berkana

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    BERKANA
    STANLEY LUNA - JESTER O'DEATH - WYBOROWA MOSKOVSKAYA - CORVINA FOSCA VAN VEEN - BARRY SKYLINSKI - KAT VOLKOVA


    Avevate ripreso a camminare, forse. Magari, invece, stavate cercando di rubare qualche informazione ai vostri avversari. Non importa dove siate: il segnale che vi annuncia di ritirarvi, lo vedete tutti. La mappa che vi è stata assegnata all'inizio della missione, vi mostra anche come raggiungere il nuovo punto di incontro. L'accampamento che avete incontrato all'inizio, si è spostato lì.
    Cure. Cibo. Tende in cui passare la notte.
    Non è ancora finita, ma l'aria è... diversa, rispetto a quando avete cominciato quel viaggio la mattina. Ritrovate i vostri amici, certo, ed altri visi provati che avevate già visto prima di partire, ma non solo.
    Ci sono dei... prigionieri. Delle informazioni. Le voci girano più veloce delle bottiglie d'alcool passate di bocca in bocca attorno ai falò.
    E dicono
    ci siamo vicini.
    dicono
    conoscono i nostri amici. lo chiamano casa, dove stiamo andando. l'hanno costruita loro, insieme
    dicono
    ci volevano qui. ci stanno mettendo alla prova, per sapere se siamo degni
    dicono
    è qualcosa più grande di noi. parlano di un futuro migliore. il nostro, futuro?
    dicono
    mi hanno riconosciuto, sapete? per nome. gli altri . gli altri gli hanno parlato di noi. quindi stanno bene, giusto?
    Dicono tante cose, senza, di fatto, darvi nulla. La parte peggiore?
    Sapete sia vero. Sapete sia tutto, maledettamente, vero: alla loro casa, quella che hanno chiamato La Città, siete vicini.
    Un ultimo sforzo.
    Una sola notte.
    E l'indomani - l'indomani, tutto avrebbe finalmente avuto senso.
    Forse riuscite a dormire sonni tranquilli; forse le urla vi hanno tenuto svegli, consapevoli di aver contribuito a quelle torture.
    Il sangue sulle mani.
    E nemmeno l'ultimo.
    Quando giunge l'alba, vi chiedete se ne vedrete un'altra.

    Il paesaggio non è differente da quello che vi ha accolto il giorno precedente: sembra sempre inesplorato ed abbandonato a se stesso, ed è vostro il compito di crearvi una strada entro la quale proseguire. L'unica cosa differente rispetto a ieri, oltre ai vostri compagni d'armi, è la scintilla di ottimismo ad accendervi lo sguardo e rendere un po' meno monotono ogni passo. Le idee più chiare, anche se di poco, di quel che vi aspetta, e la ormai certezza che ci sia dìdavvero qualcuno ad aspettarvi, oltre agli avversari incontrati sino a quel momento.
    Strizzate i denti, e vi dite che ci siete quasi. Spostate un altro, l'ennesimo, ramo, e vi dite ne sia valsa la pena.

    E dovete ripeterlo ancora, a voi stessi e anche ai compagni, che ne sia valsa la pena, pure quando incontrate i primi segni di una civiltà di cui stavate ormai dimenticando i contorni, in tutta quella natura selvaggia.
    Non resta molto di quello che un tempo doveva essere un basso prefabbricato di mattoni rossi, il tetto è imploso su se stesso e delle finestre non rimane granché, solo frammenti di pochi vetri sparpagliati in terra, che scricchiolano sotto i passi di quelli meno attenti tra voi.
    Vi guardate attorno con la giusta dose di sospetto e attenzione, ma non vi sembra ci sia nulla di strano — non più del rudere abbandonato che state esplorando. Entrate, e anche dentro allo scheletro dell'edificio non trovate nulla; solo stanze vuote, mobili in legno rovesciati, e fogliame invecchiato. Non sembra una costruzione propriamente autoctona, di certo sembra un po' fuori luogo in mezzo alla giungla selvaggia dello Sri Lanka, ma non trovate alcun indizio che vi suggerisca perché o come sia lì. Chi l'abbia tirata su, e perché sia stata distrutta. Potete solo sperare sia opera del passaggio dei vostri colleghi, ma temete non sia così.
    E mentre qualcuno di voi inizia a farsi le prime domande, giuste o sbagliate che siano, piovono i primi attacchi.


    barrow23 pa35 pd81 psARMA: balestra
    wyborowa27 pa25 pd60 psARMA: imi uzi
    stanley18 pa18 pd63 psARMA: fucile
    kat21 pa22 pd48 psARMA: arco e frecce | criocinesi
    corvina28 pa15 pd38 psARMA: balisong | ombrocinesi
    jester17 pa15 pd28 psARMA: falce
    tom30 pa30 pd110 psattacco: 5 (barry)balisong
    cindy25 pa30 pd100 psattacco: 25 (row)spada
    brenda20 pa25 pd80 psattacco: 18 (stan)bo
    shaneequa20 pa25 pd80 psattacco: 8 (kat)balestra | idrocinesi
    cody20 pa25 pd80 psattacco: 2 (veena)nunchaku | chiaroveggenza
    george15 pa20 pd60 psattacco: 12 (jester)tirapugni






    BARRY: tom parte con la violenza fisica, ti da un calcio.
    ROW: cindy prova ad infilzarti con la spada.
    STAN: brenda, con il suo bo, ti colpisce in testa, forte.
    KAT: shaneequa usa pistolacqua!
    VEENA: cody, un bambino, vuole darti il nunchaku in faccia.
    JESTER: george, invece, un bel pugno in pancia.

    ┉┉┉ recap.
    1. avete un massimo di 3 azioni a post, di cui solamente 1 di attacco (le altre due possono essere entrambe di difesa, o azioni curative/altro)
    2. INCANTESIMI - POTERI
    3. Il BONUS DI CLASSE (guerriero, etc) potrete usarlo una sola volta ad ostacolo (link ai bonus di classe) ed è azione bonus rispetto alle tre del punto 1.
    4. tempistiche bonus di genere:
    - INCANTESIMI OSCURI: + PA / - PD -- INCANTESIMI DIFENSIVI: - PA / + PD (da aggiungere secchi all'estrazione, 3 post di recupero)
    matricole e apprendisti: -1 pa / + 1 pd -- +1pd / -1pd
    mago, leader e master: - 1 pa / +2 pd -- +2 pd / -1pa
    - INCANTESIMI DI GUARIGIONE: 1-* PS (da estrarre, 4 post di recupero; post di recupero validi anche per altri bonus di genere degli special come la preveggenza)
    matricole e apprendisti: da 1 a 5 ps
    mago, leader e master: da 1 a 10 ps
    In caso di SPECIAL:
    ATTACCHI/DIFESE AD AREA (ALTRI NON SPECIFICATI): 5 post di recupero
    (n.b.: ricordiamo che le difese / attacchi ad area non possono essere in combo, e non sono azioni bonus, dovranno rientrare nelle tre azioni a pg)

    ➞ combo. gli attacchi/le difese combo fra più personaggi, devono essere postati a massimo due ore di distanza.

    ➞ spoiler. specificate sempre sotto spoiler l'attacco/la difesa + numero munizioni usate.
    - fucili d'assalto: capienza 80 colpi (ogni volta che sparate, dovrete estrarre un 1d10 per vedere quanti proiettili usate); finiti gli 80 colpi, prima di ricaricare con nuove munizioni, dovrete fare un (1) post di riposo in cui ricaricate l'arma. Partite con 80/80
    - semiautomatiche (e arco/balestre): 8 colpi. Conclusi questi, post di riposo in cui non usate l'arma e la ricaricate. Partite con 8/8

    ➞ l'ostacolo. il fatto che la magia vada a tratti si traduce, OFF gdr, in un semplice tiro d6 ad ogni fateggio che decreterà lo stato della magia stessa (pari: funziona, dispari: non funziona); nel caso in cui non funzioni, alle combo attacco e/o difesa che prevedono attacchi magici (incantesimi e/o poteri) verrà sottratto un malus fisso (-5pa/pd); agli attacchi fisici che non prevedono magia non sarà sottratto nulla.


    avete tempo fino alle 23:59 del 27/04 per postare.

