Votes taken by homini lupus

  1. .
    giustamente avevo rimosso chouko

    nickname: niwabi
    gruppo: bolla
    link in firma? yuh
  2. .
    ogni tanto ritornano (nda: la gente in vacanza in messico)
    tempi di quest, tempi di sofferenza // al solito, un +1 di avvenuta lettura pls ♥
    STORYLINE: ma lo sapete che sono successe un sacco di cose? no che non lo sapete, tecnicamente avete dimenticato tutto, ha ha. per chi se lo fosse perso: fateggio finale della Q11 con annesse spiegazioni brevi e indolori (sotto spoiler, ultimo messaggio).
    HALO POINTS: wake the fuck up, prescelti, we got a raccolta punti to complete.
    ABILITAZIONI: ricordiamo a chi non l'ha già fatto di inserire i personaggi che hanno partecipato alla quest 11 e di fazione pro (quindi, in parole povere, tutti coloro rimasti nella bolla) nel gruppo apposito. abbiamo anche fatto un gruppo su telegram che ci servirà per motivi misteriosi (il gossip). se non siete stati inseriti giurin giurello che ci perdonate, perché siamo molto stanchi (anno 378 di quest....), e segnalatecelo!
    AMBIENTAZIONE: e già che parliamo di bolla -- abbiamo inaugurato la sezione apposita in cui ruolare! dentro ci troverete una handy dandy faq dove raccoglieremo, man mano, dubbi e risposte.

    POST QUEST: ed è giunto il tempo delle post! yaaaaaaay.
    ricordo rapidamente come funziona:
    -- potete aprirle in qualsiasi momento, ma ciascun post conterà per i PE totali della quest solo fino al 19/05.
    -- i punti esperienza andranno esclusivamente ai personaggi partecipanti alla quest (quindi non rapiti, non personaggi esterni all'evento). sono considerate post quest (e quindi, role che danno punti esperienza) solo role con almeno un personaggio presente nelle settimane ed eventualmente personaggi rapiti tra oblinder e mini quest.

    colgo l'occasione per ricordarvi sempre del canale telegram, dove gli aggiornamenti vi arrivano in tempo reale, e per qualsiasi cosa sapete sempre dove trovarci < 3 (su telegram a perdere tempo? sì)


