mannaz

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    MANNAZ
    edward moonarie - olga ivanovska - séraphine desjardins - richard quinn - troy bolton - john ming-yue campbell


    Venerdì, 3 Maggio 2024. Ore 9:00 AM.
    Il Ministro della Magia Kimiko Oshiro, impassibile, vi osserva dal pulpito marmoreo dell'atrio del Ministero.
    Non vi conta. Non le interessa né quanti siate, né perché lo stiate facendo. La sua è una mente logica, nuda delle emozioni che vi hanno guidato verso quella missione. Lei pensa solo … a cosa pensa? Ci sono giorni in cui è certa della propria posizione. Bisogni, necessità. Ambizioni. Ci sono mattine in cui si sveglia e sa che deve tenere le spalle dritte e la schiena contro il muro; altre in cui sa che il pugnale non lo può evitare, e lo accompagna lei stessa fra le scapole.
    Ed altre mattine in cui …in cui?
    Non vi sembra scossa, o diversa dal solito. Dopotutto, non vi permetterebbe mai di cogliere qualcosa di inusuale sul proprio viso, conscia che ogni pozza d'ombra fosse vista dai propri nemici (e amici) come cedimento.
    La Oshiro, semplicemente, non poteva permettersi di apparire diversamente.
    Batte le palpebre, puntando la bacchetta alla gola per amplificare il suono della sua voce. I Consiglieri le avevano suggerito di passare all'altro lato per trasmettere un chiaro ed univoco messaggio alle masse con un completo e cieco supporto ad Abbadon. Kimiko sapeva avessero ragione, così come sapeva che avrebbe preferito amputarsi una gamba piuttosto che perdere il suo status da strega.
    Il suo discorso echeggia, rimbalzando per l’intero atrio. Vi sembra di sentirlo doppio, triplo. Lo sentite quasi sotto pelle.
    «Ci muoviamo insieme per neutralizzare una minaccia comune», vi dice.
    «Ci muoviamo insieme perchè abbiamo tutti perso qualcuno», continua.
    I sottufficiali dell’Esercito vi hanno già divisi in gruppi, ciascuno con una meta differente da raggiungere. Ognuno a seguire coordinate diverse: Caraibi, Sierra Leone, Guyana, Laos.
    I Sei, vi guidano nello Sri Lanka.
    «Abbiamo lottato per essere quel che siamo oggi, e non permetteremo a nessuno di togliercelo».
    Una pausa.
    Krystal, Vice Ministro britannico, è colei che vi guiderà al primo stadio della missione. Vi indica uno dei camini davanti al quale mettervi in fila.
    La voce di Kimiko Oshiro non trema.
    «Per Abbadon».
    Sabine inspira dalle narici, osservandovi dalle ombre dietro al pulpito. Invisibile ad occhio nudo, e non rintracciabile con l'utilizzo dei poteri, bisbiglia all'orecchio di Kimiko Oshiro cosa dire, e come farlo.
    Quasi sorride, vedendovi prendere parte alla missione. Riflette sul seguirvi.
    Vorrebbe farlo.
    Sa qual è il suo posto, però: guardare.
    Guardare, e non toccare.

    Aprite gli occhi sull'entro terra dell'isola. L'odore del mare riuscite a sentirlo - distante, appiccicoso - ma non potete vederlo dalla vostra posizione. Il posto in cui vi trovate, sembra ... sbagliato. La natura stessa pare rigettarlo, troppo alieno alla propria conformazione: un accampamento di decine e decine di tende, dalle quali maghi e special escono e rientrano senza neanche guardarvi in faccia. Loro sono la squadra che è stata mandata prima ad esplorare, quanto possibile, i dintorni. La prima cosa che notate, è che ci siano troppe tende, per così poche persone.
    Nessuno di voi fa domande.
    Krystal vi sorride, fredda e professionale come una lampada al neon. Vi informa su come sarà organizzata la missione: sarete divisi in gruppi più piccoli, a cui sono state affidati percorsi specifici per raggiungere uno stesso traguardo. Grazie ai Sei, siete tutti a conoscenza della destinazione di partenza. Il resto? La domanda aleggia, ma la Coke non accenna a voler rispondere.
    Nessuno sembra saperlo, eccetto loro. Nel momento stesso in cui mettono piede in Sri Lanka, esattamente come sospettavano i vertici, John, Corvina, Amaranth, Liam e Adrian, sanno dove andare. Non sanno come, o perchè, ma lo sanno, e tanto dovrà bastarvi.
    Un incantesimo di localizzazione viene castato dal Vice Ministro sulle mappe della zona cedute a ciascun gruppo. Chiunque della vostra squadra indosserà il fischietto, apparirà sulla mappa come puntino colorato. Non sa indicarvi con precisione dove arrivare, così come non sanno farlo i superstiti del Lotus, ma sanno in quale direzione muoversi - e le mappe di tutti, legate a loro con un blando incantesimo di suggestione, con loro.
    Il primo che arriverà a destinazione, vi dice, dovrà inviare un segnale, così da evitare una perdita di tempo agli altri partecipanti. Ciascun gruppo avrà un punto di partenza differente, così da avere più possibilità di coprire l'intera zona e scoprire qualcosa sul loro nemico. Vostro. Vostro, nemico.
    A ciascuno di voi viene fornito uno zaino con cibo per un paio di giorni, ed una borraccia auto-riempiente, perchè nessuno sa quanto durerà la missione. Tende non dissimili a quelle che vi circondano ora. Una mappa. Un fischietto per gruppo.
    Un augurio: ci rivediamo dall'altra parte, reclute.

    Il vostro gruppo viene inviato verso est : da lì in poi, è fra voi e la mappa.
    Facendovi strada, fisicamente, attraverso la fitta vegetazione dello Sri Lanka, non vi stupisce affatto che quella località sia stata scelta per nascondere qualcosa: non c'è alcun segno del passaggio dell'uomo. Neanche un sentiero entro cui camminare. Solo radici, e fronde basse. Il fruscio di piccole creature che si spostano al vostro passaggio. I minuti diventano ore, e le ore vi sembrano giorni interi mentre il sudore scivola lungo la schiena.

    Arrivate presso le sponde di un lago di modeste dimensioni, notate, dal momento che riuscite perfettamente a vedere verso la sponda opposta. Non dovete attraversarlo, ma continuare lungo il suo perimetro e risalire poi leggermente verso nord — o, perlomeno, così vi dice la mappa che state seguendo. Non sapete quanto fidarvi, nessuno sembra avere le idee chiare su quale sia la meta finale, e ci si affida al momento e a quelle poche informazioni che si è riusciti a mettere insieme.
    Uno di voi, però, sembra più certo degli altri: John, che anche quando voi vi fermate a osservare le linee tracciate sulla mappa che vi hanno fornito, vi suggerisce che sia la via giusta. Non sa come, né perché proprio lui, ma sa che quell’informazione è giusta: dovreste fidarvi, e seguirlo. Che altre opzioni avete? Intorno a voi, c’è solo la natura selvaggia, e alle vostre spalle la distesa azzurra del lago.
    Proseguite, dunque, e pochi metri più a nord trovate — sì, è a tutti gli effetti una rimessa; non sembra molto stabile, con le sue pareti di legno resistente abbastanza da permettergli di rimanere in piedi fino a quel momento, e la sua porta accostata. Ad occhio e croce, la casupola non vi sembra abbastanza grande per nascondere pericoli, sembra solo un magazzino per remi, reti, canne da pesca. Saranno anni che nessuno la utilizza più, e la spessa catena a terra, ai piedi dell’uscio, è così arrugginita che consolida quell’idea.
    Tuttavia, non riuscite a scacciare quella sensazione che ci sia qualcosa di sbagliato, in quella situazione. In quel posto. Qualcuno, magari, proverà a farlo notare, e voi altri vi ritroverete costretti ad annuire, trovandovi d’accordo; ma non c’è tempo.
    Sentite un sibilio perforare l’aria densa intorno a voi, e poi il primo coltello che si pianta vicinissimo al piede di Serah.


