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OBLIVION, hogwarts (ballo della ceppa)

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    Il suono forte e chiaro di qualcuno che si schiariva la voce rimbombò nella sala grande «È acceso questo coso?» Il coso in questione era una bacchetta magica puntata sulla gola di un uomo dai tratti coreani sui cinquant'anni. «Prova prova uno due tre»
    Il chiacchiericcio che c'era stato fino a poco prima nella sala grande di Hogwarts si era zittito a sentir parlare il signor Leslie Chow, ma ora gli studenti, di Hogwarts e non, si guardavano a vicenda. I primi chi imbarazzati, chi fieri del proprio preside, mentre i secondi solo... beh, perplessi. Non era un mistero nel mondo magico che il preside di Hogwarts fosse particolare, ma le battute da boomer su un Sonorus se le sarebbero volentieri evitati.
    «Buonaserissima a tutti quanti miei giovani padawan!! E uno specialissimo benvenuto soprattutto ai nostri amici qui in vacanza da altri lidi! Beauxbatons! Durmstrang! Salem! Mabeobkakkeun Hakkyo! E- beh. tutte le altre» Gli studenti delle scuole citate applaudirono chi più chi meno timidamente, insieme agli studenti di Hogwarts emozionati per la novità. «Gli ultimi anni non sono stati facili, e alcune questioni politiche hanno toccato alcuni di voi molto da vicino» I ragazzi di Salem, Beauxbatons e Durmstrang si lanciarono occhiate a vicenda. Per varie ragioni, non correva buon sangue fra i primi e gli ultimi, soprattutto tra i più grandi che avevano vissuto le questione politiche e perso parenti e amici. «Ma!!!! Non siamo qui per rimuginare sul passato, bensì per festeggiare la vita! L'amicizia! The power of love!» battè le mani allegramente. «Come ormai saprete tutti, Hogwarts ospita di nuovo, con nostra enorme gioia, studenti in scambio culturale da praticamente tutte le scuole del mondo magico, e quale occasione migliore per dar loro il benvenuto se non col tradizionale............................................» pausa pausa pausa «BALLO DELLA CEPPA!!» Leslie Chow alzò le mani in aria, estasiato. «...qua sarebbero dovuti scoppiare i coriandol- OH! ecco. sono scoppiati adesso. Ops! qualche testa cadrà» ridacchiò. Era serio? Scherzava? Chi poteva dirlo: Hogwarts non era certo famosa per la sala delle torture inutilizzata. «Mi rac» clap «co» clap «man» clap «do!» clap «niente omicidi: non vogliamo beghe burocratiche, giusto? Uccidetevi fuori da qui» cosa? cosa «E ricordatevi la cosa più importante: siamo qui per creare traumi ricordi. Divertitevi e fate amicizia!» Tirò su un bicchiere nel primo brindisi della serata, e con quel gesto la band iniziò a suonare dando ufficialmente inizio alla festa
    Night is young and the music's high
    With a bit of rock music
    Everything is fine
    You're in the mood for a dance
    abba
    dancing queen
    Arrival



    Ciao !! ♥
    Il post sopra è molto inutile, giusto per non iniziare con un elenco di regole. Per prima cosa: BENVENUTI !!! A questa role può partecipare chiunque, rp oblivion o meno! (vi rimando alla discussione che parla dell'iniziativa multiverse of madness per capire what is going on ♥)
    Prima di continuare mi scuso perchè so che di seguito c'è scritta TANTA roba ma... ho scritto io come utente cosa vorrei sapere andando a postare su una role di un altro gdr. Vi giuro che siamo davvero sciallissimi, quindi non abbiate paura di sbagliare e postate easy stando vaghi sulla trama, ci fareste felici!!! ♥

    COSA SUCCEDE ON GDR?
    La scuola di hogwarts non ha mai chiuso totalmente le porte ai giovani maghi stranieri, a cui viene permesso di iscriversi come a qualunque mago inglese, ma ora fa di più: riapre agli studenti in scambio culturale, e offre loro una festa! Musica, cibo, bevande... un normalissimo ballo in sala grande, con adolescenti da tutto il mondo (che potrebbero o meno odiarsi, ma questo sta a voi).

    Se non sapete la trama del gdr, vi lascio il riassunto:
    CITAZIONE
    Il nostro è un mondo crudele. Violento. Non è mai esistito un mondo senza Mangiamorte, che rimane tuttora l'unica realtà conosciuta alla popolazione. Nelle scuole vengono addestrati soldati ed assassini; chi non segue le regole, va incontro a torture o morte. L'unica giustizia esistente, è quella dettata dal Regime. Di base, a meno che non siano schierati come Ribelli, sono tutti mangiamorte, che credano o meno nelle politiche imposte dal Ministero. Chi fa parte della Resistenza, è visto come un terrorista dai civili comuni.
    (FACOLTATIVO) Se volete approfondire perchè qui vi sembra poco chiaro, vi lasciamo il link alla storyline completa.

    ━ maghi: la parte predominante della popolazione magica. Frequentano scuole magiche, per usare la magia utilizzano le bacchette

    [ Alcuni estremisti ribelli, credendo che la causa della scissione nel mondo fosse la magia, hanno creato dei laboratori. In questi laboratori, rapendo sia maghi che babbani ignari di tutto, hanno creato degli special, ovverosia persone in grado di usare un particolare tipo di magia senza l'ausilio della bacchetta. Ne esistono di due tipi. Per fare uno special, occorre scegliere un potere dalla lista poteri. Se in età scolastica, gli special inglesi frequentano Hogwarts, e hanno una casata apposita (Ivorbone) fondata nel 2019. Sia adulti che studenti special vivono in strutture create ad hoc per loro, costruite, controllate ed organizzate dal Regime. Raramente gli special, wizard o muggle che siano, sono visti di buon occhio dai maghi. ]
    ━ special wizard: un tempo erano maghi come tutti gli altri. Nei Laboratori, li hanno privati della capacità di usare la bacchetta, "donando" loro un nuovo potere.
    ━ special muggle: babbani che non conoscevano il mondo magico. Sono stati rapiti, portati nei laboratori, e tramite esperimenti decisamente poco piacevoli, hanno sviluppato un potere magico, entrando a far parte del mondo dei maghi.

    potete portare questa festa uno studente che è sempre stato a hogwarts, qualcuno che ha appena iniziato la scuola, o un pg lì in scambio culturale. Di seguito, vi riportiamo le scuole del nostro mondo e il relativo allineamento (ovvero, se sono più o meno legate alle idee purosangue; la scuola francese è l'unica un po' più liberale e contro i mangiamorte); se c'è qualcosa da cliccare, vuol dire che la scuola è diversa da quella canonica (ad esempio, ha delle casate), altrimenti potete dare per buono qualsiasi cosa che troverete su internet al riguardo
    CITAZIONE
    Le scuole di tutto il mondo hanno Presidi con allineamenti diversi:

    - Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts: Mangiamorte
    - Istituto delle Streghe e Maghi di Salem: Neutrale [INFO]
    - Istituto di Durmstrang: Mangiamorte [INFO]
    - Scuola di Magia di Mahoutokoro: Mangiamorte
    - Accademia della Magia di Beauxbatons: Ribelle [INFO]
    - Castelobruxo: Neutrale, filo Mangiamorte.
    - Ilvermorny: Mangiamorte.
    - The Egyptian School for Young Sorcerers: Mangiamorte
    - Mabeobkakkeun Hakkyo (Corea): Mangiamorte [INFO]

    potete postare un mago, o uno special. Gli special in inghilterra dal 2019 hanno una casata tutta loro, ivorbone, con colore viola e avorio (nda: nelle altre scuole gli special non sono integrati quanto da noi, non hanno una casata e non frequentano le lezioni; se in UK vengono un po' bullizzati, altrove vengono MOLTO bullizzati)
    ON GDR i pg sono vestiti con una divisa un po' più elegante del solito, quindi si riconosce subito la scuola e la casata
    ON GDR c'è un incantesimo che permette a tutti di comprendersi, anche se si parlano lingue diverse. L'incanto potrebbe fare errori alla google traduttore, a vostra scelta
    usate pure il pv che volete. Se il prestavolto è già occupato nella nostra lista pv, non importa: i due personaggi si assomiglieranno on gdr e via
    (FACOLTATIVO) qual è la situazione politica del mondo magico?
    dal 2016 si è respirata per mesi aria di conflitto nel mondo magico, un conflitto fatto di guerriglie e terrorismo sfociato a dicembre 2017 con l'assalto da parte delle milizie del preside di Durmstrang alla scuola francese di Beauxbatons e a quella Americana di Salem (la prima "conquistata", la seconda distrutta). Dal 2017 al 2019 le fazioni più estremiste dei mangiamorte sono state al potere ovunque, ma poi, con la morte del loro leader, la situazione si è placata e le scuole distrutte ricostruite.
    A Hogwarts la vita da allora trascorre tranquilla, ma a Beauxbatons? A Salem? Se porterete studenti di queste scuole, potete decidere voi cosa nel pensano (francesi e americani sono offesi con gli studenti di durmstrang o non gliene frega niente? gli studenti di durmstrang si vergognano di quanto accaduto o pensano ancora che Beauxbatons, troppo libertina, vada punita?).

    LA FESTA
    si svolge nella sala grande (la sala principale del castello, dove si fanno i pasti); è decorata in maniera "invernale", e c'è una band dal vivo che suona
    se volete dire dove siete, vi lascio dei luoghi come spunto:
    - sotto il palco (dove suona la band)
    - centro sala (dove si balla)
    - bordi della sala: ci sono poltroncine con tavolini dove riposare e chiacchierare
    - tavolo del cibo
    - tavolo delle bevande
    - potete anche uscire dalla sala grande, nessuno vi tiene prigioniero (magari date inizio a una nuova role)
    riguardo le bevande, una piccola curiosità: ci sono diverse bevande, e più punch diversi... che ovviamente, come la regola delle feste adolescenziali vuole, sono stati corretti: uno con alcol, uno con amortentia, e uno con veritaserum - ovviamente a insaputa della maggiorparte degli studenti e chaperon. Potete estrarre da 1 a 3 quale dei tre il vostro pg ha bevuto, deciderlo voi, ignorare questa cosa. Seguite il cuore, serve solo per divertirci!
    riguardo all'alcol, è nostra usanza estrarre a sorte il grado di "sbronza" dei pg tirando un dado virtuale da 1 a 6 a ogni sorso che fa, sommando poi i risultati. Indicativamente un pg normale è 0 sobrio, 5 brillo, 12 ubriaco, 18 vicino al collasso.
    Non siete obbligati a farlo, ovviamente, ma caso mai ci vedeste dare i numeri, è per questo *mani in alto*

    REGOLE OFF GDR
    obbligatorio scrivere sotto spoiler un mini riassunto del post, scrivendo dov'è il pg (con chi interagisce ecc) (nda: consigliati post brevi)
    si porta un (1) solo pg a testa (ma on gdr possono esserci anche gli altri vostri pg)
    bisogna mettere sotto spoiler un mini riassunto del pg (minimo nome, età, anno scolastico, scuola, casata) e, per gli utenti oblivion, mettiamo anche il nostro account principale (caso mai qualcuno volesse scriverci)
    potete usare questo schema role o altri (le nostre grafiche ne mettono a disposizione fatti da loro ma anche qua, seguite il cuore)
    importante vi chiediamo di mettere i crediti alle gif (o fanart) che userete negli schemi role, ovvero linkare da qualche parte il post tumblr del creatore originale se non sono fatte da voi (scrivere "pinterest" o "tumblr" in generale non vale); nei nostri schemi role generalmente troverete lo spazio "crediti gif", se non c'è mettete il link sotto spoiler. Se vi serve una mano a trovare le gif non da google, chiedeteci pure vi aiuteremo con piacere! Oppure, abbiamo un topic appositamente pensato per le gif [resource] gif pack.


    se avete dubbi e domande potete chiedere per MP a me o altri, in dubbi e domande, nella discussione del multiverso o in guestbook!! in quest'ultimo potete anche commentare la role e i pv/pg (anche se non partecipate attivamente scrivendo) !!
    vi lascio la "guida alle sezioni" caso mai cercaste cose più specifiche!
    BACETTI GRAZIE DI AVER LETTO FIN QUA BACINI MAGICI!!!!
     
