warning! ghost could accur at any time

@piano infestato || fitz + barry

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +6    
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Special Muggle
    Posts
    168
    Spolliciometro
    +487

    Status
    Offline
    ch sheet
    pensieve
    aesthetic
    headcanon
    niki
    ta


    fitz
    gerald

    «Uuuuuuuuuhhhhhhhhh sono un demone!!! Ti strapperò la carne a morsiiiii uuuuuuuhhhhHHHh mangerò il tuo cuore e banchetterò col tuo fegatoooo~»
    Se il fantasma che aveva di fronte le avesse chiesto di dire quanto aveva paura da uno a dieci, la ragazza avrebbe detto senza tanti giri di parole meno diciassette. Provò quasi tenerezza per il povero spirito, ma non abbastanza da non essere spietatamente sincera: «era terribile» Afferrò una mandorla dal sacchetto, infilandosela in bocca senza tante cerimonie osservando il giovane uomo (si può dire giovane di una persona nata almeno un centinaio di anni prima?) con lo stesso cipiglio annoiato ma severo di una meryl streep ne il diavolo veste prada. «non spaventeresti un primino, Phil»
    Le labbra di Phil si incurvarono verso il basso, e sconsolato si sedette a terra accanto alla ragazzina, anche lui ora a gambe incrociate sul pavimento impolverato.
    «Ma ho detto che ti avrei mangiato il cuore! è spaventoso!»
    «è che so che non puoi farlo»
    «Ma perchè tu mi conosci!» fece una smorfia, portandosi la mano sul panciotto scherzando: «Sai che ho lo stomaco debole»
    Fitz fece spallucce «allora convincimi che tu possa farlo. Un bravo attore sarebbe capace»
    Il povero fantasma mise il broncio, offeso da quella frecciatina sul non essere un bravo attore. «...ci penso un attimo»
    La medium annuì, e fece per prendere un'altra mandorla dal sacchettino... solo per scoprire che erano finite. Con un verso sconsolato si mise a frugare nello zainetto alla ricerca di altro cibo, pur sapendo perfettamente di non averne. Quasi a spronarla a fare qualcosa al riguardo, il pancino brontolò prepotente; prevedibilmente, non bastò a far apparire altre cose da mangiare. Fitz era bella e simpatica, bravissima in tutto e anche molto umile, ma ancora non sapeva far apparire cibo dal nulla.
    Valutò l'idea di tornare in cucina, ma non aveva voglia di rifarsi tutti i piani del castello e di rischiare di incontrare qualcuno - o di incontrare prefetti e caposcuola di ronda (anche se, in teoria, aveva ancora del tempo prima che scattasse il coprifuoco). Nonostante il buco allo stomaco, non si pentiva di non essersi presentata a cena: interagire con persone vive era diventato ancora più difficile negli ultimi mesi, e meno ne vedeva più era felice. Poteva accettare le lezioni, poteva stare in compagnia per qualche minuto, ma l'idea di stare seduta mentre altri conversavano e cercavano di fare amicizia la mandava fuori di testa.
    A che pro, poi?
    La gente la annoiava, e se anche avesse trovato nuovi amici alla fine se ne sarebbero andati e l'avrebbero lasciata sola. Come Nah e Jane e Callie e Vin e Harper che si erano diplomate -e ora non poteva vederle bloccata com'era a scuola. Come JD che non si faceva sentire da luglio; lui soprattutto, negli ultimi mesi, si era meritato la rabbia della ragazza: pensava fossero una squadra, che dopo l'aiuto che le aveva dato a rintracciare la sua famiglia biologica fossero diventati amici, che gli piacesse la compagnia della medium... invece era un mago come tutti gli altri: inaffidabile, approfittatore. L'aveva scaricata appena le cose erano diventate difficili.
    Almeno, con i morti i patti erano chiari: non potevano abbracciarla, ma quando aveva voglia di compagnia qualcuno era sempre presente per fargliela.
    «...Fitz? Fitz!»
    Si riscosse dai suoi pensieri, accorgendosi di aver stretto i pugni, e alzò lo sguardo sul ragazzo morto a un palmo dal suo naso. «Ti ho chiamato mille volte! Sei stanca? Vuoi andare a letto?»
    Scosse la testa velocemente. «stavo pensando a che consigli darti»
    «Fallo velocemente, allora» Phil guardò verso le scale buie. «Perchè sento dei passi. Sta arrivando qualcuno, dovresti nasconderti e-» «aiutarti a spaventarlo!» «-andarten- uh? Spaventare qualcuno di vivo??? OGGI?» indietreggiò, mano sul cuore. «Non sono pronto!»
    «vero» Fitz si affrettò a prendere la torcia abbandonata a terra, e a spegnerla. L'unica luce ora veniva dalla luna e le stelle attraverso le grosse vetrate. Ogni tanto le spettrali candele attaccate ai muri nei corridoi erano accese, ogni tanto erano spente come quella sera: Fitz si era sempre chiesta se davvero in quel piano infestato vivesse, in qualche anfratto più lontano dal corridoio dove era solita rifugiarsi, qualche demone, e se questi si divertisse a lanciare segnali con le luci. Magari era il giorno per scoprirlo, portando nella sua tana qualche sfortunato studente «sarà divertente-» e soprattutto, un'ottima distrazione. «AIUTO!» gridò senza preavviso, facendo sobbalzare Phil. Per essere un wannabe poltergaist, era decisamente un fifone. «UN DEMONE!» recuperò lo zaino alzandosi in piedi, e battè un pugno contro il muro. Si guardò alle spalle, e fece segno a Phil di nascondersi.
    i have cried all my tears
    and all that is left is anger
    burn
    Lin-Manuel Miranda
    hamilton the musical