    troy15 pa38 pd90 psARMA: tridente | chiaroveggenza
    edward27 pa25 pd75 psARMA: fucile
    richard20 pa28 pd80 psARMA: arco corto
    séraphine25 pa17 pd55 psARMA: pistola semiautomatica | aerocinesi
    olga20 pa13 pd35 psARMA: coltello
    john5 pa13 pd30 psARMA: bisturi
    magnetocineta30 pa--150 psATTACCO: 2 (dick)
    wilhelmina30 pa30 pd110 psattacco: 15 (troy)pappenheimer
    azaria25 pa30 pd100 psattacco: 20 (eddie)forca da guerra | acidocinesi
    theobald25 pa30 pd100 psattacco: 13 (dick)katana
    diana20 pa25 pd80 psattacco: 1 (serah)martello d'armi
    nowell15 pa20 pd60 psattacco: 13 (olga)mitragliatrice
    marina10 pa15 pd60 psattacco: 9 (john)francisca | empatia


    TROY: wilhelimina cerca di infilzarti come uno spiedino.
    EDDIE: anche azaria si avvicina, ma il suo intento è quello di prenderti il braccio e corroderlo fino all'osso.
    DICK: theobald ti lancia uno stupeficium.
    SERAH: anche diana parte con la magia, lanciandoti un incarceramus.
    OLGA: nowell apre il fuoco, e ti spara a raffica.
    JOHN: marina tenta di falciarti con la francisca




    ┉┉┉ info. potete fare un solo attacco per post, e massimo due difese. A meno che non ci sia un solo PNG, solo un massimo di due PG può attaccare lo stesso nemico. Vi ricordo sempre di parlare al condizionale, e mai auto determinare le vostre mosse. Più postate più potrete guadagnare PE, e viceversa.
    Ricordate che potete usare solamente incantesimi del vostro livello [INCANTESIMI - POTERI]. In merito al BONUS DI CLASSE (guerriero, etc) potrete usarlo una sola volta a settimana, e sarà considerata azione bonus oltre ai vostri tre slot (per ntenderci: difesa - difesa - attacco - bonus di classe) (link ai bonus di classe). Vi ricordo anche dell'esistenza dei bonus di genere:
    CITAZIONE
    BONUS DI GENERE sono tutti quei bonus che derivano dalla natura di un potere specifico, o di un incantesimo.
    Come potete notare dalla LISTA POTERI, ciascun potere ha delle potenzialità specifiche ed uniche che offre vantaggi durante il combattimento (es: aumento di PA o PD) limitate nel loro uso da post di riposo.
    Anche i maghi possono usufruire di bonus specifici in base all'incanto scelto:
    - INCANTESIMI OSCURI: + PA / - PD (da aggiungere secchi all'estrazione)
    matricole e apprendisti: +1 pa / - 1 pd
    mago, leader e master: +2 pa / - 1pd
    - INCANTESIMI DIFENSIVI: - PA / + PD (da aggiungere secchi all'estrazione)
    matricole e apprendisti: -1 pa / + 1 pd
    mago, leader e master: - 1 pa / +2 pd
    - INCANTESIMI DI GUARIGIONE: 1-* PS (da estrarre)
    matricole e apprendisti: da 1 a 5 ps
    mago, leader e master: da 1 a 10 ps
    Indipendentemente dal tipo (se special o maghi) i bonus di attacco o difesa, devono essere utilizzati all'interno dell'azione come attacco o difesa. Quelli che, invece, danno bonus di altro genere (esempio: guarigione, preveggenza, viaggi nel tempo), devono avere un'azione a parte. ATTENZIONE! Usare un bonus PA/PD significherà, per equilibrio universale, avere il malus nella categoria opposta (ESEMPIO: attacchi con un crucio, difendi cercando di schivare. al tuo attacco verrà aggiunto 1pa, ed alla tua difesa verrà tolto 1pd). Tutti i bonus di genere, per essere nuovamente utilizzati, hanno bisogno di post di recupero, ovverosia bisogna scrivere *tot* post dove non vengono usati, prima di poterne usufruire ancora.
    BONUS RESISTENZA (+PD/-PA) O FORZA (+PA/-PD): 3 POST
    RIGENERAZIONE O GUARIGIONE, I VIAGGI NEL TEMPO O PREVEGGENZA: 4 POST
    ATTACCHI/DIFESE AD AREA (ALTRI NON SPECIFICATI): 5 POST

    Dopo 48 ore dall'ultimo fateggio, se il vostro PG non viene difeso da altri personaggi e non avete postato per difendervi autonomamente, ai vostri PS ne verranno sottratti tanti quanti sono i PA dell'avversario (es: Tizio attacca Sempronio con un Expelliarmus da 10 PA; Sempronio non si difende entro le 48h, quindi ai suoi Punti Salute di partenza, ne vengono sottratti 10). Nel caso si dovesse arrivare a 0 PS il pg rimane "bloccato" per 48 ore durante le quali non può postare; dopo le 48h, può riprendere a postare, ma con la metà dei punti salute.

    ➞ combo. gli attacchi/le difese combo fra più personaggi, devono essere postati a massimo due ore di distanza.

    ➞ spoiler. specificate sempre sotto spoiler l'attacco/la difesa + numero munizioni usate.
    - fucili d'assalto: capienza 80 colpi (ogni volta che sparate, dovrete estrarre un 1d10 per vedere quanti proiettili usate); finiti gli 80 colpi, prima di ricaricare con nuove munizioni, dovrete fare un (1) post di riposo in cui ricaricate l'arma. Partite con 80/80
    - semiautomatiche (e arco/balestre): 8 colpi. Conclusi questi, post di riposo in cui non usate l'arma e la ricaricate. Partite con 8/8

    ➞ è obbligatorio. mandare del tutto K.O. i nemici, quindi farli arrivare a 0 PS.
    Se non riuscirete a concludere l'ostacolo in tempo, ve lo trascinerete anche a settimana successiva, quindi l'accanimento terapeutico è caldamente consigliato. Se, al contrario, riuscirete a finire prima delle 00:00 del 21/04, avrete la possibilità di raccogliere BONUS che potranno influenzare i punti (attacco; difesa; salute) del vostro personaggio.

    ➞ l'ostacolo. il magnetocineta ad ogni fateggio farà un attacco bonus contro un pg estratto casualmente: questo attacco può essere difeso con un'azione bonus, da parte di qualsiasi pg, ma non in combo; se la difesa supera l'attacco, quest'ultimo verrà rispedito al mittente, che lo subirà in pieno. Il magnetocineta non potrà essere attaccato direttamente fino a che tutti i png non saranno messi ko.

    avete tempo fino alle 23:59 del 20/04 per postare.



