everybody wants to rule the world

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    barrow skylinski
    On a steady diet of soda pop and Ritalin
    No one ever died for my sins in hell
    As far as I can tell
    'Least the ones I got away with

    «ams?» gli era sembrato quasi facile, così.
    senza quei suoi occhi chiari a scavargli dentro.
    senza una voce che potesse interromperlo, sussurrare qualcosa di sbagliato, toccare tasti dai quali era meglio rimanere alla larga.
    «ci rimandano a casa, domani. beh, più o meno» non era stata una risata, quella a risalirgli dalla gola; più un dolore al petto che cercava il suo sfogo e trovava solo quello: su per la trachea, a solleticare la lingua, piegare le labbra. con il telefono stretto tra l'orecchio e la spalla, la mancina occupata a sostenere l'ennesima sigaretta, Barry aveva premuto il palmo della mano libera sugli occhi, strofinando piano «credo che a questo punto sia rimasto molto poco da cui tornare»
    c'era più di un motivo se si drogava, barrow.
    uno era, cliché, che il mondo faceva irrimediabilmente schifo. e voleva davvero affrontarne le implicazioni? eh.
    no. la risposta era no.
    «cerca di—» e lì la voce del ventitreenne si era spenta di colpo, nella gola un groppo estraneo e allo stesso tempo familiare; troppo, perché Barry potesse sopportarlo. non poteva funzionare «stai attenta, ams» la chiamata l'aveva interrotta velocemente, senza guardare lo schermo, un battito di ciglia bionde a nascondere l'icona del contatto telefonico.
    ma cazzo.

    «ma cazzo.» disse, cacciandosi in bocca una patatina.
    si, avete letto bene.
    si era portato dietro un pacchetto, insieme alle pasticche e a qualche aspirante suicida amico suo (mac); aveva perso sersha, turo e jekyll per strada, ma al contrario di qualcun altro, barrow skylinski sembrava aver finito le bestemmie. dopo averle tirate giù una ad una, ben prima di quella guerra insensata che non stava portando da nessuna cazzo di parte, il freak poteva solo adattarsi e sopravvivere.
    «me li aspettavo più grossi» corrugò la fronte, accartocciando il sacchetto ormai vuoto tra le mani, qualche granello di sale rimasto sulle labbra e portato via dalla manica della divisa.
    incredibilmente, non c'era nemmeno un cestino dell'immondizia nei dintorni.
    ma voglio dire, che comportazione era quella? e la transizione ecologica? E IL PD????
    non importava a nessuno (o forse si. operatori del settore, fatevi avanti!), e probabilmente nemmeno a Barry «e vabbè, nella divisa non ci sta» capite? non si poteva dire che non ci avesse provato (???????)
    Cristo ma mort sr che alza il volume della tv a palla mentre scrivo? evidentemente sa che lavoro meglio sotto pressione ok ok posso farcela.
    e anche lo Skylinski poteva — lo faccio? lo fece: con la nonchalance di un Michael Jordan qualsiasi ['welcome to the space jam' playing in the background], avrebbe tirato la palla accartocciata verso un immaginario canestro, puntando alla faccia di emilian in modo del tutto fortuito; davvero, ma chi la conosceva. c'era anche da dire che in quelle condizioni di fattanza, Barry avrebbe faticato anche a riconoscere suo fratello (sandy. ahah. ah.).
    «ohh, mi scusi tanto» non si scusava «mi dispiace un sacco» non gli dispiaceva. batté le palpebre, una, due, tre volte; si guardò intorno, iridi grigio azzurre a soffermarsi per un istante sulle manine intrecciate di mort rainey e mac. la propria, barry, la portò al cuore «aww, STAN MOC» faceva solo il lavoro del Signore, barrow skylinski.
    il Signore = rob.
    «sono mac e mort. è il loro nome shipper.» disse, rivolgendosi ad emilian, il sorriso a spegnersi rapido come gli era apparso sulle labbra «ah, no» ah no: ma cosa stava succedendo «quello non è mortino»
    cosa ciera in quella droga
    (vai a dormire)
    (non posso devo scrivere euge)
    ovviamente solo Barry aveva confuso la situazione, perché rob sapeva benissimo che quelli mano nella mano erano l'hale e arci, mica aveva travisato le cose vivendo nel suo au.
    e vabbè.
    «sono un po più triste ora» disse, senza assolutamente cambiare espressione. poi si fece avanti ancora, annullando la distanza con la Gibson, un braccio a scivolarle dietro la schiena e la mancina a stringere la sua «ma la quest è ancora lunga, punto tutto al limone» almeno le sue otp se non lui, capito. diede alla ragazza una leggera spinta, per piegarla all'indietro like a stick, in un aggraziato (tango col) casquè.

