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2001's historian mean girl beauty on the inside doesn't get you free drinks «ma stiamo scherzando»
lo sbuffo di Heather fu pesante e caldo, oserei dire minaccioso, tanto che se l'ascensore avesse avuto occhi per vederlo o orecchie per sentirlo, si sarebbe rapidamente mosso come da suo dovere, scusandosi di tanta inettitudine e magari offrendole anche un caffè per il disturbo. Purtroppo, però, il povero ascensore non aveva niente per percepire lo scazzo (lecito) della Morrison, e fermo rimase - con grande disappunto di Heather.
Bloccarsi a metà fra due piani? Roba da mondo babbano, non da ministero della fottuta magia.
Heather posò le dita sulle grate, agitandole leggermente. Spostó l'attenzione sui bottoni a muro, fra i quali erano presenti solo numeri, e nessun tasto che potesse apparire utile per richiedere aiuto - nessun simbolino di campanelle, o piccole grate da cui comunicare con un operatore. Possibile che i maghi fossero stati cosi vanitosi da non credere che un ascensore magico potesse bloccarsi? Evidentemente sì. Avevano pensato bene di lanciare un incanto che annullava le magie (a quanto pareva, quasi quarant'anni prima un gruppetto di diciassettenni era entrato più volte al ministero. Heather non aveva problemi a crederci, visto come !! erano !! stupidi !! COME PUOI NON METTERE UN SISTEMA IN CASO DI BLOCCO), ma non si erano ricordati di mettere un fottuto tasto per le emergenze. Come. Come puoi non pensarci. Nessuno aveva mai letto fanfiction di gente bloccata in ascensore? No? Solo lei?
Guardò verso l'alto, cercando di capire dove l'ascensore si fosse fermato. Era tardi, e praticamente tutti, tranne Heather e la persona lì bloccata insieme a lei, dovevano essere ormai andati a casa; solo gli stacanovisti, gli sfigati, chi aveva una storia con colleghi o chi era sottopagato e sfruttato lavorava fino a quelle ore beate. Gridare non sarebbe servito a granchè, e a meno che l'ascensore non decidesse magicamente (letteralmente) di ripartire da solo... erano bloccati lì fino al mattino successivo, quando qualcuno avrebbe provare a usare l'ascensore e si sarebbe accorto del danno. Lanciò un'occhiata di sottecchi al suo compagno di disavventure, e un brivido la percorse lungo la schiena. "Ti prego fa che sia pieno di sfigati al ministero, e qualcuno chiami l'ascensore per salvarci prima".
Non odiava fare public relationship, tutt'altro, ma era lì da quella mattina, era stanca, voleva andare a casa a vedere la fine di Grace & Frankie, non passare la notte con quella persona.
«se hai idee, è il momento di dirle»aug '21hell/evatornightprelevi? // i panic at a lot of places besides the discoSPOILER (clicca per visualizzare)è sera tarda, e heather + TU??? sono bloccati nell'ascensore del ministero, dove non funziona la magia. Possono anche essere in tre, chissà. io ho scritto al singolare ma BE MY GUEST ignorate pure i dettagli EDIT ho postato istintivamente al ministero ma se rispondete con fittizi la sposto in inception, no problem ♥
volete rispondere subito dicendo che provano a scappare, o ambientare il post ore dopo dove ormai si sono "arresi" e chiacchierano/giocano?? è uguale !!!
sì role a caso perchè avevo postato alla bet e basta, ho troppi debiti, DOVEVO vincerne almeno una .. -
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2003's slytherin no soul "No"
-Hamlet, Act 3, Scene 3Sembrava l’inizio di una barzelletta.
La sua vita? Soprattutto ma, in particolare, tutta quella situazione: Stephen pensava che il solo bazzicare per il labirinto di corridoi del ministero della magia fosse una punizione abbastanza grande per i peccati commessi in gioventù, ma quello gli ricordò quanto potesse essere infima la vita, il karma, Satana quando non gli si sacrificavano abbastanza caprette e verginelle. Ma ehi, non fraintendetelo, sapeva essere anche misericordioso! Prima di uscire di casa aveva acceso qualche bastoncino d’incenso e gettato qualche teschietto di uccello nel fuoco in suo onore, e si era ritrovato chiuso in un ascensore piuttosto che…in una sauna rotta? Una lavatrice? Voleva rimanere positivo.
«ma stiamo scherzando» «no» non rimase positivo, forse era peggio di quanto si aspettasse. Non era un animale da festa, il Gallagher, non che ce ne fosse il motivo in quei pochi metri quadri in cui lui aveva premuto la schiena contro l’angolo opposto a quello della grata, ma ecco, anche le chiacchiere da ascensore rientravano nel suo bagaglio degli attrezzi sociale; poteva contare sulle dita di una mano le volte in cui era salito su un ascensore (o meglio, obbligato a salire in un ascensore mentre veniva tirato per un orecchio da sua nonna, la quale si lamentava delle povere gambe doloranti) e di quelle poche volte non aveva un ricordo allegro.
