Fight Like A Girl

selena ft. ash (#furbydado) | @palestra

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    selena vitalyevna volkovaspecial muggle
    Normalmente, tornare a fare allenamento a così breve distanza dalla fine di un ricovero non sarebbe stata una grande idea. Questo, perlomeno, fuori dall'ottica dell'esistenza di ospedali magici, pozioni miracolosi e incantesimi curativi. Ma dato che Styx era reduce da una Guerra Magica e non da una banalissima guerra babbana, era praticamente come nuova, forse stava persino un po' meglio di prima, e non si era fatta grandi problemi a tornare al suo solito regime di allenamento.

    Per quanto avesse scelto di preservare la sua originale quanto triviale professione di modella, era oramai diverso tempo che aveva perso quella certa impostazione mentale che l'avrebbe portata a seguire un regime di allenamento solo per preservarsi esteticamente. Il fisico naturalmente filiforme nascondeva ad oggi una fisicità fibrosa e inaspettatamente solida, la stessa che doveva averla coadiuvata in quelle difficili settimane sul campo di battaglia da cui fortunatamente era uscita viva.
    Non stava tuttavia occupando la mente con quei pensieri, mentre maltrattava il sacco da boxe. Non stava pensando affatto, in realtà: la concentrazione assoluta che investiva nelle sessioni di allenamento era tale da svuotarla di qualunque riflessione profonda o preoccupazione di sorta, il che era fondamentale per il suo rendimento ma le offriva anche una gradevole parentesi di pace mentale.
    Forse era anche la violenza in sé a farle quel tipo di effetto. O, comunque, non ricordava di aver attraversato momenti di ansia o apprensione nelle settimane precedenti, quando non c'erano sacchi da boxe da maltrattare ma persone vere da trasformare in cadaveri. Certo, era profondamente diverso dover uccidere davvero, per sopravvivere, non rilassante come una routine in palestra, ma il sollievo di rendersi conto di essere sopravvissuti un altro minuto o un altro giorno era un qualcosa che la vita civile non avrebbe mai saputo restituirle.
    Una fortuna, da una parte.
    Dall'altra, aveva l'impressione che non fosse davvero finita.
    Che niente sarebbe stato più come prima.

