shaking hands with the dark parts of my thoughts

Neanche gli piaceva, il rum. Buttò giù il liquore con una smorfia sofferente, l'aria aspirata acida fra i denti a cercare - fallendo - di rinfrescare la gola, il dito ad indicare una quarta volta il bicchiere appena svuotato. Perché ne ordini altro, allora….? Che domanda sciocca: era il più economico in circolazione, il più ad effetto, e più facile da buttare giù tutto d'un fiato rispetto ai cocktail dai sapori fruttati con cui preferiva viziarsi. Non era lì per divertirsi, Poor Withpotatoes: come i veri uomini, era alla Testa di Porco per compatirsi e dimenticare. L'unico altro posto più deprimente dove bere, dopo la solitudine di casa propria (quello, purtroppo, un lusso che poteva permettersi solo di rado), era il Lilum, e solo perché spendere soldi in alcool quando potevi offrire la mancia ad onesti lavoratori era alquanto di cattivo gusto, e denotava serie incapacità ad apprezzare la vita.
Periodo.
«ah non guardarmi, la lascerò al mio ragazzo in caso di morte» Che tristezza di risposta. Premette il palmo contro lo zigomo, cercando di alleviare la pressione del sangue. Deformò un breve sorriso verso la mora, osservandola con interesse poco scientifico, ma sempre rispettoso. «mi dispiace» che avesse un ragazzo in primis, ma anche perché doveva avere una vita alquanto solitaria se pensava di lasciare tutti i tuoi averi al ragazzo: non aveva una famiglia? Degli amici? Un ente di beneficenza che ne avesse bisogno? A meno che il suo impegno sentimentale non fosse della caritas, certo. Quello sì che avrebbe spiegato tante cose. Alzò il bicchiere ad un brindisi con la Byrne, e con il caso umano con cui condivideva il letto. «se ha bisogno di soldi, posso aiutarlo a trovare un lavoro» Ringraziò il cameriere con un cenno del capo, annusando con evidente rimpianto il refill prima inumidirsene le labbra.
Nope. Aveva ancora un sapore di merda. Come le sue scelte. Troppo loroo 💞
«se torno intero. altrimenti può chiedere a willa» sbuffò una risata asciutta all’idea che la Matthews potesse tenere in vita la Winkedin senza di lui. Era decisamente più probabile che l'avrebbe rasa al suolo per costruire, boh, un campo di lottatori di sumo. Preferiva non pensarci.
Poi accadde qualcosa di imprevedibile.
Poor corrugò le sopracciglia, osservando Erisha (che continua a volermi correggere in Trisha, sarà il tuo nickname) con ammirato stupore. «sai leggere nel pensiero?» Ma non aveva la geocinesi, e per quello aperto un negozio di fiori (ottima mossa di marketing, da fellow imprenditore non poteva che applaudire: un gran risparmio in manutenzione ed acquisti, potendo produrre in proprio)? «o conosci ciruzzo?» Il Linguini faceva quell’effetto, lo diceva uno che aveva avuto la metamorfosi prima di trovarsi improvvisamente sdoppiato e triplicato. Un tipo di magia molto particolare, ma aveva graziato il mondo di più Poor, quindi chi se ne lamentava!
Perplesso, accarezzò il mento con l'indice. «l’ho detto ad alta voce, uh» Forse aveva bevuto più di quanto si fosse aspettato - o forse Sara offre scuse a Giadina perché ha le gambe più morbide del mondo 🌝 Scosse il capo, sbuffando piano e liquidando la questione con un movimento della mano. «non mi è mai capitata occasione di imparare ad andare a cavallo. a te si?» Era in momenti simili che si riconosceva un ragazzo da un Uomo, neanche una battuta sul (cazzo) cavalcare. «ne hai uno tuo?» esisteva ancora gente che possedeva cavalli, o erano solo una leggenda come i Centauri della Valle?
Schioccò la lingua sul palato, valutando l'idea della passaporta ed escludendola a priori. «complesso. dovremmo trovare andata e ritorno» indicò entrambi, mimando l'uso della bacchetta e scrollando pollice ed indice nell’universale sghei nu ghe ne (come non era universale? avrebbe dovuto, poor per il sociale).
«però possiamo accontentarci del big ben? e lo zoo. o il god's spot» Guardò il bicchiere con sfida e rimorsi, prima di svuotare anche quello in una sola golata. Non aveva più timore neanche di Dio, Poor Edmund Withpotatoes. Convinto (ma da cosa) saltò giù dallo sgabello, e con un inchino offrì il palmo alla ex Corvonero.
«a meno che tu non abbia di meglio da fare»