aren't you tired of always be mad at the world?

ft. murphy

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  1. zeeth.
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    «caspita, come passa il tempo quando ci si diverte»
    Il tono sarcastico della stalker scivolò addosso al Baker che, seduto in maniera scomposta sulla sedia libera di fronte a lei, la osservava con lo sguardo più vuoto possibile, valutando dentro di sé quanto fosse furbo da parte sua trovare un modo per sbarazzarsi anche di quel problema che si era verificato.
    La risposta era: poco.
    E tutto perché non si era fatto i cazzi suoi quando avrebbe dovuto; ma cosa gli era saltato in mente?! Perchè mai aveva pensato che agire fosse la soluzione? Anche vero che in quel momento tutto aveva fatto tranne che pensare — ma non era comunque una motivazione sufficientemente valida per giustificare il suo coinvolgimento in quella storia. Non portava mai nulla di buono.
    Non disse nulla in risposta alla sconosciuta, ma si limitò a sciogliere le braccia per versarsi un altro generoso goccio di whiskey, mandandolo giù alla velocità della luce.
    «per rispondere alla tua domanda— curiosità.» Aveva un concetto molto strano di “curiosità”, quella lì. «voglio dire, come ti ho visto io poteva vederti chiunque altro. eppure sei intervenuto comunque»
    Già: eppure era intervenuto comunque.
    Aveva come la sensazione che quello sbaglio l’avrebbe definito per il resto dei suoi giorni — che, comunque, contando le sue tendenze autodistruttive, non erano molti; poteva considerarlo il lato positivo?
    Ancora una volta, non rispose: cos’aveva da dire? Qualsiasi cosa detta avrebbe confermato le parole dell’altra, e condannato definitivamente Bash. Probabilmente la soluzione più furba era gaslightare l’altra e convincerla non fosse stato lui, quello sulla scena del crimine.
    Alle brutte, avrebbe fatto ricordo al suo potere che, per quanto generalmente ignorato dal Baker, tornava innegabilmente utili in situazioni come quella.
    Per ora, comunque, non lo avrebbe fatto: voleva vedere fin dove si sarebbe spinta la ragazza, e valutare i danni limitandosi alla sua versione dei fatti.
    «potevi scappare, e non l'hai fatto. di questi tempi è più facile che la gente si faccia gli affari propri, piuttosto che rischiare»
    «mi domando come mai.» nelle sue parole sarcastiche, non c’era alcun accenno di colore o emozione. Era vero quello che lei diceva, che la società era diventata incredibilmente più egoista negli ultimi decenni – forse lo era sempre stata –, e non aveva senso contraddirla.
    Né spiegare il perché del suo intervento, e del suo coinvolgimento. Francamente, non erano affari suoi.
    E Bash sapeva a malapena dare una risposta a sé stesso, figuriamoci fornire scuse e spiegazioni ad una perfetta sconosciuta che, per quanto ne sapeva lui, poteva lavorare con il ministero ed essere lì per arrestarlo o interrogarlo in maniera non ufficiale.
    «volevo chiederti cosa ti avesse spinto, ma forse non lo sai nemmeno tu»
    A quel punto, le iridi giada divennero due schegge appena visibili oltre le palpebre serrate, lame taglienti rivolte a quella persona che presupponeva di sapere tutto di lui, quando in realtà non sapeva prorpio un cazzo.
    (Eppure ci aveva preso su tutta la linea.)
    Si mise più dritto, i gomiti puntati sulle ginocchia e il mento poggiato sul dorso delle mani unite. «temo tu mi abbia scambiato per qualcun altro.» disse lentamente, offrendole la possibilità di rimangiarsi quanto detto e togliersi dai coglioni: non aveva davvero tempo per gestire anche lei. «se questo è il modo in cui il ministero da la caccia ai sovversivi,» aggiunse, indicandola appena con un cenno del viso impassibile, «mandando persone ad accusare innocenti civili, non mi sorprende che le cose vadano a rotoli.» Avrebbe dovuto fare più attenzione, parlare con meno irriverenza e stando più attento alle parole usate, alle provocazioni fatte, perché il ministero dava davvero la caccia agli innocenti, marchiandoli come colpevoli, pur di girare l’opinione pubblica a suo favore: moltissime persone erano state falsamente accusate e torturate, senza un vero – e giusto – processo per definire i capi d’accusa; altri erano semplicemente spariti nel nulla di punto in bianco.
    Era il modus operandi del ministero della magia; come poteva essere sicuro che non lo avrebbero fatto anche con lui?
    (Non poteva, e quello rendeva tutto più interessante.)
    when I go to sleep at night
    eight legged dreams arise,
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    Stuck in a web of lies,
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