eihwaz

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    It's fate, not luck.

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    EIHWAZ
    Eddie Silverhand - Benedictus Deogratias - Mimmo Malatesta - Mona Benshaw - Raphael Vaughan - Bennett Meisner


    Venerdì, 3 Maggio 2024. Ore 9:00 AM.
    Il Ministro della Magia Kimiko Oshiro, impassibile, vi osserva dal pulpito marmoreo dell'atrio del Ministero.
    Non vi conta. Non le interessa né quanti siate, né perché lo stiate facendo. La sua è una mente logica, nuda delle emozioni che vi hanno guidato verso quella missione. Lei pensa solo … a cosa pensa? Ci sono giorni in cui è certa della propria posizione. Bisogni, necessità. Ambizioni. Ci sono mattine in cui si sveglia e sa che deve tenere le spalle dritte e la schiena contro il muro; altre in cui sa che il pugnale non lo può evitare, e lo accompagna lei stessa fra le scapole.
    Ed altre mattine in cui …in cui?
    Non vi sembra scossa, o diversa dal solito. Dopotutto, non vi permetterebbe mai di cogliere qualcosa di inusuale sul proprio viso, conscia che ogni pozza d'ombra fosse vista dai propri nemici (e amici) come cedimento.
    La Oshiro, semplicemente, non poteva permettersi di apparire diversamente.
    Batte le palpebre, puntando la bacchetta alla gola per amplificare il suono della sua voce. I Consiglieri le avevano suggerito di passare all'altro lato per trasmettere un chiaro ed univoco messaggio alle masse con un completo e cieco supporto ad Abbadon. Kimiko sapeva avessero ragione, così come sapeva che avrebbe preferito amputarsi una gamba piuttosto che perdere il suo status da strega.
    Il suo discorso echeggia, rimbalzando per l’intero atrio. Vi sembra di sentirlo doppio, triplo. Lo sentite quasi sotto pelle.
    «Ci muoviamo insieme per neutralizzare una minaccia comune», vi dice.
    «Ci muoviamo insieme perchè abbiamo tutti perso qualcuno», continua.
    I sottufficiali dell’Esercito vi hanno già divisi in gruppi, ciascuno con una meta differente da raggiungere. Ognuno a seguire coordinate diverse: Caraibi, Sierra Leone, Guyana, Laos.
    I Sei, vi guidano nello Sri Lanka.
    «Abbiamo lottato per essere quel che siamo oggi, e non permetteremo a nessuno di togliercelo».
    Una pausa.
    Krystal, Vice Ministro britannico, è colei che vi guiderà al primo stadio della missione. Vi indica uno dei camini davanti al quale mettervi in fila.
    La voce di Kimiko Oshiro non trema.
    «Per Abbadon».
    Sabine inspira dalle narici, osservandovi dalle ombre dietro al pulpito. Invisibile ad occhio nudo, e non rintracciabile con l'utilizzo dei poteri, bisbiglia all'orecchio di Kimiko Oshiro cosa dire, e come farlo.
    Quasi sorride, vedendovi prendere parte alla missione. Riflette sul seguirvi.
    Vorrebbe farlo.
    Sa qual è il suo posto, però: guardare.
    Guardare, e non toccare.

    Aprite gli occhi sull'entro terra dell'isola. L'odore del mare riuscite a sentirlo - distante, appiccicoso - ma non potete vederlo dalla vostra posizione. Il posto in cui vi trovate, sembra ... sbagliato. La natura stessa pare rigettarlo, troppo alieno alla propria conformazione: un accampamento di decine e decine di tende, dalle quali maghi e special escono e rientrano senza neanche guardarvi in faccia. Loro sono la squadra che è stata mandata prima ad esplorare, quanto possibile, i dintorni. La prima cosa che notate, è che ci siano troppe tende, per così poche persone.
    Nessuno di voi fa domande.
    Krystal vi sorride, fredda e professionale come una lampada al neon. Vi informa su come sarà organizzata la missione: sarete divisi in gruppi più piccoli, a cui sono state affidati percorsi specifici per raggiungere uno stesso traguardo. Grazie ai Sei, siete tutti a conoscenza della destinazione di partenza. Il resto? La domanda aleggia, ma la Coke non accenna a voler rispondere.
    Nessuno sembra saperlo, eccetto loro. Nel momento stesso in cui mettono piede in Sri Lanka, esattamente come sospettavano i vertici, John, Corvina, Amaranth, Liam e Adrian, sanno dove andare. Non sanno come, o perchè, ma lo sanno, e tanto dovrà bastarvi.
    Un incantesimo di localizzazione viene castato dal Vice Ministro sulle mappe della zona cedute a ciascun gruppo. Chiunque della vostra squadra indosserà il fischietto, apparirà sulla mappa come puntino colorato. Non sa indicarvi con precisione dove arrivare, così come non sanno farlo i superstiti del Lotus, ma sanno in quale direzione muoversi - e le mappe di tutti, legate a loro con un blando incantesimo di suggestione, con loro.
    Il primo che arriverà a destinazione, vi dice, dovrà inviare un segnale, così da evitare una perdita di tempo agli altri partecipanti. Ciascun gruppo avrà un punto di partenza differente, così da avere più possibilità di coprire l'intera zona e scoprire qualcosa sul loro nemico. Vostro. Vostro, nemico.
    A ciascuno di voi viene fornito uno zaino con cibo per un paio di giorni, ed una borraccia auto-riempiente, perchè nessuno sa quanto durerà la missione. Tende non dissimili a quelle che vi circondano ora. Una mappa. Un fischietto per gruppo.
    Un augurio: ci rivediamo dall'altra parte, reclute.

    Il vostro gruppo, vi dicono, si dirigerà verso sud-ovest: da lì in poi, è fra voi e la mappa.
    Facendovi strada, fisicamente, attraverso la fitta vegetazione dello Sri Lanka, non vi stupisce affatto che quella località sia stata scelta per nascondere qualcosa: non c'è alcun segno del passaggio dell'uomo. Neanche un sentiero entro cui camminare. Solo radici, e fronde basse. Il fruscio di piccole creature che si spostano al vostro passaggio. I minuti diventano ore, e le ore vi sembrano giorni interi mentre il sudore scivola lungo la schiena.

    Persino i più allenati tra voi, anche i più determinati, dopo quelle che vi sembrano ore, iniziano ad accusare i primi sintomi della stanchezza; avete camminato a lungo, e senza arrivare da nessuna parte. Intorno a voi solo vegetazione, che si estende a vista d’occhio e appare infinita. Forse lo è, o forse è tutto uno scherzo delle vostre menti già stanche e provate; forse vi domandate se sia stata una buona idea o meno, ma non ha importanza ormai — potete solo andare avanti, proseguire e sperare di arrivare a vedere la meta.
    Qualunque – e ovunque – sia.
    Stringete le armi al petto, aguzzate la vista e mettete in allerta i sensi, perché vi rendete conto, all’improvviso, che ci sia silenzio. Troppo silenzio. Non c’è più il cinguettio degli uccellini nascosti tra le fronde a fare da sottofondo al vostro intercedere; non c’è più nemmeno l’ululato del vento a tenervi compagnia.
    Potete quasi giurare di non sentire nemmeno più il suono dei vostri scarponcini che batte regolare sul terreno, acciaccando sotto la suola ramoscelli, foglie, e qualsiasi altra cosa capiti di lì.
    Non sentite nulla.
    Poi, così come erano spariti, tutti i suoi tornano. Tutti insieme, da un momento all’altro. Come se un interruttore, da spento, fosse stato acceso nuovamente.
    Nel momento in cui ve ne rendete conto, capite anche un’altra cosa: è troppo tardi, e in un attimo i nemici, fino a quel momento nascosti, si gettano su di voi e aprono il fuoco.


    raphael28 pa30 pd87 psARMA: fucile
    bennett30 pa23 pd75 psARMA: scimitarra
    mona25 pa18 pd55 psARMA: balestra
    mimmo10 pa18 pd40 psARMA: scudo
    eddie17 pa15 pd35 psARMA: ak-47
    ictus9 pa14 pd27 psARMA: arco | medium
    mahalia30 pa30 pd110 psattacco: 12 (raph)pistola | onde sonore
    garnet25 pa30 pd100 psattacco: 10 (ben)pistola
    constans20 pa25 pd80 psattacco: 20 (mona)pistola
    heidi15 pa20 pd60 psattacco: 8 (mimmo)pistola | assorbimento cinetico
    dilovar15 pa20 pd60 psattacco: 2 (eddie)pistola
    simona10 pa15 pd60 psattacco: 3 (ictus)pistola





    TUTTI: i nemici aprono il fuoco, e sparano a tutti senza distinzione.