«Allora, c'è davvero un caldo terribile questi giorni, ahah... dicono che sia l’estate più calda degli ultimi dieci anni» si sforzò perfino di innalzare gli angoli della bocca in un sorriso cortese, il Gallagher, abbassando lo sguardo su un orologio che non portava al polso; okay, si era bruciato la carta dell’ora, ma avrebbe preso tempo in un altro modo: «Hai visto l’ultima partita di Quidditch? Forza Irlanda, wow! Sono un grande appassionato» lo era? Anche lì la risposta era un grande no. Allora vi chiederete perché stesse perdendo tempo a cercare di fare conversazione piuttosto che aiutare la ragazza a trovare una via di fuga: eh. Stiamo parlando di un gen z con evidenti problemi di ansia sociale, il suo cervello era in tilt ancor prima che l’ascensore si bloccasse.
«se hai idee, è il momento di dirle» «beh…ero qui con il mio gatto parlante» prese una pausa per inalare una grande boccata d’aria, o almeno lasciare che l’altra processasse quanto detto dal serpeverde, prima di emettere un pesante sospiro «ma è scappato, e ho pensato che prendere l’ascensore fosse il modo più veloce per raggiungerlo» wow, stava mettendo più parole in fila del previsto, l’adrenalina nel sangue poteva davvero portare a grandi pazzie!11!!!1! «Okay, il punto della situazione è che è un tipetto parecchio intelligente,» forse fin troppo «se riusciamo a chiamarlo, potrebbe andare a cercare aiuto.» lo avrebbe fatto davvero? Stava parlando di un demone intrappolato nel corpo di un gatto, probabilmente sarebbe andato lì per sputargli in faccia una palla di pelo per poi andare via zampettando e ridendo. «Però ho delle carte di uno e una tavola ouija nello zaino, ci sai giocare?» dai, tutti amano uno.Stephen Gallaghercursedgen zprelevi? // i panic at a lot of places besides the disco. -
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2001's historian mean girl beauty on the inside doesn't get you free drinks «Allora, c'è davvero un caldo terribile questi giorni, ahah... dicono che sia l’estate più calda degli ultimi dieci anni»
cosa.
Lentamente, Heather si girò dalle grate al ragazzo. Lui sorrise. Lei assottigliò lo sguardo. Ho già detto che era lì a lavorare da quella mattina ed era stanca e scazzata? «Hai visto l’ultima partita di Quidditch? Forza Irlanda, wow! Sono un grande appassionato»
improvvisamente, si ricordò perchè a scuola, nonostante fossero stati nella stessa casata, lei e il minore dei Gallagher non avessero mai parlato molto. Evidentemente il fascino se l'era preso tutto Aidan.
«ah, maddai» annuì leggermente «io non seguo il quidditch», l'istinto di essere gentile (o... provarci) sovrastò la voglia di chiedere a Stephen di che diavolo stesse parlando e sbattergli ripetutamente la testa contro le grate, per aprirle così; ci stava nervosamente provando con lei, felice della fortuna che aveva avuto a restare bloccato con quella che era stata una delle ragazze più popolari a scuola? Scena molto da shojo (o inizio di un porno.), ma avrebbe capito la sua agitazione... heather sospettava, purtroppo, fosse soltanto un caso umano.
«beh…ero qui con il mio gatto» come.... come erano arrivati a parlare di quello «parlante» ah certo.
un classico.
«ma è scappato, e ho pensato che prendere l’ascensore fosse il modo più veloce per raggiungerlo»
«non» ti ho chiesto che ci fai qui ?? non mi interessa ??????? SIAMO BLOCCATI IN UN ASCENSORE DI NOTTE ???? Stephen non voleva andare a casa? No? Solo lei? Prese un grosso respiro dal naso. «...penso fosse una grande idea» pausa, sguardo eloquente. «non sapevi a che piano fosse scappato» no davvero non le importava così tanto, ma non aveva comunque senso? perchè inseguire un gatto prendendo l'ascensore. «scusa» sorrise un po'muovendo la mano «vai avanti» tanto ormai.
«Okay, il punto della situazione è che è un tipetto parecchio intelligente, se riusciamo a chiamarlo, potrebbe andare a cercare aiuto.»
Ah.
sì.
ovvio.
Heather si portò la mano a pugno alla bocca, annuendo leggermente.
«il tuo gatto parlante chiamerà aiuto» ma sapete cosa? «ok» fece spallucce. Era resuscitata. Poteva concedere al magico e furbetto gatto parlante del gallagher una possibilità di salvarla.
«Però ho delle carte di uno e una tavola ouija nello zaino, ci sai giocare?»
Aggrottò le sopracciglia «vuoi chiamare il tuo gatto parlate con delle carte da uno o una tavola ouija» oddio in effetti non aveva precisato fosse un gatto vivo. Forse era il fantasma di un gatto? Forse era una gatto invisibile e Stephen era solo sciroccato? «...o intendevi per passare il tempo?» battè sulle sbarre, e sorrise «preferirei prima provare l'opzione del gatto magico, se non ti dispiace»
Studiandolo da capo a piedi, pensò ad una seconda cosa: «la tua famiglia non si preoccuperà se non torni a casa? Forse qualcuno verrà a cercarti» insomma.......... non sembrava il tipo che passava le notti fuori a fare vida loca, e che non rientrava senza avvisare; poi oh, magari si sbagliava e Stephen gallagher passava ogni notte in un letto differente, chi era lei per giudicare le apparenze !!!!aug '21hell/evatornightprelevi? // i panic at a lot of places besides the disco.