    Edited by ad[is]agio - 14/4/2024, 00:18
     
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    i berserker hanno la violenza nel sangue. scatenano la loro furia sul nemico con efferatezza, incuranti della propria salvaguardia
    «ma cristo»
    quanto gli rodeva.
    provava un profondo risentimento verso se stesso, il moonarie, e non si può dire che succedesse spesso «lo sapevo. lo sapevo» un fischio tra i denti, la lingua spinta con forza contro l'arcata superiore. aveva fatto un errore, un passo falso! , e ora ne pagava le conseguenze: spinse via una fronda bassa con la forza rabbiosa di chi è appena finito a debito con l'universo, i piedi battuti sul terreno umidiccio in uno scalpiccio di foglie. infantile, forse, ma quando mai Eddie era stato qualcosa di diverso — ne aveva tutte le ragioni del mondo, in ogni caso «dimentico la macchina fotografica a casa e guarda dove ci mandano!» la logica lasciava pensare stesse parlando con Richard Quinn, avendo l'uomo al proprio fianco (perché dick aveva stabilito di doverlo tenere sotto controllo, possibilmente legato e imbavagliato. promesse, promesse), ma il proprio disappunto Eddie ci teneva a esprimerlo a tutti.
    i suoi compagni di gita 💕
    non ne faceva una da un sacco di tempo e non poteva nemmeno imprimere per sempre su pellicola i bei momenti passati insieme «certo che potevi renderti utile e ricordarmelo» questa volta sì, le iridi cerulee si posarono sul professore di storia della magia, l'offesa ad ardere come fiamme vive nelle pupille dilatate. questione di un istante, però: il broncio di sciolse in un sorriso, peggio il secondo del primo, e con la mano libera gli diede un buffetto sulla guancia.
    pace fatta, e senza nemmeno bisogno che Richard aprisse bocca.
    proseguì tra un «oohhh» e un «la cincia!» indicando punti a caso nella vegetazione fitta con la canna del fucile — meglio non chiedersi se avesse inserito o meno la sicura, mentre lo sventolava a mezz'aria passando da una faccia all'altra. quando giunsero alla rimessa, una catapecchia pronta a crollare al primo alito di vento, non parve né stupito né preoccupato; incuriosito, forse.
    dopo tutto, chi non cedeva al fascino di un bel capanno?
    «voi non avete come la sensazione che debba esplodere da un momento all'altro?» chiedeva. solo perché era edward moonarie, non significava che ignorasse del tutto i segnali inviati dal proprio corpo: le migliaia di bollicine sulla pelle, un leggero brivido lungo la schiena, il prurito alla base della nuca. punto nel quale diede una vigorosa grattata, decidendo saggiamente di non approfondire «sarebbe comunque un plot twist interessante» quale bimba, quale bomba.
    e non fu proprio sulla scia di quelle ultime parole famose che vennero accolti dal sibilo di un coltellino volante? un sogno, forse una favola.
    era davvero, davvero dispiaciuto di non avere la macchina fotografica per immortalare quel momento.
    ma anche lieto di avere una mano libera, con la quale trovò buono e giusto schiaffeggiare le ditina zozze di Azaria quando gli si avvicinarono melliflue al braccio «ehi ehi, nemmeno ci conosciamo ancora, cos'è sta confidenza» pensa te i giovani d'oggi — saltavano le tappe, ignoravano le regole del corteggiamento e pensavano subito di poter sciogliere la carne altrui.
    o infilzare, se è per questo.
    «mah» placido come un gatto che si prepara a mordere le caviglie del primo malcapitato (mojito sei tu??), Edward allungò la gamba destra mettendosi sulla traiettoria di Wilhelmina, con tutta l'intenzione di farla sbilanciare in avanti.
    poi, successo o fallimento che fosse, puntandole contro il fucile le avrebbe sparato sei colpi nella schiena, tanto per.

    edward
    moonarie

    Come and get some
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    guerriero berserker
    (un tiro pa bonus)
    MAGO
    LVL. LEADER
    36 — deatheater — purebloodI'm starving, darling
    Let me put my lips to something
    Let me wrap my teeth around the world
    Start carving, darling
    eat your young
    hozier
    Mother of Night, darken my step


    (20) DIFESA EDDIE (Eddie + troy): schiaffetto ad Azaria
    (15) DIFESA TROY (Eddie + Troy): sgambetto
    ATTACCO WILHELMINA (Eddie + troy): spara [6]

    colpi rimasti: 74
     
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    il voto dei protettori è quello di permettere a se stesso ed ai compagni di vedere l'alba successiva, sopravvivere per combattere un'altra guerra.
    Tra tutti i duemila momenti in cui avrebbe potuto avere quell’epifania specifica, Troy Bolton scelse la marcia della morte fra gli arbusti cingalesi: non sapeva stare da sola. Non ricordava un momento della sua vita in cui lo fosse stata. Non le mancava pornhub – ed ancora, si rifiutava di chiamarlo con il suo nome di battesimo: orso bastardo era, orso bastardo sarebbe rimasto – perché, checchè ne pensasse il mondo, si amava abbastanza da avere una dignità e del rispetto per se stessa, ma le mancava avere qualcuno a ronzarle sempre intorno. Continuava a disincastrare il tridente dalle radici con sbuffi stanchi ed improperi in russo che avrebbero fatto arrossire la sua baba, ma a bassa voce. Mormorando piano, perché – chi cazzo erano quelli. Chi li aveva mai visti. Non aveva intenzione di fare cose folli tipo socializzare, il che limitava la sua pozza di interazioni a se stessa e Dio, cui rivolse non poche parole in toni affatto gentili. Ogni tanto pensava ad un insulto creativo che sapeva Pornhub avrebbe apprezzato, e … non era lì per sentirlo. La sua ombra, il contrario della sua coscienza, una condanna, ed era… da qualche parte in quel della Sri Lanka, a importunare chissà quanti bambini, e facendo solo il Signore sapeva cosa. Prima che poteste pensarlo, non era preoccupata per lui (narratore: sì, invece), era preoccupata per chiunque avesse avuto la sfiga di dover affrontare quella camminata del benessere in sua compagnia.
    Ma tra quanto cazzo sarebbero arrivati. Era: stanca. Provata. Non era abituata ad alcun tipo di attività fisica, e neanche sapeva di averli tutti quei muscoli che iniziavano a dolerle. Senza contare che la signora del Ministero non fosse stata affatto chiara su quanto tempo avrebbero dovuto starnazzare fra gli alberi alla ricerca del tesoro perduto: voleva svuotare la borraccia, tutta in un sorso, ma non voleva fermarsi a fare pipì, perché temeva se la sarebbero dimenticata ed avrebbero proseguito senza di lei. Sapeva arrangiarsi, certo, ma non voleva dover fare affidamento sul proprio senso dell’orientamento, e risolversi a vivere in qualche grotta finché qualcuno non fosse inciampato nella sua tana. Capito?! TROPPI PROBLEMI. E per cosa? KYLE? SINCLAIR?! A MALAPENA RICORDAVA I LORO NOMI! NON ERANO COSì AMICI! (narratore: lo erano, purtroppo; e quindi, eccola).
    Esalò un sospiro, grugnendo solo un poco, quando abbandonarono la boscaglia in favore del limitare del… grande fiume. Piccolo mare? Immensa pozzanghera? Non le fregava un cazzo di cosa fosse, solo che non dovesse più piangere per un ramo nei fuckin occhi. Tutto un trionfo, una meraviglia. Un po’ meno il sole a bruciare la pelle chiara della russa, ma sapete cosa? Andava bene anche così, se significava non temere migliaia di insetti le fossero entrati nelle orecchie (si scrollava, di tanto in tanto. Come i cavalli, esatto): un’ottimista, visto?
    «voi non avete come la sensazione che debba esplodere da un momento all'altro?»
    E voi, voi lettori, direte: minchia Troy, sei una chiaroveggente, saprai cosa sta per succedere. Di sicuro hai idea del perché si siano rizzati tutti i peli sulle braccia, e per quale motivo il cuore avesse iniziato a correre nello sterno. Giusto? SBAGLIATO! Il suo terzo occhio era così chiuso, ma così chiuso, che poggiò il tridente al suolo per appogiarvisi, e guardò il tizio che aveva parlato scrollandosi nelle spalle. «nahh» *coltellino che vola ai piedi di serah*
    *pikachu face*
    E fu a quel punto che accaddero delle cose. Cose a cui Troy Bolton Hawkins, che nella vita aveva vissuto decisamente più (dis)avventure di quante avesse voglia di narrare, non era preparata, perché non aveva mai combattuto. Se vi state chiedendo come fosse sopravvissuta trent’anni in quel mondo ed a quel modo, la risposta era scappando.
    Non poteva più.
    «ehi» una mano alzata verso le figure in avvicinamento, la testa a scuotersi leggermente. «ehi ehi ehi EHI» piegò il braccio, cercando di colpire la persona un po’ troppo vicina al moro, sentendo il panico insaporirle la gola di bile e cena di natale. «scusa??» Mortalmente offesa, saltellò all’indietro cercando di evitare l’affondo.
    Ma. Puntava a lei? LEI? UN ANGELO???
    «SCUUUUUUUUUUUUUUUUUUUSA?» imbracciò (non si dice così, amen) il tridente con entrambe le mani, agitandolo indispettita verso Wilhelmina. «no ma dico, l’hai vista?? manco a fare così però, subito aggressivi» detto ciò, mentre il suo amico chiacchierone (yikes. Ho i brividi) le sparava (alla png, non troy. Capito fato?) provò a sbatterle il tridente alla gola dalla parte del bastone. «e allora DITELO!» aveva come la sensazione che l’avrebbero detto. Molte volte, perfino.
    troy
    bolton-hawkins

    clown costume on, third eye stapled shut,
    lets do this ladies
    difensore protettore
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    MASTER
    29 y.o. — special wiz— russian babyKingdom come is falling down
    No one's left to save you now
    Say a little prayer and pull the rug
    Show me what you're made of
    what you're made of
    arrested youth
    moonmaiden, guide us