    ┉┉┉ info. potete fare un solo attacco per post, e massimo due difese. A meno che non ci sia un solo PNG, solo un massimo di due PG può attaccare lo stesso nemico. Vi ricordo sempre di parlare al condizionale, e mai auto determinare le vostre mosse. Più postate più potrete guadagnare PE, e viceversa.
    Ricordate che potete usare solamente incantesimi del vostro livello [INCANTESIMI - POTERI]. In merito al BONUS DI CLASSE (guerriero, etc) potrete usarlo una sola volta a settimana, e sarà considerata azione bonus oltre ai vostri tre slot (per intenderci: difesa - difesa - attacco - bonus di classe) (link ai bonus di classe). Vi ricordo anche dell'esistenza dei bonus di genere:
    CITAZIONE
    BONUS DI GENERE sono tutti quei bonus che derivano dalla natura di un potere specifico, o di un incantesimo.
    Come potete notare dalla LISTA POTERI, ciascun potere ha delle potenzialità specifiche ed uniche che offre vantaggi durante il combattimento (es: aumento di PA o PD) limitate nel loro uso da post di riposo.
    Anche i maghi possono usufruire di bonus specifici in base all'incanto scelto:
    - INCANTESIMI OSCURI: + PA / - PD (da aggiungere secchi all'estrazione)
    matricole e apprendisti: +1 pa / - 1 pd
    mago, leader e master: +2 pa / - 1pd
    - INCANTESIMI DIFENSIVI: - PA / + PD (da aggiungere secchi all'estrazione)
    matricole e apprendisti: -1 pa / + 1 pd
    mago, leader e master: - 1 pa / +2 pd
    - INCANTESIMI DI GUARIGIONE: 1-* PS (da estrarre)
    matricole e apprendisti: da 1 a 5 ps
    mago, leader e master: da 1 a 10 ps
    Indipendentemente dal tipo (se special o maghi) i bonus di attacco o difesa, devono essere utilizzati all'interno dell'azione come attacco o difesa. Quelli che, invece, danno bonus di altro genere (esempio: guarigione, preveggenza, viaggi nel tempo), devono avere un'azione a parte. ATTENZIONE! Usare un bonus PA/PD significherà, per equilibrio universale, avere il malus nella categoria opposta (ESEMPIO: attacchi con un crucio, difendi cercando di schivare. al tuo attacco verrà aggiunto 1pa, ed alla tua difesa verrà tolto 1pd). Tutti i bonus di genere, per essere nuovamente utilizzati, hanno bisogno di post di recupero, ovverosia bisogna scrivere *tot* post dove non vengono usati, prima di poterne usufruire ancora.
    BONUS RESISTENZA (+PD/-PA) O FORZA (+PA/-PD): 3 POST
    RIGENERAZIONE O GUARIGIONE, I VIAGGI NEL TEMPO O PREVEGGENZA: 4 POST
    ATTACCHI/DIFESE AD AREA (ALTRI NON SPECIFICATI): 5 POST

    Dopo 48 ore dall'ultimo fateggio, se il vostro PG non viene difeso da altri personaggi e non avete postato per difendervi autonomamente, ai vostri PS ne verranno sottratti tanti quanti sono i PA dell'avversario (es: Tizio attacca Sempronio con un Expelliarmus da 10 PA; Sempronio non si difende entro le 48h, quindi ai suoi Punti Salute di partenza, ne vengono sottratti 10). Nel caso si dovesse arrivare a 0 PS il pg rimane "bloccato" per 48 ore durante le quali non può postare; dopo le 48h, può riprendere a postare, ma con la metà dei punti salute.

    ➞ combo. gli attacchi/le difese combo fra più personaggi, devono essere postati a massimo due ore di distanza.

    ➞ spoiler. specificate sempre sotto spoiler l'attacco/la difesa + numero munizioni usate.
    - fucili d'assalto: capienza 80 colpi (ogni volta che sparate, dovrete estrarre un 1d10 per vedere quanti proiettili usate); finiti gli 80 colpi, prima di ricaricare con nuove munizioni, dovrete fare un (1) post di riposo in cui ricaricate l'arma. Partite con 80/80
    - semiautomatiche (e arco/balestre): 8 colpi. Conclusi questi, post di riposo in cui non usate l'arma e la ricaricate. Partite con 8/8

    ➞ l'ostacolo. se il png attacca con la sua arma e il danno subito dal pg sarà uguale o superiore ai 5ps, il danno non verrà sottratto dai ps del pg stesso; al fateggio successivo, però, verrà estratto un dado 6-10pa il cui risultato sarà sommato ai ps persi al giro precedente, e solo a quel punto verranno scalati i ps totali. Sarà inoltre assegnato un malus salute al pg (-1ps ogni 24h). Alla morte del proprio png, avete la possibilità di scegliere se rimuovere o meno il malus del -1ps, sapendo che in caso si scelga di farlo, verrà tirato un dado danno da 1-5pa (non difendibile) ma che il pg non potrà più essere vittima del malus per il resto dell'ostacolo.

    avete tempo fino alle 23:59 del 20/04 per postare.

     
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    gli anatemi hanno la resistenza e la capacità adatti per attutire l'offensiva avversaria, dando una possibilità in più per sferrare attacchi decisivi contro i nemici.
    Avete presente quella fastidiosa sensazione che prova nell’esatto momento in cui ti rendi conto che i piani che hai organizzato quando ti sentivi particolarmente estroverso (vibato, direbbe qualcuno) si sono rivelati, in realtà, non troppo condivisi dal te del presente?
    Ecco, Mimmo Malatesta si sentiva proprio così in quel momento. Non fraintendete, la bontà d’animo del ragazzo non avrebbe mai potuto rinnegare quella scelta, strumento per il raggiungimento di un bene superiore e tutti quei pensieri che la sua bussola morale avrebbe potuto fargli – ma rimanere da solo? In una foresta? Senza nemmeno un amico a cui appiccicarsi o che potesse fargli da canalizzatore per la socialità? Un affronto che il Malatesta non avrebbe dimenticato così facilmente. Non era stato neanche scortese, anche quello era giusto puntualizzarlo: aveva fatto il suo giro di presentazioni e aveva provato fortissimo a ricordarsi i nomi di ognuno, finendo per dimenticarlo un secondo dopo che questi furono pronunciati perché troppo impegnato a pronunciare correttamente il proprio – poi aveva deciso di camminare ad almeno una decina di passi indietro da ognuno di loro perché troppo intimorito.
    Non sapeva bene quanto tempo fosse passato dal loro addentrarsi nella fitta vegetazione, ma fatto stava che il calciare una pietruzza come se fosse una palla non era più divertente, e la stanchezza psicologica lo destabilizzava ancor più di quanto facesse la stanchezza fisica – e teniamo a mente che Mimmo non era un grande camminatore, sebbene Cerignola sembrasse abbastanza simile a quel paesaggio. C’era bisogno di una ricarica di energie, e apparentemente non era neanche l’unico. Prese un gran respiro che gli bruciò i polmoni ed espirò nel fare una piccola corsetta che lo portò vicino alle ragazze che gli stavano poco davanti – Minnie e Albena? Mena e Bella? Mosca e Betty? Loro insomma.
    «Ma voi lo conoscete quel meme?» la voce del Malatesta risuonò impastata nel pronunciare quelle parole in quel silenzio tombale, e non sapeva bene se fosse semplicemente colpa di quel caldo straziante che ti si appiccicava alla pelle fino a farti sudare l’acqua del battesimo o semplicemente per non aver proferito parola per tutto quel tempo a causa della stanchezza percepibile sui loro volti – Mimmo compreso. I capelli ramati gli si erano appiccicati alla fronte tanto da sembrare ancor più scomposti di quanto normalmente non fossero, il sudore a colargli dalle tempie alla mascella ed il dorso del polso ad asciugarselo nel cercare un minimo accenno di consenso per continuare con il proprio discorso.
    «Are you a Nicki fan? Am I a Nicki fan? Pull up in the Sri Lanka – What????» era decisamente complesso cercare di spiegare determinate cose, specialmente se queste fossero decisamente più divertenti nella sua di quanto potessero esserlo se raccontate – o almeno quella era una delle tante bugie che amava raccontarsi dopo: “che bella giornata oggi!”, “sono proprio contento di essere un’entità terrena!” o robe del genere. «No? Mai sentito?» deglutì quel poco di saliva che gli era rimasta nella bocca, accennando ad una risatina un po’ nervosa prima di guardare la ragazza alla sua sinistra (decisamente poco propensa al fandom di Nicki Minaj) e poi quella a destra (decisamente più propensa, e lo aveva capito subito) con la quale il Malatesta avrebbe volentieri scambiato un pugnetto (u!), con tanto di «Un pubblico difficile, non credi? Cri… cri…» perché Mimmo Malatesta ci stava davvero provando a farsi degli amici. Amici che, a quanto pare, non tardarono ad arrivare.
    «Ma Dio però…» indice e medio sulla tempia ed un gran sospiro lasciare le sue labbra secche in quel momento che non era descrivibile come uno dei suoi migliori, ma sicuramente che non sarebbe stato tra i suoi peggiori «va bene, non era così divertente ma… prenderla così sul personale?» per lui era stato molto divertente.
    Fu uno sguardo di intesa quello che venne scambiato con Betty (Ben), i quali neuroni erano ormai perfettamente connessi con quelli di Mimmo dopo lo scambio di pugnetto, prima che questa avesse tentato di spingere l’uomo che avevano davanti lontano da quella pioggia di proiettili – portando il Malatesta a provare a scattare in avanti per poterlo intercettare e proteggere entrambi dietro al suo scudone, lasciando che un braccio finisse sulle spalle di Raphael per poterlo far accovacciare insieme a sé: «Oddio amo scusa…» sapeva dell’importanza del consenso, ma quello non era decisamente il momento adatto per sentire le regole del galateo – si sarebbe fatto perdonare raccontandogli la lore dietro al meme di prima. Se la difesa fosse andata a buon fine, forse un po’ in sovraccarico e non ricordandosi di essere un mago (o semplicemente avendo soltanto due mani a disposizione ed un solo cervello), avrebbe carico verso Mahalia come se fosse un ariete (era dei pesci Mimmo, ahah!).