    Edited by ad[is]agio - 8/5/2024, 07:52
  3. .
    I think I'll pace my apartment a few times
    && fall asleep on the couch
    irish
    slut
    un-holy
    aidan kenneth gallagher-lestrange
    «stai perdendo tempo.»
    Batté le palpebre, Aidan, e alzò lo sguardo sulla donna. Non le chiese cosa ci facesse sul ciglio della porta, le braccia conserte e le iridi scure a cogliere le sue nello specchio. Nel breve periodo di convalescenza che aveva passato al suo fianco, d’altronde, aveva imparato due cose su di lei: era un medico, primo, e il suo livello di considerazione per la privacy altrui rasentava lo zero, secondo.
    Fece un passo indietro, e roteò il busto così da poterla guardare davvero. Stava facendo un favore a se stesso, realisticamente, a dare le spalle a quello spettacolo perturbante. Rimandato all’ultimo secondo per quel motivo esatto: aveva odiato tutto dello sconosciuto che gli si era presentato davanti. Lo spettro di Aidan Gallagher, tornato storto e sbagliato.
    Poggiò la schiena contro l’estremità del lavandino, e imitò la sua posa. Due spicchi della stessa luna; conuctio. Ironico come non mai. «prima mi trascinate nella vostra merda e poi mi scacciate come se non mi voleste tra i piedi.» piegò il volto contro la spalla, e non sorrise. «ferite il mio orgoglio, così.»
    Non glie lo disse che Jeanine Lafayette poteva smettere di rompergli il cazzo e tornare a sacrificare vergini per il bene dell’universo, o qualunque cosa facesse nel suo tempo libero. Sperava fosse ovvio nelle linee spigolose che lo componevano, per quanto macchinose gli risultassero in quel momento: si sarebbe preso tutto il tempo che lo aggradava, e loro se ne sarebbero fatti una ragione.
    In egual maniera, la ragazza non gli disse che non era lì in veste ufficiale; né tantomeno che la cara Jeanine era già tanto se si ricordava della sua esistenza. Abbassò il mento, fissandolo con un pigro disinteresse, e piuttosto scelse la violenza. «non cambierà niente.»
    Il gelo non attese la fine di quell’affermazione, prima di espandersi nel suo petto; già sapeva, Aidan, dove volesse andare a parare. «dimenticherai lo stesso.»
    E sapeva anche quello. Sapeva di star rubando qualcosa che era destinato a perdere in ogni caso; che l’unico modo che aveva di tenersi strette quelle briciole era rimanere. Ma era Aidan, purtroppo. Aidan Gallagher, Lestrange, e non aveva mai smesso di scegliere se stesso. Neanche di fronte a quella particolare creatura eldritch — neanche quando scegliere se stesso imponeva una certa condizionalità all’amore che era disposto a condividere. Quando farlo mangiava le sue interiora e avvelenava la sua gola.
    Glie lo aveva chiesto di nuovo. Una volta sola, perché non gli piaceva ripetersi, né tantomeno apprezzava la sensazione di quelle lame a scivolargli a pioggia nella carne. Toothless aveva abbassato lo sguardo sulle Converse, e non aveva detto niente. Se n’era andato un po’ prima del solito, dopo minuti di silenzio teso più dolorosi di quel rifiuto implicito, e tanto era bastato.
    Non rispose a quella chiara provocazione. Anche se sospettava che non fosse quello il suo intento; e non capiva come, o perché, ma non era importante. Si rese conto di aver abbassato lo sguardo — lo ripose su di lei. «non mi hai mai detto come ti chiami.»
    «dimenticherai anche questo.» schioccò la lingua contro il palato, la Crain. Ma lo indugiò lo stesso. «Isobel.» studiò Aidan mentre tastava il nome sulla lingua, circospetto. E sorrise per entrambi, allora; un ghigno divertito che non raggiunse i suoi occhi. «strano, vero? non hai idea di quanto lo sia per me. ma — com’era, quella storia. quella che noi chiamiamo una rosa, con qualsiasi altro nome, profumerebbe altrettanto dolcemente. eccetera, eccetera.»
    La guardò ancora. Spostando le sue attenzioni il giusto necessario da vederla pescare una carta dalla tasca della giacca, tendere il giudizio verso di lui. Avrebbe riso, Aidan, se solo ne fosse stato in grado.
    «salutamele.»
    Si strinse nelle spalle, e non accennò a voler prendere la sua carta. Fanculo i tarocchi. Fanculo Toothless, e fanculo Isobel. Avrebbe voluto urlarle di non essere un fottuto gufo; che se proprio avevano cose da dire ad altri che non fossero Aidan stesso, potevano uscire da quel posto di merda e farlo da soli. Ma di nuovo, si tenne per sé le parti peggiori del suo astio. «non so di chi parli.»
    «lasci davvero che ogni evento della tua vita venga attribuito al caso?» eliminò la distanza, allora; e posò Il Giudizio sulla porcellana. «è proprio vero che non bisognerebbe mai conoscere i propri idoli. vattene» gli rivolse un ultimo sguardo, Isobel Crain. E quella volta, Aidan si concesse di notare la familiarità di quel volto – le linee che marcavano la sua faccia, quella particolare tonalità di nocciola che aveva studiato e studiato; che amava così tanto, in ogni universo. Le onde ordinate a scivolarle sulle spalle; quel tono nella sua voce che sembrava tagliarlo a metà, in un modo così intimo da poter provenire facilmente dalle sue stesse corde. «mi occuperò io di lui.»
    Non era forse per quello, che l’avevano rispedita vent’anni nel passato? Recuperare i cocci, e aggiustare gli errori dei suoi genitori in un kintsugi che non aveva mai smesso di lasciarle l’amaro in bocca.
    Rimase lì, a fissare quella porta spalancata, anche quando ormai se n’era andata da tempo.
    Finalmente riposò le iridi smeraldo sulla carta; la bocca stretta in una linea retta, e un’accusa affatto velata a studiarne i contorni.
    La intascò, perché che altro avrebbe potuto fare, e uscì da quel bagno. L’aria si era fatta un po’ troppo pesante, un po’ troppo rapidamente.