     
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    i luminari offrono le proprie conoscenze e abilità in favore del bene comune. ottimi guaritori, mirano a proteggere i compagni contro le intemperie del campo da guerra
    non aveva doni particolari, barrow skylinski.
    possedeva l'estro creativo, ma gli mancava l'impegno.
    suonare gli veniva naturale, ma non ci metteva passione.
    era bravo a rifilare pasticche al prossimo, una cosa che però chiunque poteva imparare: non era poi così complicato giocare sulle debolezze dei disperati.
    a scuola si era sempre applicato lo stretto necessario, pur essendo abbastanza intelligente da poter spiccare tra una moltitudine di teste vuote. la spinta ad accellere, quella Barry non l'aveva mai avuta — le botte arrivavano solo di fronte al fallimento, non alla mediocrità. faceva il minimo indispensabile per non mettere in cattiva luce la sua famiglia, e i Cooper si disinteressavano di qualunque altra attività extra scolastica.
    almeno per un po'.
    quello, però, era un mondo a parte. un mondo nel quale l'estro creativo contava solo quando non sapevi più come difendere o attaccare, e la musica non poteva salvarti la vita — a meno di non essere Eggsy, ovviamente. lì, soffocato dall'umidità dello Sri Lanka e con i piedi ad affondare nel terriccio impregnato di sangue, barry aveva una possibilità di brillare facendo l'unica cosa che gli riuscisse davvero bene: sbattersene altamente il cazzo delle persone che uccideva.
    non invidiava, affatto, quelli che ogni colpo inferto se lo trascinavano nei sogni quando veniva loro concesso di chiudere gli occhi; aveva guardato negli occhi uomini adulti tremare come ragazzini, le mani sporche di sangue premute sugli occhi. non aveva fatto niente. non poteva essere di alcuna consolazione, e non voleva esserlo; piuttosto, ingoiava l'impulso di schiantarli. lo avrebbe fatto, se non avesse avuto bisogno dei suoi compagni per arrivare fino in fondo a quella trappola annunciata.
    e, a tale proposito: «stiamo entrando, immagino» nemmeno una domanda la sua, perché la risposta era già scontata. quello che era apparso loro davanti, tra la vegetazione rigogliosa e il paesaggio in apparenza selvaggio, non sembrava affatto una capanna indigena. così fuori posto, il capannone abbandonato con le sue finestre esplose dall'interno, che era impossibile pensare di girarci semplicemente intorno. nei film quello era il momento topico in cui tutto cominciava ad andare in vacca.
    nel loro caso, avvenne molto rapidamente.
    «inizio a notare un pattern» c'era un fottuto bambino. allora, se lo state facendo apposta ditelo così ci regoliamo di conseguenza — sì, io e barry. inutile dire che Cody doveva morire prima che lo skylinski iniziasse a sviluppare un qual si voglia attaccamento, che dati i precedenti non sarebbe tardato ad arrivare. per questo rivolse intense occhiate a Corvina, cercando di comunicarle telepaticamente quanto sopra: non appena uccidiamo quella stronza di Brenda (per il plot, come da richiesta), fai fuori il ragazzino.
    un favore personale, se vogliamo.
    il volto di Evan, scolpito così chiaramente nella memoria da non aver bisogno di chiudere gli occhi per vederlo (si chiamano allucinazioni, barry), come tortura psicologica bastava e avanzava.
    istintivamente, portò la mancina a premere sul torace; il taschino del gilet tattico, niente più di una divisa raffazzonata per avere l'indispensabile a portata di mano oltre allo zaino, accolse il palmo con un lieve rigonfiamento: se le teneva li, le caramelle speciali. una tentazione già forte, spericolata, ma alla quale tenne comunque testa. e la mano proseguì il suo movimento fino alla balestra, dardo inserito nel meccanismo e punta metallica rivolta alla cara Cindy.
    non conosceva il polacco e non gli interessava farlo, ma la questione andava ben oltre l'affetto o il mero senso civico: aveva un obiettivo, barry, e quella gente (i nemici, non i compagni. forse.) era solo l'ennesimo ostacolo che gli impediva di di raggiungerlo. quando scoccò la freccia, non si diede nemmeno il tempo di controllare dove (se) l'avesse colpita.
    anche perché c'era un altro stronzo che tentava di scalciarlo, così a brucio e senza nemmeno fare le presentazioni «sai dove puoi mettertelo—» il piede ovviamente. nel fare un passo di lato per evitare il colpo, allungò anche la mano libera per afferrare gli abiti di Tom e imprimere con maggior forza la propria fronte contro il setto nasale dell'altro.
    la craniata è sempre il miglior biglietto da visita.

    barrow
    skylinski

    follow you into the black
    into the eye of the storm
    sentinella luminare
    (tentativo cura 10-15 PS)
    MAGO
    LVL. MASTER +5pd
    23 — freaks — assistanti need a kick in the teeth,
    somethin' to give me a reason for
    somethin' that's worth dying for
    adrenaline
    X ambassador
    moonmaiden, guide us


    (25) DIFESA ROW (barry + kat): freccia [1/8]

    (5) DIFESA BARRY (barry + veena): si sposta
    ATTACCO TOM (veena + barry): testata
     
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    i berserker hanno la violenza nel sangue. scatenano la loro furia sul nemico con efferatezza, incuranti della propria salvaguardia.
    Jester Penelope O’ Death stava avendo una normalissima giornata, contro ogni aspettativa.
    Si era svegliata quella mattina a seguito di un riposo miracolosamente indisturbato per la prima volta in chissà quanto tempo, innanzitutto. Niente immagini oniriche di sua sorella sgozzata in qualche lato della giungla. Nessun sogno apocalittico che la ritraeva in situazioni altrettanto cruente, o, davvero, anche solo fottutamente tristi. Non era ancora certa quale delle due opzioni preferisse, a conti fatti; l’importante era sempre risvegliarsi e riportare il battito cardiaco a un livello umano.
    Si era persino messa in marcia senza l’ansia ad attanagliarle la gola. Dire che fosse speranzosa circa la buona riuscita della loro spedizione era troppo, perché Jest aveva pur sempre diciassette anni e non sapeva un cazzo di niente, però. Chissà.
    Forse la sensazione di star facendo qualcosa di concreto, dopo tutto quel tempo passato a stringere i palmi tra loro e fissare a terra e attendere eternamente delle notizie che non sembravano intenzionate ad arrivare. Proseguire con una routine macchinosa di scuola – studio – scuola perché bisognava andare avanti, volenti o nolenti. Non le era neanche stato concesso un giorno per lamentare la mancanza di una persona (un intero battaglione di persone) scomparsa, forse morta, forse viva e mai più raggiungibile.
    O forse era solo l’idea di avere quello che indubbiamente era il meno probabile tra gli adulti responsabili ad Hogwarts con lei a essere così divertente da farle dimenticare il resto. C’era chi finiva sotto l’ala protettiva del professor Vaughan, e chi si beccava Barrow Skylinski.
    Tutto sommato meglio di crepare con il Quinn e far raccogliere pezzetti del proprio cadavere come un puzzle alle sue madri, oltre che quello di Roxanne. Il suo in condizioni sulla quale preferiva non soffermarsi troppo per ovvie ragioni.
    Ma poi.
    Era finita in un gruppo di soli adulti (un’occorrenza che logicamente sarebbe dovuta risultare normale, ma insomma; cos’era, davvero, la loro normalità)? Oddio. Era il piccolo gremlin di turno che metteva i bastoni fra le ruote a tutti?
    Era tutto bellissimo.
    Cristo iddio era terribile.
    Grattò un sopracciglio, facendo il decimo saltino nel giro di un quarto d’ora per evitare la decima pianta rampicante killer. Chissà perché questa scelta. A Londra non si nascondevano bene le cose? Birmingham, magari. Quel cesso di Plymouth; chi vuoi che vada a cercare cose a Plymouth, insomma. Neanche gli stessi residenti. «quale buon parte vi porta da questo vento.»
    Così cresciuta e adulta e a contatto con i propri sentimenti, Jest, che in quel momento non prese la falce per scavarsi una buca in cui crepare.
    Un po’ del nervosismo stava iniziando a insinuarsi sotto la sua pelle, a quanto pareva. Ok. Ok, curvò le labbra in un sorriso che somigliava più che altro a una smorfia di dolore – e fece un paio di quasi-impercettibili passi verso Barry.
    Ah, testolina di minchia. Hai voluto andare in guerra coi ragazzini, eh.
    E ora coi ragazzini insicuri ci (fuck it we) balli.
    «stiamo entrando, immagino»
    Dovevano? Dovevano proprio?
    Si lasciò andare a una risata solo vagamente isterica, giuro. Era pronta, davvero. Nessuno l’aveva mai preparata prima alla sensazione di mettere piede in un edificio sapendo già di doversi aspettare uno scontro ad armi. Tante belle lezioni di strategia e arte della guerra, nel buon vecchio castello inglese. Poi nella pratica rimaneva una bambina di fronte a un colosso insormontabile. Non si era mai sentita così bambina, a dirla tutta, tanto quanto ci si era sentita la sera prima nel momento in cui aveva alzato lo sguardo dal suo fumetto e aveva incontrato quello dei prigionieri. Non le era piaciuta, la nausea che era conseguita.
    Non le stava piacendo troppo manco in quel momento.
    «beh.»
    Erano entrati.
    Si erano guardati attorno.
    Jester aveva dovuto battere a ritmi ciclici contro il torace per evitare che il cuore le spruzzasse fuori in uno spettacolo macabro che nessuno voleva davvero vedere con la colazione ancora a ballare nello stomaco.
    E alla fine non era successo


