laguz

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    It's fate, not luck.

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    laguz
    BALTASAR MONRIQUE - LAWRENCE MATHESON - TAICHI LIMORE - MADEIN CHEENA - SHILOH ABBOTT - GALEN ACHARYA


    Avevate ripreso a camminare, forse. Magari, invece, stavate cercando di rubare qualche informazione ai vostri avversari. Non importa dove siate: il segnale che vi annuncia di ritirarvi, lo vedete tutti. La mappa che vi è stata assegnata all'inizio della missione, vi mostra anche come raggiungere il nuovo punto di incontro. L'accampamento che avete incontrato all'inizio, si è spostato lì.
    Cure. Cibo. Tende in cui passare la notte.
    Non è ancora finita, ma l'aria è... diversa, rispetto a quando avete cominciato quel viaggio la mattina. Ritrovate i vostri amici, certo, ed altri visi provati che avevate già visto prima di partire, ma non solo.
    Ci sono dei... prigionieri. Delle informazioni. Le voci girano più veloce delle bottiglie d'alcool passate di bocca in bocca attorno ai falò.
    E dicono
    ci siamo vicini.
    dicono
    conoscono i nostri amici. lo chiamano casa, dove stiamo andando. l'hanno costruita loro, insieme
    dicono
    ci volevano qui. ci stanno mettendo alla prova, per sapere se siamo degni
    dicono
    è qualcosa più grande di noi. parlano di un futuro migliore. il nostro, futuro?
    dicono
    mi hanno riconosciuto, sapete? per nome. gli altri . gli altri gli hanno parlato di noi. quindi stanno bene, giusto?
    Dicono tante cose, senza, di fatto, darvi nulla. La parte peggiore?
    Sapete sia vero. Sapete sia tutto, maledettamente, vero: alla loro casa, quella che hanno chiamato La Città, siete vicini.
    Un ultimo sforzo.
    Una sola notte.
    E l'indomani - l'indomani, tutto avrebbe finalmente avuto senso.
    Forse riuscite a dormire sonni tranquilli; forse le urla vi hanno tenuto svegli, consapevoli di aver contribuito a quelle torture.
    Il sangue sulle mani.
    E nemmeno l'ultimo.
    Quando giunge l'alba, vi chiedete se ne vedrete un'altra.

    Il paesaggio non è differente da quello che vi ha accolto il giorno precedente: sembra sempre inesplorato ed abbandonato a se stesso, ed è vostro il compito di crearvi una strada entro la quale proseguire. L'unica cosa differente rispetto a ieri, oltre ai vostri compagni d'armi, è la scintilla di ottimismo ad accendervi lo sguardo e rendere un po' meno monotono ogni passo. Le idee più chiare, anche se di poco, di quel che vi aspetta, e la ormai certezza che ci sia dìdavvero qualcuno ad aspettarvi, oltre agli avversari incontrati sino a quel momento.
    Strizzate i denti, e vi dite che ci siete quasi. Spostate un altro, l'ennesimo, ramo, e vi dite ne sia valsa la pena.

    Lo spiazzo si apre dal nulla. Una radura piatta, dall'erba gialla ed alcun albero a proteggervi dal sole o da eventuali minacce, circondata dalla fitta boscaglia di cui ormai siete attenti conoscitori. Valutate l'idea di circumnavigarla, perchè passarci attraverso davvero non vi piace - vi sentite esposti, e fragili - ma allunghereste la strada di parecchie ore, a giudicare dall'ampiezza dello slargo di fronte a voi. Il tempo non è dalla vostra parte, oggi meno di ieri, e sentite di essere preparati anche a questo: non siete certo venuti in Sri Lanka per scappare di fronte alla prima (seconda...? Quarta...?) difficoltà.
    Un respiro profondo.
    Decidete di muovervi in fila, Fake ad aprire la fila e Lawrence a chiuderla.
    Dovete solo - solo correre. Che ci vorrà mai? Fate perfino le indagini del caso, cercando la presenza di persone o pericoli, ma ogni incantesimo lanciato vi rimbalza bianco, senza trovare traccia di alcuna minaccia.
    Non ve lo spiegate, allora, il perchè del ronzio non appena vi trovate al centro dello spiazzo.
    Alzate gli occhi. Sei droni vi seguono con un poco raccomandabile occhio rosso. D'istinto vi fermate dove siete, mani già alle armi, e vi rendete conto che... li destabilizzate. Sembrano perdervi, se non vi muovete.
    Un sensore di movimento?
    Per testare la vostra ipotesi, Shiloh lancia qualcosa poco distante - che esplode, colpito dal raggio del drone.
    Vi guardate attorno.
    Sentite i passi, e le voci.
    Rimanere fermi, non è più un opzione.

    baltasar23 pa28 pd93 psARMA: tirapugni
    shiloh28 pa30 pd87 psARMA: pistola semiautomatica
    galen20 pa28 pd80 psARMA: shotgun
    fake30 pa23 pd75 psARMA: pugnali mezzaluna
    taichi18 pa20 pd59 psARMA: cerbottana | atmocinesi
    lawrence25 pa18 pd47 psARMA: nunchaku
    trace30 pa30 pd80 + 50 psattacco: 30 (balt)pistola
    rodney30 pa30 pd80 + 50 psattacco: 7 (shiloh)claymore
    neal25 pa30 pd70 + 50 psattacco: 1 (galen)alabarda | pirocinesi
    laura25 pa30 pd70 + 50 psattacco: 5 (fake)coltellini da lancio
    olly20 pa25 pd50 + 50 psattacco: 5 (ty)sai | elettrocinesi
    anima20 pa25 pd50 + 50 psattacco: 16 (law)fucile a pompa


    BALT: trace ti lancia un petrificus interior.
    SHILOH: rodney vuole staccarti una mano con lo spadone.
    GALEN: neal parte leggero, vuole bruciarti il sopracciglio.
    FAKE: laura ti lancia un coltellino alla gamba sinistra.
    TAICHI: olly tenta di darti la scossa.
    LAWRENCE: anima ti spara al petto.







    ┉┉┉ recap.
    1. avete un massimo di 3 azioni a post, di cui solamente 1 di attacco (le altre due possono essere entrambe di difesa, o azioni curative/altro)
    2. INCANTESIMI - POTERI
    3. Il BONUS DI CLASSE (guerriero, etc) potrete usarlo una sola volta ad ostacolo (link ai bonus di classe) ed è azione bonus rispetto alle tre del punto 1.
    4. tempistiche bonus di genere:
    - INCANTESIMI OSCURI: + PA / - PD -- INCANTESIMI DIFENSIVI: - PA / + PD (da aggiungere secchi all'estrazione, 3 post di recupero)
    matricole e apprendisti: -1 pa / + 1 pd -- +1pd / -1pd
    mago, leader e master: - 1 pa / +2 pd -- +2 pd / -1pa
    - INCANTESIMI DI GUARIGIONE: 1-* PS (da estrarre, 4 post di recupero; post di recupero validi anche per altri bonus di genere degli special come la preveggenza)
    matricole e apprendisti: da 1 a 5 ps
    mago, leader e master: da 1 a 10 ps
    In caso di SPECIAL:
    ATTACCHI/DIFESE AD AREA (ALTRI NON SPECIFICATI): 5 post di recupero
    (n.b.: ricordiamo che le difese / attacchi ad area non possono essere in combo, e non sono azioni bonus, dovranno rientrare nelle tre azioni a pg)

    ➞ combo. gli attacchi/le difese combo fra più personaggi, devono essere postati a massimo due ore di distanza.

    ➞ spoiler. specificate sempre sotto spoiler l'attacco/la difesa + numero munizioni usate.
    - fucili d'assalto: capienza 80 colpi (ogni volta che sparate, dovrete estrarre un 1d10 per vedere quanti proiettili usate); finiti gli 80 colpi, prima di ricaricare con nuove munizioni, dovrete fare un (1) post di riposo in cui ricaricate l'arma. Partite con 80/80
    - semiautomatiche (e arco/balestre): 8 colpi. Conclusi questi, post di riposo in cui non usate l'arma e la ricaricate. Partite con 8/8

    ➞ l'ostacolo. ogni png avrà un suo drone, ciascuno con il suo pacchettino di ps (ma non pa, ed i pd sono quelli del soldato); il drone è la prima difesa del png, e finché non andrà k.o., sarà lui a prendere i danni al posto del png. INOLTRE, attenzione! ogni azione del pg equivale alla possibilità di essere colpiti da uno dei droni.
    Un pg ha, normalmente, tre azioni: difesa + difesa + attacco, e, di base, ha un attacco su di sé da parte del png.
    In questo caso, però:
    - se pg fa solo un'azione (es: difesa) il drone fa un attacco bonus 1-5pa
    - se fa due azioni (es: difesa + attacco) il drone farà 1-10pa
    - tre azioni (difesa + difesa + attacco) il drone avrà 1-15pa
    L'attacco del drone è a parte rispetto a quello del png, e non ci si può difendere in combo (chiunque può difendere, però, anche chi non direttamente attaccato dal drone) ma difendersi dal drone è azione bonus, e non conta nella strategia (quindi, banalmente: combo difesa + combo difesa + combo attacco + difesa dal drone).
    Eventuale differenza dalla difesa dell'attacco drone, non verrà sommata all'attacco.


    avete tempo fino alle 18:00 del 27/04 per postare.