    MIMMO
    MALATESTA

    "smash -
    wait what was the game???"
    difensore anatema
    [rimuove 5-10 pa da attacco avversario]
    MAGO
    APPRENDISTA
    hufflepuff — 2007— rebelMentre la notte s'accende
    come le sigarette che mi fumo,
    una coltellata
    coltellata
    gazzelle
    moonmaiden, guide us


    DIFESA MIMMO (mimmo + mona): si ripara dietro lo scudo

    DIFESA RAPH (ben + mimmo): ripara raph dietro il suo scudo
    ATTACCO MAHALIA (mona + mimmo): la carica come un ariete
     
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    le lame mortali non hanno clemenza nè compassione per i nemici, e la loro furia va a discapito di loro stessi.
    Bennett, esattamente come Mini da qualche parte dispersa in quella giungla cingalese, vibrava di rabbia. Una furia tale a trasparire dalla pelle chiara, da farle domandare come gli animali ancora osassero cinguettare in sua presenza. Non lo sentivano che era incazzata a merda? NON AVEVANO PAURA? AVREBBERO DOVUTO! Non solo avevano distribuito i Ben (e Lollo.) nei vari gruppi, privandola di fatto della possibilità di assicurarsi in diretta che non morissero e scoprirlo troppo tardi grazie all’ausilio di Ictus, ma avevano avuto l’audacia di farli camminare, e camminare e camminare, senza un cazzo di scopo, per quelle che le parevano giorni. Mesi. Forse anni. Magari arrivati ovunque dovessero arrivare, le avrebbero dato il diploma e fatto le congratulazioni per il primo figlio.
    Al proprio passaggio, accoltellava le piante con una violenza tale da farla quasi sentire in colpa. Quasi. Sentiva i muscoli delle braccia in fiamme, ma no, non avrebbe né usato la magia, né lasciato che i due (DEROGATORY) UOMINI! Adulti del gruppo, facilitassero il loro passaggio.
    (Anche perché Ben doveva tagliare molto più in basso rispetto a loro: i rami che non intralciavano il cammino del prof e l’altro tipo, lei li prendeva tutti in faccia.)
    «è disumano. questa.» indicò l’ambiente poco ospitale attorno a loro, pugnalando l’ennesima foglia sul suo cammino. «è una cazzo - scusi prof – di tortura» un ringhio, ed un’altra spadata alla vegetazione. «cazzo.» rafforzativo, perché poteva anche non piacerle il pene, ma come insulto rendeva sempre alla perfezione. Mordicchiò nervosa l’interno del labbro, indispettita dal fatto che gli Adulti aprissero e chiudessero la fila (spero. Io sara.) perché non si fidava di loro. Le piaceva il Vaughan? Mah, non era Freddie, non significava che fosse euforica all’idea che le coprisse le spalle? LO SAPEVA FARE? EH? AVEVA UN FLAUTO MAGICO CHE RICHIAMAVA LE CREATURE?! Oddio… Oddio. Lo aveva davvero? Sperava di sì.
    Battè le palpebre, l’espressione torva di chi avrebbe voluto essere ovunque eccetto che lì, e quando aprì bocca per parlare, tutto ci si sarebbe aspettato tranne «mi piace il tuo scudo» perché non c’entrava nulla, ma lo osservava da un po’ ed ormai doveva dirlo.
    Si fermò quando si fermarono gli altri, muscoli tese ed orecchie aperte, ma non sentì nulla.
    Aspetta. Non sentiva davvero nulla. Portò un palmo alla conchiglia uditiva cercando di stapparlo, pressione?, e osservò confusa l’ambiente attorno a loro, stringendosi d’istinto al resto del gruppo. Funzionava così in guerra, no? Formazione tartaruga…? No? Solo in Asterix e Obelix (avere una fratella cristo sara. Vabbè sapete cosa, ora lo lascio più grande faceva quell’effetto)? Eh, vabbè.
    Un fruscio. Si mosse prima di capire, allungando un braccio per spingere il prof lontano da… qualcosa – un proiettile. Persone.
    Ah minchia, così proprio. A cazzo durissimo.
    «proprio un bello scudo. L’ahi ordinato su internet? Hashtag small business» perché tutto era meglio che pensare stessero FUCKIN SPARANDO A ICTUS E MONA, BASTARDI. Si sporse per dare un bacio sulla guancia alla Benshaw, perché stava per fare qualcosa di molto stupido ed era decisamente su di giri, quindi si chinò per raccogliere una manciata di terra e lanciarla in faccia ad uno dei… militari? Forze del disordine? Mercenari? Ma chi cazzo poteva permettersi tutti quei mercenari nell’economia del duemilaventiquattro, quando la gente non poteva manco più sostenere il peso di Netflix. Troppo assurdo. «minchia spari» ed avrebbe provato a colpirlo al braccio con cui impugnava l’arma, con la propria scimitarra glitterata su cui aveva scritto BEN1 con i brillantini. «0 skills, press q» reale.

    bennett
    meisner

    ok
    (powerpoint transition to a photo of your grave)
    rogue
    lame mortali
    strega
    LEADER
    17 y.o. — ravenclaw — ben10Dancing with the Devil,
    I want to
    Born to be a rebel,
    I won't lose
    rebel child
    dylan
    Mother of Night, darken my step



    DIFESA RAPH (ben + mimmo) spinge via
    DIFESA BEN (ben + mona) gli lancia terriccio addosso
    ATTACCO GARNET (ben) e prova a colpirlo al braccio con la sua spadina


