raido

non era un esperto ma di solito gli avevano insegnato «un limone risolverebbe tutto, signor erri» come lo chiamava lollo «non quello da spremere però »alzò le spalle mentre dava una gomitata a colui che importunava la security di hogwarts «ho visto film iniziare in questo modo, in effetti » erri per e poi boh?? aveva limonato i guess?? nel caso lui ci aveva messo la lingua «facciamo che crepi e mi fai godere i miei agrumi in pace» e sparò 5 colpi
sipario

AMORE, SCUSA HO L'AMANTE, SI CHIAMA BRYAN CRISTANTE!!!!!!!!!
Così, random. In certi momenti serviva.

E trentacinque minuti di shorts buddie related dopo, non so ancora cosa scrivere. A mia discolpa, ho molto sonno.
Facciamo un piccolo recap:
- non era (del tutto) morto di infarto
- avevano salvato il braccio del francese (foreshadowing del I've got two hands ecc ecc?)
- col potere del trio avevano fatto fuori courtney («avvocà, e questo come lo giustifichiamo davanti ar giudice?»)
- il francese stava per morire di nuovo.
Aspetta un momento.
«il francese sta pe' morì 'n'artra vortaaaaa» incredibile, poi dicevano di lui. Qualcosa, in quel team, non stava funzionando.
«un limone risolverebbe tutto, signor erri» guardò Kul, confuso, alzando un indice per intervenire con la sua domanda, e – «non quello da spremere però» ???????? «e quali?» quali altri limoni conoscevamo? C'erano limoni che non si spremevano, in Inghilterra?
Lollo era confuso su così tanti piani che, inizialmente, nemmeno registrò il «E stai attento, ci dobbiamo vedere fuori da qui» di Lelouch, e quando lo fece lo osservò con aria (confusa!!) incazzosa.
Era una promessa o una minaccia?
A me sapeva molto di flirt.
«nun te preocupà, cosetto, se vedemo, tranquillo» non come avrebbe immaginato Lelouch, sicuramente — ma forse nemmeno come immaginava Lollo.
Si lasciò comunque tirare via dal colletto della maglia, un po' impacciato nei movimenti ora che il momento berserker post-quasi morte era passato, e si ritrovò a sandwich tra Lelouch e Harry, sempre più (confuso!!!!) spaesato.
E poi, l'attimo dopo, l'impensabile.
Harry che lo tirava per la maglia e faceva cozzare i loro visi l'uno contro l'altro e non per darsi una testata come credeva Lollo. Un bacio.

pandi 🍷:
Ho una domanda importante.

yabai.jpg:
Vai

pandi 🍷:
Volevo solo sapere se ci mettete la lingua o no

lele:
Beh certo
Mi sembra abbastanza scontato

Gli sembrava abbastanza scontato.
Beh, non lo eran!!! NON PER ROMOLO LINGUINI!!!!!! Che ora veniva passato tra l'avvocato e il francese, e...... non opponeva resistenza. Faceva parte della strategia okay? faceva parte della strategia.
Avrebbe avuto tempo (pandi, che sta dormendo in piedi) di elaborare la cosa in un altro momento. Un altro fottuto momento.
«serviva pe' distrae l'infame?» chiese, voce rauca e labbra arrossate e il sapore di entrambi ancora sulla lingua — perché figurarsi se riusciva a stare in silenzio neppure dopo un momento del genere.
Aveva le dita ancora strette intorno alla maglia di Harry, e un braccio a tenere Lelouch lontano dalla traiettoria del foramen, ma dire che fosse scombussolato era poco.
Colpa dell'infarto!!!!!!
Si accorse della punta di ghiaccio diretta verso Harry quasi per sbaglio, e solo perché lo stava ancora guardando senza percepire assolutamente nulla, dunque fece la prima cosa che gli venne in mente di fare (mh mh) e strinse di nuovo il roscio a sé, incastrandolo in un altro bacio perché, a quanto pareva, era la migliore difesa (e ora faranno uno perché Lollo non ci credeva abbastanza).
Il tutto, dando una spinta a Sandra per farla finire contro la spada di Lelouch.
Quella con la lama tagliente, non quella che poteva essere emozione o un pennello tenuto in tasca, cit.