    (20) DIFESA EDDIE (Eddie + troy): bastonata alla cavità poplitea!!!
    (15) DIFESA TROY (Eddie + Troy): saltella in dietro
    ATTACCO WILHELMINA (Eddie + troy): le sbatte il tridente in faccia


    CODICE
    <b>(20) DIFESA EDDIE (Eddie + troy):</b>  
    <b>(15) DIFESA TROY (Eddie + Troy):</b>  
    <b>ATTACCO WILHELMINA (Eddie + troy):</b>
     
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    olga20 pa13 pd35 psARMA: coltello
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    wilhelmina30 pa30 pd66 psattacco: 19 (troy)pappenheimer
    azaria25 pa30 pd100 psattacco: 3 (eddie)forca da guerra | acidocinesi
    theobald25 pa30 pd100 psattacco: 13 (dick)katana
    diana20 pa25 pd80 psattacco: 1 (serah)martello d'armi
    nowell15 pa20 pd60 psattacco: 13 (olga)mitragliatrice
    marina10 pa15 pd60 psattacco: 9 (john)francisca | empatia


    (20) DIFESA EDDIE (Eddie + troy): 21 + 20 = 41 pd

    (15) DIFESA TROY (Eddie + Troy): 21 + 15 = 36 pd (+21 pa)
    ATTACCO WILHELMINA (Eddie + troy): 13 + 16 + 21 = 50 pa
    DIFESA WILHELMINA: 6 (-44 ps)
    minchia. iniziamo così, ok. il tridente glielo ficchi proprio in un occhio, e fa molto male. molto. i proiettili di eddie arrivano altrettanto precisi.

    TROY: a sto giro, wilhelmina prova a tagliarti una mano.
    EDDIE: nella sua sara era, azaria ti sputa.
     
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    i berserker hanno la violenza nel sangue. scatenano la loro furia sul nemico con efferatezza, incuranti della propria salvaguardia
    41pd.
    36pd.
    50pa????
    possibile che Edward avesse già trovato la sua (ennesima) anima gemella? a quanto pare ne aveva una per ogni occasione — e tutte prevedevano una sana dose di tortura psicologica.
    negativa o meno, quello dipendeva dalla persona in questione: chiedendo a dick e barbie si otteneva un certo tipo di risposta (l'orrore, l'abisso, la consapevolezza, quella peculiare rassegnazione che solo i condannati a morte raggiungevano); swag e posh avrebbero avuto un'opinione del tutto differente.
    stesso Eddie, effetti opposti.
    si erano appena conosciuti, il moonarie e troy, ma nello sguardo intensamente oltraggiato della ragazza riuscì comunque ad intravedere del potenziale. magari cercava una setta cui appartenere e sentirsi a casa 💕
    ho detto setta? scusate, volevo dire famiglia «no ma dico, l’hai vista?? manco a fare così però, subito aggressivi» scosse la testa, abbassando la canna del fucile verso il terreno, indice a sfiorare ancora il grilletto. dava una certa soddisfazione osservare i fori causati dai proiettili, il tessuto degli abiti bruciacchiato tutto intorno. più piccolo era quello d'entrata, più devastante risultava quello d'uscita: non aveva bisogno di avvicinarsi e guardare di persona, per saperlo.
    «è una questione di educazione, di rispetto. che vuoi farci, è gente primitiva» un sospiro, la mano libera sistemata a pugno contro il fianco. a voler essere distaccati, dimenticarsi del contesto, Edward e Troy potevano essere quello che solo i vecchi sapevano essere — oltre le reti di sicurezza in un cantiere, o al mare sul bagnasciuga.
    rompicoglioni.
    proprio come voleva gesù 🙏
    «devi sapere che— non ci credo» non ci credeva. da sputatore seriale quale era, Eddie riconosceva tutti gli step: il lieve singulto al quale seguiva la raccolta di saliva nella cavità orale, con tanto di passaggio da una guancia all'altra per raggiungere il giusto grado di vischiosità; la tensione del collo, quel fremito appena accennato delle labbra spinte all'infuori. la reazione istintiva fu quella di un Alessandro qualunque messo di fronte all'imminente pericolo — occhi sgranati, sopracciglia sollevate in un'espressione che non era di sorpresa, quanto più una muta richiesta.
    perchè?
    perché una stronza (o stronzo? non giudichiamo) decideva di punto in bianco di sputare addosso ad Edward moonarie, scatenando lo spirito competitivo che era in lui?
    sospiro
    sospiro
    bestemmione
    «e va bene, cazzo.» mani giunte sotto il mento, l'ex serpeverde non si stupì affatto nel vedere troy agguantare la lattina e farsi un sorso. qualcosa, di potente e terribile passò tra le loro menti rendendo l'aria elettrica; un'energia che molti (poracci) avrebbero considerato negativa.
    Eddie sorrise.
    [azaria che nel frattempo continua a ruminare in slow motion]
    quando lei gli tese la lattina - che sarebbe dovuta finire in faccia a dick e quindi sacra proprio come il santo graal -, il moonarie accettò l'offerta e bevve.
    quel poco che bastava per farci due o tre gargarismi e poi sputare a sua volta, seguendo la legge del più veloce: puntava all'occhio destro di azaria, ma non avrebbe disdegnato un più spettacolare scontro tra scaracchi.
    detto questo «qui mancano proprio le basi, voglio dire» una stretta di spalle, il fucile di nuovo sollevato contro la donna; questa volta mirava al torso, perché gli piaceva variare «anche questa è un'arte. ogni sputo rappresenta un'opera a sé» fece fuoco, lasciando rimbalzare altri sette bossoli sul terreno. un accanimento probabilmente inutile, ma sempre divertente.
    nel voltarsi verso Troy, in modo del tutto accidentale, colpì diana alla tempia con il calcio dell'Arma: cose che succedono, suvvia «sei mai stata al BDE?» what does BDE means.


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    Let me put my lips to something
    Let me wrap my teeth around the world
    Start carving, darling
    eat your young
    hozier
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    (3) DIFESA EDDIE (troy + eddie): beve dalla lattina e sputa a sua volta. spit off bro, me and you.
    ATTACCO AZARIA (troy + eddie): spara [7]

    (1) DIFESA SERAH (john + eddie): colpisce Diana con il calcio del fucile

    colpi rimasti: 67
     
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    il voto dei protettori è quello di permettere a se stesso ed ai compagni
    di vedere l'alba successiva, sopravvivere per combattere un'altra guerra.
    Era lì per due motivi. Il resto non aveva importanza. Era disperato, distrutto emotivamente, impotente e l’unica cosa che gli venne in mente era associarsi allo stato – lo stesso che voleva insabbiare tutto. Lui voleva solo la sua famiglia di nuovo riunita e al sicuro, una chimera considerata la situazione che stavano per affrontare e tra l’altro era l’unico che ricordava qualcosa. Ricordava. Intuiva di ricordare qualcosa. Nulla di più.

    Sulla sponda di quel lago, circondato da sconosciuto coadiuvati dal ministero, si ritrovò a sentire la non troppo bella sensazione di essere in pericolo che era diventata oramai quasi una consuetudine. Bei tempi quelli dove doveva pensare ad operare un paziente.
    L’insurrezione apparì presto, con un coltello al piede di una ragazza e altra gente che aveva tutta l’intenzione di tenere duro, di vincere lo scontro. Cosa che non poteva permettere, in nessuna maniera.

    Una ragazza aveva deciso di prenderlo ad asciate, un metodo alquanto brutale che però poteva funzionare davvero bene dato che non era a prova di taglio. Era una questione di muoversi ed anche alla svelta, peccato esser stato meno agile di un tempo. Cercò quindi di scartare di lato l’attacco e riposizionarsi almeno un po’ più distante, in maniera anche goffa e per niente abituata allo scontro.

