leonard vaughan

leonard a sentire sua madre, il nome Leonard se l'è guadagnato in onore di Leonardo Da Vinci. una storiella, sempre la stessa, che Martha racconta a chiunque sia disposto ad ascoltarla — e spesso anche nel caso contrario: dopo aver spaccato le palle all'intero vicinato quando è nato Raphael, il fratello maggiore, la donna non ha saputo resistere all'idea di concedere un bis non richiesto. Raffaello e Leonardo, due incredibili artisti del nostro tempo, sì, certo. e il PD? crescendo, come per molte delle cose che i suoi genitori hanno cercato di inculcargli a forza nella testa, Leo si è creato una versione alternativa di quella leggenda metropolitana, decisamente più interessante — perché, dai, era palese che la vera ispirazione fosse arrivata dalle tartarughe ninja. sua madre può negare quanto vuole, but that's a fact: l'idea di aver rischiato la giocata schivando ben due proiettili (Donatello? Michelangelo? eddai.) lo fa tutt'ora rabbrividire da capo a piedi.
[inutile dire che raph ci ha creduto perché è un boccalone] vaughan "deriva dalle parole gallesi fychan, vychan, e bychan che significano piccolo" — cit. sapete cosa? noi la battuta sulle dimensioni del pene non la facciamo. insomma, c'è chi deve mettere le mani avanti perché ha la coda di paglia e chi non ha bisogno di parlare dei propri attributi in quanto sicuro di sé. ciao bro ti si vuole bene comunque. pare che abbiano anche un motto di famiglia, ma leonard si è sempre rifiutato di approfondire: più un atto di mera ribellione adolescenziale che una mancanza di interesse. e poi c'era già raphael a farsi portavoce di tutte quelle stronzate sui loro antenati, uno bastava e avanzava. (cory) eh, mannaggia la puttana.
da dove cominciare. non comincio.
no, ok, devo. [sospiro][bestemmia].
è che a volte ci si sveglia da un coma indotto, dopo essere stati incastrati in una realtà fittizia come neo in matrix, no? e la prima cosa, nitida e calda, che ti rimane addosso è un nome. tra tutto — dolore, confusione, smarrimento. un fottuto nome che non è il tuo, ma è anche l'unico al quale ti senti di dover rispondere; al quale vuoi rispondere. non gli appartiene, cory, eppure è quanto di più vicino al se stesso che Leonard conosce. e se lo tiene stretto, assaporandone il suono, non un segreto ma qualcosa di suo, e suo soltanto.