    grazie prego scusi tornerò.

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    2000
    freak
    high as fuck


    (2) DIFESA BARRY (barry + reggie) palla di carta in faccia a emi
    ATTACCO EMI (barry) casquet
     
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    raegan fucking lynch
    I feel the blood rush come right over me
    You know you will never be right
    In the eyes of the ones who know
    You trusted the devil, she will betray you
    «sapete cosa mi ricordate.» masticò l’aria, sovrappensiero. un sapete rivolto a tutti, perché il caos che si stava dilagando ormai coinvolgeva un po’ ogni presente. ma fu su sorta, inutile dire, che si concentrò particolarmente: iridi scure a squadrarla dall’alto al basso, con tanto di mento poggiato contro la mano. ok. l’aveva presa malino, eh. anche meno, però. stavano avendo una conversazione seria, lei e la sua faccia anonima di turno. «mia madre alle sette del mattino quando ancora il caffè non ha fatto effetto.» riferimento del tutto casuale. «uguale, giuro.»
    anche la reazione di reggie, casomai ci fosse il dubbio. stesso sguardo fisso nel vuoto, stessi grugniti vaghi a rispondere al dolce richiamo della sua parlantina.
    pensava di essere ormai salva. con mort rainey ridotto a un sottofondo degno delle balene asmr su spotify, si era erroneamente convinta di essere immune a ogni forma di ostentata loquacità. boss finale di noialtri.
    e invece si ritrovò comunque a massaggiare le tempie e sospirare a pieno petto; avevano appena iniziato ed era già stanca, reggie.
    quantomeno non era l’unica.
    «Magari passiamo ai convenevoli quando avremo tutti la pelle salva, si?»
    inarcò le sopracciglia e piegò il volto verso la vocina misteriosa; piacevolmente sorpresa, che ve lo dico a fare.
    «pragmatica.»
    e anche molto sofferente, ma questo c’interessa meno. indietreggiò di un passo, a quel punto; per lasciare misericordiosamente la motherfucka ai suoi monologhi tragici, e per girare i tacchi verso nicky winston. ah, stella del cielo.
    già che c’era si soffermò il giusto necessario sull’altra donna misteriosa (ma cristo iddio basta fare i codardi e usciteci nome e cognome. erano tutti dei grandissimi cessi a pedali? per quello non volevano mostrare le loro faccine in giro?) alle prese con lo skylinski – tendendo una mano verso i suoi capelli e tirandola indietro per destabilizzarla.
    «hai un sacco di doppie punte.» così, per dire.
    comunque.
    «winston.» stese le labbra in un’altro sorriso; sardonico e forzato, mentre legava delicatamente la catena del kusarigama attorno al suo polso e stringeva appena – un modo come un altro per attirare la sua attenzione. era per le maniere forti, reggie. nei gesti, e nelle parole.
    dolce, dolce nicky. lei , che non aveva capito il gioco. «odio dovertelo dire.» e premette un po’ di più il metallo contro la pelle. una pressione dapprima leggera, poi solida, prima di sciogliere del tutto quel contatto. «ma credo proprio sia troppo tardi per rompere il cazzo in questa maniera.»
    chissà che strani dosi di cocaina erano girate a sua insaputa a lisbona. la sentiva tutta, quella fomo. mannaggia.
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    est. 2003
    rogue
    sanguinario