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    15 y.o.slytherin's prefect
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    bigh
    «sei una testa di c-»
    «shh. baci nostra madre, con quella bocca?» arrotolò casualmente un ricciolo scuro sull’indice, lasciandolo ricadere sulla fronte. Il fatto che avesse scelto di passare i restanti dieci minuti nello sgabuzzino che suo fratello, il Custode di Hogwarts, si intestardiva a definire ufficio, era l’unico sintomo del fatto che Mood fosse nervoso. Non gli capitava spesso. Non gli capitava mai. Aveva solo bisogno di quei.. dieci minuti distante da tutti gli altri, nell’unico posto al mondo in cui potesse essere se stesso senza conseguenze, per pensare. Riflettere. Ignorò il dito medio di Check, che vide riflesso nello specchio; ignorò anche l’occhiata, perché aveva più di una risposta a quella specifica domanda inespressa, e non aveva alcuna intenzione di offrirne nessuna.
    Umettò le labbra. Sistemò il colletto della camicia, strinse il nodo della cravatta verde-argento. Appiattì pieghe invisibile del mantello scuro, le dita ad esitare sopra la spilla dorata che lo identificava come Prefetto. Poteva dire che presenziare alla festa fosse suo dovere. Poteva dire che fosse lì come simbolo dell’alleanza fra Durmstrang e Hogwarts, visto che malgrado l’accaduto, le cattedre della fortezza slava avevano ancora un’alta opinione di lui. Poteva dire, ed essere quasi del tutto onesto, che avrebbe varcato le soglie della Sala Grande per limitare il danno alla sua immagine: non era di pubblico dominio, che Mood Bigh fosse stato espulso da Durmstrang per omicidio; immaginava che quel dettaglio sarebbe cambiato a breve, e la sua reputazione avrebbe subito uno smacco non da poco. Aveva creato con cura l’immagine del bravo ragazzo, quello che eccelleva in tutte le materie ed offriva il suo tempo libero all’infermeria. Piaceva a tutti? No: era un Prefetto, era un Mezzosangue, ed era uno degli studenti migliori del castello. Ovviamente, non piaceva a tutti. Lo odiavano? Non necessariamente: era bravo a passare inosservato, ed essere dimenticato in fretta.
    Doveva supporre che anche quello sarebbe cambiato. I quotidiani atti di bullismo, che da sempre l’avevano fatto un po’ sorridere perché li trovava ridicoli ed era conscio ne avrebbero pagato il prezzo doppiamente, sarebbero diventati una sfida personale, perché aveva ucciso qualcuno e dovevano dimostrare di essere peggiori di lui. Quella sì, che sarebbe stata una seccatura.
    Allora perché vai, Mood.
    Perchè era maturo, per la sua età. Astuto. Razionale. Brillante.
    Ma era effettivamente, e decisamente, una testa di cazzo, e voleva dimostrare ai fu compagni di scuola, che ne fosse uscito indenne e meglio di prima. Che loro, come prevedibile, non contassero nulla. Scacco matto, sapete. Era un gioco pericoloso a cui aveva scelto volontariamente di partecipare, perché cos’era la vita senza un po’ di brivido.
    Era pronto alle minacce di morte ed alle occhiate sprezzanti? Sempre. Costruivano carattere. Non era preoccupato potessero prendere provvedimenti alla festa, semplicemente perché conosceva la fauna di Hogwarts, e sapeva avrebbero divelto l’attenzione da lui con qualche nuovo, fantastico, modo per mettere in imbarazzo il castello scozzese.
    Osservò il proprio riflesso impassibile, perdendosi in iridi scure come il petrolio fino a sfiorare la parte più primitiva e crudele della sua psiche. Poi sorrise, cancellando ogni traccia della persona ch’era stato fino a qualche secondo prima.
    Show time.

    Si sentiva: osservato.
    Stava lì, poco distante dal centro della stanza ed in compagnia di alcuni compagni di scuola, senza disturbare nessuno, e si sentiva osservato. Avrebbe dato loro soddisfazione di ricambiare l’occhiata? No - non ancora. Ritratto dell’innocenza e dell’ingenuità, un vago sorriso amichevole sulle labbra mentre osservava il restante gruppo di ragazzi fuori sede che parlottava fra loro, e lui stesso scambiava qualche convenevole con compagni di cui sapeva il nome e null’altro. Aveva scelto di non mettersi troppo in mostra, ma anche di non nascondersi. Nel mezzo, sempre: una valle di grigio che sembrava non tendere mai a nessuno dei due estremi.
    Fu quando il Preside iniziò a parlare, attirando su di sé l’attenzione di ospiti e non, che decise di ricambiare l’insistente occhiata che percepiva da inizio serata. Ridicolo: se gli sguardi avessero potuto uccidere, Mood Bigh sarebbe morto molto prima di quella sera. Reclinò appena il capo sulla spalla, senza mostrare alcuna espressione particolare. Era una gara per vedere chi avrebbe abbassato per primo il capo? Qualcuno non era cresciuto con Krush Bigh, e si vedeva.
    «niente omicidi: non vogliamo beghe burocratiche, giusto? Uccidetevi fuori da qui»
    Lesse il labiale del ragazzo di Durmstrang: tu.
    Sorrise appena, puntando l’indice contro il petto: io.
    Seguì il movimento del dito dell’altro contro la gola, trovando il gesto piuttosto barbaro ed inappropriato. Strinse le labbra fra loro, portando il pugno chiuso alla bocca e puntellando la lingua contro la guancia in un altro barbaro, inappropriato, ed inequivocabile gesto che non starò qui a spiegarvi, ma il suo silente interlocutore a distanza, a giudicare dall’espressione indignata, comprese perfettamente. «divertitevi, e fate amicizia!» approfittò degli applausi alla conclusione del Preside, per ritrarsi dalla parte opposta della stanza. Visto che era un così bravo ed adorabile ragazzo, prese un paio di bicchieri dalla tavolata delle bevande, offrendoli ai più vicini. Lui avrebbe preferito non bere – mai, nella vita – ma la serata era ancora lunga, e ipotizzava che prima o poi gli sarebbe toccato fingere di farlo almeno una volta. «brindisi?» cheers!


    I was glad it was over
    I have an open persona
    Just raise my head high
    Then I strike like a cobra
    tribe society
    secrets
    we sell drugs


    CIAO SONO SARA SR, #epicwin è il mio account principale. APRO LE DANZE DI IGNORANZA!
    Presentazioni!

    Chi è? Mood Bigh, 15 anni, mezzosangue, frequenta il V anno ed è Prefetto Serpeverde. è arrivato ad Hogwarts di recente: ha frequentato Durmstrang, fra le Idra, fino a metà del IV anno (quindi...Primavera 2022) quando è stato espulso perchè accusato di omicidio di un compagno (l'ha fatto? non l'ha fatto? it's between him and god) Quindi... insomma. Non ha una buona reputazione fra gli studenti di Durmstrang. La questione doveva passare sottobanco, invece tutti sanno (.) qualcuno lo crede colpevole, altri no... eh. Se arrivate da Durmstrang, ne avete sentito parlare, poi fate voi se lo odiate o pensate sia stato vittima del sistema #wat A Hogwarts è conosciuto perchè Prefetto, ma anche lì...? Lo odiate? Lo amate? Siamo amici? Fingiamo di esserlo? Stupiteci!!&&

    Cosa fa?
    (Niente) Offre da bere a qualcuno (sono rimasta sul vago, quindi VUOI ESSERE TU? SIILO! ma si dice siilo? chissà) LET'S GET THIS PARTY STARTED
     
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    'jojo' park
    Jojo si sfiorò il collo con le dita, osservando nello specchio se il rossore della pelle fosse o meno visibile, e pregando fortissimo un possibile livido ci mettesse qualche ora ad apparire; attirare l'attenzione non era mai stato un problema per l'influencer, tutt'altro, ma farlo per il segno di un piccolo pestaggio non rientrava nella sue idee.
    Un po' era stata colpa sua, lo ammetteva: nonostante fossero passati mesi dal suo viaggetto nei laboratori, ancora non sapeva gestire bene il proprio potere e avrebbe dovuto evitare di usarlo per ripicca - ma era stato più forte di lui.
    Jojo Park non era un'attacca brighe- o un rispondi brighe, se mi concedete il termine - quindi lì per lì quando il ragazzo di Durmstrang gli aveva dato una spallata palesemente di proposito sorpassandolo e intimandogli di sparire, lo special aveva alzando una mano in segno di scuse con un piccolo sorriso. La richiesta del tipo era stata allora seguita da un ghigno e epiteti decisamente non carini (poco importa se dettati dal razzismo o dall'omofobia), e Jojo aveva fatto scattare istintivamente la propria Empatia sfiorandogli il braccio. Era stato decisamente un errore. Il ragazzo forse non aveva capito del tutto quello che stava succedendo, ma vuoi perchè non era così sprovveduto da non sospettare il tentativo di qualcosa, vuoi perchè semplicemente riteneva ignobile essere toccato da uno di una classe sociale più bassa, l'aveva stretto nella sua morsa sbattendolo al muro senza tante cerimonie e altri insulti.
    Jojo ringraziava la sua buona stella che il ragazzo fosse stato chiamato dai suoi amici, così era potuto sgusciare via; avere come (not so) guilty pleasure leggere yaoi non voleva dire volesse essere protagonista di uno dei suoi trope peggiori.
    Si guardò ancora nel riflesso, da destra a sinistra. Tirò su il colletto per fare ombra sul collo, di sicurezza.
    La divisa viola da Ivorbone era davvero un bersaglio sulla schiena quella sera, più del solito. gli insegnanti avrebbero potuto chiedere agli special di portare un cartello con scritto "prenditela con me, non posso reagire o finirò in sala torture solo io!" e sarebbe stata la stessa cosa.
    Gli piacevano le feste, normalmente.
    Gli piaceva un po' meno quando erano piene di stronzi.
    Non fraintendetemi, Hogwarts vantava la sua buona dose di razzisti e transfobici, quindi Jojo era abituato a sopportare giornalmente commenti poco gentili, occhiatacce e risate, ma aveva notato fin da subito una dose di coraggio extra negli studenti delle scuole estere. Forse sapendo che non si sarebbero rivisti così facilmente, non avevano paura di future vendette; forse il fatto che da loro gli special non andassero a scuola, e quindi non fossero in qualche modo aiutati a gestire i propri poteri e non insegnassero loro a combattere, li aveva resi così ingenui da credere che questi non potessero ribattere.
    Qualsiasi fosse la ragione, Park li odiava un po'. Avrebbe voluto essere migliore, porgere l'altra guancia, ma non era mai stato bravo con le persone simili: avere avuto tutta la vita gente che ti giudica senza conoscerti non significava per forza non farsi toccare da ciò. Sapere di non poter piacere a tutti non voleva dire che non lo volesse disperatamente.
    Sospirò, decidendosi a uscire dal bagno (dei maschi; ew; sembra un clichè, ma era vero che quello femminile fosse migliore) per tornare in sala grande.
    Aveva sentito ci fossero australiani come lui presenti: sperava davvero di non trovare nessuno che lo riconoscesse, perchè non si illudeva gli infami fossero finiti per quella serata, e perchè anche se erano usciti pettegolezzi e foto non aveva ancora parlato sui suoi social della propria avventura nei lab, e avrebbe preferito non rispondere a domande al riguardo (ma almeno era felice di non essere in un giorno stricly she/her: almeno poteva evitare di fare coming out con i suoi fan su quello, e farlo con i propri termini quando fosse stato pronto).
    Indossò il proprio sorriso, pronto a fare public relationship... e per prima cosa: tappa bevande. Mangiare in pubblico lo imbarazzava, e aveva sentito qualche studente volesse rendere la serata più divertente mettendo qualcosa nel punch. Alcol, no? Se lo meritava, per sciogliersi: tanto valeva provare e vedere se qualcuno aveva già fatto il suo sporco lavoro di correggerlo (un po' sapeva che non avrebbe dovuto bere avendo preso poco prima una pastiglia per l'ansia, ma un bicchiere non l'avrebbe ucciso).
    Una volta al tavolino prese un bicchiere, sorrise al prefetto serpeverde che proponeva un brindisi (seguendolo silenziosamente), e salutò gli altri vicini: «Ciao, vi state divertendo?» il fatto che avesse pochissimi amici sinceri, contabili sulle dita di una mano, non voleva dire non amasse parlare alla gente e stare in mezzo alle persone.
    People don’t know, they don’t see your wings.
    A new world you’ve met could be cruel,
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    hogwarts
    ivorbone


    ciao io sono ari (o kero i guess ma chiamatemi ari)!! ♥ il mio account principale è soft boy (quello con cui ho aperto la festa) ♥

    - dopo essere stato preso di mira da uno studente di durmstrang che l'ha preso per il collo (ha il segno rosso che si nota? chissà, fate vobis) jojo è arrivato alla festa dirigendosi al tavolo delle bevande
    - brinda silenziosamente con Mood
    - parla con chiunque sia lì !! venite pure !!
    (- estraggo al prossimo post quale dei tre punch ha bevuto)
    - ha la divisa sui toni del viola e del bianco della casata di hogwarts degli special, ivorbone (con una spilla che indica la sua squadra, perchè gli ivorbone sono divisi a loro volta in due squadre). il pv è huening kamal kai, ha i capelli biondi, tratti coreani mixed, è quasi 180m ma è mingherlino (considerando che è truccato seppur natural potrebbe passare per ragazza)
    (NB: potete benissimo ignorare jojo e andare altrove, non siete obbligati a rispondergli)

    Jojo (hyojoo park) ha 15 anni (V anno), viene dall'australia, si è trasferito da relativamente poco in UK. Prima ha studiato a casa, quindi non ha ex compagni di scuola ma qualcuno potrebbe idealmente riconoscerlo perchè era uno star kid, un influencer e attore. Lo è ancora, tecnicamente, ma da quando è stato nei laboratori, passando da mago a special (col potere dell'empatia e manipolazione dei feromoni) ha iniziato a pubblicare meno ed è un po' sparito dai radar (pubblicava un po' di tutto, principalmente negli ultimi anni faceva il content creator per videogiochi come streamer, unboxing, collaborazioni con altri famosi, balletti su tiktok - per un pubblico a maggioranza magico, essendo lui da una famiglia purosangue. c'è da dire che nel mondo oblivion la tecnologia - e la magitecnologia - sono viste dai mangiamorte più estremisti come qualcosa da filo ribelli).
     
