[mini q] It's about to be legendary

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    dressed to kill

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    A quanto pareva, anche un blando taglietto alla gola poteva procurare la morte: chi l’avrebbe mai detto – tutti, probabilmente, fatta eccezione per l’inguaribile ottimista Gkee. Indietreggiò ignorando il tremolio del braccio, il sangue a seccarsi sulla pelle e sui capelli. Sollevò la maglia per asciugare le gocce sulle guance, la nausea a montarle in gola riempiendole la bocca di bile. Riuscì comunque, spostandosi fino ad incontrare gli occhi chiari del cowboy, a piegare le labbra in un appena accennato sorriso, mani giunte fra loro e mezzo inchino a capo abbassato: «gracias» le buone maniere, prima di tutto. Evitò di incrociare lo sguardo di suo fratello, il quale s’era appena applicato a mettere pacificamente fuori gioco una particolarmente agguerrita Idem Withpotatoes – di motivi per giudicarla, Nath, ne avrebbe avuti. Il fatto che non l’avrebbe giudicata solamente perché le voleva bene, ed aveva bisogno di giustificarla, non rendeva meno reale il biasimo ad insidiarsi nel suo cuore. Passò la lingua sul labbro inferiore, uno shuriken già a roteare in sul dito. Aveva una maledetta, brutta sensazione, Gkee; non sapeva quanto di quella stretta allo stomaco fosse dovuta all’ansia, quanto al proprio potere o al febbrile bisogno di tornare a casa a riabbracciare Brandon - ma l’aveva, e non poteva ignorarla. Avevano trovato le Reliquie, dovevano uscire da lì e portare a termine la Missione Originaria – la quale, ovviamente, non prevedeva i propri amici o compagni di classe ad armi spianate contro di loro. Posò i febbricitanti occhi zeffiro su Phobos Campbell, capo piegato sulla propria spalla: non aveva alcun motivo per essere lì, fatta eccezione per Phoebe; mai, l’uomo, si era mostrato interessato a proteggere il Regime, anzi, sarebbe stato più probabile vederlo all’interno della Rivolta che lì.
    Allora perché s’intestardiva tanto a cercare di metterli fuori gioco tutti? Impettì la schiena ed avanzò nella sua direzione, un braccio sollevato per richiamare all’ordine la Diesel. Lei e Melvin erano fra le più piccole, in altezza, lì dentro, il che significava ch’era giunto il momento formassero una squadra.
    «vuoi stare sotto o sopra?» le domandò, quando sbuffando raggiunse il suo fianco. Vin arcuò un sopracciglio. «dipende per cosa paghi» la bionda si strinse nelle spalle, e Gkee evitò d’indagare sulla specificità di quella risposta. «va bene, vado io sopra» con un balzo saltò sulle spalle della Diesel, le gambe a ciondolare sulle sue spalle. Ci misero più (imprecazioni) tempo del dovuto per trovare un loro equilibrio, ma le nostre eroine riuscirono comunque a farcela: magnifico. Approfittando della posizione sopra elevata, mentre Vin avrebbe colpito l’uomo con un calcio ai gioielli di famiglia, Gkee avrebbe piegato il proprio braccio per indirizzargli una gomitata sul naso, così che la piantasse, possibilmente, di continuare a lanciare incantesimi ai loro compagni. «lanciami» «non sono un tappetino elastico??» «VA BENE, salto» madonna che palle, le nuovissime (intensifies) generazioni: posando le mani sulla testa della biondina, Gkee avrebbe cercato di darsi la spinta per saltare in direzione del Campbell, possibilmente abbastanza da fargli perdere l’equilibrio e farlo cadere – come se non fosse stato il quadruplo di lei, esatto. «BARBIE, SII DELICATO, LUI SUONA IL BANJO EH» eh!

    melvin diesel
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    (15) DIFESA JAY (vin + barbie): tira un calcio a phobos
    (3) DIFESA KEBAB (gkee + barbie): ed una gomitata
    ATTACCO PHOBOS (gkee + barbie): e cerca di farlo cadere
     
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    Niente, oh, quella stronza di Kerenza ci teneva proprio tanto (troppo, a detta di barbie tutti) a vivere: non avrebbe dovuto arrendersi all’inevitabilità della morte, tipo, secoli prima? Era una fottuta guerriera azteca nel 1918?? Cioè, no?? Cosa ti gira nel cervello, almeno sii coerente alle tue origini da civiltà perduta e crepa al primo raggio di sole – o al primo cazzotto, insomma. Vuoi vivere da millenials? Ma a me va anche bene, esci da questo CORPO, SATANA Tempio, comprati uno di quei cosi (airon? Hai il fon? Boh) che fanno le foto fikez con i filtri simpa, drogati nei bagni degli aereoporti e delle stazioni e mostra le tette agli sconosciuti, oppure ancora deprimiti sui social o intossicati di meme. A Barbie andava bene anche quella scelta di vita, chi era lui per criticarla? L’avrebbe lasciata correre selvaggia come Spirit finchè qualcuno non l’avesse travolta con una Jeep raccolta dal ciglio della strada ed allevata per fare la escort Principessa, ed avrebbe anche fatto il tifo per lei asciugandosi drammaticamente una guancia.
    ??? ed invece no, perché Kerenza non solo resisteva, insisteva: glielo vide stampato in faccia, neanche fosse stato uno di quei videogiochi dei quali i Viaggiatori parlavano tanto, quell’1 PS di pura sfida. Nella sua epoca l’avrebbe paragonato forse ad una balla di fieno che anticipasse lo scontro fra due nemesi – ed era abbastanza certo che prima che la donna perdesse quel PS, Frankie ci avrebbe lasciato la ghirba? Cosa, in che senso come facesse a sapere che crepavano prima i pg dell’au?
    Ovviamente non lo sapeva, aveva tirato a caso: Frankie non aveva una grande voglia di vivere, d’altronde.
    «v-v-vacca c-che non p-produce latte» oh mai gad che insultoni giravano in quel dì Bodie ihih! Cioè uauz una mucca che non era utile alla società, capite?? UNA MUCCA PARIAH! Stizzito scosse il capo, e con esso il ribelle ciuffo castano sopra gli occhi. Ma pensa te sti cazzo di nemici immortali, ed ora che ci tocca fare per salvare il culo a tutti.
    Incredibile.
    Beh dai, magari qualcuno potevano lasciarlo morire #rip dj è stato bello non conoscerti? Chissà chi eri? Mishtero della fede. Lanciò un’occhiata al proprio fianco cercando gli occhi chiari di Floyd, pronto all’usuale tiritera del i giovani fanno skifo ewww kantieri xsempre, quando vide una piccola torre umana (di cui una era sua madre? Mitiko) avvicinarsi a Phobos. Così, no. come se fosse stato del tutto normale salire sulle spalle della gente nel bel mezzo della morte (letteralmente.) generale. Sospirò afflitto, domandandosi come in quell’universo fossero sopravvissuti fino al 2018 – non avevano una selezione naturale, lì? No? Vabbè. «m-m-myles, ti v-vedo» posando le mani sulle spalle di Jay, gli avrebbe sorriso cercando di allontanarlo dalla bacchetta kattiva. Mh, come lo vedeva? Avrebbe voluto dirgli qualcosa di carino, ma «m-m-myles» beh dai, onesto. «k-kkinder b-b-bueno» ed anche lì, mentre Melvin e Gkee riempivano di botte (da sicuramente 1 PA) il Campbell, avrebbe posato le mani sulla vita di lei togliendola dallo sguardo assassinoh di Phobos.
    E poi, quando Gkeemikaze si fosse lanciata sull’uomo, Barbie l’avrebbe raggiunta stringendo già fra le mani la mazza, pronto ad una bella decapitazione sempre ad eff - «BARBIE, SII DELICATO, LUI SUONA IL BANJO EH» uaaau. Dischiudendo la bocca, avrebbe allora ripiegato per un bel pestone sulla testa dell’uomo, sperando di fargli perdere i sensi. «f-f-fiko il b-banjo» okay.

