James Dimitar Mulciber Jr Dmitrij Ramshorn

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +3    
     
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Ghost
    Posts
    2
    Spolliciometro
    +3

    Status
    Offline
    dmitrij
    ramshorn
    1898ghostemokinetic
    NOME & COGNOME
    All'anagrafe James Dimitar Mulciber Jr — ma per chiunque, fatta eccezione per suo padre, è sempre stato solo JD, in alcuni (rari) casi JJ oppure Junior. Non che abbia importanza, oramai; non dopo che quel James Mulciber Jr è morto, e un altro James è risorto al posto suo. Nella sua seconda vita ha scelto di farsi chiamare Dmitrij Ramshorn, un'identità che si porta dietro solo un vago accenno a quelle che erano le origini bulgare di JD; per qualche assurdo, inspiegabile ed infantile motivo, non è riuscito a staccare completamente se stesso da quel legame. Per coloro con cui è più in confidenza, è Dima; le stesse persone, per la maggioranza membri del Syn, è Silver – un gioco di parole tra il colore delle monete (dimes) e il suo nome.

    DATA DI NASCITA
    14 aprile 1989, trentacinque anni.

    SANGUE
    È nato purosangue, ma non ci ha messo molto a diventare, perlomeno agli occhi di suo padre, un traditore del sangue; James Sr non ha mai creduto che suo figlio potesse davvero giurare fedeltà al governo mangiamorte, perché infondo lo conosceva meglio di chiunque altro. Ed, infatti, neppure il reset massivo provocato dall'Oblivion del 1998 è riuscito a cambiare l'indole di un JD destinato a ribellarsi, in ogni forma e maniera, alla propria discendenza. Solo la morte e il PTSD congiunto di quell'evento e dei laboratori, sono infine riusciti a spezzarlo – ma tutte queste cose, James Sr non è mai riuscito a dimostrarle.

    FAMIGLIA
    Portava sulle sue spalle il peso di due cognomi importanti, in Inghilterra e in Bulgaria, quali Mulciber e Rostov.
    Primogenito di James Mulciber Sr (✝ 1962-2011), e Antoinette Thèrese Duchamps (1966), ha una sorella minore, Evelyn (1994), che vive e lavora in Francia, sotto la protezione dello zio materno Thèodore Duchamps.
    E se il ramo oltremanica è quello che ha, da sempre, formato e cullato la mente ambiziosa di Lyney, non si può certamente dire la stessa cosa per il fratello maggiore, in contrasto con - e, per questo motivo, suo malgrado modellato da - quello anglo-bulgaro: una famiglia con non pochi scheletri nell'armadio, quella dei Mulciber, e fiera del suo nome.
    Nedelja Rostova, moglie del defunto Boderick Mulciber, scelse di tornare nella sua madrepatria dopo la morte del marito, intorno alla fine degli anni settanta, e di crescere lì i suoi figli; James ha poi fatto ritorno in Inghilterra per lavoro, e nella capitale inglese scelse di mettere le fondamenta per la sua nuova famiglia.

    ISTRUZIONE
    Durmstrang, per scelta e per necessità di mettere quanta più distanza possibile tra lui e suo padre: ad undici anni, James aveva le idee molto chiare su chi voleva e non voleva essere — ce le aveva avute già prima, quando il mondo post Oblivion non esisteva ancora e famiglie come la sua sceglievano il potere, nella forma e negli ideali del Signore Oscuro, a discapito di tutto il resto. Persino molto piccolo, James l'aveva sempre considerato sbagliato, contro natura; se l'Oblivion non avesse spazzato via tutto, sarebbe diventato un Auror. Ed invece ha dedicato, ciononostante, la sua intera esistenza ad una causa più grande, quella della resistenza.

    RAZZA
    Wizard, con il dono dell'emocinesi. Non gli è piaciuto particolarmente perdere quel pezzo di se stesso che, da sempre, lo aveva caratterizzato; ma ancor meno ha digerito le torture subite dai dottori, in un periodo in cui la scienza dietro la creazione degli special era ancora primitiva e grezza, e qualsiasi mezzo serviva per giustificare un fine più grande. La cosa che lo ha colpito più di tutte - e non in maniera positiva; mai in maniera positiva - è stato l'aver subito quelle sperimentazioni da mani che conosceva, colleghi ribelli che James pensava di poter considerare amici, e che invece non hanno perso neppure un attimo prima di usare il suo corpo martoriato, e ormai ad un respiro dalla morte, per portare avanti i loro studi.

