Votes taken by ad astra

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    Io ho votato wechat é discord per il semplice fatto che WeChat lo uso di più, sia per il gdr sia per sentire altri e quindi lo guardo spesso. Poi insomma, da quando mi sono iscritta WeChat é stata una costante e con esso voi. Ormai se penso all’oblivion penso al gruppo wechat u.u Ho messo come seconda opzione discord perché lo uso principalmente per i giochi (tipo server di Genshin o altro per avere aggiornamenti) é abbastanza comodo ma anche impegnativo e mi perdo ogni volta *coff coff* c’é di buono che ha le videochiamate ma effettivamente a parte capodanno non ne abbiamo mai fatto davvero uso.
    Telegram non lo considero nemmeno perché non mi piace proprio, e odio la cosa di dover dare il numero di telefono.

    Ps: scusate errori di ortografia, sono da iPad e non vedo cosa scrivo e cosa corregge xD
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    Non ricordava di essere mai andata allo zoo ma in fin dei conti la sua non era stata un'infanzia normale, come poteva esserlo con dei genitori come i suoi che si preoccupavano troppo delle apparenze e di ciò che gli altri poteva pensare. Portare due bambini allo zoo di sicuro non rientrava tra le loro priorità e gli unici a pagarne le conseguenze erano lei e Perses.
    Nonostante l'appuntamento con gli insegnanti fosse all e19, la Sinclair più giovane aveva deciso di recarsi allo zoo ben prima del tempo per potersi godere quel luogo gremito di animali e creature che vivevano dietro le sbarre, costretti a guardare giorno dopo giorno brutte facce. Aw poveri cuccioli commentò camminando tenendo in mano una piantina dello zoo per non perdersi -e va bene, non aveva un grande senso dell'orientamento ma le cose stavano migliorando. Oh un orso polare gli occhi si illuminarono alla vista del possente orso bianco che dormicchiava a terra, così bello e spaventoso al tempo stesso. C'erano creature di ogni genere allo zoo e quasi non ci credeva che la lezione si sarebbe tenuta proprio lì. Sembrava troppo bello per essere vero. E visto l'andazzo delle ultime lezioni, non si sentiva di escludere guai a priori, ma ce ne voleva a metterli nei guai in uno zoo.
    Camminò ancora per qualche minuto per poi recarsi al punto d'incontro dove gli insegnanti attendevano l'arrivo degli studenti Buonasera salutò stringendosi nella giacca leggera che aveva indossato. Sarebbe mai arrivata l'estate? Probabilmente no, ma c'era da aspettarselo in fin dei conti. Si era divertita nonostante tutto, e per lo meno poteva dire di avere un bel ricordo della sua prima visita allo zoo, un ricordo che sperava rimanesse intoccato dalla lezione. Perchè aveva sempre così paura ogni volta che si avvicinava ai professori? Portavano guai -e sfiga-, ecco perchè.
    Gryffindor – 18 Y.O. - Stargazer
    QUOTE QUOTE QUOTE
    DEVE ESSERE DI 4 RIGHE MI RACC
    SWISHO UN BLUNT A SWISHLAND
    BLING BLAOW COME I BEATLES
    ANTHEIA


    Scusate, volevo usare lo schema figo ma ci avrei messo troppo tempo a sistemarlo, non che abbia scritto molto ma okay XD Scusate anche ilmisero posto inutile♥
    PARTECIPo con Antheia (Grifondoro)
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    CICCA SUL BACCO E PERBACCO PACCO


    Ciao Saretta, eh sì, a me è toccato il tuo regalo. Confesso di aver riso quando ho visto il tuo nome, avessi beccato pure Pers avrei fatto l'en plein ahah Però sono contenta e spero il regalino -che davvero, non è niente di che eh- ti piaccia♥
    Volevo fare qualcosina in più ma probabilmente mi sbizzarrirò(?) su twitter nei prossimi giorni AHAHAH
    Non sono la persona più facile della Terra, anzi, ed è difficile mantenere le relazioni perchè sono molto awkward e non so mai come scrivere, davvero le conversazioni si fermano "Ciao come stai' Bene, tu? Bene" quindi insomma, non ci sentiamo anche se prima lo facevamo di più ma è davvero solo perchè sono super awkward e anti-social.
    Sono onorata di averti conosciuta e di aver fatto amicizia con te. E adoro che i nostri piggi siano fratelli, mi viene naturale scrivere situazioni imbarazzanti o affettuose tra quei due, e questo lo devo a te♥
    ♥ MERRY CHRISTMAS SARA JR ♥
    PS: un giorno di questi dobbiamo ruolarceli quei due biondissimi pazzi!
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    MP mandato!♥
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    anyone who thinks
    fallen leaves are dead
    has never watched them
    dancing on a windy day
    antheia sinclair
    Antheia Sinclair era tornata sui banchi di scuola da poco più di un mese e mai prima di allora era stata tanto felice di averlo fatto. Lasciarsi alle spalle la dimora dei genitori per un altro anno era la cosa migliore, sopratutto considerando il fatto che la Grifondoro non era riuscita a portare a termine l'anno scolastico conclusosi l'estate precedente e per questo motivo era tornata ad Hogwarts insieme ai suoi compagni -tra cui il suo amato fratello, insieme nel bene e nel male vero?- ripetenti. Contrariamente a quanto pensava tornare ad Hogwarts era stato piacevole e non viveva la situazione con disagio né con imbarazzo, al contrario si sentiva particolarmente carica.
    Da quando era rientrata a scuola aveva ripreso ad allenarsi, attività che negli ultimi mesi aveva svolto saltuariamente, il che non era esattamente positivo ma era intenzionata a rimettersi in carreggiata e questo implicava svegliarsi presto per poter andare a camminare nel parco o fare qualche esercizio nel campo da Quidditch, per lo meno fino a quando gli allenamenti non fossero ricominciati. Dopo di che avrebbe dovuto trovare una nuova palestra all'aperto perchè di beccarsi un bolide in faccia proprio non ne aveva voglia.
    Era quindi con somma gioia che aveva accolto la notizia dell'imminente gita scolastica, un'escursione a Norfolk alla scoperta di una cittadina fantasma. Non era la prima volta che partecipava ad un'escursione, di solito lo faceva quando andava in vacanza e voleva starsene per conto suo. Le escursioni erano il modo migliore per scoprire nuovi ed intriganti luoghi che stuzzicavano il suo appetito. Non aveva mai sentito parlare di Tottington ed era molto curiosa di visitare una città fantasma, si chiedeva se fosse davvero infestata di fantasmi tanto quanto lo era Hogwarts o forse anche di più, o se fosse solo abbandonata a sé stessa. Ma i fantasmi erano più eccitanti di una città vuota quindi aveva deciso di prepararsi a dovere portando con sé del sale, perchè se c'era una cosa che i cacciatori di fantasmi #Winchester le avevano insegnato era proprio che il sale teneva lontani i fantasmi. E va bene incontrarne uno di tanto in tanto, ma invadere lo spazio personale di un'altra persona, anche meno.