    Quindi. Aveva un copione.
    L’aveva ripetuto per tutta la strada di ritorno; in un taxi, ignorando le occhiate frequenti dell’uomo al volante e i suoi tentativi fallimentari di portare avanti una conversazione che mettesse entrambi a loro agio. Non aveva la pazienza per lui o per la sua curiosità fuoriluogo — quella con cui aveva continuato a fissare le sue mani guantate, incrociate elegantemente sulle gambe, e le ferite nella poca pelle rimasta scoperta. Aveva ingoiato così tanto, Aidan. E non era ancora successo un cazzo. Il tempo di sussultare sulla barella, mettere a fuoco i dintorni; cercare la bacchetta, e non sentirla più sua. Non sentire più la magia scorrergli nel palmo e ricordare che quel vuoto percepito non era solo stordimento, era… una mutilazione, nel senso più crudo. Un voltare alle spalle a tutto ciò che conosceva – di nuovo. La stessa che aveva avvertito a tredici anni, quando aveva alzato il polso nel letto di ospedale e visto gli squarci ricoperti di unguento. A sedici, quando aveva nascosto il braccio rotto dietro la schiena e accettato a denti stretti un nome e un cognome che non avevano mai smesso di essere estranei. Obbligato a conoscersi per l’ennesima fottuta volta. Ad abituarsi a un organismo alieno, a respingere il tremore che minacciava di scuoterlo da testa a piedi. Quella familiare disperazione; la stanchezza, la voglia di tornare a casa. Una costante.
    Posò il palmo aperto contro il legno della porta, poi la fronte. E chiuse gli occhi. Respiri lenti a regolarizzare il battito del cuore, e a riabituare i polmoni al profumo, di casa. Uno che aveva ben poco a che vedere con muri e mobili e finestre. Che era dall’altro lato della toppa, se solo avesse trovato la forza di spingerci la chiave dentro.
    Forse sarebbe stato meglio andarsene.
    Era ancora in tempo.
    Strinse la mandibola, e percepì il solletichio sullo zigomo prima ancora di vedere la lacrima spaccarsi sullo zerbino. E sussultò perché quello — non era calcolato. Così come non era calcolato il rumore dietro la porta; l’improvvisa mancanza di un corpo solido a separarlo dall’appartamento. Avrebbe davvero voluto scacciare quella debolezza; strofinare le mani sul volto e alzare la testa per incontrare lo sguardo di Archibald. Dire qualcosa. Ciao, sono tornato, sto bene, sono graffi di poco conto. Cristo, ci era riuscito fino a quel momento. E invece lo colpì tutto insieme, un fiume in piena. La realizzazione di dover entrare in quell’appartamento e superare una stanza vuota; di dover fingere che andasse tutto bene. Di trattenere il peso di quei mi dispiace che non avrebbe mai potuto pronunciare ad alta voce; a quale scopo, quando Arci e Jay e Gwen neanche ricordavano il motivo dietro quelle scuse. La persona che gli doveva quelle scuse. Ci provò davvero, a fare quel passo in avanti — crollò a terra. Ancorò le mani alle pareti, e non riuscì a fare proprio un cazzo; pianse, patetico e distrutto in modi che non era ancora del tutto in grado di comprendere, e alla fine glie lo disse lo stesso.
    Tra respiri rotti, ciascuna parola a dislocarsi dalla gola come gomma sciolta: «mi dispiace.»
    Mi dispiace mi dispiace mi dispiace mi dispiace.
    «arci» e quello. Quello fece così male. Grattò sulla laringe, spinse nella cassa toracica fino a spezzare le ossa. «perdonami.»
    Sapeva, logicamente, che se solo avesse saputo – se solo il Leroy-Baudelaire avesse avuto una minima idea di cosa significassero davvero quelle parole – non lo avrebbe fatto. Non se lo sarebbe meritato. Egoisticamente, perché quella era l’unica cosa in cui eccelleva, lo chiese lo stesso. Ancora e ancora e ancora. Conscio di non poter ricevere davvero una risposta negativa, senza il contesto necessario. Ma ne aveva così bisogno.
    Who made you like this? Who encrypted your dark gospel in body language?
    Synapses snap back in blissful anguish
    Tell me you met me in past lives, past life
    Past what might be eating me from the inside, darling
    Half algorithm, half deity, Glitches in the code or gaps in a strange dream
    Tell me you guessed my future and it mapped onto your fantasy
  4. .
    mi è stato detto: giulia dai il buon esempio. e quindi giulia darà il buon esempio!!

    DOMANDA: i personaggi che ricordano (quindi i prescelti - ostacolo della bolla - e barry pagliaccio) possono effettivamente appuntare ciò che ricordano, missione /e/ persone, o sono destinati a dimenticare sempre e per sempre, e quindi ... anche se si scrivono cento volte nomi e luoghi, quegli appunti spariscono magicamente ogni santa volta?
    RISPOSTA: no, di fatto non sparisce nulla. il genere di cosa da fare a proprio rischio e pericolo perché tutto il resto rimane vero. il personaggio continuerà a dimenticare, quindi anche se inizialmente ciò che appunta avrà senso, a lungo andare... eh. sarà poco più che una storiella fantastica

    thanks for coming to my ted talk
  5. .
    nome pg: aidan gallagher
    classe: rogue sanguinario
    arma: daga
    punti salute a fine settimana: 62ps
    punti attacco / punti difesa: 30pa/23pd
    (se switch) partecipa per: aidan/beau

    nome pg: richard quinn
    classe: difensore anatema
    arma: arco corto
    punti salute a fine settimana: 62 ps
    punti attacco / punti difesa: 20pa/28pd
    (se switch) partecipa per: dick/gale

    nome pg: toothless simmons
    classe: sentinella seguace di arda
    arma: baby allen
    punti salute a fine settimana: 34ps
    punti attacco / punti difesa: 13pa/20pd
    (se switch) partecipa per: tooth/blaise

    nome pg: galen acharya
    classe: guerriero berserker
    arma: shotgun
    punti salute a fine settimana: 31ps
    punti attacco / punti difesa: 17pa/15pd
    (se switch) partecipa per: eggsy/jester

    Edited by homini lupus - 28/4/2024, 15:00
  6. .