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    Paris Tipton non si sarebbe definito una persona rancorosa. Non aveva le energie, né la voglia per covare quel risentimento per giorni, mesi, chissà quanto. Era più facile farsi scivolare la vita addosso, chiudere un occhio e tornare a gustarsi il sapore acre del fumo sulla lingua. Perché, in fondo, il portiere corvonero era conosciuto per essere un cazzone e tale sarebbe dovuto rimanere, un ruolo che mai gli era stato stretto fino a quel momento. Sia mai che, per una bendetta volta, prendesse qualcosa a cuore. Il suo compleanno rientrava tra le poche cose per cui era risposto a fare un’eccezione, perché per quanto cercasse di sminuire quell’evento nemmeno lui poteva evitare di soccombere al suo richiamo. Aveva organizzato (leggasi: pagato qualcuno) una festa in uno dei locali di Hogsmeade, aveva minacciato e quasi arrivato alle mani con coppiette che pretendevano di avere il locale per la loro serata romantica e poi- e poi si erano presentati in quattro gatti? Non era il numero esiguo di persone a disturbarlo, quanto più che non vi era traccia di più della metà della sua cerchia più stretta. Aveva quasi considerato di essere stato scaricato in favore di un San Valentino alternativo, ma Ben, Balt, Dara e Ictus erano lì. I migliori aveva scherzato, il tono entusiasta un po’ troppo forzato, cingendo il braccio attorno alla spalle di Balt e di Ben. Alla fine, aveva ricorso all’unico metodo che conosceva per intorpidire quella parte un po’ troppo morbida che si nascondeva dietro allo sterno, aveva preso la prima bottiglia di alcol che aveva visto e ci si era attaccato. Da quel momento in poi, doveva ammettere che la festa era diventata molto più interessante. Aveva persino il vago ricordo che quelle merde dei ben10 si fossero manifestati come proiezioni astrali alla fine, ma non ci avrebbe messo la mano con il fuoco. Quindi, quando li aveva visti drizzare le orecchie all’annuncio del Ballo del Ceppo, Paris Tipton non aveva potuto nascondere una smorfia. Smorfia che era stata prontamente soppressa, una più consona espressione annoiata a cancellare quell’attimo di distrazione. Perché, in fondo, Paris era un cazzone e mettere il broncio per una cosa del genere sarebbe stato infantile. Se poi, continuava a mantenere la distanza da certi elementi, erano affari suoi. Allentò il nodo della cravatta, sentendosi già soffocare in quella divisa fin troppo elegante per i suoi gusti; gli ricordava lo smoking in cui era costretto per i gala di beneficienza di sua madre, di certo la sensazione di non voler essere lì era la stessa. A Paris piacevano le feste, erano il suo habitat naturale, ma con persone sconosciute e di altre scuole? Meh, gli sembrava già troppo impegnativo socializzare. Questo non voleva dire che non l'avrebbe fatto comunque, perché per quanto gli piacesse lamentarsi, bastava un po' di alcol in circolo per scacciare via le sue esitazioni. Aveva già perso di vista Ben e Mona, mentre Ictus, Goal e Gali erano da qualche parte a- non ne aveva idea, forse stavano nascondendo Ictus dal mondo. «sapete cosa vi dico? sono troppo sobrio per tutto questo» si avvicinò alle figure di Balt e Ficus così che potessero sentirlo, per poi fare un cenno vago alla stanza. Quindi, quando Mood -che non conosceva assolutamente haha cosa dite- propose un brindisi non se lo fece ripetere due volte. Si fece muovere dal caso, scegliendo il punch dal colore meno sospetto, e sperò che per lo meno fosse corretto. Paris non poteva sapere di aver appena scelto il punch contenente del Veritaserum, quindi buttò giù il contenuto senza farsi troppi problemi. Arricciò il naso, inclinando il bicchiere per osservarne il liquido rimasto «che merda, questo non è corretto» il che significava che avrebbe dovuto provare gli altri due per accertarsi del loro contenuto, un sacrificio che avrebbe compiuto volentieri.

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    And I'm in the front row
    Watching you burn bridges



    ciao io sono eli jr e non bevo da nonsocontare! il mio account principale è ambitchous :pomelo3:

    Paris Titpon è uno studente corvonero del V anno, è mezzosangue, gioca a Quiddtich come portiere e viene dagli Stati Uniti. Ha sempre frequentato Hogwarts ma chissà, secondo me ha anche amici a Salem e Ilvermorny dato che la famiglia Tipton è abbastanza importante in Nord America!

    - sta al tavolo delle bevande
    - brinda insieme a mood e jojo
    - parla con ficus e balt
    - se volete avvicinarvi a parlargli non morde!!

    // estratto punch corretto con veritaserum


    Edited by nicoteen - 7/3/2023, 14:40
     
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    Sapete che c’è? Se lo staff di Hogwarts ci teneva così tanto a fare una bella figura con gli ospiti stranieri, avrebbero dovuto accertarsi di chiudere anche Theo nello stesso sgabuzzino dove avevano rinchiuso i Linguini. Ma siccome erano stati troppo preoccupati a contenere la faida italiani vs francesi, che avrebbe potuto rovinare l’intero evento, il Kayne era riuscito a scivolare nelle falle di sistema e sfuggire alle attenzioni che, di solito, catturava anche solo esistendo.
    Era stato bravo, in quegli ulitmi giorni. Era stato furbo — alla faccia di chi non lo credeva possibile!! Anche Theo Kayne, quando si impegnava, sapeva piegare le regole e il favore dalla sua parte. Gli era bastato fare il bravo, contare fino a dieci quando qualcuno aveva minacciato di fargli perdere le staffe (maledetto Mis, che aveva quasi fatto saltare per aria il suo piano ben congeniato svariate volte), serrare i pugni e costringersi a non spaccare il setto nasale di nessuno et voilà! Ballo della Ceppa a noi due.
    Che poi non era chiaro per quale motivo Theo ci tenesse così tanto a partecipare: non era nemmeno il suo genere di feste!! Anzi, tutto il contrario: l’idea di doversi impomatare tutto, con tanto di divisa in ordine, o dover mostrare una bella faccia e sorridere a degli sconosciuti era lontano anni luce dalla sua comfort zone, o da ciò che il grifondoro ritenesse “divertente”. Ma, proprio perché tutti credevano non potesse farlo, Theo aveva deciso di dimostrre che, invece, potesse eccome. Rompere i dogmi e le palle regole era la sua specialità.
    Non si trattava nemmeno tanto di dimostrare qualcosa al mondo, in realtà: voleva dimostrarlo prima di tutto a se stesso. Non aveva molte aspettative, né credeva di poter andar lontano, conscio dei suoi tantissimi limiti, ma non era disposto ad accettarlo — non voleva, per di più, che diventasse l’arma con cui qualcuno potesse fargli del male. Ammetterlo davanti a Lenny era stato molto difficile, ma Theo aveva fiducia nel fratello maggiore e aveva deciso di fidarsi del suo giudizio (molto male.); ma già con Mis le cose erano diverse. Il Jacksson aveva altri tipi di limiti, che non c’entravano nulla con quelli di Theo, ed erano limiti autoimposti: se avesse voluto, Mis avrebbe potuto facilmente cercare di entrare in sintonia anche con gli umani, oltre che con gli animali.
    Mis non voleva.
    Theo, al contrario del fratello, più si impegnava per farlo (almeno scolasticamente parlando), più si scontrava con dei muri invalicabili e impossibili da far crollare: i suoi disturbi dell’apprendimento non erano voluti, erano solo lì e basta. Li detestava. E, non sapeva come affrontarli, come superarli, nonostante l’aiuto ricevuto, tendeva sempre a reagire male quando gli venivano fatte notare certe mancanze.
    Ancora peggio, esplodeva di rabbia quando qualcuno provava a sottolineare il suo potenziale: stavano cercando forse di fare gli infami?! E prendere di mira qualcosa che, lo sapevano loro e lo sapeva Theo, non avrebbe mai potuto raggiungere del tutto?! Quelli erano i momenti in cui, più di tutti, il Kayne non ci vedeva più. Di solito il suo contrattacco consisteva nell’alzare le mani e mettere a tacere i bastardi; rare volte, invece, faceva qualcosa per dimostrare (sempre a se stesso) che potesse.
    Il Ballo della Ceppa era una di quelle volte.
    E solo perché lì, tra gente di Durmstrang e quella di Salem, trovare qualche miccia da innescare e provocare una bella rissa come si deve non sarebbe stato affatto complicato. Non vedeva l’ora.
    Il naso gonfio e l’occhio ancora livido, segno dell’ultima scazzottata fatta, non promettevano nulla di buono; ancora meno lo faceva il sorriso sghembo a dipingersi sulle labbra spaccate. Stava scegliendo con cura le sue vittime: farsi cacciare dal ballo (e, con ogni probabilità, bandire da ogni sorta di evento futuro organizzato dal castello) era decisamente nella sua Bingo Card 2023. Sperava di portare qualcuno all’inferno con sé, nel frattempo.
    Con un cenno del capo rivolto in direzione del prefetto serpeverde (che conosceva grazie ad una loro conoscenza comune, ciao Russa!) mandò giù il contenuto del bicchiere. Il primo di molti.
    that sounds illegal;
    I'm in.



    SPOILER (click to view)
    CIAO! Sono pandi aka antarctica!! Faccio la divergente con un codice diverso perché nell'altro la gif ci stava male (#priorità) e avendo poca scelta di materiale mi tocca accontentarmi .
    Vi presento al volo il personaggio!!

    Theo Kayne, 15 anni, Grifondoro. Non fatevi ingannare dalle fossette e i ricciolini, è una testa di cavolo. Frequenta Hogwarts da sempre, quindi non conosce studenti stranieri ma se volete presentarvi fate pure!! Vorrei dire che non morde, ma purtroppo è così. Ha un fratello special (quindi non li considera la feccia della società) ed è anche ribelle!! A scuola è famoso per i suoi brutti voti (soffre di disturbi dell'apprendimento!) e perché fa risse su risse su risse e finisce spesso in sala torture e infermeria. Potete dire di essere persone con cui ha fatto a pugni, ogni tanto!! DAI VENITECE!!!
    Tra l'altro, non parla ancora con nessuno perché sta studiando la situazione e capire con chi può fare a botte (nooo amici oblivion se state leggendo non è assolutamente per quelloooooo figurateviiiiiii ci farà fare bellissima figuraaaaaa promessooooooo)

    Per la bevanda: ho estratto 1d3 per ed è uscito 2 (amortentia) quindi ?? boh ?? magari il primo che interagisce con lui sarà la povera vittima??? scopriamolo insieme.


    @ amici oblivion: quarto pv per theo, prima o poi decido ve lo prometto (big fan di jack, ngl, proprio figlio di dylan !! se solo.....avesse....materiale.......)
     
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    «ooOOOooohh» l'espressione di pura meraviglia dipinta sul volto di Ficus scatenò un diffuso rossore sulle guance di dylan e sana, prese a girare su loro stesse come trottole. joni e thor, un passo indietro rispetto alle compagne di casata, non sembravano altrettanto entusiaste «siete suuuper belle!» lo diceva con il cuore, potendo contare su una sincerità innata che spesso e volentieri gli aveva causato più di un guaio; risolto solitamente con un sorriso, o alla peggio chiedendo l'intervento di Ben (e dei suoi coltellini? anche).
    batté persino le mani tra loro, un giovane allampanato con le braccia troppo lunghe strette nella divisa stirata di fresco — quella delle grandi occasioni! «grazie Benjamin, fai anche tu la tua bella figura» alle parole della Kane il Tassorosso gonfiò orgogliosamente il petto, pollici infilati sotto il bavero della giacca; sotto a quella, con lo stemma della propria casa, una camicia immacolata e l'immancabile cravatta nero-oro. fu su quella che joni mise entrambe le mani, sollevandosi sulle punte dei piedi per stringere il nodo che Ficus aveva tentato di farsi da solo, con scarsi risultati «mi raccomando, Millepied. sii carino e coccoloso come tuo solito e andrà tutto bene» il sedicenne annuì, dritto sull'attenti.
    la peetzah non era né prefetto né capocasata, ma incuteva comunque un certo timore reverenziale, e Ficus non era tipo da andare volontariamente contro l'autorità. se joni gli chiedeva di portare alto il nome dei Tassorosso, lui l'avrebbe fatto! (spoiler: ubriaco al primo bicchiere. ok)
    «sissignora!» joni: . «ho anche le rose! » ebbene si, aveva le rose.