    Il fatidico giorno dell'escursione era finalmente giunto e Theia si era preparato al meglio delle sue possibilità. Aveva indossato un paio di leggins neri, la maglietta a maniche corte della casata coperta dalla felpa di Perses ed un paio di scarponcini da trekking, perfetti per le lunghe camminate. Aveva raccolto i capelli in una coda alta così che non le dessero fastidio , ma qualche ciuffo era comunque sfuggito al nastro rosso. Schioccò la lingua sul palato lanciando un'occhiata al gemello intento a spalmarsi... crema solare in faccia? Non voglio saperlo continuò a camminare avvicinandosi ad Hazel, salutandola con un cenno della mano Emozionata per la città fantasma? non le era mai dispiaciuto camminare, al contrario era una delle attività che preferiva, sai credo potremmo inventarci qualcosa per fare un bello scherzetto ai nostri fratelli. Insomma una città fantasma... avremo tante possibilità di farli spaventare per bene ridacchiò malefica. Insomma amava quel biondo da strapazzo e il bbf, ma era anche una sorella minore -di una manciata di minuti but still- e come tale era suo compito essere una rompiscatole in tutto e per tutto, non potevano mica vivere la vita all'insegna della serietà e della tristezza. E poi era perfettamente in tema con Halloween.
    Alcuni minuti -o forse ore- più tardi la città apparve in lontananza, e via via che si muovevano anche quella pareva seguire il loro spostamento avvicinandosi e scoprendosi sempre di più. Era meno rudimentale di quanto si aspettasse, i segni del tempo chiari sulle palazzine e le case ma era certa avrebbero trovato case mezze distrutte, ma forse aveva una concezione strana di città fantasma. Da quanto tempo era disabitata? Chi erano i suoi precedenti abitanti? Ma sopratutto... cos'era successo ai cittadini? Perchè dubitava fosse una migrazione di rondini, anche se il filo spinato ed i numerosi cartelli non erano così incoraggianti.
    Zaino in spalla si era fatta più vicina al professor Quinn mentre questi parlava e spiegava, prese appunti, fermandosi di tanto in tanto a scattare qualche fotografia ed era quasi di aver immortalato un fantasma, ma non era il momento per analizzare delle fotografie, sopratutto quelle non ancora stampate.
    Buh! si avvicinò di soppiatto al gemello, tentando di coglierlo di sorpresa.
    L'oscurità prese il sopravvento.

    Ma che...? sussurrò la ragazza reggendo la testa con una mano mentre si portava in una posizione seduta. Quando si era sdraiata a terra? Non lo ricordava proprio. Aprì lentamente gli occhi aggrottando le sopracciglia quando venne accolta da un città più tetra rispetto quella che stavano visitando fino a qualche secondo? minuto? ora? Prima. Lasciò scorrere lo sguardo sui compagni e sui professori, bacchette alla mano. Hey Pers sei ancora vivo? chiese massaggiandosi le tempie, allungando una mano che si scontrò con il tessuto dello zaino ai suoi piedi. Dovette così constatare che aveva perso la maggior parte del suo contenuto, lasciandola con poco o niente. Damn it.
    Ah, ma quindi era davvero maledetta. Ma pensa trasalì a quelle parole. É UNA CITTÀ MALEDETTA?! grugnì rumorosamente lasciandosi cadere indietro fino a sdraiarsi nuovamente.
    Da città fantasma a città maledetta il passo è breve.
    it's @perfectlysplendid
    is that ice cream on your pants?
    3025 12.1k



