mannaz

Aveva fatto lei la domanda in primo luogo, poco ma sicuro, non per questo s'aspettava di attirare immediatamente non solo l'attenzione di Quinn, ma anche quella di Moonarie, molto più aggressiva.
Se a Dick risposte con un sommario « Mi fido. », senza davvero una stilla di scetticismo, proprio, onesta come le cose oneste, veder arrivare così Eddie la lasciò un attimo interdetta, anche se in un senso più neutrale che non negativo del termine. Abituata a lavorare con gente dai modi più asciutti e sospettosi, non si fece tuttavia intimidire e sfoderò la sua capacità, costruita negli anni, di seguire il flusso delle situazioni non appena le si paravano davanti.
« Ohhh. » esalò, comprensiva, seguendo il discorso del suo bizzarro nuovo amico. « Siete sposati? Ma dai...! » guardò Eddie, poi Dick, poi di nuovo Eddie. All'ultima frase che coronò il discorso, schiuse le labbra inspirando leggermente, come se avesse colto un sottotesto che sembrava voler rimanere tale. « Capisco. Anche ad uno che ho ucciso una volta piaceva. Era un po' strano, ma non giudico. » disse poi con leggerezza, cercando di non alzare troppo la voce perché insomma, non voleva rendere partecipi proprio tutti di questioni intime che riguardavano altre persone, anche se era stato Eddie a mettere la questione sul piatto in primo luogo.

« Mh? » l'indicazione che il collega diede fu, in fin dei conti, molto gentile, non come Diana che sembrava proprio decisa a volerle fare la pelle, come se non avesse preso abbastanza sberle fino a quel momento. Non si aspettò tuttavia lo spintone, che le fece sfuggire un urletto e un'espressione sorpresa con cui occhieggiò Moonarie mentre la forza impressa dalle sue braccia la scansava; piuttosto che cercare un equilibrio e rischiare, nel processo, di far partire un colpo senza volere, decise di lasciarsi cadere col didietro per terra nella maniera più controllata possibile, sempre facendo attenzione all'arma senza sicura che teneva fra le mani.
No, non si era offesa perché era stata spinta, anzi. Ma non era decisamente il momento dei convenevoli, quindi magari se ne fossero usciti vivi gli avrebbe offerto un caffè di ringraziamento o cos'altro.

Un caffettino ok ma anche aiutarlo con Azaria che voleva inforchettarlo come una pennetta all'arrabbiata sembrava una buonissima idea. Con una calcolata formazione di aria pressurizzata che funzionava più o meno come un grosso laccio invisibile, cercò di tirare all'indietro un piede del nemico, facendole uno sgambetto magico in sostanza. Meglio di niente e insomma, Eddie sembrava già essere intenzionato a guardarsi i fatti suoi da sé.

Ora, di Marina sapeva poco, sicuro non poteva sapere che stesse mettendo i bastoni fra le ruote a John, ma sapeva che era un nemico e tanto le bastava. Avrebbe provato a darle una buona dose di fastidio, qualunque cosa avesse in mente, facendole finire del vento negli occhi, assieme a qualunque particella stagnante nell'aria ci fosse che poteva farla soffrire e lacrimare come me che taglio le cipolle.

Più che notare di nuovo Diana, che comunque si stava impegnando ad attirarsi la sua antipatia, notò invece John che le indirizzava un familiare incantesimo di pietrificazione e decise di sfruttarlo. Puntò di nuovo la semiautomatica a vuoto, aiutandosi per mirare al ginocchio della sfortunata per indirizzarvi, come in precedenza, un proiettile di aria pura, compressa e dolorosa. Si sperava, almeno. Per ora stiamo andando una bomba, ma domani chissà.