    per prima cosa infilò un bocciolo bianco tra i capelli di Paris, poco sopra l'orecchio del ragazzo; nel giro di pochi istanti la sfumatura immacolata dei petali avrebbe virato seguendo i gusti del corvonero, proprio come aveva fatto la rosa che Ficus si era appuntato al bavero della giacca. un bell'arancione tenue, un tocco di azzurro come l'alba «tieni, così non sei più arrabbiato» credeva davvero che Benjamin non se ne sarebbe accorto? erano giorni ormai che il quindicenne teneva il muso, anche se poi la differenza con la sua espressione normale (da sobrio) non era molta «vedi? bello come il sole» sorrise all'amico, stringendo contro il petto il mazzo con le rose restanti: contava di distribuirle in modo assolutamente random agli studenti stranieri in visita, ma già lo sapevano tutti che sarebbero finite ai suoi amici.
    o distrutte nell'ennesimo blancogate.
    e no, non sto guardando Balt, che già le aveva addocchiate.
    «sapete cosa vi dico? sono troppo sobrio per tutto questo» Ficus annuì, mostrandosi d'accordo per principio. in realtà l'alcol non gli interessava particolarmente — amplificava solo quello che il Tassorosso era già: socievole e scemo. «guarda, c'è anche Jojo!!!» il sedicenne si illuminò da capo a piedi nel riconoscere il ragazzo, ma non gli sfuggì nemmeno la presenza di Mood al tavolo del beveraggio — salutò entrambi, posando il mazzo di rose per offrire un bocciolo sia al Serpeverde che allo special.
    già che c'era, ne piazzò due anche tra le mani di altrettante studentesse francesi che ricambiarono con una risatina sotto i baffi.
    «ok, quindi... beviamo? » chiese, tanto per avere una conferma: dalla faccia delusa del Tipton il punch non sembrava granché. il bicchiere che Paris gli piazzò in mano aveva già l'aria di una risposta, e Benjamin si strinse nelle spalle, portandolo alla bocca «ewu» qualcuno doveva aver scambiato il succo di lampone con una tanica di benzina, perché l'effetto sulle labbra e in gola fu pressoché quello «questo è sbagliato» c'era decisamente qualcosa che non andava nella (benza di spaco) sua bevanda, ma non se la sentiva di abbandonare il bicchiere ancora pieno — sua madre gli aveva insegnato a finire sempre ciò che aveva nel piatto, anche se non gli piaceva.
    «il tuo com'è?» chiese, sporgendosi lateralmente verso Jojo, una mano a passare tra i capelli biondo cenere. il sorriso perenne che il ragazzino aveva sul viso scemò quasi immediatamente, sostituito dalla preoccupazione, quando intravide il segno rosso sulla gola del Park «oh, ti sei fatto male?» era un punto strano perché si fosse ferito da solo, ma la mente di Ficus faticava a concepire come prima ipotesi quella di un pestaggio. era moralmente incapace di pensare il peggio delle persone, sebbene lui in primis avesse sperimentato sulla sua pelle quanto alcune potessero essere crudeli e senza scrupoli.
    persino quelle che, più di tutti, avrebbero dovuto amarlo.
    «sai, a San Valentino Mort Rainey mi ha morso» aggiunse, con una certa fierezza, sollevando una manica della divisa per mostrare a Jojo il segno ormai quasi del tutto scomparso che il Serpeverde gli aveva lasciato sull'avambraccio; scherzando (scherzava???), ben gli aveva suggerito di fare l'antirabbica, e Ficus era scoppiato a ridere piegato in due.
    ora, credeva davvero si stessero solo scambiando aneddoti divertenti e che Jojo fosse maldestro quanto lui — della serie che, come un Aldo qualunque, i ben10 dovevano portarlo in giro legato — ma la verità avrebbe di certo cambiato il suo umore. mica per niente lo usavano in versione berserker per lanciare la gente nei corridoi.


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    eeehhh CIAO A TUTTI (sembra una riunione degli aa) sono ROB! il mio account principale è blank/space, ma se mi scrivete su questo profilo leggo sicuro!

    chi è? Benjamin Millepied, detto Ficus, quasi 17 anni, Tassorosso, frequenta il V dopo essere stato bocciato perché un po' lento di comprendonio ♡ pensa di essere purosangue (non lo è), appartiene ad una famiglia di maghi abbastanza facoltosa e nota nella cerchia ministeriale, lui però è una patata. fa parte della Ben10 Sqwad, ha paura di volare sulla scopa, è tanto bellino quanto scemo, ama gli animali (cosa c'entra) e i suoi amici e cucinare #fine

    cosa fa? arriva al ballo della ceppa con Paris e Balt, ha con sé un mazzo di rose magiche che cambiano colore in base al gusto di chi le tocca, e ne regala una agli studenti stranieri che incontra, a mood e Jojo.
    beve un bicchiere di punch (solo alcol. è il primo giro, dai) — d6=6
    parla con Jojo.

    Ficus for the win!
     
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    Alzò il bicchiere in direzione anche dell'altro ragazzo arrivato (Paris), un sorriso piccolo ma sincero prima di tirare giù la bevanda. Nota positiva: aveva effettivamente beccato, su tutto il tavolo, il punch corretto. Evviva!! Nota negativa: era stato evidentemente corretto con alcol elitico puro, perchè gli sembrò di ingoiare fuoco. Tuttavia, essere piuttosto abituato a bere di nascosto e tornare a casa fingendo nonchalance gli aveva dato la straordinaria capacità di mantenere la calma anche quando mandava giù bevande da ottanta gradi, e da fuori poteva sembrare stesse sorseggiando al massimo un succhino un po' aspro. Poi insomma, niente gli diceva di mandare giù tutto il bicchiere subit- «guarda, c'è anche Jojo!!!»
    Il suo sguardo scattò all'armadio che si era avvicinato. Si illuminò (per fortuna non letteralmente; contando come male controllava il suo potere, se avesse avuto la manipolazione della luce forse davvero si sarebbe accesa e spenta come un mac qualsiasi), un sorriso felice sul volto piccino mentre alzava la mano per salutare. Si rese conto di avere un bicchiere di super alcolico (ok non proprio super alcolico ma con un 5 a me e un 6 a ficus, quasi) e prima che ficus potesse avvicinarsi e annusarlo, se lo bevve tutto d'un fiato (ancora: straight face mentre lo faceva) per nascondere le prove. Non voleva Ficus lo pensasse un ubriacone, nailed it!!
    «Ciao, ragazzone!»
    Ficus gli porse una rosa.
    Oddio cosa?? COSA?? Ah ahah ah
    Jojo si portò una mano fra i capelli ringraziando. Abbassò lo sguardo sul bocciolo, che lentamente stava cambiando colore per adattarsi al viola della sua divisa. «È... bellissima» Alzò lo sguardo. Se non avesse avuto il fondotinta, Ficus avrebbe notato-
    niente, perchè il tassorosso si era distratto e stava regalando le rose ad altre ragazze.
    Ah. Ok. Uno sguardo veloce in giro fece notare a Jojo che il mago non aveva regalato la rosa solo a lui, ma letteralmente a chiunque nell'arco di dieci metri. Sbuffò una piccola risata, sorridendo intenerito. Ok, onestamente: che cosa adorabile. Non poteva neanche essere geloso (ma imbarazzato di aver creduto per qualche secondo l'avesse presa apposta per lui, sì).
    «ok, quindi... beviamo?» «Uh, non so se vuoi-... questo-...» too late. Beh che fai NON TI FAI RIEMPIRE DI NUOVO IL BICCHIERE ANCHE TU?? Non bevve, ma almeno aveva qualcosa da fare .
    Ridacchiò vedendo l'espressione di Ficus, manco avesse bevuto succo di limone. «questo è sbagliato. il tuo com'è?»
    Agitò il bicchiere per far muovere il liquido. «Un po' forte, ma non cattivo. Se non ti piace, posso finire anche il tuo-»
    «oh, ti sei fatto male?»
    Portò rapidamente la mano sul bavero della camicia, nascondendo il collo. Quindi si vedeva??? Ok, niente panico. Non aveva messo il fondotinta perchè non voleva macchiare la divisa e sembrare indossasse vestiti sporchi o si truccasse tanto quanto una cinquantenne vamp, ma magari poteva fare un salto in bagno e rischiare-... «Uh? No no, non è niente» sorrise scrollando le spalle. «mi sono distratto e ho stretto troppo la cravatta»
    «sai, a San Valentino Mort Rainey mi ha morso»
    «...» cosa............ Aggrottò le sopracciglia, cercando di capire il senso della frase. Era preoccupato perchè non sembrava esattamente qualcosa di normale, ma percepiva che Ficus fosse... soddisfatto della cosa. Che fosse un suo kink? No shame! «E ne sei felice?» chiese comunque, detto in maniera il meno confusa e giudicante possibile !!!!! Solo per fare conversazione !!! «Io a san valentino sono stato al giardino zoologico, ma non ho ricevuto morsi da nessun animale» alzò rapido la mano libera «NON NEL SENSO CHE IL CAPOSCUOLA RAINEY SIA UN ANIMALE!» ma anche. «In generale!!»
    Ripensò a tutto il tempo in cui aveva creduto (sperato.) che il Destino avesse accoppiato lui e Ficus come anime gemelle in quell'occasione, e come la prima volta che aveva visto Clay, si sentì mortificato per tanta ingenuità. Non si vantava della delusione che aveva provato, e si sentiva terribilmente in colpa perchè Clay era comunque un ragazzo fantastico e adorabile, e Perses era il daddy ideale. Ma eh. Le cottarelle adolescenziali.
    Sarebbe rimasto un segreto fra lui e dio (e noi tutti lettori).
    Aveva pensato di chiedergli di mettergli lui la rosa fra i capelli, ma fece un passo indietro: Ficus non era decisamente il tipo di persona con cui flirtare sfacciatamente (non avrebbe capito e sarebbe stato come approfittarsi di lui). Quindi prese dalla borsa uno specchietto, e mentre gli altri intorno chiacchieravano e Ficus rispondeva, se la sistemó da solo con una forcina per assicurarsi di non perderla.
    People don’t know, they don’t see your wings.
    A new world you’ve met could be cruel,
    But strong girl, you know you were born to fly
    v year
    hogwarts
    ivorbone


    ciao io sono ari !! ♥ il mio account principale è soft boy
    scusate se ho già fatto il nuovo giro ma tanto potete ignorarlo!!! parla praticamente solo a ficus!!

    - (POST VECCHIO) va al tavolo delle bevande
    - (POST NUOVO) brinda con chi c'è (Mood e Paris).
    - Ficus gli regala una rosa, e chiacchierano un po'. beve di nuovo (e si mette la rosa fra i capelli)
    - anche se parla con ficus se c'è altra gente che ascolta lo dice a tutti

    bevande: doppio alcol 👍
    5 + (non ho estratto il secondo perché non ha bevuto)

    ✧⁠✧⁠✧⁠✧⁠✧⁠✧⁠✧ ⁠ฅ₍ᐢ•ﻌ•ᐢ₎ฅ ✧⁠✧⁠✧⁠✧⁠✧⁠✧⁠

    Jojo (hyojoo park) ha 15 anni (V anno), è alto 180m, ha tratti mixed, i capelli biondi (PV: hueningkai).
    viene dall'australia, si è trasferito da relativamente poco in UK. Prima ha studiato a casa, quindi non ha ex compagni di scuola ma qualcuno potrebbe idealmente riconoscerlo perchè era uno star kid, un influencer e attore. Lo è ancora, tecnicamente, ma da quando è stato nei laboratori, passando da mago a special (col potere dell'empatia e manipolazione dei feromoni) ha iniziato a pubblicare meno ed è un po' sparito dai radar (pubblicava un po' di tutto, principalmente negli ultimi anni faceva il content creator per videogiochi come streamer, unboxing, collaborazioni con altri famosi, balletti su tiktok - per un pubblico a maggioranza magico, essendo lui da una famiglia purosangue. c'è da dire che nel mondo oblivion la tecnologia - e la magitecnologia - sono viste dai mangiamorte più estremisti come qualcosa da filo ribelli).