     
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    le lame mortali non hanno clemenza nè compassione per i nemici, e la loro furia va a discapito di loro stessi.
    Con il pollice, tirò su la levetta della lattina.
    «non la sputi?» Troy Bolton Hawkins, in partenza con un gruppo che si sarebbe rivelato life changing - tutto da dire, per chi – osservò la Monster fra le mani del Cheena con l’aria curiosa di un nordico che avesse appena scoperto a Roma comprassero il latte nei bar. Fake spostò gli occhi blu dalla lattina al bicchiere tenuto in mano, per poi concludere il rimbalzo sul volto della donna. «no, la metto nel caffè» fu il turno del Cheena di guardarla come fosse stato ovvio e assurdo, potesse fare con la bevanda energetica qualcosa all’infuori di quello.
    Si osservarono per molto tempo, Troy e Fake. In silenzio, riflessivi.
    La Bolton alzò un dito, uno solo: «te ne pentirai»
    Così com’era arrivata, dal nulla come lo squalo di cui aveva sentito parlare nella notte, sparì, lasciando Fake con il giusto grado d’inquietudine ad osservare un punto nel vuoto. Fu più o meno a quel punto che piegò il capo lateralmente osservando il cugino.
    «ma tu hai capito» una domanda già trabocchetto da fare a Taichi per chiunque dotato di un minimo di senso logico e razionale, quindi non il Cheena, e che Fake porse con sincera curiosità, facendo tintinnare le manette fra loro nel travaso del buongiorno dei campioni. Non aveva dormito un cazzo, il Cheena. Se in parte poteva biasimare l’eccitazione di essere vicino alla meta, dall’altra doveva ammettere di essere rimasto sveglio a fare, banalmente, il suo lavoro. C’erano ancora alcune chiazze di sangue sotto le unghie, perché lì non aveva i suoi materiali ed era una merda togliere il liquido cremisi dalle zone più scomode, ma non ci fece caso. Non più del solito. La deprivazione del sonno non avrebbe limitato i suoi movimenti, considerando fosse stato addestrato a situazioni ben peggiori, ma sicuro l’avrebbe reso meno stabile, e considerata la partenza, sarebbe stato o molto divertente, o molto poco divertente, senza reali vie di mezzo. Ma c’erano quasi, capito. Come potevano aspettarsi che rimanesse fermo facendo qualcosa di stupido e ridicolo come dormire. Aveva insistito per proseguire nella notte, guadagnandosi occhiate poco felici dall’intero campo, e quando Ty e Claudia l’avevano convinto non fosse possibile, si era rannicchiato su un tronco facendo vibrare il ginocchio così velocemente da causare uno tsunami dall’altra parte del mondo.
    Non ci stava bene, con troppa energia repressa. La sentiva sfrigolare sotto pelle come un'emorragia che aspettasse solo di diventare livido ed essere assorbita.
    Alzò un braccio, quello non legato a doppio filo al Lìmore – di quello, come il giorno precedente, si sarebbero liberati solo una volta fra gli alberi: avrebbe ucciso per molto meno che non essere separato da Ty – per salutare entusiasta Barry, sentendosi tradito dal fatto che il ragazzo stesse cambiando gruppo pur sapendo lo Skylinski non avesse alcuna voce in merito (ma chi vogliamo prendere in giro? Sicuro l’aveva avuta, e chiesto espressamente di non ripetere l’esperienza.) e sospirò quando il biondo non ricambiò la sua euforia.
    Che gente triste, in quel posto. Uno avrebbe potuto pensare che fossero felici di poter fare finalmente qualcosa, no? E figurarsi, sempre pronti a piangere per il fatto di doversi sporcare le mani, o uccidere qualcuno. Ma che razza di vita vivevano? Quella era una giornata tipo di Fake, e di sangue e carne si alimentava come un fottuto dissennatore.
    Strinse un’ultima volta Claudia, inspirando per raccogliere ogni grammo del suo profumo e riciclarla nei propri polmoni quando ne avesse avuto più bisogno. Fu mite, delicato e contenuto, il sorriso ed il cenno che rivolse a Ficus. Professionale, il Cheena.
    A Mini lasciò la parte di bevanda energetica che non aveva versato nel proprio bicchiere. La sera prima aveva visto Ficus sparire insieme ai suoi amici, e si era seduto vicino a lei, ad un punto imprecisato della notte. Schiarendosi la voce, guardando ovunque eccetto che il profilo della ragazza. Troppo impacciato in quel ruolo che così maledettamente poco gli apparteneva: come ci si poteva aspettare si prendesse cura di qualcuno, quando a malapena si prendeva cura di se stesso? Ma era … era stata? … era… qualcosa. Doveva qualcosa ad entrambi, Fake – a Mini, ed a Toast – quanto meno poter dire di averci provato. «squali, mh?» tirò le labbra in un sorriso non troppo diverso da quello che la Mikhailova aveva abbandonato al Lago il giorno prima.
    Non era stato molto il loro scambio, ma era comunque stato qualcosa, abbastanza da giustificarlo quando quel mattino le porse la lattina aperta. «non ci ho bevuto. Se la vuoi? Altrimenti, mi hanno detto di sputarla»
    mini:
    fake:
    mini:
    fake:
    «passatela bene!!!!»
    e quindi.
    Diciamo che era stato già un trionfo vederli vivi, e se l’era fatto bastare.
    Torniamo al momento in cui seguì il Gruppo Del Giorno verso gli alberi, e finalmente potè liberare il cuginetto dalla sua bollente energia cinetica. Chi cazzo era tutta quella gente? Forte! «ti conosco!!!» a Balt, perché era sicuramente capitato nella sala delle torture, ed a Shiloh, perché era famosa e Fake viveva su tiktok. Sorrise ad entrambi, sinceramente estasiato di essere con loro: come avrebbe detto pulce, pota! Lawrence e Gale due enormi [ cri cri ] ma non dubitava si sarebbero divertiti tantissimo – o sarebbero morti provandoci! Funzionava uguale, per Fake.
    Ad un certo punto del loro viaggio, dopo aver commentato ogni forma erbacea nel giro di cinque metri ed aver canticchiato un paio di canzoni, esordì con «conoscete il gioco “ho visto qualcosa”?» iniziò, a bassa voce (per i suoi standard. Per quelli comuni? Un po’ meno), alzandosi sulle punte per spiare oltre i cespugli. Nel dubbio, lo spiegò a tutti: consisteva nel far indovinare ai compagni di viaggio cosa si fosse visto; potevano fare solo domande a cui rispondere con sì o no, per giungere alla soluzione.
    «inizio io. Ho visto qualcosa di verde»
    E sì, se ve lo steste chiedendo, era proprio un albero. Peccato non ci fosse stato il tempo di elaborare, visto che si ritrovarono dal nulla in una radura secca e morta quanto (sara. Dentro) l’inverno.
    Thinking. Fake, essendo Fake, inspirò l’aria a pieni polmoni per assicurarsi non ci fossero strani gas tossici o allucinogeni in circolazione - non temete, miei prodi Laguz, sarà il vostro canarino! - e quando nulla titillò le sue narici, si affacciò oltre il limitare degli alberi.
    «strange forte» un bisbiglio che parve quasi ritornare con l’eco, giusto perché non era tutto abbastanza inquietante così com’era. Tirò su con il naso, passando riflessivo la mano sul mento. Non esisteva, né in cielo né in terra, che qualcosa di stupido come un po’ di erba gialla lo fermasse dal suo obiettivo - la mappa diceva proprio dovessero andare da quella parte - quindi fuck it, we ball, fu uno dei primi a metterci piede. Vi stupirà saperlo, ma quando c’era da essere cauti, sapeva esserlo: passi misurati, respiro lento. Una mano attorcigliata al polso di Taichi, perché se il Lìmore fosse morto, in una scena molto shakespeariana l’avrebbe seguito a ruota, devastato dai sensi di colpa e dall’idea di ritrovarsi improvvisamente solo.
    Ty era tutta la sua famiglia. Quel che gli mancava, se lo stava andando a recuperare. Non poteva - non poteva farcela da solo. Quando le bestioline metalliche si avvicinarono, usò uno dei suoi cauti passi per piazzarsi praticamente sopra il lampione cinese, una sfida negli occhi blu verso quelli robotici dei droni volanti. Minchia volevano da loro.
    Lungi da Fake avere teorie in merito, mai avrebbe pensato al sensore di movimento. Anzi, quella era un’ottima, eccellente base per ucciderlo: tutto quel che faceva era muoversi, costantemente, anche quando non aveva necessità di farlo.
    E quindi… e quindi. Strinse le labbra fra loro, quando sentì i passi. Fece scivolare la lama ricurva dall’interno della manica al proprio palmo, lasciandosi ancorare dalla familiarità del gesto. Canalizzando i suoi Ale e Marta interiori su lol, «no bueno...»
    Ma proprio per un cazzo di niente. Come spesso nella vita, accadde tutto in fretta. Si ritrovò a piegarsi, appiattendo le mani con un sonoro applauso sulla lama che gli avevano appena lanciato – ah, amateur!!! - uno scatto laterale per allontanarsi dal gruppo, finendo inevitabile per dare uan spallata ad uno dei loro. Non era un genio, ma aveva come la sensazione fosse il caso di non rimanere uniti. Non sempre l’unione faceva la forza, ecco. «bello!! lo rivuoi?» sorrise denti affilati, e glielo rilanciò contro.
    madein
    cheena

    i can't get angry at you
    so i just get angry at me
    rogue lame mortali
    [ OFF: 15-20 pa pa/pd dimezzati x2 ]
    MAGO
    LEADER
    22 y.o. — former gryff— chineseYou crush my heart
    and say it's nothing
    You broke me down,
    I kept on cutting
    SPIT IN MY FACE!
    thxsomch
    Mother of Night, darken my step



    (7) DIFESA SHILOH (shiloh + fake): spinge via rodney

    (5) DIFESA FAKE (balt + fake): lo prende al volo!!
    ATTACCO LAURA (balt + fake): glielo rilancia!!!