    SPOILER (click to view)
    (2) DIFESA BARRY (barry + reggie): strattona emi per i capelli < 3
     
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    cherry benshaw
    So you wanna fight me, are you big enough?
    Kick the back of my knee, are you serious?
    I like your blood on my teeth just a little too much
    Now I’m twisting your arm 'till I hear it break
    Charlyse non pensava di essere a un comizio. Forse, doveva aver perso il memo. La voce stridula, insopportabile, terribilmente familiare di Mort Rainey arrivò alle sue orecchie e fu in quel singolo momento che la Benshaw si pentì di non aver portato dei tappi per le orecchie. «ci sarà l’ora dei ribelli e dei mangiamorte frantumati quando l’era dei maghi arriverà al crollo, ma non è questo il giorno!!! Quest’oggi combattiamo! Contro tutto ciò che ritenete sbagliato in questa cazzo di società! V’invito a ucciderli tutti, uomini di Mort!» mh, molto interessante. Chissà se potevano spedirlo direttamente come pacco-bomba a qualcuno. Non sarebbe esploso lui, ma i timpani del povero disgraziato. Cherry, da parte sua aveva solo un commento «scusa, ma chi ti conosce?» come se non lo avesse incrociato per i corridoi del Ministero, come se la sua voce non infestasse tutti i livelli. Ma prestargli attenzione avrebbe solo alimentato il suo ego -uomini- quindi preferì tornare ad ignorarlo con classe. «comunque la tua foto era tutta mossa» ora, Elisa è sicura che Freme questo non lo sappia, ma le foto mosse erano un particolare trend gen z. Cherry accettò il bacino in fronte, perché un po’ sentiva di meritarselo dopo quell’affronto «anche il bacio di giuda, eh?» p-p-pezzente. Perché era proprio quello che era: un giuda, un inutile uomo, un cazzo di demente. Se solo qualcuno avesse fatto il suo lavoro, non si sarebbero trovato in quella situazione. Ma Charlyse non portava rancore, figurarsi. «ma vuoi vedere che ci facciamo i nostri 30 galeoni a testa alla fine?» la Benshaw fece un passo indietro, lo sguardo a scivolare sulla figura di Lawrence che stava menando- boh, qualcuno. Gli uomini erano tutti uguali. Stavano combattendo in una maniera penosa, un po’ le veniva da sorridere, un po’ come due gattini che giocavano alla lotta. «non c’è nemmeno gusto» commentò scuotendo la testa, una mezza smorfia a piegare le labbra all’ingiù «ho visto i vecchi alla bocciofila fare di meglio» era sicura che Moka avrebbe capito, senza bisogno di tante spiegazione. C’erano cose che un’amica percepiva nel cuore, anche se qualche merda si rifiutava di elaborare- da quando, poi? Come erano giunti a quel punto, che non poteva nemmeno più sfogarsi con lei? Pensava fossero amici, prima che devoti alla loro causa. Se così non fosse stato, quel machete se lo sarebbe trovato piantato nello stomaco. «Non ne vale la pena» l’apparizione di Wilhemina Matthews fu inaspettata, ma gradita. Charlyse si lasciò manovrare dalla ragazza, la mano a scivolare sull’avambraccio per reggersi in equilibrio. La squadrò per un momento, dai lividi a macchiare il suo volto, al labbro spaccato, più che per il Telly, Cherry si sarebbe preoccupata più per se stessa fosse stata al posto di Willa. Non che la Benshaw fosse messa molto meglio dei suoi colleghi, ma almeno lei aveva avuto la decenza di coprire il tutto con un correttore. Non avrebbe permesso al nemico di vedere le spaccature nella sua armatura, di mostrarsi sfinita come si sentiva dopo un mese di combattimenti sfiancanti. Charlyse fece risalire la mano dal braccio di Willa a una delle sue trecce, e la arrotolò attorno alle sue dita -aveva un certo pattern, doveva ammetterlo- per poi tirarla in basso. Costrinse la Matthews a piegare il capo, così dal poterla guardare dall’alto «ti sei divertita senza di me?» quello, però, fu uno scambio che riservò esclusivamente alle sue orecchie- non aveva bisogno di qualcuno dei suoi commilitoni che si facesse gli affari suoi. Di solito, Willa era una delle sue sparring partners, e cristo se era una furia violenta, non poteva immaginare chi avesse incontrato per ridurla così.
    E poi, lui.
    Che come un uomo qualsiasi parlava senza essere interpellato.
    «eh, troppo sesso»
    Ok, ma chi te l’ha chiesto.
    «con la tua mano?» perché davvero, Mokarota, ma dove vuoi andare che sei un pezzente.
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    twenty-four
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    [CODE](10) DIFESA CHERRY (cherry + mac) si fa spostare
    ATTACCO WILLA (cherry) le tira una treccia
     