    nome: antheia sinclair
    casata + anno: grifondoro, VII anno
    zaino:
    oggetto (1): sale
    oggetto (2): occhiali
    parametri:
    astuzia: 2
    forza fisica: 4
    skill: 4
    sono conscio dei rischi che corro a mettermi nelle mani del lelia, nota bestia demoniaca: se non ci scappa il morto non siamo contenti
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    nickname nocturn whisper
    gruppo: grifondoro
    link in firma? yep
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    b-day: july 9th
    house: gryffindor
    from: london
    location: brighton beach
    where the fun ain't got no end
    antheia sinclair
    Quando finalmente i fratelli Sinclair aveva raggiunto la location della festa, gli invitati erano già in piena fase distruttiva. C'era chi vomitava in giardino, chi beveva a più non posso e chi era pronto ad aprire un kissing booth. Se non fosse stato per il gemello sarebbero certamente arrivati prima alla festa ed a quest'ora non ricorderebbe nemmeno il suo nome ti faccio vedere io come ci si diverte, fratello pensò la ragazza avvicinandosi all'anima della festa: il buffet. Si fiondò su un paio di stuzzichini che gustava tra un morso ed un sorso di burrobirra fresca. Era ancora la prima? No, certo che no. Non sapeva né come né quando ma quella era come minimo la terza burrobirra che le capitava tra le mani, sì ma non ditelo al poliziotto cattivo. Con la cosa dell'occhio intravide quella che pareva essere la scultura più bella della serata, una fontana. Fosse stata del tutto sobria l'avrebbe ignorata ma quel luccichio scintillante negli occhi non prometteva niente di buono.
    Smise di concentrarsi sul buffet, e damn aveva davvero evitato tutti i suoi compagni di scuola da vera stronza, cosa a cui doveva rimediare perchè ancora non aveva salutato le ragazze e non si fa così. Riuscì a terminare l'ultimo boccone di una tartina al salmone prima che il suono di una sirena le fece rovesciare il bicchiere addosso a qualcuno mi dispiaceee, non volevo commentò la ragazza imbarazzata con un'aria da cane bastonato, più perchè non aveva ancora finito di bere but shh nessuno doveva saperlo. Quando i poliziotti fecero il loro ingresso si bloccò sedut astante cercando di ricordare se suo fratello avesse minacciato di farla arrestare in caso non si fosse comportata come etichetta raccomandava, ma proprio non ricordava. PERSES SINCLAIR SE HAI CHIAMATO LA POLIZIA... TI U C C I D O minacciò alzando la voce per farsi sentire da sopra tutto quel frastuono. Ebbe quantomeno la decenza di imbarazzarsi ulteriormente sentendo le guance imporporarsi, ma ciò non la distolse dalle armi che venivano puntate loro contro dai poliziotti. Aggressivi si appuntò mentalmente ricordando quando nel mezzo di una lezione aveva letteralmente torturato una persona. Si era sentita così figa in quel momento ma ora... di fronte a veri poliziotti le gambe le erano diventare molli. Dai gente, non vi avevo detto di spaccare tutto? Niente bacio in fronte strabuzzò gli occhi contrariata aww, shucks sbuffò guardando il il bicchiere che si era svuotato contro la persona di fronte a lei e pensò che in fondo il suo cuoricino si era rotto di fronte a quello spreco di nettare burroso. Sì ma io volevo un bacino in fronte borbottò incrociando le braccia al petto dopo aver scaricato il bicchiere vuoto sul tavolino accanto a lei, non che le servisse ancora a qualcosa, anche perchè a giudicare dalla bottiglia di vedro che avevano tirato fuori... le cose stavano per farsi bollenti.
    Facciamo festaaa canticchiò avvicinandosi al gruppo di ragazzi e ragazze seduti in cerchio, passò accanto ad Heather lasciandole un bacio sulla guancia per salutarla hola blondie si allontanò per prendere anche lei posto nel cerchio di persone -possibilmente lontana da Perses- perchè non ci teneva a vederlo chiedere davvero al cartella clinica a chiunque le fosse capitato. Lanciò un'occhiata al fratello abbastanza esplicativa e si sedette a gambe incrociate. Quanto tempo era che non partecipava al gioco della bottiglia? Troppo tempo. Comunque uno spogliarello dai poliziotti ce lo meritavamo commentò casualmente attorcigliando una ciocca di capelli attorno alle dita, un sorriso angelico le illuminava il volto pallido.
    E fu così che bottiglia girò per la prima volta quella sera.
    Si ritrovò ad esultare più volte alla vista dei suoi amici alle prese con il gioco, gli animi si erano scaldati fin da subito ed era stato impossibile ignorare la possibilità servitela su un piatto d'argento dal fratello quando era stato scelto già al primo giro. Vai Pers! aww il suo fratellino stava crescendo, come non essere fieri di un fiore così bello che sbocciava la lingua fratello, mettici la lingua tutto bisognava insegnargli, ma proprio tutto tutto tutto. Non riuscì a trattenere un fischio di apprezzamento quando la bottiglia di fermò proprio su Gideon McPherson, insomma dopo la gita al centro commerciale... si aspettava qualcosa di bello. Magari anche un bacio tra quei due. Scosse il capo riportando l'attenzione sul gioco perchè insomma, non era proprio il caso di pensare alle foto di suo fratello nudo addosso al McPherson, non in quel momento comunque. A lei le brotp proprio non piacevano., ma era comunque fiera del suo fratellino che ci stava dando dentro di brutto quella sera.
    Si era distratta a tal punto da non essersi resa conto che la bottiglia si era fermata proprio su di lei.
    Oh.
    Scattò in piedi, -un pelo troppo velocemente- e si avvicinò al centro del cerchio incontrando Narah. Dov'era finita la spavalderia di prima? Merlino quel deficiente di suo fratello l'avrebbe presa per il culo a vita, già lo sapeva che sarebbe finita così.
    Hey le sorrise, notando comunque di non essere l'unica agitata. Si scontrò con l'altra poggiando le labbra sulle sue e la tensione sembrava quasi essere sparita, finchè non si accorse che Narah si era tirata indietro per tornare al suo posto.
    Eeeeeh okay la notte era ancora lunga, aveva tempo di sciogliersi e di mettere in pratica i consigli che aveva dato a Pers. Ma Nah sembrava davvero dolce e nonostante l'imbarazzo era stato un bel bacio, corto ma bello. Sweet sussurrò prima di tornare al proprio posto, con una burrobirra in mano. Da dove sbucava fuori? Boh. L'importante era rifornire il suo corpo di alcool., perchè ne avrebbe avuto bisogno per superare l'imbarazzo della serata. Non era timida quando si trattava di baciare qualcuno, il più delle volte ecco, ma farlo davanti ad altre persone, beh non era così semplice come sembrava.
    La ruota della fortuna continuò a girare e davvero vedere tutti quei baci, alcuni più inaspettati di altri era in un certo senso... artistico. Salutò Heather quasi sbracciandosi quando giunse il suo turno, e di tanto in tanto lanciava qualche urletto di gioia nel vedere i compagni scambiarsi effusioni: Nicky, Costas, Beh erano solo alcuni.
    Non c'era che dire, la festa era un vero successo.
    Ma dov'era tutta quell'energia quando a baciare doveva essere lei?
    Giunse anche il suo turno infine e quasi temette di doversi ritrovare a baciare il suo stesso fratello. Ew. Girò la bottiglia ed attese per interminabili secondi che questa si fermasse, l'attesa la rendeva impaziente. Non voleva guardare su chi si sarebbe fermata. Stava già cominciando a sudare freddo. E poi si fermò.
    Alzò leggermente lo sguardo incrociando quello di Gideon. Gideon McPherson.
    Shit.
    Non sapeva se sotterrarsi o scoppiare a ridere per quanto il destino sembrava avercela con lei. Era la Sinclair SBAGLIATA per la sottana di Morgana! E vabbè alla fine fu suo fratello a prendere la decisione per lei, il suo sguardo valeva più di mille parole.
    Con un sorriso a trentadue denti si alzò in piedi avvicinandosi al Corvonero a grandi falcate, lanciando un'occhiata divertita al gemello. Povero cucciolo. Prima di baciarci, ricordati di mostrare la cartella clinica al tuo bff, sai lui ci tiene posò una mano sul petto del Corvonero divertita, sedendosi sulle sue gambe per poi sporgersi in avanti, coinvolgendo il ragazzo in un bacio tutt'altro che timido. Si stava prendendo una rivincita per i ragazzi che suo fratello stava facendo scappare con la storia della cartella clinica? Assolutamente sì. Mh gli leccò un paio di volte le labbra, prolungando un po' quel bacio, incurante forse di chi le stava attorno. Presa dal momento gli morse il labbro inferiore senza quasi accorgersene. Sorry gli sussurrò dandogli un ultimo bacio a stampo prima di alzarsi dalle sue gambe allontanandosi per tornare al suo posto, ma non prima di essersi girata verso il Serpeverde facendogli la linguaccia.
    Continuò a guardare la bottiglia girare, scegliere due persone e costringerle a baciarsi sotto lo sguardo attento -vabbè per modo di dire- di concorrenti (cos'era un quiz a premi? Beh il premio c'era eccome) e non.
    E niente i freaksiotti, da cui ancora pretendeva uno spogliarello (perchè altrimenti a cosa serviva vestirsi così???), aveva deciso di cambiare le regole del gioco, dov'era il divertimento sennò. Logico.
    Paccata games.
    Mai nome fu più appropriato per il gioco della bottiglia, insomma non aveva tutti i torti a chiamarlo così. Sapere che le redini del gioco erano interamente in mano alla bottiglia -e non più alla sfiga o fortuna dei partecipanti- era da un lato spaventoso e dall'altro interessante. Finchè non le toccava paccare suo fratello, andava tutto bene.
    E sbam.
    La bottiglia si fermò prima dinnanzi a lei e poi al Serpeverde che prima aveva baciato Heather. Questo lo considero un bacio indiretto con la mia girl commentò ridacchiando mentre muoveva qualche passo in direzione del moro Heilà salutò ragazzo di fronte. Si sollevò un po' sulle punte, quel tanto che bastava per raggiungere l'altezza dell'altro (chissà chi è più alto, boh?) e lasciò che le labbra si incontrassero in un bacio alquanto casto. Non seppe stettero incollato ma quando si staccarono diede una pacca sulla spalla dell'altro ragazzo a mò di saluto e tornò al suo posto. E ancora una volta la sua concentrazione torno sulle persone che la bottiglia reclamava per partecipare al gioco. Di tanto in tanto qualche urletto lasciava le sue labbra e più di una volta si era ritrovata a fare il tifo, le mancavano solo i pom pom.
    Datemi una K,
    datemi una I,
    Datemi una S,
    Datemi un'altra S.
    Kiiiiss.