    CODICE
    <b>(30) DIFESA BALT (balt + shiloh):</b>

    <b>(7) DIFESA SHILOH (shiloh + fake):</b>
    <b>ATTACCO RODNEY (shiloh):</b>

    <b>(5) DIFESA FAKE (balt + fake):</b>
    <b>ATTACCO LAURA (balt + fake):</b>
     
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    SI DICE CHE SULLE TESTE DEI SEGUACI DI ARDA VEGLI LA DEA DA CUI PRENDONO IL NOME. QUESTE ABILI SENTINELLE MIRANO AD INDEBOLIRE IL NEMICO E DARLO IN PASTO AI LORO ALLEATI.
    E niente, qui andremo di preghiere e del disagio intrinseco che vive dentro ogni essere umano. Era importante sapere una sola cosa su di Shiloh e su come aveva deciso di affrontare quella missione, e la si poteva intuire benissimo dalla gopro che aveva attaccata al petto. Il suo scopo era di documentare, di far vedere la cruda realtà di quella missione di soccorso. In teoria, il suo era giornalismo. In pratica, era una pagliaccia con troppo tempo libero e troppe persone disposte a darle corda. Ma lei non demordeva! Daveth le aveva anche detto che aveva diffuso la Parola di Shiloh anche in mezzo alle file nemiche. Cioè, capito? Lei! In grado di convertire le persone come Gesù! E infatti doveva essere diventata famosa, se quei drink a svolazzare sopra alla sua testa erano una qualche indicazione. Non si mise in posa, ma poco ci mancò. Fu invece costretta a -ugh- rendersi utile, davvero terribile. Ma l’avrebbe fatto, perché tutto sommato le piacevano i suoi compagni.
    Anzi.
    Aiuto, Shiloh non aveva mica capito di dover difendere il suo discepolo da un 30.
    Chiuse forte forte gli occhi e si appellò al dio degli influencer perché le desse la forza. Si sentì immediatamente rinvigorita, una botta di ottimismo (e culo) a muovere la sua bacchetta mentre lanciava un protego verso di Balt. Poi, quando si vide attaccata da un uomo qualunque (derogatory) sollevò le braccia verso il cielo e con una piroetta aggraziata tentò di togliersi di mezzo. Poi, ne approfittò per piantare la suola della scarpa sul suo culo e dargli un calcio.
    shiloh
    abbot

    Lights, camera, bitch, smile
    Even when you wanna die
    GUERRIERO BERSEREKER
    [DIMEZZA ATTACCO O DIFESA DEL NEMICO]
    MAGO
    MASTER I (+5PA)
    1994 — famous — gunShe's having the time of her life
    There in her glittering prime
    The lights refract sequin stars
    off her silhouette every night
    I Can Do It With A Broken Heart
    taylor swift
    Mother of Night, darken my step


    (30) DIFESA BALT (balt + shiloh): protego

    (7) DIFESA SHILOH (shiloh + fake): piroetta via
    ATTACCO RODNEY (shiloh): calcio in culo
     
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    devotees have the soul of saviors, the paladin complex,
    and are ready to sacrifice themselves to defend their companions.
    Aveva riso finché aveva potuto, Baltasar Monrique.
    Occhi stanchi e muscoli tirati, non aveva ceduto un solo istante davanti al falò improvvisato all'accampamento. Non aveva un singolo motivo per cui farlo, se non la testa ad esplodere e le viscere a contorcersi secondo dopo secondo – come se quelle, poi, potessero essere valide ragioni per spegnere il bagliore nelle iridi cioccolato, o abbassare gli angoli delle labbra.
    Il dubbio non nasceva nemmeno, non aveva lo spazio fisico per insinuarsi sotto pelle e farsi strada fino alle meningi.
    Paris, Ficus, Ben, Mona, Delilah, Ictus – c'erano loro incastrati in ogni respiro, tra le fibre della carne e nel sangue a scorrere nelle vene, ad occupare tutti gli anfratti del suo corpo e della sua mente. C'erano i visi provati, stremati dalla giornata che non aveva potuto condividere con loro; c'erano i racconti, le avventure che avevano passato insieme – Ictus e Mona finalmente avevano una cosa in comune, un insetto che voleva distruggerli dall'interno; Del aveva un sacco di piccole cicatrici di guerra, tanti piccoli buchi nella carne; Paris un braccio rotto e un'influenza che manco il covid, e Ficus si era fatto slogare una spalla così da essere solidale al corvonero; Ben aveva decapitato una persona –, memorie da annotare sul diario di una vita da non trascorrere mai separati. Non aveva lasciato che l'egoistica tristezza per essere rimasto da solo, senza nessuno dei Ben al suo fianco, prendesse il sopravvento scivolando sulle dita che tenevano il collo della bottiglia dell'amicizia, appesantendogli il collo fino a costringerlo a chinare il calo ed a distogliere lo sguardo: gli erano mancati in ogni momento di paura, di gioia, di sollievo e di tormento; aveva voltato lo sguardo su quelle barche sperando sempre di vederli sbucare dal nulla, e quando erano approdati a riva, nel prendersi un momento per sé e svuotarsi da tutto ciò che si era tenuto dentro – emotivamente e non –, ad ogni minimo rumore nella boscaglia aveva voluto illudersi che uno dei loro gruppi sarebbe uscito dagli arbusti. Triste lo era davvero, e non aveva alcuna ragione al mondo per tenerlo segreto né a sé stesso, né agli altri – credeva fosse scontato, così come lo sarebbe stato per chiunque altro tra di loro, ma cosa gliene importava? Come poteva importargliene, quando li aveva lì con sé – vivi, come una voce nella sua testa ci aveva tenuto a suggerire, obbligandolo a deglutire un irrazionale terrore che si era trascinato dietro come un macigno per tutta la giornata.
    Non era per quello, che aveva parlato poco. Almeno per i suoi standard, s'intende: non aveva lesinato nel dire fosse stato tutto il tempo su delle barche senza vomitare, che aveva fatto amicizia con degli squali – «no, non i miei compagni» –, che lui e Mood avessero un roseo futuro come doppiatori di lungometraggi; evitò però di narrare per filo e per segno di come avesse ucciso delle persone, tra cui una a mani nude, perché solo a pensarci gli ritornava su quel poco di cibo che era riuscito ad ingurgitare.
    Era rimasto in moderato silenzio, tutti sorrisi e collo di bottiglia alle labbra nell'ascoltare i suoi amici, soprattutto per quel semplice «wren...» sputato dai mercenari che avevano trovato sulla riva del lago, e che era rimasto più in gola allo spagnolo di quanto non sembrasse aver fatto ad Eden.
    Non gli era piaciuto per un cazzo, lo sguardo distolto con il quale aveva fatto il nome di suo fratello, non... non.
    Ma erano a metà strada.
    Erano a metà strada, vero?
    Aveva riso finché aveva potuto, Baltasar Monrique. Malgrado tutto, e malgrado tutti, non voleva alcun motivo per privarsi di quella sensazione calda tra le costole nel vederli lì – la sua famiglia, quel posto sicuro atrio e ventricolo del cuore. Non aveva ceduto fino a quando non si erano alzati tutti quanti dai tronchi, e Paris non gli aveva posato la mano sulla spalla. Un «arrivo.» borbottato tra i denti, la bottiglia di rum sollevata davanti al fuoco per mostrare al migliore amico quanto poco ne mancasse prima che li raggiungesse nella tenda. E quando gli si sedette affianco, il tassorosso non disse una parola; altrettanto, non tanto stranamente come altri avrebbero potuto fare, fece il Tipton. Si limitò a poggiare la testa sulla sua spalla, in quel breve istante di più intensa condivisione che riuscirono a concedersi, e che durò più di quanto avesse realizzato, prima di battervi contro la fronte ed alzarsi: tra i Ben10, Paris era l'unico con il suo stesso scopo, la sua stessa logorante necessità di giungere alla fine di quel percorso e portare a casa un risultato – e nel farlo, si erano trascinati dietro gli altri –; non aveva bisogno di celare a nessuno quelle lacrime sul viso, ma men che mai a lui. «dai andiamo, ci perdiamo i posti migliori» nell'ammucchiata, chiaramente.

    Lo avevano di nuovo separato dai Ben.
    Quella volta il muso non glielo avrebbe tolto nessuno. Per ben dieci minuti, perché quello era lo span attentivo di Balt anche nei più gravi casi di offesa alla sua persona, ma comunque.
    Che cos'era, una congiura? Volevano farlo morire da solo? «pensi che i miei amici non vogliano stare con me?» così... innocente ed infantile, il tono con cui si rivolse a Shiloh camminando nella giungla, che quando se ne rese conto abbassò ancora di più lo sguardo sul sentiero. Un dubbio del tutto lecito, a dire il vero: a quanto aveva capito avevano imputato a lui la colpa dei colpi da loro subiti, come se tutta la sua sfortuna fosse ricaduta su di loro in una spirale di negatività e nefandezza; se era stato così a distanza, non faticava a credere avessero chiesto di venir mandati il più lontano possibile da lui per non farsi influenzare dal gatto nero che era. «cioè, io –» io?
    Non continuò, né ritenne giusto farlo quando vide tutti quanti fermarsi di colpo; seguì lo sguardo del suo torturatore preferito (un pazzo psicopatico che popolava i suoi incubi a settimane alterne, ma al quale nonostante non riusciva a non rivolgere un saluto ogni giorno uscendo dal dormitorio e passando davanti alla sala delle torture: faceva solo il suo lavoro, infondo, e se gli piaceva farlo che male c'era? non lo giudicava; cercava comunque di evitare di finire da solo con lui con una punizione tra capo e collo, ecco) in alto nel cielo, e si fece sfuggire un «ne ho uno simile a casa» appena bisbigliato al signor daddy che era con loro.
    «ODDIO UN COLTELLO!» e questo, signore e signori, fu l'importante contributo alla salvaguardia della salute del Cheena. «stupeficium! ma sono vostri i droni? che modello sono, ne volevo comprare uno nuovo!» perché ma li avevano visti i raggi laser disintegranti? Ne voleva assolutamente uno. «ma posso muovermi?» un ottima domanda, non aveva capito il gioco. «vabbè, poco poco...» giusto lo spostamento necessario a non essere colpito dagli incantesimi avversari, ecco.
    baltasar
    monrique

    We all wanna be somebody
    we just need a taste of who we are
    paladino devoto
    [ prende l'attacco di un altro ]
    MAGO
    lvl MASTER
    lycan — 2006's — hufflepuffI'm just the boy inside the man
    not exactly who you think I am
    Trying to trace my steps back here again, so many times
    I remember where it all began, so clearly
    be somebody
    thousand foot krutch
    moonmaiden, guide us


    difesa fake: urla
    attacco laura: expelliarmus
    difesa balt: si sposta
     
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    It's fate, not luck.