«»

Con il fiato corto ed il sangue della donna un po’ ovunque non avrebbe voluto che fosse, Harrison Bonnay si poteva definire sovrappensiero – per non dire che, come molti altri in quel della Sri Lanka, aveva iniziato a dissociarsi. Aveva passato la sua vita ad esistere in un ambiente diametralmente opposto a quello in cui era stato catapultato meno di un anno e mezzo addietro, credeva che un po’ chiunque l’avrebbe giustificato casomai avesse deciso, di punto in bianco, di spegnere il cervello e continuare con il pilota automatico fino a che non avesse ritrovato Mac e non fosse tornato a casa.
Meglio assentarsi dalla realtà dei fatti, dalle bacchette alzate e dalla potenza avversaria che continuava ad aumentare in maniera esponenziale – e in virtù di cosa, poi? – che prestare davvero attenzione a qualsiasi cosa stesse succedendo. Era riuscito ad evitare che un infarto troncasse la vita del Linguini, soltanto per assistere alla morte di tutti gli altri, fino a quando a chiudere gli occhi per sempre non sarebbe stato lui.
Non voleva pensarci, nemmeno per un secondo.
«un limone risolverebbe tutto, signor erri.» espirò, l’aria calda del proprio fiato a premere sulle labbra dischiuse, e non si voltò verso l’Oh per dirgli che: «mi dispiace, a saperlo avrei fatto la spesa prima di venire qui.» del tutto serio ed impassibile, ramate sopracciglia corrucciate ed occhi verdi ancora fissi sulla donna a terra: per quanto ne sapeva, davvero gli agrumi avrebbero potuto essere un’arma segreta contro maghi ed esperimenti, l’asso nella manica di cui tutti avevano bisogno. Lo riteneva fin troppo possibile. «non quello da spremere però.» soltanto a quel punto, si preoccupò di guardare il ragazzo poco distante da lui. Ed ancora, non c’era traccia di confusione sul volto del canadese – non era arrendevolezza all’assurdità, ma fiducia. «ne sei sicuro?» perché aveva bisogno di conferme, prima di agire: non voleva di certo mettere a repentaglio la vita altrui, o la sua, sulla base delle fantasticherie dei propri compagni.
Quando Kul annuì, Harry fece lo stesso.
Non era mai stato su nessun campo di battaglia, ed i tempi erano indubbiamente cambiati da quando aveva visto i reportage di guerra prima che il Fato decidesse di fargli fare un bel salto temporale.
Tutto poteva essere.
Non che comunque avesse alcun problema, comunque: era sempre stato un ragazzo aperto, ed aveva scoperto con piacere che il nuovo millennio si fosse evoluto sotto quel punto di vista. Non era un esibizionista, quello è vero, ma di necessità bisognava fare virtù.
Quando prese Romolo per il collo della maglia, lo fece con il sorriso stampato sul volto. «respirazione bocca a bocca, dicevi?» non gli diede davvero modo di ribellarsi, perché temeva si sarebbe scansato ed avrebbe così vanificato il Potere del Limone; gli concesse soltanto quello di realizzare la fronte poggiata contro la sua, ed il naso sfiorarsi – prima che i fiati smettessero di mescolarsi ed ogni distanza venisse annullata, la lingua a farsi prepotente strada fra le sue labbra. Allo stesso modo, non gli diede il tempo necessario a comprendere che in quell’equazione, si dovesse aggiungere un terzo elemento: ad occhi chiusi, con la mano libera andò ad afferrare Lelouch, e integrò anche lui in quel trio omoerotico.
Una classica serata al Muccassassina per Emanuele.
«serviva pe’ distrae l’infame?» sorrise, Harry, ancora incastrato in quell’improvviso ed imprevisto triangolo. «serviva per quello che vuoi che servisse.» un filosofo, ragazzi. Un filosofo.
Strinse le labbra tra loro, assaporando ancora il gusto di entrambi sulla carne, e quando si allontanò di un passo venne tirato indietro – e nientepopodimeno che dal Linguini. Ricambiò, perché gli sembrava davvero scortese non farlo, tirando un calcio al nemico che stava più vicino, e solo quando Lollo decise di togliere la sua lingua dalla propria bocca fece lo stesso. «uh, ti è piaciuto vedo.» anche lui aveva il pennello in tasca come Lelouch? Rivolse uno sguardo a quest’ultimo, allusivo.
Fine.