    Quando la bottiglia ricadde su di lei, Theia cominciò seriamente a pensare che la bottiglia fosse maledetta, o che semplicemente lo spettacolino che lei e Gid avevano messo in atto -e chi lo spiegava ad Haz?- era stato più interessante del dovuto. Fatto stava che non aveva mai baciato così tante persone in un solo giorno, ma anche in tutta la sua vita ad essere sincera.
    Si alzò per l'ennesima volta contemplando se fosse il caso di sedersi al centro della stanza, giusto per essere già in posa per il prossimo giro. Here we are lanciò un'occhiata al ragazzo avvicinandosi prima di ritrovarsi coinvolta nell'ennesima paccata della serata, alla bottiglia non si comanda, non che comunque le dispiacesse ricevere un po' di attenzione. Era solo strano ritrovarsi avvinghiata ad altre persone, benchè non fosse una ragazza molto timida ma per lasciarsi andare in determinati contesti l'alcool era la componente che non poteva mancare, e fortuna che aveva fatto il pieno altrimenti si sarebbe nascosta nella fontana in giardino. Un minimo di pudore lo aveva, ma con l'alcool questi tendeva ad abbandonarla, anche se si era limitata comunque a bere quel tanto che bastava per calmare i nervi. E sì forse quel goccio di alcool in più aveva tirato fuori la stronza che era in lei, ma solo forse. Niente male commentò ritornando al proprio posto dove si sedette con un sonoro tonfo.
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    eee allora... rovescia da bere addosso a qualcuno, saluta heather ed entra nel cerchio. Commenta qualche bacio, esulta da brava cheerleader e beve. Bacia nah, gideon, turo e ryu (chissà se pers è ancora vivo e se mi sono persa baci di theia, nel caso li aggiungo dopo???)