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    bengali tipton
    The burning is so low it's concerning
    'Cause they know that when it goes out
    It's a glorious gone.
    «MA!!! GALI! tutto bene?» stava bene? Stava bene.
    Doveva ancora abituarsi al fatto che cercare di uccidere le persone fosse okay, che in guerra ci fossero pochi limiti e che i limoni, a volte, facessero più danno dei kalashnikov. Erano tutte questioni pesanti da digerire, ma che doveva pur sforzarsi di mandare giù se voleva continuare per quella strada. E voleva farlo? Ormai era abbastanza convinta di sì.
    Aveva dapprima posato lo sguardo sulle proprie mani, quasi a volersi assicurare che fossero realmente le sue, poi lo aveva spostato sulla rotula scomposta di Wind.
    «sto bene» sussurrò alla Winston senza osare distogliere lo sguardo dal proprio operato «grazie».
    Non avrebbe dovuto sentirsi così.
    Aveva appena schiantato una mazza contro una gamba vera, l'aveva spezzata cristo e no, non c'era proprio un cazzo da ridere. Non avrebbe dovuto provare soddisfazione, non avrebbe dovuto sentirsi orgogliosa di quel «SLAY, TIPTON!!» come se avesse appena messo a segno una pluffa in uno dei cerchi avversari, non avrebbe dovuto neppure trovarsi lì...
    Eppure c'era.
    C'era, e aveva non soltanto ucciso due uomini, adesso ne aveva appena azzoppata un'altra. Non avrebbe dovuto esserne felice, ma pareva quasi che il fato volesse suggerirle esattamente il contrario. Pareva quasi che, per tutta la sua vita, non avesse aspettato altro che quel preciso momento per trovarsi lì, per fare quelle cose e sentirsi in quel modo. Non era giusto e non aveva senso, ma in qualche strano modo funzionava.
    Tentò di afferrare con entrambe le mani il fucile della Thunderstorm e per un attimo, solo per un attimo, percepì la voce di Jericho fuckin Lowell sussurrare al suo orecchio «lo vedi quel fucile?». Avrebbe potuto provare a strapparglielo via. Avrebbe potuto rivolgerlo contro la sua stessa proprietaria e sparare. Avrebbe potuto. Il punto era: voleva farlo?
    «Sai che Stonehenge potrebbe essere stata costruita per il culto del sole?» spostò lo sguardo sul nuovo arrivato, perplessa. Non aveva idea di chi fosse e, a giudicare dal modo in cui si era messo fra lei e Wind blaterando di -- cose, doveva essere un folle o, tutt'al più, un grande fan della strategia "se non puoi colpirli, confondili". In quel secondo caso, ci stava riuscendo benissimo.
    «Anche se non si sa quale sia stato il suo vero scopo.» Gali avrebbe preso a mazzate pure lui se solo la strategia glielo avesse concesso. La irritava la sua assoluta pacatezza nel bel mezzo di un dannato campo di battaglia. La irritava la sfacciataggine con cui si era messo a medicare la compagna come se lei non fosse stata ancora, lì pronta a infierire sul suo precedente colpo. La irritava il non sapere come reagire. E per di più, le toccava star lì ad ascoltarlo blaterare. «c'era una lezione straordinaria di Storia della Magia e nessuno mi ha avvisata?» piegò la testa da un lato, lasciandosi scivolare la treccia dietro le spalle «Vorrei avere un ossofast, ma ci dobbiamo adattare.» «che sfortuna» mormorò, prima di allungare un piede per posarlo sulla rotula appena medicata di Wind «non voglio ucciderti, perciò arrenditi e facciamola finita» o le avrebbe spezzato l'altra gamba? Probabilmente sì.
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    (3) DIFESA GALI (gali + liz) cerca di afferrare il fucile
    ATTACCO WIND (gali) piede sulla rotula spezzata
     