All’inizio, Romolo non aveva ben capito cosa stava succedendo.
Cioè, sì — ma no. Al sorriso di Erri, e alla presa sul colletto della sua maglia, aveva risposto con le folte sopracciglia aggrottate e lo sguardo (confuso!!) turbato, ma anticipando una testata perché era la sua quotidianità, quella. La violenza, le botte, le azzuffate.
Un po’ meno lo erano le threesome difensive nate dalla disperazione di dover difendere 34pa di attacco, ma era in grado di adattarsi, sapete? Perché da solo non sarebbe arrivato mai da nessuna parte, e gli servivano tutti i compagni vivi e vegeti per essere certo di sopravvivere anche lui, e arrivare a rivedere i suoi cugini, e suo fratello.
Quindi non ci aveva capito nulla, ma non si era nemmeno opposto dopo aver capito — chiarezza giunta, infine, sentendo la lingua del canadese arrivargli fino in gola, se ve lo state chiedendo. Non era quello che aveva inteso quando aveva ricordato al Bonnay come si praticasse una respirazione bocca a bocca, ma non glielo disse. Perché avevano cose diverse a cui pensare, in quel momento, ok? Tipo inglobare il francese in quel bacio e — cristo. Era francese!! Ma che cazzo stava a succede.
Però, in fin dei conti, aveva detto bene un saggio attore (ciao Piz!!) in risposta alla domanda di Angela Bassett: con gli occhi chiusi, è la stessa cosa. Una bocca era una bocca, no? Con gli occhi chiusi.
Che Lollo tenne strizzati fino alla fine, rispondendo al «serviva per quello che vuoi che servisse.» di Harry con un mezzo grugnito e un «pure filosofo» capriccioso e inutilmente immaturo, nel farlo, ma aveva bisogno di dire qualcosa. Se fosse rimasto in silenzio, costretto ad assaporare ancora il sapore zuccherino dell’acero e dei croissant (perché funzionava solo su stereotipi, il romano) sarebbe imploso.
«uh, ti è piaciuto vedo.»
Per citare pandi @ lele: «smettila» un altro verso gutturale e animalesco, quello del Linguini, una bestia provocata e messa alle strette che sapeva reagire in una sola maniera: aggredendo. Afferrò la maglia del rosso (l’aveva mai mollata) e lo tirò in avanti, senza sottotesto omoerotico checché ne dicessero gli altri, pronto a staccargli la giugulare con un morso. «te dovevo lascià a morì» cioè, lui lo salvava e veniva ripagato così? con gli sfottoni? «c’è ancora tempo» quarantadue pa di attacco di Harry *manine* «magari ‘o faccio» e poi lo allontanò con uno spintone, perché non era più sicuro di cosa farsene, né di volerlo avere tra i piedi. Si fidava troppo poco della sua natura di mostro, e dopotutto i pinguini lo dicevano chiaro e tondo: “perché tra un bacio ed il cannibalismo in fondo la differenza non c'è”. Sipario.
Lollo pensò piuttosto a sbarazzarsi anche del francese, perché ora aveva dei problemi personali ™ anche con lui (sì, altri problemi personali), e lo fece prendendolo dalle spalle e togliendoselo dalle palle, e speriamo anche dalla traiettoria della bastonata.
«me dovete lascià in pace, tutti quanti» pandi @ raido. «mollateme.» *versi intellegibili in italiano* cit. Posò lo sguardo scuro, quasi nero pece, su Mo e assottigliò le palpebre. «pure tu, merda» e brandì la spranga per dargliela sulla tempia, nella speranza di mandarlo al creatore: qualcuno doveva andarci, e non potevano essere Harry e Lelouch perché ancora gli servivano per arrivare a trovare la meta e, di conseguenza, la sua famiglia.
E gli serviva anche il dottore (in vista del prossimo infarto.) perché era l’unico che sembrasse sapere qualcosa in più del niente che il ministero aveva condiviso con loro, prima di mandarli a morire. Gli urlò quindi un «’a dottò, attento!!» nella speranza che bastasse per non fargli fare la fine di un pollo sul girarrosto, ma chissà.