    barnaby "barbie" jagger
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    I don't like the music other people tend to share
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    (15) DIFESA JAY (vin + barbie): sposta jay
    (3) DIFESA KEBAB (gkee + barbie): sposta kebab
    ATTACCO PHOBOS (gkee + barbie): e gli tira un pestone in testa !!&&
     
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    (15) DIFESA JAY (vin + barbie): 15 + 13 = + 13 pa
    (3) DIFESA KEBAB (gkee + barbie): 15 + 7 = + 19 pa
    ATTACCO PHOBOS (gkee + barbie): 4 + 10 + 13 + 19 = 46 pa DIFESA: 13 (- 33 ps)
    Eau. La. Madonna. Un pestone bruttarello, azzarderei un trauma cranico e probabilmente danni neurologici da qui a per sempre, ma...pare vivo? Forse non vi conviene avvicinarvi per appurarlo.

    Fortunatamente, dato che siamo tutti in lutto, inizia la follia divagante anche qua: perchè? ma io vi dico: perchè no? e via di pitbull che passa la paura.
    ZAIRA: Chelsey è scatenata, ed agita la propria spada come una bacchetta magika cercando di staccarti un braccio
    NOAH: - e a te l'altro
    MADS: e poi cerca di trapassarti da parte a parte inchiodandoti al pavimento
    FREDDIE: Kerenza cerca di spupazzarti le guance
    KEBAB: e usandoti come palo da pole dance di spezzarti l'osso del collo
     
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    La cosa positiva era che Gkee, dopo aver sgozzato la cugina di Elijah (Nath non era certo si sarebbe ripreso tanto presto; come lo avrebbe detto ai Dallaire?), aveva deciso di ridimensionarsi e attaccare in maniera più soft il Campbell, ora svenuto a terra con una macchia di sangue a circondargli la testa. La cosa negativa era che poteva non essere abbastanza andarci piano, se poi i rimasti a terra privi di forze non ricevevano le adeguate cure entro qualche minuto perchè i loro compagni non davano il tempo di avvicinarcisi e limitare i danni. Appena Nath ne ebbe l'opportunità (il cuore che pompava a mille e gli occhi un po' lucidi per quel «Non voglio morire» di Minkia che, come Peter con Tony, l'aveva stroncato), si avvicinò a grandi falcate a Idem, sistemata a terra con grazia da uno dei cinesi dopo che Nath l'aveva schiantata. Dopo essersi assicurato che fosse ancora viva, almeno lei, mormorò un incantesimo di guarigione per far limitare i danni alla ferita alla testa, incurante di quello che avrebbero potuto dire i suoi compagni, sua sorella, per quell'attenzione nei confronti di un nemico; Idem non era solo sua amica, non era solo una ragazza meravigliosa, era un essere umano e meritava quell'occasione di sopravvivenza, meritava di spiegarsi. Avrebbe voluto dedicare lo stesso trattamento anche al Campbell come già aveva fatto con la figlia (in pessime condizioni ma ancora viva l'ultima volta che aveva avuto il tempo di controllare), ma, ovviamente, gli avversari ancora in piedi non si erano arresi e non parevano disposti a lasciare a Nath o altri il tempo di fare i crocerossini. Visi insanguinati, braccia rotte, frecce a spuntare dal corpo... Nath era sinceramente colpito dalla loro perseveranza; non c'era niente di normale o sano nel continuare a lottare senza arrendersi quando la situazione era così tragica, dovevano decisamente essere stati soggiogati da qualche incantesimo o minacciati degli uomini di Seth... O forse erano sotto effetto di droghe pesanti (al novantanove per cento papabile parlando di Phobos e Phoebe), considerata anche la musica appena partita. Intanto da dove usciva? Qualcuno di loro aveva la colonna sonora sempre a portata di mano come il Lowell? MAGIKO! Chissà se avevano messo tu vuo fa l'americano perchè erano in America #noMuri #aztechiperilsociale
    Muovendosi a tempo (eh, non si sfugge al trash) Nath avrebbe sculettato fino a raggiungere questa tipella immortale samurai, e se con un «Expelliarmus avrebbe cercato di disarmarla da una delle due spade che brandiva, per impedire che colpisse la ragazza dai capelli rosa (che si era paccata la sua compagna del 1918?? UAU SCOOP), per salvare il ragazzino dall'arma acquatica l'uomo avrebbe tentato uno sgambetto della morte, prontamente seguito da un colpo con il fondo del fucile in faccia alla donna. Andiamo, erano agli sgoccioli: avevano le Reliquie, avevano i loro morti da piangere; i kattivi non potevano semplicemente prendersi i colpi e arrendersi all'inevitabile senza bisogno di versare altro sangue? No?
    1918: ritka peskov mads wesley
    I will keep quiet You won't even
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    say sorry and no, I ain't perfect
    But I am the man. Shots fired
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    au: nathaniel "nath" lowell



    CITAZIONE
    THUNDER: Chelsey crea una spada d'acqua con cui cerca di infilzarti -
    BYRON: - e con quella vera tenta di decapitarti.

    (22) DIFESA BYRON (nath + vio): expelliarmus
    (21) DIFESA THUDER (nath + vio): sgambetto!
    ATTACCO CHELSEY (nath + vio): calcio del fucile in faccia
     
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    Beltè era rimasto in disparte fino a quel momento, non per paura, o forse si, era difficile non averne in quel posto, dato che comunque la battaglia sembrava essersi fatta più violenta, come se tutti quanti si fossero rotti le scatole di giocare e che fosse arrivato il momento di uccidere e non mettere a tappeto. Aveva visto un Tecno scatenato, che a dirla tutta ci stava bene chiamarlo toro scatenato, prendeva le persone di testa, letteralmente. Il rosso aveva dato una bella testata ad una e poi era andato addosso ad un'altra. « Sei bravo » disse al suo fianco, mentre questo lo guardava dal confuso all'orgoglioso. « gr-grazie » rispose e scatenò una dolce risata nel biondo «balbetti come me quando sono in imbarazzo»
    Se solo avesse saputo quanto gli somigliava, anche se non avevano direttamente legami di sangue, sapeva che aveva preso molto da loro due. Sospirò e si grattò la testa, non sapendo cosa dire, non era molto loquace il ragazzo, di solito era Ayo quella che parlava fino allo sfinimento, non a caso Tecno non aveva molti amici, si poteva dire che ne aveva praticamente due o forse neanche loro ( non vi dico chi perchè in realtà non ne ho idea).
    « Ora ci penso io, tu risposati. » posò la mano sulla sua spalla e fece un sorriso malefico si può dire? Che poi in quel volto angelico era così strana, gli venne quasi un brivido lungo tutta la schiena. Sembrava un'altra persona e forse lo era, aveva deciso di farsi serio, di fare l'uomo che forse non era ma era arrivato il momento di fare il badass e rompere qualche ossa con quello che sapeva. Si diresse verso Chelsey che stava provando a ferire due dei loro compagni, nel mentre si sgranchì le mani, fece un mini riscaldamento, aveva pur sempre preso una granata in faccia quasi. Poi una volta che fu vicino alla ragazza, avrebbe dato prima il nunchaku sulla mano che teneva la spada d'acqua e poi una ginocchiata in pieno stomaco per farle cadere l'altra. Ma era un'azione finalizzata ad un attacco finale e sarebbe stata una gomitata sulla schiena per metterla a terra. Cioè magari la gomitata sarebbe arrivata dopo la fucilata di Nath, chi lo sa come veniamo fateggiati. Speriamo bene. Ciao.