    Edited by nocturn whisper - 13/9/2020, 02:29
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    b-day: july 9th
    house: gryffindor
    from: london
    location: brighton beach
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    antheia sinclair
    Se c'era una cosa che Hogwarts le aveva insegnato era quanto suo fratello fosse melodrammatico, adorava quel bambinone pallido dai grandi occhi azzurri ma il melodramma scorreva nelle sue vene, e dire che quella considerata melodrammatica in famiglia era lei. Si vedeva che i genitori non conoscevano davvero i loro figli. Forse Perses aveva ragione a dire che Hogwarts l'aveva cambiata, era inutile negarlo eppure si sentiva libera di essere sé stessa, forse la scuola le aveva insegnato più di quanto potesse mai immaginare. Quante storie per un viaggio in nave sbuffò la ragazza sporgendosi oltre il parapetto per guardare l'acqua che scorreva veloce sotto i loro piedi, increspandosi al passaggio della nave. Era una giornata particolarmente calda e soleggiata, l'ideale per una festa in acqua. Il vestito leggere che Theia indossava sopra il costume da bagno svolazzava di tanto in tanto, seguendo l'ondeggiare della nave che suo fratello tanto odiava. Andiamo Pers vedrai che ti divertirai gli disse voltandosi qual tanto che bastava per poterlo guardare da sotto gli occhiali da sole oppure ti butto in acqua e torno a prenderti stasera... se sarò ancora in grado di camminare dritta commentò sovrappensiero voltandosi nuovamente verso l'acqua ed osservando la terra che si avvicinava sempre di più, presto sarebbero giunto al luogo d'incontro ed avrebbero rivisto tutti i loro amici e compagni di scuola, alcuni li avrebbero salutati mentre altri li avrebbero rivisto l'anno seguente di rientro dalle vacanze.
    Le raccomandazioni del gemello era stato innumerevoli ed a Theia veniva spontaneo sorridere al pensiero di quanto l'altro ragazzo si preoccupasse per lei, cosa che lei stessa faceva per lui. In una famiglia era normale preoccuparsi, ma era lui l'unico che mostrava di tenere a lei e questo forse li aveva avvicinati più di quanto già non fossero. Okay ricapitolando, se sono ubriaca posso farmi un bagno, possibilmente nuda e magari spassandomela con un bello ragazzo o una bella ragazza giusto' Ah non temere, domani passeremo la giornata a letto a raccontarci della nostra notte brava, così sei contento strizzò l'occhio mandando un bacio al gemello mentre scappava ridendo, conscia che non l'avrebbe passata liscia. Cartella clinica. Solo a lei poteva capitare un fratello iperprotettivo, ma doveva ammettere che era piacevole. Più ci pensava e più si sentiva riempire da uno strano calore, quel calore che solo lui era stato in grado di infonderle fin dal giorno del concepimento.
    Si fece largo tra la folla salutando i suoi amici e anche chi ancora non conosceva, c'erano così tante persone che almeno metà non le aveva mai incontrate, ultimamente era rimasta un po' sulle sue o insieme alle ragazze, non si era data molto alla socializzazione, ma aveva tutta l'intenzione di rimediare. Antheia Sinclair era tornata signore e signori, e con una bella burrobirra fresca in mano. L'estate a casa stava trascorrendo peggio di quanto si sarebbe immaginata, ma non c'era da stupirsi data la bocciatura dei Sinclair, in realtà Theia l'aveva fatto un po' per ribellarsi, nemmeno si era presentata ai M.A.G.O ed i suoi genitori non avevano apprezzato, ma era stanca e voleva vivere come voleva lei. Non era un prolungamento dei suoi genitori, non lo era mai stata. Quando Heather l'aveva contattata per dirle della festa, aveva colto la palla al balzo ed aveva preparato la borsa di paglia che si intonava perfettamente con le zeppe che indossava e non se l'era fatto ripetere due volte prima di acconsentire. Tutto pur di uscire da quella gabbia di matti.
    Prese un sorso di burrobirra, il primo di quella lunga serata.
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    arriva alla festa con Pers
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    Sorrise malefica al fratello, sbattendo innocentemente le palpebre quanto sei crudele, fratello cattivo borbottò. Tra i due il serpente velenoso avrebbe dovuto essere Perses Sinclair il Serpeverde, e invece aveva contagiato pure Theia. No davvero, in realtà ce l’avevano nel sangue ma niente poteva separarli, nonostante quei momenti di disaccordo. Ma avrebbe pagato per il modo in cui si era rivolto a lei, eccome se avrebbe pagato, solo non in quel momento perché aveva cose più importanti a cui pensare. Pers-picace rispose a Gid, quel ragazzo era un programma. Aveva quel facciano d’angelo che insomma il Wizengamot gli avrebbe perdonato qualsiasi crimine. lui è più biondo indicò il gemello al suo fianco penso eeeeeww riassumi il concetto magnificamente, girò i tacchi squadrando il resto del gruppo. Oh guarda Pers, un vampiro sexy strizzò l’occhio al fratello facendogli la linguaccia, indicando il Tassorosso poco distante da loro.
    Calcolò mentalmente quante persone c’erano che potevano essere abbinate a lei, e cancello Perses perché avrebbe dato fuoco a quel posto se fosse successa una cosa simile. Insomma, vada per amare il proprio fratello ma c’era un limite a tutto. Ho bisogno di bere commentò fiondandosi sul tavolo degli alcolici, assaggiando le diverse bevande presenti. Ne volete? chiese senza rendersi conto che alcune coppie si erano avvicinante alle lapidi e subito la mente era volata ai teschi che potevano uscire dal terreno terrorizzandoli, ma nada in realtà aveva trovato la loro anima gemella. Ma quelli... GIDES urlicchiò saltellando e pensando allo scoop che aveva da portare agli amici, peccato non avere una macchina fotografica con se, avrebbe potuto immortalare quel momento e poi un altro pensiero si affacciò nella mente della giovane Grifondoro e abbiamo scampato l’incesto, beviamoci su offri da bere ai rimanenti, perché ormai le coppette non le calcolava più. Potevano andarsi ad accoppiare ovunque volessero.
    Un’altra frase comparve sulle pareti, chissà se era sangue finto oppure vero. Avrebbe dovuto chiedere agli organizzatori una volta terminato l’appuntamento horror al buio. Era un tocco così di stile, altro che cuori e cioccolatini a San Valentino, in un certo senso era divertente trovarsi in un giardino con tanto di... cimitero annesso (?) di certo lei non si lamentava. Ma non aveva avuto molto modo di chiacchierare, insomma, si erano tutti accoppiati in breve tempo e che fortuna?
    In men che non si dica erano rimasti in due.
    Insomma... o siamo anime gemelle o siamo sfigati commento offrendo qualsiasi cosa il tavolo offrisse da bere io dico di darci dentro prima di bussare offri sperando la sala fosse incantata e potesse percepire i suoi pensieri, perché c’erano poche canzoni che meritavano di essere cantate in quell’atmosfera, e quelle romantiche non lo erano di certo.
    In your head,
    in your head
    Zombie,
    zombie,
    zombie-ie-ie

    Non aveva bevuto così tanto Theia, davvero, ma forse era forte ciò che aveva preso giusto? Oops. Era una festa e non c’era festa senza alcool, e non c’era alcool senza ubriachi... no aspetta forse era il contrario?
    Dai buttiamoci, la lapide ci aspetta si avvicinò saltellando alla lapide e bussò tendendo l’orecchio.
    Non poteva sbagliare.
    Aveva lasciato andare avanti gli altri e si erano letteralmente aspettati a vicenda, non potevano sbagliare, vero?
    I saw you smiling at me
    Was it real or just my fantasy
    You'd always be there in the corner
    Of this tiny in little bar
    ANTHEIA
    SINCLAIR
    when: 09.07.2002
    where: LONDON
    sign: CANCER
    status:SINGLE