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    baltasar*23 pa28 pd84 psARMA: tirapugni
    shiloh28 pa30 pd87 psARMA: pistola semiautomatica
    galen20 pa28 pd80 psARMA: shotgun
    fake30 pa23 pd75 psARMA: pugnali mezzaluna
    taichi18 pa20 pd59 psARMA: cerbottana | atmocinesi
    lawrence25 pa18 pd47 psARMA: nunchaku
    trace30 pa30 pd80 + 50 psattacco: 19 (balt) 3 (balt - drone)pistola
    rodney30 pa30 pd80 + 38 psattacco: 28 (shiloh) 6 (shiloh - drone)claymore
    neal25 pa30 pd70 + 50 psattacco: 1 (galen)alabarda | pirocinesi
    laura25 pa30 pd70 + 49 psattacco: 1 (fake) 6 (fake - drone)coltellini da lancio
    olly20 pa25 pd50 + 50 psattacco: 5 (ty)sai | elettrocinesi
    anima20 pa25 pd50 + 50 psattacco: 16 (law)fucile a pompa


    (30) DIFESA BALT (balt + shiloh): 6 + 15 = 21 (-9ps)
    Non riesci ad evitare il contatto visivo con quel lampo di luce smeraldo, Balt: i tuoi occhi si illuminano brevemente delle stesse tonalità, prima che i tuoi movimenti inizino a rallentarsi fino a bloccarsi del tutto; pochi istanti più tardi, il tuo corpo si è completamente tramutato in una statua di pietra.
    [Balt è stato trasfigurato: fino a che non verrà de-trasfigurato, non potrà agire]

    (7) DIFESA SHILOH (shiloh + fake): 30 + 13 = 43 (+36)
    ATTACCO RODNEY (shiloh): 6 + 36 = 42
    DIFESA: 30 (-12ps)

    (5) DIFESA FAKE (balt + fake): 6 + 18 = 24 (+19)
    ATTACCO LAURA (balt + fake): 4 + 2 + 19 = 25
    DIFESA: 24 (-1ps)

    BALT: trace lancia un reducto per far esplodere la statua.
    SHILOH: a te invece tocca una bella maledizione di cassandra.
    FAKE: laura ci poca prova (in attacco, in difesa spacca culi) e ti lancia un altro coltellino.

    BALT, SHILOH, FAKE: i droni registrano i vostri movimenti, si girano minacciosi verso di voi e sparano.
     
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    le lame mortali non hanno clemenza nè compassione per i nemici, e la loro furia va a discapito di loro stessi.
    Il coltello l’aveva rivoluto davvero, la donna. Come il meme di Pikachu, Madein Cheena osservò ammirato ed affascinato l’abilità di Laura di fermare il coltellino in volo come lui: era stato un Grifondoro, competitivo lo era sempre, e le mostrò i denti in un ghigni accettando umilmente la sfida a chi pisciasse più lungo – metaforicamente parlando, non siamo (ancora) ai livelli golden shower. Ma chissà, se va così, forse un pensierino ce lo facciamo anche.
    Lo colse con la coda dell’occhio, il movimento del drone. Era un ragazzo istintivo, cresciuto a torture e sapore di sangue sulla lingua. Si buttò lateralmente, rotolando di lato e rialzandosi in una sola fluida mossa, rimanendo poi immobile sul posto. L’adrenalina lo fece respirare più affannosamente, e gli occhi blu scuro lampeggiarono qualcosa di pericolosamente vicino al divertimento.
    Era un gioco, per Fake. «è come un, due, tre, stella» sospirò entusiasta, pensando alla statua gigante della serie coreana. I droni erano meno inquietanti della bambina, ma accettava quella pecca nella narrazione. Spostò lo sguardo su Ty, sollevando piano un pollice nella sua direzione. Non avevano mai avuto possibilità di giocare insieme da bambini, Ty e Fake. Non fra loro, né come bambini normali. Fake aveva giocato spesso a nascondino, però, e vi dirò: non così diverso da quella particolare versione di gioco, rischi letali compresi. Niente droni, ma un incantesimo faceva male uguale.
    Di più, talvolta.
    Ed a quanto pareva, metà dei presenti erano colleghi di Hogwarts! Forte! E dire che si era anche presentato ad entrambi, guardiacaccia e assistente di quidditch. Non si sentiva a disagio (punto. Nella vita) per la brutta figura, ed avrebbe persistito a dormire sonni tranquilli, ma un po’ gli dispiaceva non aver fatto da subito una buona impressione. C’era anche da dire che se lavoravano fianco a fianco, citando i gen z, già sapevano che tipo fosse il Cheena, quindi non si sarebbero fatti troppe domande neanche loro. FAKE A SCUOLA CONOSCEVA SOLO I RAGAZZINI! E gli infermieri, e Nathan, e Barry a quanto pareva – ma l’aveva scoperto solo il giorno prima, di nuovo! Wow.. che storia – e Check perché trovava la loro somiglianza esilarante. Era socievole, non significava che si applicasse allo stesso modo a memorizzare le facce della gente con cui sorseggiava il caffè in pausa.
    «gaaaleeeeee» con il tono cantilenante di qualsiasi villain delle favole, Fake sorrise ed iniziò a correre, sinceramente convinto che la sua velocità – im fastest boi – avrebbe impedito ai droni di targettarlo. Saltò, infine. Gamba piegata contro il petto, prima di stenderla e tirare un calcio allo stomaco di Neal. Nell’atterrare, approfittando della spinta, provò a piantare di netto la lama nell’occhio dell’uomo.
    madein
    cheena

    i can't get angry at you
    so i just get angry at me
    rogue lame mortali
    [ OFF: 15-20 pa pa/pd dimezzati x2 ]
    MAGO
    LEADER
    22 y.o. — former gryff— chineseYou crush my heart
    and say it's nothing
    You broke me down,
    I kept on cutting
    SPIT IN MY FACE!
    thxsomch
    Mother of Night, darken my step



    (1) DIFESA GALEN (gale + fake): calcio (a neal)
    ATTACCO NEAL (shiloh + fake): e prova a cavargli un occhio!!!

    ++ (6) DRONE FAKE (fake) rotola

    CODICE
    <b>(19) DIFESA BALT (gale + shiloh):</b>

    <b>(16) DIFESA LAW (shiloh + law):</b>
    <b>ATTACCO ANIMA (law):</b>

    <b>(1) DIFESA GALEN (gale + fake):</b>
    <b>ATTACCO NEAL (shiloh + fake):</b>

    <b>(5) DIFESA TY (law + ty):</b>
    <b>ATTACCO OLLY (gale + ty):</b>

    <b>++ (3) DRONE BALT (law)</b>
    <b>++ (6) DRONE SHILOH (shiloh)</b>
    <b>++ (6) DRONE FAKE (fake)</b>