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ora. possiamo dire quantomeno che rob, la quale ha deciso di parlare in terza persona in un vano sforzo dissociativo, avesse mantenuto fede alla sua iniziale volontà — per essere figo, Leonard è figo. come spesso accade, da bambino non era poi così bellino: si è sviluppato in altezza tutto d'un colpo quando aveva dodici anni, e per almeno un paio si è trascinato in giro come uno slander man qualunque con le sue braccia troppo lunghe e le gambette tutte ossa e nervi tesi. ha trovato un equilibrio approdando nel terribile periodo dell'adolescenza; gli allenamenti di quidditch hanno aiutato il lavoro di madre natura, aggiungendo all'altezza - rimasta poi nella media: un metro e ottantacinque, centimetro più centimetro meno - anche una discreta massa muscolare. più scattante che forte, incredibilmente leggero e rapido nei movimenti.
ma veniamo al tasto dolente.
il motivo per cui tanti legami di amicizia hanno rischiato di essere spezzati.
il +4 dell'aspetto fisico: i capelli. i think I've seen this film before — è chiaramente castano.
no ma cosa dici guarda che è biondo.
semmai castano chiaro.
Alessia ma ci vedi, è biondo!!!
Wikipedia dice castano quindi è castano! 1! 1
(and I still don't know the ending)
per quieto vivere e licenza poetica, diremo che Leonard è inesorabilmente biondo [cenere cit.], sfumatura che si accorda in perfetta armonia con il suo io più profondo, e giustifica in parte un'infinita lista di scelte discutibili. si schiarisce d'estate come tutte le persone normali, e c'è anche da dire che di tempo sotto il sole Leo ne ha passato parecchio: quando nasci in quel del Texas o ti adatti o muori, e la genetica lo ha dotato della stessa pelle magica di sua madre — un sottotono caldo e sano d'inverno, leggermente ambrato d'estate. non si è mai scottato in vita sua, suscitando l'invidia di molte persone (rob); il massimo che il sole può fargli è risaltare la spruzzata di lentiggini sul naso e le guance: con gli anni sono andate schiarendosi, ma da vicino si notano ancora. questo è il momento giusto per dire che ha anche dei difetti, altrimenti poi sembra che chi scrive sia di parte. finché non gli sono spuntati i primi peli biondi sul viso, teen!Leonard ha sempre avuto un po questa faccetta da pirla — una verità detta con affetto. tra l'altro it runs in the family, perché se guardate Raphael sbarbato fa esattamente lo stesso effetto: parte un'intensa, irrefrenabile voglia di prenderli a schiaffi. non che con la barba questa tentazione si provi meno, attenzione; è che ti soffermi a pensare a quanto sono gnocchi e un po i sentimenti si bilanciano da soli.


(fucking ariete come mio padre. non elaboro)
dal Vangelo secondo MarieClaire.it
Leali e impulsivi, testardi e passionali: sulla sincerità di un Ariete si può fare affidamento.

Psicologicamente l’Ariete è estroverso, proiettato verso l’esterno, aperto ed intuitivo. Si fa guidare dalle proprie emozioni, dal proprio istinto

Per sentirsi vivo ha bisogno di stimoli costanti e … di ostacoli da superare.
Dinamico e attivo, è anche molto focoso ed impulsivo. Spesso decide senza riflettere, sottovalutando le conseguenze delle proprie azioni, cosa che spesso lo mette nei guai!

In genere l’Ariete (salvo particolari configurazioni astrali) tende ad essere molto schietto e leale, e a manifestare i propri pensieri e sentimenti senza infingimenti.

Il suo Tallone d’Achille, invece, consiste nella difficoltà a strutturare le proprie azioni nel medio/lungo termine, a cui si accompagna, spesso, una poca tolleranza alla frustrazione.

Dispone di un’intelligenza intuitiva e può essere soggetto a veri e propri lampi di genio, ma può mancare di approfondimento.

L’Ariete ama arrivare dritto al punto e detesta perdere tempo, soprattutto se ha già capito qual è il problema. In genere riesce a capire cosa fare intuitivamente, senza dover ricorrere a un eccesso di ragionamento.

Creativo e geniale, ha una tendenza a realizzare le proprie idee precipitosamente, spesso mancando di pianificazione e organizzazione.

Emotivamente caldo, intenso, passionale, l’Ariete manifesta le sue emozioni con grande impeto e ardore, a volte in modo eccessivo.

Soggetto a colpi di testa e ai colpi di fulmine non conosce le mezze misure e quando gli piace una persona si lascia guidare dalle pulsioni e dalle intuizioni piuttosto che da considerazioni razionali.

Sia nell’uomo che nella donna i sentimenti tiepidi e pazienti sono del tutto estranei; quando scatta la scintilla partono immediatamente all’attacco
Un altro aspetto di cui bisogna tenere conto è che l’Ariete non ama gli obblighi e le costrizioni, ama spiccare e comandare

Uno dei temi della vita di un Ariete riguarda lo scontro con l’autorità che si potrebbe manifestare o con un atteggiamento di ribellione e di contestazione oppure con un comportamento succube, quando cioè non si crede in sé stessi e ci si arrende in partenza.

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— animagus, djjdjdjd sjdjdj
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