    Niente.
    «insomma.»
    Con una mente più fredda e un minimo d’esperienza nel bagaglio, Jester avrebbe riconosciuto le tracce di un’imboscata a lontananza di miglia. Invece dovette accettare a braccia aperte i dieci infarti fulminanti nel momento in cui si rese conto di aver sbagliato i calcoli. Di un tantino.
    Strizzò le palpebre, posizionando le gambe in modo da rendere lo scatto laterale più efficace, e pregò silenziosamente chiunque fosse in ascolto di farle mantenere i nervi saldi. Tutto, tutto, pur di non dover affrontare le conseguenze di aver omesso informazioni più o meno importanti al resto del gruppo. In sua difesa, ci aveva pensato. Solo che non aveva mai trovato il momento giusto per dirgli hey, comunque il mio occhio è un portale, no biggie. E quello, di certo, non lo era.
    Fece il suo scattino, a quel punto – ascia alzata, sguardo uhhhh. Determinato, all’incirca, rivolto a George.
    Spianò la lingua contro il palato, e alzò il mento. «io ho un sogno.»
    Quale sogno?
    «avere un sogno.»
    E non fallire con il «vitreo gelu» che rivolse a Kat, anche; uno stivale già alzato nella direzione di Shaneequa per spingere un calcio nella sua direzione.
    «tutto ok?»
    Probabilmente no #malus -5pd.
    jester
    o' death

    this little freak has a plan,
    for sure
    guerriero berserker
    UN TIRO PA BONUS
    strega
    apprendista
    l'infestato — studentessa — sfiga ma la s è mutaAin't nobody going to take my life
    Ain't nobody going to get the best of me
    Ain't a preacher going to save me now
    Grab a seat, I'm going to show you how
    party poison
    my chemical romance
    moonmaiden, guide us


    (12) DIFESA JESTER (kat + jester): si sposta
    (8) DIFESA KAT (veena + jester): protego vitreo
    CITAZIONE
    Formula: vitreo gelu. Crea uno specchio di ghiaccio che congela tutto ciò che è diretto verso il mago. Verbale. Fascio: bianco.

    ATTACCO SHANE (kat + jester): calcio


    Edited by nocturnal - 21/4/2024, 13:02
     
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    più comunemente conosciuti come flank, i sanguinari si occupano di indebolire
    il nemico con attacchi rapidi così da poter sferrare gli ultimi colpi fatali con facilità.
    Alla fine, non era nient'altro che un grandissimo contrattempo. La vita? Anche quella. Ma soprattutto, lo erano quelle persone, quelle missioni, che si anteponevano fra loro e l'obiettivo. Non si erano neanche sprecati a fare domande a Pitbull, nonostante il pelatone si fosse gentilmente offerto. Corvina, dal canto suo, non era mai stata una persona che amava visceralmente dover risolvere le situazioni a parole e fidarsi della parola di un uomo di mezza età che pensava che la calvizie gli donasse era decisamente fuori discussione, quindi l'unica domanda che avrebbe potuto fargli era scegliere fra un pugno in faccia e un calcio nelle palle.
    Tornare al campo era stato... più rilassante del previsto e, in fondo, le piaceva di più l'aria che si respirava negli accampamenti militari che quella che si respirava a Londra. Doveva eseguire gli ordini, certo, ma il blando veto delle alte cariche del Ministero aveva ben poco a che vedere su quanto la giovane donna potesse sbizzarrirsi sul campo di battaglia e, in quel caso, su quanto poco le interessasse portare avanti una causa che non fosse la propria, piccola, egoistica e senza alcun tipo di senso compiuto.

    La giungla non è il suo genere, ma le costruzioni abbandonate suscitavano nell'ombrocineta un conclamato fascino. Tutto quello che era decadente e in rovina, lasciato a sé stesso come una carcassa al sole, risuonava in maniera particolare con Veena, che probabilmente sarebbe stata una persona ventimila volte più funzionale se il mondo fosse caduto nell'anarchia totale dopo una apocalisse impietosa. Ma lei di quello era convinta praticamente da sempre, quindi.

    Da che non è particolarmente in forma smagliante in termini emotivi, insomma, la situazione forse la rilassa vagamente. Questa settimana sarà più sopportabile? Vediamo. Mentirei comunque se dicessi che ha una reazione particolare all'arrivo dei (primi) nemici. Been there done that anche qui.
    Quando vede Kat essere bersagliata ancora in potenza da un attacco pistolacqua superefficace, semplicemente prova ad aiutarla spostandola, dopo averla presa per i fianchi giusto per essere sicura di non fallire troppo. Che la benedizione di Troy ci guidi.

    La stessa cosa prova a farla anche con Barry ma - scusa Barry - lui viene solo afferrato per un braccio e malamente tirato via. Perché insomma, non si può essere gentili con tutti nello stesso post e Kat è anche molto carina, aggiungo.