    Nel campo di battaglia qualcuno stava per usare la magia contro la ragazza che aveva praticamente visto il coltello piantato vicino al piede. Un incanto costringente, diretto proprio verso di lei. L’unica cosa che riuscì a pensare fu estrarre la bacchetta e lanciare l’incantesimo Glutinosus proprio sotto i piedi dell’attaccante, magari per farle sbagliare la mira. Una speranza, nulla di più.

    Infine – curiosamente – sembrava che la ragazza fosse ancora vittima di un altro attacco, questa volta con un pesante martello che avrebbe sicuramente fatto più di qualche danno se fosse giunto a destinazione. La bacchetta roteò ancora una volta nella mano, cercando di fare la cosa più semplice che nei duelli – e nei suoi ricordi – si poteva fare. «Expelliarmus!»
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    (1) DIFESA SERAH (john + eddie): Glutinus sotto i piedi Diana
    ATTACCO DIANA (john + serah): Expelliarmus contro Diana
    (9) DIFESA JOHN (john + serah): Cerca di schivare
     
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    il voto dei protettori è quello di permettere a se stesso ed ai compagni di vedere l'alba successiva, sopravvivere per combattere un'altra guerra.
    Mh. Come dire. Faceva un po’ – faceva un po’ schifo. Troy arricciò il naso, scrollando il manico del tridente per liberarlo dai fluidi oculari e dal sangue. Non… pensava che… sarebbe successo… quello. Assottigliò le palpebre, una smorfia contrita in volto. Si sentì quasi, quasi in dovere di chiedere scusa, perché le sembrava estremo come primo approccio. «è una questione di educazione, di rispetto. che vuoi farci, è gente primitiva» Troy Bolton, impugnando ancora l’arma che aveva appena conficcato nell’occhio di uno sconosciuto, espressione colpevole ed al contempo perfettamente in linea con quanto detto dal collega: «minchia, sì» Un momento davvero terribile, se ci soffermiamo a pensarci su, quello in cui qualcuno – chiunque – si trovava d’accordo con il Moonarie. In cui scattava quel qualcosa, una scintilla di caos primordiale a trovare un degno compagno d’armi, perché a loro modo, e tutto diverso, nessuno dei due aveva un cazzo di senso. Nel mondo, come entità. Imprevedibili, e di conseguenza, pericolosi.
    Per i loro compagni, principalmente.
    Gli sorrise, capo reclinato per osservarlo di sottecchi. «ma che ne sanno loro» loro chi, vi domandate? Tutte le risposte erano giuste, punto e periodo.
    Poi. Troy era cresciuta… povera, sostanzialmente. In ambiente ricco e sfarzoso, certo, ma non perché potesse permetterselo lei: non aveva mai avuto nulla che le appartenesse, neanche le mutande – o l’utero, vista la facilità con cui Kosmo l’aveva venduto al miglior offerente. - e di conseguenza, era un accattona di prima categoria, pronta al riciclo dei beni ed al recupero delle risorse. Vedendo una lattina rosa sfrecciare contro la Presenza, il nome in codice per sticker-dick.png perché lo immaginiamo così, con capacità fisiche di cui nessuno, nemmeno se stessa, l’avrebbe creduta capace, saltò cercando di prenderla al volo con entrambe le mani. Soddisfatta, la roteò fra i palmi cercando la data di scadenza, prima di sollevarla trionfante.
    «ha, è ancora buona» Vide avvicinarsi qualcuno, e si sentì in dovere ed obbligo morale di alzare le dita indicando di aspettare, minchia, non lo vedeva che era impegnata?, ed indietreggiare mentre apriva la lattina. La portò alle narici. Puzzava di plastica e ciliegie create in uno spartano laboratorio nel sottoscala.
    Innamorata.
    Bevve, perché era Troy Bolton. Gonfiò le guance come Hamtaro, seguendo lo sguardo del Moonarie verso quel che aveva attirato la sua attenzione. Cosa… uh? Anche Troy era una conoscitrice di quella tattica particolare, e strabuzzò gli occhi. Ma sapeva – sapeva con chi aveva a che fare? Troy era una sputatrice di CLASSE. Di FAMA MONDIALE! Arricciò le labbra, sguardo sottile rivolto alla donna.
    Purtroppo, ed è un purtroppo doveroso, Eddie e Troy si capirono subito. Istantaneamente, come se loro le grandi menti sapevano fare. Un aggancio impossibile da forzare, che solo la natura ed il fato potevano creare.
    E quindi. E quindi, forzando i muscoli della bocca, sputò mirando all’occhio della donna che aveva tentato di superare il maestro (lei. Lei era il maestro). «sputavo da prima che nascessi» ed indispettita, riprese la lattina offerta al Moonarie, e la lanciò contro Azaria.
    «sei mai stata al BDE?»
    Una pausa. Battè le palpebre, perplessa. La big dick energy? E glielo chiedeva? A lei? NON VEDEVA QUANTO CE LO AVESSE GROSSO? Moralmente, ma comunque, una presenza importante e quasi fisica. Quindi lo guardò, in quell’orribile spalla contro spalla che avrebbe fatto raccapricciare chiunque. «concettualmente, o...» Si guardò attorno, cercando ispirazione. «metafisicamente» perché mica sapeva fosse una gelateria, era troppo povera per potersi permettere acquisti di lusso come il cibo.
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    DIFESA MAGNETOCINETA DICK (troy): afferra la lattina!!!
    (19) DIFESA TROY (troy + serah): le fa segno di aspettare (aka sposta la mano.)

    (3) DIFESA EDDIE (troy + eddie): sputa
    ATTACCO AZARIA (troy + eddie): lancia la lattina



    CODICE
    <b>(19) DIFESA TROY (troy + serah):</b>

    <b>(3) DIFESA EDDIE (troy + eddie):</b>
    <b>ATTACCO AZARIA (troy + eddie):</b>

    <b>(1) DIFESA SERAH (john + eddie):</b>
    <b>ATTACCO DIANA (john + serah):</b>

    <b>(9) DIFESA JOHN (john + serah):</b>

    <b>DIFESA MAGNETOCINETA DICK (troy): </b>
     
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    più razionali e metodici dei berserker, i cacciatori studiano attentamente
    le loro prede prima di passare all’attacco, considerando ogni punto debole
    Non il posto più fantasioso dove l'avessero spedita. Forte anche la tentazione di tornarci in vacanza ma... è il momento di parlare di questo? Secondo me no, andiamo avanti.
    I dubbi di Séraphine circa una possibilità di esito positivo da quella missione erano alquanto leciti. Cercare persone scomparse nel nulla, notoriamente, non era un compito che portava così spesso a finali lieti; John Campbell, addendum dell'ultimo momento alla sua missione, era taciturno e dall'aria palesemente instabile, o almeno era palese per una come lei che riconosceva la disperazione lontana un miglio, quando la vedeva, a dispetto di quanto si cercasse di dissimularla.
    In sostanza, sospettava che avrebbe riportato alla signora Nightingale esclusivamente un mucchio di cadaveri da seppellire.
    Non era tuttavia quei dubbi ad aggravare le sue preoccupazioni, visto che in fondo sarebbe stata retribuita per i suoi sforzi a prescindere dall'esito e di un compenso extra per il lieto fine non sentiva poi tanto il bisogno. Mettere a rischio la propria vita per una cosa del genere aveva di per sé già un costo esorbitante e le spese di una singola persona, pure se avesse avuto le mani bucate, non erano così onerose.
    Quello che la preoccupava era di non riuscire a tornare viva, in sostanza.
    Normale amministrazione, ma a differenza del solito si fidava molto meno delle metriche di reclutamento del dannato Ministero inglese, ergo contemplava che i suoi compagni sarebbero potuti essere più un ostacolo che un aiuto.

