here's your judgment

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    It's fate, not luck.

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    Fato
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    here is your judgement


    La porta non oppone alcuna resistenza quando la spingete, quasi invitandovi a proseguire. Ruota sui cardini con leggerezza, spalancando di fronte a voi l’ennesima, poco piacevole, scala.
    Non potete saperlo, voi nel passato; non ne avete idea, voi nel futuro, ma in entrambe le epoche avete appena avuto accesso alle Sale Segrete Gemelle, antri in pietra uguali in ogni era ed in ogni scuola: sia a Beauxbatons che a Salem, scendendo gradini in marmo per i primi ed in pietra liscia per i secondi, nel giro di pochi metri iniziate a sentire delle voci, mano a mano che proseguite più distinte e acute. I rumori rimbalzano da un muro all’altro, portandovi all’orecchio l’eco del respiro stanco dei vostri compagni - tutti, i vostri compagni: chi ha combattuto, chi vi ha seguito, chi s’era perso.
    Sfociate in una stanza tonda, la quale presenta sette entrate. Da ciascuno dei corridoi, proviene uno dei gruppi, i quali nel mentre hanno incontrato gli altri, quelli che non hanno partecipato attivamente alla missione ma, approfittando delle strade libere alle vostre spalle, vi hanno seguiti. Vi trovate su una passerella in pietra che circonda una conca al centro della camera, la quale mostra pareti lisce ed illibate; non c’è alcun parapetto a dividervi dallo scivolo: l’unico ornamento nella stanza, sono sette colonne poste attorno alla discesa, taluna delle quali possiede un incavo vuoto al centro.
    Si respira magia antica, nell’androne. Nell’esatto - esatto - momento in cui tutti voi mettete piede sul pavimento circolare, click: le porte alle vostre spalle si chiudono, impedendovi di lasciare la stanza.
    È a quel punto, che si attiva l’incantesimo.
    Spuntoni di roccia vi assalgono da ogni lato, per lo più bloccandovi: altri undici a Beauxbatons, e tredici a Salem, non sono così fortunati. Le rocce li colpiscono, trafiggendo i più esposti e graffiando chi è riuscito a trovare rifugio in tempo. Nulla di letale, non vogliono uccidervi, ma abbastanza perché il sangue scorra sulle mattonelle scivolando poi nella conca, che alla prima goccia di sangue inizia a brillare. Un fischio acuto, che aumenta pericolosamente d’intensità ad ogni secondo, costringe la maggior parte di voi a tapparvi le orecchie...ma non tutti. Coloro che provengono dall’altra dimensione, vi guardano confusi, testa reclinata sulla spalla - loro sentono un canto. Sette di loro infilano la mano nel pertugio della colonna.
    Il suono si dissolve.
    Il sangue sparisce.
    E venite trascinati nella conca.

    Battete le palpebre cercando di abituarvi alla scarsa luce del locale, accecati dall’improvvisa luminosità di poco prima. Non avete idea di dove siate, di cosa sia successo - non riconoscete le voci, gli squittii che eccitati seguono il vostro arrivo.
    «SONO TORNATI DAVVERO»
    Una ragazza bionda al centro della stanza vi sorride, mani sulle guance e brillanti occhi verdi a scrutarvi uno per uno.
    «prima che possiate dire qualcosa, abbiamo – uh, un problema»
    Alle spalle di Green Dallaire, si apre un ventaglio d’individui mascherati ed armati, che ricambiano vacui la vostra occhiata. Vi guardate finalmente attorno, Viaggiatori, e li vedete: individui di ogni epoca, di ogni universo – siete tutti insieme. E come il sospiro degli AU vi suggerisce, non siete più nel vostro mondo.
    Siete tornati alla loro dimensione.
    Qualcosa negli occhi della ragazzina, cerca di suggerirvi una storia di cui non può rendervi partecipi; il sorriso esita sulle labbra, mentre sistema pieghe invisibili degli abiti. «questi gentili signori hanno promesso di lasciarci stare, se lancaster darà loro le gira tempo; william ha detto che gliele avrebbe date quando voi foste arrivati – e che prima, ha bisogno di vedervi con i suoi occhi» Vedendo la confusione sui vostri volti, si affretta a spiegare. «sono arrivati questa mattina, hanno – » Preso in ostaggio Hogwarts, vi suggerisce telepaticamente; siamo a scuola in questo momento, nei sotterranei. Vi invia la fastidiosa percezione di una canna del fucile puntata contro la schiena, mantenendo sempre il sorriso sulle labbra. «sapevano che sareste arrivati, ecco» conclude, mantenendo il tono gioviale, mentre nello sguardo passa un guizzo di paura. «non vogliono farvi del male, vogliono solo…» gesticola, sospirando piano. Vi porteranno da lui; prenderanno i più deboli, giovani o feriti, perché risultano una minaccia inferiore – ma vi porteranno da lui. Gli altri rimarranno qua: è vero, che non vogliono farvi del male. «mi dispiace.»
    È a quel punto, che le infilano la maschera.
    E sprigionano il gas. Una miscela modificata che ha effetto su maghi e special, guaritori e generatori di acidi. Perdete i sensi, viaggiatori.

    Quando riprendete conoscenza, non siete più insieme.
    Non potete saperlo, ma siete nello stesso palazzo degli altri, coloro che sono stati scelti per incontrare Lancaster. Impossibile riconoscere l’ambiente in cui vi ritrovate, impersonale e privo di finestre. Venite condotti in un lungo, e grigio, corridoio, il corpo ancora scosso dalla sostanza che avete inalato.
    Un fischio.
    Gli uomini che vi scortano avvicinano l’orecchio alle radioline, alzando poi il capo verso di voi. I più vicini, riescono a sentire la voce provenire dalla ricetrasmittente: «lancaster è morto, non ci servono più» una pausa.
    «uccideteli tutti»

    barbie25 pa30 pd31 psARMA: mazza | potere: guarigione
    floyd25 pa25 pd34 psARMA: colt 3/24 | potere: mimesi
    dakota25 pa25 pd56 psARMA: scudo aureeka
    jason20 pa20 pd54 psARMA: fucile a pompa (2/12)
    darden20 pa20 pd59 psARMA: katana
    barrow20 pa20 pd49 psARMA: balestra 1/24
    amalie15 pa15 pd57 psARMA: balestra 0/24
    sehyung15 pa15 pd30 psARMA: kunai
    agape15 pa15 pd42 psARMA: mitragliatrice (5/60)
    william f10 pa10 pd25 psARMA: pistola semiautomatica (3/24)
    benjamin10 pa10 pd47 psARMA: fionda 0/24
    alexander11 pa9 pd49 psARMA: pitre | POTERE: acidi & veleni
    matilde35 pa35 pd100 psattacco: 23 (barbie)fucile a pompa
    monroe35 pa30 pd90 psattacco: 21 (floyd)rencong | moltiplicazione
    krimhilde35 pa30 pd90 psattacco: 15 (dakota)tonfa
    loreen30 pa25 pd80 psattacco: 16 (jason)baionetta | telecinesi
    august30 pa25 pd80 psattacco: 23 (darden)kusarigama
    anna30 pa25 pd80 psattacco: 20 (barry)pugnale | elettrocinesi
    gjurd25 pa20 pd70 psattacco: 13 (amalie)tetsubo | fotocinesi
    aryana25 pa20 pd70 psattacco: 21 (swing)rivoltella
    trey25 pa20 pd70 psattacco: 22 (agape)falce
    billy20 pa15 pd60 psattacco: 3 (will)lanciagranate | mimesi
    rowanne20 pa15 pd60 psattacco: 7 (ben)shuriken
    kuno20 pa15 pd60 psattacco: 3 (alex)nunchaku | ombrocinesi


    ┉┉┉ info. potete fare un solo attacco per post, e massimo due difese. A meno che non ci sia un solo PNG, solo un massimo di due PG può attaccare lo stesso nemico. Vi ricordo sempre di parlare al condizionale, e mai auto determinare le vostre mosse. Più postate più potrete guadagnare PE, e viceversa.
    Ricordate che potete usare solamente incantesimi del vostro livello [INCANTESIMI - POTERI] - e no, non c'è il limite di utilizzi del vostro potere come scritto nella pagina, potete usarlo quanto volete. Plus, ogni 10 post (del pg, non della slot) i pg a livello master avranno diritto ad una SUPER, differenziata da potere a potere; i maghi, a seconda che il loro potenziamento sia di pa o pd, potranno fare un incantesimo di guarigione che ridia tot ps (variabili a seconda del livello del pg da curare) o attaccare due png anzichè uno.. [P.S.: le granate possono essere utilizzate contro più di un PNG, ma il loro danno si dimezza. Se viene estratto, ad esempio, 9, contro un png farà danno 9, contro due png 4, contro tre png 3]
    Dopo 48 ore dall'ultimo fateggio, se il vostro PG non viene difeso da altri personaggi e non avete postato per difendervi autonomamente, ai vostri PS ne verranno sottratti tanti quanti sono i PA dell'avversario (es: Tizio attacca Sempronio con un Expelliarmus da 10 PA; Sempronio non si difende entro le 48h, quindi ai suoi Punti Salute di partenza, ne vengono sottratti 10). Nel caso si dovesse arrivare a 0 PS il pg rimane "bloccato" per 48 ore durante le quali non può postare; dopo le 48h, può riprendere a postare, ma con la metà dei punti salute.