    Le braccia magre ricaddero mollemente lungo il corpo, mentre la schiena e la postura si adeguavano alla sua necessità di riprendere fiato.
    Sollevò appena il mento, le labbra semidischiuse e il sudore che le imperlava la fronte, le braccia e la schiena sotto il reggiseno sportivo.
    Si era impegnata fino a quel momento, quindi forse poteva concedersi una pausa.
    Distaccò il velcro dei guantoni uno alla volta, allontanandosi fino alla superficie poco distante dove aveva lasciato il cellulare e la borraccia. Quest'ultima, più interessante del primo, venne aperta per permetterle di bere un sorso o due.
    Era indecisa.
    Indecisa se avesse passato un numero di ore sufficienti lì e se fosse il momento di fare la doccia, levare le tende e magari andare a mettere qualcosa sotto ai denti in uno dei posti nei pressi della palestra in cui si fermava di solito per fare colazione o uno spuntino, a seconda del momento della giornata.
    Oppure poteva rimanere lì e stancarsi un altro po'.
    Non pensare al fatto che non aveva ancora voluto ritargliarsi del tempo per contattare la sua famiglia, capire se fossero vivi o meno. Una mancanza di interesse improvvisa per i suoi cari che la affliggeva da quando era tornata da quel Laboratorio, diversa, e che non sapeva ancora spiegarsi chiaramente.
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    Difficile dire cosa Asher Ketchum pensasse della Guerra di Primavera, perchè difficile era che Asher Ketchum pensasse e basta. Di base, quando le cose succedevano, l'americano non stava a elaborarle troppo a lungo (essere un idiota era parte del suo fascino), e di certo non lo faceva quando non lo toccavano affatto. Il governo era ora filo special? Ok, cool, era un bene, no? Cam, Lucas, Christ, James-... i suoi amici di una vita erano tutti special (anche se, ai tempi di Bodie, quel termine non lo conoscevano ancora), ed era felice non sarebbero più stati guardati male solo perchè non sapevano usare la bacchetta (l'impotenza colpisce un ragazzo su sette non era mica uno scherzo!!). I babbani erano a conoscenza del mondo magico? Meglio! Gli affari al G Spot - la sua fattoria - sarebbero solo aumentati, permettendo ai senza-magia di fare il tour completo e assistere, oltre al cow wash, anche al giro rodeo sulle creature magiche. Aveva passato tutta la vita in un borgo per la maggior parte abitato da babbani, l'importante era essere buoni cristiani, la magia veniva dopo.
    Gente era morta?
    - Beh.
    Ok. Questo era un po' più doloroso ma da qualche parte del mondo una guerra c'era sempre, la gente moriva di continuo.
    Suo fratello Claudius non si era più fatto sentire dopo un enigmatico messaggio? Andava... andava bene... non doveva ricamarci troppo, il mago aveva sempre ignorato Ash, GJ e Vel, probabilmente non c'era niente di cui preoccuparsi. Prima o poi Claudius li avrebbe cercati, e sarebbe andato tutto a posto.
    Insomma: Ash stava una favola. Aveva pregato, lavorato. Gli erano mancati i fratellini, al sicuro a Hogwarts, ma poichè la sua fattoria ne era uscita al sicuro, e nessuno dei suoi amici stretti era morto... era tranquillo. Pensare alla politica era per i comunisti e i nerd; lavorare, allenarsi, sudare e guadagnarsi da vivere (dis)onestamente, quello era davvero importante, e quello che doveva fare per finire in paradiso!!1 La vita aveva alti e bassi, e si chiamavano squat.
    Non stupirà nessuno, quindi, che appena le attività a Quo Vadis riaprirono a pieno regime, Ash avesse rinnovato l'iscrizione in palestra - ed eccolo lì!! A camminare fra gli attrezzi, sudato, provato dagli esercizi, ma con un sorriso in volto. Afferrò l'asciugamano per metterselo a spalle, la propria borraccia perchè bere era importante, e sorrise alla giovane donna al suo fianco.
    E fischiò
    «Ti ho visto allenarti prima, frà» pollice alzato «da paura. Da dove vengo, non molte ragazze verrebbero in palestra a fare esercizi simili. tanta stima» fece attenzione a non aggiungere altro (tipo che da dove veniva non c'erano le palestre - perchè dai, sollevamento mucche o tiro al lazo contavano - o altri commenti che sarebbero potuti suonare maschilisti) perchè era pur sempre arrivato nel ventunesimo secolo da quattro anni; certe cose aveva imparato a tenersele per sè, e stava cercando sinceramente ad adattarsi a quel futuro assurdo, ormai che si era arreso all'idea che non sarebbe mai più tornato alla sua bodie e al 1923. «come dice gesù nel capitolo otto versetto quattro: più sono grossi e duri, meglio è!» i muscoli, ovviamente, e per dimostrare la cosa piegò il braccio mostrando il bicipite.
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    selena vitalyevna volkovaspecial muggle
    Non c'era davvero da stupirsi che non ci fosse una cellula cerebrale funzionante atta a riflessioni profonde sul contesto socio-politico attuale... in una palestra. Le questioni serie da statisti non trovavano il minimo spazio, come era giusto che fosse, in quella che era una se non la zona franca per eccellenza per la coltivazione di romantiche amicizie virili fondate sui complimenti per il tono muscolare e consigli solidali sui migliori marchi di cibo proteico in commercio.