    <b>BONUS ROGUE SANGUINARIO (law @ trace):</b>

    gale, law e shiloh: 3 azioni
    fake, ty: 2 azioni
     
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    più comunemente conosciuti come flank, i sanguinari si occupano di indebolire il nemico con attacchi rapidi così da poter sferrare gli ultimi colpi fatali con facilità.
    Lawrence non avrebbe dovuto trovarsi lì, per tutta una lunga serie di motivi che andavano dal fatto che la gamba rotta l’anno precedente ancora gli faceva male quando il tempo cambiava e quando applicava troppo sforzo, al fatto che non avesse nulla da andare a recuperare.
    Moka chi?
    E quell’altro, il vecchio bastardo? Già superato, storia di ieri. Lawrence Matheson era giovane, bello e ricco, non aveva bisogno di rimanere ancorato a certi uomini e farsi trascinare in basso da loro. Poteva puntare a meglio, aspirare solo al top del top, divertirsi ogni sera in un ambiente, e in un letto, nuovo.
    Davvero, non aveva bisogno di nessuno.
    L’avrebbe ripetuto allo sfinimento fino a che non avessero iniziato a crederci tutti.
    Sembrava essere l’unico a farlo.
    Ma. MA! Cherry era lì. E lui non era mai troppo lontano dalla Benshaw. Non le avrebbe permesso di divertirsi senza di lui, vi pare? No, doveva rendere la sua presenza importante e indispensabile anche quella, anche – e forse soprattutto – se quella volta Cherry si era portata dietro un’altra amichetta. Sì, Lance era geloso; perché Cherry era sua amica e certe attività come morire in guerra andavano fatte insieme, non con la prima biondina di turno che parlava come se avesse una patata stretta tra i denti.
    Quanto meno era riuscito ad averla tutta per sé il giorno prima, ed era stato glorioso; un po’ meno sul finire, quando era stato colpito in pieno petto da un incantesimo che l’aveva schiantato contro una colonna e l’aveva lasciato senza fiato a terra per svariati minuti, ma succedeva (quando condividevi i ps con Mona).
    E io non so più cosa sto scrivendo perché, alla fine, ho sonno davvero. Quindi flashforward al giorno dopo, con un nuovo gruppo composto da persone che conosceva più o meno e altre con cui avrebbe volentieri approfondito la conoscenza e perché proprio il guardiacaccia.
    «conoscete il gioco “ho visto qualcosa”?» spostò le iridi cioccolato su Fake, il torturatore che presentava chiari segni di psicopatia nonché figlio di Sinclair, lo ricorderò a tutti perché deve hittarvi in momenti random della vita come fa con me e gli sorrise in maniera morbida. «non credo…?» e il Cheena, anima folle e ingenua quale era, si premurò di spiegare le regole all’intero gruppo. «inizio io. Ho visto qualcosa di verde» Lance non aveva davvero davvero idea di cosa poteva essere, eh. Nessuna proprio. «mah, fammi pensare…» non ne ebbe il tempo. Perché l’istante dopo piovevano su di loro i primi attacchi e daje, si entrava nel vivo anche di quella battaglia. Giorno due, non ti temo!
    (Sessantacinquesimo anno di quest, invece, un po’ sì.)
    Registrò subito la figura di Anima(delimortaccitua) (Taichi: dici a me?) (no) che prendeva la mira e sparava un colpo contro di lui, perciò da bravo (fratello di Lisi) studente di incantesimi, alzò la bacchetta con un gesto istintivo per tramutare la polvere da sparo in petali colorati — perché sarebbe davvero maleducata da parte del karma farmi beccare un altro colpo di pistola al petto, siamo solo al primo giorno di questa nuova settimana.
    Devo fare davvero tante cose in questa strategia, aiuto. Allora.
    Dopo aver provato a difendersi dal colpo, Lance provò a tirare a sua volta una botta di nunchaku sulle gengive di Anima (la voce di Cherry a risuonare nelle orecchie con il suo “dove vai con ‘sti nunchaku di nuovo che poi te li dai in faccia da solo”e sperava non fosse quello il caso *manine*) per poi girarsi velocemente e ritrovarsi faccia a faccia con Olly (e Benji? dov’era?) che voleva fare un attacco – che non andrò a cercare scusate amici – su Taichi, e decise che boh, lo spillungone magrolino andava portato in salvo (spero) e provò a fare lo sgambetto al tipo per farlo cadere (Olly, non Taichi; quello lì sembrava già reggersi in piedi per miracolo).
    E nel frattempo Balt diventava una statua di pietra. Lance valutò se fotografarlo e tenere il ricordo da condividere poi con Liz, nel caso in cui avessero fallito a farlo tornare umano o a proteggerlo da morte certa, o se fare qualcosa per detrasfigurarlo — e poi pensò che non gli interessava abbastanza del ragazzino, e che a Liz avrebbe potuto dire si fosse trattato di uno spiacevole incidente e che avesse fatto il possibile per salvato e ci avrebbe dormito comunque benissimo la notte.
    Ma tanto c’era daddy Galen pronto a farlo tornare bambino vero, quindi davvero non un problema del Matheson. Che guardo intensamente, molto intensamente i droni alti nel cielo e, con un sospiro, mandò un bombarda in direzione di quello che puntava — meh, che puntava proprio a Balt. Che destino beffardo.
    «ma chi ha pensato che portare bambini in missione fosse un’idea furba» borbottò tra sé e sé, arrivando alle spalle di Trace e lanciandole una maledizione del richiamo per far sì che tanti piccoli (o meno) ramoscelli lo bucherellassero come un formaggio groviera.
    lawrence
    matheson

    don't lose perspective, we all get damaged,
    && some of us don't ever heal
    rogue sanguinario
    [toglie ps al nemico nel tempo]
    mago
    Lvl mago
    2000 — imprenditore — pretty boy (nunchaku)you probably think I must be broken
    ("promiscuous boy, be ashamed")
    Well I can tell you honey, I'm potent
    At least I own up to mistakes.
    lucky escape
    years&years
    Mother of Night, darken my step



    SPOILER (click to view)
    (16) DIFESA LAW (shiloh + law): flos
    ATTACCO ANIMA (law): nunchaku sulle gengive
    (5) DIFESA TY (law + ty): sgambetto a olly
    ++ (3) DRONE BALT (law) bombarda
    BONUS ROGUE SANGUINARIO (law @ trace): maledizione del richiamo
    QUOTE
    maledizione del richiamo
    Formula: adacturi. evoca dei rami che infilzano il nemico. Verbale. Colore del fascio: rosso scuro.

    CODE
    <b>(19) DIFESA BALT (gale + shiloh):</b>

    <b>(16) DIFESA LAW (shiloh + law):</b>
    <b>ATTACCO ANIMA (law):</b>

    <b>(1) DIFESA GALEN (gale + fake):</b>
    <b>ATTACCO NEAL (shiloh + fake):</b>

    <b>(5) DIFESA TY (law + ty):</b>
    <b>ATTACCO OLLY (gale + ty):</b>

    <b>++ (3) DRONE BALT (law)</b>
    <b>++ (6) DRONE SHILOH (shiloh)</b>
    <b>++ (6) DRONE FAKE (fake)</b>

    <b>BONUS ROGUE SANGUINARIO (law @ trace):</b>

    gale, law e shiloh: 3 azioni
    fake, ty: 2 azioni
     
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    gli anatemi hanno la resistenza e la capacità adatti per attutire l'offensiva avversaria, dando una possibilità in più per sferrare attacchi decisivi contro i nemici
    Dovete solo - solo correre.
    già lì: l’avete mai visto ty correre? no. E ci sarà anche un motivo. Tanto per cominciare non stava in piedi dritto neanche volendo, con quel baricentro inesistente che si ritrovava e le gambette sottili da fenicottero; poi, inutile dirlo, c’era il fattore climatico.
    Ironico, considerato che avrebbe potuto cambiare il tempo a suo piacimento, abbassando il livello di umidità in quellla giungla di merda fino a rendere più facile per tutti respirare e muoversi, ma non poteva per risparmiare energie. Eh già! Ne servivano a fiumi! Altrimenti come faceva a farsele suonare da quei simpaticoni che li avevano attaccati giusto il giorno prima?
    Che ve lo dico a fare: non fosse stato incollato a fake (quasi letterale, considerate le manette), probabilmente sarebbe morto subito.
    Un suicidio assistito, mettiamola così.
    Alla prima puntura di zanzara, senza nemmeno attendere l’arma del nemico a perforargli lo stomaco.
    Ogni tanto si prendeva una pausa per (sospirare) ricordare perché lo stesse facendo; focalizzava i volti delle persone scomparse, quelle che mancavano a lui, sognando di tirare loro schiaffi a due a due finché non diventavano dispari: mac, ryu, cazzo! persino kai e lapo. Ad ogni ceffone mentale si sentiva un pochino meglio, anche se l’effetto benefico durava quanto quello del caffè doppio bevuto alle otto del mattino – dieci minuti di adrenalina e prima di rendertene conto stai già dormendo di nuovo con gli occhi aperti.
    Anyway, ne aveva appena piazzati un paio belli forti sulla faccia del kageyama, al punto da dipingersi un sorriso serafico sulle labbra nonostante i rami a graffiargli continuamente la pelle, quando l’incipit di Terminator lo strappò di prepotenza dai suoi bei sogni «ma che minchia–» no, minkia barrow non era lì con loro. In compenso, nello spiazzo al limitare del quale l’allegra comitiva aveva fatto sosta, li attendeva un gruppetto variopinto di stronzi con… ma erano droni quelli? E ciascuno aveva il suo, niente di meno! Lui non riusciva nemmeno a convincere Fake che poteva prendersi cura di un cucciolo (vero, reale), mentre quei tizi possedevano addirittura un robottino da compagnia.
    La vita era ingiusta eccetera eccetera.
    La cosa positiva, nel mare (così balt è a suo agio) di escrementi nel quale nuotavano, era che i sensori di movimento a taichi facevano una pippa: se il monrique aveva bisogno di essere trasfigurato per rimanere immobile, il lìmore statua ci era nato. Faceva parte del suo bagaglio personale, la capacità intrinseca di rendersi invisibile appiattendosi contro una parete, o assumendo le sembianze di un lampione piazzato un po a caso in mezzo alla strada.
    Ci sopravviveva, grazie a quel dono.
    Senza muoversi di un fucking millimetro, fissò olly intensamente. Ancora più intensamente.
    Richiamando a sé tutte le bestemmie trattenute, gli schiaffi non dati, le paure mai espresse ad alta voce
    voi siete fuori di testa. No che non ci vengo. Ma perché ci dovete andare per forza, coglioni. Ryu, non andare. Chi lo sente fake. Mac, non mi prendere per il culo. Sì, è hans, ma–
    corrugò la fronte, aspettando la grandine. Una sassaiola piovuta dal cielo, assurda da vedere in quel dello sri lanka quasi quanto un fottuto squalo gigante; diretta al nemico, e si spera solo a lui: nel dubbio, law, levati di mezzo «ti dice bene che non ho abbastanza saliva da sputarti in un occhio» per ora; in compenso aveva un sacco di bellissimi dardi e portata la cerbottana alle labbra ne indirizzò uno contro il buon olly.
    Amen.