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    emilian cortés gibson
    I'm still praying for that house in Nebraska
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    Eh vabbè, ok.
    Dio rifugio.
    Emilian non aveva capito la metà dei drammi che stavano succedendo, tanto che pensava di trovarsi nel suo au personale. Ragazzine che si menavano, gente che si teneva la mano, era davvero uno spettacolo peculiare. Ah, e come dimenticare Mort in background che se la cantava e se la suonava da solo. Forse, forse, era davvero arrivato il momento di passare alla droga. E se a dirlo era un ex agente della DEA, ci doveva essere qualcosa di estremamente sbagliato nell’aria. Emilian credeva di trovarsi all’interno di una delle telenovelas di dubbio gusto che piacevano tanto a sua madre, e non poté che trovarsi d’accordo con Raegan quando commentò il puttanaio generale con un «sapete cosa mi ricordate. mia madre alle sette del mattino quando ancora il caffè non ha fatto effetto.» davvero, non faceva una piega. Anche lei si sentiva così: spaesata e ad un passo dal ficcare qualcosa in bocca a tutti. No, non la sua lingua, perché le sembravano un po’ troppo giovani lì. Non che nella vita si facesse problemi, ma insomma- Emilian concentrati, non è il momento di entrare nel tuo au personale. «ohh, mi scusi tanto» odiava, odiava quando le davano del lei. Ma in effetti, coperta com’era dalla maschera cosa pretendeva. Il ragazzino che era sbattuto contro di lei era- oh cristo. Ma quella era una persecuzione. «ma c’è qualcuno di sobrio in questa guerra? chiedo» di qualsiasi cosa si fosse fatto, doveva essere potente. E buona, perché ci stava capendo ancora meno di lei. «sono mac e mort. è il loro nome shipper.» Mac e Mort. Ok. Annuì seria, la Gibson, come a considerare davvero quelle parole. E in effetti doveva ringraziare Barry, perché stava in effetti incominciando a capirci qualcosa «e flirtano sempre così?» ugh, sperava di no, se così fosse stato sarebbe stata davvero tragica. Era chiaro che non avessero capito un cazzo della vita, e infatti non cuccavano.
    E poi.
    E poi il coso si avvicinò del tutto unprompted.
    Ma qui non possiamo ancora difenderci quindi? Non lo so, facciamo che ignorerò Reggie e Barry fino a quando non dovrò difendermi.
    Ed Emilian prese Cora e la spostò dall’attacco, perché era l’unico modo che aveva di rendersi utile.
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    (2) DIFESA CORA (emi + wind) la sposta