    Jeon Taeyong
    Have I lost myself or have I gained you. I suddenly run to the lake, There’s my face in it
    Please don’t say anything
    Reach my hand out to cover the mouth. But in the end, spring will come someday. The ice will melt and flow away
    24 y.o // 19 y.o
    2118// 2018
    MESSICO
    Tae Hyunjin au!


    (22) DIFESA THUNDER (NATH + BELTE) : nunchaku sulla mano
    (21) DIFESA BYRON ( NATH + BELTE) : ginocchiata nello stomaco
    ATTACCO CHELSEY ( NATH + BELTE) : gomitata nella schiena.
     
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    (22) DIFESA THUNDER (nath + beltè): 11 + 15 = 26 pd (+4 pa)
    (21) DIFESA BYRON (nath + beltè): 14 + 5 = 19 pd (-2 ps)
    La spada ti lascia un taglio sullo zigomo, niente di più.
    ATTACCO CHELSEY (nath + beltè): 11 + 8 + 4 = 23 pa
    DIFESA CHELSEY: 14 pd (-9 ps)

    DARDEN: trasformandosi in una pozza d'acqua, Chelsey scivola sotto i tuoi piedi per farti cadere -
    ANGELINA: poi si ricompone alle tue spalle, e cerca di infilare la spada nella tua schiena.
     
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    «m-m-myles, ti v-vedo.. m-m-myles» a summary.
    Aveva smesso di provare ad essere qualcos'altro, il Matthews, qualcun altro; ancora prima di conoscere frederick, immaginando una vita che non gli apparteneva, ma che sarebbe potuta essere. Amos, Lydia, Gemes, Gwen. A Jayson non mancava nulla di tutto ciò che l'Hamilton aveva avuto e perduto, semmai possedeva di più: andava oltre, la sua famiglia, e non avrebbe rinunciato ad essa nemmeno in cambio della cancellazione di anni di sofferenze e torture, dove i ricordi si mescolavano sbiaditi ad un dolore al contrario nitidissimo. Non sarebbe mai voluto essere nei panni di Frederick Hamilton, e ora, osservando il corpo di Gwendolyn esanime sulla pietra polverosa del tempio, ne aveva finalmente la certezza. «sai sempre come confortarmi, Barbie» e non lo stava nemmeno prendendo in giro, pensate! Un po' anche perché gli aveva appena salvato la vita, ma dettagli.
    Ricambió la stretta dando al ragazzo una pacca sulla spalla, l'accenno di un sorriso a tendere le labbra. Chissà se lo sentiva, il Matthews, che Barbarella in qualche modo contorto ed impossibile da spiegare era anche suo nipote; che erano legati non dal sangue ma dalla vita stessa, sempre pronta a ripresentarsi attraverso universi, linee temporali, realtà alternative. Tornava sempre tutto al punto di partenza, anche - e forse in particolar modo - quando non si capiva come.
    «Oh mY gWAD!» cosa. cosa stava succedendo ancora? Si voltò di scatto, le iridi caramello a cercare nervosamente la fonte di quell'urlo spezzato, certo ormai stesse morendo qualcun altro: non sarebbe stata una novità, a quel punto, e comunque non per uno come il telecineta, abituato da tempo immemore a farsi rapire al solo scolo di veder crepare qualcuno. Vogliamo parlare del capanno? No che non ne vogliamo parlare. «NO VABBÈ!» era Amos. Cioè Ryder, come cristo si facesse chiamare in quel mondo. Non stava morendo (per ora.), ma teneva nella mano destra il telefono, la mancina premuta sulle labbra; dall'espressione sconvolta sembrava avesse appena ricevuto una pessima notizia. «stanno indagando MORGAN FREEMAN PER MOLESTIE SESSUALI!!1» #2018, au e non. Siamo tutti molto abbattuti per questa terribile notizia, un mito che minaccia di crollare trascinando tutti noi sul fondo del baratro, ma non Jayson. Perché Jayson lo sapeva da sempre, capite? «LO SAPEVO» appunto. Non poteva dimenticare, il telecineta, come le vittime di violenza e abusi, sempre a rivangare i dettagli di quel giorno nella propria mente ogni qual volta riusciva a chiudere gli occhi. Morgan lo aveva violato nell'anima (?), oltre che nel corpo, ed era lì che faceva più male. «CON ME HA USATO UN RASTRELLO!» sempre più ambiguo, considerato il tipo di molestie, ma se ne sbatteva Jayson Matthews.
    Poteva finalmente gridare a tutti ciò che pensava, e liberarsi di un peso.
    Non che fregasse una mazza a qualcuno, comunque.
    Tant'è che: «lo conosci il titanic?». Mh, non ricordava ci fosse anche Morgan Freeman, nel film di Cameron. Ruotò lentamente il capo seguendo la voce, il volto di Frankie a breve distanza; non ricordava di essersi avvicinato al ragazzino, ma ci stava che avesse perso qualche passaggio in seguito alla notizia shock riguardante le molestie. «purtroppo..» non aggiunse altro, lasciando in sospeso un giudizio che - glielo si leggeva nelle iridi caramello - non poteva essere altro se non negativo. Se l'era dovuto sciroppare troppe volte, ok? Seduto sul divano di casa Stilinski, chiuso in mezzo tra Stiles e Xav, dove il primo piangeva ogni volta che apparivano i quattro dell'orchestra («'e' stato un onore suonare con voi', poetic cinema»), e il secondo lo prendeva a pugni a intervalli regolari di cinque secondi per sfogare la propria frustrazione sessuale nei confronti - ovviamente - di Jack Dawson. Un problema che affliggeva anche andrew, per quanto in maniera più pacata e nascosta tra le righe.«praticamente, c’è questa nave – il Titanic – che se la viaggia nell’oceano finchè non colpisce un iceberg. L’iceberg affonda, e tutti muoiono. cosa? ma no, non la gente sulla nave. I pinguini. è un film sui pinguini, il titanic» non ce la poteva fare. cazzo, se non ce la poteva fare.
    Si limitò ad annuire per i successivi cinque minuti, lo sguardo vacuo e perso nel vuoto, sul viso l'espressione di chi rivaluta la propria vita e si chiede per quale motivo respira ancora. Domande esistenziali, alle quali Frankie negò una risposta piantando il gomito nello stomaco del telecineta, richiamando la sua attenzione a problemi più urgenti ed immediati. «lui sarebbe un titanic perfetto» povero cristo di un barbie. Magari aveva capito male Jay, interpretando le parole del sedicenne nel modo sbagliato; non si sorprendeva più di niente, il Matthews, e in tempi bui come quelli era sempre meglio fare chiarezza. Gli mancava solo di lanciare barbarella nell'etere per poi scoprire di aver letto tra le righe sbagliate. «fammi capire bene. Vuoi che /lanci/ barbie addosso alla tipa là? Cioè, quella dovrebbe fare l'iceberg?» non aveva assolutamente senso, e quindi c'erano ottime possibilità che funzionasse davvero. «e vabbè, facciamolo» semplice, con un alzata di spalle, arrivò la risposta del telecineta quando Frankie annuì di rimando, la spunta sulla presa visione delle condizioni di contratto. Se Barbie fosse morto nell'operazione, avrebbe sempre potuto dare al suo alter ego la colpa #sksfrankie. E niente, concentrandosi sul Jagger avrebbe tentato di sollevarlo in aria con la telecinesi e, una volta acquisita una certa quota (?), lanciarlo contro una congelata - si spera - Karenza.
    «Near, far, WHEREVER YOU AAARE, I believe that the heart does go on. Once more you open the door and you're here in my heart and my heart wiLL GO OOOON AND OOOON»