    Tom... è la persona con cui sarà meno gentile.
    Che il tentativo di Barry vada o meno in porto, arriverà infatti poi anche Corvina, con un pugno ben caricato - sa dare i pugni, figuratevi, le basi della vita violenta - diretto in piena faccia. Tom sbrigati a spirare, insomma (ora fa un successo critico al dado difesa).
    corvina fosca
    van veen

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    rogue sanguinario
    [ toglie ps al nemico nel tempo ]
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    There's gonna be an accident
    infra-red
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    Mother of Night, darken my step

    (8) DIFESA KAT (veena + jester): sposta Kat

    (5) DIFESA BARRY (barry + veena): sposta Barry
    ATTACCO TOM (veena + barry): gli tira un pungo in faccia
     
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    si dice che sulle teste dei seguaci di arda vegli la dea da cui prendono il nome. queste abili sentinelle mirano ad indebolire il nemico e darlo in pasto ai loro alleati.
    «inizio a notare un pattern» «quello di morte e disperazione?» effettivamente era un pattern che era ricorrente negli ultimi mesi di vita di Kat, con sua sorella sparita chissà dove, una tizia al parco che le moriva davanti agli occhi, mentre incontrava persona che comunicava con Styx e che poteva darle una mano, l’incontro nella stanza d’hotel con Sera, che non aveva fatto altro che provocarle un’ulteriore emicrania.
    poteva dire che la morte e la disperazione erano decisamente ricorrenti, si, seppur la morte non l’avesse ancora toccata in modo personale, non sapere se la sua unica sorella fosse stata presa da quest’ultima l’aveva trascinata in un baratro da cui non vedeva una luce che sancisse via di uscita.
    lei, che fra le due era quella più ottimista, non sapeva più dove sbattere la testa, non aveva più speranze, più stimoli, doveva andare avanti le era stato detto.
    ma poi, poi erano riapparsi.
    perché loro e non lei?, la prima domanda egoistica che le era passata per la mente, frutto di mesi accompagnati da caffè nero e antidepressivi, solo successivamente aveva pensato, aveva capito, che potevano essere ancora tutti vivi, lei poteva tornare a riavere sua sorella.
    la missione era calzata a pennello.
    lo Sri Lanka non le sembrava tanto male, se poteva essere il luogo di passaggio verso Styx poteva accettare il caldo e la foresta piena di animali mitologici, ma quel casolare esploso le metteva una certa inquietudine, calciò con il piede qualche coccio, qualche pietra «sono stati qui, secondo voi?» mormorato, perché non era mai stata brava a socializzare con le persone, figurarsi su un campo di battaglia, ma forse non ebbe il tempo di pensarci su perché, beh, spuntarono ovunque per attaccarli, e lei non ci mise nulla ad imbracciare arco e frecce, dopo essersi spostata dal getto d’acqua rivolto verso lei, posizionò la freccia e la lanciò in direzione del braccio di cindy prima che colpisse il povero row «senza virgola » i said what i said, chi vuole intendere intenda, acchiappò jester per i fianchi (bocciofilia core) spostandola da un’altra parte «attenta!» le lanciò uno sguardo significativo prima di allontanarsi e scoccare un’altra freccia verso shane, possibilmente verso la sua fronte

    EKATERINA
    VITALYEVNA VOLKOVA


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    sentinella seguace di arda
    [Dimezza attacco o difesa del nemico]
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    'Cause you and I,
    we were born to die
    Born to die
    Lana del rey
    moonmaiden, guide us

    (25) DIFESA ROW (barry + kat): freccia verso la mano di cindy

    (12) DIFESA JESTER (kat + jester): la prende per i fianchi per spostarla

    ATTACCO SHANE (kat + jester): freccia verso la fronte di shane
    frecce 6/8
     
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    cindy25 pa30 pd100 psattacco: 7 (row)spada
    brenda20 pa25 pd80 psattacco: 18 (stan)bo
    shaneequa20 pa25 pd70 psattacco: 14 (kat)balestra | idrocinesi
    cody20 pa25 pd80 psattacco: 2 (veena)nunchaku | chiaroveggenza
    george15 pa20 pd60 psattacco: 11 (jester)tirapugni


    [d6: 4 -- la magia funziona]

    (25) DIFESA ROW (barry + kat): 30 + 15 = 45

    (12) DIFESA JESTER (kat + jester): 13 + 13 = 26

    (8) DIFESA KAT (veena + jester): 1 + 4 = 5 (-3ps)
    roberta, preoccupata della difesa di jester per i numeri: the risk was calculated, but man, am i bad at math.
    kat, il getto d'acqua ti colpisce abbastanza violentemente da sentirlo come un pugno in faccia.
    ATTACCO SHANE (kat + jester): 3 + 11 = 14
    DIFESA: 4 (-10ps)
    dai, mica male visti i numeri.

    (5) DIFESA BARRY (barry + veena): 15 + 4 = 19 (+14)
    ATTACCO TOM (veena + barry): 18 + 11 + 14 = 43
    DIFESA TOM: 17 (-26ps)

    BARRY: "quando ci ricapiterà un 5 su barry", dicesti, ed avevi ragione; tom ti lancia un homunculus ligneum.
    ROW: non ci è riuscita la prima volta, ma cindy non demorde e prova con un altro affondo.
    KAT: shaneequa ti lancia una freccia al petto.
    JESTER: "sono soltanto un bianco che suda come un nero e rappa come un razzo, attaccati a 'sto cazzo!"; è su queste note, che george ti rifila un pugno sul setto nasale.
     
