don't let the moment slip away

ft. niamh @ cap platinum

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    niamh barrow
    Contrariamente a quello che lasciava credere, Niamh era un’eccellente oste. Non certo come quelli che Stiles incontrava nelle sue campagne D&D e che non conoscevano le regole base dell’ospitalità. Quindi no, trattenne ogni suo istinto che le diceva di alzare gli occhi al cielo alle parole di Idys– in maniera affectionate, sia chiaro. «si è trattato semplicemente di uno scambio involontario di scrigno, non è colpa mia se quello dello zucchero somiglia a quello dei LoveBites!» dopotutto, c’era un motivo se la rossa non era finita in corvonero. Era un errore in cui anche Niamh avrebbe potuto incappare, se non fosse stato per il maniacale sistema di organizzazione che avevano dietro il bancone. Non opera sua, ma era scontato dato che lei prosperava nel caos. «ma certo baby, hai ragione» accondiscendente? Sì, forse, ma faceva parte del suo fascino. Si trattenne appena dall’allungare la mano e darle un buffetto sulla guancia perché aveva ancora una parvenza di autocontrollo, ma ci pensò più del dovuto. «se è drogato e stai ricambiando il favore, sappi che non sarò io ad oppormi» sollevò entrambe le sopracciglia, perché – uh, sicuramente un pensiero su cui indugiare più tardi. «visto cosa succede di solito» e con di solito intendeva quell’ultima e unica volta in cui erano off their rockers «non sarò io a dire di no. magari la prossima volta, mh? normalmente non giro con pasticche in tasca» le rivolse un’espressione divertita, parole che non nascondevano alcuna della voglia che c’era di riavere una seconda volta qualunque cosa ci fosse stata tra loro. Chissà che Idys da strafatta non aprisse la labbra per altro che assaporare le sue, come dirle la maledetta verità. «sai, se continui a mettermi nella categoria dei “solo” e dei “per te” inizierò a farmi strane idee, eh» e questo era un argomento che era meglio non aprire mai, di qualsiasi cosa stesse parlando la rossa. Niamh, nel dubbio, preferiva non elaborare e passare oltre con leggerezza, come ormai le era naturale fare «e se fosse proprio questo il punto?» strane idee, pessime idee, l’ex grifondoro amava scommettere su quanto avrebbe potuto complicarsi la vita con un solo innuendo. Ma non era quello il bello? Avevano una sola vita, una sola occasione per rischiare e prendersi ciò che volevano, perché rifugiarsi dietro un velo di modestia che non aveva mai sentito suo. «quando mai ti ho lasciata delusa?» Idys doveva davvero smetterla di lanciarle quegli hint, perché Niamh era ben lontano da essere una santa. Non si era mai preoccupata di affinare il suo autocontrollo, e perché mai avrebbe dovuto, quando non lo trovava necessario. Non era mica un codarda, lei, a nascondersi dietro a sguardi languidi e sorrisi poco casti, per poi tirare la mano indietro quando rischiava di scottarsi. «non lo so, secondo me puoi fare di meglio» si strinse tra le spalle, piegando appena il capo per far indugiare più del dovuto lo sguardo sulle labbra piene della Gaffney. Beh, c’era sempre tempo per un bis. Attese che finisse di sorseggiare il suo caffè –bollente, una cosa da vero psicopatico– per prendere piattino e tazzina e riporlo nel lavandino. In quel momento ebbe solo un pensiero: spero che Jay sia caduto nel magazzino. O forse se n’era già andato, dopotutto non doveva staccare tra poco? «non è affatto l’unico modo. e nemmeno il più veloce» certo che era davvero difficile essere gay di quei tempi. Bi, ok, ma stessa cosa in quello scenario. Niamh non vedeva perché continuare a danzare intorno alla questione, quando c’era qualcosa che entrambe volevano. Lasciò le parole di Idys riecheggiare nell’aria, un momento di tensione prima che il filo si spezzasse. Uscì dal bancone e si diresse verso la porta e sporse appena la testa fuori per girare il cartello da Aperto a Chiuso. Era ancora presto per chiudere, ma la Barrow era abbastanza facoltosa da non curarsi della perdita di una sera. Si avvicinò a dove era seduta la rossa, osservando la quantità spropositata di abiti e oggetti magici che si era trascinata dietro fino al Platinum. Avrebbe fatto prima a chiederle di venire al suo di negozio, anzi di invadere il pub. «avevo un favore da farti, no?» abbassò le iridi nocciola sul volto di Idys, così simile a quello di un fantasma da mozzarle il fiato per un attimo, ma fu lesta ad assumere un’espressione più consona al momento: piena di promesse che poteva scrivere con le proprie labbra sulla pelle di Idys. Casuale, si appoggiò con una mano al bancone, al lato di dove era seduta la ragazza, mentre lasciò scivolare l’altra ad accarezzare la stoffa del vestito che teneva in grembo «cosa fa questo?» fece per chiedere, per poi ripensarci sù «anzi, sai cosa? preferisco scoprirlo da sola, se no che gusto c’è» perché aveva mezzo neurone e voleva vedere se qualcuno degli oggetti che la Gaffney aveva portato potesse essere potenzialmente letale. Amava un po’ di sano bondage, magari sarebbero spuntate delle corde a strangolarla a breve. Fece forza con il braccio sul legno per portare il proprio peso all’indietro e concedere alla rossa del sano spazio vitale. «mi aiuti? farei da sola, ma non ci arrivo» raccolse i capelli in una mano e diede le spalle ad Idys, mostrandole la zipper che teneva chiuso il vestito che aveva addosso, una scusa come un'altra per far avvicinare la Gaffney.
    Do you think I
    have forgotten about you?
    You and I were alive
    I could lay and just look in your eyes
    1997 / london
    rebel / halfblood
    ex gryffindor
    2043: washington dallaire


    Edited by ambitchous - 2/3/2024, 22:29
     
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4 replies since 19/7/2023, 21:07   150 views
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