    Doveva smettere di guardare da quella parte.
    Lo sapeva, Freddie, ma non era così fottutamente facile.
    Scivoló per l'ennesima volta dal corpo di Gwen al pavimento, da quest'ultimo a Barbie che si librava in volo, ed il giro ricominciava da capo. Nemmeno picchiare i nemici serviva a distogliere l'attenzione dell'Hamilton dal volto della giovane, lo stesso che negli ultimi dieci anni aveva guardato quasi ogni giorno, osservando cambiare i dettagli ma mai l'insieme. «fanculo.» lei, per essere morta; lui, per non averla salvata. Loro, per essersi lanciati di testa in quella cazzata pensando sarebbe stata divertente. «fanculo.» lo ripeté ancora una volta, l'ennesima, i palmi della mani a premere sugli occhi nel tentativo di fermare delle lacrime che non voleva assolutamente liberare. Non poteva, Frederick Hamilton. Non gli appartenevano, quelle gocce salate che premevano per scavalcare le ciglia e rotolare giù, lungo le guance: era il teppistello dai sorrisi affilati, degli occhiolini alle ragazze, il ragazzino problematico incapace di tenere le mani a posto. Quello che non riusciva mai a contare fino a dieci prima di agire, e che di certo non piangeva.
    Per nessuno, mai.
    E allora perché non riusciva a smettere?
    «freddie?» no, eh. non ora, cazzo.
    «momento sbagliato, amy.» non poteva nemmeno guardarlo, ok. abbassò le mani, come se quel gesto potesse far sembrare che tutto fosse tornato al suo posto, pur sapendo in cuor suo che Amos non avrebbe mollato il colpo. Insisteva come uno stalker professionista, molesto quasi quanto quel Morgan Freeman di cui parlava poco prima. «vieni qui frederick» non voleva. non voleva che Amos lo vedesse in quello stato, le braccia abbandonate lungo i fianchi, il capo chino in avanti e la visiera del berretto calata a forza sugli occhi, così che nessuno si rendesse conto di quanto stava accadendo. Di quanto fosse vulnerabile, il ventunenne, esposto e nudo di fronte a qualcosa che non aveva certo calcolato. «vaffanculo ryder, no» però tu avvicinati lo stesso. Evitó qualunque movimento, senza nemmeno accorgersi di aver fermato il proprio incedere ad un paio di metri da Karenza, bloccandole la visuale su Kebab; il resto, avanzando come una mamma cinghiale incazzata in difesa del proprio cucciolo, lo fece Amos, spingendo la donna con forza inaspettata. Rimase immobile anche quando le braccia dell'amico gli si strinsero attorno alle spalle, incapace di ricambiare il suo abbraccio, incapace di sottrarvisi. «sei uno stronzo, hamilton» questa volta lo sussurró appena, i muscoli contratti del corpo a rilassarsi contro quello dell'amico, tra le braccia di suo fratello.
    C'era ancora tempo per picchiarlo, dai!


    jayson matthews
    Shrug us off our shoulders, we don't do what they told us so I don't wanna be another face in the crowd
    They write us off and say it's just another opinion
    I'm tired of trying to fit in when I'm one in a million
    1918 ; au!2018
    telekinesis vs. pure blood
    no memories ; wikipedia
    au: frederick philipp hamilton


    jay + barbie + beltè vs. karenza: lancia barbie con la telecinesi /every night in my dreams i see you, I FEEL YOU/

    freddie + amos per kebab: abbraccio #fremos per intralciare kerenza (?)
     
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    «lo conosci il titanic?» Frankie ruotò gli occhi scuri sull’Andy del passato, l’accenno di un sorriso sulle labbra. Non la sentiva propria, quella smorfia sulla bocca – ma aveva una memoria muscolare che quel guizzo glielo imponeva, istintivo come respirare o strimpellare i Queen alla chitarra. Prima che au-andrew avesse la possibilità di rispondere, Frankie avrebbe umettato le labbra indicandogli la congelata Kerenza poco distante.
    Ma per capire come fossero giunti a quella conversazione, bisogna fare un paio di passi a ritroso.

    La suola scivolò sulla testa umida di sangue di Phobos quasi (quasi.) facendolo capitombolare a terra. Si esibì in una colorita imprecazione a denti stretti, allontanandosi di un metro prima di abbassare gli occhi su Gkee. Le offrì la mano per aiutarla ad alzarsi, lo sguardo distolto nel mancato battito dietro lo sterno. Era così piccola. Non solo giovane, non solo per le dimensioni ridotte - era proprio giovane, la Lowell, malgrado il sangue ad impiastricciarle braccia ed abiti. La Rivolta, che della rivoluzione aveva solo il debito in carne, non era ancora (ancora) riuscita a sporcarle le iridi zaffiro. Consapevoli, ma ancora ottimisti – ancora con degli ideali, dei principi. Al ringraziamento di lei ed al suo sorriso si limitò a stringersi nelle spalle, allontanandosi poi quanto permesso dal piccolo ambiente azteco.
    Lì, sarebbe iniziata la vera sfida. Su quelle pietre, negli occhi sollevati con inerzia e provocazione sulla folle, ma ancora viva, Kerenza: si vedeva lontano un chilometro che fosse debole ed a malapena si reggesse in piedi, eppure ella continuava imperterrita nella sua opera.
    Perché? Per proteggere quattro piume di merda? Gli pareva un po’ una scelta di vita estrema, ma i gusti eran gusti: lui certo per delle pennette colorate non ci avrebbe rimesso la ghirba, o quella dei suoi amici. Per la prima volta da quando Frankie, Gkee e Roy erano apparsi a Bodie, Barnaby Jagger si domandò se fossero dalla parte giusta. Cos’avevano dalla loro parte i sopracitati, Andrew o CJ o Billie, più di quanto non ne potesse avere una Idem o un Phobos? Forse erano dei Traditori, ed avevano organizzato un sacrilego golpe di stato usando la loro dimensione come scorta dal quale prendere pedoni – avrebbe spiegato tante cose: avrebbe giustificato la presenza dei loro amici in quel tempio; avrebbe dato una motivazione alla frattura dimensionale che li aveva spinti a cercare soccorso nei loro secoli.
    Aveva importanza?
    Con il sangue di Gwen Quinn ancora fresco sulle pietre del Tempio, con la carne maciullata dei loro compagni a divenire macabra decorazione di quell’istituzione un tempo sacra, no - non più.
    Come diceva un vecchio saggio, c’erano dentro fino al colon.
    Scosse il capo, labbro superiore stretto fra i denti e sopracciglia sollevate. «ehi m-m-mamma» «cosa?» «m-m-m-mariacha*» abbassò gli occhi color cioccolato su Gkee. «hai p-p-per caso un assorbente?» e sperava non usasse quelli interni, perché sarebbe stato più (imbarazzante) scomodo: la Lowell, lungi dal porsi domande in merito, gli avrebbe passato un rettangolino di stoffa sottile («F-F-FLOYD G-GUARDA N-N-NON USANO P-Più LE T-T-TOVAGLIE - ahia» a massaggiare la zona contusa dal gomito di Gkee) che Barbie avrebbe lanciato a Chelsey: «n-n-non d-devi p-più v-v-vergognarti a s-salire in ascensore» lines è-è-è-è-è. Tornando poi sulla sua acerrima nemica, prima che potesse infilzare lui e la kinesi squad come tre kebab (non la pg) avrebbe sollevato un dito nella sua direzione, spingendo il proprio potere affinchè, proprio in quel momento, l’azteca dovesse starnutire. Chissà se nella sua epoca la gente ci crepava, di raffreddore. «s-s-SALUTE»