    Il fischio che arrivò, dunque, lo registrò come qualcosa di più ammirato che altro la nostra Styx, la cui mente fondamentalmente logica impediva fraintendimenti frivoli come il ritenere che chiunque l'approcciasse potesse avere interessi poco nobili, un dubbio che era effettivamente infondato.
    Si girò, la giovane donna, sorridendo appena istintivamente nel registrare quel primo approccio di poche parole e il pollice alzato. Questo, le venne da pensare, doveva essere il segnale dall'universo per spingerla a concludere quella mattinata in palestra in termini meno pericolosi per l'integrità strutturale del sacco da boxe.
    « Ah io... grazie. » a dispetto di quel dubbio che trapelava dalla sua risposta, il sorriso carino e la mano che si era sollevata ad alzare un pollice in direzione altrui tradivano comunque una generale inclinazione d'animo positiva verso l'approccio di Asher. L'accento est-europeo improntava il suo inglese quel tanto che bastava da lasciar intendere che, pur se immune al compiere grossolani errori di grammatica o avere vuoti di lessico, fosse per l'appunto una persona di nazionalità non inglese, ergo forse anche poco abituata alle maniere espansive del californiano. Si poteva però dire che si stesse impegnando ad accoglierle al meglio delle sue possibilità, no? Ci mise poi appena cinque secondi per registrare la frase altrui e capirne la direzione e il senso, finendo per boccheggiare un silenzioso "ahhhhh!", di quelli che sfuggono quando si afferra effettivamente il significato di una frase più intuibile di quel che si sarebbe potuto pensare, per poi abbozzare un sorriso giusto per non mancare di rispetto al suo sfoggio umoristico.

    « Non sono proprio un'appassionata di palestra comunque, cerco solo di tenermi in forma. » puntualizzò, tanto per incalzare uno straccio di conversazione, facendo immediatamente capire che no, non era minimamente capace di sintonizzarsi sul registro di conversazione giocoso dell'americano. « Ti offendi se ti chiedo se sei... » un mago? Uno Special come lei? Un mero Babbano come la fu-Selena? Un vegano? « ... un personal trainer? » ecco, no, come detto, la palestra era un roseo paradiso di elettroencefalogramma piatto dove le domande serie e fondamentali erano ben altre.
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    asher ketchumfrom bodie, california, 1919
    «Ah io... grazie»
    Ammiccò in risposta, Ash, un muto "non c'è di che!" mentre si appuntava mentalmente che anche quel giorno, la sua buona azione per rendere il posto un mondo migliore l'aveva fatta. Complimentare i suoi bro di palestra? Check!! Come aveva detto un grande poeta di quel secolo: se ni’ mondo esistesse un po’ di bene e ognun si considerasse suo fratello, ci sarebbe meno pensieri e meno pene e il mondo ne sarebbe assai più bello ("Bravo bravo, noi condividiamo. Ma ora siamo davanti alla Corte d'Assise e lei è imputato di sedici omicidi" cit). A che serviva essere geloso dei muscoli delle altre persone, quando si poteva essere fighi insieme!!!
    «Non sono proprio un'appassionata di palestra comunque, cerco solo di tenermi in forma»
    «Lo facciamo tutti» Ash aveva registrato l'accento particolare della ragazza, ma per il momento tenne questa nota da parte. Aveva imparato che dare del comunista alla gente solo perchè veniva dall'Europa dell'Est, era considerato scortese in quel secolo. Niente roghi ai crucchi e ai rossi infami. «ma poi diventa più facile, eh! Ti ci appassioni, e non puoi più farne a meno» diciamo che lui non comprendeva tanto come una persona potesse non amare fare sforzo fisico (come facevano a liberare la testa, se non attraverso il sudore e la stanchezza data dal sollevare pesi e company??), ma era stato in palestra quel tanto per notare che all'inizio era difficile per molti abituarcisi - ma che se resistevano abbastanza a lungo, allenarsi diventava poi essenziale.
    «Ti offendi se ti chiedo se sei... un personal trainer?»
    E qui, signori, il cuore di Ash si riempì d'orgoglio (e il suo petto d'aria come un gallo cedrone qualsiasi)
    Lui?? UN PERSONAL TRAINER?????? «offendermi? Che dici, fra', anzi grazie del complimento fotonico!!!» Da Ash Ketchum pokemon trainer a Asher Ketchum personal trainer, il passo era breve (e il bodiotto era pure dislessico quindi secondo me lo scrive pure uguale).
    Agitò una mano in aria. «Ma no, vengo qua solo per allenarmi in compagnia. Lavoro poco fuori città» indicò col pollice verso un muro, direzione verso la quale, a sua detta, c'era la fattoria. «ho una fattoria interattiva. G Spot, mai sentita?» Narratore: no, perchè mai Styx avrebbe dovuto averla sentita nominare. Ma Ash era così fiero della sua piccola cascina, che era difficile non dare per scontato che tutti, a Londra, la conoscessero e amassero; e se non l'avevano mai sentita nominare, ne parlava lo stesso perchè era il momento giusto per citarla e farla conoscere. «Il martedì e il giovedì facciamo sessioni di allenamento aperte nei nostri spazi» di nuovo, flettè i muscoli «Ma questi cattivoni hanno bisogno di molta più manutenzione, quindi vengo anche in palestra» (così poteva guardare ragazzi sudati che ansimavano MA NOT IN A GAY WAY!! SOLO PER AMMIRARLI IN QUANTO CREATURE DI DIO E PRENDERE ISPIRAZIONE)
    Le diede una pacca sulla spalla con fare bonaccione, continuando a sorridere. «Dovresti passare! Allenarsi all'aria aperta è divertente»
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    scusami sto cercando di capire se mi piace il cambio pv o no quindi ho provato nuove gif .
     