    PRELEVI?
    (portfolio attualmente inattivo:
    basta un pollice alzato in questo post!)



    cambiare i colori di sfondo, testo e icon
    cambiare i font e le dimensioni del carattere
    cambiare i campi e le dimensioni del container*

    rimuovere (anche solo in parte) i crediti
    rihostare il codice altrove senza autorizzazione
    utilizzare il codice come base

    per qualsiasi problema, contattami!
    * sconsigliato se non si ha una conoscenza base di html.
    prima di fare cambiamenti drastici, avvisami.





    vrs. scura



    Warlocks in service to fiends work towards corrupting, destructive ends,
    intentionally or otherwise, and receive hellish blessings in turn.
    No live organism can continue for long to exist sanely under conditions of absolute reality; even larks and katydids are supposed, by some, to dream. Hill House, not sane, stood by itself against its hills, holding darkness within; it had stood so for eighty years and might stand for eighty more. Within, walls continued upright, bricks met neatly, floors were firm, and doors were sensibly shut; silence lay steadily against the wood and stone of Hill House, and whatever walked there, walked alone.
    Dr. John Montague was a doctor of philosophy; he had taken his degree in anthropology, feeling obscurely that in this field he might come closest to his true vocation, the analysis of supernatural manifestations. He was scrupulous about the use of his title because, his investigations being so utterly unscientific, he hoped to borrow an air of respectability, even scholarly authority, from his education. It had cost him a good deal, in money and pride, since he was not a begging man, to rent Hill House for three months, but he expected absolutely to be compensated for his pains by the sensation following upon the publication of his definitive work on the causes and effects of psychic disturbances in a house commonly known as "haunted." He had been looking for an honestly haunted house all his life. When he heard of Hill House he had been at first doubtful, then hopeful, then indefatigable; he was not the man to let go of Hill House once he had found it.
    Dr. Montague's intentions with regard to Hill House derived from the methods of the intrepid nineteenth-century ghost hunters; he was going to go and live in Hill House and see what happened there. It was his intention, at first, to follow the example of the anonymous Lady who went to stay at Ballechin House and ran a summer-long house party for skeptics and believers, with croquet and ghost-watching as the outstanding attractions, but skeptics, believers, and good croquet players are harder to come by today;
    Dr. Montague was forced to engage assistants. Perhaps the leisurely ways of Victorian life lent themselves more agreeably to the devices of psychic investigation, or perhaps the painstaking documentation of phenomena has largely gone out as a means of determining actuality; at any rate, Dr. Montague had not only to engage assistants but to search for them.
    wyll ravengard
    the blade of frontiers

    Those people look at me, and they see a hero.
    Imagine how bad they'd feel if they were wrong.
    warlock
    the fiend
    human
    lvl 12
    hailing from baldur's gate — folk hero — romanceableWhen I was a child, I never felt like a child
    I felt like an emperor with a city to burn
    I got down on my knees, begged the men in the trees
    To give me an answer, je ne peux pas comme ça
    caesar on a tv screen
    the last dinner party
    Mother of Night, darken my step


    HTML
    <table bgcolor="#0a0a0a" cellpadding="5" cellspacing="5" width="100%" style="width:500px;color:#aaa;font-size:11px;line-height:14px;font-family:nunito, sans-serif">

    <tr>
    <td colspan="2" align="center" style="font-size:9px;text-transform:uppercase;font-weight:bold;border-radius:5px;border:1px solid #222" bgcolor="#101010">DESCRIZIONE DEL BONUS QUI. PER CAPIRCI, è QUELLA CHE TROVI SU SFONDO BIANCO NEL REGOLAMENTO COMBATTIMENTI.
    </td>
    </tr>

    <tr>
    <td style="text-align:justify;padding:0"><div style="overflow:auto;height:153px;padding-right:3px"> SCRIVI QUI LA ROLE
    <span style="color:#COLOREPG;font-weight:bold">«PARLATO»</span>

    </div></td>
    <td rowspan="2" width="50%" style="border-radius:5px;border:1px solid #222" bgcolor="#101010"><table width="100%" style="font-size:9px" cellspacing="0" cellpadding="10">

    <tr>
    <td colspan="3" align="center" style="font-weight:bold;text-transform:uppercase"> <span style="color:#COLOREPG">NOME</span>
    COGNOME </td>
    </tr>

    <tr>
    <td colspan="3" align="center" style="text-transform:lowercase"> <i class="fas fa-quote-left" style="font-size:16px!important;line-height:25px;color:#333"></i>
    MINIQUOTE
    RIMANI SU 2 RIGHE
    </td>
    </tr>

    <tr>
    <td width="42%" style="padding:10px 0"> <div style="background:#222;height:1px;width:auto"></div> </td>
    <td width="16%" style="padding:10px 0" align="center"><div style="border-radius:100%;padding:3px;border:1px solid #222"> <i class="fas fa-ICONPG" style="padding:10px;background:#COLOREPG;border-radius:100%;font-size:11px;color:#eee"></i> </div> </td>
    <td width="42%" style="padding:10px 0"> <div style="background:#222;height:1px;width:auto"></div> </td>
    </tr>

    <tr>
    <td colspan="3" align="center" style="font-weight:bold;text-transform:uppercase"> <span style="color:#COLOREPG">CLASSE</span>
    BONUS </td>

    <tr>
    <td colspan="3" align="center" style="font-weight:bold;text-transform:uppercase"> MAGO/SPECIAL
    MATRICOLA/APPRENDISTA/MAGO/LEADER/MASTER </td>
    </tr>
    </tr>

    </table></td>
    </tr>

    <tr>
    <td style="padding:0;background:url(LINKGIF) center;border-radius:5px;height:130px;background-size:cover">[URL=CREDITIGIF]<div style="width:242px;height:130px"></div>[/URL]</td>
    </tr>