    ♥ 2(post) + 3(prompt)

    insomma non si può sbagliare... giochi e bussa xD



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    Bentornata💕 io sono Nina e niente mi fa piacere tu sia tornata! Non so cosa dire quindi torno a cenare 💕
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    Alzò gli occhi al cielo Antheia Sinclair, soffermandosi ad osservare il fuoco fatuo che apparve dinnanzi a lei e che sembrava voler essere a tutti i cosi seguito. Schioccò la lingua sul palato, incrociando le braccia al petto e fissando il luogo in cui era capitata, San Valentino? In un luogo come quello ci combatteva una guerra, in un luogo come quello poteva solo aspettarsi di essere inseguita da un maniaco con una motosega in mano. Questa è l'ultima volta borbottò cupa mente avanzava cauta nella fitta nebbia. Sarebbe mai tornata ad Hogwarts? Probabilmente no. Forse era davvero una trappola organizzata da un maniaco, altro che quella psicopatica di Polgy, ma i suoi segreti erano suoi e non se l'era sentita di rischiare in caso la minaccia si fosse rivelata vera. Se lei doveva soffrire ovviamente non poteva permettere che suo fratello se la spassasse a casa in mutande a mangiare gelato al cioccolato, ragion per cui lo aveva trascinato a quell'evento da brava sorella quale fosse, se doveva subire una tortura lei, non vedeva perchè lui dovesse essere risparmiato.
    Lo scorso anno si era divertita a San Valentino ma appunto non aveva trovato la sua anima gemella, che quello fosse l'anno buono? Certo... se la sua anima gemella era un serial killer. Apparve poco alla volta l'immagine della magione che andò via via a farsi più nitida per quanto la nebbia lo permettesse interessante commentò inciampando in un gradino. Si raddrizzò imbarazzata, ma quasi si rilassò non vedendo nessuno... a parte il fuoco fatuo. Ma quello non poteva parlare nè deriderla. Forse. Busso, non busso? chiese, a chi? Al fantasma formaggino che sicuramente si stava godendo quella scena pietosa. Toccò appena la porta e quella non si fece attendere aprendosi con un cigolio sinistro non busso entrò chiudendo la porta alle spalle e si bloccò squadrando al sedia.
    Nope.
    Non si sarebbe seduta. Si rifiutava di farlo nonostante la sedia la fissasse, e fu in quel momento che si rese conto che la paranoia si stava manifestando potrei darti fuoco, sappilo minacciò la sedia accomodandosi. Non si sarebbe mai aspettata di vederla muoversi, sopratutto non su dei binari? Cos'era un treno? Un urletto molto poco virile sfuggi dalle labbra dell'impavida Grifondoro che giurò su sè stessa che avrebbe ucciso Poly con le sue stesse mani se mai l'avesse incontrata. Temette per la sua vita tanto che non appena la sedia si fermò, la ragazza si trascinò a terra baciando il pavimento della stanza in cui si trovava. Merlino sussurrò guardandosi attorno e non vedendo assolutamente nulla, fatta eccezione per una porta. Poteva rintanarsi lì e nessuno lo avrebbe mai scoperto vero? vero.
    Proseguì oltre la porta perchè ci teneva ancora alla propria vita e la sedia era ancora lì con lei, meglio mettere qualche metro di distanza tra loro, e magari qualche muro se poteva. Tirò una mazzo capocciata allo stipite della porta -scusate è troppo alta per abbassarsi- e mentre si massaggiava la capa buttò uno sguardo alla cabina... armadio nella quale era entrata. Ora sì che si ragiona si avvicinò allo specchio temendo di vedere la propria immagine riflessa, e fu proprio mentre aggiustava un ciuffo di capelli ribelle che con la coda dell'occhio si accorse della lettera appesa. La strappò dallo specchio leggendola e rabbrividendo alla prima frase.
    Jigsaw is that you?
    Rilesse la lettera un paio di volte e fino ad horror non le era dispiaciuta, insomma era un tema bizzarro per il giorno di San Valentino, il giorno dell'amore per eccellenza. Ma l'amore poteva essere un amore fatale e da lì il tema horror' Intrigante, ma in particolare adorava l'idea di potersi travestire. Gli occhi le si illuminarono. L'emozione durò molto poco considerando che quel *compagni* l'aveva destabilizzata un attimo. Quindi era un'orgia di San Valentino? Merlino aiuto!
    Indossò un abito rosa pallido, tendente al bianco sporco di quelli in voga nell'ottocento e legò i capelli in due trecce che ricadevano morbide sul petto. Un belo di trucco e la sua pelle pareva di porcellana come la bambola maledetta che perseguitava i suoi sogni, anche chiamati incubi.
    Annabelle is here bitches.
    Ci aveva pensato alla suora eh, ma non voleva spaventare il suo valentino o la sua valentina, who knows.
    La sedia, la maledetta sedia se la ricaricò sulle ginocchia #wat e la condusse fino ad un giardino molto carino. A mai più ricvederci sedia, ma ti ho amato profondamente seh come no. Mosse qualche passo all'interno del giardino, soffermandosi sul tavolo delle vivande e sgraffignando un paio di biscotti glassati. OH. HELL. NO puntò un dito contro suo fratello MI RIFIUTO con il culo che aveva rischiava di essere l'anima gemella di suo fratello gemello, ci mancava solo quello davvero.
    Lanciò un'occhiata al muro storcendo il naso per lo stupido giochino, anche se la scritta con il sangue era d'effetto. Pestò accidentalmente il piede del gemello, sorridendo ai presenti, salutandoli calorosamente per poi immergersi nello spirito del giochino.
    Non ho mai... mostrato la mercanzia in un luogo pubblico la frecciatina era palese.
    I saw you smiling at me
    Was it real or just my fantasy
    You'd always be there in the corner
    Of this tiny in little bar
    ANTHEIA
    SINCLAIR
    when: 09.07.2002
    where: LONDON
    sign: CANCER
    status:SINGLE


    ♥ +1

    si veste da Annabelle e fa il giochino prompt #1, scusate non so interagire con le persone xD
  12. .
    Welcome!♥
    Io sono Nina, una delle nonnette del forum (tipo che ci passiamo solo 5 anni ma sono vecchia decrepita dentro) e non so cosa dire, davvero il raffreddore mi ha stesa quindi non so più ragionare xD Ti troverai benissimo qui! *-*
  13. .
    PANCAKE
    cake for later, cake as a way of life