    ➞ sacrifici. i pg che sono stati segnati come sacrifici al momento delle iscrizioni sono, come potete vedere, coloro che partecipano all'ultima settimana di quest - la quale si svolge in contemporanea tra le tre epoche. Ogni personaggio parte nell'ultima settimana con i punti salute del proprio blocco (ad esempio: tizio ha perso 2 ps, caio ne ha persi 10, sempronio ne ha persi 5 -> sempronio parte con -17 ps).
    Per ragioni logistiche, abbiamo dovuto effettuare dei cambiamenti: alcuni sacrifici venivano dallo stesso gruppo di altri, perciò gli abbiamo affidato i ps (e, in alcuni casi, il livello) di altri gruppi - come se, a conti fatti, fossero dell'altro gruppo.

    ➞ combo. gli attacchi/le difese combo fra più personaggi, devono essere postati a massimo due ore di distanza.

    ➞ spoiler. specificate sempre sotto spoiler l'attacco/la difesa + numero munizioni usate.

    avete tempo fino alle 23:59 del 08/06 per postare.

     
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    «Te l'avevo detto, che ci ritroviamo sempre» scoccò un bacio a Jason, felice di vederlo vivo (seppur non troppo).
    /stacchetto!/ perchè bellissima la mayne, eh, ma «uccideteli tutti» eh.
    Dakota fece scrocchiare le dita portando le mani in avanti. «non se vi uccidiamo prima noi»
    Accidenti, davano sempre tutti per scontato che loro (un loro generale - fossero quelli che combattevano contro l'Artiglio a Beauxbatons due anni prima, fossero quelli contro Seth nell'AU, fossero quelli che avevano superato gli antifurto e i segreti dei sotterranei delle scuole poche ore - centinaia di anni? - prima) si sarebbero fatti ammazzare senza battere ciglio. Plot twist: non era mai così.
    Il fu rosso riafferrò il proprio scudo, che gentilmente gli avevano lasciato legato alla schiena (che carini! drogarli sì ma disarmarli no), e prima che una delle donne dell'au potesse colpirlo, gliel'aveva già dato in faccia, lanciando un segno d'intesa a Barry per ringraziarlo dell'intervento. Il proprio colpo non era stato preciso, la mente ancora annebbiata dal gas di poco prima e il corpo debilitato dalla fatica e dalle ferite degli spuntoni, ma con un po' di fortuna l'aveva almeno stordita.
    Tornò a osservare la donna. «Sono confuso» Era confuso. «Ma voi dove andate?» Ridiede una scudata sui denti della donna, nel caso la prima non l'avesse fatta desistere dall'attaccare di nuovo. Stava facendo un grande favore alle tasche del suo destista, e sperava almeno quello fosse una brava persona. Appena gli AU iniziavano a stargli un po' più simpatici, con Grey e Elite meno sul piede di guerra e edgy - ECCO dei soldati A CASO che volevano farli fuori senza motivo. Ma cazzo, non c'è pace fra gli ulivi. «Nel senso- chi diavolo siete?» Era piuttosto sicuro che nell'AU non ci fosse più alcuna dittatura, o almeno questo gli era pasto di capire da Grey e Elite e compagnia cantante a Salem (che fra l'altro: stavano tutti bene? Sperava fossero con Mae e le gemelle e tutti gli altri al sicuro, per tenerli al sicuro - possibilmente non a casa propria a ridere della bella avventura dopo aver abbandonato loro lì), e se Lancaster era morto voleva dire che Al era-... deglutì, decidendo che doveva essere una menzogna. Lancaster non poteva essere morto, non così. C'erano ancora troppi segreti a cui non aveva voluto dare risposte. Troppi equilibri da mantenere.
    L'unica alternativa alla nuova dittatura, o a seguaci neofascisci di Seth che cercavano le giratempo per liberarlo, era che gli uomini di Vasilov-canon fossero arrivati lì prima di loro in qualche modo (c'erano riusciti loro, perchè non anche il Drago?)... quel che era certo, è che Dakota si fidava degli AU che erano arrivati nel 2119 (e nel... 1919 a quanto pareva?): loro volevano davvero riportare a casa le proprie famiglie, e non pensavano di fare niente di male.
    Certo, se non si considera assottigliare lo strappo fra i due universi e permettere a Vasilov di conquistarli entrambi.
    «Possiamo trovare un accordo?»
    EEEeeeh magari dopo, prima un ragazzo vestito come Dakota alla fiera del country (un anno nel futuro è lungo, in qualche modo bisogna passare il tempo e le fiere country andavano alla grande a Parigi (?)) stava per essere attaccato in qualche maniera misteriosa. Dakota lo afferrò per il braccio, tirandolo via. «Ti ho visto ad aprile» ricordò in un flash. Non avevano esattamente parlato (perchè avrebbero dovuto?) però era difficile non ricordarsi di lui, vista la somiglianza con Frankie (per quanto non fosse diventato suo amico nel periodo nell'au, era impossibile non notarlo). Con Frankie e-... qualcun altro? Che già lo avesse visto prima di allora? Eppure non gli pareva fosse nella stanza senza uscita, a dicembre di quasi due anni fa quindi non... veniva dal 2017, giusto? BEH comunque «mi chiamo Dakota» e visto che stringergli la mano in quell'occasione sembrava una perdita di tempo, gli diede una rapida pacca sulla spalla. «Già che non sappiamo contro chi combattiamo, il minimo mi sembra sapere almeno i rispettivi nomi»
    dakota wayne
    20 y.o. | rebel | healer
    The blood moon is on the rise
    The fire burning in my eyes
    No, nobody but me can keep me safe
    And I'm on my way


    CITAZIONE
    -Tipo di Arma: scudo
    -Elemento dell'ibrido: guscio dorato dell'aureeka
    -Caratteristiche: lo scudo ha una forma rettangolare incurvata (come una sezione di cilindro) ed è ricoperto dalle scaglie dorate del guscio dell'aureeka, quando lo scudo viene intaccato perde le scaglie danneggiate, sostituendole immediatamente con delle nuove di zecca
    -Funzionamento: il guscio dell'aureeka oltre alla sua resistenza è caratterizzato dall'abilità di mimetizzarsi, elemento che renderà lo scudo capace di nascondere chiunque dietro di esso senza essere visto quando viene poggiato al suolo. Inoltre, ad ogni colpo subito, lo scudo risponde con un breve suono assordante che stordirà l'avversario, proprio come l'aureeka che urla se gli si offre delle caramelle sottomarca

    (15) DIFESA DAKOTA (dakota + barry) scudo in faccia!
    ATTACCO KRIMHILDE (dakota + barry) scudo in faccia!

    (23) DIFESA BARBIE (barbie + dakota) tira via

    CODICE
    <b>(23) DIFESA BARBIE (barbie + dakota)</b>
    <b>ATTACCO MATILDE (barbie + swing)</b>

    <b>(21) DIFESA SWING (amalie + will)</b>

    <b>(20) DIFESA BARRY (barry + amalie) </b>

    <b>(16) DIFESA JASON (jason + swing)</b>
    <b>ATTACCO LOREEN (jason + will)</b>

    <b>(15) DIFESA DAKOTA (dakota + barry) </b>
    <b>ATTACCO KRIMHILDE (dakota + barry)</b>

    <b>(13) DIFESA AMALIE (barbie + amalie)</b>
    <b>ATTACCO GJURD (amalie + swing)</b>