    CODICE
    <b>DIFESA BEN (ben + mona)</b>
    <b>ATTACCO GARNET (ben)</b>

    <b>DIFESA MIMMO (mimmo + mona)</b>

    <b>DIFESA RAPH (ben + mimmo)</b>
    <b>ATTACCO MAHALIA (mona + mimmo)</b>
     
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    più comunemente conosciuti come flank, i sanguinari si occupano di indebolire il nemico con attacchi rapidi così da poter sferrare gli ultimi colpi fatali con facilità.
    Mona, contrariamente a pandi nonostante sia ancora sveglia a quest'ora, aveva molti rimpianti; primo fra tutti, non aver insistito un po' di più per avere un Ficus, per dire, al posto di un Ictus, nel loro gruppo. Pensate, si sarebbe accontentata di avere persino un Paride (ma mai una Delilah) piuttosto, e invece no.
    Aveva pensato a lungo, ed in silenzio, a come sbarazzarsi del medium e farlo sembrare un incidente agli occhi del prof Vaughan e soprattutto a quelli di Ben; di quel Domenico Malatesta non le interessava abbastanza da preoccuparsi della sua reazione (e, se proprio, avrebbe fatto sparire anche lui) e quell'altro lì non aveva capito nemmeno come si chiamasse, perciò chissenefrega.
    C'era una scaletta di priorità chiare e ben definite, e diventare ben8 era in cima alla lista; specialmente quando il fato le offriva davvero l'occasione perfetta si farlo e poterlo mascherare da incidente.
    Ma Ben non doveva saperlo; c'erano dei piccoli segreti che la Benshaw doveva mantenere anche nei confronti della mora, purtroppo. Lo faceva per il bene di entrambe. Non le aveva nascosto del limone con Sorta Motherfucka, perché era certa che l'avrebbe invidiata e allo stesso tempo sarebbe stata felice per lei, ma poteva nasconderle quello.
    Davvero, bastava una cosa semplice come farlo inciampare (o dimenticare una difesa) e al resro avrebbe pensato lo stesso special *manine* era un piano che attendeva solo di essere messo in atto.
    E probabilmente questo è il punto della narrazione in cui parlo con Ben e rispondo (male) a Mimmo, ma non vedo più le parole tante le lacrime causa sbadigli, perciò taglierò corto — anche perché, non c'erano più rumori e Mona non riusciva più nemmeno a sentire la propria voce. E non c'era nulla che le piacesse più della sua voce. A parte il suo aspetto. E le coccole con Bennett.
    Quando poi i rumori tornarono, tutti insieme e fastidiosi come Delilah Parker, era troppo tardi per domandarsi cosa o come fosse successo: uno dei nemici apparsi dal nulla doveva aver fatto qualche magia, e i galeoni della Benshaw erano tutti su qualche strambo special. Sapeva di non sbagliarsi.
    Attenta a non distrarre né rovinare la posa della mora, Ben le si mise schiena contro schiena, coprendole le spalle, puntando la balestra contro il nemico che l'aveva presa di mira. E poi, anche se non era nemmeno lontanamente il suo prof preferito, fece lo stesso per scoccare una freccia contro Mahalia.
    Un attimo di esitazione, poi, quando fu il momento di difendere Mimmo. «uh, stavo per dimenticare» cit pandi che si stava dimenticando davvero di scriverlo. Stavolta, la difesa della bionda fu più fisica, quando diede una spinta a Mimmo per toglierlo dalla traiettoria del proiettile (e farlo finire a faccia in giù nel sottobosco? perché no)
    desdemona
    Benshaw

    your paradise sucks
    but your hell sounds good to me
    rogue sanguinario
    [toglie ps al nemico nel tempo]
    strega
    Lvl mago
    2006 — ben10 — corvonero (balestra)don't you ever make angels cry,
    never misbehave, stay in line;
    but she looks so good in red like a secret valentine
    I can't change my ways, God knows why.
    devil is a woman
    cloudy june
    Mother of Night, darken my step



    balestra: 6/8

    DIFESA BEN (ben + mona) freccia
    DIFESA MIMMO (mimmo + mona) lo spinge
    ATTACCO MAHALIA (mona + mimmo) freccia
     
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    heidi15 pa20 pd60 psattacco: 2 (mimmo)pistola | assorbimento cinetico
    dilovar15 pa20 pd60 psattacco: 2 (eddie)pistola
    simona10 pa15 pd60 psattacco: 3 (ictus)pistola



    (10) DIFESA BEN (ben + mona): 21+8=29pd (+19pa)
    ATTACCO GARNET (ben): 11+19=30pa
    DIFESA GARNET: 12pd (-18ps)
    Tra la freccia di Mona come distrazione, e il terriccio di Ben, Garnet non ha scampo: lo distraete abbastanza da far sì che il colpo di lama affondi per bene nella spalla, ma non così tanto da recidere il braccio.

    (8) DIFESA MIMMO (mimmo + mona): 12+9=21pd
    Mimmo è salvo *manine*

    (12) DIFESA RAPH (ben + mimmo): 30+11=41pd (+29pa)
    ATTACCO MAHALIA (mona + mimmo): 3+7+29=39pa
    DIFESA MAHALIA: 8pd (-31ps)
    Uno scudo con i controfiocchi, quello lì, ottimo per caricare anche i nemici a quanto pare: spingi via Mahalia, che rotola a terra sotto il tuo peso, e viene schiacciata contro le radici bitorzolute: si apre un bel taglio sulla fronte e il braccio sembra piegato in una posa un po' troppo innaturale, ma si rialza.

    RAPHAEL: mahalia ti spara di nuovo, stavolta al petto
    BEN: garnet si avvicina abbastanza da tentare di darti una spallata e spingerti a terra
    MIMMO: ti pestano il piede
     
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    i berserker hanno la violenza nel sangue. scatenano la loro furia sul nemico con efferatezza, incuranti della propria salvaguardia.
    Sua nipote aveva detto di non andare, che avrebbe fatto meglio a restare a casa e lasciar perdere queste sciocchezze a chi era davvero interessato, ma Eddie non era tipo da girarsi dall'altra parte.
    Anche perchéera il suo lavoro, faceva il pavor. La nipote in questione la conoscete tutti, è Dorothea e nulla l'avrebbe convinto a restare a casa, anche perché ehi erano i suoi capi che lo volevano sul campo.
    Certo, era rimasta leggerissimamente perplesso quando Kimiko aveva fatto quell'esclamazione per nulla rassicurante, sembrava non ci credesse nemmeno lei alle sue stesse parole.
    Son dettagli però.
    Dettagli insignificanti.
    Non fu insignificante vedere ragazzini nel suo gruppo in mezzo alla giungla, dei bambini cosa che trovò allucinante ma ehi questo è un mondo dove vige un regime cattivo cattivo, di che si stupisce sto vecchio bacucco? Comunque, il signor Silverhand, che non è il suo vero nome, lui si chiama Edward Lovecraft ma chiamatelo Silverhand, prima che i gentili signori arivassero per ricordare al gruppo che sono in un territorio pericoloso, aveva ricordato ai giovani « avete ricontrollato il vostro equipaggiamento? » anche solo un piccolo assicurarsi che tutto funzionasse, fosse affilato, che ci fossero tutte le munizioni, caricatori e yadayada « se vi si inceppa qualcosa mentre ci ingaggiano vi potrebbe costare la vita, assicuratevi di avere tutto e occhi aperti. » sì, mi spiace che Eddie si stia atteggiando a leader della situa non lo fa per prevaricare ma solo ci tiene che questi gggggiovaniH siano al sicuro.
    « in effetti hai ragione ehm... come hai detto che ti chiami? » si rivolge a BEN, ma quanto tvb Ben piango, comunque lui è vecchio e non se li ricorda bene i nomi « qui fa umido e qualsiasi cosa potrebbe ucciderti, persino l'aria. almeno l'afghanistan era secco come clima e l'unica cosa di cui ti dovevi preoccuparti era la terra nelle mutande.» eh DURANTE LA GUERRA QUELLA VERA, bisognava fare molta più attenzione mannaggia a questa guerra nuova.
    Beh, Eddie passa vicino a Ben le fa un sorrisone gentile da PADRE e le ricorda « concentrati ok? ne usciremo vivi, promesso. »
    And speaking of wich.
    O witch.
    O watever.
    « CONTATTO! » e si porta avanti, come è giusto che sia. Sparare per primo, essere il più veloce poteva fare la differenza. Imbraccia il suo fucile e spara, nessuna pietà.
    « GIU'! » al povero Ictus perché prima si sposta per coprirlo con del fuoco ed usare la stessa precisione di chi usa mouse e tastiera. Eddie poi si sposta, sempre facendo fuoco in modo da colpire chi ci colpisce. NIENTE FUOCO AMICO, SPERIAMO. Insomma ci siamo portati davanti e proteggiamo i pikkoli bimbi, non vogliamo che si faccianoH male. Sempre si sparaH, insomma il signor Eddie questo fa e si diverte.
    Non lo da a vedere però.