    ANTHEIA T. SINCLAIR // camera pie
    Frequentare il settimo anno era un concetto ancora estraneo a Theia, lei che ancora viveva in un mondo fatato fatto di pasta frolla e zucchero filante. Si era svegliata una mattina e puff settimo anno. Era difficile pensare a cosa ne sarebbe stato di lei in futuro, sarebbe tornata a vivere dai genitori? Lei e Pers si sarebbero trasferiti in una casa che avrebbero potuto chiamare tale solo solo due, senza genitori tra i piedi? Chissà, benché ci fossero ancora all’incirca 9 mesi -presto partoriremo un bel bimbo- di lezioni, allenamenti, esami e marachelle notturne, i pensieri e le preoccupazioni volavano al giorno in cui i nove mesi sarebbe giunti al termini liberandola dalla costrizione della scuola e dal, su9k posto felice che quel castello aveva rappresentato negli ultimi sette anni. Sembrava ieri che il Cappello Parlante l’aveva smistata nella ca sta dei coraggiosi, incredibile come volasse il tempo quando ci si divertiva. Parte dell’essere al settimo anno implicava non solo il dover seguire le lezioni ma anche il doversi immergere nel mondo degli adulti e ciò implicava anche imparare un lavoro, peccato solo che non avesse alcuna idea di cosa fare della sua vita. Era troppo giovane per pensarci ma al tempo stesso sentiva che a quell’età dovrebbe avere le idee più chiare. Se fosse per i genitori farebbe un lavoro importante che la mettesse in vista, che permettesse alla società di conoscerla ma non era la sua vocazione, non che sapesse cosa lo fosse. Né aveva parlato con i docenti quando si era parlato per il tirocinio ed aveva a lungo analizzato la sua vita, i suoi interessi fino a che qualche idea in realtà si era formata nel suo cervello rosso-oro. Fin dalla tenera età erano due le cose che l’avevano appassionata, la musica che l’aveva accumunata al fratello gemello e la cucina, in realtà entrambi l’avevano avvicinata al gemello. Suonavano e cantavano insieme, ed al tempo stesso lui era l’assaggiatore ufficiale dei piatti preparati dalla sorella. C’era complicità tra loro ma non poteva vivere sempre attaccata al culo del gemello, erano fratelli ed avevano un bellissimo rapporto ma quella era una scelta importante che doveva prendere da sola perché si parlava del suo futuro. E così aveva consegnato al docente la sua richiesta di tirocinio presso Madama Piediburro, la sala da tè situata ad Hogsmeade. Non sapeva cosa avrebbe fatto ma sperava di essere messa al lavoro in cucina, benché comunque se la cavasse anche a parlare con le persone, quindi riteneva di essere abbastanza versatile da poter stare sia in sala sia in cucina, ma l’importante era fare un po’ di esperienza nel mondo del lavoro e forse avrebbe potuto cominciare a vedersi nel mondo adulto che ancora le incuteva un certo timore.