    <b>(7) DIFESA BEN (will + swing) </b>
     
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    起承轉結

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    전하지 못한 진심
    the truth untold
    Per qualche secondo restò appigliato a quella volontà che nel sottofondo di ogni respiro ancora sapeva chiudere, uno sguardo che si faceva fiacco, quello di Park Sehyung, radicando a fondo fra spazi che dovrebbero restare chiusi per concedergli respiro leggero, ma che invece si schiusero come cancelli dell’inferno che non potevano far altro che aspettare il suo passaggio, volente o no. Ma c’era molto di più di uno sguardo arreso, nel trascorrere di un secondo fra occhi che ripescano lontananze smunte, intossicazioni di fantasmi pronti ad infestar ogni presente nel disperato tentativo di spingerli ad arrancare per un domani incerto; per cosa combattevano? Park Sehyung ancora se lo chiedeva. Tornare a casa? Certo, sarebbe stata la risposta più ovvia, ma lui un luogo di appartenenza non lo possedeva realmente. Non gli restavano che spettri, le sue uniche certezze, i proprietari di passi sbiaditi ormai lontani ad essere presenze eterne strette nel suono di un addio che non poteva essere lavato mai, ma rimaneva comunque nell’imposizione di una presenza dissolta che si consuma sulla pelle nella tacita richiesta di qualcosa che possa concedere liberazione e dannazione, insieme, nel miasma consunto di punizioni abbattute sull’essere senza sosta. E lo stesso ragazzo dalla chioma nera come la pace, che cambiò immediatamente colore non appena le iridi si abituarono nuovamente alla luce, dopo aver aperto le palpebre, non era altro che un fantasma; una memoria di ciò che poteva essere tempo addietro, un addio non sussurrato da labbra insanguinate ma solamente lasciato intendere, il suo faccio glabro ed angelico, o solitamente una pedina sacrificabile che aveva deciso inconsapevolmente di partecipare al gioco della vita e che, inevitabilmente, sarebbe crollata in protezione della regina, i suoi affetti. Ed anche in quel caso, chi erano realmente i suoi affetti? Chi avrebbe ricordato il nome di un ragazzo che a stento sapeva chi fosse? Scritto sull’acqua, il suo destino.
    «Non è andata bene, eh?» strinse appena le labbra nel masticare quel rammarico che porta il segno di una verità che non andava detta, perché espressa già nel trascinarsi di sensi troppo grandi per essere compressi davvero e che sanno sempre come scivolare nel più piccolo spiraglio. In quella smorfia, Park Sehyung, si portò una mano a coprire le ferite aperte che sembrarono bruciare sulla sua epidermide come mille carboni ardenti, lasciandolo semplicemente senza altre forze per poter parlare; sarebbe stato bene, credeva, aveva solamente bisogno di riposare un paio di secondi e riprendersi dall’effetto del gas che avevano inalato, probabilmente ancora presente nei polmoni. Un appoggio, aveva bisogno di un appoggio e, guardate il fato ( plz padre perdoname por mi vida loca don’t shine yabai me ), lo trovò proprio sulla spalla di Barrow, situazione, detta di Sehyung, non poteva essere nient’altro che più ironica data la loro passata disavventura nel bagno della scuola; okay, così potrebbe suonare molesto, ma il Park era ben lontano dall’esserlo. «Eeeehi, ciao, da quanto tempo, ti ricordi di me? Ho imparato l’inglese!» non era davvero una domanda, ne portava solo il tono per scivolare nella conversazione con leggerezza, come passi resi morbidi da un letto d’erba che non vogliono essere rumore assordante nel silenzio della sera, così da approfittarne per poggiare il gomito sulla spalla del compagno di casata, «Sei diventato anche più alto! Cosa vi davano da mangiare nel futuro?». Okay, probabilmente Barrow lo avrebbe preso ad insulti, o semplicemente ridotto peggio di quanto fosse già, ma come ogni anti social si rispetti, Swing aveva almeno provato ad avvicinarsi ad una di quelle poche persone che conosceva!
    «lancaster è morto, non ci servono più…uccideteli tutti.»
    Era un momento che non sapeva catalogare, quello, che si spinse fra due mondi in cui doveva essere per forza una cosa e l’altra e lì, nel mezzo, esisteva solo il vuoto contrito di quello che non tratteneva, perché non c’era nessuno a poterlo comprendere realmente, nessuno sguardo, nessun battito cardiaco, quello sarebbe stato tutto o niente, vita o morte. William Lancaster era davvero deceduto? No, non poteva crederci, Sehyung, tutta quella strada fatta, tutti quei corpi lasciati lontani dai propri cari, per cosa? Morire? Ed una parte di sé, quella ancora più ingenua ed attaccata all’oblivion lanciato dal padre si sentì soffocare e sperò, tremendamente, che quello non fosse nient’altro che un altro scherzo da parte del preside di Salem per poterli salvare.
    Un sospirò abbandonò le labbra piene e screpolate del coreano, cercando di lasciarsi scivolare via la tensione che in quel momento gravò sulle sue spalle, volendo mostrare a petto pieno che quella situazione fosse del tutto gestibile. Sì, si stava letteralmente cagando in mano, vedendo quanta indifferenza giacesse negli occhi dei loro nemici che, nel giro di qualche attimo, aumentarono il passo per scagliarvisi contro. Nella foga del momento, il Park, si guardò intorno distaccandosi dal corpo di Barry – senza mettere in considerazione che l’altro probabilmente lo avesse già fatto di sua spontanea volontà, decidendo di “correre” in soccorso di Benjamin, tentando di portare una mano tra i suoi capelli e provando a scansargli il capo prima che uno shuriken potesse scalfirgli la sua bellissima chioma, «Eula, ti hanno mai detto che sono morbidissimi? Che shampoo usavi nel far west, uno alle barbabitole?». E con la stessa velocità di un bradipo appena sveglio, ma soprattutto con la stessa vitalità ihih, Swing si sarebbe fatto spazio tra una figura mascherata e l’altra, lasciando che un disperato tentativo di salvare Jason potesse essere compiuto dal suo corpo: aka buttarsi a peso morto su di lui, rotolando via in cerca di un posto appartato per poter contemplare insieme l’effimeratezza dell’esistenza umana???? E beh, sì, per avere una visione più ampia del mondo – ma soprattutto per distare un simpatico killer assassino – Swing si sarebbe schiarito la voce per attirare l’attenzione di Matilde e, poi, per essere più sicuro le lanciò un Kunai. Rude??? Swing cosa ti è successo??? Diamo la colpa all’adrenalina???
    Sehyung Park
    dunno who i am
    This is my destiny
    Don’t smile on me
    Light on me
    Because I can’t go to you
    There’s no name to call



    (7) DIFESA BEN (will+swing): lo scansa
    (16) DIFESA JASON (jason+swing): gli salta addosso per rotolare via filosoficamente

    ATTACCO MATILDE (barbie+swing): le lancia uno shuriken


    Edited by cerbérus - 2/6/2019, 20:37
     
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    «OBI!»
    «BARRULY!»
    «TEPPISTA!»
    le voci giunsero tutte insieme alle orecchie del corvonero, prima ancora di poter capire dove avevesse effettivamente messo piede: era certo di aver sceso una quantità illegale di gradini dopo che tutto il suo gruppo si era dato sa fare per aprire la porta che pareva essere la loro unica via d'uscita, le dita della mano destra intrecciate a quelle di amalie in una stretta tanto forte da temere di farle del male. Ma non era riuscito ad allentarla, nemmeno quando nella semioscuritá voci familiari avevano fatto aumentare i battiti cardiaci di ciascuno di loro; al contrario, un guizzo di terrore lo aveva spinto a stringere con più forza, la certezza di una trappola in agguato dietro l'angolo. Poi erano apparsi in carne e ossa, e per un istante il dolore al fianco e le fitte come scariche elettriche nei muscoli della gamba smisero di avere importanza.
    Ammesso ne avessero mai avuta.
    «ehi..» lasciò che murphy lo circondasse con le braccia, il calore di lei a trasmettersi attraverso la pelle come un unguento magico capace di guarire ogni ferita; non si tiró indietro quando kieran fece altrettanto posandogli la testa sulla spalla, un sorriso stanco a premergli contro la gola; cercó le iridi chiare dei suoi genitori, come forse mai era riuscito a fare fino a quel momento, un inconsapevole sospiro soffiato tra le labbra. «state tutti.. state tutti bene.» e non era una domanda, la sua, quanto più la constatazione di un pensiero che gli aveva picchiato in testa costantemente come un martello pneumatico, sempre presente seppur a livello inconscio.
    Gli sarebbe piaciuto avere il tempo per raccontare a kieran dei fake!freaks.
    Gli sarebbe piaciuto avvicinarsi a william e akelei per sussurrare che non era poi così male, essere loro figlio.
    Gli sarebbe piaciuto avere il tempo di baciare amalie per conservare ancora un po' il sapore di lei sulle labbra.
    Avrebbe voluto avere almeno il tempo per respirare, barrow skylinski.
    e invece, col cazzo.
    Se le porte improvvisamente blindate alle loro spalle non dovevano per forza essere presagio di sciagura e morte, gli spuntoni di roccia affilati come fottuti rasoi davano un segnale inequivocabile: forse era davvero giunta l'ora di lasciarci le penne. Per quanto rapidamente tentó di spostarsi sulla propria sinistra, tirando amalie con sé, lo sperone roccioso cresciuto dal nulla tra le crepe del pavimento riuscí comunque a lacerargli la pelle del fianco risalendo fino al braccio sinistro, lì dove la pietra grezza finì per incidere più a fondo. «merda! merdamerdamerda» da terra, dove era finito disteso, barry sollevó la testa cercando con occhi troppo grandi i compagni, la sua famiglia, incisivi a mordere le labbra fin quasi a spaccare la pelle sottile: erano vivi, tutti, qualcuno messo meglio di altri, ma ancora respiravano. Avrebbe detto a se stesso che era quella la cosa importante, se sul cuore non gli fosse pesato un terribile sospetto, la consapevolezza che solo i pessimisti per natura sapevano riconoscere come tale - era solo l'inizio. Lo aveva già affrontato, barrow, quel momento: quando la fatica e il dolore prendevano il sopravvento ed il minimo spirarglio di speranza arrivava a confortare i cuori stanchi, solo allora arrivava la botta finale. Quella dove un ragazzino neanche diciassettenne sceglieva di mettersi dalla parte dei nemici, davvero convinto fosse il male minore. «ams?» il nome della ragazza appena sussurrato, le dita a controllare con delicatezza le ferite aperte sulla pelle. «stai-» un fischio acuto gli penetrò il cervello simile ad un ago incandescente spinto con forza direttamente nei timpani, e più che accartocciarsi su se stesso afferrando la testa bionda tra le mani barry non riuscì a fare; cancellava ogni cosa, quel suono, pensieri compresi.
    Avrebbe tanto voluto ancora un po' di tempo, barrow skylinski - lynch beaumont-barrow.
    Peccato che il fottuto tempo fosse ormai scaduto.


