I think we have an emergency, I think we have an emergency. If you thought I'd leave, then you were wrong 'cause I won't stop holding on. So are you listening? So are you watching me? If you thought I'd leave, then you were wrong 'cause I won't stop holding on. This is an emergency. So are you listening? And I can't pretend that I don't see this, it's really not your fault when no one cares to talk about it.Cause I've seen love die way too many times, when it deserved to be alive. I've seen you cry, way too many times when you deserved to be alive. So you give up every chance you get just to feel new again. If you thought I'd leave, then you were wrong 'cause I won't stop holding on. This is an emergency. So are you listening? And I can't pretend that I don't see this, it's really not your fault when no one cares to talk about it. [To talk about it] Cause I've seen love die way too many times, when it deserved to be alive. I've seen you cry, way too many times when you deserved to be alive. So you give up every chance you get just to feel new again.

I think we have an emergency, I think we have an emergency. If you thought I'd leave, then you were wrong 'cause I won't stop holding on. So are you listening? So are you watching me? If you thought I'd leave, then you were wrong 'cause I won't stop holding on. This is an emergency. So are you listening? And I can't pretend that I don't see this, it's really not your fault when no one cares to talk about it.Cause I've seen love die way too many times, when it deserved to be alive. I've seen you cry, way too many times when you deserved to be alive. So you give up every chance you get just to feel new again. If you thought I'd leave, then you were wrong 'cause I won't stop holding on. This is an emergency. So are you listening? And I can't pretend that I don't see this, it's really not your fault when no one cares to talk about it. [To talk about it] Cause I've seen love die way too many times, when it deserved to be alive. I've seen you cry, way too many times when you deserved to be alive. So you give up every chance you get just to feel new again.

«sí, beh, e a te che te frega?» fece spallucce, gesticolando in direzione di quello sconosciuto che imitava i suoi movimenti e non lo guardava mai negli occhi «non vuole parlarti? preferisce fare finta di non conoscerti?» aprí le braccia, ty, mentre l'altro di fronte a lui faceva lo stesso, sventolando un asciugamano che poi si mise in testa — mamma nah gli aveva insegnato che lasciare i capelli bagnati dopo la doccia era una kattiva abitudine, e doveva asciugarli subito per evitare l'emicrania.
a volte, l'altair si chiedeva se senza di lei sarebbe mai sopravvissuto. senza di loro.
e la risposta, inevitabilmente, era no.
«é un problema suo, no? non ti riguarda» ma era vero? se lo fosse stato, se davvero a ty non fosse fregato niente, non sarebbe arrivato a quel punto: parlare da solo rivolgendosi alla propria immagine riflessa nello specchio. un volto che ancora stentava a riconoscere, dopo quasi due mesi, e con il quale faticava ad incrociare lo sguardo. ma lo fece, in quel preciso momento, incontrando occhi scuri e ombre violacee sotto la pelle color caffelatte. vorremmo poter dire che non dormiva bene la notte perché tutta quella storia della nuova identità lo riempiva di ulteriore ansia, ma non sarebbe stata tutta la verità.
era per Hans, che ty dormiva male.
«quella testa di cazzo» lasciò cadere l'asciugamano nel lavandino, più stanco che arrabbiato, le dita a premere per pochi secondi contro le tempie. le prime volte che il Belby non si era presentato a casa Golden, l'unico luogo che Ty era stato autorizzato a frequentare dopo la sua scomparsa, il diciottenne ci era rimasto semplicemente male — narah aveva tentato di consolarlo, livy di spiegare i motivi per quell'assenza, bri si era limitata a scuotere la testa; le volte successive, e con il passare del tempo, ty aveva cominciato ad incazzarsi.