    ALLINEAMENTO
    Cresciuto a pane e ribellione, JD è stato tra i primi (ex) studenti di Durmstrang a rivolgere un bel dito medio alla forte impronta mangiamorte dell'istruzione nordica, per allearsi con la resistenza. Dapprima in un piccolo - e poco organizzato - nucleo tedesco, e poi promettendo cieca lealtà a quella di Barrow, dove ha servito per un paio di anni come spia. Una volta nei laboratori, però, pur avendo scelto di sacrificare la sua vita per non compromettere la propria posizione ribelle, è stato obliviato in quanto ritenuto una minaccia per la resistenza stessa, visto lo scarso autocontrollo di cui ha iniziato a soffrire, a causa del PTSD congiunto di (quasi) morte e torture subite per mano amiche. Ad oggi è neutrale a tutta la questione, avendo giurato fedeltà solo a se stesso e al gruppo di mercenari e assassini a cui si è affiliato, l’Iron Syndacate.

    RUOLO
    Per dimostrare qualcosa a suo padre – in primis, che avesse fottutamente ragione a dubitare di lui – Junior ha scelto di arruolarsi presso la milizia magica subito dopo il diploma, perché quale miglior modo di ribaltare il governo se non facendo dall’interno? È sempre stato un soldato, che fosse nello schieramento tedesco, o in quello bulgaro, o ancora dopo in quello inglese (come Pavor) — James Dimitar Mulciber era nato per combattere, e sapeva che sarebbe morto imbracciando le armi, e lottando per la causa che aveva sposato.
    Post permanenza nei laboratori, invece, privato della sua magia e considerato pericoloso e ricercato per il modo in cui era fuggito dai laboratori, è stato costretto a reinventarsi e a sfruttare le sue capacità e skills in un’altra maniera, diventando un mercenario (sicario) — con una predilezione per i casi ad alto rischio, quelli che richiedono un intervento silenzioso e capace di non lasciare traccia.

    BACCHETTA
    Stupido da parte sua, ma perdere la sua bacchetta gli è dispiaciuto molto; era perfetta per lui, e insieme ne hanno combinate così tante che sentirla, all'improvviso, non rispondere più alla sua magia ha fatto più male del rendersi conto di non avercela più una magia a cui farla rispondere. Era in legno di sicomoro, a quanto pare particolarmente adatto a maghi e streghe con una sempre continua voglia di imparare e, soprattutto, di vivere avventure; un legno assolutamente non pigro, in grado di legarsi solo con coloro con uno spiccato senso dell'avventura e dell'adattamento, e James ci rivedeva quasi se stesso, in quel ramoscello rigido di appena nove centimetri che portava sempre con sé. Ora la conserva su una mensola, in bella mostra, giusto perché adora farsi del male.

    INFORANDOM
    — Mancino.
    — Ha una voglia vicino al gomito sinistro, e una serie di nei che scendono sul fianco, quasi a formare una linea dritta.
    — Varie cicatrici sparse sul corpo, e una moltitudine di tatuaggi, spesso disegni senza un vero senso o significato, fatti solo per il gusto di fali.
    — Parla inglese, francese e bulgaro per via della sua nazionalità; il tedesco e il russo per via della scuola; un po' di cinese per diletto.
    — Ha sempre avuto una certa fascinazione per le armi babbane, persino quando era un mago, e ora che non ha più la magia dalla sua, ne è diventato quasi ossessionato. Nonché un maestro.
    — Ha sempre odia il freddo, come diretta conseguenza di otto anni passati a Durmstrang a gelarsi le chiappe, ed è proprio perché nessuno avrebbe mai pensato di cercarlo nella fottuta e gelida Russia che l’ha scelta come meta dopo esser fuggito dai laboratori.
    — Londra non gli è mai piaciuta come città, ci si è sempre trovato stretto, e dopo esserci tornato a distanza di anni, sostiene ancora la stessa cosa; è pronto a fare le valigie e lasciarla da un momento all’altro.
    — È stato ovviamente preso in giro dai suoi fratelli d’armi in diverse occasioni, ma Dima ama la campagna: è stato uno dei primi ambienti in cui ha vissuto, per questo sente un legame speciale con le ampie distese di verde; ama andare a cavallo e andare a caccia.
    — Odia gli ospedali, frequentati già in passato più di quanto avrebbe voluto; ma post laboratori giura che potrebbe dare fuoco all’intero edificio se qualcuno cercasse anche solo di farlo avvicinare ad una clinica qualsiasi.
    — Ama il Quidditch e ha sempre detestato i Cannoni di Chudley.
    blood is spilt
    while holding keys to the throne;
    born again
    but it's too late to atone.
    No mercy
    from the edge of the blade.
    royal flames will carve a path in chaos, bringing daylight to the night; death is riding into town.

