uruz

«la sentite anche voi?» disse erisha, mentre con la mente ripassava la playlist segreta erictus che teneva sul suo spotify «questa tensione sessuale…» e poi shar le diede corda, allora non era solo la sua impressione «mi pare di sentirla da quando abbiamo scoperto che rosie è un uomo» e che uomo, amici e poi gin diceva di resistere al richiamo del pene. mh. beh difficile. soprattutto per erisha, era ormai risaputo. «chiudi gli occhi amo!!» eri a shar ma anche j ad elisa quando vedevano dei minorenni, spostò gin e poi richiamò un grande masso per lanciarlo nelle parti basse di rosie💕
non sarebbe più stato un penemunito dopo quello

Elisa ma ce la fai a scrivere tre post in 40 minuti? Certo che sì. Con il cuore, con la speranza e la forza dell’amicizia ecc ecc. Sharyn non si era ancora ripresa dall’ubriacatura, quindi dovete perdonarla se era confusa confusa su come fossero andate le cose. L’ultima cosa che si ricordava era di aver avuto reazioni poco consone al pornobaffo di Rosie, e da lì era andato tutto in discesa. «Poi ce la dividiamo da brave compagne, eh, non sono mica fascista» oddio ma aveva una fiaschetta? SLAAAYYY «non una grande fan del whiskey ma sai cosa? in guerra ogni buco è trincea» ah ma in che senso non faceva così, eh vabbè pazienza. Fu costretta per forza di cose a fronteggiare i suoi demoni, aka Rosie, anche se avrebbe volentieri correndo verso di lui mentre cercava di schivare altri attacchi. «senti dobbiamo risolvere questa sexual tension, dimmi che la senti anche te» prese il ragazzo per le spalle e lo tenne fermo lì dov’era, impedendogli di muoversi. Doveva provare fortissimo a non guardare quel baffetto tattico, quindi decise di chiudere gli occhi per rimuoverlo dalla sua mente. Ora che non vedeva più la faccia di Rosie, era più facile. Gli tirò una testata sul naso, perché era più forte di tradire le sue amiche vagina.

Gin era un’italiana semplice: vedeva il betadine cadere per terra e lo raccoglieva perché sì raga come nonna insegnava non sapevi mai quando c’era bisogno di un disinfettante che ti facesse sembrare come se fossi pronta per un’amputazione. Quindi se lo ficcò in tasca perché tanto già sapeva che quando avrebbe ritrovato i cugini ne avrebbero avuto bisogno, Remo finiva sempre per scottarsi in cucina, e Lapo era semplicemente Lapo, quindi al minimo graffio sarebbe diventato drammatico, mentre Ciruzzo probabilmente si sarebbe medicato da solo come un Rambo qualsiasi, e a Giacomino… oh Giacomino, a lui Gin avrebbe anche fatto l’anestesia pur di non fargli sentire il minimo dolore.
Ma back on crack – che sembra esattamente la droga di cui erano fatti tutti i partecipanti in quel gruppo visto che i post non hanno alcun senso logico e mai l’hanno avuto – almeno i nemici iniziavano a cadere; alcuni, testardi, rimanevano ancora in piedi, ma Gin quello non poteva permetterlo. Odiava ammetterlo, ma si era quasi trasformata in un Liam ora, ed era assolutamente concentrata sulla battaglia, non faceva quasi neanche più caso ai corpi senza vita degli altri, perché ormai era entrata nella fase in cui poteva fingere che fossero i maiali che zia Lina e nonna Rosetta sgozzavano per farci il sanguinaccio, quindi troppo top amo, ormai era full rage aiuto ho 10 minuti ok allora si piazzò di fronte al nemico e urlò la tipica frase che urlava a uno qualsiasi dei cugini quando provavano a entrare in una stanza e lei aveva appena finito di lavare il pavimento: «TU. NON PUOI. PASSARE!» per poi urlare e provare a farlo scappare inseguendolo con la falce sguainata come una comunista qualsiasi, per poi, una volta portato a termine questo lavoro, scagliarglisi contro all’urlo di «LA MADONNA INCORONETA E SAN NICOHLA» prima di provare a infilzarlo perché si sapeva che era il volere dei santi pugliesi, ma visto che era napoletana, in fondo, concluse con una preghiera per le loro anime «c’a’ maronn v’accumpagn 🙏🏻»

rosie crepava ed erisha era costretta ad abbassarsi (no, non in quel senso) mentre scansava, o almeno ci provava, il proiettile diretto verso di lei «addio, insegna agli angeli a portare il pornobaffo» periodo, però intanto si rialzò e corse con la spada in posizione verso egan«in onore degli arrosticini che abbiamo mangiato con pandi» e cercò di infilzargli il torace

Lux non aveva letteramente di cosa stava succedendo, e io con lei. Tutto molto canon, ovvio. Sapeva solo che aveva sprecato il suo bonus, ma oh, sono cose che capitano. «E vabbè raga dai, succede.» Si strinse nelle spalle con tranquillità, la stessa con cui cercò di sferrare un calcio volante alla mano di Gale che cercava di accoltellarla alla gola.
Sicuro adesso gliela avrebbe piantata nel piede, o peggio. Fortuna che indossava gli anfibi che avevano resistito alla neve di Hogwarts e, ancora di più, al ghiaccio sotto i portici di Bologna, un vero pericolo mortale. Davvero, uccidevano più gente i portici rossi che questi tipelli imbarazzanti.
«Vagins, chi vuole un goccetto dopo?», propose mostrando alle amiche la fiaschetta di whiskey. Era una grifondoro semplice, e soprattutto era una alcolizzata, quindi nemmeno le passò per la testa che il liquido potesse essere avvelenato.
«Tu invece vuoi un po' di beretta?» Puntò la pistola contro Quinn, e sparò. «Spoiler: non è un salume.»