    Bello lo Sri Lanka, comunque.
    Con la pistola fra le mani, sicura rigorosamente inserita ma pronta a scattare al minimo cenno, si muoveva senza grandissimi problemi nella macchia, suggerendo una preparazione a certe situazioni molto superiori di quella che si poteva intuire guardando il suo visino grazioso. Cercava di mantenersi a una distanza medio-breve da John Campbell, già che c'era, sia mai che il fatto di stare esaurendo il suo compito da bussola umana per i sequestratori gli valesse anche un bel bersaglio dietro la schiena non appena la sua presenza non fosse stata più utile anche ai loro nemici.
    La sponda del lago, poi la rimessa.
    Tutto tranquillo.
    Un fischio che perfora l'aria ed un coltello.
    « Merde...! » un coltello che si conficca nientemento che vicino al suo piede, facendola proprompere in una colorita esclamazione in francese.
    Poi il delirio.
    Peggio del solito, aggiungerei.
    Era abituata a lavori più puliti, la sicaria slash mercenaria d'oltralpe. Non si faceva mai assumere per lavori di gruppo, milizie armate o quant'altro, anche perché oltre alla forza bruta e alle capacità da Special Wizard aveva ben altro che poteva strumentalizzare. Limitarsi a menare e stecchire gente con i noiosi metodi ortodossi sarebbe stato uno spreco.

    La prima cosa che intercettò con lo sguardo fu l'offensiva ai danni di Troy e, per spirito di squadra, ergo quei mollaccioni erano meglio vivi che morti, si sarebbe impegnata a difendere anche tutti quelli che non erano John Campbell e sé stessa. Wilhelmina sarebbe stata, se la fortuna era dalla parte di Serah e Troy, scansata da una potente corrente di vento generato assolutamente dal nulla.

    Per quanto riguardava il buon dottore, il discorso si faceva un po' diverso. Lui doveva evitare di morire, se possibile, perché è vero che gliene importava poco di quei soldi in più, ma non era una persona poco professionale. Quello che si sarebbe interposto fra John e la francisca di Marina era un vero e proprio scudo, pur se fatto di aria e quindi non visibile all'occhio.

    Diana... era un nemico, un bersaglio. Diana doveva, possibilmente, morire in fretta. Ovviamente, non sarebbe stato facile perché non lo era mai, dannazione, ma puntò comunque la semiautomatica verso di lei per plasmare, con l'aerocinesi, un proiettile d'aria nella canna che iniziasse a dirigersi a velocità crescente verso la spalla della donna armata di martello.
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    why be a wallflower when
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    [ rimuove 5-10 pd da difesa avversaria ]
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    marina
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    (19) DIFESA TROY (troy + serah): scansa wilhelmina con una corrente d'aria
    (9) DIFESA JOHN (john + serah): scudo d'aria fra John e la francisca di Marina

    ATTACCO DIANA (john + serah): proiettile d'aria che vuole conficcarsi nella spalla di Diana
     
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    (19) DIFESA TROY (troy + serah): 14 + 7 = 21pd

    (3) DIFESA EDDIE (troy + eddie): 20 + 25 = 45pd (+42pa)
    ATTACCO AZARIA (troy + eddie): 7 + 8 + 42 = 57pa
    DIFESA AZARIA: 21pd (-36ps)
    mi fate paura. mai vista una lattina così potente, troy - e sì, i proiettili di eddie fanno il loro sporco lavoro, ma quello è scontato rispetto al trauma cranico causato da una lattina.

    (1) DIFESA SERAH (john + eddie): 8 + 11 = 19pd (+18pa)
    ATTACCO DIANA (john + serah): 4 + 4 + 18 = 26pa
    DIFESA DIANA: 7 pd (-19ps)
    un expelliarmus preciso che fa sobbalzare diana abbastanza da farle perdere l'equilibrio, e permettere al proiettile di serah di conficcarsi preciso nella spalla dell'avversaria.

    (9) DIFESA JOHN (john + serah): 13 + 2 = 15pd

    DIFESA MAGNETOCINETA DICK (troy): 28pd
    MAGNETOCINETA: -2ps

    [MAGNETOCINETA @ SARAH] ci sta ancora andando piano con voi, ma dopo aver tentennato un attimo decide di ritentare con la lattina - accartocciata, ormai, sulla testa di azaria - e di lanciartela come un disco letale contro la tua mano destra.
    TROY: a wilhelmina inizi a stare sul cazzo (spoiler: è gelosa perché sei bellissima) e ti lancia un exulcero per deturpare il tuo viso.
    EDDIE: azaria si scaglia su di te, provando a conficcarti il forcone nello stomaco.
    SERAH: diana corre, e cerca di darti una martellata sul ginocchio.
    JOHN: marina decide di giocare con le tue emozioni, facendoti arrabbiare con te stesso e spingendoti a prenderti a pugni da solo.
     
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    il voto dei protettori è quello di permettere a se stesso ed ai compagni di vedere l'alba successiva, sopravvivere per combattere un'altra guerra.
    (3) DIFESA EDDIE (troy + eddie): 20 + 25 = 45pd (+42pa)
    Auto esplicativo, ma prendiamoci comunque tutti un momento per apprezzarlo a dovere: due sputi gemelli, da cecchino, speculari nella precisione con cui atterrarono negli occhi della donna. Uno spettacolo così … (terribile) meraviglioso, che il tempo parve fermarsi, in modo che tutti potessero godere di quella scena. Troy Bolton Hawkins non aveva dubitato delle sue capacità da lama - quando mai: lei aveva inventato la definizione stessa di sputo - ma non potè comunque fare a meno di stupirsene, e rimanerne ammirata. Lanciare la lattina fu celebratorio, la degna conclusione di quel trionfo, prima di voltarsi verso il Moonarie con un sorriso a trentadue denti, ed entrambi i palmi aperti perché le battesse il dieci.
    [ Ci tengo anche a dire che la crasi della loro brotp - di per sé una cosa cursed, non ne riparleremo mai più - è teddie. Si ritorna sempre a pornhub, passatela bene polacco bastardo, ci manchi. Un bacino in fronte ed un vaffanculo nei denti. ]
    « questa, è arte!» estasiata, euforica. Toccava il cielo con un dito, ed avrebbe voluto che - no, aspetta. Non voleva Julian la vedesse in quel momento. Non era il modo adatto per impressionare il Bolton, sputare in faccia alla gente. Magari King, lui sì che avrebbe apprezzato.
    Qualcuno lì aveva visti? Avevano - AVEVANO VISTO? Cercò lo sguardo delle persone con loro, e …uh, ok. Forse non il pubblico più adatto. Si rabbuiò, lenta ma inesorabile come un eclissi, occhi sulla punta dei piedi intenti a sollevare zolle di terra. Ebbe come l'impressione di aver scelto male il proprio alleato in quella battaglia, ma sapete che c'era? Amen. Dopo aver condiviso quello sputo magistrale, avevano un legame. Consolidato. Reale. Vero.
    Meno male che non sapeva mantenere rapporti con le persone: la sua pigrizia, se fossero sopravvissuti, l'avrebbe salvata da se stessa. Con la coda dell'occhio, vide la lattina sollevarsi.
    Uh?
    Armata di tridente come fosse stata una mazza qualsiasi, mentre quelli si alzava prendendo velocità, avrebbe cercato di colpirlo così che non arrivasse a destinazione, e guarda un po' che caso, avrebbe cercato di ribatterlo nella vaga direzione di Diana. Scopriremo insieme, miei amici, se avrebbe mai avuto una carriera nel Quidditch. Nei suoi (vari, molteplici) AU, Troy Bolton Hawkins era perfetta ed eccezionale in ogni cosa che faceva. Nella realtà? Beh… era divertente, valeva? Avrebbe dovuto.
    Tridente ancora alla mano, ormai on a rampage, ne avrebbe approfittato per colpire il braccio teso di un mago lì vicino, e roteando su se stessa, per sbatterglielo anche in faccia. Poi un giorno magari guarderò cosa fa la chiaroveggenza e come usarlo in quest - non oggi.
    « almeno vi pagano abbastanza?? chiedo per un'amica » era sempre un buon momento per inviare il suo CV.