    Edited by fenneko - 2/3/2023, 12:23
     
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    anyway,
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    Would I rather be feared or loved? Easy. Both. I want people to be afraid of how much they love me.
    Silenzio.
    «ok.»
    Bee aggrottò la fronte, roteando il polso come un sommelier prima di svuotare il bicchiere pieno di noccioline in bocca. Spostò il peso da una gamba all’altra, gli occhi scuri ancora fermi sullo studente accucciato a terra – binocolo in mano ed espressione grave a completare il quadro da birdwatcher.
    «ok. posso chiederti che problemi hai?»
    Ma era un’usanza britannica che l* sfuggiva? Di tutta risposta, individuo-strano arricciò le labbra in una smorfia. Non sembrò sorpreso dalla sua presenza, né tantomeno particolarmente offeso dalla domanda. Poteva rispettarlo.
    «solitamente dipende dalla persona a cui lo chiedi.»
    Poteva rispettare anche quello. Registrò solo in un secondo momento l’accento americano. Niente usanza britannica, allora: era solo lui ad essere strange forte.
    Vabbè. «ok», ripetè. Si sarebbe sedut* a terra per assecondare le tendenze inquietanti del tipello, ma voleva davvero rischiare di essere pres* per la collottola da un prefetto e farsi spedire nell’ufficio del preside a causa sua quando, a conti fatti, se l* era stato concesso di partecipare al Ballo era stato esclusivamente perché sua madre era un’insegnante e aveva garantito per l*i?
    La risposta, realisticamente, era un forse.
    Masticò l’aria per qualche attimo – poi scrollò le spalle, sbottonò lo smoking, e si accomodò a terra. «che stiamo facendo?»
    E quello , che attirò l’attenzione di Toothless Simmons. Spostò finalmente lo sguardo su Beezus, cipiglio irritato neanche vagamente celato.
    «io», scandì lentamente, perché forse non era chiaro che il suo fosse un lavoro serio e individuale, «sono in missione per conto di dio.»
    Non era, indubbiamente, la cosa più strana che Beezus avesse sentito. Che non significava che non sedesse nella sua personale top 10, ma una volta suo padre aveva accidentalmente consumato una tegliera di brownie corretti e l’aveva scambiat* per un saggio gufo in grado di prevedere il riscontro delle partite di spellball, quindi c’era di peggio.
    Scrollò nuovamente le spalle, e pigiò un polpastrello nel cocktail di sale e briciole rimasto sul fondo del bicchiere; mandò giù con gran gusto, e annuì solenne.
    «mood.»
    Tooth rizzò le spalle, facendo saettare gli occhi da un lato all’altro: «…bigh è qui?»
    «chi.»
    Tooth batté le palpebre, ora genuinamente confuso. Con estrema concentrazione richiamò a sé il neurone che forse ancora balzava in giro per la stanza.
    «cosa.»
    Un ringhio frustrato: «vai via.» E tornò al suo binocolo, scuotendo un palmo in aria come se stesse scacciando una mosca particolarmente insistente. «ho da fare. drama da documentare. ship da far nascere. polgy da contattare.» un lungo respiro. Joker voice: «non potresti capire.»
    E Bee, che non voleva impacchettare i bagagli precocemente, trattenne l’istinto di piantargli una scarpa sullo zigomo. Esclamò un «sei noioso» con finalità, e calpestò il pavimento fino al tavolo delle bevande con la violenza che avrebbe voluto sfogare sul Tassorosso.
    Ignorò bellamente ogni tipo di conversazione attorno a l*i, gettandosi a capofitto sull’odore pungente dei punch. Sperava qualcuno li avesse impasticciati d’alcol, anche se ne odiava il sapore e gli effetti collaterali; per il gusto, insomma, di girarselo nelle guance come colluttorio e risputarlo nel bicchiere e lamentarsi di qualcosa.
    Quantomeno si prese la briga di usarne uno diverso da quello usato per i salatini. Non voleva davvero rimettere il pranzo di dieci domeniche prima sulla pavimentazione di Hogwarts. Quel castello era un dinosauro – come minimo l’acido l’avrebbe sciolto e sarebbe crollata l’infrastruttura intera sulle loro teste. Tempo di annusarne i contenuti e buttarli giù senza troppi fronzoli, che aveva un indice accusatorio puntato contro un chad qualunque.
    «mi chiamo Beezus Oberlin», petto infuori e mento alto, anche perché arrivava alle spalle di Paris. «e sono cert* di poterti fare il culo a strisce su di una scopa.»
    Fucking titolare della sua squadra, babey. Neanche se ne accorse, del veritaserum a scorrerl* nelle vene: quando eri Beezus i peli sulla lingua li avevi solo baciando con troppa aggressività la testa di un cane.
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    gifwildcatsalembeezus oberlin
    time to pretend
    mgmt
    now
    playing
    And I knew exactly what to do. But in a much more real sense, I had no idea what to do.


    *taps mic* helloooooooo
    chi siamo:
    - lia: pgvero
    - tooth: studente di hogwarts (tasso), 17 anni, anno V. he/him, in inglese perché in italiano non mi piace come suona. è un bimbodiquest: nel 2017 alcuni prescelti sono finiti a spasso nel tempo. alcuni si sono ritrovati in francia, nel 2117, altri nella città fantasma -- allora popolata -- di bodie, nel 1917. lì, tra gli svariati casi umani, c'era tooth: un orfano dapprima spiritualmente adottato da alcuni viaggiatori del tempo, poi legalmente diventato di famiglia una volta tornati nella linea temporale giusta nel 2019. si veste male, è un po' scemo, ma è bellissimo ed è questo ciò che conta. una volta si è vestito come un membro degli abba per fare la promposal a una ragazza del settimo anno (CIAO SERSHA L'AMORE VERO TI ATTENDE SEMPRE KUI........ < 3). a scuola è la minaccia di ogni tifoseria di quidditch e leader di un giro illegale di scommesse su chi cade dalla scopa per primo, ed è nel club di d&d (che forse non abbiamo mai reso ufficiale, chissà, siamo pigri). fedele allo shipper club. fedele alla sacra voce di polgygirl. aroace. morde come un cane rabbioso ma non per cattiveria, he's just some guy.
    - beezus: studente di salem (wildcat), 15 anni, anno V. usa un po' tutti i pronomi indifferentemente. purosangue. la mami è un'insegnante di salem, il padre un casalingo malewife boyboss backstab belittle. i pv sono timothy olyphant e ashley johnson btw. if you even care. gioca a spellball e ha fatto più falli l*i della maggior parte delle persone con un solo anno di gioco alle spalle. ha una collezione di coltellini che puntualmente l* vengono sequestrati. una minaccia per il quieto vivere di tutti. l*i e la sua ex ragazza si mostravano affetto alzando reciprocamente un pollice in aria quando si beccavano nei corridoi (hanno parlato letteralmente due volte in quasi due mesi di relazione). la pizza con l'ananas è il cibo degli dei.

    che facciamo:
    - tooth vi osserva con un binocolo a debita distanza; vuole gli scoop
    - bee fa cose inutili, va al tavolo delle bevande, becca il veritaserum, bullizza paris
    - (sì, la cosa del gufo saggio è una ref al superb owl di wwdits, i am so normal about this show!!)
     
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    Aveva fatto avanti e indietro almeno 100 volte!! Poi aveva perso il conto e già il fatto che il suo cervellinno iperstimolato fosse riuscito ad arrivare a 100 era già tanto. Poi si era annoiata, si era accasciata per terra in un modo che non si confaceva ad una signorina ma non era durata più di altri 5 secondi che si era seduta sul muretto dondolando le gambe e tamburellando le dita sulla superficie. L'irrequietezza era sempre stata parte di lei ma non era mai stato un problema per lei, lo era piuttosto per chi la circondava ma non ci aveva mai prestato troppa attenzione. Anche in classe non riusciva a stare attenta per poco più di 5 minuti che iniziava a fissare le crepe sul muro o fuori dalla finestra chiedendosi quanto sarebbe bello trasformarsi nella cocorita qual era e svolazzare su un ramo per cinguettare con gli altri uccellini. Non riusciva a stare ferma sulla sedia e si sedeva in posizioni che qualcuno avrebbe reputato scomode o non esattamente educate da sfoggiare in pubblico ma lei non riusciva a star seduta in altro modo. Inoltre avete presente quella persona che in classe vi fa innervosire perchè continua a giocare con la penna riempiendo la stanza di una miriade di click? Ecco, Iris era quella persona. Not a she problem. «myr dove seeeeeiiii mi sto annooooiaaaandooooo» saltellò in giro cercando di far passare il tempo e due secondi dopo era con la faccia spiaccicata alla porta della sala comune di tassorosso. «myr?» knock knock knock-kcok knock. «sei già pronta oppure dormiii?» myr non avrebbe potuto sentirla manco se avesse voluto. Sicuramente non era in sala comune ma nel dormitorio, inoltre non era la sua camera, era abitata da altre persone e sicuro non erano silenziose. «balliamo insieme, daaaai» ecco, qui già qualcuno vicino alla porta avrebbe potuto sentirla gridare. «da quando non ti vedo più, mi sento giù» erano passate solo poche ore. «mi manchi molto, saaaai?» erano comunque sorelle gemelle!! Attaccate fin dalla nascita e anche se litigavano sempre per una o per l'altra cosa erano sempre vicine!! Essere in casate differenti l'aveva destabilizzata all'inizio. «pensavo fossimo pronte, o forse no» decisamente no. «cosa ti manca maaaaaai?» probabilmente ancora tutto e non si era neanche alzata dal letto. «se tu esci forseee» anche perchè era davvero stanca di aspettareeee «faremo un bel ballo insiemee» e qualcuno effettivamente uscì. Iris perse l'equilibrio cadendo e venendo investita da questo qualcuno. «ouch.» tutta scena, era abituata a cadere bene visto che nella vita saltava in giro per la città facendo parkour ululando alla luna pur non essendo un licantropo come quasi tutti in famiglia.
    [ ... ]

    Iris era lì solo dall'inizio dell'anno scolastico, non aveva fatto troppe amicizie ancora per quanto fosse petulante. Il suo non sapere perfettamente l'inglese non aveva aiutato anche se, poteva mettere la mano sul fuoco, si era ambientata molto meglio della sorella: il suo inglese era decisamente meglio di quello di myr ma non diteglielo e la prima cosa che aveva fatto era stata esplorare ogni angolo del castello per scoprire i passaggi segreti e non perdersi. La sua capacità di adattamento era encomiabile. «wowie» A quel ballo c'erano proprio tutti!! Poteva collezionare le figurine di diversi Stati!! Inoltre forse avrebbe potuto scorgere i suoi amici di Beauxbatons ma che figata sembravano non volerla abbandonare più presentandosi lì dopo solo qualche mese che era partita. Già le mancavano, sigh. «balliamo? beviamo? facciamo amicizia? cerchiamo i nostri amici? da cosa iniziamo??» Iris era troooopo emozionata. Non sapeva dove guardarsi intorno, troppa roba, troppe cose da fare, troppe persone e lei era solamente una sola. Come avrebbe potuto fare tutto? Decise che la cosa migliore da fare era buttarsi sugli alcolici e si avvicinò al tavolo delle bevande per prendere un bicchiere e berlo ma ne bevve la metà troppo intenta a spostare lo sguardo da una persona all'altra. «ma cosa ciera in quel cöcktail?!» sicuro non alcool ma in quel momento assaporando la parola cocktail ebbe una rivelazione che quasi le fece sputare l'itero drink. «oddio ma cocktail ha la parola inglese cock e tail.» e il dizionario diceva che cock era cazzo o gallo e lo usavano pure per i rubinetti? Ma tutt'appost inglesi? «ma ci pensi che dicono tipo cazzocoda?» e iniziò a ridere senza fermarsi. cazzocoda suonava bene. L'inglese era tutto su un altro pianeta. Uno sballo. «ho voglia di funghetti ora, non è che ne hai qualcuno?» organic!! I suoi preferiti!! Non presentano veri e propri postumi sgradevoli, non creano dipendenza, insomma un po' di stanchezza e via ma LE APRIVANO LA MENTE E LA PORTAVANO AD UN LIVELLO SUPERIORE!! Ascoltare musica e ballare sotto gli effetti dei funghetti allucinogeni era la sua cosa preferita da fare; aveva anche una playlist per i suoi trip. «ho una piantagione in serra ma è troppo lontana da raggiungere ora. peccato, ci vorrebbe proprio un hawaiano ora e boom cinque o sei ore di forti allucinazioni» Chissà che effetto avrebbero avuto se provati trasformata in cocorita. Volare sotto gli effetti di allucinogeni FIKO!! Doveva provare sotto supervisione. Si girò di scatto e alla prima persona che vide offrì il restante del suo bicchiere di veritaserum. Voleva capire se era strana lei (sempre.) o c'era effettivamente qualcosa che non andava nel drink. «assaggia questo sembra particolare!!»

    i got so high last night i had to turn down my tv because i couldn't taste my toast
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    hellou uwu io sono vins !! il mio account principale è Acacia

    - la prima parte è solo iris che si dispera per il ritardo di myr, sua sorella gemella. arriva alla festa beve e le capita della veritaserum, ha rivelazioniTM e parla dei suoi funghetti e offre da bere il resto del bicchiere con vertaserum a qualcun altro, vuoi essere tu?

    bevande:
    - veritaserum

    Iris (she/they) ha 15 anni (V anno), viene dalla Francia, si è trasferita insieme alla sorella all'inizio di quest'anno a Londra per via della cugina. è una Grifondoro, combinaguai, chiassosa e iperattiva con non pochi disturbi dell'attenzione. Nel tempo libero ama fare parkour anche a livelli estremi e rischiare la vita ogni giorno. Sogna di essere anche lei una lupacchiotta (licantropo insomma ma lei usa la parola lupacchiotta) come la maggior parte della famiglia e ha una passione per i funghetti (sia quelli allucinogeni sia oggettini vari a forma di funghetto).
    Altre cose da sapere: il suo animagus è una cocorita rosa.ha un piercing al naso, è il tipo di persona da farsi domande esistenziali e sceme alle 3 di notte, ama i soldi ma è al verde, ha due animali: un cane e un istrice
    (pv: emma myers)
     
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    Eh vabbè (-cit).
    Essere un adolescente anormale, ogni tanto, dava i suoi frutti. Credeva che solo le persone tristi avessero bisogno di bere per sentire qualcosa, e Mood Bigh, pur avendo altri difetti, peccava di quell'assoluta mancanza di amor proprio che spingeva i suoi compagni a ridicolizzarsi in favore di una nebbia passeggera. Era un lusso che poteva permettersi solo chi non avesse qualcosa da perdere: una reputazione, un futuro; banalmente, la dignità.
    A tal proposito, «che merda, questo non è corretto» grazie, amava quando l'universo gli ricordava che avesse ragione. Non sollevò lo sguardo, corrugando però appena le sopracciglia. A chiunque l'avesse visto, sarebbe sembrato indispettito - per il turpiloquio? l'idea che qualcuno potesse aver davvero corretto i punch presenti in 0.5 secondi? inglesi- ma il più sincero rammarico di Mood, era esserselo fatto non provare quel livello di disperazione. Doveva essere, supponeva, liberatorio. Come essere stupidi. Una vita più leggera, quella vissuta senza seguire ogni filo verso il suo burattino. Non fatta per lui, ma sicuramente intrigante.
    Doveva passare più tempo con Hold per scoprirlo.
    Sorrise a Ficus, e non fu del tutto finzione. Al contrario di quanto si potesse pensare, tendenzialmente il Prefetto era davvero un bravo ragazzo, e l'ingenuità del Tassorosso non faceva parte di quel genere di idiozia che il Bigh faticava a gestire. Non era mai violento, ma capitava che volesse esserlo. Non con Ficus: di nuovo, provava quel marginale senso di invidia nato da anni - secoli, quasi - di obblighi morali nei confronti di se stesso. «grazie» appuntò il fiore alla spilla, osservandolo cambiare colore in un verde opaco e malaticcio.
    Come la sua anima.
    Osservò le reazioni dei compagni al punch, sguardo distante ma non distratto a posarsi dall'uno all'altro per tornare a vagare infine sulla stanza. Abbassò gli occhi sul bicchiere stretto fra le dita, riempito per mera presenza scenica, e portandolo al viso, arricciò il naso al familiare odore di alcool etilico che tanto piaceva ai britannici. Da Prefetto, era suo compito fingere di non sapere; da compagno, era suo dovere creare un legame di complice solidarietà con i suoi coetanei; da Mood? Con un orecchio ancora alla conversazione fra Jojo e Ficus, offrì il bicchiere a Paris, labbra strette nel più vago dei sorrisi nel porgere la mano libera a recuperare quello vuoto. Un silente non reggo bene l'alcool, o un hai la faccia di uno che ne ha bisogno, ed un più onesto ma che avrebbe tenuto per sè più voi siete ubriachi, meno la gente mi rompe il cazzo, con la vittoria di avere per se un contenitore vuoto con cui fingere di unirsi al disagio generazionale che già mieteva le proprie vittime.
    Mood, ma chi ci farà caso - lui, e tanto bastava; il diavolo era nei dettagli.
    «sai, a San Valentino Mort Rainey mi ha morso»
    «E ne sei felice?»