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    selena vitalyevna volkovaspecial muggle
    Forse era l'aria da simpatico jock da teen movie americano degli anni ottanta, forse semplicemente quelle maniere disinvolte ed espansive, ma non aveva troppa difficoltà a sentirsi pienamente a suo agio in presenza del Ketchum, nonostante quello che le differenze di apparenze fra loro avrebbero potuto forse suggerire.
    Più perché lei era bianchiccia come un cadavere e dall'aria esile e fragilina che per qualcosa che non andasse in Ash, una persona che sembrava perfettamente normale in realtà anche solo per contrasto, ma passiamo avanti.
    « Ah sì, è divertente comunque...! » commentò alle giuste osservazioni del Ketchum. « Ormai faccio esercizio anche di mattina presto, così ho più energie per tutta la giornata. » sembrava un infomercial per pubblicizzare la palestra? Sembrava un infomercial per pubblicizzare la palestra. Ma insomma, i discorsi sull'allenamento fisico erano proprio un'occasione per spegnere il cervello e snocciolare ovvietà su cui essere tutti amorevolmente d'accordo. Masking intensifies.

    Sorrise divertita e sollevata alla reazione estremamente positiva di Asher sull'essere scambiato per un PT. Aveva comunque sbagliato, ma il fatto che fosse tramutato in un complimento così in fretta per la mente del Ketchum era un'ottima cosa per lei, che apprezzava di riuscire ad entrare facilmente nelle grazie del prossimo suo.
    « Ah okay...! » fece un cenno di assenso alla sua precisazione, prestandosi poi ad ascoltare il resto della sua spiegazione. « Ah no, scusa, in realtà mi sono trasferita in Inghilterra da poco e non conosco niente... cos'è una fattoria interattiva? » sembrava qualcosa di interessante perlomeno, quindi valeva la pena chiedere. Sembrava aver sorvolato sul nome caratteristico dell'attività, non era chiaro se per ignoranza o perché trovasse la questione irrilevante.
    Quello che trovò molto rilevante fu invece la parte sulle sessioni di allenamento. Schiuse un po' la bocca con aria più interessata, seguendo molto attentamente il discorso.
    « Oh, mi piacerebbe passare, sembra molto interessante... hai un biglietto da visita? O qualcosa del genere. Per sapere l'indirizzo, dico. » abituata com'era alle salubri attività all'aria aperta sin da bambina, la prospettiva di fare allenamento fuori anziché sempre solo fra quattro mura artificialmente ventilate non poteva che attirare la sua attenzione. « Comunque hai un bellissimo fisico, complimenti, ecco. » in calce, si ricordò anche di contraccambiare il complimento in pieno stile gymbro, molto protocollare.
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    asher ketchumfrom bodie, california, 1919
    Una conversazione amichevole e wholesome fra Asher Ketchum e Selena 'Styx' Volkova non era nel mio bingo 2023, ma damn, guardate che carini! La bro(gym)tp che non sapevo di volere.
    Ash battè entusiasta le mani fra di loro quando la bionda accennò agli allenamenti mattutini, indicandola poi con due finger guns. «Esattamente! C'è chi fa il Tommaso con questa sacrosanta verità ma broooooo provare per credere! Gli esercizi al mattino rendono tutta la giornata worth living!» Neanche si accorse che Selena aveva spento il cervello nel dirlo - ovviamente. Per lui era vero! E persino per Arianna, nonostante quest'ultima non fosse manco in grado di spostarsi dal letto al tavolo della colazione il mattino senza maledire il Signore di non averla creata serpente e di poter strisciare fino alla cucina. «Qualche addominale, una corsetta fast, e sei pronto a conquistare il mondo»