    «SONO TORNATI DAVVERO»
    cosa cazzo-
    «prima che possiate dire qualcosa, abbiamo – uh, un problema»
    -succede.
    Sapeva di essere scivolato nella conca, il corvonero, di aver picchiato il fondoschiena atterrando infine sull'ennesimo pavimento di pietra, la testa a rimbalzarvi per seconda. Era certo di aver aperto gli occhi senza vedere nulla, se non gli strascichi luminosi del bagliore che un attimo prima aveva accecato tutti loro cogliendoli alla sprovvista. Ma era stato davvero un attimo? Per quanto lo riguardava poteva benissimo essere passata un'ora, un giorno, la frazione di un secondo. Di una sola cosa era certo, barrow skylinski, nel posare le iridi grigio azzurre su quei volti che tra tutti sarebbero stati sempre i più familiari, quelli impossibili da dimenticare: che per loro era passato più di un anno, infiniti battiti di ciglia. «merdine?» nonostante la presenza di ergei e digei nella stessa stanza, il sangue ad impegnargli la stoffa della maglietta e il dolore lancinante delle ferite, nonostante tutto barry non ebbe difficoltà a riconoscere gli originali tra le copie, le iridi dei freaks a riflettersi nelle sue come specchi.
    «questi gentili signori hanno promesso di lasciarci stare, se lancaster darà loro le gira tempo; william ha detto che gliele avrebbe date quando voi foste arrivati – e che prima, ha bisogno di vedervi con i suoi occhi. sono arrivati questa mattina, hanno – sapevano che sareste arrivati, ecco. non vogliono farvi del male, vogliono solo…» barry, che tra parole dette ad alta voce e voci ad insinuarsi nella mente non ci staba già più capendo un cazzo, la bionda dallaire non la guardó neppure; gli uomini alle sue spalle tanto meno. Si mosse piano strisciando carponi sul pavimento, passando accanto a murphy e kieran per raggiungere i fratelli, joey e i bicigini, la mano destra tesa a sfiorare il braccio di sersha. «mi dispiace.». E nel momento in cui le dita si posarono su quelle della sorella, il mondo svanì di nuovo.
    Credeva davvero di avere ancora tempo, barrow skylinski.
    Ma, porca di quella gran puttana, si sbagliava.

    «lancaster è morto, non ci servono più»
    hoe don't do it.
    «uccideteli tutti»
    un pensiero inutile, quello del corvonero. quasi una muta richiesta, nel sentire le parole gracchianti provenienti dalla radiolina, l'incredulitá che seguiva la confusa consapevolezza di averli persi di nuovo. «brutti stronzi fottuti.» un sibilo tra i denti digrignati, il cuore troppo rapido a battere contro la cassa toracica. Furiosi, barrow skylinski, come non ricordava di essere mai stato: non per william lancaster, testa di cazzo pure lui, quanto per l'ennesima beffa e danno insieme. Strappato ai genitori, ancora, separato da famiglia e amici, sbattuto e ferito, dolorante e distrutto. Li odiava, tutti, dal primo all'ultimo. E quando vide la prima tipa lanciarsi nella sua direzione, più che ragionare con la testa il diciottenne agí d'impulso spostandosi di lato, per sfruttare così lo slancio della mangiamorte e farla stampare contro il muro alle sue spalle, iridi grigio azzurre ad intrecciarsi con quelle altrettanto limpide di una considerevolmente fatta amalie. «io li ammazzo.» strinse la testa tra le spalle, ancora abbastanza lucido da trovare la forza di posare un bacio sulla fronte della bionda, prima di voltarsi verso dak e il suo avversario
    «immobilus!» e che cazzo. già che c'era, muovendo la bacchetta verso la donna con un rapido scatti del polso, le lanciò anche un «soffuco.» così, tanto per.


    I tried to laugh about it. Cover it all up with lies
    boys don't cry - the cure
    prelevi? // i panic at a lot of places besides the disco


    (20) DIFESA BARRY (barry + amalie): si scansa

    (15) DIFESA DAKOTA (dakota + barry): immobilus su krim
    ATTACCO KRIMHILDE (dakota + barry): soffuco
     
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    Vorrei potervi dire che l'effetto del tè alla maijuana preparato da RJ fosse ormai finito, ma mentire: amalie shapherd era (ancora) fatta come una pigna. La cosa buona, però, era il fatto di esserne consapevole: seppur molto meno che in condizioni normali, la ragazza stava provando a comportarsi con un minimo di razionalità «MAMMA, PAPÀ, HO BEVUTO UN TÈ BUONISSIMO» fin qui, nulla di strano «ALLA DROGA!!» beh, più o meno. Dopo aver distribuito sorrisi ed abbracci in giro («kier! cj offre biscotti!!» no, in realtà glieli aveva finiti «ed anche un tè buonissimo, PROVALO!» spoiler: si era finita anche quello) la ragazza tornò saltellando da Barry, lo sguardo soddisfatto di chi aveva portato a termine una missione: cinque minuti prima, gli aveva detto che non voleva far notare ai mal quanto fosse fatta «non sospettano nulla!» che dire? nailed it!

    «ci vogliono uccidere, vero?» vero. Era successo tutto talmente in fretta, da non dar tempo alla ragazza di elaborare i vari eventi: prima aveva rivisto la sua famiglia, poi uh! ecco dei bellissimi spuntoni di roccia dalle pareti! ed una bella caduta nel nulla! Inutile dire che la Shapherd fosse veramente elettrizzata da tutti quegli eventi super exciting che al contrario, in condizioni normali, l'avrebbero come minimo fatta vivere in uno stato di ansia perpetuo (che bella la droga, doveva decisamente usufruirne più spesso) Aveva giusto avuto il tempo di salutare super felice i freaks - strano a dirsi, ma le erano mancati!! E non solo perchè barry era depresso senza di loro - dato un bell'abbraccio a run - awwww, finalmente poteva dirle di esser sua sorella!! - e qualche gomitata a Barry per togliersi un dubbio («ma me lo sto immaginando io o quella lì mi somiglia tipo..un sacco???») prima di cader a terra a causa del gas lanciato su di loro, riaprire gli occhi e ritrovarsi sotto attacco. Di nuovo.
    Per prima cosa, avrebbe preso per mano lo Skylinski strattonandolo verso di sè, così da toglierlo dal tipo che gli stava correndo contro «mmmh hai già fatto conquiste!» per poi ritrovarsi di fronte ad un problema: da quando la sua balestra era diventata così pesante?? Evidentemente gli effetti dell'erba la stavano rendendo sempre più debole: voleva solo un letto su cui dormire, la Shaperd. E soprattutto, chi è che aveva deciso fosse una buona idea portarsi dietro delle armi?? Avevano già le bacchette, gestire il tutto era dannatamente complicato! Le capacità di coordinazione della Shapherd erano praticamente pari a zero, in quel momento, così mentre tentava di prender la bacchetta che si era messa in tasca poco prima, le cadde dalle mani la balestra, non essendo abbastanza perspicace da lasciare la presa dal braccio di barry così da avere una mano libera. «putain!» oh un anno e mezzo a parigi, ovvio che avesse imparato qualcosa - le basi, almeno. Così, chinandosi a raccogliere l'arma, la ragazza avrebbe schivato il colpo di uno dei mangiamorte (credo???) per poi rialzarsi e colpirlo, mirando all'altezza dello stomaco, con una freccia della balestra (che, pensandoci, non aveva usato per niente!! che spreco, rimediamo!!) «tu veux mourir?» per quanto fosse fatta, era pur sempre una amalie shapherd: l'altruismo e l'educazione prima di tutto!
    Amalie Shapherd
    19 y/o - raven - smartass - (2043)
    I MAY OR MAY NOT
    HAVE RUINED
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    FROM THINKING TOO MUCH
    ABOUT EVERYTHING


    (20) DIFESA BARRY (barry + amalie) lo strattona

    (13) DIFESA AMALIE (barbie + amalie) si abbassa
    ATTACCO GJURD (amalie) colpo di balestra (1/24)
     
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    I do not need it to happen.
    I’m not resigned to it.
    Quarta settimana, giorno uno.
    Elisa è reduce da un'ora di viaggio della speranza, condita con allergia (attenzione, allergia non allegria), mal di testa e solita poca voglia di vivere. Plus, vi dirò, è il terzo post della giornata e non sembra che io abbia intenzione di smettere, chissà, forse dovrei? Certo che dovrei, o non starei scrivendo questa introduzione decisamente poco consona. Dai, prendetela bene: sto superando la quarta parete, come Deadpool, uau!!
    Fine del monologo, forse.