    «praticamente, c’è questa nave – il Titanic – che se la viaggia nell’oceano finchè non colpisce un iceberg. L’iceberg affonda, e tutti muoiono. cosa? ma no, non la gente sulla nave. I pinguini» corrugò le sopracciglia lanciando una sospettosa occhiata al non Andy. «è un film sui pinguini, il titanic» scandì lento ed ovvio, scuotendo poi il capo. «l’immancabile scena cult dove la foca cerca di sollevare le pinne del pinguino in un UHuhjduvfkjsNJUUJNH - e beh, no, mica parlano gli animali. Perché, nella tua epoca lo fanno? – mi fa sempre scendere una lacrimuccia» ed avrebbe portato un dito sotto l’occhio sinistro, dove effettivamente una nuova lacrima inumidiva le ciglia: non si contavano le volte in cui, beccando una Quinn semi addormentata, si era avvicinato al suo orecchio per bisbigliarle UHuhjduvfkjsNJUUJNH - ed i conseguenti, severi ma giusti, calci negli stinchi. «un gran film» avrebbe concluso, proprio mentre un Barnaby Jagger avrebbe sollevato le braccia in direzione di Kerenza: non avrebbero mai saputo quali fossero le intenzioni del ragazzo, perché in quel momento Frankie colpì con una gomitata lo stomaco di Jayson indicandoglielo. «lui sarebbe un titanic perfetto» labbro superiore risucchiato dentro la bocca. «trasportava droga, il titanic. Cocaina - oh, ma non ce l’avete i film da voi?»

    barnaby "barbie" jagger
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    I see this place ain’t big enough for me
    I want you to take me away
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    Hate your loser lyrics, middle fingers in the air
    1918 vs au 2018
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    1894's | 2001's
    upside down: frankie cobain


    (4) DIFESA BECCA (barbie + ryder): lancia un assorbente a chelsey per trattenere le perdite

    (11) DIFESA BARBIE (barbie + floyd): le suscita uno starnuto (?????????)
    ATTACCO SU KERENZA (barbie + beltè + jay): si fa lanciare su kerenza
     
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    La tattica non uccidere iniziava a darle tremendamente sui nervi. Ok essere buoni, ok cercare di andarci piano... ma quella gente proprio non collaborava nel volersi far abbattere con la gentilezza.
    Sbuffando, si passò una mano sulla fronte sudata, non abituata neanche dopo mesi a Bodie a quel tempo afoso e all'aria appiccicosa. La cosa positiva era che almeno vedeva la luce ahahah controlla l'oscurità, la fine di quella battaglia; ancora un po', e forse sarebbero riusciti a farla finita. Non era così motivante lottare per qualcosa che non conosci appieno, per un mondo che non ti appartiene, come aveva pensato imbarcandosi in quell'avventura, soprattutto se le veniva detto che gli avversari erano amici e familiari. Portò le dita alla tasca, sfiorando la piuma recuperata poco prima e chiedendosi quale mai fosse il suo potere, per essere tanto forte da poter fermare un super dittatore in grado di usare qualsiasi magia, e si domandò se non fosse qualcosa come la materia prima per le macchine del tempo che avevano portato Arci, Gwen e gli altri nel 1917 e i loro amici nel 2117. Non era un'esperta di magia, ma non pareva così assurdo.
    Una delle ultime donne nemiche rimaste in piedi (doveva ammetterlo, era piuttosto fiera che fossero due femmine #grlpwr) iniziò ad agitare la lunga lancia per fare uno spiedino e Mads, prendendo un grosso respiro, si preparò per intervenire. Allungò il bastone e lo avrebbe usato per dare uno sgambetto all'azteka (?), e sempre questo sarebbe diventato subito dopo un'asta sulla quale appoggiarsi per sfuggire con un salto in alto alla spada dell'altra tipa. Quando atterrò, fu verso quest'ultima che rivolse le proprie attenzioni. Indietreggiò di un paio di passi, chiedendosi cosa mai avrebbe potuto fare contro una donna immortale... finchè non si ritrovò al fianco di Floyd e l'altro ragazzo Shakespeare moderno. Guardò prima l'uno, poi l'altro. Tornò con lo sguardo su Floyd, e questa volta sorrideva.
    «...Sai che cos'è un ariete?»
    Non era neanche sicura di aver detto la parola giusta in inglese, ma il senso era facile da capire. Creò attingendo dall'oscurità e manipolandola una piattaforma con ruote, una specie di biga come quelle che aveva visto sui libri di storia ma più stabile, e dopo che Floyd ebbe infilato il caschetto e gli occhiali da aviatore a Ryder (la sicurezza prima di tutto!!&) Mads afferrò il ragazzo biondo per i fianchi a dietro, e sfruttando la manipolazione della gravità lo mise sopra il carrellino di propria creazione mentre lui, probabilmente, ancora si stava chiedendo cosa diavolo stesse capitando.
    Il futuro. Stava capitando il futuro .
    «Ginocchia piegate, gomiti in dentro, testa bassa» lo avvisò velocemente, per poi mettersi alla sua destra leggermente indietro. Fissò Floyd. «Al tre?» Si piegò in avanti, per prendere più slancio, lo sguardo ora sull'obiettivo. Uno... due... al tre, i due dal passato iniziarono a correre velocemente, spingendo la loro geniale macchina da guerra verso la donna nemica. Ryder urlava? Feddie stava riprendendo? Mads non era convinta che il biondo sarebbe sopravvissuto a quell'esperienza?
    Meh, è andata così.
    1918: ritka peskov mads wesley
    I will keep quiet You won't even
    know I'm here You won't suspect a thing You won't see me in the mirror You can't make me disappear
    No, I ain't too flawless and no, I ain't the best And no, I don't
    say sorry and no, I ain't perfect
    But I am the man. Shots fired
    1918 vs 2018 au
    mechanic | librarian
    1991's | 1894's
    au: nathaniel "nath" lowell

    CITAZIONE
    MADS: e poi cerca di trapassarti da parte a parte inchiodandoti al pavimento
    BARBIE, RINGO & TECNO: con le sue (forse.) ultime forze, Kerenza prova a fare uno spiedino di carne umana, infilzandovi uno ad uno.