    «Ah no, scusa, in realtà mi sono trasferita in Inghilterra da poco e non conosco niente... cos'è una fattoria interattiva?»
    «Da dove vieni?» gli accenti non erano mai stati il suo forte. Aggiunse, con fare cospiratore: «Io sono californiano» della serie: se vuoi parlare male delle colonie, fa pure, manco io sono del posto (anche se ormai viveva a Londra da *deep breath* cinque anni. Mi pare ieri, aiuto).
    Si grattò il mento, cercando le parole giuste per descrivere il G Spot. «Interattiva vuol dire... cè, tipo "interamente attiva"» (no) aggrottò le sopracciglia. «si imparano cose sugli animali. I bambini - ma anche gli adulti! - possono venire e guardare come si fa il formaggio, come si accudisce un vitellino, come dar a mangiare agli animali, come si lava una mucca, come avere un corpo da paura come Gesù...» E arianna si è resa conto ora di aver scritto interattiva invece di didattica, probabilmente in più post, ma sai cosa ise? Ora è canon anche Ash confonda le due parole. Dai è straniero poverino (????) «Dove vivevo prima, tutti sapevano queste cose, ma qui a Londra c'è un sacco di gente che non ha neanche mai visto dal vivo una capra» ridacchiò, guardandola con complicità. Ci poteva credere??? ASSURDO!!
    «Oh, mi piacerebbe passare, sembra molto interessante... hai un biglietto da visita? O qualcosa del genere. Per sapere l'indirizzo, dico»
    «Uh, no, ma-» si voltò verso il proprio borsone, frugando per un po' fino a tirare fuori un pacchetto di biscotti. Sembravano caserecci, ma l'etichetta era carina (con un disegno di una mucca) e c'era, soprattutto, l'indirizzo della fattoria. Il G-Spot aveva qualche... problema economico, ultimamente, e Ash stava cercando nuovi metodi per fare soldi extra. «Poi mi fai sapere se ti sono piaciuti. Sono proteici!»
    -
    «Comunque hai un bellissimo fisico, complimenti, ecco»
    Di nuovo, si gonfiò tutto d'orgoglio.
    «BRO GRAZIE! Tutto allenamento, eh!!» Già che aveva il borsone aperto, prese una lente d'ingrandimento e, dopo essersi tirato su la maglietta per mostrare addominali e pettorali, la passò sopra di essi, invitando Selena a guardare attraverso. «Questa lente mostra com'erano i miei muscoli prima e guarda!! cioè assurdo!! Si possono vedere i miglioramenti a vista d'occhio da un giorno all'altro!!»
    Non si notava assolutamente la differenza, ma contento lui.
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    CITAZIONE
    4) Una lente di ingrandimento magica che permette di vedere lo storico dell’oggetto/persona in esame. Essendo una lente molto piccola, offre solo scorci e dettagli di quello che è stato, e non può mostrare il passato di una persona o di un oggetto, solo i cambiamenti nella loro forma fisica (es: una scritta cancellata su un foglio ora bianco, o un braccialetto al polso di chi ne ha sempre portato uno, ed ora l’ha perso). Non si può impostare il periodo di tempo: lo sceglie la lente da sè in maniera del tutto randomica.
     
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5 replies since 6/6/2023, 13:50   177 views
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