    / stacchetto /.

    «SONO TORNATI DAVVERO» ma voi dove andate?
    No, sul serio, William era una persona semplice, aka vedo qualcuno, gli sparo, e tutte le questioni di AU, gente dal passato, cazzi e mazzi, proprio non aveva voglia di capirle. Aveva scelto di unirsi a quella cosa per due sole ragioni: una si chiamava Agape, aveva i capelli rossi, ed era tutto ciò che restava della sua famiglia. L'altra si chiamava mi sono rotto il cazzo, e somigliava alla voglia di fuggire che troppo spesso l'aveva trascinato fuori di casa, riducendolo sempre sbronzo e con le mani macchiate di sangue. Aveva fatto dell'uccidere un lavoro, un passatempo, qualcosa entro cui rifugiarsi quando la vita si faceva troppo stretta e, credetemi, la sua vita aveva almeno quattro taglie in meno.
    Si era a malapena reso conto delle ferite a graffiargli le gambe, una il fianco, provocate dagli spuntoni emersi dal terreno nell'istante in cui avevano messo piede nella stanza principale. In verità, si era accorto esclusivamente di quelle più lievi di sua sorella e, alla luce delle sue priorità, solo due cose gli erano rimaste da fare: correre verso di lei, e tirare fuori la pistola. Un William semplice, per l'appunto - peccato fosse inutile un'arma contro del gas soporifero.
    «questa cosa del gas ci sta un po' sfuggendo di mano» alla terza volta probabilmente sarebbe diventato immune, sul serio. Si voltò per assicurarsi che Agape fosse ancora al proprio fianco, poi posò gli occhi sugli uomini a scortarli. «lancaster è morto, non ci servono più» chissà perché non sembrava una cosa positiva «uccideteli tutti» ah, ecco.
    Si parò d'istinto dinanzi al ragazzo affianco a sé (ciao swing!!), allungando un braccio per sparare contro il primo nemiko a tiro (ciao loreen!!).
    «intero?» posò gli occhi su Sehyung, perdendo qualche istante per metterlo a fuoco: scusatelo, è anziano e ha difficoltà coi coreani since always. Beh, nel dubbio gli spolverò il ciuffo, dandogli poi uno schiaffetto sulla guancia «come nuovo» forse? Fato dai, non farmi fare brutte figure!!
    Fine del momento awkward, soppesò l'idea di usare nuovamente la pistola, ma - hey, le munizioni costano, e quindi via di «protego» su Ben.
    william fetcher
    32 . killer . dusrmstrang
    And you won’t ever know,
    you won’t ever see,
    How much your ghost since then
    has been defining me.


    (21) DIFESA SWING (jason + will): gli si para davanti
    ATTACCO LOREEN (jason + will): spara
    (7) DIFESA BEN (will + swing): protego

    CODICE
    <b>(23) DIFESA BARBIE (barbie + dakota)</b>
    <b>ATTACCO MATILDE (barbie + swing)</b>

    <b>(21) DIFESA SWING (jason + will)</b>

    <b>(20) DIFESA BARRY (barry + amalie) </b>

    <b>(16) DIFESA JASON (jason + swing)</b>
    <b>ATTACCO LOREEN (jason + will)</b>

    <b>(15) DIFESA DAKOTA (dakota + barry) </b>
    <b>ATTACCO KRIMHILDE (dakota + barry)</b>

    <b>(13) DIFESA AMALIE (barbie + amalie)</b>
    <b>ATTACCO GJURD (amalie)</b>

    <b>(7) DIFESA BEN (will + swing)</b>
     
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    So many problems, you can take your pick
    «lancaster è morto, non ci servono più. uccideteli tutti»
    Doveva fingere sorpresa? Era previsto un drammatico tirare il fiato, rilasciandolo con tanto di mano davanti alla bocca, ed occhi spalancati a guardarsi attorno alla ricerca di una via di fuga? No perché, beh, insomma: Barnaby Jagger non aveva pensato neanche per un quarto di secondo, che non fossero lì per morire. «uau» così impassibile che Joey sarebbe stato fiero di lui, nel ruotare lo sguardo quercia su Floyd, suo old amigo fottuto – ancora? Sempre – quanto lui in una fantastica missione suicida che, in tasca, non avrebbe fatto loro avere un cazzo. «s-s-shockbasito» schioccò la lingua sul palato, le dita a passare fra i capelli bruni cercando di dar loro una parvenza di forma. Non aiutava il fatto che fossero intrisi di sangue, e che a quel punto non avrebbe saputo dire quanto di quello fosse suo, e quanto del nano maledetto ch’era riuscito, finalmente!, a squartare. A proposito, nota dolente della faccenda: quando si era risvegliato insieme agli altri, non aveva più avuto fra le mani le braccia di Tramp. Assurdo. Sperava che i freaks se ne prendessero cura con l’affetto che meritava. Battè le palpebre in direzione degli avversari, ciascuno con le armi puntate contro di loro.
    Allora, sentite: Barbie aveva viaggiato in modo metafisico da Bodie, California, alla scuola di magia e stregoneria francese; aveva perso Floyd, Mads, e Darden, nonché le sue bambole sociopatiche preferite, finendo in pasto alla bitch squad; aveva dovuto affrontare au-freak show, era stato masticato da un nano, ed aveva volato su una palla d’acqua insieme a zio Jay; era stato trafitto da duecento cinquanta sassolini di merda, prima di finire sballottolato, ancora!, in una dimensione alternativa dov’era previsto salvassero, ancora!, il mondo.
    Se pensavano che un fucile bastasse ad impressionarlo, avevano sbagliato persona. Impassibile, il Jagger, nell’arcuare un sopracciglio in direzione del loro aguzzini, la mazza abbandonata mollemente lungo il fianco. Voleva sapere dove fosse Jay. Voleva sapere dove fosse Gwen. Voleva sapere dove, fottutamente, fossero tutti gli altri, perché – che cazzo! – erano l’unico motivo per il quale Barbie si fosse imbarcato in quella situazione di merda. Se avesse saputo che quel Lancaster è morto significasse che si fosse portato dietro anche Run, Gemes, e Shia, sarebbe stato lievemente preoccupato anche per loro, ma come si soleva dire, l’ignoranza era una benedizione, ed il fatto che il trio fosse comparso (quasi) incolume alla zona d’atterraggio, rendeva il guaritore abbastanza tranquillo. Alla fine dei fatti, quelli messi peggio erano lui, Floydito, e Archibaldino; i vippini, incomprensibilmente, stavano una meraviglia – e gli Hale, quei due sgagni, erano messi meglio di tutti loro messi insieme.
    Ma dov’era la giustizia divina. @cam intervieni.
    Eh vabbè, doveva accontentarsi delle piccole gioie che aveva – tipo poter, finalmente, studiare il sesto caso umano di cui in quell’anno aveva tanto sentito parlare. Barrow Skylinski aveva decisamente la freaks attitude, e vederlo in modalità killer bastò a sporcargli appena le labbra d’un sorriso. E – ma volete dire che la biondine fosse la tanto citata patata? Beh. Osservandola, avrebbe notato un Mangiamorte in avvicinamento, ed in monito avrebbe sollevato un dito facendogli cenno di non farlo. Cosa? nel dubbio, qualunque cosa. «ora c-c-capisco p-perché b-barry abbia p-preferito l-la p-p-patata» con tanto di insanguinata pacca sulla testa della Shapherd, un sorriso sornione sulle labbra. «hashtag t-team b-b-barry» palmo alzato per battere il cinque al platinato; e sì, ovviamente erano tutte battute che si permetteva perchè non c’era una Sersha selvatica a cavargli gli occhi per averlo solo pensato.
    Ma quanto gli mancava quella MERDA DI KENTUCKY. Dio, che debole ch’era diventato.
    Si sarebbe lasciato spostare dalla provvidenziale mano di Dakota, sopracciglia corrugate nel riconoscere il ben più giovane Dakota delle sue foto. Oh boi, che ansia. Che angoscia. Avrebbe mai smesso di abituarsi alla faccenda dei viaggi nel tempo?
    No, mai. Ora che mi viene in mente, ma pensate, probabilmente nel 2043 (bullizzava) era amico di James Wayne-Maddox: scioccante. Tu lo sapevi, Ari? Chissà se lo sapevo, e l’avevo rimosso. «Ti ho visto ad aprile» mh? Ma pensa – si ricordava di lui? «c-che c-culo» occhiata bieca alla donna assatanata, un indice alzato per dirle di – eddai – aspettare un attimo. «mi chiamo dakota» joke on you lo sapevo già. «Già che non sappiamo contro chi combattiamo, il minimo mi sembra sapere almeno i rispettivi nomi» Beh, lui lo sapeva contro chi combattevano: degli «s-s-stronzi» e via di potente mazzata in faccia, dall’alto dei suoi 31 punti salute, a Matilde 6 mitika XD. «b-b-b»A BABA BA BAMBOLINAH. «b-barbie» indicò se stesso, arrendendosi all’enunciare il nome completo. Tanto anche lui pensava a se stesso più come Barbie, che come Barnaby. «c-che f-fatica l-la v-v-vita» ever green.
    barnaby jagger
    25 y.o. - healer - barbie
    I am what I am
    I know what I know
    I'll let you down
    if you let me too close