Romolo diceva di non essere felice di quel che era appena successo, oltre a molte altre cose grugnite in romano arcaico e che Harrison non stava minimamente comprendendo, ma i numeri dicevano tutt’altro. Schioccò la lingua sul palato, un sorriso sardonico all’evidente rossore sulle gote dell’italiano, ma per qualche istante non disse niente che potesse turbare l’animo delicato e la mente confusa del più grande: però, quando si sentì strattonare per essere riportato vicino, non poté fare finta di nulla troppo a lungo. «guarda che puoi chiederne ancora con più gentilezza di così, eh.» piegò le labbra in un broncio, gli angoli della bocca rivolti verso il basso. «così violento non mi piace.» onesto e sincero: non aveva visto quanto era stato delicato prima? Quanto passionale? Per forza lo aveva notato: in fin dei conti aveva ricambiato con più sentimento di quanto non ce ne avesse messo il canadese – che, precisiamolo, si era mosso spinto dal raziocinio e dalla necessità, perché Kul gli aveva detto funzionassero davvero (e così era stato!). «eddai, si scherza.» gli diede un buffetto sulla guancia, prima di allontanarsi. «a meno che, insomma…» si strinse nelle spalle, uno sguardo fugace al francese ed ai suoi tentativi di ignorare – loro, ma anche la sua riscoperta voglia di ca-lore umano. «se volete parlarne io ci sono!» non era uno psicologo, ma ascoltava comunque sempre le rotture di coglioni della gente.
Nel regime di dissociazione nel quale si era ritrovato, dunque, il rosso roteò il piede di porco rischiando di darselo in faccia come l’ebete che sapeva perfettamente di essere – almeno in quello specifico contesto – e si diresse verso l’uomo con il lanciafiamme che voleva far fuori il dottore e la bambina. «ai miei tempi,» richiamò la sua attenzione con una prima sprangata sulla cavità poplitea. «il disboscamento era già iniziato, ma non era ancora un problema così esteso come lo è nel ventunesimo secolo.» e un’altra sprangata, stavolta sulle costole. «e tu cosa cazzo fai, mh? COSA CAZZO FAI??? VAI IN GIRO CON UN LANCIAFIAMME???» infine, un’altra piedata di porco direttamente in fronte. «deficiente.»

Iniziavano a fargli male le braccia.
Oltre alla testa, al cuore, alla vita, all’anima – sì sì, tutte cose che dolevano da un bel po’ di tempo per Harrison Bonnay, ma dopo essersi messo a rianimare, a tirare i suoi compagni per limonarli, ed infine a spaccare teste con un piede di porco, iniziava ad essere davvero stanco.
Fisicamente, stanco.
Emotivamente, lo era da un bel po’ di tempo.
Sbatacchiò (??? come si dice) la spranga come se fosse una frusta al proprio fianco, nel vano – ma coraggioso – tentativo di togliere un po’ di gocce cremisi dall’oggetto. Quando si accorse del fallimento, lo pulì sui propri indumenti: non era affatto utile fare una cosa del genere, ma (l’aveva visto fare in molti film, e) gli iniziava a fare un po’ schifo tutto quel sangue a mescolarsi sul ferro. Non voleva che qualcuno la leccasse e si attaccasse qualche malattia.
E qui il pubblico si chiederà: perché mai qualcuno dovrebbe voler leccare un piede di porco insanguinato? E perché, istintivamente, il rosso si voltò verso Kul Oh?
Sensazioni.
Che quantomeno lo portarono a vedere che stava per iniziare a congelarsi, ed il canadese – che alle temperature rigide del Nord ci era abituato – si avvicinò al ragazzo, si tolse la propria giacca e gliela mise sopra, frizionando le spalle sotto la stoffa.
Poi vide Kennith, figlio della merda, puntare un po’ a tutti – come… immaginava fosse giusto: non condivideva, ma la guerra era la guerra – e: «ma che cazzo fai.» corrugò le sopracciglia vedendo il Linguini fare… cosa, di grazia. Cosa voleva fare, con quelle due mani che si ritrovava davanti ad una falce di sangue. «ma sei stupido forte.» con affetto, perché poteva capire il non voler accettarsi ma quello? Gli si lanciò letteralmente addosso, placcandolo e spostandolo dalla traiettoria dell’attacco avversario fino a gettarlo a terra, dove avrebbero di nuovo rotolato tra erba e sangue. Gli stette sopra per qualche istante, sorridendo, ma non disse nulla: gli diede soltanto un bacio sul naso, perché iniziava a divertirsi nel bullizzarlo, e poi se ne andò per dare un pugno in faccia ad un Kennith che sperava fosse ancora immobile.