    (2) DIFESA RINGO (beltè + mads): sgambetto col bastone

    (10) DIFESA MADS (mads + floyd): usa il bastone per fare salto in alto (#wat) e allontanarsi
    ATTACCO SU CHELSEY (floyd + mads + ryder): crea carrellino e spinge con floyd la loro macchina da guerra contro chelsey
     
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    Ryder stava andando in andropausa o lì faceva decisamente caldo? Spostò il soffocante colletto della maglia dal collo, facendosi aria con la mano libera dalla pistola (sì, l’aveva rubata a un suo amiketto). Quanto odiava il clima del Messico, ora che sapeva quanto facesse cagare di sicuro non ci sarebbe venuto quando avrebbe messo qualche fan incinta. Non era certo come Fedez, che addirittura se la sposava la fan ingravidata – era proprio un pivello, e dire che lui gliel’aveva detto di negare tutto e diventare un prete ortodosso. «salve di nuovo, popolo di instatra$h, volevo farvi un live update sulla situa» cambiò la fotocamera dal suo volto a inquadrare il campo di battaglia, con tanto di zoom tattico per fare visualizzazioni sui cadaveri a terra «sinceramente? Ho paura che calpestando il sangue possa prendermi qualche malattia rara, chissà cos’avevano questi indios a quei tempi – non lo so, cose tipo la povertà e l’umiltà? Cristo santo che schifo» infilò un paio in dita in gola fingendo di vomitare, come la situazione richiedeva: solo a pensarci si sentiva male, non sapeva neanche cosa significasse essere poveri, lui che era cresciuto nello sfarzo. Ogni volta che pensava a quei poracci dei suoi sudditi, obbligati a prendere i mezzi pubblici per spostarsi, gli veniva un colpo al cuore – una volta aveva provato a prendere la metro alle 7:48 di un martedì, inutile dire che era dovuto andare a vedere un terapista subito dopo essere stato schiacciato alle porte. «FreEDdIE» ancora? Sempre. Con uno salto all’ostacolo degno di un atleta olimpionico Ryder riuscì ad avvicinarsi all’amico, mollandogli il telefono in mano come tanto amava «rick, mi rakk inquiadra bene il mio culo» era la parte migliore di sé, se l’era persino fatto assicurare come JLO «amy…no» «lo so che lo vuoi» certo che lo voleva, LSD Boi sapeva quanto Freddy amasse essere costretto a fargli foto e storie per il suo account – era la migliore assistente personale del mondo, e l’unica che non doveva pagare ♥. Alla fine riuscì a convincerlo tirando fuori la sua faccia da cucciolo, alla quale l’Hamilton brutto non sapeva dire di no. Il biondo frugò nella tasca dei suoi jeans e tirò fuori una trentina di banconote da cento sterline ciascuna («che c’è, non mi piace il portafoglio») e al via incominciò a lanciarle sul cadavere di Amy «RIKKANZA BELLA GENTE MMMH MLML» tanto per non farsi mancare niente cominciò a farle volare anche addosso alla telecamera, sperava solo che Rick non fosse così un povero da chinarsi a raccoglierle «madonna quanto mi fanno cagare al cazzo i poveri sksksk 666 lsd boi» ignorò il roll eye dell’Hamilton, lui che non poteva capire quanto i fan di Ryder amassero essere chiamati poveri – era quel tipo di masochismo che alla gente piaceva, okay? Non ci poteva fare niente se la gente era perversa. Lanciò un bacio al migliore amico per poi lasciarlo libero di dedicarsi a uccidere qualcuno, quando recuperò il cellulare non poté fare a meno di abbassare gli occhi su un articolo che l’altro aveva aperto (come), la mascella quasi gli cadde a terra per lo shok «oH mY gWAD!» non poteva credere a quello che aveva appena letto, non credeva che dopo tutto quelle emozioni il suo cuore avrebbe potuto reggere anche quella «NO VABBÈ! stanno indagando MORGAN FREEMAN PER MOLESTIE SESSUALI!!1» come poteva DIO/Nelson Mandela fargli quello? E dire che si erano seguiti a vicenda su Instagram non poco tempo prima, pensava di essere diventato suo amico, sapete? «LO SAPEVO» gli leggeva nella mente? Era un po’ inquietante, eh, però poteva sempre fargli comodo - sono così figo vero jay eh? Che ne dici? No homo bro «CON ME HA USATO UN RASTRELLO!» non voleva immaginare? Cristo, ora stava immaginando. Non pensava fosse così grave la situazione, e non capiva come il diametro del bastone del rastrello avesse potuto entrare nell’ano del ragazzo. O in bocca? Di nuovo, non voleva saperlo. «mi dispiace, bro» gli posò una mano sulla spalla, tentando di trasmettergli tutto il suo dispiacere in quel breve contatto.
    Oh, aveva lasciato Rick da solo dieci (10) minuti e lo trovava in quello stato. Chi era la bestie che l’aveva fatto piangere? Cristo dio, l’avrebbe picchiato così male che avrebbe rimpianto persino di aver posato gli occhi su Freddie. Si avvicinò piano, occhi a soffermarsi per qualche secondo sulle lacrime a scivolare sul mento – da quando lo conosceva, erano rare le volte in cui l’aveva visto piangere. Per quanto avesse voluto chiedergli cosa fosse successo, persino Ryder capiva che non era il caso «freddie?» «momento sbagliato, amy» l’aveva mai fermato? Mai, l’Hamilton era conosciuto per la sua natura molesta. Purtroppo, una baldracca qualsiasi aveva altre idee, e si stava mettendo in mezzo al loro abbraccio «MOVE BITCH» così avrebbe poggiato un palmo sul suo petto (tetta) e l’avrebbe spinta lontano da loro, sperando di farla inciampare su qualche cadavere per puro dispetto. Tolto quell’impiccio tra di loro, l’Hamilton chiuse la distanza che lo separava dal fratello e lo strinse a sé, stringendolo tra le sue braccia «sei uno stronzo, hamilton» «i'm one of the nicest asshole you could ever hope to meet» perché per quanto l’Hamilton brutto potesse insultarlo, gli voleva troppo bene per poter fare a meno di lui. Insomma, chi gli avrebbe salvato il culo da se stesso? Un po’ come in quel momento, quando avrebbe tentato di piazzare un calcio sull’addome di Chelsey perché aveva intenzioni di interrompere quel momento feels.
    Cosa provi? Paura. Due volti sconosciuti incombevano sul suo cadavere, pronti a mangiarselo o a depredarlo dalle sue collane d’oro e dischi di platino «thee shall not toucheth me, thee filthy demon» posò drammaticamente la mano alla fronte quando la bestiah lo prese tra le sue braccia demoniache, per scaricarlo in quella che sarebbe stata la sua futura bara. «Ginocchia piegate, gomiti in dentro, testa bassa» VolEVAnO ManGIArLo? Non era nemmeno saporito, e probabilmente aveva anche un cancro! Accettò gli occhiali e il casco solo perché non voleva morire sul colpo, qualsiasi cosa stessero facendo. «FREDDIE STAI RIPRENDENDO? Okay. Ciao piskelli, sto per provare questo nuovo sport estremo e potrei morire?? Però vi ho voluto bene PRESALVATE IL MIO NUOVO ALBUM SU SPOTIFY» eh, le cose importanti. Finito il suo annuncio per il mondo, si sarebbe abbassato sulla costruzione di legno e tenendosi alle estremità avrebbe fatto quello che poteva per risultare abbastanza figo da uccidere la donna con il suo sguardo magnetico.