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    i cavalieri hanno sani principi ed un onore alto che li porta a mettere gli altri, e il bene superiore, al di sopra della loro stessa sicurezza.
    Avrebbe dovuto andare da uno bravo anziché accettare umilmente che il flusso della vita lo trascinasse a rilento un giorno dopo l’altro. Si disse, Stanley Luna, che sarebbe stato meno terrificante se avesse fatto un percorso di terapia che lo portasse ad accettare quel che aveva visto e vissuto. Ci credeva davvero? Non particolarmente, ma era sempre più facile dare la colpa alle proprie scelte che al proprio mero, triste, essere: sulle scelte, si poteva lavorare. Morse l’interno della guancia, posando sbiaditi occhi blu sul paesaggio. Immobile, con il fucile stretto al petto come una coperta di Linus. Distante, perché quella storia l’aveva già vista.
    Poteva essere causa sua, quella. Tranquillamente. Il suo mondo ribaltato per il capriccio di un – cos’era, poi, Abbadon: mica l’aveva capito. - qualcuno, distrutto come un fiore fra le mani impacciate di un bambino. Si sforzò a deglutire, sentendo la saliva corrodere la gola.
    Dal giorno in cui erano stati attaccati e la magia esposta, non aveva mai sperato in una fine diversa. Pessimista cronico, realista obbligato, aveva indossato la divisa da militare sapendo fosse superfluo, perché seguire gli ordini era un’alternativa migliore al dover sopravvivere da soli.
    Era anche il motivo per cui era lì, Stan. Pensavate forse che conoscesse qualcuno dell’infame Lotus…? No, ovviamente no, fosse mai che il Luna avesse una motivazione concreta che lo spronasse a proseguire fra gli arbusti dello Sri Lanka: era così stupido, così fottutamente idiota, che si era unito perché era la cosa giusta da fare. Capito? Alcuni maghi ci avevano provato a salvarli, un anno prima. Si erano uniti alle loro file, tentando di contrastare l’inevitabile. Aveva anche scoperto com’era finita la loro decisione, fra morti apparenti, possessioni e perdita di magia. Nessuno di quelli che aveva conosciuto al fronte faceva parte degli smarriti dell’hotel, e manco di quella missione, eppure il Luna era comunque partito, perché non era una questione personale.
    Era principio. Sarebbe crepato per una cazzo di questione di principio.
    Faceva quasi ridere, quando non voleva piangerne.
    Aveva sperato Joey gli dicesse di non andare. Non sarebbe andato, perché faticava come un pesce fuor d’acqua a vivere nella società. Avrebbe accettato di buon grado di farsi impacchettare e rimanere al sicuro mentre qualcun altro, di nuovo, rischiava la vita anche per lui. Non era né il più coraggioso né il più ammirevole in circolazione, il serbo. Andiamo, si chiamava Stanley: avete mai conosciuto un eroe con un nome così banale? No, esatto, e per un buon motivo. Non l’aveva fatto, il Moonarie. Aveva rispettato la sua scelta, perché erano amici.
    Erano amici? Con l’ennesimo ramo a frustargli la faccia, non potè che domandarsi se invece non fosse stato tutto calcolato, e si fosse semplicemente stancato della sua presenza. L’avrebbe capito: non era un grande acquisto di lusso nel piano esistenziale, anzi. Discount, e quelli anche a metà prezzo nei cestoni. Però. PERò! Era stato così signore, ai suoi venticinque anni suonati, da non aver supplicato Joni Peetzah di non abbandonarlo al suo destino, pur avendo intravisto alcuni – ciao Fake e Ty – ammanettarsi per non essere separati. L’idea l’aveva sfiorato. Non si considerava amico di Joni, non quando la Peetzah aveva la faccia di una che di amici ne avesse già di troppo, ma erano colleghi. Conoscere qualcuno l’avrebbe fatto sentire un pelo meglio.
    Si era fatto andare bene perfino il polacco, e ne era terrorizzato. Qualche settimana prima, l’aveva incrociato mentre cercava di cancellare le prove del furto in una casa della Mai Soli, e … uh. Non l’aveva denunciato, che sarebbe stata la cosa giusta da fare, ma non si era fatto uccidere!, che credeva fosse un bello sviluppo da parte di se stesso come personaggio. Avevano una specie di… accordo, ok? Un accordo di cui il Luna davvero non teneva gli estremi: poteva infrangerlo quando voleva, Row, bastava lo lasciasse in pace.
    Per sempre. Perché gli faceva un po’ di lecita paura.
    In tutto ciò, Stanley stava rivivendo i traumi dell’anno precedente come i gatti con i war flashback dal Vietnam, fermo e con sguardo spento e vuoto, al che mi sorge il dubbio che Barry, pur non sapendo con chi avesse a che fare, la tentazione di schiantare qualcuno ce l’avesse avuta proprio con lui. Un risvolto inaspettato. «stiamo entrando, immagino»
    Ma dove. Guardò la nuca del biondo, abbassando prontamente lo sguardo sul terreno prima di correre il rischio di incrociarne lo sguardo. Fosse mai che il genere umano avesse sviluppato il gene Medusa: di quei tempi, non si sapeva mai. Colto in flagrante di reato – distratto sul campo di battaglia pur essendo l’adulto della situazione. Handicappato, frocio, mongoloide, puttana, nano, ritardato, ecc. - arrossì e spinse le labbra all’infuori come se avesse la più pallida idea di come muoversi, colpevole nell’adocchiare il profilo impolverato di Jester. «mh-mh» che saggio, che loquace, che saputo, che conoscitore: a spronare il popolo, il generale Mort gli faceva una pippa.
    Entrarono, perché quella era la sua vita.
    «chiudo la ...fila?» Una pausa. Li guardò con smarriti occhi spalancati, prima di darsi un contegno. Petto in fuori, sguardo al cielo.
    «chiudo la fila.»
    Che eroe, che paladino, che - cazzo.
    Ma. Battè le ciglia più volte, stringendo il fucile così forte da temere che sarebbe imploso portandolo al creatore nel modo più stupido ed umiliante in cui, in circostanze simili, potesse togliersi la vita. Avevano un qualcosa di… familiare…. ? E se lo erano per Stanley, che non conosceva nessuno, il cerchio era davvero piccolo.
    «inizio a notare un pattern» Chiudere o meno la fila, si era ritrovato alle spalle della formazione omega dei suoi compagni. «ti capita -» Stan ma che fai, conversazione in questi momenti difficili e sudati? NON PARLARE, NON PARLARE, MISSION ABORT, SI RENDERANNO CONTO CHE SEI UN IMPOSTORE E TI – aspetta.
    Che potevano fare. Erano già in guerra?
    «- spesso?» qual era il pattern. Non avrebbe dormito sonni tranquilli se non l’avesse scoperto, non ironicamente.
    «quello di morte e disperazione?»
    «ah, quello? Potrebbe essere colpa mia» sorrise, perché una volta accettata l’inevitabile dipartita, non aveva più freni inibitori. Partiva già un po’ allucinato dal terrore e la mancanza di sonno: nessuno poteva biasimarlo, per quel sorriso fuori luogo, l’occhiolino, o l’indice e medio sollevato nell’universale gay rights.
    Era ancora in posa quando iniziarono a picchiarsi. Come, niente preavviso? E lui come faceva a prepararsi psicologicamente. Li guardò tutti, cercando di capire quale fosse il suo social cue per intervenire. Apriva la bocca e la richiudeva, una mano allungata di là ed un passo dall’altra parte. Poteva… poteva intervenire? Quali erano le regole. Avevano forse marchiato la loro preda, e si sarebbero indispettiti se - «gasp! idropompa» si fece perdonare per il commento inopportuno avvicinandosi alla bionda, che osservò preoccupato ed attento. «quante dita vedi?» le mostrò il palmo con la mano aperta.
    E con un verso di cui, con il senno di poi, non sarebbe andato molto fiero, si abbassò appiattendosi a terra. «i cazzoni da dietro????» ???? tratto da una storia vera, di una Sara terrorizzata e confusa quando giocando a Lol i suoi nemici le sono apparsi alle spalle. Dovreste davvero farvela una partita con noi, qualche volta. «BRENDA!»
    Una pausa. Doppia pausa. Distrarla doveva pur permettere a chi era più sveglio di lui di fare qualcosa, no? Alla peggio, gli avrebbe fatto pena e non l’avrebbe più attaccato: funzionava uguale, per Stan. «SEI SVEGLIA??»

    stan
    luna

    bro, i'm straight up not having a good time
    paladino cavaliere
    [ difende 15-20 pd e subisce un attacco ]
    babbano
    MAGO (haha...)
    25 y.o.— muggle — lawful goodThis world feels like a dumpster fire
    All filled with self aggrandized liars
    Try to find something I admire
    I took to long my time expired
    debbie downer
    neoni
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    (26) DIFESA BARRY (kat + barry)

    (18) DIFESA STAN (kat + stan): si abbassa
    ATTACCO BRENDA (stan + veena) la distrae perchè sicuro veena è più efficace

    CODICE
    <b>(26) DIFESA BARRY (kat + barry)</b>

    <b>(18) DIFESA STAN (kat + stan)</b>
    <b>ATTACCO BRENDA (stan + veena)</b>

    <b>(7) DIFESA ROW (barry + veena)</b>
    <b>ATTACCO CINDY (barry + kat)</b>

    <b>BONUS ROGUE SANGUINARIO (veena) su TOM</b>
     
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    the 'fun' in 'funeral'

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    i luminari offrono le proprie conoscenze e abilità in favore del bene comune. ottimi guaritori, mirano a proteggere i compagni contro le intemperie del campo da guerra
    «quello di morte e disperazione?»
    aveva scosso impercettibilmente la testa bionda, senza distogliere lo sguardo dalle foglie morte e da quel che rimaneva del già scarso mobilio; qualunque cosa ci fosse stata, nascosta tra quelle mura, qualcuno aveva provveduto a portarla via. La risposta per kat gli era rimasta incastrata tra i denti, quelli chiusi contro l’interno della guancia perché probabilmente non valeva nemmeno la pena di iniziare il discorso; morte e disperazione? certe persone non avevano mai tirato le cuoia and it shows.
    Non stava allo skylinski farglielo notare, comunque.
    Oltretutto era (viktoria. oh, vic) biondo platino, quindi rischiava notoriamente di più – barry poteva solo accettare la sua preoccupazione e andare oltre.
    Cosa che effettivamente fece, con una mezza alzata di spalle nel concedere a tom un sorriso tirato «adesso che ci siamo presentati mi sento meglio» sperava di avergli rotto il setto nasale, come lo scricchiolio percepito a breve distanza avrebbe suggerito. In caso contrario poco male: ti davano sempre nuove occasioni, quei bastardi.
    Di picchiarli a sangue ma anche, evidentemente, di rimanerci secco.
    Oops.
    Una cosa alla volta però. Perché nel ritrovarsi jester accanto, l’assistente si era limitato ad un onesto passo laterale, giusto per riaggiustare le distanze; la ragazzina ne aveva fatto uno a sua volta, continuando a guardarsi intorno con occhi troppo grandi e parole ad accavallarsi tra loro. greve. per chi ha visto jurassic park, sappiate che me li immagino come Alan (oddio, è lo stesso di mort!!!!) e Tim nella prima scena delle jeep – ‘quale auto vuoi prendere?’ ‘quella che prende lei!’/i>. per fortuna, per fortuna! I nemici sembravano indifferenti al bisogno della o’death di trovarsi una famiglia alternativa in quei tempi bui, e barry approfittò celere dei nuovi attacchi per dileguarsi.
    Non che potesse andare molto lontano, a ben pensarci.
    Il ballo nel quale il ventitreenne, ventiquattro a dicembre, si era ficcato andava ben oltre l’adozione di qualche bambino; non sarebbe potuto tornare indietro nemmeno volendo e credetemi: <i>voleva
    . ma doveva trovarle; alzare la voce contro di loro, stringere i pugni, invocare la sanità mentale di entrambe pur sapendo ne fossero evidentemente sprovviste. Prendere kieran per la collottola e murphy per una mano e trascinarle via. Impedire loro di fare un’altra cazzata come quella.
    «hai già una fan sfegatata» un commento leggero, quello dell’ex corvonero, non proprio divertito; si era avvicinato a row perché sembrava che al ragazzo servisse nuovamente un aiuto, bloccato lì com’era senza fare né dire una parola. A quanto aveva capito dai racconti della sera precedente, il polacco si era fatto un paio di trattamenti criogenici di troppo. Gli andava bene che a barry serviva comunque la dolce cindy per parare il proprio, di culo: afferrò la donna alle spalle, stringendole un braccio attorno alla vita e al contempo indietreggiando per allontanare entrambi da Row.
    Se la tenne vicina, abbastanza perche lei potesse sentire i battiti del suo cuore: tum. tum. tum – la pace fatta persona. Abbastanza perché l’incantesimo di tom colpisse lei, invece di lui «vorrei dire che non c’è niente di personale, ma..» una stretta di spalle, e le puntò la balestra contro la schiena, premendo il grilletto (chissà se si chiama così) «lo sai come funziona» lo sapeva? Sembrava abbastanza accanita e barry dubitava fosse il suo primo rodeo. Nel caso, comunque, non sarebbe cambiato nulla.
    nessuno:
    davvero nessuno:
    stan: «BRENDA! SEI SVEGLIA??»
    «ma li conosci?» tu guarda se gli toccava davvero fare conversazione.


