Everyday I put on my silly little outfits and do my silly little tasks

veena x who? [libera]

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  1. tidal wave
         
     
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    kang haeil (kyle)
    once: tiktok boba
    welcome to your worst nightmare:
    the days are getting dark, you should be scared.
    The death of who we are is right here,
    it's never gonna stop, plug into your new soul, ice cold
    Beh, che dire: Kyle la sua fugace apparizione l'aveva fatta. Un traguardo sociale che non figurava proprio in tutti i giorni del suo (personale) calendario; eppure quella casualissima sera di chissà che mese (letteralmente: non era proprio bravissimo a tenere traccia del tempo, il Kang) aveva permesso ad un altro essere umano di posare gli occhi sulla sua figura e domandarsi se fosse un ologramma, o una persona in carne ed ossa.
    Un dubbio, lasciatemi dire, più che lecito.
    Aveva persino recuperato Hiro, infilando due dita nel cinturino viola del collare per tenerlo fermo, ed era riuscito a non far cadere il drone, né a perderlo, mentre si riappropriava del suo (infame) cagnone. Lo considerava, tutto sommato, un traguardo.
    Non vedeva alcun motivo per cui dovesse rimanere lì, all’interno di un edificio chiaramente utilizzato per affari loschi e strani giri; uno come lui, un Kyle – ma in effetti, anche un ribelle –, faceva meglio a tenersi lontano da posti del genere. Avrebbe finito per ritrovarsi con tutta la colpa addossata, anche quando chiaramente non c’entrava nulla. Estremammente facile incolpare quello asiatico, uguale a centomila altri occhi a mandorla.
    E poi sì, c’era anche il dettaglio che lo spingeva a credere di avere un’altissima possibilità di fare la stessa fine del tizio legato alla sedia, se solo avesse deciso (per sbaglio) di intrattenersi anche solo un istante di più. Per sua fortuna, Kyle sbagliava molto di rado; e inoltre, conosceva già le priorità.
    (A scanso di equivoci: erano il drone, e il tentativo di ridurre al minimo il margine di errore e di residuo magico lasciato dalla sua smaterializzazione, non le condizioni psico-fisiche dell'uomo legato. Creatura estremamente egoista, il Kang.)
    Perciò sì: senza nemmeno riservare al povero malcapitato e alla sua aguzzina uno sguardo di più, Kyle girò i tacchi con tutta la calma del mondo e strattonò appena Hiro per invitarlo a seguire il suo esempio, come se qualche istante prima avesse interrotto una conversazione tra due amici di vecchia data che prendevano un caffé da Wizbucks e non un possibile crimine con annesso altamente probabile omicidio. Che, insomma, di quei tempi erano decisamente meno rari dei primi incontri, c’era da dirlo.
    Ad Inferius, poi, erano l’ordine del giorno!
    Il Kang aveva imparato da un pezzo a non farsi domande: raramente le risposte gli (interessavano) piacevano.
    Purtroppo, non ricordava molto spesso che la sua filosofia del “vivi e lascia vivere non ti immischiare in affari non tuoi” non veniva rispettata proprio da tutti; e anche che, di base, alle persone non piaceva essere interrotti nel bel mezzo dei propri lavori. Nemmeno se per errore.
    (In realtà, in quell’ultima ottica poteva rispecchiarsi, e ritrovare perfettamente se stesso. Ma cosa avrebbe detto di lui, il fatto che riuscisse ad empatizzare con letteralmente nessuno, ma poi si ritrovava nei panni di una psicopatica?)
    Un'altra verità: il pensiero che la tipa potesse decidere di inseguirlo non era stato nemmeno tra i primi dieci nella sua mente, perché, onestamente? Credeva di aver fatto trasparire un messaggio abbastanza chiaro su quanto tutto quello che succedeva lì dentro poco gli interessasse.
    E invece, a quanto pareva, non era stato poi così chiaro.
    Prima che potesse raggiungere la porta sgangherata, si sentì afferrare per una spalla e – mannaggia, virgola. Ma perché succedeva sempre a lui?
    «Fraterno amico mio, ti pare che posso permettermi di lasciarti scappare così?»
    Con movimenti lenti e, francamente, esasperati, Kyle abbassò lo sguardo sulla mano che la sconosciuta aveva posato sulla sua spalla — gASP, senza chiedere il suo permesso! Doveva essere un vizio, quello. Non costava letteralmente nulla farlo, perché nessuno degli occidentali sembrava aver appreso quel minuscolo ma importante dettaglio essenziale che mandava avanti le regole non scritte del quieto vivere?
    Qualcosa era andato storto durante il processo evolutivo, era chiaro; l’educazione non sembrava essersi arrischiata a percorrere al senso contrario la via della seta.
    Si prese un attimo di tempo per tenere le iridi scure sulla mano sconosciuta, riservando tutto il fastidio e il disappunto che il suo viso privo di esperienza nell'esprimere emozioni potesse convogliare, e poi le portò sul viso di lei, con una calma che non avrebbe dovuto aver modo di esistere, in una situazione simile, ma trattandosi di Kyle era quantomeno… normale.
    «Le chiederei, per cortesia, di rimuovere la sua mano, signorina.» cortese, sempre e comunque. E a un paio di spanne (sopra.) lontano dagli altri, perché guai a lasciarsi andare quel tanto che bastava a far avvicinare qualcuno. «Deve avermi scambiato con qualcun altro di sua conoscenza,» succedeva davvero fin troppo spesso; e pensare che, per gli standard coreani, avesse persino dei tratti poco comuni! «non mi pare di conoscerla,» figurarsi poi essere amici fraterni. Ma chi era? Batté le palpebre due o tre volte, in attesa di essere liberato dalla presa (e, nel caso in cui ci fossero voluti più dei tre secondi che era disposto a concedere, si sarebbe scrollato via la mano — pur sempre con educazione, eh!), poi parlò ancora, piano e scandendo le parole in un accento quasi perfetto, perché erano poche le cose in cui Kyle non riuscisse alla perfezione. «Inoltre, non stavo scappando un termine vile, e vigliacco!, «stavo semplice proseguendo con la mia serata, lasciandole la possibilità di fare altrettanto.» che, tradotto, veniva più o meno così: lasciami tornare a giocare con i miei robot, e tu torna a spezzare ossa, a nessuno interessa abbastanza dell'attività dell'altro per pestarci i piedi a vicenda.
    Ma non lo disse.
    Era Kyle!
    17.03.1998
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3 replies since 25/1/2024, 23:55   98 views
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