    Eddie
    Silverhand

    a thing on beauty
    I know
    Will never fade away
    guerriero berserker
    [hanno un pa attacco bonus]
    mago
    apprendista
    1968 — pavor — ex-soldier (ak-47 rifle)We lost everything
    We had to pay the price
    Yeah we lost everything
    We had to pay the price.
    never fade away
    SAMURAI
    Silvercoded sugar daddy




    ak-47: 70/80

    Primo sparo: 3
    Secondo sparo: 5
    Terzo sparo: 2


    (3) DIFESA ICTUS (mona + eddie): SpariamoH avvertendo di tenere giù la testa

    (2) DIFESA EDDIE (mona + eddie): Ci spostiamo e spariamo
    ATTACCO DILOVAR (mona + eddie):SpariamoH


    Edited by Yuna ~ - 14/4/2024, 13:27
     
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    più comunemente conosciuti come flank, i sanguinari si occupano di indebolire il nemico con attacchi rapidi così da poter sferrare gli ultimi colpi fatali con facilità.
    ottimo, quella era l'occasione in cui si sbarazzava di Ictus mentre (sara dormiva) (entrambe nel dubbio) Ben non guardava?! Bello. Potendo scegliere, Mona avrebbe atteso un attacco un po' più sostanzioso ai danni del ben deforme (che non era Ficus; Ficus era solo alto) ma si accontentava di tutte le occasioni che le capitavano — chi era lei per rifiutare l'aiuto del karma, quando quest'ultimo posava la sua mano su di loro e li benediceva *manine*
    Si prese il bacio di Bennett perché stava per fare potenzialmente qualcosa che non le sarebbe piaciuto e voleva che la compagna ricordasse quel momento, quello prima del suo stesso avventarsi contro i nemici con la scimitarra sguainata, anziché pensare a tutto il resto.
    Mona, dal canto suo, stava già ignorando il vecchio barbone con il fucile, perché chi cazzo è morto e ti ha nominato capo, dico bene? La Benshaw seguiva una sola persona ciecamente, e quella persona era la mora già in fase killer di fronte a lei.
    « avete ricontrollato il vostro equipaggiamento? se vi si inceppa qualcosa mentre ci ingaggiano vi potrebbe costare la vita, assicuratevi di avere tutto e occhi aperti. »
    «posso inceppare la sua esistenza?» borbottò rivolta a nessuno in particolare, essendo Ben già troppo impegnata a trucidare gente, aw, that's my wife!
    « qui fa umido e qualsiasi cosa potrebbe ucciderti, persino l'aria. almeno l'afghanistan era secco come clima e l'unica cosa di cui ti dovevi preoccuparti era la terra nelle mutande.»
    «qualsiasi cosa» concordò infine con lui, mettendo da parte la balestra e impugnando la bacchetta, «persino un incidente» così, era assolutamente la minaccia che sembrava. Castò un confundus in direzione di uno dei nemici, ma non la preoccupava l'idea di prendere qualcuno che fosse non un nemico; l'importante non fosse Ben, e forse il Vaughan.
    « concentrati ok? ne usciremo vivi, promesso. »
    «non può prometterlo» né essere certo di uscirne vivo lui stesso slayyy
    Virò su se stessa per colpire di nuovo lo stesso nemico con uno stupeficium, e poi senza perdere un battito puntò in direzione di Ictus e del suo nemico, castando un incarceramus diretto ai piedi — di qualcuno, anche di Ictus stesso smack.
    desdemona
    Benshaw

    your paradise sucks
    but your hell sounds good to me
    rogue sanguinario
    [toglie ps al nemico nel tempo]
    strega
    Lvl mago
    2006 — ben10 — corvonero (balestra)don't you ever make angels cry,
    never misbehave, stay in line;
    but she looks so good in red like a secret valentine
    I can't change my ways, God knows why.
    devil is a woman
    cloudy june
    Mother of Night, darken my step



    balestra: 6/8

    (3) DIFESA ICTUS (mona + eddie): incarceramus ai piedi di (ictus.) simona
    (2) DIFESA EDDIE (mona + eddie): confundus su dilovar
    ATTACCO DILOVAR (mona + eddie): stupeficium su dilovar


    CODICE
    <b>(3) DIFESA ICTUS (mona + eddie):</b>

    <b>(2) DIFESA EDDIE (mona + eddie):</b>
    <b>ATTACCO DILOVAR (mona + eddie):</b>
     
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    raphael28 pa30 pd87 psARMA: fucile
    bennett30 pa23 pd75 psARMA: scimitarra
    mona25 pa18 pd55 psARMA: balestra 6/8
    mimmo10 pa18 pd40 psARMA: scudo
    eddie17 pa15 pd35 psARMA: ak-47 70/80
    ictus9 pa14 pd27 psARMA: arco | medium
    mahalia30 pa30 pd79 psattacco: 26 (raph)pistola | onde sonore
    garnet25 pa30 pd82 psattacco: 8 (ben)pistola
    constans20 pa25 pd80 psattacco: 20 (mona)pistola
    heidi15 pa20 pd60 psattacco: 2 (mimmo)pistola | assorbimento cinetico
    dilovar15 pa20 pd41 psattacco: 13 (eddie)pistola
    simona10 pa15 pd60 psattacco: 3 (ictus)pistola


    (3) DIFESA ICTUS (mona + eddie): 18 + 1
    Lo spirito ben non smentisce mai................ (aiuto!!!)

    (2) DIFESA EDDIE (mona + eddie): 12 + 11 = 23pd (+21)
    ATTACCO DILOVAR (mona + eddie): 7 + 6 + 21 = 34pa
    DIFESA DILOVAR: 15pd (-19ps)
    Combo perfette: sia Ictus che Eddie ne escono senza un graffio, ed anzi, quest'ultimo con modo di avere il target più libero e riuscire a sparare indisturbato. Dilovar viene colpito ad una gamba, purtroppo non un punto letale, ma decisamente fastidioso.

    ICTUS: Simona cerca di darti uno schiaffo.
    EDDIE: Dilovar, bombastic side eye, prova a spararti ancora.
     
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    gli anatemi hanno la resistenza e la capacità adatti per attutire l'offensiva avversaria, dando una possibilità in più per sferrare attacchi decisivi contro i nemici.
    «mi piace il tuo scudo (…) proprio un bello scudo. L’ahi ordinato su internet? Hashtag small business »
    «ti ringrazio, sì! L’ho preso da questa ragazza che si firma come porcavirgola su etsy, ti passo il link se torniamo vivi» oddio, qualcuno lo aveva notato? Inutile dire che Mimmo distolse lo sguardo e si portò una mano dietro al collo nel ricevere quel complimento, decisamente non abituato a quel genere di love affirmation che lo portò quasi a strozzarsi con la propria saliva nel dare a Ben una risposta: «e anche la tua lama non è per niente male! È custom? L’hai personalizzata tu?» certe informazioni andavano scambiate anche se immersi in una situazione potenzialmente mortale, c'era poco da fare.
    «Oh!» un’esclamazione che diceva tutto e che diceva niente allo stesso tempo quella che uscì dalle labbra di Mimmo nell’osservare il braccio di Mahalia piegarsi sotto il peso del suo stesso corpo, lasciando a Mimmo l’audace compito di sottolineare l’elefante nella stanza «oddio… ha davvero preso una brutta piega. Braccio storto… brutta piega… piega… storto… l’hai capita? Ahah…» . Probabilmente ad Haidi quella battuta non era piaciuta poi così tanto e poteva capirla, la solidarietà transfemminista era una qualità che Mimmo riconosceva e supportava, ma provare a pestargli il piede per quello? Non era stato neanche così controverso! Per questo un’espressione assai confusa andò a dipingersi sul volto del pugliese che, scandendo perfettamente ogni sillaba, pronunciò un classico: «Puoi non - » e allora avrebbe provato a fare un passo indietro così da poter evitare quello scarpone.
    «’sta gran cafona, non mi meriti.» lingua a schioccare contro il palato e dito medio alzato al cielo nel camminare nel lato opposto del campo – ma la sua walk of shame venne interrotta quando la propria spalla andò ad urtare un ramoscello – quasi candendogli addosso e costringendolo a voltarsi. La realtà lo colpì in faccia duramente nello scoprire che non aveva provato a dare una spallata ad un ramo piantato nel terreno, ma quello era Ictus: «oddio amo scusa, come stai? Ti ho fatto male? Non ti avevo visto… mi spiace…» poggiò una mano sulla spalla del ragazzo, controllando di non aver fatto grandi danni. Chiaramente Mimmo non avrebbe risposato quella notte, tormentato dalla figuraccia appena fatta.
    Che Mimmo odiasse la violenza era un dato di fatto, ma l’esperienza della strada gli aveva insegnato che, alle volte, questa era necessaria. Si era già fatto il segno della croce prima di entrare nei camini del ministero ed il signore lo avrebbe perdonato per tutti i suoi peccati, ne era sicuro: «ma suca» un ma che era partito nell'alzare il gomito ed un suca nel momento in cui provò a colpire la vicina Simona proprio sul setto nasale. Gliel'aveva insegnato il suo amico Fiken!