    barrow
    skylinski

    follow you into the black
    into the eye of the storm
    sentinella luminare
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    23 — freaks — assistanti need a kick in the teeth,
    somethin' to give me a reason for
    somethin' that's worth dying for
    adrenaline
    X ambassador
    moonmaiden, guide us


    (26) DIFESA BARRY (kat + barry): usa cindy come scudo

    (7) DIFESA ROW (barry + veena): la afferra e vedi sopra
    ATTACCO CINDY (barry + kat) poi le spara una freccia nella schiena [2/8]
     
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    si dice che sulle teste dei seguaci di arda vegli la dea da cui prendono il nome. queste abili sentinelle mirano ad indebolire il nemico e darlo in pasto ai loro alleati.
    vabbè. probabilmente la maledizione del biondo non aveva colpito solo Liz, perché ora i pg di J erano diventati tutte pippe, anche i castani. «ha fatto un po’ male in effetti» mano sulla mascella, dove aveva ricevuto il colpo, sperava almeno che non le rimanesse il livido o avrebbe dovuto coprirlo per bene per i prossimi photoshoot. «quante dita vedi?» «cinque?» disse, presa alla sprovvista, un po’ stranita a dirla tutta, non aveva preso una botta in testa per fortuna, solo una specie di pugno in faccia «sto bene, tranquillo» disse prima di allungare un piede per fare uno sgambetto a cindy, in modo che il suo incantesimo non andasse a segno«anzi stai attento tu !» poggiò una mano sulla sua spalla spingendo verso il basso, per fargli evitare quel colpo di bo, incoccò una freccia puntandola verso cindy, precisamente verso il suo petto, per poi lasciarla sperando si conficcasse in profondità.

    EKATERINA
    VITALYEVNA VOLKOVA


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    [Dimezza attacco o difesa del nemico]
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    Born to die
    Lana del rey
    moonmaiden, guide us

    (26) DIFESA BARRY (kat + barry) sgambetto a cindy

    (18) DIFESA STAN (kat + stan) lo spinge a terra (wink)

    ATTACCO CINDY (barry + kat) freccia verso il petto


    frecce 5/8
     
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    Fly me to the Moon

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    più comunemente conosciuti come flank, i sanguinari si occupano di indebolire
    il nemico con attacchi rapidi così da poter sferrare gli ultimi colpi fatali con facilità.
    Si sente un po' così così per il destino di Kat fra le mani sue e di Jester, ma in definitiva « Poteva andare così male, pupa, non hai idea. »
    Lo dice con un ghignetto stupido stampato in faccia perché la scena del Pistolacqua in faccia è stata innegabilmente divertente, scusa Kitty.

    Tira fuori il balisong, rigirandoselo fra le dita in modo molto scenografico come al solito ma senza esibire la cosa, è più un vezzo o una sorta tic nervoso quando deve pensare. A cosa sta pensando? Che Brenda è vicina.
    « Spero di beccare un vaso sanguigno importante...! » dice, seria solo nelle intenzioni ma mai nell'esposizione, in quello sempre una pagliaccia, se nasci tondo non muori quadro eccetera. E cerca di conficcare la lama entra-ed-esci nel fianco di Brenda, per poi indietreggiare per evitare ritorsioni immediate.

    È indietreggiando che nota Row nei to-be-casini con Cindy, che agita la spada come se si trovasse nel Trono di Spade. Sbuffa al pensiero, Veena. Ok che lei va in giro col coltello, ma almeno quello è discreto.
    « Mi ringrazierai dopo, se hai più fortuna di quell'altra. » dice a Row, mentre prova a spostarlo al sicuro dalla furia di Cindy. Scusa Kat, ma come al solito, Corvina non impara i nomi della gente in tempi utili, sia mai.

    Con la coda dell'occhio vede Tom e il gesto che tenta è davvero repentino. Col balisong prova a praticare un taglio lungo sul lato del suo collo, sperando perlomeno di procurare un sanguinamento difficile da fermare.
    corvina fosca
    van veen

    there is no running that can hide you
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    [ toglie ps al nemico nel tempo ]
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    ATTACCO BRENDA (stan + veena): accoltella Brenda al fianco

    (7) DIFESA ROW (barry + veena): sposta Row

    BONUS ROGUE SANGUINARIO (veena) su TOM: va di taglio col coltello sul collo di Tom
     
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    It's fate, not luck.

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    barrow*23 pa35 pd73 psARMA: balestra
    wyborowa27 pa25 pd60 psARMA: imi uzi
    stanley18 pa18 pd63 psARMA: fucile
    kat21 pa22 pd45 psARMA: arco e frecce | criocinesi
    corvina28 pa15 pd38 psARMA: balisong | ombrocinesi
    jester17 pa15 pd28 psARMA: falce
    tom*30 pa30 pd83 psattacco: 7 (barry)balisong
    cindy25 pa30 pd78 psattacco: 15 (row)spada
    brenda20 pa25 pd60 psattacco: 3 (stan)bo
    shaneequa20 pa25 pd70 psattacco: 14 (kat)balestra | idrocinesi
    cody20 pa25 pd80 psattacco: 2 (veena)nunchaku | chiaroveggenza
    george15 pa20 pd60 psattacco: 11 (jester)tirapugni


    [d6: 5 -- la magia non funziona]

    (26) DIFESA BARRY (kat + barry) 11 + 7 = 18pd (-8ps)
    ah, shit, here we go again. non te ne accorgi subito, ma lentamente percepisci che... qualcosa non va. riesci a muoverti ancora per poco, poi.
    nulla. sei solo un burattino di merda!
    [Barry è stato trasfigurato: fino a che non verrà de-trasfigurato, non potrà agire]

    (18) DIFESA STAN (kat + stan): 10 + 17 = +9
    ATTACCO BRENDA (stan + veena) 8 + 24 + 9 = 41pa
    DIFESA BRENDA: 21pd (-20ps)
    mamma mia, come stabba corvina nessuno mai. Brenda si porta la mano al collo, e grida. «CINDY! STO SPORCANDO IL PAVIMENTO»

    (7) DIFESA ROW (barry + veena) 2 + 13 =+8pa
    ATTACCO CINDY (barry + kat) 12 + 6 + 8 = 26
    DIFESA CINDY: 4 (-22)
    troppo distratta dall'urlo dell'amica, non se ne accorge delle frecce.