    If you cannot get rid of the family skeleton, you may as well make it dance.
    - George Bernard Shaw







    paint it, black
    rolling stones
    hail to the king
    avenged sevenfold
    uprising
    muse
    smells like teen spirits
    nirvana
    lonely day
    system of a down
    dare escape
    && learn the price to be paid.
    Let the water flow
    with shades of red now
    darling,
    dearest,
    James ha sempre avuto dalla sua parte i bei geni di entrambe le famiglie, che l’hanno aiutato a costruirsi senza problemi un’immagine notevole – per la serie: massima resa, minimo sforzo. Dai Duchamps ha ripreso il metabolismo veloce e i muscoli ben definiti; dai Mulciber, i tratti marcati del viso, un perfetto rimando alle sue origini slave, e i colori autunnali.
    Non è mai stato troppo difficile per lui passare per bello, qualsiasi capigliatura decidesse di sfoggiare: dal taglio corto, quasi militare, a uno più lungo accompagnato da barba folta. L’unica cosa a cui si è sempre opposto – per dignità, di certo non per paura di rovinare la sua chioma, checché ne dicesse la sua carissima amica Marion – è la decolorazione: non ha bisogno di fingersi biondo, quando con la giusta esposizione al sole può raggiungere naturalmente un colore castano tendente al biondo miele, grazie mille. Nessuno tocca le sue ciocche. Quella dei capelli, poi, è una questione particolare: gli era proibito, ai tempi della scuola, farli crescere oltre una certa lunghezza — eppure lui ci ha sempre provato, perché sì; nell’esercito, poi, nemmeno a parlarne. Ha avuto la possibilità di farli crescere come e quanto voleva lui solo durante la permanenza nei laboratori, e pur ricordandogli quegli anni (o forse, proprio per quel motivo), ha deciso di tenerli, finalmente lunghi e liberi. Ovviamente quando è a lavoro li tiene legati, o nascosti sotto cappelli e berretti.
    Mai troppo vanesio, a Junior non è mai interessato troppo apparire — e il suo carattere, comunque, ha sempre distorto, per un motivo o per l’altro, la percezione che gli altri avevano di lui: se appariva bello e dannato per qualcuno, aprendo bocca rischiava di rovinare qualsiasi cosa dicendo esattamente la cosa sbagliata al momento esatto; se, al contrario, qualcuno lo reputava poco affascinante e degno di nota, con i suoi modi provocatori era in grado di far desistere anche la persona più sicura di sé. Il fascino, dopotutto, è una questione che va oltre la mera bellezza esteriore. James, suo malgrado, ha ripreso questo particolare dono dal padre, e ha saputo sempre utilizzarlo pur senza doversi sforzare.
    È molto alto, una caratteristica comune a tutti i membri della sua famiglia, per via delle alte stature di entrambi i genitori, ma il fisico è asciutto grazie alla quasi perenne attività fisica; non ama mangiare in quantità eccessive, cosa che ha aiutato a mantenere un certo stile di vita e un fisico allenato, ma ha il vizio del bere e quello, se possibile, è aumentato negli ultimi anni.
    Come già detto, il viso rimanda molto a quello dei Rostov, il suo lato bulgaro, con zigomi pieni e labbra carnose, al momento contornate da una folta barba che Dima cura con eccessiva ossessione; gli è stato spesso detto che senza sembra un bambino, e non ci tiene a perderla. Il naso diritto è quello di sua madre Antoinette, mentre gli occhi sono esattamente dello stesso colore di James Sr, un bel verde scuro tendente al cioccolato, tratto distintivo dei Mulciber.
    Sebbene non abbia mai suonato alcuno strumento musicale, né pianoforte né violino – nonostante l’insistenza dei genitori, e di nonna Nedelja –, ha delle belle mani caratterizzate da lunghe dita affusolate, alle volte ornate di anelli di metallo che Dima ama portare, per dare al suo look ‘qualcosa in più’.







    dead.
    james dimitar
    mulciber jr.
    ©bulnoriya | taylor kitsch as dmitrij ramshorn
     
    .
0 replies since 15/2/2024, 18:24   84 views
  Share  
.
Top