che, invero, non era un cazzo di nessuno per chi lo circondava.
    E il fatto che io stia scrivendo man mano rileggendo il post, e noti solo ora come Joe abbia pensato quasi la stessa cosa ad Hamish che ricorda il suo nome, è adorabile.
    «posso?» Eccerto che poteva - qualsiasi cosa stesse chiedendo di poter fare. Scrivere col sangue sulla fronte del Jones come con le macchine a bordo strada "lavami", disegnare un pene, strozzarlo, se proprio gli andava (un modo veloce di scoprire se la morte avrebbe fermato il loop o meno; nel film Il giorno della marmotta, non bastava). Joe gli stropicciò ancora la guancia, e mentre Hamish inclinava la testa per facilitargli il lavoro, posò la mano sporca sul collo - senza comunque fare pressione.
    Hamish sollevò un sopracciglio. Particolare, indubbiamente. Si chiese se la sua idea fosse quella di farlo passare come sub appassionato al breath play - o magari un hint a cosa piaceva a lui.
    «meglio»
    «Risalta il colore dei miei occhi?» Il fu semidio sbattè languidamente le palpebre, comicamente visto che tutto poteva sembrare fuorchè una babygirl in cerca di complimenti, dall'alto del suo metro e ottanta, occhiaie e accenno di barba non rasata.
    Indossò un sorriso compiaciuto stringendo le mani fra loro davanti a sè, lasciando a Joe il piacere di pagare per entrambi mentre lui si limitava a fare la ragazza trofeo gigglando al suo fianco. Poteva solo immaginare cosa stesse pensando il commesso del teatro, ma non gli importava abbastanza per scusarsi per il proprio comportamento e quello dell'altro americano: in ogni caso, il giorno dopo il giovane si sarebbe scordato tutto.
    «ti concedo anche di dormire sulla mia spalla, perché sono un gentiluomo e hai l’aria di averne bisogno»
    Lo seguì ringraziando con un cenno del capo per la porta aperta «A dir la verità, mi piace il teatro» aveva un sapore amaro collegandolo ad Alex, ai pomeriggi passati a gridare canzoni di musical o alle serate a infilarsi nei retroscena degli spettacoli della madre di lei, ma stare lì lo faceva anche sentire... in pace. Il teatro era facile, comprensibile, sempre uguale. Gli dava una botta di vita che neanche l'eroina.
    «Posso appoggiarmi lo stesso, ma raccontarti i fun fact dello spettacolo» veri o falsi perchè, uh, arianna non li sa davvero e non ne ha trovati molti googlando. Se non che: «ad esempio, lo sapevi che ha messaggi non così subliminali sulla massoneria» e accompagnò la frase canticchiando la prima parte della musichetta di X-files.
    «oppure puoi raccontarmi cos’hai fatto in questi mesi, e se la risposta è “niente di che”, sentiti libero di inventare»
    Mh. Cosa aveva fatto negli ultimi mesi?
    Alzò la mano per farsi dare - o prendergli di mano - i biglietti e guardare i loro posti. Almeno erano diversi da quelli della sera prima - si sentiva già più distante dal loop.
    «Mi sono trasferito a Londra. Vivo sul divano di un- tipo» poteva definirlo amico quando erano insieme, per dargli fastidio e ridere del suo sguardo omicida, ma dubitava che potesse considerare davvero Sawyer suo amico. «Gli sono entrato in casa, e mi ha adottato tipo gatto randagio; pet play, senza la parte kinky del play. Un vero peccato, se lo chiedi a me: sarei adorabile con le orecchie da gatto e collare. Non ho ancora incontrato la regina- e mi sono reso conto dicendolo che deve essere perchè è morta. Vabbè, non ho incontrato neanche altri della famiglia reale, e sono molto offeso; credevo facessero parte della fauna locale e si incontrassero per strada un po' come i canguri in Australia. Poi, mh-...» si picchiettò il mento. «Sto imparando ad adattarmi a questo posto. Intanto, piove sempre, manco fossimo a Forks, poi il loro inglese è strano e mi fa ridere, sembrano la parodia di loro stessi; perchè chiamare le patatine fritte chips ma le chips le chiamano crisp?? in generale è tutto diverso da dove vengo io. Beh anche perchè lì esistono gli dei, ma quelli veri, mica "lode e onore e gloria ad Abbadon", capito? No? AH! E oggi in particolare sto cercando un assassino. Non uno qualsiasi eh, qualcuno che stia provando a rompere il loop in cui siamo rimasti incastrati, così possiamo mandare avanti la trama insieme, o soffrire in eterno la stessa agonia» scrollò le spalle, e arrivati alla loro fila si fermò, facendogli segno di passargli davanti per accomodarsi nei posti. «Non mi ricordo come siamo arrivati a questo discorso, ma penso sia arrivato il tuo turno di rispondermi, così guadagni la figurina» cosa? cosa.
    Aveva parlato a menetta un sacco come un Yejun qualunque? Sì. Capitava, di tanto in tanto - un problema dato dalla sua scarsa propensione a restare concentrato più di tre secondi sulla stessa cosa, ma di solito il suo interlocutore si spegneva alla prima frase ignorando il resto del discorso quindi Hamish non si faceva problemi a dire puttanate senza capo nè coda che non avevano senso. Non si ascoltava manco da solo, figuriamoci.
    drama_kid98
    «started seeing someone» «as in dating or hallucinating»

    gifs: bethanyesda.tumblr.com/
    i panic! at (a lot of places besides) the disco
    i see it, i like it, i want it, i got it
  10. .
    primo pg del gruppo? no!
    link scheda: ptolemy hamish jones

    (e posso editare da sola il sottotitolo, ma svezzo la discussione)
  11. .
    nickname: semantic satiation
    gruppo: (special born)
    link in firma? cosa? cosa
  12. .
    personaggio:
    HTML
    [URL=https://oblivion-hp-gdr.forumcommunity.net/?t=62888513]Ptolemy Hamish Jones[/URL] - <b>mimesi </b>

    razza:nati special
  13. .
    HTML
    </li><li>[URL=https://oblivion-hp-gdr.forumcommunity.net/?t=62888513]ptolemy hamish jones[/URL]

    NEUTRALE
  14. .
    HTML
    <span class="pv-m">andrew garfield</span> ptolemy hamish jones [URL=https://oblivion-hp-gdr.forumcommunity.net/?t=62888513][color=#A33213] scheda pg[/color][/URL]
  15. .
    OMG! Ho trovato la figurina di fray dethirteenth!
    link role: fray ft. nate


    OMG! Ho trovato la figurina di joe king!
    link role: joe ft. hamish


    OMG! Ho trovato la figurina di shiloh abbott!
    link role: shiloh ft. nicky


    OMG! Ho trovato la figurina di darden larson!
    link role: darden ft. mads


    OMG! Ho trovato la figurina di dominic cavendish!
    link role: dom ft. hans & joey
39 replies since 1/5/2018
.
Top