    (13) DIFESA AMALIE (barbie + amalie) fa cenno di no (a cosa? boh no e basta)
    (23) DIFESA BARBIE (barbie + dakota) si fa tirare via
    ATTACCO MATILDE (barbie + swing) e gli da una mazzata

    master 1/10
     
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    is our real home.
    E niente dato che sono nella strategia mi sono ritrovata a fare questo post in poco tempo quindi passiamo direttamente al momento in cui Jason si difendeva. Anzi no, e che cazzo, il ragazzo era stato diviso da Dakota e aveva rischiato di non rivederlo, quindi non appena vide la chioma non più rossa tra i sopravvissuti si fece spazio tra essi per poterlo abbracciare, godersi quel loro ritorno insieme anche se Arianna non gli ha dato peso io dico che Jason bació il suo ragazzo, dimenticando tutto anche che stavano comunque rischiando di morire. Di nuovo? Sempre.
    «Te l'avevo detto, che ci ritroviamo sempre»
    «Si, piccolo mio» gli disse dolce per poi prendersi un altro bacio,che durò poco perché la minaccia fu imminente uccideteli tuttidisse qualcuno, non fatemi rileggere. Provó a mettersi davanti a Dakota per non farlo partecipare «chiederti di non muoverti è da stupido vero?» chiese al nulla perché senza che Jason potesse finire il rosso era già partito all'arrembaggio ciurmaaaaa scrolló le spalle e provó a spostarsi da qualsiasi cosa gli stesse arrivando e nel farlo dato che ho letto Swing che abbraccia Jason e rotolano via, diciamo che l'inglese avrebbe provato ad accoppiarsi con il kinese( ciao Dakota) per rotolare via con lui e non far uccidere entrambi. Chissà se poi avrebbe anche trovato la forza necessaria per attaccare Lareen con un «Glacius» e che il fato sia clemente in fondo siamo alla quarta settimana.

    Jason Maddox
    21 y,o || 2119 || Mayneinlove
    «YOU'RE MY BITCH
    I RULE THIS FUCKING KINGDOM.»



    (21) DIFESA SWING (jason + will): rotola con Swing
    (16) DIFESA JASON (jason + swing): si sposta verso swing
    ATTACCO LOREEN (jason + will)
    Glacius
     
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    barbie25 pa30 pd31 psARMA: mazza | potere: guarigione
    floyd25 pa25 pd34 psARMA: colt 3/24 | potere: mimesi
    dakota25 pa25 pd56 psARMA: scudo aureeka
    jason20 pa20 pd54 psARMA: fucile a pompa (2/12)
    darden20 pa20 pd59 psARMA: katana
    barrow20 pa20 pd47 psARMA: balestra 1/24
    amalie15 pa15 pd57 psARMA: balestra 1/24
    sehyung15 pa15 pd30 psARMA: kunai
    agape15 pa15 pd41 psARMA: mitragliatrice (5/60)
    william f10 pa10 pd25 psARMA: pistola semiautomatica (4/24)
    benjamin10 pa10 pd47 psARMA: fionda 0/24
    alexander11 pa9 pd49 psARMA: pitre | POTERE: acidi & veleni
    matilde35 pa35 pd77 psattacco: 11 (barbie)fucile a pompa
    monroe35 pa30 pd90 psattacco: 21 (floyd)rencong | moltiplicazione
    krimhilde35 pa30 pd63 psattacco: 6 (dakota)tonfa
    loreen30 pa25 pd77 psattacco: 10 (jason)baionetta | telecinesi
    august30 pa25 pd80 psattacco: 23 (darden)kusarigama
    anna30 pa25 pd80 psattacco: 30 (barry)pugnale | elettrocinesi
    gjurd25 pa20 pd70 psattacco: 21 (amalie)tetsubo | fotocinesi
    aryana25 pa20 pd70 psattacco: 16 (swing)rivoltella
    trey25 pa20 pd70 psattacco: 22 (agape)falce
    billy20 pa15 pd60 psattacco: 3 (will)lanciagranate | mimesi
    rowanne20 pa15 pd60 psattacco: 17 (ben)shuriken
    kuno20 pa15 pd60 psattacco: 3 (alex)nunchaku | ombrocinesi


    (23) DIFESA BARBIE (barbie + dakota) 29 + 20 = 49 pd (+26 pa)
    ATTACCO MATILDE (barbie + swing) 20 + 11 + 26 = 57 pa
    DIFESA: 34 pd (-23 ps)
    Resiste fortissimo, ma lo shuriken la colpisce al collo, e la mazza la prende in faccia.

    (21) DIFESA SWING (jason + will) 11 + 9 = 20pd (-1 ps)
    Aryana ti pesta il piede.

    (20) DIFESA BARRY (barry + amalie) 5 + 13 = 18 pd (-2 ps)
    Anna ti tira una gomitata.

    (16) DIFESA JASON (jason + swing) 4 + 15 = 19 pd (+4 pa)
    ATTACCO LOREEN (jason + will) 3 + 3 = 6 pa
    DIFESA: 3pd (-3 ps)
    Meh, un po' di ghiaccio sui piedi.

    (15) DIFESA DAKOTA (dakota + barry) 11 + 5 = 16 pd (+1 pa)
    ATTACCO KRIMHILDE (dakota + barry) 25 + 3 + 1 = 29 pd
    DIFESA: 2pd (-27 ps)
    Evita l'incanto di Barry, ma lo scudo in faccia se lo prende tutto - e bene.

    (13) DIFESA AMALIE (barbie + amalie) 17 + 1 = 18 pd (+5 pa)
    ATTACCO GJURD (amalie) 12 + 1 = 13 pa
    DIFESA: 20 pd

    (7) DIFESA BEN (will + swing) 9 + 6 = 15pd

    BARBIE: Matilde cerca di colpirti con il fucile alla tempia.
    SWING: Aryana ti spara al petto.
    BARRY: Anna ti pugnala al fianco.
    JASON: Loreen cerca di sbatterti contro il muro tramite la telecinesi.
    DAKOTA: Krimhilde tenta di colpirti con un calcio alle ginocchia.
    AMALIE: Gjurd crea una spada di luce, e cerca di trafiggerti.
    BEN: Rowanne ti lancia uno shuriken alla gola.
     