    <tr>
    <td align="center" style="font-size:9px;text-transform:lowercase;border-radius:5px;border:1px solid #222" bgcolor="#101010"> INFORMAZIONE — INFORMAZIONE — INFORMAZIONE </td>
    <td rowspan="2" align="center" style="font-size:9px;text-transform:lowercase;border-radius:5px;border:1px solid #222" bgcolor="#101010"> QUOTE
    QUOTE
    QUOTE
    <span style="color:#COLOREPG;font-weight:bold">QUOTE</span>
    </td>
    </tr>

    <tr>
    <td align="left" style="font-size:9px;text-transform:lowercase;border-radius:5px;border:1px solid #222" bgcolor="#101010"><table width="100%"><tr><td width="15%" align="center"><i class="fa-solid fa-volume-low" style="font-size:10px"></i> </td><td width="85%">
    TITOLOCANZONE
    NOMEARTISTA
    </td></tr></table></td>
    </tr>

    <tr>
    <td colspan="2" align="center" style="font-size:9px;text-transform:lowercase"><span style="border:1px solid #222;background-color:#101010;padding:2px 8px 4px 4px;border-radius:9px;">[URL=https://lia.blogfree.net/]<i class="fa-solid fa-moon" style="font-size:6px;padding:3px 4px;background:#COLOREPG;color:#eee;border-radius:100%"></i>[/URL] Mother of Night, darken my step</span></td>
    </tr>


    </table>


    vrs. chiara



    A domain shared by wicked, chaotic, and mischievous deities alike,
    those who channel Trickery specialise in deception and illusion magic.
    No live organism can continue for long to exist sanely under conditions of absolute reality; even larks and katydids are supposed, by some, to dream. Hill House, not sane, stood by itself against its hills, holding darkness within; it had stood so for eighty years and might stand for eighty more. Within, walls continued upright, bricks met neatly, floors were firm, and doors were sensibly shut; silence lay steadily against the wood and stone of Hill House, and whatever walked there, walked alone.
    Dr. John Montague was a doctor of philosophy; he had taken his degree in anthropology, feeling obscurely that in this field he might come closest to his true vocation, the analysis of supernatural manifestations. He was scrupulous about the use of his title because, his investigations being so utterly unscientific, he hoped to borrow an air of respectability, even scholarly authority, from his education. It had cost him a good deal, in money and pride, since he was not a begging man, to rent Hill House for three months, but he expected absolutely to be compensated for his pains by the sensation following upon the publication of his definitive work on the causes and effects of psychic disturbances in a house commonly known as "haunted." He had been looking for an honestly haunted house all his life. When he heard of Hill House he had been at first doubtful, then hopeful, then indefatigable; he was not the man to let go of Hill House once he had found it.
    shadowheart
    the daughter of darkness

    two gods tugged at her soul,
    but she managed to keep it for all herself in the end.
    cleric
    domain of trickery
    high half-elf
    lvl 12
    house of grief — shar's favorite princess — acolyteWhen I decided to wage Holy War
    It looked very much like staring at my bedroom floor
    But, oh God, you're gonna get it
    You'll be sorry that you messed with me
    girls against god
    florence + the machine
    moonmaiden, guide us



    HTML
    <table bgcolor="#fafafa" cellpadding="5" cellspacing="5" width="100%" style="width:500px;color:#666;font-size:11px;line-height:14px;font-family:nunito, sans-serif">

    <tr>
    <td colspan="2" align="center" style="font-size:9px;text-transform:uppercase;font-weight:bold;border-radius:5px;border:1px solid #e9e9e9" bgcolor="#f4f4f4">DESCRIZIONE DEL BONUS QUI. PER CAPIRCI, è QUELLA CHE TROVI SU SFONDO BIANCO NEL REGOLAMENTO COMBATTIMENTI.
    </td>
    </tr>

    <tr>
    <td style="text-align:justify;padding:0"><div style="overflow:auto;height:153px;padding-right:3px"> SCRIVI QUI LA ROLE
    <span style="color:#COLOREPG;font-weight:bold">«PARLATO»</span>

    </div></td>
    <td rowspan="2" width="50%" style="border-radius:5px;border:1px solid #e9e9e9" bgcolor="#f4f4f4"><table width="100%" style="font-size:9px" cellspacing="0" cellpadding="10">

    <tr>
    <td colspan="3" align="center" style="font-weight:bold;text-transform:uppercase"> <span style="color:#COLOREPG">NOME</span>
    COGNOME </td>
    </tr>

    <tr>
    <td colspan="3" align="center" style="text-transform:lowercase"> <i class="fas fa-quote-left" style="font-size:16px!important;line-height:25px;color:#ddd"></i>
    MINIQUOTE
    RIMANI SU 2 RIGHE
    </td>
    </tr>

    <tr>
    <td width="42%" style="padding:10px 0"> <div style="background:#e9e9e9;height:1px;width:auto"></div> </td>
    <td width="16%" style="padding:10px 0" align="center"><div style="border-radius:100%;padding:3px;border:1px solid #e9e9e9"> <i class="fas fa-ICONPG" style="padding:10px;background:#COLOREPG;border-radius:100%;font-size:11px;color:#e9e9e9"></i> </div> </td>
    <td width="42%" style="padding:10px 0"> <div style="background:#e9e9e9;height:1px;width:auto"></div> </td>
    </tr>

