Una figura esile e scura, vestita di nero, lycra e spandex, una maschera che le copriva metà faccia e terminava in delle orecchie da gatto le copriva lo sguardo felino, salì sul palco con un foglio di pergamena tra le mani, si avvicinò al microfono, sul cartellino dove dovrebbe dovuto esserci scritto il modo in cui voleva essere chiamata giaceva la scritta “Mrs. X”.
«La leggo in anonimo perché sono passibile di denuncia e sono sicura che Erisha Byrne venendo a sapere di questa fan fiction potrebbe addirittura insistere per far tornare la pena di morte, con questo buon proseguimento di serata a tutti (non so se mi sento più la De Filippi o Costanzo).»
Detto ciò si schiarì la voce, diede due colpetti al microfono con le mani guantate ed era pronta a parlare.
«Tra le mura del castello di Hogwarts accadono le cose più strane, si sa, ma ciò che accade più spesso è trovare l’amore: parliamoci chiaro questa non è una storia con unicorni scambisti o giganti che spappolano persone lasciando interiora sul pavimento, questa è una storia di quanto sia avvincente il grande amore quando lo si trova, quindi se siete dei tipi romantici sedetevi comodi.
La giovane Erisha Byrne provava quelle emozioni, che si provano quando ci si innamora, per la prima volta nella sua vita: Dio solo sapeva quanto impetuoso fosse il fuoco che le bruciava nello stomaco quando vedeva Asher Ketchum tra i corridoi; in effetti nessuna avrebbe potuto negare il fascino del giovane contadinotto, alcune voci di corridoio affermavano che lo spiasse durante la doccia dopo gli allenamenti, altre invece più insidiose raccontavano di come la mezza indiana scrivesse nel suo diario segreto del suo ipotetico matrimonio, gravida del Ketchum e vestita di bianco.
Ma stiamo divagando, potrei raccontarvi tante cose sui sentimenti passionali della nostra cara Erisha ma non è questo il momento: oggi parleremo di quella mattina prima delle partenze, di quando la cacciatrice blu-bronzo decise di confessare il suo amore prima che Asher partisse per le vacanze estive e la dimenticasse per tutta l’estate, oh! Non avrebbe mai potuto immaginare quanto avrebbe sofferto se il grifondoro avesse baciato un’altra senza conoscere il suo struggimento d’amore! Avrebbe potuto giurare che le ragazze gli sarebbero saltate addosso appena lo avessero visto in costume da bagno: non lo avrebbe permesso!
Ed era per questo che la giovane correva per le scale rischiando di rompersi la noce del collo: era una visione, Erisha Byrne in pantaloncini e canottiera, con una quantità spropositata di pelle visibile e una lettera stretta al petto; la ragazza alzò lo sguardo vedendo le possenti spalle dell’oggetto dei suoi desideri “Asher!!” gridò allungando una mano come per afferrarlo, il fato volle che il laccio delle sneakers che indossava si sciogliesse e che la delicata Byrne inciampasse proprio sull’ultimo scalino, ma volle anche che l’aitante Ketchum si girasse e la afferrasse fra le sue braccia muscolose.
Allora Erisha alzò lo sguardo, erano occhi negli occhi, lei aggrappata alle spalle di lui “Io volevo dirti…” e si sa, l’emozione non ha voce, così Asher la baciò appassionatamente, sotto il porticato dell’entrata del castello pronunciando le parole che Erisha Byrne aspettava di sentire dall’intero anno scolastico “Io ti amo, Erisha”».
Sorrise maliziosa al pubblico fermandosi sul più bello.
«Volete sapere come continua? Beh allora non vi resta che scaricare wat?pad.»
Detta l’ultima frase ripiegò la pergamena, scese dal palco e scomparì nel nulla, proprio come era apparsa poco prima.