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    DIFESA MAGNETOCINETA SERAH (troy): ribatte con il tridente -
    (11) DIFESA SERAH (serah + troy): - su diana

    (13) DIFESA DICK (dick + troy): colpisce al braccio
    ATTACCO THEOBALD (dick + troy): e poi alla faccia



    CODICE
    <b>(13) DIFESA OLGA (dick + serah):</b>

    <b>(11) DIFESA SERAH (serah + troy):</b>
    <b>ATTACCO DIANA (serah):</b>

    <b>(13) DIFESA DICK (dick + troy):</b>
    <b>ATTACCO THEOBALD (dick + troy):</b>

    <b>DIFESA MAGNETOCINETA SERAH (troy):</b>
     
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    più razionali e metodici dei berserker, i cacciatori studiano attentamente
    le loro prede prima di passare all’attacco, considerando ogni punto debole
    L'unico modo per uscire vivi da una situazione del genere era, purtroppo, affidarsi e fidarsi alla gente che aveva attorno, dalla sua, e fu l'inizio del tafferuglio a dimostrarle che le circostanze di quella missione non avevano deciso di divenire un'eccezione a quella regola.
    Era una persona... perlopiù incline alla positività, Sérah. Nella normalità era anzi, inaspettatamente, il classico tipo solare e alla mano. E lì, a parte forse Raggio-di-Sole-Campbell, sembravano tutti perlomeno inclini alla chiacchiera, quindi... forse era meglio non ritrovarsi nel club dei taciturni ombrosi per colpa di un eccesso di concentrazione, così che i suoi compagni si sentissero ancora più inclini a coprirle le spalle.

    Poi insomma, strategie a parte, alcuni membri di quel gruppo erano efficienti in modi... in modi.
    Dopo aver sfarfallato le palpebre in pura esibizione di stupore, un fischio ammirato l'aveva abbandonata istintivamente quando aveva visto la tattica combinata di Troy e Eddie andare a segno a quella maniera.
    « Ma... siete dei professionisti? Pensavo reclutassero gente un po' a caso al Ministero inglese, per questa roba... » era colta dall'onesto dubbio di aver sottovalutato la situazione e che almeno alcune delle persone coinvolte potessero essere, come si suol dire, del mestiere. Certo, i metodi erano poco ortodossi, ma la disinvoltura e la precisione si spiegavano difficilmente in altra maniera, dal suo punto di vista.

    Certo, i tempi morti per fare commenti erano pochi, ma essere uno scherzo della natura che controllava l'aria a piacimento la rendeva un po' più multitasking. Per aiutare Olga, in effetti, le bastò erigere ancora una volta una barriera d'aria fra lei e la traiettoria dei proiettili di Nowell, senza tantissime chiacchiere.

    « Mh? » si voltò di nuovo giusto in tempo per cogliere la corsetta di Diana, il martello che le pendeva dalla mano in maniera niente affatto inerte, quella vaga tensione muscolare impossibile da confondere per altro. « No, direi che non ci siamo. » inclinò appena il capo di lato, mentre delle folate d'aria si formavano al comando della sua mente per cercare di ostacolare, ma più idealmente interrompere, la corsa dell'aggressiva avversaria.

    « Cerca di star ferma, mh? » fa un sorrisetto piccolo mentre lo dice, sì. Approfitta dell'ostavolo da lei stessa posto per sollevare di nuovo la pistola, senza sicura, e sparare sul serio un colpo, adesso, mirando al petto di Diana. Il tutto accade davvero in poco, non è una che perde così tanto tempo in cerimonie, ma descritto sembra tutto più lungo, lo concedo.
    séraphine
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    [ rimuove 5-10 pd da difesa avversaria ]
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    venus fly trap
    marina
    moonmaiden, guide us

    (13) DIFESA OLGA (dick + serah): scudo d'aria fra Olga e la traiettoria dei proiettili
    (11) DIFESA SERAH (serah + troy): blocca Diana con delle folate di vento contrario

    ATTACCO DIANA (serah): le spara una volta mirando al petto

    PROIETTILI: 7/8
     
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    gli anatemi hanno la resistenza e la capacità adatti per attutire l'offensiva avversaria, dando una possibilità in più per sferrare attacchi decisivi contro i nemici.
    «…la macchina fotografica a casa e guarda dove–»
    Dick: static noises
    «…tevi renderti utile e–»
    Dick: le vibrazioni di un Nokia lasciato sotto al sole per troppo tempo
    «…ne di educazione, di rispetto. che vuo–»
    «è come film di orore.»
    Espressione grave, tono basso e appena trascinato. Sguardo – vitreo – posto su di un punto imprecisato dello Sri Lanka. Fisicamente. Psicologicamente, chissà dov’era.
    Ci aveva sperato. Tantissimo. Aveva visto il Vaughan, gli aveva rivolto un cenno secco del capo, e per un attimo i pianeti sembravano essersi allineati di nuovo. Avesse chiuso gli occhi forte forte avrebbe persino assaporato quei primi filamenti di speranza che lo accendevano come una lampadina. Per poi morire – il sogno che collassava su se stesso come Inception – nel momento in cui il suo nome era stato chiamato insieme a quello del Moonaire. Forse era ancora in tempo per tirarsi una freccia nell’occhio e mettere una fine più dignitosa a quella sofferenza immane. Decisamente in tempo per rivolgere un’occhiata vagamente disperata alla Bolton, scuotere debole il capo. Non rispondere. Non parlargli. È una trappola.
    Fuggi finché puoi.
    «Ma... siete dei professionisti?»
    «temo di sì.» aggiustò la presa contro l’arco, mascella serrata mentre con lo sguardo perlustrava l’area.
    Legolas, cosa vedono i tuoi occhi da elfo? (niente.)
    «per la salvaguardia della sanità mentale di tutti, però, non mi soffermerei a chiedere in quale campo.»
    L’enorme fortuna di parlare per esperienza personale, causa forze maggiori. Tese la corda, lento e metodico; un processo che calcolava la necessità d’indirizzare un confundus al nemico, prima di concentrare la mente sul rilascio (forse) preciso della freccia nel punto più lontano possibile da Troy. Di nuovo: forse. Non si era manco sprecato di avvisarla, ma quelli erano dettagli di poco conto nel grande schema delle cose. Richard Quinn era principalmente un uomo efficiente, quando i dadi letterali e figurativi si muovevano in suo favore. Empatico quando non si eclissava nei suoi ragionamenti contorti al punto da dimenticarsi che ci fossero persone attorno a lui. In quel contesto, almeno, poteva funzionare come più gli aggradava; lungi dal clima che aveva respirato solo un anno prima, circondato da soldati veri e con obiettivi di gran lunga più precisi di qualunque cosa nebulosa stessero rincorrendo in quel momento.
    E a tal proposito, riservò un’altra occhiata al Campbell. Non sapeva ancora cosa farsene di quella presenza tumultuosa. Aveva rinunciato a chiedergli in partenza da quale parte stesse davvero; se fosse lucido a dovere, o se avvertisse la stessa strana sensazione di trascinamento che aveva guidato Dick stesso sul campo di battaglia in situazioni diverse. Sollevato al pensiero che dei Sei, solo uno era a distanza di un palmo; più facile da neutralizzare, a disparità di numero. D’altro canto, non sapevano abbastanza da avere la certezza che sarebbe bastato.
    Appiattì la bocca in una linea retta, e diresse un’altra freccia nella direzione di Nowell; per destabilizzare, senza il peso necessario per ferire.
    Pensieri per momenti meno intensi.
    richard anthony
    quinn

    i think we need to get you some air and perhaps have a long talk on unresolved childhood issues.
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    rimuove 5-10 pa al nemico
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    (13) DIFESA OLGA (dick + serah): freccia
    (13) DIFESA DICK (dick + troy): confundus
    CITAZIONE
    Confonde la mente della persona su cui è lanciato. Per disorientare l’avversario, per sviare un inseguitore, per fornire dare false informazioni a un doppiogiochista etc.

    ATTACCO THEOBALD (dick + troy): altra freccia. pensa un po'
     
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    (13) DIFESA OLGA (dick + serah): 21+14=35pd

    (11) DIFESA SERAH (serah + troy): 10+7=17pd (+6pa)
    ATTACCO DIANA (serah): 8+6=14pa
    DIFESA DIANA: 2pd (-12ps)
    La prendi, minchia se la prendi. Così bene che vedi subito una macchia cremisi allargarsi al centro del petto, ma Diana non cade e riparte all'attacco.