«così violento non mi piace.»
Violento? Quello?!?! Non aveva visto ancora nulla di violento, lui.
E, per dimostrarlo, Lollo pensò bene di spaccare il cranio di un cristiano con la spranga. «quella–» indicò il cadavere di Mo ai suoi piedi, «quella è violenza.» che ne prendesse bene atto, perché poteva replicare quando voleva, bastava chiedere! E, con le sopracciglia arcuate, tentò di far passare proprio quel messaggio in direzione del canadese, al quale poi lanciò un'occhiataccia, portandola successivamente anche su Lelouch, poco divertita. «non c'è proprio niente da dire, né mo» rip Mo! «né mai!» non aveva nulla contro gli omosessuali, altrimenti avrebbe avuto problemi con letteralmente ognuno dei suoi cugini, ma... ma!!!!!!! Lui non era come loro. A lui piaceva quella_cosa.mp3, l'unico pensiero in grado di alternarsi alla as Roma e dimorare h24 nella testa del Linguini. FINE!!!!
Figa e Roma, il binomio che lo accompagnava da tutta la vita.
E sul quale tornò a concentrarsi per dimenticare quanto successo fino a quel momento, dai ripetuti infarti alla pomiciata a tre. Magari avrebbe dovuto concentrarsi un po' meno, però, o almeno non chiudere gli occhi — perché quando li riaprì notò la lama di sangue creata da Kennith e ebbe giusto il tempo di fare la prima cosa intelligente che gli venne in mente: lasciar cadere la spranga in terra, puntare bene i piedi sul terreno e preparare le mani per fermare la parabola della lama a mezz'aria, prima che finisse incastrata nel suo stomaco.
O L'AVREBBE CERTAMENTE FATTO SE QUALCUNO NON AVESSE PENSATO BENE DI P(L)ACCARLO E BUTTARLO PER TERRA!!!!!!
Senza potersi difendere, preso alla sprovvista, rotolò in terra con Harry, finendo poi schiacciato sotto il peso dell'avvocato, che ebbe persino l'ardore di !! dargli !! Un bacio !!! Sul naso !!!!!!!!
Lollo, da persona matura quale era, provò a scacciarlo via come si farebbe con una mosca, mugugnando qualcosa in italiano (non aveva nemmeno senso sforzarsi di farlo in inglese), fino a che la pressione (ormai quasi familiare.) del corpo di Harry non svanì, lasciando il posto al... nulla.
Sospirò, Lollo, battendo la testa contro il terreno e stringendo il ponte nasale con due dita. «era mejo l'infarto» severo, onesto.
Quando si sentì in grado di affrontare nuovamente la (vita) battaglia, sperando di non aver preso la falciata in pieno, si rialzò e corse a recuperare la spranga, per poi darla sugli stinchi di Sandra e sulla schiena di Kennith. «aò ma nun morite popo mai eh» mortacci loro.


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