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    skylinski

    beh, che dire:
    «vaffanculo.»
    quando il gomito della mangiamorte gli si ficcó nel fianco già ferito, barry sentì i polmoni svuotarsi tutti in una volta, l'ossigeno a mancare per una manciata di secondi. figli di puttana fino in fondo, quei galoppini del cazzo, confermato. «brutta stronza.» decisamente troppo lucido per i suoi gusti, il corvonero inspiró a fondo, il braccio destro poggiato sulle spalle di amalie in attesa di ritrovare l'equilibrio e le forze momentaneamente disperse tra fitte acute e incazzatura nemmeno più tanto latente. Peccato la bionda avesse semplicemente fumato una canna e barry non potesse strafarsi per osmosi come stava accadendo in una stanza simile a quella dove si trovavano loro, solo ad un mondo alternativo di distanza. Sniffare cocaina direttamente dai capelli biondi della diciottenne sarebbe potuta essere un'ottima soluzione in un momento che richiedeva estremi rimedi, ma evidentemente non era più il tempo per richiedere una grazia satanica a Belzebù.
    «ora c-c-capisco p-perché b-barry abbia p-preferito l-la p-p-patata»
    interessante. per ovvi motivi barrow skylinski non conosceva barnaby jagger - gli sembrava familiare, ed era quasi sicuro di averlo intravisto l'aprile precedente durante la mission nell'altra dimensione - ma il fatto che un tizio arrivato dal far west conoscesse il suo nome e l'infamous storia della patata, la diceva lunga. «ah, lo sapevo. le merdine parlano sempre di me.» era forse un sorriso quello spuntato sulle labbra piene del diciottenne? strano, ma vero. «hashtag t-team b-b-barry» rinvigorito dalla notizia e alleggerito emotivamente grazie al tifo di barbie, barry ricambió il gesto battendo il proprio palmo contro quello del ragazzo, una fitta di dolore al costato che comunque non riuscì a cancellare dalle iridi cerulee una nuova luce carica di ritrovato entusiasmo. Ottimo, quando c'era da uccidere a sangue freddo dei completi sconosciuti. «che tu sappia..» si schiarí la voce, un rapido sollevarsi di spalle nel tentativo di far passare la domanda successiva per mera curiosità scintifica, al puro scopo di scambiare due chiacchiere. «hanno dato il mio nome a qualcosa? sai, tipo.. tuberi. con cui parlare come se fossi.. io.» mhhhhh ora che ci pensava aveva lasciato il suo sacco di freaks!patate a casa di gugi. oops. «vabbe scusa eh, ma- » ma si continuava a morire e barry ci teneva a fare la sua parte.
    Uccidendo, non crepando #30pa
    «expulso!» puntò prima la bacchetta contro il tizio pronto a fare caricone su darden mandandolo a sbattere contro un muro - forse -, rivolgendosi poi ad un altro cowboy; floyd, a differenza di barbie, aveva proprio l'aria antica da far west, sprigionando anni venti da ogni sigolo poro della pelle abbronzata. «a sinistra.» - cit. Giusto un avviso, quello di barry, così che il villalobos potesse spostare la testa dalla traiettoria della freccia che fece partire in direzione di monroe dopo aver imbracciato la balestra, il dardo puntato allo stomaco del mangiamorte. «ma da dove venite voi, esiste l'acqua corrente? e l'elettricità? si fanno davvero i duelli a mezzogiorno come negli spaghetti western alla sergio leone?» poteva anche essere un criminale con problemi di droga, barrow cooper, però aveva comunque i suoi interessi: di solito legati all'esistenza degli alieni, ma anche la storia in generale aveva la capacità di stuzzicare la sua parte più razionale e studiosa, quella grazie alla quale aveva sempre superato gli esami a hogwarts con ottimi voti.
    Prima di perdere due fottuti anni di seguito, ovviamente.
    E in attesa di risposte per placare l'eccesso di curiosità così tipica delle giovani menti (?), approfittò della pausa per assestare un calcio nelle chiappe di monroe, al solo scopo di togliersi una soddisfazione.


    I tried to laugh about it. Cover it all up with lies
    boys don't cry - the cure
    prelevi? // i panic at a lot of places besides the disco


    (23) DIFESA DARDEN (floyd + barry): expulso

    (21) DIFESA FLOYD (floyd + barry): freccia [2/24]
    ATTACCO MONROE (floyd + barry): calcio in culo
     
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    «ay,» chiuse gli occhi stanchi, indice e medio a premere sulla tempia. «dios mio.» inflessibile, Floyd Juan Villalobos – abbastanza da rendere fiero il buon Pepito, perso chissà dove con i suoi amichetti psicopatici –, nel replicare alla voce appena uscita dall’apparecchio parlante. «lancaster è morto, non ci servono più. uccideteli tutti.» e non poté, il colombiano, che prendere la notizia con la stessa sorpresa con la quale un Barbie finalmente ritrovato – e uau, maciullato ben peggio di lui: ma non doveva, tipo, guarire? – gli si rivolse in una storta occhiata. Dopo essersi messo in viaggio per una missione potenzialmente suicida in Francia, essersi beccato diversi dardi un po’ dove capitasse, essere stato catapultato – di nuovo. – nell’universo alternativo ed aver perso di vista quei cuccioli degli Hale, Bucky e Mads, sperando solo che non fossero morti – loro, come sua sorella e tutti gli altri –, sinceramente non poteva più dirsi stupito di nulla; nemmeno il fatto che in quel mondo (ma forse anche nel futuro da cui venivano i Viaggiatori? Non era aggiornato) avessero degli aggeggi grandi quanto un pugno, evidentemente capaci, però, di contenere omini in miniatura che passassero loro informazioni da agenti più lontani, era riuscito a scombussolarlo più di tanto. Tanto, probabilmente, sarebbe comunque morto prima di vederne la realizzazione pratica nella propria linea temporale, e non era abbastanza interessato da chiedere a terzi così da portare in patria il brevetto.
    A dirla tutta, c’era ben poco che lo interessasse nel momento attuale: la sua unica priorità era tornare in California, in un paese che sarebbe diventato fantasma da lì a pochi minuti slash ore, racimolare tutto quello che gli sarebbe potuto servire ed andarsene – lasciare Bodie, lasciare un’ormai vecchia seconda vita che era riuscito a costruirsi ed insediarsi da qualche altra parte; sinceramente, non aveva la benché minima idea di cosa ne sarebbe stato della sua vita. Figurarsi quanto poteva toccarlo, se non per un principio d’esaurimento nervoso dato dalla stanchezza e dall’indecente perdita di sangue, che William Lancaster fosse morto – sempre che lo fosse sul serio: a quanto aveva compreso nell’ultimo anno e mezzo, stando alle testimonianze altrui, era una gran testa di cazzo che si divertiva a prendere per il culo la popolazione mondiale. Lo aveva visto una volta, una sola, ed anche allora era stato incastrato in una maledetta realtà parallela in una guerra che non gli apparteneva di certo; era sinceramente stanco delle boiate di quell’uomo, e se lo era lui nemmeno riusciva ad immaginare come potessero stare gli altri, in quel momento. Nemmeno poteva chiederlo loro, dato che erano stati separati e portati – che gran colpo di scena! – a morire.
    Così come la cultura latina gli aveva insegnato, il Villalobos sospirò melodrammaticamente, ruotando gli occhi azzurri sul Jagger, cercando poi Darden tra la folla ed accertarsi stesse bene, che nessuno l’avesse già presa di mira: a conti fatti era l’unica altra della scatenata dozzina che conoscesse, se non bene, abbastanza discretamente. Avevano ballato il Tango della Morte!!!, c’era un legame tra loro, ormai. Se proprio doveva scegliere qualcuno cui parare il culo, tra tutti quanti i presenti, la decisione sarebbe sicuramente ricaduta su lei e Barbie – poi certo, capitando avrebbe anche aiutato in giro come il buon samaritano che non era mai stato, tanto cosa aveva di più da perdere. Come disse un non così tanto vecchio non così tanto saggio: ormai siamo in ballo… vorrà dire che balleremo.
    Ed ovviamente, qualcuno aveva già puntato la Larson: avrebbe così fatto scivolare il proprio potere in quello altrui, aggrappandosi con forza ad uno avversario e moltiplicando il proprio corpo, lasciando così che un proprio clone – beh certo, dopo averne appena combattuto uno il minimo era crearne un altro; sperava non gli si sarebbe ribellato – attutisse il colpo destinato alla ragazza, per poi «a sinistra.» ma in che senso. Nel dubbio, per non saper né leggere né scrivere, Floyd si sarebbe gettato a destra – così, per sicurezza. «l’acqua sì, la corrente – meh, forse in altre città, bodie fa cagare» severo ma giusto, il Villalobos, mentre rispondendo al platinato prendeva la propria revolver. «ma dici tipo questi?» e senz’affatto emulare il duello da cowboy, avrebbe sparato a quello che lo aveva puntato in precedenza. «non sono davvero un cowboy, faccio il pane» a titolo informativo.
    floyd villalobos
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    What I've seen so far
    The good ones always
    seems to break


    difesa darden: manda un clone a coprirla
    difesa floyd: rotola
    attacco monroe: spara
     
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    (23) DIFESA DARDEN (floyd + barry): 7 + 16 = 23

    (21) DIFESA FLOYD (floyd + barry): 21 + 20 = 41 (+20)
    ATTACCO MONROE (floyd + barry): 23 + 7 + 20 = 50
    DIFESA MONROE: 7 (-43)
    Lo vedete cadere a terra in slow motion, una musica misteriosa ad accompagnare la scena.
    Hmmm what did you say?

    DARDEN: August ti scaglia contro un monstrum.
    FLOYD: Monroe prova a trafiggerti il costato.
     