    <tr>
    <td colspan="3" align="center" style="font-weight:bold;text-transform:uppercase"> <span style="color:#COLOREPG">CLASSE</span>
    BONUS </td>

    <tr>
    <td colspan="3" align="center" style="font-weight:bold;text-transform:uppercase"> MAGO/SPECIAL
    MATRICOLA/APPRENDISTA/MAGO/LEADER/MASTER </td>
    </tr>
    </tr>

    </table></td>
    </tr>

    <tr>
    <td style="padding:0;background:url(LINKGIF) center;border-radius:5px;height:130px;background-size:cover">[URL=CREDITIGIF]<div style="width:242px;height:130px"></div>[/URL]</td>
    </tr>

    <tr>
    <td align="center" style="font-size:9px;text-transform:lowercase;border-radius:5px;border:1px solid #e9e9e9" bgcolor="#f4f4f4"> INFORMAZIONE — INFORMAZIONE — INFORMAZIONE </td>
    <td rowspan="2" align="center" style="font-size:9px;text-transform:lowercase;border-radius:5px;border:1px solid #e9e9e9" bgcolor="#f4f4f4"> QUOTE
    QUOTE
    QUOTE
    <span style="color:#COLOREPG;font-weight:bold">QUOTE</span>
    </td>
    </tr>

    <tr>
    <td align="left" style="font-size:9px;text-transform:lowercase;border-radius:5px;border:1px solid #e9e9e9" bgcolor="#f4f4f4"><table width="100%"><tr><td width="15%" align="center"><i class="fa-solid fa-volume-low" style="font-size:10px"></i> </td><td width="85%">
    TITOLOCANZONE
    NOMEARTISTA
    </td></tr></table></td>
    </tr>

    <tr>
    <td colspan="2" align="center" style="font-size:9px;text-transform:lowercase"><span style="border:1px solid #e9e9e9;background-color:#f4f4f4;padding:2px 8px 4px 4px;border-radius:9px;">[URL=https://lia.blogfree.net/]<i class="fa-solid fa-moon" style="font-size:6px;padding:3px 4px;background:#COLOREPG;color:#eee;border-radius:100%"></i>[/URL] moonmaiden, guide us</span></td>
    </tr>


    </table>
  7. .
    aidan gallagherbeauregard daisley
    leader
    rogue sanguinari

    aidan: daga
    beau: sai & mimesi
    accetto le conseguenze delle mie azioni
    qui finisce il mio agire e inizia il mio silenzio
    sono nel pieno delle mie facoltà mentali
    prendo i pe per: gruppo I
    toothless simmonsblaise han
    apprendisti
    sentinelle seguaci di arda

    tooth: baby allen
    blaise: mazza da baseball & medium
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    prendo i pe per: gruppo II
    eggsy saintwichjester o'death
    apprendisti
    guerrieri berserker

    eggsy: flauto
    jest: falce
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    prendo i pe per: gruppo II
    richard quinngalen acharya
    leader
    difensori anatema

    dick: arco corto
    gale: shotgun
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    prendo i pe per: gruppo I