    (13) DIFESA DICK (dick + troy): 25+23=48pd (+35pa)
    ATTACCO THEOBALD (dick + troy): 11+9+35=55pa
    DIFESA THEOBALD: 10pd (-45ps)
    Theobald è molto provato dai vostri attacchi: Troy lo prende così bene da fargli una plastica facciale ("non ti riconosce più manco tua mamma" ecc ecc), e Dick gli conficca una freccia perfettamente nella spalla, beccando sicuro qualche nervo che io non conosco ma sono certa sia lì, e di fatto impedendogli di usare l'arto come si deve.

    DIFESA MAGNETOCINETA SERAH (troy): 25pd MAGNETOCINETA: -4ps

    DICK: Theobald, molto offeso, prova a tagliarti una mano con la katana
    SERAH: Diana ti vuole aprire la testa come un cocco
    OLGA: Nowell apre il fuoco verso di te, puntando un po' ovunque capiti
    MAGNETOCINETA: è troppo occuoato a vedere cosa succede intorno a lui per dedicarsi ad attacchi seri, e stavolta alza distrattamente la mano verso Troy per rilanciarle la lattina — o quello che capita, insomma, davvero: non vi sta guardando.
     
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    the 'fun' in 'funeral'

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    i berserker hanno la violenza nel sangue. scatenano la loro furia sul nemico con efferatezza, incuranti della propria salvaguardia
    «concettualmente, o... metafisicamente» non mentirò: si trattava di una domanda troppo filosofica per quell'ora del mattino.
    anche se probabilmente era pomeriggio, ma lungi dal moonarie preoccuparsi di certe sciocchezze — nel grande piano della vita un'ora più o un'ora meno gli cambiavano poco. good for him, verrebbe da dire
    «entrambe» perché in fondo il Big Dick Energy quello era: un luogo di formazione, per alcuni (ciao beh ❤); di perdizione per altri. qualcuno lo aveva preso come il proprio parco giochi personale, e perché proprio Eddie «facciamo gelati. dovresti passare qualche volta, offro io» nel senso che non avrebbe accettato i soldi della ragazza, non che avrebbe pagato al posto suo. c'era un limite a quello che il Mangiamorte poteva o non poteva fare, e quel limite era dettato dal rispettare leggi e regole.
    ah, se solo ci fosse stato Barbie li con loro.
    forse avrebbe dischiuso le labbra, azzardato un «n-non q-q-quello alla c-c-c-c-» azzo, per poi accettare la sconfitta e rinunciare. gli mancava davvero tantissimo — chissà se sapeva, ovunque fosse finito, che stava andando a salvarlo [Barbie come Kaz che sussurra in coma]
    e ovviamente, nemmeno il tempo di essere un po nostalgico e perdersi nei propri pensieri che i nemici decidevano di attaccare di nuovo: assurdo. sempre più maleducati, anche dopo aver ricevuto un doppio sputo coordinato negli occhi; o forse proprio per quello, perché la saliva mista monster nei bulbi oculari bruciava più dei proiettili a perforare un corpo già provato.
    a volte ferisce più la penna che la spada kinda thing.
    « Ma... siete dei professionisti? Pensavo reclutassero gente un po' a caso al Ministero inglese, per questa roba... » a niente sarebbero potuti valere gli avvisi (non necessari.) di Richard, perché con tre parole il danno era già fatto. la testa di Eddie scattò con uno scrocchio di vertebre, e se avesse avuto le orecchie a parabola come i pipistrelli avrebbero ruotato anche quelle «oh bubi» oh, bubi. le iridi grigio azzurre lampeggiarono nel soffermarsi sul volto della giovane donna, fucile in spalla mentre con passi felpati e movimenti striscianti le si avvicinava. con la mano destra a coprire la bocca, e il capo reclinato verso quello di serah — si scambiavano così le confidenze tra amici «non ascoltare lo stoccafisso. l'ho sposato anche sapendo che era un individuo triste e patetico» le sorrise, lasciando sfuggire un sospiro tra le labbra quando lo sguardo gli cadde sul Legolas de noi altri «ha sempre apprezzato la mia professionalità nella delicata arte dello sputo» e sapete cosa? qui non voglio entrare nei dettagli.
    Eddie si, ci avrebbe perso le ore a raccontare i cazzi loro (terribilmente letterale), se solo azaria non avesse deciso che non poteva più aspettare: voleva essere picchiata, e lo voleva ora. ma prima «mi sembra che quella ce l'abbia con te» fine osservatore, il moonarie. e anche gentleman quando l'occasione lo richiedeva, tant'è che nel vedere Diana caricare a testa bassa prese la saggia decisione di spintonare serah lontano da sé — per evitare di prendersi anche il suo attacco, mica per altro 🙏 «vola vola vola, bellissima farfalla» le soffió persino un bacio, prima di dedicare tutte le sue attenzioni alla cieca di sorrento. che, nonostante gli sputi, sembrava ancora vederci benissimo «il prossimo ti arriva in bocca» e chissà, magari le piaceva pure.
    prima però doveva evitare di farsi informare, e che fai non ti abbassi? almeno provarci, suvvia; da quella posizione sollevare il fucile e colpirla al ventre con il calcio dell'arma non sarebbe dovuto essere complicato, ma di questi tempi mai dire mai.


    edward
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    eat your young
    hozier
    Mother of Night, darken my step


    (11) DIFESA SERAH (eddie + john): la sposta

    (21) DIFESA EDDIE (Eddie + serah): si abbassa
    ATTACCO AZARIA (eddie): calcio del fucile nello stomaco

    colpi rimasti: 74
     
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    il voto dei protettori è quello di permettere a se stesso ed ai compagni
    di vedere l'alba successiva, sopravvivere per combattere un'altra guerra.
    La battaglia, non c’era altro mezzo per poterla chiamare, stava andando avanti e tutti avevano molto di cui parlare, discutere, inneggiare. Lui era già tanto se con quei movimenti sporchi e goffi non si mordeva la lingua tra un incantesimo e l’altro, tra un passo andato bene e uno che potenzialmente poteva rovinare tutto. Sudava leggermente e sentiva una pressione forte contro le tempie, la stessa sensazione di adrenalina e paura che aveva più volte sperimentato durante le lotte contro la morte per allungare la partita dei propri pazienti, solo molto più intensa e letale.

    Qualcosa, probabilmente lo sconforto di sapere di essere inutile si insinuò ancora di più, ritornando ai pensieri degli anni precedenti su quanto fosse stato inutile ed inconcludente. Di quanto fosse effettivamente povero di iniziativa, di quanto tutto quel marasma alla sua famiglia fosse colpa sua: sua la colpa della perdita di Mina un anno prima, sua la colpa di averla perduta di nuovo per salvare la figlia, sua di nuovo per non riuscire a… A? La mente del mago stava cercando una risposta, la rabbia non aiutava ma quei pensieri non erano mica nuovi. Prendersi a pugni in faccia? Ancora? Qualcosa stava andando decisamente in maniera poco ordinaria. «Ego sum pac!» Cantilenò, cercando di contrastare quelle emozioni fin troppo note con quelle positive dell’incanto chanson de l'âme.

    Intanto, sempre la stessa ragazza con il grosso martello decise di prendere di mira la solita ragazza bionda che aveva una pistola piuttosto efficace. Osservò la situazione e senza dire una parole evocò l’incantesimo Globi, così da tentare di trasformare l’arma in un globo di metallo ed evitare alla bionda di essere colpita – oltre che eliminare un’arma dalla scena, che sarebbe stato ancora più conveniente. Eppure alla stessa maniera bisognava rispondere, John doveva ancora capire che quello non era una simulazione: quella era la vita vera e la vita vera faceva più schifo di quella che aveva visto fino a quel giorno, quindi per lo meno estinguere la minaccia era il minimo sindacabile. «Petrificus totalus!» Semplice. Preciso. Pratico. Sperava vivamente che potesse funzionare per bloccarla almeno un paio d’ore.


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    (11) DIFESA SERAH (eddie + john): Incantesimo compatto sull'arma di Diana
    ATTACCO DIANA (serah + john): Petrificus Totalus su Diana
    (4) DIFESA JOHN (serah + john): Chanson de l'âme su sé stesso
     
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67 replies since 13/4/2024, 23:00   910 views
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