Si stava divertendo con Kai alla fine. Insomma, si era persino premurato di controllare che avesse ancora i reni al proprio posto, capite? Non contava che non fosse decisamente una prova certa visto che vivevano in un mondo dove la gente studiava Trasfigurazione a scuola, ma ehi, contava il pensiero, no? Bonding moment, letteralmente.
Al ritrovamento della pagina di giornale con la data era proprio lì lì per fare una battuta sul fatto che erano davvero lì da un sacco di giorni, predict, ma poi... l'aria diventò poco respirabile.
Ci provò davvero a tapparsi le vie aeree, ma il tutto era successo in modo troppo subdolo anche per le sue capacità di previsione.
E poi la testa le diventò leggera e iniziò a ridacchiare.
Chissà come ci era arrivata in una hall di un albergo. Quindi era sul serio un albergo? Che storia.
« Che storia, cazzo...! » ridacchiava sommessamente senza riuscire a trattenersi. La testa se la sentiva ancora leggera, naturalmente, per colpa del gas. Forse anche la droga, la disidratazione e l'inedia facevano la loro parte. Li avevano parcheggiati con le schiene contro uno dei divanetti, seduti per terra ovviamente, sia mai. Se ne stava con la testa un po' poggiata contro la spalla di Kai, sbuffando come di risate trattenute a stento sul nascere.
« Ma ti pare...? Sogno o son Reggie? O sei Reggie...! » stava parlando a voce molto alta, naturalmente, ma magari Reggie non l'avrebbe sentita da quella distanza. Rise di quella sua uscita bislacca da sola, proprio come il peggiore dei comici da stand up, che ride alle sue battute prima che lo facciano gli altri.
« CIAO REGGIE!! » ecco, ora stava proprio urlando. Una vera signora.
Rise di nuovo.
Sembrava nel bel mezzo di un attacco psicotico?
Sì.
Ma ha anche dei difetti.