    Edited by ambitchous - 25/5/2023, 00:36
     
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    Liz Monrique
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    tanto per cambiare, Lissette Monrique era fatta.
    non strafatta, riusciva ancora a contare, a tenersi dritta ed a usare la magia, era ancora in buone condizioni, dopotutto.
    non aveva fiatato quando i nemici si erano palesati dinnanzi a loro, brutti come non mai, con quelle maschere terribili «Mh, pass, decisamente.» disse prima di lanciarsi verso bengali e puntare la bacchetta verso la tipa a cui aveva rotto una gamba «slay amo, impedimenta.» e poi sollevò lo sguardo ceruleo verso gli altri, doveva sceglierne uno?
    Beh, l’aveva già fatto.
    si avvicinò ad Halley, potendone vedere unicamente i capelli, e pronunciò un «incarceramus!» con l’intenzione di tenerla ferma

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    20 y.o.
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    (11) DIFESA MAC (mac + dom)
    ATTACCO ARCI (mac)

    (3) DIFESA GALI (gali + liz) impedimenta
    ATTACCO WIND (gali)

    (2) DIFESA BARRY (barry + reggie)
    ATTACCO EMI (barry)

    (10) DIFESA CHERRY (cherry + mac)
    ATTACCO WILLA (cherry)

    ATTACCO ELLIS (dom)