    taichi
    lìmore

    the streets are bare,
    there's no one there
    difensore anatema
    (toglie 5-10 pa all'attacco)
    SPECIAL
    LVL. MAGO
    19 — manip. agenti atmosferici — contabile (.)you're halfway there, the field is bare
    and the fire is gone
    are you all alone? are you feeling cold?
    go
    the black keys
    moonmaiden, guide us


    (5) DIFESA TY (law + ty): chicconata di grandine
    ATTACCO OLLY (gale + ty): sputa spara con la cerbottana [1/8]
     
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    gli anatemi hanno la resistenza e la capacità adatti per attutire l'offensiva avversaria, dando una possibilità in più per sferrare attacchi decisivi contro i nemici.
    Per una lunga, eterna settimana, Gale aveva alternato l’andirivieni delle preparazioni finali allo sbattere la fronte contro il muro e chiedersi cosa cazzo stesse facendo. A essere del tutto onesti, ancora non lo sapeva. Aveva provato a razionalizzare quell’improvvisa voglia di sporcarsi le mani con gli affari del Ministero dicendosi che c’erano dei minorenni tra gli arruolati, e lui lavorava per lo stesso sistema che quegli studenti li aveva armati in primo luogo. Una necessità, quella di esserci, prima ancora di essere un dovere di semplice cittadino. Non aveva retto. Si era chiesto se fosse solo un modo che aveva trovato il suo cervello per superare la frustrazione che stava provando da fin troppo tempo, allora; pensava di essersi avvicinato al nucleo delle sue ricerche, e in quel nucleo aveva trovato solo polvere. Dei bibliotecari che non sapevano cosa farsene delle sue domande sconclusionate su questioni oscure; Richard Quinn, che aveva provato a comprarsi con un po’ di carisma spiccio prima di capire che era come comunicare con un sasso. Nessuno, nessuno che gli dicesse un cazzo di niente.
    Un impasse affatto trascurabile. Non poteva esattamente andare in giro a dire che il suo spiccato interesse nei confronti di un paio di strani avvenimenti celava il bisogno di mettere a tacere in via definitiva fantasmi che la sua famiglia si trascinava dietro da secoli. Fantasmi che erano rimasti storie da raccontare davanti a un falò per così tanto tempo, e improvvisamente c’era stata un po’ di realtà, in tutta quella fantasia orrorifica. Non sapevano manco se fosse esistito davvero, Grantaire. Di certo non lo sapeva suo padre, o le sue zie; ai suoi nonni era in ritardo di un paio d’anni per chiederlo.
    E quindi. E quindi aveva ingoiato il senso d’impotenza, e si era detto che semmai fosse accaduto qualcos’altro – qualunque cosa – almeno lui ci sarebbe stato per viverlo sulla sua pelle. La guerra, evidentemente, era quel qualcos’altro.
    Forse. In via ufficiale, non era ancora certo del perché si stesse sacrificando per la patria. Non che avesse avuto piani migliori per il weekend, in effetti.
    «ne ho uno simile a casa»
    Guardò Balt; poi tese la testa nella direzione di qualunque cosa stesse guardando.
    Cheena.
    Un torturatore? Aveva un torturatore dentro casa?
    «un drone.» decisamente più plausibile. Annuì, lento, e considerò l’idea di chiedergli se in quanto esperto sapesse anche come distruggere alla rapidità della luce quelli di gradazione militare, perché altrimenti erano fottuti nel senso peggiore del termine. E invece il Monrique se n’era già andato.
    Beh.
    C’erano un paio di problemi. I simpaticoni che erano appena sbucati dal nulla, e i droni che si azionavano tramite sensori di movimento. E Gale, dolce Galen Acharya, con un’arma imbracciata che poteva far saltare la testa a ciascuno dei presenti con una sola carica di pallottole, ma che a distanza di sicurezza era l’equivalente di una carezzina un po’ violenta.
    Avrebbe dovuto scegliere un Remington.
    Non l’avrebbe fatto manco sapendo a cosa andavano incontro, perché era più tipo da contatto diretto e mani ben spianate a vista. Schioccò comunque la lingua contro il palato, perché era sempre il momento giusto per lanciare un paio di malanni al manico di rincoglioniti che governavano sulle loro teste. Per sport, if you will.
    «ma chi ha pensato che portare bambini in missione fosse un’idea furba»
    Sorrise, una mano già tesa nella direzione di Balt per trascinarlo via dalla traiettoria del drone con la bavetta (...l’elettricità?) alla bocca. Non la più intelligente delle idee, probabilmente, perché così facendo attirò anche l’occhio vigile del suo amico robottino, ma insomma. Non che avesse molta scelta.
    «ricordami quanti anni hai.»
    Troppo più grande, d’altronde, non sembrava.
    E vabbè. Sapete cosa. A quel punto era tutto fair game; magari a forza di zompettare in giro per l’area li avrebbero mandati in confusione e si sarebbero autodistrutti. Non ne sapeva abbastanza di tecnologia da poter confermare o negare.
    «gaaaleeeeee»
    Oh, cristo. Proprio mentre stava facendo i suoi passettini rapidi. Lo studiò con la coda dell’occhio, brevemente convinto che stesse per planargli addosso alla rapidità della luce; e invece.
    Era già confuso da tutto e non erano manco passati, realisticamente, 10 minuti. Otto anni di quest. Almeno era abbastanza vicino a Olly da potergli tirare dietro una pallottola. Indebolita dalla distanza, ma insomma – da qualche parte si doveva pur iniziare.
    galen
    acharya

    i get my news from the only reliable source,
    cryptic symbolism in my dreams
    difensore anatema
    rimuove 5-10 pa al nemico
    MAGO
    LEADER
    forestiero — guardiacaccia — mannagg tutt cosAnd we're getting sick of your doublethink
    We see you all and now the walls are cavin' in
    And maybe I'm flawed, but I do exist
    My thoughts are mine, I didn't sign up for this
    unperson
    nothing but thieves
    moonmaiden, guide us


    (19) DIFESA BALT (gale + shiloh): lo trascina via
    (1) DIFESA GALEN (gale + fake): si sposta
    ATTACCO OLLY (gale + ty): spara (7/8)
     
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    SI DICE CHE SULLE TESTE DEI SEGUACI DI ARDA VEGLI LA DEA DA CUI PRENDONO IL NOME. QUESTE ABILI SENTINELLE MIRANO AD INDEBOLIRE IL NEMICO E DARLO IN PASTO AI LORO ALLEATI.
    Tutto sommato, Shiloh poteva capitare con individui peggiori. Non le era piaciuto per niente vedere Yale e Dave prendere una strada separata dalla sua, ma l’aveva accettato perché sapeva la verità: avrebbero tenuto la sua live accesa tutto il tempo. Non le era nemmeno passato per la testa che avessero scelto un gruppo separato dal suo, perché nonostante quello che si dicesse, la Abbot era una persona intelligente. E poi, aveva avuto la sua dose di Yale il giorno prima, lo lasciava volentieri alle grinfie di Daveth. Lo stesso non si poteva dire del suo discepolo, purtroppo, che cercò di ucciderla con una delle sue facce da cucciolo di foca «pensi che i miei amici non vogliano stare con me?» lo fissò con uno sguardo che comunicava quanto poco approvasse quel tipo di pensiero, e poggiò i pugni sui fianchi come una vecchia mamma chioccia « no balt, non lo penso, smettila di dire cazzate prima che ti tiri uno scappellotto» perché qualcuno lì doveva fare l’adulto responsabile, e stava avendo i suoi miracolosi cinque minuti di riflettore. Poi vabbè, qualche stronzo decise di tirare fuori i droni cinesi che venivano usati per spiare gli onesti cittadini americani, e la Abbot perse ogni pretesa di diventare il nuovo yoda. Non quando aveva appena contribuito a trasformare il Monrique in una bellissima statua degna del Madame Tussaud. «vedi cosa succede a togliere gli occhi dalla preda? lo diceva sempre papa francy» pat pattò la spalla del ragazzo, scuotendo il capo mentre tirava fuori la bacchetta e con un movimento elegante del polso tentava di ritrasfigurarlo in un bambino vero con un revivo carnis. Si sentì così magnanima che intervenne anche quando Anima cercò di– DI SPARARGLI AL FUCKIN PETTO??? Ma cos’erano, dei selvaggi??? Shiloh lanciò un aqua eructo dritto verso la faccia di Anima in una gloriosa imitazione della golden shower, sperando di farle perdere di vista il ragazzo, oltre che di affogarla. Una volta che si ricordò anche del buon vecchio Neal era troppo provata dalla vita per fare più che un vago gesto del polso verso l’uomo, un fantastico aves remores perché aveva sempre voluto un pappagallo che le canticchiasse Bad Romance. «è come un, due, tre, stella» uh– uh??? AH, i droni! Si era quasi dimenticata di loro, ma ci tenettero ben presto a ricordarle della loro presenza con– «ma-ma mA CAZZO??? ci stanno sparando??? QUESTI SONO DRONI CINESI» minchia come lo sapeva, se lo sentiva nelle tette! Fece l’unica cosa sensata che la sua indignazione le suggerì, ossia raccogliere un masso e lanciarlo verso il drone. Vabbè dai, magari lo prendeva.
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    (19) DIFESA BALT (gale + shiloh): contro incantesimo: revivo carnis

    (16) DIFESA LAW (shiloh + law): aqua eructo
    Genera acqua nel punto di impatto del fascio di energia sprigionato dalla bacchetta. Per disorientare l’avversario e per travolgerlo con una violenta fiumana.

    ATTACCO NEAL (shiloh + fake): aves remores
    Formula: aves remores. Trasfigura un essere umano in un pappagallo.