    MIMMO
    MALATESTA

    "smash -
    wait what was the game???"
    difensore anatema
    [rimuove 5-10 pa da attacco avversario]
    MAGO
    APPRENDISTA
    hufflepuff — 2007— rebelMentre la notte s'accende
    come le sigarette che mi fumo,
    una coltellata
    coltellata
    gazzelle
    moonmaiden, guide us


    (2) DIFESA MIMMO (mimmo + mona): sposta il piede ???

    (3) DIFESA ICTUS (ictus + mimmo): spallata per spostarlo
    ATTACCO SIMONA (mimmo): gomitata
     
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    le lame mortali non hanno clemenza nè compassione per i nemici, e la loro furia va a discapito di loro stessi.
    Figurarsi un po’. Strappare la lama dalla spalla del nemico, con tanto di goccioline di sangue a cadere esteticamente ad arco, fu soddisfacente come un video di ASMR. Malgrado fosse una grande fan delle armi da taglio, non aveva mai davvero colpito qualcuno con una spada – nel suo tempo libero, preferiva i coltellini da lancio – e doveva dire di essere soddisfatta dalla sensazione della lama a penetrare nella carne. Ten out of ten, would recommend. Sorrise trionfante, un passo indietro ed un’occhiata compiaciuta a Mona – aveva visto? aveva visto?! - prima di richiamare l’attenzione di Mimmo nell’unico modo conosciuto all’indelicato animo di Bennett Meisner. «LAMPIONCINO SDERENATO!» e corsa incontro al ricciolino, come se non si trovassero in un campo di battaglia, perché era una fiera sostenitrice del riconoscere un buon lavoro di squadra, quando presente. Il pugnetto non bastava, voleva qualcosa di più intenso, e quindi saltò per sbattere il petto contro quello del forse-Linguini-o-forse-sono-solo-razzista. «daje squadra daje» non avrebbe detto questa la vinciamo perché sapeva come sarebbe andata a finire, ma il pensiero era quello. Non era forse l’inizio a segnare la riuscita di una missione…? Le statistiche erano a loro favore, avevano tutte le classi del caso: il tank (mimmo) l’assassino (mona) l’adc (ben) il support (ictus) e… un Silverhand, che aveva un fucile fichissimo ed una serie necessità di lavarsi i capelli, ed un prof, a cui diede automaticamente il ruolo di mentore. Tutti gli eroi ne avevano bisogno, e sperava che il Vaughan non avrebbe deluso le sue aspettative.
    Di sicuro, l’avrebbe fatto: era pur sempre un uomo.
    Asciugò il sudore dalla fronte con il dorso della mano, la lingua a guizzare sulle labbra. Quel… caos, non era qualcosa a cui la scuola l’avesse abituata. Tutti i loro duelli, oltre ad essere stati simulati, erano ordinati, precisi. Seguivano un pattern specifico, mossa e contro mossa. Lì? Lì c’erano solo persone, e proiettili, e stavano sparando a Mona -
    stavano sparando a Mona?
    La Meisner non era mai troppo lontana dalla Benshaw come un satellite con il proprio pianeta, e le bastò girarsi per buttarsi su di lei, spingendola a terra. Tenne una mano sotto la nuca della Corvonero, così che non colpisse la testa al suolo, ed un braccio premuto sul terreno per allentare la caduta. «bu» le sorrise, chinandosi per darle un bacino sulla punta del naso. Un momento di tenerezza di breve durata, perché era Ben, ed aveva una missione.
    Nello specifico, fare brutto al tizio che già aveva accoltellato in precedenza. Come osava avvicinarsele? Cosa – cosa voleva da lei. Solo perché era alta un metro e cinquanta, non significava che avrebbe subito le sue brutali angherie. In un gesto di sfida, afferrò la scimitarra a due mani e rimase ferma al suo posto, rispondendo alla spallata con un’altra spallata. Approfittando della spinta, avrebbe poi piroettato su se stessa, e grazie alla vicinanza che l’altro avrebbe cercato, avrebbe provato ad infilzarlo allo stomaco con la lama affilata della sua scimitarra scintillante.
    bennett
    meisner

    ok
    (powerpoint transition to a photo of your grave)
    rogue
    lame mortali
    strega
    LEADER
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    I want to
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    I won't lose
    rebel child
    dylan
    Mother of Night, darken my step



    (20) DIFESA MONA (raph + ben): atterra (su) mona ♥
    (8) DIFESA BEN (ben + raph): RISPONDE ALLA SPALLATA
    ATTACCO GARNET (ben + mona): e prova ad affettarlo allo stomaco!!!

    CODICE
    <b>(20) DIFESA MONA (raph + ben):</b>
    <b>(13) DIFESA EDDIE (mona + ictus):</b>