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    «ueppa!» dai, non era morto nessuno?!? bellissimo. con darden c'erano andati davveri molto vicino, ma alla fine il fato avrva guardato giù dall'alto dei cieli e aveva premiato lo sforzo. Due generazioni a confronto, barry e floyd, due fottiti mondi di distanza. «l’acqua sì, la corrente – meh, forse in altre città, bodie fa cagare» «serio? che cazzo. e cosa fate senza internet da quelle parti?» se stava tentando di bloccare l'immagine orribile di cj e sersha che occupavano il loro tempo libero bombando nei fienili? purtroppo sì, e senza grandi risultati. «anzi guarda, non dirmelo, meglio non sapere.» un brivido percorse la schiena del corvonero, un rivolo di sudore a scivolare dai capelli tinti di un biondo chiarissimo giù per la tempia. brr. lo osservó comunque con interesse mentre sparava a non mi ricordo chi, annuendo dopo aver tirato il calcio in culo al nemico. «senti, farai anche il pane.. però con quella pistola sembri clint eastwood nei suoi momenti migliori.» e gli batté una mano sulla spalla soffocando l'ennesima fitta di dolore, stupide ferite e stupide rocce.
    Mano destra stretta attorno alla bacchetta e balestra nella mancina, barry si avvicinó più rapidamente possibile (poco) ad amalie, approfittando di quell'attimo di time out per riempire i polmoni di ossigeno permettendo a quest'ultimo di giungere agognato al cervello; aveva bisogno di schiarire le idee annebbiate dalla continua perdita di sangue, seppur in quel momento minima, confermare uno dei pochi punti fissi rimasti in quella stanza con lui. Chinandosi in avanti cercó le labbra della bionda con le proprie, palpebre sollevate quel tanto che gli bastava per osservare i limeamenti delicati di lei, le ciglia scure in perfetto contrasto con la pelle chiarissima sporcata da residui di terra e sangue. Approfondì il bacio per una frazione di secondo, pregando che amalie non avvertisse il sapore metallico del sangue sulla punta della lingua, prima di allontanare la testa a malincuore e con una sensazione di vuoto appiccicata addosso che niente avrebbe potuto togliergli. Tranne forse uccidere tutti i mangiamorte avversari presenti. «spero davvero di aver assorbito un po' di maria per osmosi, altrimenti sono nella merda » le sorrise nella speranza non notasse quanto dentro fosse tremendamente serio - no davvero raga, QUALCUNO HA DELLA DROGA? PLIS. -, sfiorandole nuovamente i capelli con il proprio viso prima di ruotare su se stesso armi in pugno.
    «ok brutti stronzi, dov'eravamo rimasti?» eh. eravamo che alex stava per essere brutalmente sbattuto contro un muro, e sebbene barry non avesse idea di chi fosse il ragazzo (giusto?), sollevò comunque la bacchetta nella direzione del mangiamorte, lanciandogli un «volate ascenderai» per levarlo un po' dal cazzo. E siccome le iridi grigio azzurre intercettarono quasi nello stesso momento una pistola/fucile venire puntato in direzione del povero ancielo swing, il corvonero optó per un «flos» direttamente sul proiettile appena espulso dalla canna.
    E poi niente devo preparare la cena quindi si vola: deciso a fracassare le palle a quanta più gente possibile - come sempre - barrow avrebbe questa volta puntato la balestra random su uno dei mangiamorte, attento a non colpire un compagno per sbaglio (ma nemmeno così tanto, siamo sinceri), facendo scattare la freccia in direzione del primo cuore nemico a disposizione. 'Sup, bitch.


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    (3) DIFESA ALEX (agape + barry): volate ascenderai sul mangiamorte

    (16) DIFESA SWING (swing + barry): flos

    ATTACCO LOREEN (jaz + barry): freccia 3/24
     
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    Jason non era una esattamente un dio come poteva esserlo Shia o la Yellow quindi poteva starci di sbagliare la difesa ma non era Dakota la persona ferita quindi amen. E come se fosse perseguitato non era riuscito a far male al nemico «che palle» se fosse stato come col suo doppio avrebbe fatto prima a uccidersi. Ma non lo avrebbe fatto solo perché c'era Dakota, la persona che più di chiunque altro voleva proteggere anche se non sembrava aver bisogno di lui. Ma prima magari doveva provare a non farsi sbattere al muro «imbottito» sia mai che riuscisse a non battere la testa contro il muro ma su un cuscino invisibile. Poi avrebbe puntato la bacchetta verso Loreen per lanciare un «sectumsempra» vendetta amata vendetta, avrebbe provato a ferirla gravemente. Avrebbe esultato ma Dakota era stato attaccato «rosso...» sapeva che poteva fare da solo ma JASON non avrebbe mai lasciato che il compagno si facesse male, cosa che potrebbe succedere ma insomma lui era il suo ragazzo e doveva almeno provarci. Così si avvicinò a lui e provó a prenderlo in braccio come se fosse una principessa
    «sono qui» sapeva quanto odiava che Jason facesse in quel modo ma chissene mi piace l'idea e pure a Maddox. «chiederti di stare attento è troppo?» disse dolce per poi baciarlo. Un momento di dolcezza ci voleva ecco.
    Jason Maddox
    21 y,o || 2119 || Mayneinlove
    «YOU'RE MY BITCH
    I RULE THIS FUCKING KINGDOM.»



    (6) DIFESA DAK (dak + jaz) prende in braccio
    (10) DIFESA JASON (jaz + den) imbottito
    ATTACCO LOREEN (jaz + barry) sectumsempra
     
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    Sorrise a Barbie. «c-che f-fatica l-la v-v-vita»
    «it hurts to be alive» hashtag eurovision 2019. C'erano meme ancora famosi nel futuro, e Dak, nell'ultimo periodo rinchiuso nel bunker, aveva avuto un sacco di tempo per impararli tutti.
    E poi via verso il tramonto, ad afferrare Agape per il braccino e tirarla via da morte certa. «tout va bien?» domandò in francese stentato (dopo un anno a lavorare a Parigi per forza aveva imprato la lingua, e istintivamente era la lingua che parlava con le persone del 2119) e giusto il tempo di sentire la risposta che notò darden. Si era perso così tanto a salutare gli altri rimasti a parigi con lui, che non aveva visto bene chi c'era e chi mancava di quelli nel 1919. Le sorrise felice - stanco - ma prima di poterle domandare come stesse, una delle tipa voleva dargli una ginocchiata. Dakota rotolò sul proprio scudo, cercando di evitare il colpo, e atterrato in ginocchio a terra puntò la bacchetta sulla stessa in un collapse; una forma di tortura, sì, non esattamente da dakota, no, ma se già un'ora (di più?) prima aveva finito i cazzi che gli fregavano, potete immaginare ora che stava combattendo contro non sapeva chi, e lontano da Melvin, Mae e compagnia cantante - senza sapere se stessero effettivamente bene. Rivolse di nuovo lo sguardo a Darden, che aveva preso di mira la sua stessa kattivona. «come ve la passavate in quel di bodie?» erano amici? ora sì. «scappati appena in tempo dal proibizionismo» sapeva che era il 1919 per loro??? sì dai - non chiediamoci come.
    dakota wayne
    20 y.o. | rebel | healer
    The blood moon is on the rise
    The fire burning in my eyes
    No, nobody but me can keep me safe
    And I'm on my way


    CITAZIONE
    -Tipo di Arma: scudo
    -Elemento dell'ibrido: guscio dorato dell'aureeka
    -Caratteristiche: lo scudo ha una forma rettangolare incurvata (come una sezione di cilindro) ed è ricoperto dalle scaglie dorate del guscio dell'aureeka, quando lo scudo viene intaccato perde le scaglie danneggiate, sostituendole immediatamente con delle nuove di zecca
    -Funzionamento: il guscio dell'aureeka oltre alla sua resistenza è caratterizzato dall'abilità di mimetizzarsi, elemento che renderà lo scudo capace di nascondere chiunque dietro di esso senza essere visto quando viene poggiato al suolo. Inoltre, ad ogni colpo subito, lo scudo risponde con un breve suono assordante che stordirà l'avversario, proprio come l'aureeka che urla se gli si offre delle caramelle sottomarca

    (22) DIFESA AGAPE (dak + darden) tira via

    (6) DIFESA DAK (dak + jaz) rotola
    ATTACCO KRIMHILDE (dak + den) collapse

    CITAZIONE
    Polmonem collapso ◆
    Formula: collapse. causa una pneumotorace alla vittima (collasso di un pomone su sè stesso, il quale non riesce più ad incamerare ossigeno). Crea un acutissimo e improvviso dolore al torace, nel luogo in cui il polmone si è ferito, e un senso di soffocamento, tanto più accentuato tanto più il polmone è stato danneggiato dall'incanto. Il fascio di luce non ha colore.

    CODICE
    <b>(22) DIFESA AGAPE (dak + darden)</b>

    <b>(3) DIFESA WILL (agape + swing)</b>
    <b>ATTACCO SU BILLY (swing) </b>

    <b>(3) DIFESA ALEX (agape + barry)</b>
    <b>ATTACCO KUNO (agape) </b>

    <b>(6) DIFESA DAK (dak + jaz)</b>
    <b>ATTACCO KRIMHILDE (dak + den)</b>

    <b>(10) DIFESA JASON (jaz + den)</b>
    <b>ATTACCO LOREEN (jaz + barry) </b>

    <b>(16) DIFESA SWING (swing + barry)</b>
     
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82 replies since 1/6/2019, 23:30   1514 views
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