    Odiava così tanto le persone, che talvolta cedeva nell'amarle. Solo Hogwarts poteva offrire quel genere di fauna folkloristica, e quel tipo di conversazione. Frugò nelle tasche della mantella cercando l'immancabile scatola di caramelle - quelle alla mente ed erbe che non piacevano a nessuno, così che gli altri declinassero le sue offerte - perchè erano il suo copy mechanism: non aveva l'alcool e non aveva le droghe, ma nulla insegnava la pazienza quanto resistere dal mordere le caramelle e lasciare che si sciogliessero sulla lingua. Inoltre, avere qualcosa in bocca gli permetteva di tenere per sè buona parte del sarcasmo avvelenato a fior di canino. Aprì la scatoletta verso i vicini, così che potessero favorire.
    «capita almeno una volta a settimana» che Mort fosse un animale? No, quello più spesso - che mordesse qualcuno. La prima volta ne era rimasto stupito; la seconda, intrigato e affascinato; dalla terza in poi, era diventato parte della sua routine. Fece spallucce, abbozzando un sorriso. «non per rendere meno speciale quello che avete condiviso, eh» scherzava? Probabilmente, a giudicare dalla morbida smorfia delle labbra, ma neanche lui giudicava. C'era di peggio che apprezzare i morsi del Rainey.
    Tipo apprezzarne i monologhi. Almeno quando mordeva, aveva la bocca piena e non poteva parlare.
    «se vuoi passare in infermeria, abbiamo della pomata» accennò con non curanza, ruotando il bicchiere nel palmo. Che scusa incredibilmente idiota, quella della cravatta - le bugie degli altri, però, non erano affar suo. Per quanto ne sapeva Mood, a Jojo quei segni piacevano. «o altro» tipo qualcuno con cui parlarne che potesse capire. Fra tutti, coprivano diversi campi; Narah e Stiles avevano anche fatto una campagna informativa sul bondage (canon, io ricordo. ciao sara). «volete?» se aveva di nuovo riempito dei bicchieri e offerti ai vicini? Sì, certo.
    Non era molto, ma era un lavoro onesto.

    I was glad it was over
    I have an open persona
    Just raise my head high
    Then I strike like a cobra
    tribe society
    secrets
    we sell drugs


    Cosa fa?
    [MOOD]
    (1) Offre da bere a jojo e paris e brindisi generale con tutti amiketti
    (2) Scambia il bicchiere pieno [ dado (1: alcool) quanto (3/6, poteva andare peggio) ] con quello vuoto di paris, bro regalino you welcome!
    (2) offre caramelle a chi c'è. prendetene pure. non hanno nulla di magico o speciale, a parte essere offerte con il kwore e l'amore
    (2) Parla con Jojo e Ficus
    (2) offre ancora da bere come una brava padrona di casa

    Sospiro. Preparo lo schema e arrivo con Pinco. Intanto vi lascio questo che mi serve per dopo
    Serses Pinclair della feroce casata dei Vargblod [MRAAAOWWW]. Arriva da Durmstrang, è purosangue, non ha una storia perchè è fittizio quindi questo è quanto è dato sapere. Penso sia al hhh V anno? Quindi. 15 anni? 16? Mah. Chissà.
     
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    «assaggia questo sembra particolare!!» Ma.
    Ma.
    Parlava con lui? Serses Pinclair dell'INDOMABILE E FEROCE casata dei Vargblod? Si stava proprio rivolgendo a lui, con quegli occhioni verdi e quelle guance rosate e quel sorriso brillante e hhhhh. Serses Pinclair inspirò e drizzò la schiena con ritegno, lisciando la cravatta contro il petto. Lo faccio?
    «mamma non vuole che beva qualcosa offerto dagli sconosciuti.»
    Non lo fece.
    C'era spocchia nel tono di Pinco, perchè non solo qualcuno di un rango inferiore, e di una scuola come Hogwarts, gli aveva rivolto la parola, ma era anche una ragazza carina che lo fece arrossire fino alla punta delle orecchie e hhh poteva sentire i colori aiuto. Cercò la mamma in questione
    (che non era quella biologica.
    ....e non era neanche una donna.
    .........o in età da essere madre.)
    con uno sguardo FIERO ED IMPAVIDO (spaventato) e quando non lo trovò, si rese conto di doversi affidare alle sue sole forze. Non gli aveva neanche dato del lei: quale tipo di barbaro viveva in Gran Bretagna? Come - cosa doveva dire. Come funzionava. Si schiarì la voce.
    Ma poi quella parlava la sua lingua?
    (no, nessuno gli aveva detto che grazie ad un incantesimo parlassero tutti la stessa lingua; se l'avevano fatto, l'aveva dimenticato)
    «ma il suo è stato un pensiero molto» sillabò, agitando vago la mano nell'aria alla ricerca del termine corretto. Non voleva offenderla - non solo era appena arrivato, ma riteneva non fosse colpa della plebe, se fossero... beh, plebe: erano comunque inferiori a lui, ma mica bisognava mettere il dito nella piaga. Già erano poveri! - ma tendeva, di natura, a dire sempre la cosa sbagliata. Non possedeva un reale filtro; perfino quel momento di riflessione, era solo un buffering temporaneo. «molto.» concluse soddisfatto, sorridendo trionfante e gonfiando maggiormente il petto. CONQUISTATA! LA PRIMA PIETRA PER LA GRAB BRETAGNA ERA STATA MESSA! ANCORA UN PO' E SAREBBE STATO TUTTO SUO! Alzò un pollice, e per sicurezza, aggiunse anche il secondo: Pinco valeva più di un mero uno, quindi faceva tutto doppio. Finger gun? A due mani. "OK"? Due cerchi. Battere il 5? Da pezzenti; lui era un dieshi. L'occhiolino? Chiudeva entrambi gli occhi.
    Si sentiva un vero: womo. Un macho. Un'alfa quasi, con quel suo petto all'infuori, nel destreggiarsi verso il tavolo con le bevande. NE AVREBBE PRESO UNO TUTTO PER SE! COME I VERI ADULTI! Si era aspettato... beh, qualcosa di diverso da quello. Alcool pregiato! Bicchieri dorati! OMBRELLINI COLORATI? Non potè nascondere il proprio disappunto, perchè Serses Pinclair aveva tutto eccetto una poker face, e tanto dovette bastare per il bangladino a convincerlo ad approcciarlo. Un ragazzo alto, pallido e asciutto, che gli aveva messo fra le mani un fiore.
    «oh...» iniziò a tastarsi, sopracciglia corrugate. «non ho... niente. tenga, prenda questo. non è molto ma dovrebbe bastare» doveva pur pagarsi il pranzo in qualche modo, no? Un tetto sopra la propria testa? Una borsetta di Prada per metterci dentro l'elemosina della giornata? Sganciò i dentini dell'orologio - costoso; decisamente, costoso - e lo piazzò fra le mani di Ficus, chinando il capo rispettosamente. Di nuovo, non era colpa del ragazzo se era così povero da dover vendere rose a scuola!!!!! Comunque oh. Hogwarts era messa peggio di quanto si aspettasse. Doveva per forza essere vero che non avessero i bagni, ed usassero ancora i secchi - E LI BUTTAVANO IN STRADA. HHH. Quando gliel'avevano riferito, aveva pianto. Ash gli aveva detto di non credere a tutte le c-BEEP-te che sentiva, ma? Scusa? Perchè mai avrebbero dovuto prendere in giro LUI? ERA SERSES PINCLAIR, DEL LUNGO LIGNAGGIO PURO DEI PINCLAIR. CENTO PER CENTO CERTIFICATO - il che fece promettere a se stesso che non avrebbe fatto pipì. Mai più. Per tutta la durata della loro permanenza al castello scozzese.
    «volete?»
    AH, FINALMENTE QUALCUNO CHE GLI DAVA DEL LEI! Si illuminò tutto, riconoscendo un medesimo uomo di cultura.
    «la ringrazio. per il disturbo» prese dal taschino della giacca un accendino - non funzionante per ovvi motivi - d'argento, e lo offrì all'altro povero con un sorriso entusiasta. Sorriso che si spense lentamente, sostituito da un'espressione pensosa ed incuriosita.
    Serses Pinclair intinse il fiore nel bicchiere e lo ciucciò come fosse la cosa più normale del mondo
    (perchè per lui la era)
    capo reclinato sulla spalla.
    «ci conosciamo?»
    Mood, misurando piano ogni respiro perchè ridere avrebbe rovinato tutto: "sì." «non credo, sai»
    «no aspetta.» pucciò ancora i petali, ed ancora succhiò. Si fermò d'improvviso, occhi al pavimento. Indietreggiò fisicamente. «non mi conoscete ma. Nessuno? NON LO CONOSCEVANO? Ma. A lui? Interdetto, dovette premere una mano sul cuore. «sono serses pinclair del distretto di Varna» enunciò, come fosse la cosa più ovvia del mondo e tutti dovessero saperlo. ma. ASH? Aiuto DOVE SEI? Non sapevano chi fosse?? In che senso. Non gliel'avevano detto? Non era preparato a quello. «davvero non -»
    Avevano anche la stessa età, pensò Mood; avevano letteralmente frequentato le stesse classi per quattro anni. Quella conversazione, diceva già molto di tutti e due.
    «mai sentito»
    «SIDE EYE»
    «non mi sembri neanche familiare?»
    Sull'orlo delle lacrime: «bombastic side eye»
    «mi dispiace?»
    «no beh ma mica sono offeso»
    era molto offeso.


    sooner or later you're gonna tell me a happy story. i just know you are.
    gifdursmtrang
    (varg)
    15 y.o.serses pinclair
    the president has a sextape
    k. flay
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    Easy to smile
    when you’re pointing the gun


    non ce la posso fare, leggo il nome nello schema e rido. che problemi ho aiuto.
    CITAZIONE
    Serses Pinclair della feroce casata dei Vargblod [MRAAAOWWW]. Arriva da Durmstrang, è purosangue, non ha una storia perchè è fittizio quindi questo è quanto è dato sapere. Penso sia al hhh V anno? Quindi. 15 anni? Mah. Chissà.

    Il resto si commenta da sè.

    allora. i numeri vicini alle azioni si riferiscono anche ai primi post di mood, per fingere di dare un.. senso temporale.

    [PINCO]
    (1) parla con Iris, rifiuta l'offerta e va avanti
    (2) prende il fiore da ficus!!! gli regala un orologio!!!!
    (2) prende da bere!!! (dado 1. alcool: 5. ok amo) e beve
    (3) si presenta a tutti!! quelli nei pressi del tavolo, quindi... (mood) ficus, jojo, (theo se mi senti e non sei troppo innamorato?), paris, bee?