    <b>(8) DIFESA BEN (ben + raph):</b>
    <b>ATTACCO GARNET (ben + mona):</b>

    <b>(2) DIFESA MIMMO (mimmo + mona):</b>
    <b>ATTACCO HEIDI (raph + ictus):</b>

    <b>(3) DIFESA ICTUS (ictus + mimmo):</b>
    <b>ATTACCO SIMONA (mimmo):</b>
     
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    i luminari offrono le proprie conoscenze e abilità in favore del bene comune. ottimi guaritori, mirano a proteggere i compagni contro le intemperie del campo da guerra.
    All’alba delle 16:19 Sara si accorge di non aver fatto il codice. Vabbè. Il clima, in quel di Modena, era ormai del tutto simile a quello dello Ski Lanka e, anzi, forse il tasso di umidità era persino peggiore. Ictus era stato temprato dalle estati a Bodie prima e all’orfanotrofio indiano (??? Chissà se lo è davvero. Nel mio cuore lo è, ma forse mi confondo solo con il bordello di Lapo. Chissà. Chiediamo l’aiuto del pubblico – Del, dov’era?), ma, a ogni passo, accusava sempre di più l’opprimente cappa di afa che gli bloccava il respiro a metà della gola, impedendo all’ossigeno di raggiungere davvero i polmoni.
    O forse era l’idea di starsi avvicinando sempre di più alla guerra. La consapevolezza che, in giro per il mondo, nella stessa, identica, orribile situazione, c’erano i suoi amici. C’era Erisha.
    Non è che non avessero mai litigato prima di allora. Era successo tante volte, com’era normale, sano accadesse. Ma quell’ultima discussione era stata diversa. Ancora prima di aprire bocca sapeva già quale sarebbe stato l’esito, e non perché una qualche anima chiaroveggente gliel’avesse svelato. Sapeva ciò che era giusto, e soprattutto ciò che Erisha riteneva giusto. Sapeva che non si sarebbe tirata indietro, e che, stavolta, lui avrebbe fatto lo stesso. Perché non poteva essere altrimenti.
    Ma questo non gli aveva impedito di piangere di rabbia, di frustrazione, di paura, soprattutto, a ritmo con le martellate di Delilah sulla sua mazza (di lei, non di lui. Eh.). Una lacrima per ogni chiodo. (Se Sara avesse postato nella preq, ma sappiamo tutti che è una persona orribile.)
    Si chinò per evitare che l’ennesimo ramo gli arrivasse in faccia, guardandosi bene dal far notare a Ben che il suo aiuto nell’accoltellare le piante era sì preziosissimo, ma sì e no dal bacino in giù. In fondo era abituato a camminare sempre mezzo curvo, sentendosi sempre troppo alto, troppo fastidioso, troppo di troppo, per cui non gli pesava poi così tanto. E stare in quel modo alle spalle delle due corvonero gli dava l’idea di essere pronto a proteggerle, a fare loro da scudo, quando ce ne sarebbe stato bisogno.
    Peccato che, fino a quel momento, fosse successo esattamente il contrario.
    I mercenari, o qualsiasi cosa fossero, erano saltati fuori dal nulla e non avevano perso tempo. Non era riuscito a non fissare lo stormo di anime che si portavano dietro, un monito di tutte le persone che avevano già ucciso. Si domandò se fossero tormentati, almeno un po’, da quelle presenze, ma a giudicare dalle loro espressioni vuote capì che non doveva essere così.
    Per la prima volta da quando avevano messo piede nella giungla, Ictus si sentì rabbrividire.
    Ma poi Mona (MONA!) era intervenuta, senza battere ciglio, per lui. Anche Eddie, d’accordo, ma Mona!!! Quel 18 l’aveva proprio sentito nel cuore. Sorrise grato all’amica e all’uomo, cercando poi di imbracciare l’arco un po’ goffamente. Si sentiva (era) decisamente inutile, ma tentò comunque di fare del suo meglio. A partire dal chiedere a una delle anime che seguivano Dilovar quale fosse il suo punto debole. Annuì serio e si schiarì la voce guardando il mercenario negli occhi: «Ti ricordi di Lucky? Non è stato tanto fortunato, avendo te come padrone… L’hai lasciato morire, Dilovar. È caduto in quel pozzo asciutto nel bosco… Ti chiamava. Ti chiamava e tu l’hai lasciato morire». Riesumare i traumi della gente non era esattamente la sua attività preferita, ma se poteva servire a non far gambizzare – o peggio – uno dei suoi compagni, doveva mandare giù l’amaro e farselo andare bene.
    Sperando di non essere caduto per la spallata di Mimmo («Grazie amo!»), tentò di dare il cinque a Simona per evitare che lo prendesse in faccia – o forse no, difficilmente era abbastanza alta da arrivarci. «Attenti», avvisò i compagni, prendendo la mira con l’arco. Quello era l’unico sport, sempre che di sport si potesse parlare, in cui non era un disastro completo e, nelle settimane precedenti, si era fatto ulteriormente addestrare da tutte le anime arciere volenterose che aveva trovato. In effetti avrebbe potuto chiamarle a raccolta anche adesso, ma per una (1) volta decise di fidarsi di sé stesso e mirò alla fronte di Heidi.
    Benedictus
    Deogratias

    and tonight faith
    just ain’t enough
    sentinella luminare
    [cura 10-15 ps]
    SPECIAL
    MATRICOLA
    18 y.o. — ben10 — mediumfear’s a powerful thing
    it can turn your heart black you can trust
    it’ll take your God filled soul
    and fill it with devils and dust
    devils & dust
    bruce springsteen
    Mother of Night, darken my step



    (13) DIFESA EDDIE (mona + ictus): parla a dilovar della sua più grande debolezza
    ATTACCO HEIDI (raph + ictus): le scocca una freccia in fronte
    (3) DIFESA ICTUS (ictus + mimmo): dà il cinque a simona



    CODICE
    (20) DIFESA MONA (raph + ben)
    (13) DIFESA EDDIE (mona + ictus)

    (8) DIFESA BEN (ben + raph)
    ATTACCO GARNET (ben + mona)

    (2) DIFESA MIMMO (mimmo + mona)
    ATTACCO HEIDI (raph + ictus)

    (3) DIFESA ICTUS (ictus + mimmo)
    ATTACCO SIMONA (mimmo)


    Edited by the goblin. - 14/4/2024, 17:35
     
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    si dice che sulle teste dei seguaci di arda vegli la dea da cui prendono il nome. queste abili sentinelle mirano ad indebolire il nemico e darlo in pasto ai loro alleati.
    Sono un professore di Cura delle Creature Magiche, è ovvio che sono abituato a stare in mezzo alla natura.
    Falso, falsissimo.
    Raphael era un uomo di città, prima di qualsiasi altra cosa. Le praterie e il ranch che aveva a casa non contavano, non potevano nemmeno lontanamente essere comparate alla vegetazione cingalese. Era anche vero che il Vaughan era abituato ad adattarsi alla situazione, a wing it quando non c’era altra alternativa. Aveva accettato il fatto di essere stato mandato in missione con dei ragazzini –peggio, dei suoi studenti– e un altro uomo. Parlavano di memes. Ma che ne sapeva lui, di Nicki Minaj. In un senso astratto e metafisico? Certo che sì, era un grande fan. Ma di certo non aveva idea di cosa c’entrasse con lo Sri Lanka. Si sentiva come quando entrava in sala professori e trovava Eugene e Nathaniel a confabulare da soli di cose che solo loro potevano comprendere, ma dieci volte peggio perché non poteva fare dietrofront e fingersi impegnato da un’altra parte. «se vi si inceppa qualcosa mentre ci ingaggiano vi potrebbe costare la vita, assicuratevi di avere tutto e occhi aperti» Raphael, che stava chiudendo la fila con il suo fucile in mano, assolutamente unbothered prima di quel momento. Raphael, che dovette prendere un respiro profondo ed appellarsi alle divinità della foresta per rimanere calmo.
    Innanzitutto, chi cazzo sei.
    E poi quelli erano i suoi studenti, li aveva preparati al meglio alla vita.
    Quando lo sentì riferirsi al fuckin’ Afghanistan non poté che sollevare gli occhi al cielo, un sorriso beffardo a piegare le labbra– oh, ok. Era uno di quelli, ora era tutto più chiaro. Raphael conosceva abbastanza soldati da aver capito il tipo, ma almeno era sollevato dal fatto che sapesse il fatto suo. Era un po’ vecchio eh………però meglio se si buttava in prima linea. Quando il fuoco nemico iniziò a colpirli, scattò anche lui in avanti per proteggere il resto della squadra, che sapeva bene
    benissimo
    cosa sarebbe successo se non li avesse portati a casa vivi.
    Aveva avuto il piacere di parlare con Nelia e Cherry.
    Quindi, quando vide il primo nemico muoversi in direzione delle ragazzine, fu automatico avventarsi su Garnet. Lo sorprese da dietro, il braccio a scattare in avanti e a stringersi contro la sua gola per tirarlo indietro e momentaneamente interrompere il flusso d’aria ai polmoni. Allentò la presa per aggrappare la mano sul colletto, l’altra a stringere il braccio per dargli un ultimo spintone verso Constans in modo da ostacolare l’altro uomo. Infine, decise di ripagare il fuoco con il fuoco, aprendo una pioggia di proiettili in direzione di Heidi.
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    1988 — cdcm prof — AK-47I used to be a real go-getter
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    (8) DIFESA BEN (ben + raph) avvolge il braccio attorno alla gola di garnet e lo tira indietro

    (20) DIFESA MONA (raph + ben) butta garnet contro constans

    ATTACCO HEIDI (raph + ictus) le spara

    10/80 munizioni
     
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    più comunemente conosciuti come flank, i sanguinari si occupano di indebolire il nemico con attacchi rapidi così da poter sferrare gli ultimi colpi fatali con facilità.
    Mona Benshaw era così perfetta che pure quando non si impegnava riusciva ad ottenerne risultati ottimali — persino quando il suo intento era tutt'altro. Aveva cercato di colpire Ictus, non di salvarlo, e invece.
    A Ben, però, rivolse un sorriso morbido e non artificiale, sapendo che sarebbe stata contenta del suo aver portato in salvo uno dei bens, e ahimè, rendere felice la Cacciatrice era la vera priorità della Benshaw, checché ne dicesse.
    Nella vita, e ancora di più in quel preciso momento dove le alternative erano, appunto, un Ictus (anche letterale), un prof, un vecchio dai capelli unti, un Mimmo.
    Il sorriso, nonostante la situazione, si allargò in automatico nel vedere la mora spillare il primo sangue della giornata, e si fece ancora più morbido — qualcosa che raramente si vedeva sul viso della strega, e quasi sempre solo in relazione alla Meisner.
    Stava per dirle qualcosa, farle pollice alto o darle un bacino sui capelli per essere stata così brava, ma Ben la precedette, afferrandola con delicatezza e buttandola a terra. Vi dirò, essere schiacciata dal peso familiare della Meisner non era male, le ricordava una delle tante serate passate nel dormitorio corvonero *moon*
    «heilà» la salutò, accettando bacino sul naso e facendosi poi aiutare a rimettersi in piedi. «ci vediamo al prossimo giro» pinky promise!
    Nel frattempo, aveva altro da fare — tipo difendere (ancora?!) il vecchio da morte quasi certa; per farlo, Mona alzò la bacchetta verso il nemico e lanciò un everte statim, prima di piroettare su se stessa e, facendo uso di anni e anni di allenamento, si dilettò in una ruota a mezz'aria senza poggiarsi con le mani (perché era così figa) e nell'atterrare diede un calcio a Garnet, poi prese Mimmo per un braccio e lo tirò via.
    «siamo a due» al terzo, lo avrebbe colpito lei💕
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    2006 — ben10 — corvonero (balestra)don't you ever make angels cry,
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    devil is a woman
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    balestra: 6/8