non conosceva un altro modo per elaborare il dolore che non fosse panico o rabbia, e tra le due il suo cuore aveva fatto una scelta. probabile che Stiles avrebbe avuto qualcosa da dire in proposito, ma a quel problema non erano ancora arrivati. stava sistemando con cura l'asciugamano più grande attorno alla vita (alta, come i pantaloni indossati dai vecchi; i muscoli presi in prestito dal nuovo pv lo mettevano ancora in soggezione), quando un rumore proveniente dalla cameretta lo costrinse ad alzare la testa «oh kugi, sei tu?» chiese dando una passata con la mano sullo specchio appannato, incapace di trattenere una smorfia nell'incontrare ancora una volta quel faccino paffuto con le fossette «guarda che è finita l'acqua-»
solo che non c'era Fake ad accoglierlo quando mise la testa fuori dal bagno — come recitava la più antica delle leggende: era beh
«-calda» concluse, e l'espressione sorpresa si trasformò rapidamente in un sorriso. gli venivano così naturali, ora, che era quasi inquietante «ehi, cosa-» ancora una volta dovette bloccarsi, ty, mentre usciva dal bagno e andava incontro al Try hard; non si vedevano da due settimane e ritrovarselo di fronte senza preavviso aveva appena fatto fare al cuore del ragazzino un doppio salto carpiato nel petto, ma alcune paranoie erano più forti dell'istinto «sono nudo» nel caso behan non se ne fosse accorto da solo.
senza aggiungere una parola, ma rischiando di inciampare nei suoi stessi piedi, lo special tornò a chiudersi in bagno, dove ovviamente non aveva portato con sé vestiti puliti «eeeee arrivo subito» anche li, lanciando una fugace occhiata allo specchio, nella testa di ty passó quella domanda che si faceva pressoché per tutto, adatta ad ogni occasione: ma perché devi andare nel panico per ogni cosa? solo che non ce l'aveva una risposta soddisfacente. pescó nella cesta dei panni quello che riconobbe come il pigiama di Delith (nel bagno della sua camera? ma si perché no), e dopo un'annusata decise che ancora profumava (perché Delith profumava sempre, per me è canon) e come outfit di fortuna sarebbe andato più che bene.
«scusa» fu la prima cosa che disse uscendo dal bagno, indosso una maglietta bianca troppo larga di spalle e un paio di pantaloni morbidi della tuta cui aveva per forza di cose dovuto fare un risvolto «mi hai cotto* di sorpresa» convintissimo avesse un turno al BDE, quella mattina, ma lungi da ty lamentarsene. si avvicinò di qualche passo al tryhard, sentendosi awkward da morire; un po, chiariamoci, era la sua natura: stavano insieme da sei mesi e ancora si imbarazzava come un dodicenne quando gli stava vicino, il cuore a battere troppo rapidamente tra le costole. il contatto fisico gli provocava ancora quel formicolio purtroppo familiare, ma con il tempo e l'abitudine al disagio si era aggiunti qualcosa di nuovo, piu forte — poteva sopportarlo quel pizzicore sulla pelle, se significava avvertire il calore della sua.
cosa di cui, inutile dirlo, aveva davvero bisogno in quel momento.
per questo gli passò le braccia attorno alle spalle, costretto a tendersi verso l'alto per sopperire ai dieci centimetri che li separavano: un'altra novità «sono contento che sei passato..» disse, affondando per un istante il volto nell'incavo della sua spalla, così che Beh non potesse guardarlo direttamente negli occhi. era ancora troppo strano — più del solito — farsi guardare «come sei entrato?» chiese, con un sorriso a rendere le labbra sottili che scemó in fretta non appena si rese conto «ho lasciato la porta aperta, vero? » minchia, per una volta che i golden lo lasciavano a casa da solo senza baby sitter! «non dirlo a godric»
#godricmifacosipaura

«BUONGIORNISSIMO!!!!» KAFFÈÈÈÈÈÈÈ??
Che qualcuno facesse il suo ingresso in sala grande urlando, carico d'energia per la giornata - o probabilmente solo fatto -, non era affatto una novità: ne girava di gente strana, ad hogwarts. e no, nemmeno la maggior parte dei professori si salvava.