    BONUS ROGUE SANGUINARIO (veena) su TOM
    precisa, e letale. dado: 4.

    [TOM perde 1 ps ogni 48h. prossimo ps: 23/04]

    BARRY: tom cerca di afferrarti, e ... lanciarti contro i tuoi compagni?
    STAN: brenda è oltraggiata, ti frusta con i lunghi capelli bruni.
    ROW: cindy vuole andare dalla sua amica, quindi prova ad affondare la spada nel tuo torace
     
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    i cavalieri hanno sani principi ed un onore alto che li porta a mettere gli altri, e il bene superiore, al di sopra della loro stessa sicurezza.
    Quando Veena accoltellò la donna, il sangue piovve sullo Stanely Luna ancora coricato al suolo, che di conseguenza reagì nel modo più consono conosciuto all’uomo: «è SVEGLIA!!!» dissociazione astrale, un copione da seguire, il liquido scarlatto sulla pelle a gelarsi come l’anima che aveva appena lasciato il corpo.
    Come poteva peggiorare la situazione, vi domandate voi? Oh, ma era così facile! Infinite possibilità, e bastava essere Stan – non doveva neanche applicarsi. Era bastata una (1) domanda per far iniziare l’apocalisse. Una storia vecchia come il mondo, riproposta dalla letteratura in ogni forma e sputata con uguale formato. Un quesito. Anche la Bibbia, era iniziata così.
    «ma li conosci?»
    Il solo fatto che fosse stato percepito, e non fosse semplicemente accaduto tutto nella sua testa, fu un principio di cedimento per il venticinquenne. Battè le palpebre, guardandosi prima attorno – magari parlava con qualcun altro – poi Barry, e poi di nuovo intorno, perché magari la prima volta non aveva guardato bene e la domanda non era per lui. Quando fu certo che nessun altro avrebbe risposto, prese parola perché seguiva il dettame di Gesù: non fare ad altri quello che non vuoi sia fatto a te, e Stan si sarebbe chiuso in mutismo selettivo per cinque mesi e nove giorni, se dopo un quesito nessuno gli avesse risposto. «beh, sì. Cioè, no. Non li conosco davvero, ho tirato a indovinare? Diciamo che è stato un tentativo fortu-uh?» il burattino di legno rimase in attesa di quale altra genialata sarebbe stato in grado di creare, e l’umile, modesto, Stanley Luna, sentì gli ultimi brandelli della sua coscienza abbandonarlo con un sai cosa, ma sai che c’è, e allora vattene a fanculo stan, te e le tue scelte di merda. Lo osservò per diverso tempo senza battere ciglio, temendo che muovendosi avrebbe rotto… l’incantesimo…. Così come aveva appena… rotto barry? Da qualche parte, sentì di aver fallito.
    E quindi. «era la risposta sbagliata?»
    Barry non rispose; chi tace, acconsente. Annuì, affatto terrorizzato dal fatto che il migliore amico del suo amico fosse improvvisamente diventato Pinocchio. Lui? Ha! Era del tutto normale, scontato, ordinario nella sua vita. Avrebbe anche trattenuto tutte le battute (isteriche, dei momenti in cui il sangue affluiva al cuore e non al cervello) su cosa si sarebbe allungato al burattino, perché c’erano dei bambini. Jester? No, Stan. Stanley, era il bambino. «era la risposta sbagliata» confermò, sorridendo. Aveva lavorato a contatto con il pubblico per anni, e come un cane ben addestrato, era la sua risposta standard ad ogni momento in cui VOLEVA MORIRE, CAZZO. E GRIDARE MOLTO FORTE! Ma era ok, tutto ok, haha! Capitava, certo che capitava.
    Rotolò dando le spalle a Binocchio, premendo i palmi sul pavimento per rialzarsi. “Se non l’avesse visto, non sarebbe stato vero: guida al gaslighting verso se stessi” Stanley Luna, un’autobiografia.
    Sfregò le mani fra loro per liberarle dalla polvere, battendole poi fra loro con il sonoro schiocco di chi avesse preso in mano la situazione. Senza Barry, toccava proprio a lui.
    Derogatory.
    «ok. Ok!» mostrò la sua schiera di dentini al bambino, allargando le braccia nel vederlo correre in giro con le forbici dalla punta decisamente non arrotondata. «è tutto sotto controllo! Sono un fenomeno con i bambini» lo prese al volo, sollevandolo sopra la propria testa come Simba.
    Non per essere controverso, ma drizzò subito il capo quando sentì ”attaccati a sto-” ed agì come ogni genitore responsabile avrebbe fatto: jack, sto -«SVOLAZZO» e non avendo altro in mano, per interrompere George prima che potesse imprecare di fronte a una ragazzina, lanciò Cody.
    Se ne rese conto subito, di aver fatto una (safeword) cazzata.
    Ma insomma. Ormai l’aveva lanciato. But if you close your eyes….?
    «preparati»
    altri war flashback del vietnam.
    Non era neanche certo Row stesse parlando con lui, ma preparati lo faceva sempre sentire impreparato a prescindere. Coda appiattita, occhi da cerbiatto, labbra dischiuse in sorpresa ed orrore perché non aveva studiato chimica, non c’era manco chimica quel giorno, STANLEY HAI VENTICINQUE ANNI TI SEI DIPLOMATO DIECI ANNI FA- «ciobar» fu esattamente quello che disse, lettera per lettera, lasciando che la memoria muscolare prendesse il controllo su un evidentemente assente raziocinio. Allargò le braccia, saltando per afferrare Binocchio al volo come avrebbe fatto, boh, con una baguette gigante? Lo strinse a sé, aggrappandosi come un koala al suo ramo preferito, chiudendo forte forte gli occhi nel (vano) tentativo di attutire la caduta mentre abbracciava una tavola da surf.
    «non era così che avevo immaginato il mio lunedì sera» forse perché è giovedì per voi, stan? «ah ecco» allora sì che si spiegava!
    stan
    luna

    bro, i'm straight up not having a good time
    paladino cavaliere
    [ difende 15-20 pd e subisce un attacco ]
    babbano
    MAGO (haha...)
    25 y.o.— muggle — lawful goodThis world feels like a dumpster fire
    All filled with self aggrandized liars
    Try to find something I admire
    I took to long my time expired
    debbie downer
    neoni
    Mother of Night, darken my step




    ATTACCO CODY (veena + stan): solleva cody!!
    (11) DIFESA JESTER (stan + kat): lancia cody su george!!!
    (7) DIFESA BARRY (row + stan): LO PRENDE!!!! barry non cody. getcha head in the game


    CODICE
    <b>(7) DIFESA BARRY (row + stan)</b>:
    <b>ATTACCO TOM (row):</b>

    <b>(2) DIFESA VEENA (jest + veena)</b>:
    <b>ATTACCO CODY (veena + stan):</b>

    <b>(14) DIFESA KAT (row + kat)</b>:

    <b>(11) DIFESA JESTER (stan + kat)</b>:
    <b>ATTACCO GEORGE (jest + kat):</b>
     
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    si dice che sulle teste dei seguaci di arda vegli la dea da cui prendono il nome. queste abili sentinelle mirano ad indebolire il nemico e darlo in pasto ai loro alleati.
    non stava capendo niente «non sto capendo niente» ci tenne a precisare ai compagni, sia mai qualcuno avesse voluto comunicare con lei, non sarebbe stata in grado di rispondere. ««perchè giocate a sette si schiaccia con la gente?» » e rotolò via. they see me rollin’ «jester!!» affermò mentre le prendeva un braccio e la tirava verso se, per farle evitare il pugno, si alzò in piedi finalmente pronta a ricambiare con la stessa moneta e tirare un gancio destro sul naso a george.