    ezra ivy carter
    And they say
    that I am the sick boy
    Easy to say, when you don't take the risk, boy
    cardi b mi fa una
    gran pippa
    britney è la mia guru
    spirituale, sessuale
    former björnarben / gryffindor
    gigolo / trapper
    2092's / 1996's
    ryder "lsd boi" hamilton


    -- ryder + freddie difendono kebab (chelsey): la spintona via
    -- ryder + barbie difendono becca (chelsey): calcio
    -- ryder + mads + floyd attaccano chelsey: ariete
     
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    Beltè esultò per quello che aveva fatto, poteva sentirsi soddisfatto alla fine non era morto nessuno dei suoi compagni e avevano ferito Chelsey. Non andava bene in quanto ancora non era morta, ma alla fine fu sollevato perché poteva essere fingere di essere duro quanto voleva, comunque non era pronto per uccidere lui non era come gli altri, non ci riusciva. Ma era vero anche che si trovava lì per una ragione. Non chiedete quale, perché alla fine non era davvero così sicuro di saper rispondere. Però era lì e stava cercando di fare il più possibile, voleva davvero rendersi utile, ogni tanto si perdeva perché era biondo, dentro e fuori, di conseguenza non capiva cosa succedeva intorno a lui.
    «ci sei? Stai bene?» Tecno lo scosse dalla spalle, in quale pensiero si era perso ora? Il ragazzo dai capelli rossi lo guardava dubbioso, possibile che fosse così distratto in un momento del genere? Il biondo sorrise e annuì «Sai, penso mi piaccia Ringo » perché quella confessione, fuori luogo? Da cosa aveva capito una cosa del genere dato che fino al post ad un minuto prima sembrava odiarlo. Cosa era cambiato? Beh Beltè, era rimasto a fissarlo per un tempo indefinito, mentre combatteva e si dava da far con gli altri, aveva fissato il suo sedere e aveva notato i suoi muscoli sotto alla maglietta. Si era ritrovato a mordersi le labbra e desiderare di avvicinarsi a lui, non per picchiarlo. «Penso sia colpa tua e di tua sorella. Ma grazie »
    «cosa?» Tecno era confuso, doveva dire prego o scusa? Non era chiaro, non sapeva bene che fare, era rimasto stupito dalle parole del ragazzo. Cosa poteva rispondere? «Quindi cosa farai ora?» era comunque contento perché c'era speranza per loro. Erano così carini insieme, dovevano solo rendersene conto. Beltà guardò prima il ragazzo dai capelli rossi poi Ringo [color=orange]<b>«Gli salvo il sedere» gli sorrise di nuovo e quasi svenne, come una vera shipper quasi non gli uscì il sangue dal naso e lo lasciò andare mentre lui si occupava di Kerenza insieme a Barbie e Jay (Credo) comunque dovevano essere un solo team e dopo uno sguardo (non è vero, ne abbiamo discusso in privato) lui puntò la bacchetta verso Kerenza e Glacius voleva farla diventare un iceberg, così da poter rivivere il Titanic o qualcosa del genere, il suo compito era solo quello di creare del ghiaccio, al resto ci avrebbero pensato gli altri.
    Nel mentre Beltè si avvicino a Ringo, gli avrebbe palpato volentieri il sedere, ma non era Shia quindi era più timido e invece di fare quel gesto avventato, rischiando la mano da parte del ragazzo provò solo ad aiutarlo e lo fece prendendolo per la mano per portarselo vicino così che non venisse infilzato, lo avrebbe anche abbracciato, aveva bisogno del contatto umano, anche se probabilmente con quel gesto avrebbe attentato lo stesso alla propria vita.


    Jeon Taeyong
    Have I lost myself or have I gained you. I suddenly run to the lake, There’s my face in it
    Please don’t say anything
    Reach my hand out to cover the mouth. But in the end, spring will come someday. The ice will melt and flow away
    24 y.o // 19 y.o
    2118// 2018
    MESSICO
    Tae Hyunjin au!

    (2) DIFESA RINGO (Beltè+ MAds) sposta verso di sè
    ATTACCO KERENZA ( Tecno + Barbie + Jay) : Glacius.
     