    ++ (6) DRONE SHILOH (shiloh) gli lancia una pietrona
     
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    shiloh28 pa30 pd87 psARMA: pistola semiautomatica
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    fake30 pa23 pd72 psARMA: pugnali mezzaluna
    taichi18 pa20 pd59 psARMA: cerbottana | atmocinesi
    lawrence25 pa18 pd47 psARMA: nunchaku
    trace*30 pa30 pd79 + 50 psattacco: 3 (balt)pistola
    rodney30 pa30 pd80 + 38 psattacco: 28 (shiloh) 3 (shiloh - drone)claymore
    neal25 pa30 pd70 + 28 psattacco: 25 (galen) 12 (galen - drone)alabarda | pirocinesi
    laura25 pa30 pd70 + 49 psattacco: 1 (fake) 8 (fake - drone)coltellini da lancio
    olly20 pa25 pd50 + 42 psattacco: 17 (ty) 2 (ty - drone)sai | elettrocinesi
    anima20 pa25 pd50 + 45 psattacco: 10 (law) 3 (law - drone)fucile a pompa


    (19) DIFESA BALT (gale + shiloh): 11 + 5 = 16 (-3ps)
    [sospiro pesante]
    shiloh, manco ci provi: la detrasfigurazione non riesce, ma le possenti braccia di gale riescono a spostare la statua di balt prima che possa esplodere in mille pezzi; il reducto colpisce solo il mignolo della mano sinistra che, beh... eh, ciao mignolo!

    (16) DIFESA LAW (shiloh + law): 22 + 13 = 35 (+19)
    ATTACCO ANIMA (law): 6 + 19 = 25
    DIFESA: 20 (-5ps)

    (1) DIFESA GALEN (gale + fake): 1 + 1 = 2 (+1)
    [sospiro ancora più pesante] bravi raga.
    ATTACCO NEAL (shiloh + fake): 28 + 2 + 1 = 31
    stai andando forte, fake!
    DIFESA NEAL: 9 (-22ps)

    (5) DIFESA TY (law + ty): 8 + 1 = 9 (+4)
    passare troppo tempo ammanettati porta a questo, cuginetti?
    ATTACCO OLLY (gale + ty): 10 + 11 + 4 = 25
    DIFESA: 17 (-8ps)

    ++ (3) DRONE BALT (law) 6
    ++ (6) DRONE SHILOH (shiloh) 9
    ++ (6) DRONE FAKE (fake) 3 (-3ps)
    cioè, sei davvero riuscito a fare 1, 2 e 3 (stella!). il raggio laser del drone ti brucia di striscio il braccio destro, aprendoti un taglio parecchio doloroso.

    BONUS ROGUE SANGUINARIO (law @ trace): 3
    [trace perderà 1ps ogni 48h; prossimo: 23.04]

    BALT: trace spara, provando a staccarti un altro dito.
    GALE: neal evoca un'enorme frusta di fuoco, con cui tenta di scudisciarti a morte.
    LAW: anima mette mano alla bacchetta, e ti lancia un confundus.
    TY: olly tenta nuovamente con una scossa elettrica, ma stavolta verso la testa per interromperti gli impulsi neuronali.

    GALE, TY, LAW, SHILOH, FAKE: i droni registrano i vostri movimenti, si girano minacciosi verso di voi e sparano.
     
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    gli anatemi hanno la resistenza e la capacità adatti per attutire l'offensiva avversaria, dando una possibilità in più per sferrare attacchi decisivi contro i nemici
    come detto, questo sarà un post di sole combo; le bestie potrebbero svegliarsi da un momento all'altro — la mia babushka si stava giusto strozzando con un bolo di catarro giusto ora.
    back on crack.
    nel giro di pochi secondi, come spesso accadeva in quest alla quindicesima settimana, davanti agli occhi di ty erano accadute cose che: tanto per cominciare, il dito di balt era volato via, compiendo una parabola discendente fin quasi ai piedi del cinese. and that kids is how Taichi aveva finalmente capito che quelle pippe magiche (.) dei suoi compagni non erano riusciti a detrasfigurare il monrique.
    oh, lui convinto fosse semplicemente bravo a rimanere immobile.
    quante cose si imparano.
    il secondo fatto, decisamente più spiacevole da guardare e molto meno divertente, era «kugi???» che si faceva laserizzare da un drone. ok che a fake piacevano certi rituali intricati fatti di dolore e sofferenza, ma gli sembrava un po presto per puntare al cuore dei nemici — sentimentalmente parlando. poi, fisicamente, se ne poteva discutere.
    e vabbè, ci tocca difendere law. uno che gli sembrava di aver già visto in giro, dove con in giro intendo il bordello perché ormai Taichi passava lì dentro (il suo tumulo) la maggior parte del tempo: ben speso, considerato facesse proprio ciò che più gli piaceva.
    no, non sesso a pagamento.
    [raphael voice] i conti!
    scusate, l'alieno di American Dad si è sollevato nel letto tipo zombie e ho dovuto schiacciarlo giù: aveva gli occhi aperti ma dormiva. strani forti i bambini.
    dicevo.
    con aria scettica a incurvare le sopracciglia scure, ty si chinò in avanti e raccolse il dito di baltino, soppesandolo nel palmo; hm, poteva andare. il primo obiettivo era colpire Lawrence in un punto non letale, quindi evitando gli finisse dritto in un occhio, giusto per far girare il ragazzo e invitarlo gentilmente a spostarsi dalla traiettoria dell'incantesimo. poi insomma, il resto stava a (kugi) lui.
    «eeerr, guardiamarina* acharya?» attiva il transcript, Galen «posso farti una domanda personale?» fece un passo in direzione dell'uomo (oh lo aveva visto spostare a mani nude la statua di balt ok??), senza batter figlio di fronte al proprio errore: aveva smesso da tempo di preoccuparsi del correttore automatico che aveva nel cervello, ty (magari Olly lo sistema 🙏). strinse la cerbottana tra le labbra e sparò un altro dardo — contro Anima specifico «qual è la tua opinione a proposito di presentazioni* sessuali dietro giusto compenso?» assolutamente professionale: se Lapo fosse sopravvissuto avrebbe dovuto chiedergli un aumento.
    «scusa, intanto che ci pensi—» MA CHE DAVVERO??? lo stava attaccando un drone. anche rob si sentiva attaccata, quasi personalmente. sarà che qui tossiscono tutti, nel dubbio avrebbe tentato di friggere il robottino facendolo colpire da un fulmine come Zeus in persona.
    amen.


    taichi
    lìmore

    the streets are bare,
    there's no one there
    difensore anatema
    (toglie 5-10 pa all'attacco)
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    19 — manip. agenti atmosferici — contabile (.)you're halfway there, the field is bare
    and the fire is gone
    are you all alone? are you feeling cold?
    go
    the black keys
    moonmaiden, guide us


    (10) DIFESA LAW (fake + ty): gli lancia il dito pietrificato di balt per farlo abbassare
    ATTACCO ANIMA (ty + gale): dardo [2/8]

    ++ BONUS DIFESA DRONE TY (ty): lo fulmina 🙏
     
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    le lame mortali non hanno clemenza nè compassione per i nemici, e la loro furia va a discapito di loro stessi.
    A vedere le sue statistiche, uno avrebbe potuto domandarsi come fosse sopravvissuto al suo particolare stile di vita per oltre vent'anni, e sapete che c'era? Se lo domandava anche Sara, colei che l'aveva messo al mondo, ma non Fake. Mai, Fake. Lui credeva di meritare ogni respiro, di esserselo guadagnato, e che la sua mancata dipartita fosse un misto di fortuna sfacciata ed abilità. La verità stava nel mezzo, presumibilmente. Incastrata da qualche parte fra plot armor e dadi difettosi che rendevano le pippe divinità, ed i professionisti delle mezze seghe.
    Nel dubbio, incolperemo gli errori di distrazione all'entusiasmo, ed alla mancanza di un istinto di sopravvivenza.
    «raggi laser?» sguardo confuso, ed il palmo a premere con forza sui segni di bruciatura freschi sul braccio. Fischiò fra i denti all'abbassare gli occhi blu sulla pelle arrossata che, sapeva per esperienza, di lì a qualche ora avrebbe iniziato a prudere e gonfiarsi. «fiko» was it, tho.
    (sì, molto)
    Alzò lo sguardo sentendo lo [shrieking] di Taichi, sorridendo beato ed allegro. Per farlo stare tranquillo, strizzò la parte lesa fra pollice ed indice causando un piacevole e familiare corto circuito in tutto il corpo. «QUESTO?!» lo preoccupava? MA KUGI!! quelli non rientravano neanche nei preliminari, per Fake!! Rimanendo (per poco... molto poco) fermo sul posto, ruotò il busto ed allungò le braccia verso Trace (they / them? they / them) afferrandolx dalla divisa per lanciarlx di peso fra uno dei robottini volanti e la sua influencer preferita (nonchè l'unica che conosceva, E QUINDI? l'amore non era circoscritto da regole banali come boh la statistica, in che senso che vuol dire, io lo so e tanto basta). «SCUSA BELLO, SCUSA, MA» sì, Fake parlava in caps. Piroettò sul posto per piantare un gomito sul naso di Olly, testa piegata verso di lui per domandare in confidenza «COM'è CHE A VOI I DRONI NON SPARANO?» perchè il dubbio sorgeva. se avessero potuto concentrarsi solo su di loro anzichè pensare anche ai laser, per quanto divertente Fake lo trovasse (era un po' come the floor is lava!! non avevano niente in comune, ma era così!!) sarebbe stato fortissimo.
    Un'altra piroetta, un altro calcio desinato a fallire. A chi? Non a Law, non a Ty, ma a una segreta terza persona. «kugi. perchè a me non hai mai offerto un lavoro, skus» assurdo!!!!