    EKATERINA
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    hunter — cryokinesis — bow and arrowsChoose your last words, this is the last time
    'Cause you and I,
    we were born to die
    Born to die
    Lana del rey
    moonmaiden, guide us

    (14) DIFESA KAT (row + kat): rotola

    (11) DIFESA JESTER (stan + kat): la tira via
    ATTACCO GEORGE (jest + kat): gancio destro sul naso

    frecce 5/8
     
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    Fly me to the Moon

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    più comunemente conosciuti come flank, i sanguinari si occupano di indebolire
    il nemico con attacchi rapidi così da poter sferrare gli ultimi colpi fatali con facilità.
    Inevitabilmente, scoppia a ridere alla vista di tutto quel sangue che spilla come birra all'Oktoberfest. È più uno sghignazzo sguaiato, perché non può proprio fermarsi e mettersi in posizione per fare la risata malvagia Mandark style. Sembra comunque, fondamentalmente, una persona molto disturbata, con quel coltellino insanguinato in una mano. Insomma, tutto normale, si può dire che il suo umore sia persino migliorato, che volete di più?

    « Magari che moriste più in fretta...! » sì, in effetti è una bella idea per la cassetta dei suggerimenti. Quando vede Cody arrivare agitando un nunchaku, sgrana gli occhi inorridendo leggermente, come qualunque persona che odia i bambini farebbe. « Holy shit, l'unico posto in cui pensavo di potermi salvare dai fottuti bambini di merda...! » la guerra? Oh baby, ti manderei in certi posti nel mondo che... ma andiamo avanti.
    È brutale, aspetta semplicemente che sia abbastanza vicino per potergli dare un calcione di pianta del piede sul petto, come un cavallo imbizzarrito. Tenterebbe poi di accanirsi con un secondo calcio, dato di punta e al ventre.
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    [ toglie ps al nemico nel tempo ]
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    (2) DIFESA VEENA (jest + veena): calcio di pianta del piede sul petto di Cody
    ATTACCO CODY (veena + stan): a maggior ragione se ci riesce, prova a prenderlo a calci più forte una seconda volta. di punta e in pancia
     
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    isn't it strange
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    that hates you?

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    i berserker hanno la violenza nel sangue. scatenano la loro furia sul nemico con efferatezza, incuranti della propria salvaguardia.
    Molto evidentemente non era stato tutto ok.
    E aveva continuato a non stare ok.
    «ah» riempì le guance d’aria, rilasciandola poi in una lunga, controllata esalazione. «se posso–» e alzò un dito in aria, corrugando la fronte al punto da far toccare le sopracciglia. «e mi rendo conto di essere la persona meno qualificata a fare quest’osservazione, eh.» a quel punto spianò il palmo, spalle strette. Non aveva ancora fissato lo sguardo su nessuno, Jest. Fedele al suo angolo di nulla, che continuò a studiare con estremo interesse. «siamo nella merda.»
    Ci stavano navigando. Ci si stavano tuffando. Barry aveva appena fatto una coreografia d’aqua gym nelle palate di merda in cui si ritrovavano.
    Aveva sottolineato l’ovvio; si sentiva un po’ meglio. Solo a quel punto si azzardò a posare, cauta, lo sguardo su ciò che rimaneva dello Skylinski – e non riuscì più a smettere di fissarlo. La tattica i pretend i do not see era funzionale solo finché gli occhietti rimanevano ben chiusi, d’altronde. Allungò le mani verso Buratterrow, poi le ritirò in fretta e furia; le lasciò ferme a mezz’aria, piuttosto, flettendo le dita come un insetto in standby. «non sono una cima a scuola, ve lo dico.»
    Jester, studente medio per eccellenza, si era scelta le sue materie del cuore. Il resto, come dire – un buon mix di memoria fotogenica e tanto, portentoso culo. Manteneva i suoi voti buoni ma mai ottimi perché l’alternativa era farsi bocciare un’altra volta, e la prima le era bastata e avanzata; piccoli traumi adolescenziali che erano riusciti nell’impresa di farle raddrizzare un minimo la testa ma non a renderla meno avversa allo studio.
    «dobbiamo farlo tornare un bambino vero?» orrore, tragedia. Strabuzzò gli occhi, spostando il peso da una gamba all’altra in un loop nervoso. E chi cazzo se lo ricordava il controincantesimo! Nessuno le aveva detto che per andare a crepare in guerra fosse necessario ripassare Trasfigurazione. Le avrebbero dato la pagella a fine conflitto? Come funzionava. Si poteva prendere un brutto voto in resilienza militare?
    Sapeva, logicamente, che quello fosse il momento giusto per lasciare agli Adulti l’arduo compito di fare qualcosa a riguardo. E quindi, in silenzio teso, si mise da parte. Ancora con la schiena appena piegata in avanti, le mani tese verso lo Skylinski. Per fare cosa – chi lo sa. Afferrarlo in un raptus e lanciarlo nella giungla così da non doverlo mai più vedere?

    [ voce di sara in the background, stile kermit col cappuccio: ora ti lanciamo come statua dall’altra parte della radura con un flipendo ]

    Scrollò la testa, cane di noialtri, per scacciare via quel pensiero intrusivo. Chissà da dove era uscito fuori. Almeno nel processo notò strane occorrenze con la coda dell’occhio.
    Tipo: «c’è un… fucking bambino che ti sta rincorrendo.» rivolto alla tipa fighissima che non aveva osato guardare per motivi del tutto separati dalla crisi emotiva che stava avendo. Non era quello il momento di pensarci. «oh mio dio, e ha dei NUNCHAKU?» cos’era successo a lasciarli semplicemente a casa a disegnare Samara, dico io.
    Schiarì la gola, e tornò a Barry.
    «non so come aiutarti, ok.» poco più che un sussurro soffiato tra i denti, il suo. Non era manco certa che Barry potesse sentirla, ma quello non era il punto. Se la gente poteva farlo davanti a giganti rappresentazioni ultrarealistiche dei piedi di Gesù Cristo, lei poteva farlo con la cazzo di statuina di Barrow Skylinski. «ma ho davvero, davvero bisogno che tu ti riprenda. tipo, ieri l’unico semi-adulto che conosceva, capite. Un allaccio naturale come quello tra Roberta e la sua babushka; altri venti minuti, e si sarebbe messa a urlare anche lei come se presa in braccio dalla tirocinante. «quindi ora ti canto una fottutissima canzoncina e tu ti riprendi, va bene.»
    Piegò le ginocchia, poggiando le mani contro le tasche dei cargo (quelli di H&M, mica quelli da vero militare; non esageriamo) per prepararsi psicologicamente.
    «soffice kitty, caldo kitty» umettò le labbra, e fece saettare lo sguardo attorno a loro. Il peggior momento della sua vita. «bel micino tuuuuuuuuu»
    Sospirone. «gioca kitty, svegliati kitty» vide Row. Pregò silenziosamente che Row non si facesse domande, e strizzò gli occhi. «purr, purr» oh cristo George. Una bella gomitata mentre era di passaggio; e sospirò. «purrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr.»
    Allora.
    Solo allora.
    Alzò gli occhi al cielo, una bestemmia e un pensiero unico slash derogatory in mente: [sting voice] ROOOOOOOOOOOOO
    OOOOOOOOOXAAAAAAA
    AAAAAAAAAAAAAAAAAANNE
    li mortacci (nostri) tua.
    jester
    o' death

    this little freak has a plan,
    for sure
    guerriero berserker
    UN TIRO PA BONUS
    strega
    apprendista
    l'infestato — studentessa — sfiga ma la s è mutaAin't nobody going to take my life
    Ain't nobody going to get the best of me
    Ain't a preacher going to save me now
    Grab a seat, I'm going to show you how
    party poison
    my chemical romance
    moonmaiden, guide us


    (2) DIFESA VEENA (jest + veena): la avverte
    ATTACCO GEORGE (jest + kat): gomitata
     
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66 replies since 20/4/2024, 23:00   976 views
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