    ATTACCO HALLEY (liz) incarceramus
     
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    dominic cavendish
    and now the kingdom comes
    crashing down undone
    and i am a master of a nothing place
    of recoil and grace
    C'era chi [bestemmia] e c'era chi [silenzio], e Dominic rientrava senza alcun dubbio nella seconda categoria.
    Era stanco.
    Esausto.
    Ed era scarico, sconfortato, disgustato, svuotato. Aveva smesso di cercare un conforto nello sguardo di Isaac o di ricercare la compagnia di amici e compagni — Jekyll, Euge, Arturo, Barry, Nicky, Cherry, Liz, addirittura Mac, ora li evitava tutti. Per la maggior parte del tempo se ne stava seduto sul bordo della sua brandina, o all'esterno della sua tenda, e restava perlopiù in silenzio. Si guardava le mani e le vedeva sempre sporche di sangue, guardava il suo arco e vedeva tutte le facce amiche e nemiche contro cui aveva dovuto impugnarlo, guardava la sua divisa e ci vedeva una gabbia.
    Non parlava quasi più — ma non piangeva neanche più.
    Aveva smesso di provare qualsiasi cosa: non aveva più paura ma non era per niente invasato, non sentiva più né il freddo né il caldo, dormiva poco ma non era mai assonnato, mangiava a stento ma aveva lo stomaco sempre chiuso, fumava molto ma le sigarette non lo tranquillizzavano più.
    Voleva che la guerra finisse ma sperava anche di no, desiderava tornare a casa ma non voleva davvero, ogni tanto sperava di morire ma non credeva troppo a quei suoi pensieri.
    Gli sembrava di non essere nemmeno più se stesso, ma non se ne faceva più un problema. Aveva messo in discussione così tante cose nell'ultimo mese (e negli ultimi due mesi), che la sua identità e la sua personalità erano solo piccoli dettagli in un più vasto e complesso quadro.
    L'ultima notte delle loro vite? L'ultima notte della sua vita? Gli venne quasi da ridere.
    Pensò che fosse triste passarla in quel modo, imbacuccato in una divisa scura che neanche gli calzava così bene, imbracciando un arco che non sapeva davvero usare, e combattendo per qualcosa in cui forse in fondo non credeva così tanto, ma accettò quella situazione come se fosse la normalità ormai — non era preparato, ma sapeva cosa doveva fare.
    Era semplice, ormai, no? L'aveva imparato.
    Non doveva fare domande, non doveva disobbedire, doveva stringere i lacci agli stivali, affondare i piedi nel terreno umido e sperare che quelli di fronte a sé cadessero più velocemente di quelli che gli stavano accanto. Non era nulla di diverso da quello che aveva già fatto in quelle settimane. Sì, era proprio così, e lo sapeva. Se lo ripeteva nella testa mentre prendeva respiri profondi, lo visualizzava dietro le palpebre chiuse, ma poi ogni volta fare il primo passo sul terreno dello scontro era sempre difficile: si sentiva il cuore il gola, lo stomaco in subbuglio, e gli arti vittime di un certo tremore diffuso.
    Non voleva mai stare lì, eppure stava lì ogni volta.
    Il primo passo fu ritardato; il biondo era confuso, ma non aveva neanche troppe domande da fare, abbassò semplicemente lo sguardo su Mac e piegò l'angolo destro delle labbra in un sorriso un po' triste e rassegnato. «è peggiorato, eh?» sorpreso ma anche un po' spaventato, in realtà, da quanto fosse peggiorato il serpeverde che ora si stava improvvisando Generale di tutti gli eserciti cit.
    Alzò un sopracciglio verso l'ex corvonero, con un commento che restò silente ma che non espresse; tutti leggevano polgy girl, e lui più degli altri, ma non gli sembrò comunque il momento di infierire su quella situazione, ed entrambi non erano nel mood giusto — o non erano abbastanza fatti.
    Lui di certo non lo era, aveva smesso di fumare le canne al campo perché trovava che la testa leggera peggiorasse ancora di più la situazione, e si era rigirato quelle tre pilloline che aveva comprato più e più volte tra le dita prima di decidere che non voleva, e che non poteva, tra le tante altre cose.
    Forse le avrebbe preferite in quel momento. Forse sapere che quello che aveva di fronte fosse frutto di un'allucinazione l'avrebbe aiutato ad affrontare quella situazione; invece sbatté più volte gli occhi e rimase fermo, il cuore nel petto prima a perdere un battito e poi a ripartire un po' più veloce.
    Il famoso primo passo non lo mosse in avanti, ma all'indietro, mentre scuoteva la testa e faceva scorrere gli occhi, confusi, tra tutte le persone che aveva attorno. «n-non penso di poterlo fare» balbettò più a se stesso che a quelli che indistintamente gli passavano di fianco.
    Willa, Bells, Arci, pure Moka — e non voleva sapere quali altri volti si celavano dietro quelle maschere.
    Ebbe un attimo (ma fu più di un attimo) di vuoto totale, e la patina di indifferenza e di silenzio che aveva innalzato fino a quel momento cadde improvvisamente e gli occhi si riempirono di lacrime. Non lasciò cadere l'arco, ma rinsaldò la presa tra le dita, immobile, perché non era preparato a quell'evenienza e non sapeva cosa avrebbe dovuto fare. Aveva sempre voluto fare la cosa giusta, ma qual era, arrivati a quel punto?
    Fu in un momento di breve lucidità, forse di follia, si lanciò in avanti verso Mac — non perché avesse paura che il Leroy gli potesse fare qualcosa, ma perché (mancano 10 minuti e io non ho scritto un cazzo) sì, quindi posò una mano sul petto di Arci, senza spingere troppo, ma facendogli comunque segno di allontanarsi.
    «perchè Abbadon è uno stronzo e sta mettendo a ferro e fuoco il mondo per farne il suo parco giochi?
    Non era più convinto che avesse torto, non era più convinto del contrario, e non sapeva più ormai quale fosse la verità, ma scosse comunque la testa. «dai, Arci» fu solo un mormorio, non davvero una risposta, ma la richiesta di lasciare in pace (loro) Mac per le sue scelte perché nessuno di quelli che era lì aveva ragione, e nessuno di quelli che era lì aveva torto.
    Alzò gli occhi verso Bells solo per un attimo, perché non voleva guardarla e non voleva affrontarla, avrebbe preferito che non gli parlasse e che semplicemente lo prendesse a schiaffi e lo tramortisse (o lo ammazzasse).
    «non impari mai»
    Deglutì pesantemente e scosse la testa con lentezza, ricacciando indietro le lacrime. «abbiamo fatto una cazzata Bells, tutti e due» ma cristo santissimo come si erano ritrovati in mezzo a quella cosa. Ma non potevano restarsene al SUB a sparlare di Elwyn dopo un allenamento a caso? No. La guerra, come i coglioni.
    «senti, magari... puoi dire ai tuoi amici che sono innocuo e di non uccidermi? Se proprio puoi eh»
    Perché d'altra parte Dominic era davvero innocuo, e il suo attacco pericolosissimo appena vide un movimento strano fu alzare la bacchetta e castare un expelliarmus non verbale verso Ellis.
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    26 y.o.
    deatheater
    healer