    Quel giorno Antheia Sinclair aveva lasciato il castello recandosi ad Hogsmeade, il villaggio magico situato nei pressi di Hogwarts dove gli studenti trascorrevano i weekend liberi dallo studio, brindando e sorseggiando a suon di burrobirra. Entrò nel locale, il campanello tintinnante, e fu invasa dall’odore dolciastro di cupcake e muffin appena sfornati, dall’odore del tè caldo e della cioccolata. Si respirava un’aria così familiare e calda che si sentì subito a casa, solo Hogwarts le aveva fatto un effetto molto simile. Sorrise istintivamente mentre si lisciava la salopette grigia che aveva indossato sopra il maglioncino bianco, la lunga treccia che cadeva delicatamente sulle spalle e gli stivaletti bassi che picchettavano sul pavimento. Si incamminò verso il bancone guardandosi attorno estasiata, era un locale tanto accogliente e per nulla troppo affollato, l’ideale per lei che benché adorasse stare in mezzo alla gente talvolta la troppa confusione era semplicemente troppo. Buongiorno, sono Antheia Sinclair e mi manda la scuola per il tiroc- si blocco la ragazza alzando lo sguardo e ritrovandosi faccia a faccia con Erin, ed a corto di parole. Oh ciao Erin arrossì lievemente e quasi impercettibilmente portò le mani dietro la schiena dove esse si congiunsero. Le avevano detto che avrebbe lavorato con Erin? Non ne era certa ma era certa di essere più felice di prima perché la ragazza le era mancata molto in quei mesi, le era mancata la sintonia che avevano trovato. Mi fa piacere vedere che stai bene... e beh insomma... credo lavoreremo insieme per qualche settimana disse sorridendo all’altra, sorriso che non perse mentre la moretta cominciò ad elencarle le sue mansioni. Ci teneva a fare bella figura ed a dimostrare che benché fosse una combina guai ed una persona di un determinato ceto sociale, sapesse cosa significasse lavorare. Voleva impegnarsi con tutte le sue forze e dimostrare di potercela fare in quel mondo, perché in fondo era una ragazza intelligente e non aveva certo paura di sporcarsi le mani, se poi aveva le mani in pasta ancora meglio. E così era cominciata la sua avventura lavorativa che l’avrebbe accompagnata per alcune settimane. Aveva indossato un grembiule pallido e aveva accolto i clienti che si erano presentati, portando loro il menù dei dolci -ed al contempo cercando di vendere i prodotti più buoni- e tiro andò al tavolo con l’ordinazione completa. Di tanto in tanto tornava a controllare come stesse andando, se erano soddisfatti della consumazione, per accertarsi che andasse tutto bene ed assicurarsi che non mancasse loro nulla. Non le dispiaceva intrattenere i pochi clienti che erano entrati quella mattina, non erano troppi alla volta e questo la aiutava a concentrarsi ed a dedicare del tempo ad ognuno di loro. Era nervosa certo, e non mancava di sedersi a chiacchierare di tanto in tanto, sperando di non essere troppo invadente. Ogni volta che un tavolo si liberava Theia correva a pulirlo, dava una colata per terra e l’ambiente tornava di nuovo lucente come se nessuno ci avesse ancora messo piede. Non era andato tutto liscio quel primo giorno di lavoro, decisamente no. Era quasi caduta un paio di volte, aveva consegnato un ordine sbagliato ed aveva contato male il resto, ma era riuscita a rimediare ai suoi errori, si era scusata ed aveva portato il giusto resto, cambiato l’ordine e tolto gli stivaletti che rischiavano di farla uccidere o peggio, uccidere la torta alle fragole che tanto piaceva ai clienti.
    Insomma, si era impegnata e non si era lasciata scoraggiare dagli errori commessi, avrebbe potuto crollare e invece si era rialzata più forte di prima, con più grinta. Non chiusero all’ora di pranzo ma Theia si prese una mezz’oretta di pausa per mangiare un sandwich con salmone, insalata e formaggio che si era preparata quella mattina. Lo mangio con gusto, assaporandolo insieme alla tranquillità. Non perse nemmeno un minuto del relax concessole perché in fondo faceva parte del lavoro ed era quello il momento in cui bisognava staccare la spina e dimenticarsi del lavoro, se si voleva sopravvivere chiaramente. Lo sto stress era sempre alto, la tensione non faceva certo bene al fisico ed a risentirne erano per lo più i clienti. Per cui sì, le pause erano necessarie.
    Al termine della pausa Theia ebbe modo di confrontarsi con Erin, e benché la giornata non fosse ancora finita, le era stata data la possibilità di stare in cucina per le successive ore, così da rendersi conto di come si lavorava in una cucina vera, a contatto con gli ingredienti. Era quello che per ora le piaceva di più, insomma la cucina l’aveva sempre accompagnata e sapeva di non voler fallire, voleva mostrare di cosa era capace ti renderò fiera di me, preparerò un dolce stratosferico che forse un giorno metterai nel menù commentò la ragazza entrando in cucina, stringendo il grembiule e lavandosi le mani per poi cominciare a raccogliere gli ingredienti che potevano servirle.
    Uova, farina, zucchero... sussurrò la grifondoro mentre danzava nella cucina della sala da tè del villaggio magico: un’arabesque per prendere il pacco di farina dallo scaffale, un cabriole per avvicinarsi al frigorifero nel quale erano contenute le uova, un jeté fino alla credenza dove lo zucchero era nascosto alla vista. Una volta presi tutti gli ingredienti si adoperò per realizzare una base di biscotto al cacao, unendo del burro a dei biscotti al cacao ridotti in polvere. Ripose poi il tutto in frigorifero per riposare e nel frattempo si adoperò per realizzare una mousse alle fragole, utilizzando il succo ottenuto dalla fine lavorazione delle fragole nel mortaio che andò poi unendosi alla panna montata con le fruste trovate in uno dei cassetti della cucina. Did you have to do this canticchiò la ragazzina riponendo la mousse nel frigorifero insieme alla base di biscotto I was thinking you could be trusted mosse la testa a ritmo mentre continua imperterrita a preparare il dolce che le era stato richiesto. Quando ritenne le due precedenti preparazioni raffreddate a dovere, ripose la base di biscotto su un piattino, aggiungendovi poi una strato di mousse. Nascose un cioccolatino aromatizzato al centro della mousse, nascondendolo alla vista; era la parte “magica” del dolce, era da quello che ci doveva aspettare un’esplosione in bocca nel momento dell’assaggio. Aggiunse poi del crumble di decorazione a mezzaluna con dei ciuffetti di panna per rifinire il dolce, e poi il tocco di classe. Mise a bollire acqua e zucchero e quando lo zucchero arrivò alla giusta temperatura lo verso sopra un contenitore ricoperto di pellicola e creò una cupola di zucchero trasparente e sottile che poggiò sopra il dolcetto per ricoprirlo. Per assaggiare il dolce era indispensabile rompere la cupola incantata che avrebbe sprigionato nell’aria un delizioso aroma noto solo a chi stava consumando il dolce, avrebbe rievocato un odore particolare che aveva un grande significato. Al tempo stesso, nel momento dell’assaggio il cioccolatino aromatizzato avrebbe sprigionato in bocca un’esplosione di sapori, tra i quali un lieve sentore di menta. Ogni boccone rievocava un ricordo. Un ricordo della propria casa, o quantomeno di ciò che era considerato come casa, che fosse un luogo, oggetto, persona, suono, qualsiasi cosa. Where your heart is, così aveva chiamato il dolce che aveva presentato ad Erin quello stesso pomeriggio, troppo emozionata per l’operato per non ricevere il suo giudizio in merito. Ci teneva a sapeva cosa pensasse la ragazza del suo lavoro, anche perché aveva usato alcune delle tecniche perfezionate nel corso degli anni per prepararlo, ci aveva messo tutta se stessa anche se quel, dolce appariva forse semplice, era l’effetto quello che la rendeva tanto orgogliosa.
    Potrei abituarmici.
    17 y.o.
    gryffindor
    vii year
    neutral
    baker
    sheet
    pensieve
    aesthetic
    headphones
    prelevi? // i panic at a lot of places besides the disco


    tecnicamente non servivano post ma ero ispirata(?)
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    Benvenutissima♥
    Io sono Nina, 26 anni e non so come chiamarti se non Banshee per ora♥ Non preoccuparti per l'età, siamo molto vari qui ed ognuno ha i suoi interessi, i gdr rendono tutto più magico e ci accomunano, sono cresciuta con mio fratello ed i suoi amici che si incontravano per giovare a dei gdr non su forum) con dadi alla mano, quaderni on segnato tutto... ho sempre pensato che un giorno sarei finita come loro xD Non c'è un'età in cui iniziare o smettere. E poi diciamocelo... siamo nati e cresciuti sotto l'influenza di JK and Harry Potter quindi questi gdr sono fatti per noi♥
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    Welcome!
    Io sono Nina, la nottambula del forum. Sono patita di serie TV e film, mi piacciono i videogiochi ed i libri... Una vera e propria nerd insomma! E dire che mi sembrava tanto una brutta parola prima, invece me ne vanto ora u.u
    Non sono né informatica né grafica ma mi diletto con i codici anche io, non sono bravissima ma a volte sono orgogliosa del mio lavoro. Tutto quello che so sui codici l'ho imparato da sola, e la passione me l'hanno fatta venire nel mio primissimo forum 10 anni fa, da allora credo di essere migliorata xD anche se non sarò mai all'altezza dei nostri creatoti di codici. Una volta sapevo fare anche tabelle e skin, ma hey i tempi cambiano e la vecchiaia avanza xD
    Mi piace leggere ma non leggo un libro da due anni, nonostante la challange di cui ha parlato Ari e mi sento in colpa per aver fallito miseramente xD è che sono entrata nel regno delle fanfiction e mi prendono un casino, ne leggo molte... Contandole forse arriviamo a qualche libro insomma ahah però mi piacciono molto le saghe fantasy o libri riguardanti misteri, ormai mi sono convertita a leggere in inglese (tranne i libri del mio autore preferito che già sono complicati in italiano xD).
    Sproloquio finito. Giuro.
    Torno alla mia serie TV perché questo si fa alle 3am xD
144 replies since 17/9/2018
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