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    Per sua immensa fortuna, Floyd ebbe di che distogliere lo sguardo piuttosto che lasciarlo sulla dolce fanciulla dal braccio rotto ed i capelli dorati che veniva brutalmente sgozzata come un tacchino alla festa del Ringraziamento – con la differenza, lei dal pennuto, che dubitava senza testa avrebbe iniziato a trottare per l’aia, sgorgando liquido cremisi a zampilli e sbattendo ovunque incapace di vedere dove la sua folle corsa volesse concludersi. Uno spettacolo macabro che, se possibile, avrebbe sconsigliato a chiunque nei secoli dei secoli amen. Comunque non era un problema da porsi, dato che non era avvenuta alcuna decapitazione.
    «mio eroe! cosa farei senza di te?» umettò le labbra ed alzò un sornione sopracciglio, gli occhi due fessure di brillante fiordaliso a sorridere maliziose verso la Wesley. «proprio non lo so» mentì, il tono fin troppo serio per quel commento sarcastico. Effimero piacere, quello del giovane Villalobos a credersi indispensabile e necessario – per Mads, per chiunque -, progenie di una più solida goduria radicata nell’anima viziata. Importante e viziato, il colombiano era sempre stata merce rara e ricercata, bisogno di chi un Floyd nemmeno sapeva di volerlo: troppo spesso e mai abbastanza volentieri, si era persino trovato a dover uscire di casa su commissione della madre ad orari prestabiliti dalla stessa, percorrendo le stesse strade di sempre soltanto perché lei, invitando le proprie amiche per un aperitivo di puro sfarzo e scena, potesse sentirsi dire che bel lavoro avesse fatto, crescendolo – che donna fantastica e misericordiosa ella fosse, quando non avrebbe dovuto nemmeno accettarlo quel bastardo di nascita in casa propria, accettando i complimenti in un sorriso modesto a nascondere anni di torture psicologiche. Si è quel che si fa, ed il mago all’epoca non aveva fatto eccezione, avvezzandosi a quel malcostume per semplice spirito di sopravvivenza. «probabilmente nulla» sufficiente il tono nell’ennesima bugia scherzosa, prima che la russa sfrecciasse via a fare del bene in giro per il Messico.
    Probabilmente qualsiasi cosa, ma questo non c’era nemmeno il bisogno di dirlo. Non era completamente inutile, Floyd – qualcosa la sapeva fare, seppure un po’ sempre a caso; per giunta, poteva sempre essere usato come cattivo esempio quando, nelle generazioni a venire, varie scuole di pasticceria avrebbero insegnato agli studenti che mescolare cocaina e farina non era esattamente il modo migliore per far lievitare il pane -, ma in casi come quello era… superfluo. Bastava osservare la ragazza mentre andava a disintegrare braccia e a fare capriole acrobatiche da sovietica qual era, per accorgersi che, senza di lui e senza nessuno, fosse in grado di fare tutto ciò che voleva.
    Un po’, questo fatto, lo spaventava. E se fosse stata una spia dell’impero zarista (appena caduto, yay!) ed il suo scopo fosse stato quello di conquistare la costa occidentale del Nord America? Stile soldato d’inverno in Capitan America – no, non sapeva ovviamente cosa fosse, ma era stato qualche secondo vicino ad un Noah sfarfallante che aveva iniziato a fare associazioni tra unione sovietica, Marvel, cose e Floyd aveva semplicemente seguito il flood (capita? ahah Floyd, flood – sì ciauz non connetto).
    Diciamo che gli sarebbe piaciuto di più scoprirlo con una Mads ancora viva, e non una infilzata come un pollo allo spiedo (esisteva nel 1918? Chi lo sa – non io): se alla fine lei li avesse sterminati tutti, piantando sulla pila dei cadaveri di Bodie la bandiera della Russia, probabilmente se ne sarebbe pentito. Chi vivrà vedrà. Sfruttando il plus del proprio potere (eh, che non lo sapete che duecento anni più in là hanno anche i libretti di istruzioni? Scemi. Fortuna che Ezra, il quale non parla ma osserva e sa – cosa -, non avendo di meglio da fare nella vita si era portato il manuale: sì, Floyd non ha di meglio da fare tra un salvataggio e l’altro, quindi va a leggere la roba della gente), dopo aver osservato per qualche istante i vari Swing fare mosse di karate e taekwondo riuscì ad apprendere tutte le basi delle arti marziali: era diventato un ninja! Uau. Comunque, non decise di diventare Jackie Chan solo per bellezza: sarebbe saltato e, con un bel «WATTAH» ad effetto – che sperava sentisse soltanto la tipa -, si sarebbe buttato addosso alla spadaccina con un bel mawashi geri sperando le si staccasse la testa (o anche solo che perdesse la presa sulla spada, ci si accontenta). «a quanto pare, moriresti» ecco cosa farebbe senza il suo eroe, Mads. Non avrebbe avuto il tempo di continuare, perché Barbie-san stava per fare una conga mortale. Continuando a fare il ninja fallito, si sarebbe buttato sul bff4e che stava tuccugnando la nemica kebabbara (non Ezra) (nemmeno Kebab), così da avvilupparsi su di lui come un bellissimo armadillo per farlo rotolare via dalla morte prematura.
    Poi, non si sa in che modi e tempi, si ritrovò al fianco di Mary e del cantastorie d’altri tempi (letteralmente ihih). «… sai che cos’è un ariete?» che domanda era. «l’animale o la costellazione?» nessuno dei due. Ovviamente conosceva anche la terza opzione, ce l’aveva sulla punta della lingua l’arma d’assedio medievale, ma pensava la ragazza volesse avviare qualche discussione filosofica sulla vita, le stelle e le capre. Anche perché alla fine «ne sono rimasti soltanto due?» erano soltanto due. «/and they were roomates/»
    ‘Sti russi sono degli spaccagioie.
    Naturalmente assecondò la ragazza, voltandosi con lei a guardare il biondino come in quei film in cui il terzo, scemo, non aveva ancora compreso cosa stesse succedendo – e che sarebbe stato lui, a succedere.
    In men che non si dicesse, Mads con la sua forza da vero orso siberiano («mi fai sinceramente paura») caricò il ragazzo su un carrelletto, e Floyd da buon cattolico qual era si preoccupò della sicurezza stradale.
    «ponte el casco y las gafas. ten cuidado de esquina y peraltes» avrebbe iniziato, infilandogli a forza casco e occhialetti fatti della stessa materia di cui era fatto il Vuoto cosmico («non ci vedo?» «cierra la boca»). «osmani garcichi oye que bolichi ando con heavychi que tienen tremendas chi chis estan buenichi y loquichi y lo que quieren formar» amen.
    floyd juan villalobos
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    Would I go touch the flame?
    Or would I run for the exit?
    I ponder of something great
    My lungs will fill and then deflate
    They fill with fire, exhale desire
    I know it's dire my time today
    24 y.o. | 17 y.o.
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    (10) DIFESA MADS (mads + floyd): fa il ninja
    (11) DIFESA BARBIE (barbie + floyd): fa il ninja
    ATTACCO SU CHELSEY (floyd + mads + ryder): ariete!
     
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    (2) DIFESA RINGO (beltè + mads): 13 + 11 = 24 pd (+22 pa)
    (14) DIFESA KEBAB (ryder + freddie): 3 + 6 = 9 pd (-5 ps)
    Sei un bel palo da pole dance: a Kerenzina piaci, e per fartelo capire ti da uno schiaffo che ti toglie 5 ps.
    (11) DIFESA BARBIE (barbie + floyd): 8 + 6 = 14 pd (+3 pa)
    ATTACCO SU KERENZA (barbie + tecno + jay): 15 + 3 + 14 + 3 + 24 = 59 pa
    DIFESA KERENZA: 19 pd (-40 ps)
    Non si era proprio congelata del tutto, quindi non diventa l'iceberg che voi tutti sognavate, ma la vostra riproduzione del Titanic è bella da morire.
    Infatti, Kerenza muore d'emozione.

    (4) DIFESA BECCA (barbie + ryder): 6 + 4 = 10 pd (+6 pa)
    (10) DIFESA MADS (mads + floyd): 14 + 4 = 18 pd (+8 pa)
    ATTACCO SU CHELSEY (floyd + mads + ryder): 9 + 12 + 6 + 6 + 8 = 41 pa
    DIFESA CHELSEY: 2 pd (-39 ps)
    Il carretto accelera così velocemente che Ferrari levateve proprio; Chelsey non può nulla se non gridare, quando viene colpita in pieno e sfondata come il portone di un castello medievale.

    Quando anche gli ultimi due baluardi a difendere il tempio cadono inermi sul pavimento polveroso, non c’è più nessuno ad intralciare la vostra strada. Non succede nulla, nel tempio - siete solo voi, e le quattro piume recuperate nel combattimento.
    Potete perlustrare in lungo e in largo per quanto volete, prendervi il vostro tempo per recuperare il fiato e leccarvi le ferite – ma lo sapete perfettamente, che di tempo non ve ne è concesso.
    Avete fatto il vostro dovere, avete portato a termine la Ricerca.
    Maghi, potreste provare a smaterializzarvi: non andreste lontano.
    Esperimenti, i vostri varchi e teletrasporti, anche se uscite all’esterno della piramide azteca, non conducono che alla foresta appena circostante.
    È protetto dalla magia, lo sapete perfettamente, ma voi dovete andarvene.
    Cercate negli infissi che non avete sfiorato in precedenza, in ogni angolo della stanza qualche pulsante che possa mostrarvi una via alternativa.
    Infine è soltanto un mattone, quello che qualcuno di voi preme con riluttanza – giallo e secco, impolverato come qualunque altro. Soltanto un ricamo nell’angolo in basso a destra potrebbe risvegliare la vostra attenzione. Una piccola rocca stilizzata; un bastione, forse.
    A differenza degli altri, quel singolo cotto s’infossa nella parete.
    Riemerge – e c’è solo silenzio, fiati sospesi a condensarsi nell’afa messicana.
    L’istante successivo, una piccola scossa fa tremare la terra sotto i vostri piedi. Dura poco, e presi a cercare l’equilibrio in braccia amiche ed armi come appigli magari nemmeno ve ne accorgete.
    Il mattone spinto cade a terra in un tonfo. Ed un secondo, un terzo, un decimo - fino a quando non s’apre un varco.
    Chi è stato ad Hogwarts, chi si ribellava alle regole, probabilmente ha già visto un qualcosa del genere.
    A conti fatti, sembra un passaggio segreto – ha solo… qualcosa di strano.
    Contorni sbiaditi, opalescenza refrattaria: pare che la luce filtri in maniera diversa, in quel cubicolo.
    Potreste non fidarvi, e non percorrerlo.
    O potreste non avere tempo, Ricercatori – e l’orologio ticchetta, rammentandovi che è la vostra unica via d’uscita.
     
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