    [MOOD]
    (1) Offre da bere a jojo e paris e brindisi generale con tutti amiketti
    (2) Scambia il bicchiere pieno [ dado (1: alcool) quanto (3/6, poteva andare peggio) ] con quello vuoto di paris, bro regalino you welcome!
    (2) offre caramelle a chi c'è. prendetene pure. non hanno nulla di magico o speciale, a parte essere offerte con il kwore e l'amore
    (2) Parla con Jojo e Ficus
    (2) offre ancora da bere come una brava padrona di casa

    (3) gaslight (gatekeep girlboss)
     
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    Gabriel 'Bini'
    de Oliveira

    «“vieni al ballo, bini” diceva. “ti presento le persone che contano”, diceva. e poi sparisce dietro la prima minigonna che passa. non credo fosse una divisa a norma, sai. ma va beh. di cosa mi stupisco.» stava parlando (da solo) da svariati minuti, il quindicenne, lamentandosi della presunta unica vera conoscenza che aveva all'interno del castello, e che l'aveva abbandonato alla prima promessa di limonata (come una rebecca qualunque che corre dietro l'amica della marocchina in in un venerdì sera a Manthoné).
    Per sua fortuna, però, Gabriel de Oliveira, in arte Bini, solo non ci sapeva stare e trovava sempre modo e maniera di (accollarsi) unirsi a qualcuno. Che fossero studenti Erasmus come lui, gente autoctona (il che comprendeva anche i fantasmi .) o il DJ dietro la consolle, faceva poca differenza.
    Proprio a quest'ultimo rivolse un gran sorriso quando gli allungò la chiavetta USB con i suoi ultimi mix. «senza offesa, ma siamo ad una festa, non ad una veglia funebre. prova qualcuna di queste tracce, ok? vedrai che pezzoni! ciao» e poi via, verso altri lidi.
    Alcolici, possibilmente.
    «oddio ma cocktail ha la parola inglese cock e tail. ma ci pensi che dicono tipo cazzocoda?» mh, stava parlando con lui??
    (Beh ma certo: nella testa di Bini, era sempre lui la parte interessata (e interessante) delle conversazioni). «mhhhh non esattamente.» potevano pure non essere parole destinate a lui, forse, ma perché non dire la sua (come sempre) quando sapeva di poter contribuire con dei fatti di cui era super mega iper sicuro?!?! Lo faceva per istruire gli altri. «in realtà, sta per coda di gallo. cock as in gallo, non cazzo. ma capisco da dove nasce la confusione, l'inglese è una lingua fin troppo aperta alle interpretazioni» e lo diceva uno che parlava correttamente, oltre il portoghese, ben quattro lingue. Era un figlio dello showbiz, e viaggiava così tanto con la famiglia che aveva dovuto per forza imparare uno o due termini in giro per il mondo. «era il nome di una bevanda del '400 molto colorata,» la squadrò da capo a piedi, «in effetti ti si addice» le fece un sorriso, fianco poggiato con nonchalance addosso al tavolo delle bevande: Gabriel Vinicius de Oliveira Souza non sapeva dove stesse di casa il disagio, era sempre molto confidente e si infilava nelle situazioni e nelle circostanze sempre al meglio.
    «ho voglia di funghetti ora, non è che ne hai qualcuno?» ok. Random. Bini non perse un secondo, né un battito, allargando il sorriso biricchino. «sfacciata, uh» così, davanti a tutti, ad una festa piena di adulti: bellissimo. Proprio il genere di brivido che piaceva a Bini. Non mancava mai la componente stupefacente nelle feste che organizzava lui — che, c'è da dire, lo erano sotto diversi aspetti. «ho una piantagione in serra ma è troppo lontana da raggiungere ora. peccato, ci vorrebbe proprio un hawaiano ora e boom cinque o sei ore di forti allucinazioni» addirittura la piantagione?! Fiko. «è legale, o coltivata di nascosto?» il discorso prendeva una piega interessante. «che tipo di funghi avete? nelle nostre serre si prediligono le piante...sai, come» winkwink «rimedi naturali. solo medicinali organici e coltivati direttamente dalla vecchia Ramos — tra l'altro, è la zia della vostra prof di erbologia. Lo sapevi? Anche lei vi spaccia foglioline psichedeliche quando avete mal di denti?» stava forse esagerando, ma era vero che la predilezione per i rimedi naturali fosse uno dei pilastri di Castelobruxo, e alcune piante erano indubbiamente droga allo stato puro. Unfiltered. Un sogno.
    (Un dettaglio che andassero poi processate e lavorate per moderare i loro effetti e renderle utilizzabili in pozioni e non più materiali da sballo, shhh.)
    «assaggia questo sembra particolare!!» beh, chi era lui per dire di no.
    Prima di portarlo alle labbra chiese, «di cosa sa? Se è alla fragola non posso, sono fortemente allergico.»
    QUOTEQUOTEQUOTE
    QUOTEQUOTEQUOTE
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    NOMEARTISTA
    NOMECANZONE
    NOMEALBUM


    SPOILER (click to view)
    FAKE PG DA CASTELOBRUXO.
    Gabriel Vinicius de Oliveira Souza, in arte Bini. Come i calciatori.
    Proviene da una famiglia schifosamente ricca ma non purosangue, quindi a Castelobruxo non è così benvisto però sa farsi apprezzare organizzando feste fike e comportandosi da persona very kool. Sostanzialmente, è questo. L'anima della festa, l'autoproclamato prom king (cit.)
    È di origine brasiliana ma la famiglia materna (ramo magico) ha contatti con l'Europa per il business (quale? boh. uno che frutta molto. Fabricanno scope volanti? Calderoni? Mantelli? Chi lo sa.) quindi magari qualche figlio di famiglie influenti lo conosce??????? Sicuro nei miei headcanon conosce i Benshaw; quindi magari conosce i Bens per vie traverse (aka Mona). Quella partena, invece, è babbana quindi di buono ha solo i soldi con cui Bini va in vacanza e compra vestiti firmati (che tanto non può mettere perché hanno la divisa MA QUESTO PUÒ FORSE FERMARLO??? MH hm.)
    Da grande vuole fare il produttore di musica, ma per ora si limita a mixare i propri pezzi e infatti gira con almeno una decina di USB da spacciare in giro per farsi conoscere.
    That's it.

    Cosa fa?
    - Parla con Iris, accetta da bere ma non beve ancora perché è più interessato al discorso funghetti e la informa sulle piante che crescono nelle serre di Castelobruxo.
    - Accetta ma non beve (ancora) il veritaserum
    - Saluta vagamente Serses quando passa di lì ???
    - E poi niente, volevo solo la scusa per muovere my baby my son my Colucci baby
     
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    Non poteva tenere il broncio a Ficus, non davvero. Sarebbe stato come bastonare un cucciolo indifeso, decisamente troppo crudele e più di quello che poteva sopportare la coscienza del Tipton. «tieni, così non sei più arrabbiato» fu quasi istintivo, pronto sulla punta della lingua, dirgli che non era arrabbiato. Strinse un po’ di più le labbra tra loro, lo sguardo a farsi una frazione più morbido quando Ficus gli infilò una rosa dietro l’orecchio. «grazie» sospirò piano, il malumore a placarsi per un momento. E va bene, lui era perdonato, ma gli altri rimanevano on thin ice. «vedi? bello come il sole» mmmm (la versione elisa di hhhhh) basta essere così smooth Ficus, Paris aveva una reputazione da mantenere brooo. Ecco perché era tra i suoi ben preferiti, avevano comprato il suo affetto con poco. Non come altri, ciao Mona. Il corvonero fece a malapena in tempo a voltarsi verso Jojo, che davanti a lui si piazzò una persona. Molto bassa. Dovette piegare il capo per poterla osservare, e a un primo sguardo escluse la possibilità che fosse di lì. Non conosceva la totalità della popolazione del castello, ma avrebbe notato qualcuno che andava in giro a proclamare: «mi chiamo Beezus Oberlin e sono cert* di poterti fare il culo a strisce su di una scopa.» Ok sure, Janet. Aveva abbandonato il bicchiere con il Veritaserum -non che ne fosse conscio, ma: non sapeva d’alcol, e tanto gli bastava come motivazione. A malapena si accorse di un Mood Bigh venirgli in soccorso con un nuovo bicchiere, ma il Tipton non era così stupido da rifiutare un free refill. E poi, era un bro ™ di genere maschile, non doveva preoccuparsi di eventuali drink drogati. E invece. Si prese un momento di riflessione dove lasciò l’alcol bruciargli la gola, del sano Jack alla cannella a scendere giù come nettare, prima di elaborare. «paris, paris tipton. portiere corvonero» alzò il bicchiere in aria in lieu di un saluto, perché le interazioni sociali erano sempre difficili «pensi di potermi fare il culo a strisce, mh?» strinse leggermente gli occhi, studiando la figura di Beezus con pura curiosità scientifica «non so come funzioni a salem» aveva riconosciuto l’accento americano di Oberin, ancora prima della divisa, c’erano cose che solo un patriota vero con il grido dell’aquila nelle orecchie e le stelle e strisce tatuate sul cuore intuivano «ma qui non danno la carica a chiunque. vogliamo vedere chi è il più forte? ti aspetto domani, sul campo da quidditch» forse, forse Paris stava iniziando ad avvertire l'effetto dell'alcol (veritaserum.) perché normalmente non avrebbe mai fatto una proposta del genere. Chi aveva voglia di dirigersi fino al campo, cambiarsi, perdere tempo su una scopa, non si chiamava di certo Joseph Moonarie. Però c'era stato qualcosa nell'affermazione di Bee che gli aveva dato fastidio, aveva sollecitato una parte nuda e cruda di sé stesso che si era detta ma tu chi cazzo sei per parlarmi così tira fuori le metaforiche palle ti aspetto fuori. Tra un sorso e l'altro, si accorse di aver finito il bicchiere che gli era stato dato dal prefetto serpeverde. Buttò un occhio ai tre punch diversi, cercando di capire da quale provenisse l'alcol. Uno l'aveva provato e sapeva non essere quello, sugli altri due poteva solo azzardare a indovinare. Magari entrambi contenevano alcol, che ne sapeva lui. Si riempì il bicchiere con uno di questi, e buttò giù senza tante cerimonie. Non fece in tempo ad abbassare il bicchiere che il suo sguardo incrociò quello del Kayne, che giustamente: «sempre in mezzo alle palle stai, ma ti fai una vita» ok, no, non era quello che avrebbe voluto dire. Anzi, avrebbe dovuto ignorarlo e voltare il capo, perché sentiva già le mani a prudergli e il battito cardiaco ad aumentare improvvisamente. Oddio, stava morendo. Un infarto a sedici anni, che accadeva. Bee salvalo ma non lo vedi che è diventato tutto rosso.

    Strizzò gli occhi per mettere a fuoco l’ambiente davanti a sé, ma senza avere successo. I volti erano sfocati, le distanze distorte, era difficile avanzare tra gli studenti e cercare Pinco se a malapena riusciva a camminare in linea retta. No, Ash Manthonè non era ubriaco, la triste verità era che aveva perso gli occhiali qualche ora prima e tra una cosa e l’altra aveva rinunciato a cercarli. Ignorò il mal di testa a premere contro le tempie, il rumore del chiacchiericcio degli studenti a stordirlo ancora di più. Ma che cazzo dai, ma perché a lui. Stava ad Hogwarts da due settimane, ma che ne sapeva lui di com’era fatto il castello. PINCO MA DOVE SEI SEND HELP. Ash era capitato in quel posto per caso, trascinato lì dal Pinclair, e si era arreso alla sua sorte. Non a caso, faceva di cognome Manthonè, un posto dove succedevano cose strane e nessuno si poneva domande. Vedeva in lontananza dei tavoli, un palco, tante cose che non avevano senso per Ash.
    Hogwarts era davvero un posto da plebei, con uno standard di vita davvero penoso. Ma come facevano a vivere in un luogo del genere? Aveva anche vistato la loro Sala delle Torture -sì, giro turistico- e più che un posto di tortura sembrava la Disneyland di chi era appassionato di sadomaso. Che fake bitches, tutti a lamentarsi di quanto fossero ingiusti e kattivi ad Hogwarts e poi si era trovato in un resort all-inclusive. Certo, avrebbe dato due stelle, ma non era quello il punto. Prese di spalle la prima persona che gli capitò sotto mano, incurante del fatto che la conoscesse o meno «hai visto serses pinclair? biondo, biondissimo, un po’ confuso? assomiglia a uno dei vostri………» a chi? Ah, Ash non ne aveva idea, si chiamava tipo Perseo? Circeo? Ma chi ti caga bro, lo sapeva solo perché l’aveva beccato in una pubblicità della Pantene. Fu fortunato (nella sua immensa sfiga. che cazzo di mal di testa, stava per crepare) nel placcare qualcuno che conoscesse effettivamente Serses, e che gli indicò la direzione generale del tavolo. Un tavolo, sì. Cosa ci fosse sul tavolo era un mistero che svelò solo quando vi fu abbastanza vicino. Meeehhh era alcol quello? Punch? Non era fan, preferiva mangiare. Cercò con lo sguardo la figura bionda biondissima del Pinclair, trovandolo a fare conversazione con-
    oh no
    OH CAZZO
    RETREAT RETRAT
    eh ma porca merda lo sapeva che non avrebbe dovuto lasciare Pinco da solo
    CAZZOCULO MA QUELLO E’ MOOD BIGH????
    Nessuno l’avrebbe mai detto con quel faccino, ma aveva ucciso un cazzo di bambino. Ash poteva anche giustificare l’omicidio, ma di un bambino? Aveva troppi fratelli piccoli per farlo, e per quanto capisse l’urge, dai bro dude. Ma che cazzo di problemi hai nel cervello.
    Missione numero uno: tirare fuori Pinco dalle grinfie del sociopatico.
    Afferrò il primo bicchiere pieno che trovò sul tavolo, tanto per far vedere alla gente che stava facendo qualcosa, che era invested in quella festa e di certo! DI CERTO! non stava puntando come un toro al suo povero e ingenuo bro.
    «mai sentito»
    «SIDE EYE»
    «non mi sembri neanche familiare?»
    «bombastic side eye»
    «mi dispiace?»
    «no beh ma mica sono offeso»

    Era molto offeso, Ash conosceva le sue pecore.
    Niente, gli toccava fare la sua entrata scenografica. Non apparse dalle spalle di Pinco, perché sapeva che era un’anima fragile e si spaventava facilmente, ma preferì cogliere di sorpresa il fuckin pyscho- whispering: I SEE U «ecco dov’eri!!!» DOVE ERI NON CI VEDOOO AIUTO. Ma evitò di dirlo, perché lo sapeva che gli psycho fiutavano le debolezze E LUI NE AVEVA UNA AL MOMENTO OK??? gaslight gatekeep girlboss. «chi è lui?» lo sapeva benissimo. ma mamma gli aveva detto che non poteva più iniziare risse quindi tentò una strada più pacifica. Non tese la mano a Mood, perché non era quel tipo di falzo, ma almeno si degnò di presentarsi «ash, piacere. mi sembri familiare?» al che mood avrebbe sicuramente detto: ma cheeee io amo? ma skerzi. Ad Ash poco importava, tanto che il suo obbiettivo al momento era portare in salvo l’antico Pinco. «senti serses, hai visto che c’è da mangiare? andiamo?» no, non l’avrebbe trascinato per il braccio perché lo conosceva. Ma dude, dai, ma che cazzo stiamo a bere le priorità sono chiare.
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    Ash Manthonè in onore di zona Manthonè dove mi sono data fuoco alla giacca e a un innocente Lele, lui è un soggetto. Un soggettone di 15 anni anche lui Vargblod, ha diecimila fratelli ed è uno dei più grandi quindi ha un po' l'indole da mamma chioccia e ha preso sotto la sua ala pinco (o a Durmstrang non sopravviveva). E' un po' violento ma solo quando deve! Per farsi rispettare!!!! Però è normo rispetto a molti altri quindi boh. Salutatelo!!!