    madein
    cheena

    i can't get angry at you
    so i just get angry at me
    rogue lame mortali
    [ OFF: 15-20 pa pa/pd dimezzati x2 ]
    MAGO
    LEADER
    22 y.o. — former gryff— chineseYou crush my heart
    and say it's nothing
    You broke me down,
    I kept on cutting
    SPIT IN MY FACE!
    thxsomch
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    ATTACCO TRACE (shiloh + fake): lancia trace fra il drone e shiloh
    ++ BONUS DIFESA DRONE SHILOH (fake): vedi sopra
    (17) DIFESA TY (fake + law): gomitata in faccia A OLLY NON A TY
    (10) DIFESA LAW (fake + ty): tira un calcio NON A LAW A ANIMA


    fake, shiloh, gale: 3 azioni
    ty, law: 2 azioni

    CODICE
    <b>(3) DIFESA BALT (shiloh + gale):</b>
    <b>ATTACCO TRACE (shiloh + fake):</b>

    <b>(28) DIFESA SHILOH (shiloh + gale):</b>

    <b>(17) DIFESA TY (fake + law):</b>
    <b>ATTACCO OLLY (law):</b>

    <b>(10) DIFESA LAW (fake + ty):</b>
    <b>ATTACCO ANIMA (ty + gale):</b>

    <b>++ (3) BONUS DIFESA DRONE SHILOH (fake):</b>
    <b>++ (12) BONUS DIFESA DRONE GALEN (shiloh):</b>
    <b>++ (8) BONUS DIFESA DRONE FAKE (gale):</b>
    <b>++ (3) BONUS DIFESA DRONE LAW (law):</b>
    <b>++ (2) BONUS DIFESA DRONE TY (ty):</b>

    fake, shiloh, gale: 3 azioni
    ty, law: 2 azioni
     
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    più comunemente conosciuti come flank, i sanguinari si occupano di indebolire il nemico con attacchi rapidi così da poter sferrare gli ultimi colpi fatali con facilità.
    «ricordami quanti anni hai.»
    Una domanda così innocente, quella dell'uomo, che la mente di Lance non poté non trasformare automaticamente in qualcosa di molto molto meno casto — era fatto così, infondo, nulla di troppo assurdo.
    Il sorriso morbido e genuino, quasi da cherubino, che rivolse al guardiacaccia non lasciava però intendere nulla dei pensieri poco puri che si aggrovigliavano nella mente del mago, impetuosi e necessari perché tante cose lo rendevano eccitato ma nulla quanto la prospettiva di trovarsi sotto fuoco nemico. O così aveva scoperto l'anno precedente, uh! Quante cose che si scoprivano andando avanti con l'età.
    «quelli che bastano» parole quasi casuali, innocenti, se non fosse per il vero significato che nascondevano — uno che avrebbe lasciato all'uomo la fortuna di scoprire, o il divertimento di immaginare. «per essere qui» certo, decisamente per quello.
    Non ammiccò all'uomo ma ci mancò poco, e di certo non si trattenne dal riportare le iridi nocciola su di lui al «qual è la tua opinione a proposito di presentazioni* sessuali dietro giusto compenso?» di Ty — una risposta che Lance era molto curioso di sentire, onestamente. Per pura curiosità scientifica, certo.
    Con compenso o meno, comunque, accettava tutto.
    Fu solo perché si trovava già tra Galen e Taichi che si accorse, ad un certo punto, dell'attacco sul minore, e alzò la bacchetta per lanciare un impedimenta contro Olly, prima di schiantarlo (si spera lontano, e contro il tronco di un albero).
    Infine, visto che non mi lasciano vivere, chiudiamo con un altro bombarda sul drone nel cielo, via.
    lawrence
    matheson

    don't lose perspective, we all get damaged,
    && some of us don't ever heal
    rogue sanguinario
    [toglie ps al nemico nel tempo]
    mago
    Lvl mago
    2000 — imprenditore — pretty boy (nunchaku)you probably think I must be broken
    ("promiscuous boy, be ashamed")
    Well I can tell you honey, I'm potent
    At least I own up to mistakes.
    lucky escape
    years&years
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    SPOILER (click to view)
    (17) DIFESA TY (fake + law): impedimenta
    ATTACCO OLLY (law): stupeficium
    ++ BONUS DIFESA DRONE LAW (law): bombarda

    fake, shiloh, gale: 3 azioni
    ty, law: 2 azioni

    CODE
    <b>(3) DIFESA BALT (shiloh + gale):</b>
    <b>ATTACCO TRACE (shiloh + fake):</b>

    <b>(28) DIFESA SHILOH (shiloh + gale):</b>

    <b>(17) DIFESA TY (fake + law):</b>
    <b>ATTACCO OLLY (law):</b>

    <b>(10) DIFESA LAW (fake + ty):</b>
    <b>ATTACCO ANIMA (ty + gale):</b>

    <b>++ BONUS DIFESA DRONE SHILOH (fake):</b>
    <b>++ BONUS DIFESA DRONE GALEN (shiloh):</b>
    <b>++ BONUS DIFESA DRONE FAKE (gale):</b>
    <b>++ BONUS DIFESA DRONE LAW (law):</b>
    <b>++ BONUS DIFESA DRONE TY (ty):</b>

    fake, shiloh, gale: 3 azioni
    ty, law: 2 azioni
     
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    SI DICE CHE SULLE TESTE DEI SEGUACI DI ARDA VEGLI LA DEA DA CUI PRENDONO IL NOME. QUESTE ABILI SENTINELLE MIRANO AD INDEBOLIRE IL NEMICO E DARLO IN PASTO AI LORO ALLEATI.
    Il titolo di Yoda che Shiloh si era auto conferita era decisamente appropriato, infatti era inutile uguale. Fallì alla grande il contro incantesimo su di Balt, forse decisamente troppo distratta dalle linee muscoli ben definiti a mostrarsi sulla maglia di Gale mentre spostava Moai-Balt. La Abbot si sentiva un po’ come un uomo vittoriano che coglieva il suo primo assaggio della caviglia pallida ed elegante di una donna, e non era certa di come sentirsi a riguardo. Era troppo occupata a rimuginare per accorgersi che un fottuto dito stava arrivando nella sua direzione, e fu costretta ad abbassarsi di colpo per evitarlo, quasi perdendo l’equilibrio e cadendo a terra nel processo. «sono– era–» lo sguardo incredulo della Abbot saettò da un compagno all’altro, il suo dito (sano!) ad indicare vagamente la direzione dove era atterrato il mignolo e la statua di Balt. «recuperiamolo, così possiamo attaccarglielo dopo» e niente, nemmeno a dirlo qualche stronzo lo prese da terra per usarlo come una palla da pallavolo. Ma allora, che cazzo. Decise che quello fosse un problema per il futuro, perché per qualche motivo il Divino le aveva affidato il compito di uccidere Balt. Non difendere, perché di certo non aveva fatto un tremendo lavoro fino a quel momento. «vuoi provare te questa volta?» suonava come un’offerta generosa, quella di Shiloh, ma sperava che Gale fosse abbastanza intelligente da vederlo com’era: una forte allusione. Lanciò un conjuntivictus in direzione di Trace per dare il tempo e la copertura che l’Acharya necessitava per sciogliere la maledizione. Poi, visto che le aveva rotto i coglioni –Trace, non Galen– scambiò la bacchetta per la pistola, e prese la mira per piantarle un proiettile nella spalla per rallentare i suoi movimenti. E ci credete, l’assoluta audcacia!!!! di certa gente, che Rodney provò a maledire anche lei? Col cazzo, non ci stava per niente. Si avvicinò a grandi falcate all’uomo, petto all’infuori ed espressione furiosa di qualcuno che aveva molta, ma molta pazienza. Gli puntò un dito contro ed iniziò la sua Recriminazione «allora, innanzitutto, ma come ti permetti. pensi che io non abbia di meglio da fare che farmi maledire? te lo dico io perché non puoi: allora, ho iniziato questa fanfiction di 299,551 parole da 40 fuckin’ capitoli e sono solo a metà, quindi ora che ci sono dentro fino al colon non posso non finirla. è ambientata all’inizio del 1800 nel far west, quindi capisci che è una cosa un po’ diversa dal solito, un’idea intrigante e nuova? poi voglio dire, adesso nate si è appena ripreso dall’essersi spaccato il femore in due pezzi, non posso mica rimanere con la suspance di che cazzo succederà per il resto dei venti capitoli, no?» e per l’orrore di Rodney, Shiloh alzò le dita per mettersi a contare tutti gli avvenimenti catastrofici che erano già successi «prima il marito di tyson è morto e ha dovuto sposare nate per sopravvivere all’inverno, poi è nato il figlio di tyson mentre lui e nate scappavano da un incendio, poi sono finiti con i debiti fin sopra al collo per ricostruire la fattoria. come se non bastasse, hanno avuto una figlia e nate si è rotto la gambe, fottendoli tutti metaforicamente nel culo. vuoi che continui? o stai zitto adesso?» e sapete cosa? Lo spintonò pure all’indietro, gettandolo nella traiettoria del drone che stava sparando a Gale.
    shiloh
    abbot

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    (3) DIFESA BALT (shiloh + gale): conjuntivictus su trace
    ATTACCO TRACE (shiloh + fake): le spara alla spalla

    (28) DIFESA SHILOH (shiloh + gale): lo tortura psicologicamente

    ++ BONUS DIFESA DRONE GALEN (shiloh): usa rodney come scudo

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76 replies since 20/4/2024, 23:00   1063 views
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