Che suddetta persona fosse willow beckham, invece... era un paradosso.
un distopico universo alternativo
...l'ennesimo delirio collettivo??
fu questo che si chiesero le (fortunatamente) poche anime rimaste ad hogwarts durante le vacanze invernali, quando il loro pranzo fu brutalmente interrotto dall'arrivo della beckham. Ed alcuni, probabilmente, valutarono se fosse il caso o meno di lanciarsi sotto il tavolo per difendersi da un'eventuale coltellata in fronte. Come qualsiasi psycho che si rispetti, anche la beckham era nettamente più inquietante quando sorrideva - o peggio, rideva - piuttosto che quando rimaneva con la sua faccia standard deadpan. Quindi sì, il rischio che avesse del tutto perso il senno e fosse lì per fare una strage era davvero alto??
Un'altra possibilità era, invece, che lei e giuliano si fossero in qualche modo scambiati i corpi. Del resto i body swap, ad hogwarts, erano roba da tutti i giorni.
Come altro avrebbero potuto spiegare altrimenti il fatto che la ragazza indossasse un cappello da babbo natale?? e avesse in mano dei regali ??? «E BUON NATALE!!!!!»
anche se era il 27 di dicembre?
anche se era il 27 di dicembre.
Will in quel momento non aveva la minima idea del perchè fosse stata così sciocca ed avesse deciso di passare la giornata di natale chiusa in stanza!! a non far niente!!! chissà cosa le era passato per la mente, a comportarsi in modo così strano!!! In quel momento si sentiva così felice, e voleva dispensare la sua gioia anche a tutti gli altri, così si mise a lanciare regalini ai ragazzi seduti ai vari tavoli «PRENDETE!! SONO TUTTI PER VOI!!!» non aveva messo etichette sui vari pacchetti, troppo sbatti, quindi aveva optato per distribuirli in maniera totalmente random: alcuni si sarebbero ritrovati con delle bellissime palline con cui decorare l'albero, dipinte a mano (e sangue? forse.), altri con anellini in bronzo con denti al posto di pietre preziose, e infine qualcuno avrebbe avuto in regalo delle collanine fatte di ossicini!! dritti dritti dall'ossario!!! le sarebbe tanto piaciuto inserire anche delle dita fresche in qualche pacchettino, ma poi aveva notato con dispiacere che, non tenendole sott'olio, lasciavano un odore poco gradevole e ... dubitava gli studenti di hogwarts avrebbero apprezzato, quindi aveva optato per pensierini meno complicati e ad alta conservabilità.
Non aveva la minima idea del perchè, ma quella mattina si era svegliata con una gioia nel kwore!! piena di entusiasmo!!! e spirito delle feste!!!! e così, dandosi da fare, aveva preparato quei regali così da averli tutti pronti per ora di pranzo, e nel frattempo si era soffermata a chiedersi perchè diamine fino a quel giorno non avesse mai voluto festeggiare?? un periodo così bello e ricco di gioia??? scambiare i regali era BELLISSIMO e GIOIOSO e un MOMENTO per ESSER FELICI E DONARE IL PROPRIO AMORE!!!!! NON VEDEVA L'ORA DI VEDER GLI ANELLI DENTINI ALLE DITA DEI SUOI COMPAGNI DI SCUOLA!!! STESSO DISCORSO PER LE SUE COLLANE A OSSICINI PENDENTI!!!!! Ovviamente le indossava anche lei in quel momento, era molto fiera delle sue creazioni!! «vI PIACCIONO??? SONO FATTE CON AMORE E SANGUE!!» era così entusiasta!!!! talmente tanto che, in quel momento, solo una cosa avrebbe potuto renderla ancora più felice: accoltellare qualcuno!!! ma ovviamente noooon poteva farlo senza chieder il permesso, sarebbe stato così rude!!!, quindi niente, avrebbe aspettato che tutti avessero aperto il loro regalino per poi proporne un altro: UNA BELLA CICATRICE!!!!
Del resto, chi non ne amava una ben fatta????? La beckham si sentiva proprio generosa quel giorno!!