    (13) DIFESA EDDIE (mona + ictus): everte statim
    ATTACCO GARNET (ben + mona): calcio a mezz'aria
    (2) DIFESA MIMMO (mimmo + mona): lo sposta per un braccio


    CODICE
    <b>(20) DIFESA MONA (raph + ben):</b>
    <b>(13) DIFESA EDDIE (mona + ictus):</b>

    <b>(8) DIFESA BEN (ben + raph):</b>
    <b>ATTACCO GARNET (ben + mona):</b>

    <b>(2) DIFESA MIMMO (mimmo + mona):</b>
    <b>ATTACCO HEIDI (raph + ictus):</b>

    <b>(3) DIFESA ICTUS (ictus + mimmo):</b>
    <b>ATTACCO SIMONA (mimmo):</b>
     
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    raphael28 pa30 pd87 psARMA: fucile
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    mona*25 pa18 pd55 psARMA: balestra 6/8
    mimmo10 pa18 pd40 psARMA: scudo
    eddie17 pa15 pd35 psARMA: ak-47 70/80
    ictus9 pa14 pd27 psARMA: arco | medium
    mahalia30 pa30 pd79 psattacco: 26 (raph)pistola | onde sonore
    garnet25 pa30 pd60 psattacco: 6 (ben)pistola
    constans20 pa25 pd80 psattacco: 20 (mona)pistola
    heidi15 pa20 pd22 psattacco: 15 (mimmo)pistola | assorbimento cinetico
    dilovar15 pa20 pd41 psattacco: 5 (eddie)pistola
    simona10 pa15 pd45 psattacco: 8 (ictus)pistola


    [ MONA: -5PS. Prossimo ps perso: 15.04. ]
    CITAZIONE
    il danno subito dal pg sarà uguale o superiore ai 5ps, il danno non verrà sottratto dai ps del pg stesso; al fateggio successivo, però, verrà estratto un dado 6-10pa il cui risultato sarà sommato ai ps persi al giro precedente, e solo a quel punto verranno scalati i ps totali.

    (20) DIFESA MONA (raph + ben): 12 + 3 = 15 (-5ps)
    Doveva succedere, prima o poi. Ed è successo. Il proiettile ti colpisce, ma non senti... il bruciore di un'arma da fuoco. Hai sentito l'impatto, certo, ma cercando sulla pelle non troverai alcun foro d'entrata, nè d'uscita.
    In compenso, sentirai... qualcosa. Qualcosa di piccolo, sotto pelle. Si muove.
    (13) DIFESA EDDIE (mona + ictus): 10 + 10

    (8) DIFESA BEN (ben + raph): 9 + 19 = 28 (+20pa)
    ATTACCO GARNET (ben + mona): 2+19+20 = 41pa
    DIFESA GARNET: 19pd (-22ps)
    Oh, ben (affectionate) sei proprio pippa, ma Mona salva - perfino nelle sue condizioni - la giornata. Garnet schiva con non curanza la scimitarra, ma nulla può contro la freccia di Mona, precisa precisa al braccio già ferito di prima, ormai inutilizzabile.

    (2) DIFESA MIMMO (mimmo + mona): 4 + 13 = 17 (+15)
    ATTACCO HEIDI (raph + ictus): 24 + 9 + 15 = 48
    DIFESA HEIDI: 10pd (-38ps)
    Devastata. Prova a schivare la freccia di Ictus, ma le si conficca in una spalla. Figurarsi se riesce ad evitare il proiettile di Raph, dritto dritto al ventre. è una pozza di sangue e dolore, ma non demorde.

    (3) DIFESA ICTUS (ictus + mimmo): 7 + 17 =24 pd (+21)
    ATTACCO SIMONA (mimmo): 7+21 = 28pa
    DIFESA SIMONA: 13 (-15ps)
    Una... gomitata ad effetto, dritta nelle costole. Le togli il fiato, e gliene incrini almeno una.

    MONA: Constans non ti spara più, ma cerca di colpirti in faccia con il calcio della pistola.
    EDDIE: Dilovar prova a spararti, ancora.
    BEN: a Garnet forse un po' piaci, perchè prova a darti un'umile spintarella.
    MIMMO: Heidi che fa? ti spara, ovvio.
    ICTUS: E Simona? certo, ti spara.
     
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    si dice che sulle teste dei seguaci di arda vegli la dea da cui prendono il nome. queste abili sentinelle mirano ad indebolire il nemico e darlo in pasto ai loro alleati.
    Raphael era stato per qualche attimo ipnotizzato dal Monet Show, il suo cuore da padre sinceramente incuriosito da qualsiasi cosa stesse succedendo tra le ragazze. Si guardò intorno cercando di incrociare lo sguardo dei suoi compagni come a chiedere sono sempre così?; forse avrebbe dovuto saperlo, essendo loro professore, ma aveva di meglio da fare in classe che spiare i suoi studenti. Tipo, boh, lavorare. Nah haha jk, ma per chi l’avete preso. «stai…bene?» notò la carnagione di Mona assumere una particolare sfumatura pallida, anche se non era sicuro fosse per il proiettile che l’aveva sfiorata o altro. Nel dubbio, Raphael avrebbe fatto l’adulto badger per una volta. Eh terribile, però gli toccava. A proposito di ragazzini, al suo fianco Ictus stava facendo….cose…. «Ti ricordi di Lucky? Non è stato tanto fortunato, avendo te come padrone… L’hai lasciato morire, Dilovar. È caduto in quel pozzo asciutto nel bosco… Ti chiamava. Ti chiamava e tu l’hai lasciato morire» «yikes, deogratias» non si poteva dire che ci andasse leggero, la madonna. Gli offrì comunque un cinque da battere per l’ottimo lavoro fatto nel colpire il nemico «ottimo lavoro, però» era più una domanda che un’affermazione convinta, ma andava così quando uno parlava di cani morti, ci si metteva un po’ a riprendersi. Quei bastardi nei nemici però non sembravano mollare la presa, tornando più agguerriti di prima nonostante le pallottole nel ventre. «certo che siete dei bastardi tosti» imbracciò il fucile e curvò le labbra in un ghigno affamato, aveva giusto bisogno di praticare la sua accuratezza di tiro «ma meglio, se no sarebbe troppo noioso» premette il dito sul grilletto, aprendo il fuoco su Mahlia senza aspettare che questa potesse ricambiare il favore per prima. Poi, vedendo che il Malatesa era stato lasciato scoperto, sprintò nella sua direzione per afferrarlo per il braccio e strattonarlo verso di lui «attento, malatesta, prendere una pallottola è molto poco divertente» cosa? «così dicono» ah ecco. Ma tanto Mimmo correva i suoi stessi rischi ad essere un ribelle, quindi tutto gucci. E sapete cosa? Non aveva ancora finito, aveva ancora un’ultima cosa da fare. E perché proprio pavoneggiare davanti al vecchio. Non era l’unico che sapeva usare le armi, e glielo avrebbe fatto vedere. Si avvicinò in un momento in cui Dilovar era distratto, springando nella sua visuale all’ultimo secondo per portare il calcio del fucile di prepotenza sul suo naso, magari rompendolo. TAAAC.
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    (26) DIFESA RAPH (raph + mona): spara

    (15) DIFESA MIMMO (mimmo + raph): lo sposta

    ATTACCO DILOVAR (eddie + raph): calcio del fucile sul naso

    14/80 munizioni
     
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52 replies since 13/4/2024, 23:00   827 views
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