    Edited by homini lupus - 2/4/2024, 17:24
  8. .
    I think I'll pace my apartment a few times
    && fall asleep on the couch
    39 y.o.
    scottish
    necromancer
    cybil hela dewar / coalescence
    «hm.»
    Beh, vedete: Cybil aveva una nota tendenza a mettere le mani in luoghi sbagliati. Quasi quarant’anni di vita, e ancora non aveva imparato. Il terriccio bagnato in età fanciullesca; libri decisamente poco appropriati a una ragazzina in adolescenza. Quella situazione non era poi così differente – con le dita a sfiorare quelle di un totale sconosciuto, la mente a dolergli, e un vago senso di déjà vu come unica stella polare a guidarla.
    Si era giusto voltata quel necessario per stabilire di non essere accidentalmente tornata indietro nel tempo nel peggiore dei modi: quell’unica volta in cui il Lotus l’aveva accolta, d’altronde, la sconosciuta era stata la damigella d’onore di sua cognata. Che ricordava diversa dalla persona che aveva accanto in quel momento. Soprattutto, era abbastanza certa che le manette le avessero bypassate – ma aveva bevuto così tanto, a quel matrimonio, che infondo tutto era possibile. La totale assenza di pugni a battere contro la porta cancellò quel pensiero dalla sua mente, in ogni caso.
    «creativo.»
    Si concesse un sorriso divertito, perché che altro avrebbe dovuto fare. Strapparsi i capelli? Di cose stupide e rischiose ne aveva fatte; era solo destino che prima o poi tornassero a perseguitarla, in un modo o nell’altro.
    Contro ogni codice etico, si considerava comunque una scienziata. E aveva indubbiamente ereditato una mente analitica dai suoi studi. Avrebbe trovato una via.
    Passò una mano tra le ciocche corvine, scuotendole al loro posto.
    Quindi.
    «se abbiamo già avuto l’onore di incontrarci in passato, spero che perdonerai la mia mancanza di memoria.» Parole biascicate, le sue, e appesantite da un tono più roco del solito. Non ricordava l’ultima volta in cui si era fatta così tante ore di sonno indisturbato; bisognava comprendere le condizioni poco consone.
    «e buona festa degli innamorati.» e sciolse nuovamente le labbra in un sorriso. Non che ci credesse particolarmente, Cybil; il nesso tra il romanticismo e il consumo di massa le sfuggiva, ma chi era per giudicare. «hai un regalo per me?»
    Le chiavi per quelle manette, ad esempio. Tentò un’altra volta di concentrare le energie tra i polpastrelli, spingere via quella sensazione di vuoto; ma indipendentemente da quanto ci provasse, il risultato era sempre lo stesso.
    Quello era un dettaglio che non la rendeva felice. Corrugò la fronte, e lasciò vagare lo sguardo lungo le pareti.
    «temo ci sia qualcosa di sbagliato, in questo posto.»
    Ma tu guarda.
    Sono la strega in cima al rogo
    Una farfalla che imbraccia il fucile
    Una regina senza trono
    Una corona di arancio e di spine
    Sono una fiamma tra le onde del mare
  9. .
    ao3tags
    police-police
    red dress chicken.jpg
    vodkatonic!
    qwerty
  10. .
    aidan gallagher-lestrange
    mine
    sleep token
    Paralyzed by my own will
    Viciously reminding me still
    I'm born to believe, I am certain
    You and I are crashing course
    Driven by a holy force
    «Assolutamente no.»
    Eh, vabbè. Detto di cuore. Di anima e con sentimento. Voleva davvero bene a Toothless, Aidan, ma come cristo era possibile che la sua vita si fosse trasformata in quella di un qualsiasi padre di famiglia nucleare con un lavoro serio, sporadici e sofferti contatti con i parenti stretti, e un ragazzino costantemente appiccicato al fianco? Eppure i suoi step calcolati per evitarsi quel genere di situazione li aveva presi. Facendosi rapire, sparendo cent’anni nel passato, partecipando a una guerra e legandosi emotivamente a un uomo così che le probabilità di un figlio accidentale cadessero a uno zero tondo.
    E invece t’oh, eccoci. Così disperato per una breccia che spezzasse la sua routine casa-lavoro, cose che manco i genitori divorziati, che aveva bellamente ignorato le miliardi di red flags di quell’invito. Sospetto perché non aveva una vita sociale, innanzitutto; con Maple in un qualche lato di mondo decisamente troppo lontano per una delle sue sporadiche visite, Charles sparito dalla sua vita – una questione per cui non portava (virgola, disse) rancore –, e Arci letteralmente a portata di mano il suo contatto col mondo esterno tendeva a limitarsi alle pause caffè tra un incarico e l’altro. Fosse stato solo quello, però.
    Aveva girato e rigirato il biglietto tra le mani, sfiorando l’altorilievo delle lettere sotto i polpastrelli con interesse quasi scientifico. Non era più un ragazzino scemo, Aidan; purtroppo, aggiungeremo. Esperienze pregresse ed istinti ben oliati dal mestiere che si era scelto lo avevano portato persino a cercare tracce di magia oscura sulla busta in cui era stato racchiuso. Ricevere un invito promozionale a un evento in costume d’alta società non era poi così strano. In tempi come quelli, poi, dove la gente voleva mettersi alle spalle gli orrori della guerra con le frivolezze opulenti tipiche di una società in decadimento? Fottutamente tipico. È che lui certe cose le filtrava; non era semplicemente interessato, Aidan Gallagher, a tenersi stretto quegli ultimi vestigi di falsa superiorità razziale. Non era certo la sua famiglia fosse della sua stessa opinione, ma poteva ormai ritenersi indipendente dalla loro morsa ferrea. Quindi per far giungere quel pezzo di carta tra le sue mani, e via posta prioritaria, evidentemente ci stava un qualche tipo di fregatura nel mezzo.
    Ma di nuovo. Disperazione. Poteva essersi trattato di un infelice errore di sistema, così come di una trappola per bloccarlo nell’ennesimo casino di portata mondiale con cui non voleva avere a che fare volontariamente. O forse sete di vendetta da parte di qualcuno che non aveva particolarmente a cuore il Ministero: difficile, ma non impossibile. Aveva comunque sistemato i capelli e stretto la cravatta in un nodo, e si era trascinato fino al luogo d’incontro.
    E lì.
    Davanti ai giardini dell’Aetas.
    Proprio .
    Ci aveva trovato fucking Toothless.
    «Assolutamente no
    Cristo santo. «Ma non avevi quella festa con–» lasciò svolazzare la mano in aria, espressione contrita ancora puntata sul Simmons. «Quel gruppo di gente che dicevi?»
    E Toothless Simmons, che dal canto suo era altrettanto sconvolto, ebbe pure il coraggio di strabuzzare gli occhi e annuire lentamente come se stesse parlando con un deficiente. E di sembrare offeso, ma quella era una costante: gli piaceva cambiare interessi con la rapidità delle scale di Hogwarts, e ci rimaneva male quando Aidan dimenticava metà dei nomi esageratamente complessi che gli venivano sputati contro quando passava per casa. Le sere del weekend, solitamente; quando Aidan aveva una settimana di lavoro da seppellire e poco spazio cerebrale per immagazzinare altre informazioni.
    «Sì, il fanmeeting con il cast dell’Hellfire.»
    Aidan:
    Tooth:
    Aidan:
    Tooth: «Sono Rue!»
    Seguì, a quel punto, il movimento teatrale delle sue braccia. E guardò meglio i suoi vestiti. Le corna sulla sua testa. La pittura (che sperava, forse inutilmente, che fosse cosmetica) secca sulla pelle scoperta. E fissò nuovamente occhi vitrei in quelli del Tassorosso.
    Citando Ariana Grande: yes, and.
    Annuì fingendo di capire; non spiegava perché fosse all’Aetas, in ogni caso. Qualcosa che avrebbe ripetuto ad alta voce, se non fosse stato preceduto.
    «Sei venuto senza cosplay a un raduno col cast e neanche riconosci i personaggi?»
    Aprì e chiuse la bocca come un pesce fuor d’acqua, poi batté le palpebre.
    Lo aveva fatto?
    «Ma che dici.»
    No. No, che non lo aveva fatto; e per dimostrarlo sfilò persino dal taschino la busta contenente il biglietto incriminato. Con la medesima teatralità di Toothless, che da qualcuno doveva pur essersi fatto influenzare, glie lo spinse contro il naso – sopracciglia arcuate con la saccenza di chi sa di avere ragione. Certo, questo finché la sua faccia non si accartocciò per la confusione. Quella riflessa anche nello sguardo di Toothless.
    Tono piatto: «Sagra della salsiccia?»
    Cosa. «Cosa.»
    «Fan delle salsicce ti ci facevo già.» Cosa. «Dei Nickelback, meno.»
    Roteò il biglietto così da poter leggere meglio; uno sforzo inutile, in ogni caso.
    Perché.
    Never made it as a wise man.
    Fece scattare la testa nella direzione del palco.
    I couldn’t cut it as a poor man stealing.
    «Oh.» schioccò la lingua contro il palato, così rapito da qualunque cosa stesse accadendo da non far caso ai punti interrogativi sulle facce anonime attorno a lui. Su Toothless che cercava a sua volta il biglietto, e ripeteva ad alta voce la condanna.
    Nickelback On Tour
    New York
    Londra
    Parigi
    La Sagra Della Salsiccia @ Aetas Park
    «Oh mio dio.»