    (PARIS)
    - accetta il drink di mood
    - parla con bee
    - parla con theo sotto effetto di amortentia

    [estratto punch corretto con:
    - veritaserum
    - alcol dato da mood: d3
    - amortentia]


    (ASH)
    - ferma qualcuno e gli chiede dove sia serses
    - si intrufola in mezzo a mood e pinco

    [estratto punch corretto con:
    - alcol: d3, non ancora bevuto]
     
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    Sapete quale era il problema di Theo?
    (Uno dei tanti, perlomeno.)
    Che fosse stato cresciuto da Lenny, che a sua volta era stato cresciuto da Theo e da Mis. Che a loro volta avevano ricevuto un'educazione a dir poco peculiare e variopinta da Jane e Dylan. Quindi, insomma: non era del tutto colpa sua.
    Non che sapesse davvero delle jane, la sua conoscenza si limitava a quel «Babbo Natale non esiste, e per vostra informazione veniamo dal futuro merde» che Lenny gli aveva gettato addosso anni prima quando erano ancora entrambi due bestiole mocciolose e con i denti da latte (quei pochi che non avevano perso tra una scazzottata e l'altra). Ma comunque. Il nocciolo della questione era: non potevi venire su totalmente dritto quando a crescerti era il tuo fratellino-ora-fratellone un po' bestia a cui tu stesso avevi insegnato Le Cose Importanti TM alla tua maniera. Né Mis né Theo avevano mai avuto speranze — e infatti.
    Due casi umani, chi per un motivo e chi per un altro.
    Lenny a gongolare per l'ottimo lavoro fatto perché, dopotutto, aveva fatto (e continuava a fare) un lavoro egregio a tenere su il nome di Boss e di Mamma.
    Anche se poi, comunque, non tutte le colpe erano attribuibili a Len: Theo era così di base.
    E per “così” intendo: coglione. Sempre pronto a fare la scelta sbagliata, pescandola tra infinte possibilità; era proprio il suo stupidissimo e inutile superpotere, quello lì. E lo sapeva utilizzare benissimo.
    Tipo: decidere di derubare quel gruppetto di maghi un po' sus e dover correre a perdifiato per tutta Hogsmeade per non farsi acciuffare (e poi prendercele comunque).
    Tipo: decidere di improvvisare a lezione di pozioni e far esplodere il contenuto del calderone solo per vedere come avrebbero reagito due ingredienti (e poi finire dritto dritto in sala torture).
    Tipo: impiegare così tante energie e autocontrollo per partecipare a quel mortorio di festa dove erano tutti troppo codardi per avvicinarsi a lui presi bene per istigare qualche rissa (e poi ritrovarsi a bere da solo drink corretti).
    Tipo: smettere di farsi gli affari suoi e ingaggiare in conversazioni che forse, e dico forse, avrebbe fatto meglio ad ignorare.
    Cosa che, bisogna dirlo, aveva fatto fino a quel momento: era stato stoico nel fingersi indifferente alla piccola folla radunata intorno al tavolo delle bevande, perché quei brutti musi poteva istigarli quando voleva, letteralmente (una cosa che già faceva) ogni giorno. Voleva qualcuno di nuovo!
    Ma come poteva non voltarsi, sorriso genuinamente divertito tutto fossette e brutte intenzioni nascosto dietro il bicchiere ormai quasi vuoto, quando sentì quel «e sono cert* di poterti fare il culo a strisce su di una scopa.»
    Musica per le sue orecchie. Chiunque fosse quel Beezus Oberlin, si era appena guadagnat* la simpatia e il rispetto di Theo Kayne.
    Rise, di gusto e con tanto di grugnito da bestia quale era, voltandosi appena in direzione della versione umana di una bandiera stelle-e-strisce e ne trovò due. «paris, paris tipton. portiere corvonero» Parole che smorzarono il sorriso di Theo, sostituito prontamente da un'espressione più irritata. Difficile vedere Beezus prima di Paris, praticamente impossibile: c'era almeno un Beezus di differenza tra i due, in altezza.
    Mannagg tutt cos.
    Lo sguardo nocciola si posò quindi sulla figura del corvonero, già pregustando la familiare nota di fastidio e irritazione che la mera vista del portiere rivale gli procurava, e vi indugiò per qualche secondo di troppo.
    Indugiò.
    Indugiò ancora.
    Strinse il bicchiere così forte che la plastica si accartocciò sotto la pressione di Theo e quel poco del drink che era rimasto al suo interno imbrattò le dita del grifondoro.
    Il guanto di sfida gettato da Beezus, e la promessa di una disfatta ai danni del Tipton, riuscirono a distogliere le attenzioni di Theo, passando ad osservare la figura minuta dell* studente Erasmus. «voglio assistere, ditemi l'ora» perché non vedeva l'ora di assistere al flex di Paris e vederlo rimandare al mittente ogni colpo sparato da Beezus.
    No.
    Cosa??????
    Non era quello a cui stava pensando.
    Quella sensazione di rabbia (immotivata, ingiustificata) che vibrava sempre nel torace, premette con veemenza e suscitò una reazione fisica in Theo, colorandogli le gote di un fastisioso color porpora. Lenny gli diceva sempre che quando si arrabbiava era buffo come mamma e il rossore metteva in risalto le lentiggini come quelle del boss — whatever the hell that meant.
    Ciò che voleva dire: «voglio esserci per vederti fallire» sguardo fisso in quello del Ben, un po' troppo intensamente. Oddio, i suoi occhi avevano sempre avuto quelle pagliuzze dorate e perché le notava solo adeso????
    Theo.
    Theo. Ma che cazzo stai dicendo.
    Serrò la mascella, distogliendo finalmente lo sguardo non prima di aver blaterato un confuso «c'ero prima io, qui, cosa vuoi Tipton» in risposta all'altro, e un «forse sei tu che devi farti una vita, cazzone» intercalare, non complimento!!!
    Oddio, ora stava pensando —
    «sai cosa,» cercò disperatamente Beezus con lo sguardo più tranquillo che riuscisse a trovare, ignorando tutte quelle emozioni strane che stava provando: era chiaro che il drink bevuto non fosse solo alcol. Era stupido, ma non così stupido. «se lo fai fuori, ti pago dieci galeoni.»
    Lenny be like: e con quali soldi?
    Gli stessi con cui pagava l'abbonamento all'AFC: con quelli che rubava. Facile.
    «bello il fiore» ma bastaaaa!! Bocca traditrice. E non stava nemmeno più guardando in direzione di Paris! Ma che è questa congiuraaaaaaa. «coglione.» stretto tra i denti, per riportare lo status quo tra loro.
    Ma guarda te se tra tante persone alla festa doveva finire col limonare Paris Tipton.
    No.
    Miiiinchiaaaaaaaa.
    Picchiare.
    Voleva picchiare Paris Tipton.
    Lo so, siete sconvolti.
    Lo era anche Theo.
    (Ma per davvero.)
    that sounds illegal;
    I'm in.



    SPOILER (click to view)
    (old) cerca qualcuno da picchiare
    (old) beve e becca amortentia
    (NEW) parla con Bee e Paris
    (NEW) si infatua di Paris per via della pozione

    (TRIGGER oblinder con il recap fatto così)
     
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    And now I want to sit back and relax and enjoy my evening..when all of a sudden I hear this agitating, grating voice. Paria giurava, giurava!, che per una volta si stava facendo gli affari suoi. Perché poi lo rimproveravano, dicevano che se le andava a cercare. Ma no, cristo santo, era letteralmente fermo quella volta, stava persino socializzando da semi sobrio. «voglio assistere, ditemi l'ora. voglio esserci per vederti fallire» qualcuno soffriva di fomo, per caso? Il Tipton sollevò entrambe le sopracciglia, scambiandosi uno sguardo con Beezus. «alle due. vieni, che magari impari a giocare davvero» quello che sarebbe dovuto essere un insulto, scivolò fuori come un genuino invito; l’invito di un portiere titolare a chi ancora doveva ottenere il ruolo. Paris era stato nei suoi panni l’anno scorso, ma era bastata una partita per evidenziare le sue capacità. «non è un appuntamento, non ti fare strane idee»
    no one:
    beezus:
    theo:
    paris: non è un appuntamento!!!
    Unless.
    Paris ma che cazzo stai dicendo, deficiente di merda. Era sicuro che Theo nemmeno sapesse usare le posate, quale appuntamento. Percepì le guance ancora più bollenti di prima, un’espressione leggermente costipata sul volto. Forse aveva bevuto troppo.
    «c'ero prima io, qui, cosa vuoi Tipton» ah, ecco che finalmente tornavano allo status quo. Stava iniziando a diventare imbarazzante, davvero. «ma quanti anni hai, cinque?» anzi, anche di meno alle volte. Non tutti potevano avere un neurone tutto per loro come il Tipton, sospettava che il Kayne lo affittasse alla mensa dei poveri. Sì, i suoi pensieri stavano incominciando a deragliare senza senso perché non voleva davvero pensare all’inspiegabile attrazione (mai provata! giurin giurello!) verso il grifondoro. «sai cosa, se lo fai fuori, ti pago dieci galeoni» dieci galeoni. Dieci galeoni, continuò a borbottare, sconvolto da tale cifra. Pensava valesse così poco? Si vedeva che era un pezzente, Paris con sessanta galeoni a malapena si puliva il culo. «non ascoltarlo, è un coglione» incrociò le braccia al petto, guardando il Kayne con sfida nello sguardo e un leggero sorriso beffardo sulle labbra «ed è chiaro che sia troppo codardo per farlo con le sue mani» paura, Kayne? Se si voleva una cosa fatta bene, tutti sapevano che bisognava farla da soli. Usare le proprie mani. Ma non solo le mani, Paris era una persona creativa! Per esempio, conosceva questa tecnica dove- no aspetta, era la tecnica sbagliata. Ma perché stava pensando a quello???? AIUTO?
    Cioè, non che gli sarebbe dispiaciuto.
    Ma che cazzo, ce l’aveva un paio di occhi.
    «bello il fiore. coglione»
    Minchia Theo Alessandro Kayne te le prendi- TE LE PRENDI! Ma come osi dire. Dire queste cose??? Era debole, Paris Tipton, e non in uno stato mentale ottimale. «stai flirtando con me?» cazzo di veritaserum di merda. Ma perché a lui. Fece l’occhiolino al grifondoro, muovendo qualche passo verso di lui per accorciare la distanza che li separava. Fece scivolare una mano sul suo petto, su cui evitò di formulare apprezzamenti perché era già in cortocircuito, l'altra a togliere il fiore da dietro l'orecchio per metterlo sopra quello del Kayne. Il suo sguardo si soffermò per un momento di troppo sulle sue lentiggini sparse per il volto, un pensiero inappropriato a nascere nei recessi della mente. Prima che questo pensiero prendesse forma, si obbligò a rispondergli «sai cosa? penso stia meglio a te. coglione.» lasciò indugiare le dita sulla divisa di Theo per qualche momento, prima di muovere un passo indietro. Visto, Kayne? Era così che si faceva. Doveva proprio insegnargli tutto, cristo santo. Cosa che avrebbe fatto con piacere, era lì! Prontissimo!
    Beezus, intanto: are you serious? right in front of my salad?
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    (PARIS)
    (old) accetta il drink di mood
    (old) parla con bee
    (old) parla con theo sotto effetto di amortentia

    (new) cerca l'aiuto del pubblico: bee
    (new) insulta theo + gli regala un fiore

    [estratto punch corretto con:
    - veritaserum
    - alcol dato da mood: d3
    - amortentia]


    Edited by ambitchous - 10/3/2023, 20:50
     
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