    boh, role a caso perchè ieri notte non avevo testa di scrivere nate o noah ♥
    LIBERA !!! POSTI CHI VUOLE !!! MUOVETE CHI VOLETE !!! (soprattutto phil il giovane fantasma fifone, ma anche demoni o altri fantasmi meno buoni #cosa
     
    .
  2.     +2    
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Neutral
    Posts
    544
    Spolliciometro
    +948

    Status
    Offline

    minchia, quanto odiava quelle maledette scale (cit. bertie): erano dieci fottuti anni che Barry frequentava hogwarts, minuto passato nel futuro più, minuto passato nel futuro meno, eppure a tutto quel cambiare caotico e nonsense non aveva mai fatto l'abitudine. se esisteva un modo per passare da un punto A all'interno del castello ad un punto B senza sudare sette camice e metterci l'equivalente di tempo che ti portava via guardare Via Col Vento, allora il corvonero non l'aveva ancora scoperto.
    non che avesse fretta, tbh.
    la giornata era iniziata male, come gli capitava spesso da quando si era messo in testa di diminuire drasticamente il numero di pasticche con cui si trascinava allegramente durante le ore di veglia, e non era proseguita meglio. a volte si svegliava semplicemente così, con il piede sbagliato, emanando un'aura di irrequieto nervosismo che teneva perfettamente alla larga studenti e professori (ciao euge) molesti, mentre i freaks si limitavano a lanciargli occhiate silenziose che al contempo dicevano anche troppo — oltre ai soliti, familiari insulti, c'era anche comprensione. a Barry, sinceramente, non serviva nient'altro: niente parole di conforto, pacche sulle spalle, abbracci sentiti e un po imbarazzati. il bello di avere quelle teste di cazzo come migliori amici era anche quello.
    salì gli ultimi gradini che lo separavano dal corridoio dell'ultimo piano, quello che le leggende metropolitane volevano infestato da decine di fantasmi residenti lassù dall'alba dei tempi; a Barry fregava cazzo. era stato morto anche lui, una volta, perciò sapeva come dovevano sentirsi - ok, in realtà no, ma sono dettagli -, e comunque in ventuno anni aveva imparato che i vivi facevano di gran lunga più schifo. «AIUTO!» ecco, a quello non era preparato «ma cazzo» per poco, insieme all'imprecazione non gli sfuggì anche il sandwich con il burro d'arachidi che aveva rubato per cena prima di lasciare la sala grande e il suo brusio ad alto volume: quella si che sarebbe stata una tragedia «UN DEMONE!» tutto normale in quel di hogwarts.
    prima di rendersene conto, nemmeno avesse da guadagnarci punti al fantasanremo, Barry si mise a cantare: «va come deve andare, come immaginiiii va come deve andareee, senza te! guardami bene oggi sooono un demone, so come diventare senza te???» un' ottima domanda, per la quale però lo skylinski non aveva una risposta «ma cos'è questo fracasso, avete finito di fare chiasso?» quello era il problema dei fantasmi «taci Ama, torna a dormire» — ce n'erano troppi. e pensare che aveva scelto quel piano del castello per mangiarsi il suo panino in Santa pace. panino cui Barry diede un morso, avanzando di pochi passi nel corridoio buio senza ancora vedere la figura della special, pur avendone comunque riconosciuto la voce; non che fossero in confidenza, ma barrow skylinski lo era davvero con poche persone, e quanto meno fitz non rientrava tra quelli che gli stavano sulle palle.
    poi era era probabile fosse lui a starle sul cazzo, ma questo non era un suo problema.
    «fitzgerald sei già stata posseduta?» con i demoni finiva quasi sempre così, è risaputo. gli parve di sentire il brontolio di uno stomaco, da qualche parte oltre il classico angolo buio a pochi passi davanti a lui — in un film horror di serie B il protagonista ci si sarebbe subito fiondato, ma la vita di Barry era un horror psycho thriller d'autore, roba con una sceneggiatura seria. il corvonero non era né il tipo da fiondarsi nell'ignoto per rispondere ad una richiesta d'aiuto (perché era una merda) né gli andava di farsi attaccare da un infero impazzito, motivi sufficienti per appoggiarsi con la schiena alla parete «nel caso conosco un paio di riti, con serscia di solito funzionano» sua sorella era posseduta h24, sette giorni a settimana, e ormai si erano tutti attrezzati da tempo «ma prima vorrei finire di mangiare» diede un altro morso al panino, lanciando un'occhiata fugace al sopracitato angolo buio, dal quale non giungeva piu alcun suono — a parte quel brontolio sommesso da temporale in arrivo «siGNor SKyliNSki!1!» la voce di AmaDeus gli giunse alle orecchie seguita da una strombazzata delle sue, sufficientemente forte da bucare un timpano al freak e fargli desiderare di essere rimasto in sala Grande ad ascoltare gli ultimi gossip di Pollo Girl — greve «voi studenti non dovreste girare liberamente per i corridoi, farò le mie rimostranze!» Barry non si voltò verso il fantasma, preferendo tenere d'occhio l'angolo buio dietro il quale con tutta probabilità stava nascosta una fitz posseduta, limitandosi ad alzare le spalle «ho un permesso speciale, ama» firmato direttamente da stocazzo «e poi fossi in te mi preoccuperei per altre cose. pare ci sia un demone»
    ma magari.
    magari.