    Are we having fun yet.
    «No.»
    reeli
    brother i’m going to be honest with you. i don’t give a fuck if he’s “redeemable” or not. what is this, the checkout counter? he’s not a fucking COUPON!!!!!

    gifs: gingeredits.tumblr.com
    i panic! at (a lot of places besides) the disco
    i see it, i like it, i want it, i got it


    non deve davvero avere senso un post che dite

    ok allora. reminder.
    - siete tutti stati invitati a un evento. quale? mah, sta a voi decidere. gala? festa in maschera? meeting tra cultisti? eyes wide shut? un rave? libero arbitrio, ma se non siete vestiti a tema siete dei codardi
    - free entry ma qualcuno di voi potrebbe benissimo essere stato scammato per un evento esclusivo che non esiste davvero da un venditore del mercato nero
    - in realtà è la sagra della salsiccia, una delle tappe più attese del tour dei nickelback. ci sono e stanno suonando how you remind me proprio per voi! quando arriverete all'aetas il biglietto si rivelerà magicamente per quello che è davvero
    - è tutto assolutamente random ed è una safe escape route per noi poracci che dobbiamo ancora finire di censire ma non abbiamo il tempo e la materia grigia per rispondere alle role vere; però insomma, chiunque è il benvenuto!

    conosco i miei polli quindi il codice è questo per chi dovesse fare lo schema
  11. .
    nome pg: toothless simmons
    scheda:
    CODICE
    [URL=?t=62617020]toothless simmons[/URL]

    ruolo: mascotte!!!%%%
    altro: e che lo spirito di thor sia sempre con noi amen


    e ci aggiorno via
  12. .
    shin e sabine < 3333333333

    abbiamo messo anche noi! grazie ancora e chiudo :v:
  13. .
    messi anche noi!
    grazie ancora e buona apertura anche da parte mia ♥ belli sempre i saluti, ora vengo a molestarvi anche io.
    e chiudo :flower:
  14. .
    sapete cosa. manco sto qui a rifletterci sopra. lo faccio lo fece e aggiorno

    HTML
    <span class="pv-m">igby rigney</span> toothless simmons [URL=?t=62617020][color=#999920] scheda pg[/color][/URL]
  15. .

    xpsp2res-dll-14-10702-1025-4

    c:\users\lia\documents\obliviontober



    shell32-dll-14-304-1 01-07: dump-ignorante.exe


    prompt: poteri di tipo fisico (onde sonore)

    cliccami per la playlist!


    mini-prompt: something_just_like_this-coldplay.mp3

    obltober2

    mini-prompt: demons-imagine_dragons.mp3

    abby

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