    hey there, demons
    it's me... ya boy
    i'm standing near your hole
    and it's very dark
    21, vii
    ravenclaw
    freak, 2043
    karaoke time
    barrow skylinski
    MINUTIASCOLTATI
    MINUTITOTALI
    TITOLOCANZONE, ARTISTA


    scusa won se ho usato uno schema diverso ma dopo mezz'ora a cercare una gif grande ho accettato il mio destino ❤

    lucky strike febbraio
    CITAZIONE
    (almeno un post) ogni volta che qualcuno ti parlerà, troverai una canzone da cantare con una parola contenuta nella frase che ti hanno appena rivolto
     
    .
  3.     +3    
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Special Muggle
    Posts
    168
    Spolliciometro
    +487

    Status
    Offline
    ch sheet
    pensieve
    aesthetic
    headcanon
    niki
    ta


    fitz
    gerald

    «va come deve andare, come immaginiiii va come deve andareee, senza te! guardami bene oggi sooono un demone, so come diventare senza te???»
    1) «cosa.»
    2) le sembrava di riconoscere quella voce. Mi se il broncio. Sarebbe stato pi difficile convincere che c'era un demone quando l'altra persona sapeva lei fosse una medium.
    E infatti: «fitzgerald sei già stata posseduta?»
    Posò la testa al muro dietro di sè, e sospirò.
    Avrebbe voluto un primino, o qualcuno che non le piaceva, non un freaks che era pure già morto. Partiva con un vantaggio! Senza contare che fra lui e i suoi amici, difficilmente nessuno era già stato posseduto; erano sempre immischiati in cose strane.
    «nel caso conosco un paio di riti, con serscia di solito funzionano. ma prima vorrei finire di mangiare»
    Continuare la sceneggiata, o non continuare la sceneggiata?
    Meh.
    Forse poteva fare metà e metà.
    Spuntò da dietro il muro. «sto bene» il suo sguardo si fece scuro «per ora»
    Amadeus ovviamente li interruppe, perchè quello spirito non sapeva farsi i beneamati fatti suoi. Preferiva quando i fantasmi poteva vederli solo lei, quasi quasi.
    «e poi fossi in te mi preoccuperei per altre cose. pare ci sia un demone»
    «Ha ragione, Ama» ovviamente a lei non aveva detto nulla lo spirito; la prima volta che si era rifiuta lì aveva minacciato di farlo sparire dall'esistenza (cosa che tecnicamente sarebbe stata in grado di fare), e da allora aveva smesso di importunarla.
    Spuntò da oltre il muro, le mano a stringersi le braccia strette al petto, sguardo spaurito. «c'è qualcosa di oscuro. Più del solito: qualcosa di sconosciuto alla mia magia»
    Ma i demoni esistevano davvero?? Beh ok se lo diceva Barry si fidava eh !!! E se gli stava solo reggendo il gioco, beh, grazie! «ho sentito delle cose su questo posto... è da qui che è iniziato tutto» ma tutto cosa «i pv maledetti, stiles, i presidi, le sorelle beech, i withpotatoes...» sì stava copiando un tormentone di trama dell'rp su cui ruolava, il FRAT, problemi? #cosa «tu... tu credi alle maledizioni, barry?»
    i have cried all my tears
    and all that is left is anger
    burn
    Lin-Manuel Miranda
    hamilton the musical
     
    .
2 replies since 12/10/2021, 11:52   168 views
  Share  
.
Top