    difesa Mac: mette una mano sul petto di Arci .
    attacco Ellis: expelliarmus
     
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    It's fate, not luck.

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    bells14 pa14 pd50 psattacco: 2 (isaac)
    wyatt14 pa14 pd44 psmazza da baseballattacco: 2 (law)
    arci14 pa14 pd45 psmazza chiodataattacco:
    emilian13 pa13 pd50 psfucile d'assalto | pirocinesiattacco:
    ellis13 pa13 pd50 pspiede di porcoattacco:
    hunter12 pa12 pd48 pstellenattacco: 6 (nicky)
    willa11 pa11 pd50 psspada a due maniattacco:
    wind11 pa11 pd42 psak47attacco:
    cora11 pa11 pd50 pspugnaleattacco:
    MOKA11 pa11 pd50 psGLOCK17 | ELETTROCINESIattacco: 5 (mort)
    halley11 pa11 pd50 psmanganelloattacco:
    bertie10 pa10 pd50 pspistola semiautomaticaattacco: 3 (sorta)
    barry14 pa14 pd50 psbalestraattacco: 25 (emi)
    isaac14 pa14 pd25 pstomahawkattacco:
    mac13 pa13 pd46 pspistola semiautomaticaattacco: 5 (arci)
    nicky13 pa13 pd50 pspistola semiautomaticaattacco:
    dominic11 pa11 pd50 psarcoattacco: 6 (ellis)
    mort11 pa11 pd50 psrivoltellaattacco: 2 (cora)
    gali11 pa11 pd50 psmazza da baseball | pirocinesiattacco: 16 (wind)
    sorta11 pa11 pd50 psrivoltellaattacco:
    liz11 pa11 pd50 psberetta calibro 9attacco: 11 (halley)
    law10 pa10 pd50 psnunchakuattacco:
    reggie10 pa10 pd50 pskusarigama | emocinesiattacco: 10 (bertie)
    cherry10 pa10 pd47 psmacheteattacco: 4 (willa)


    (11) DIFESA MAC (mac + dom): 6 + 1 = 7 (-4 ps)
    prende la mano a mac si, ma gliela stringi un po' troppo.
    ATTACCO ARCI (mac): 5

    (3) DIFESA GALI (gali + liz): 11 + 2 = 13 (+10)
    ATTACCO WIND (gali) 6 + 10 = 16

    (2) DIFESA BARRY (barry + reggie): 11 + 9 = 20 (+18)
    ATTACCO EMI (barry): 7 + 18 = 25

    (10) DIFESA CHERRY (cherry + mac): 3 + 4 = 7 (-3ps)
    un po' male la presa di willa te lo fa

    ATTACCO WILLA (cherry): 4

    ATTACCO ELLIS (dom): 6

    ATTACCO HALLEY (liz): 11

    (2) DIFESA CORA (emi + wind): 11 + 9 = 20

    (5) DIFESA HUNTER (hunter + wind): 2 + 1 = 3 (-2 ps)
    le farfalle luminose di nicky ti colpiscono e disorientano per un istante
    ATTACCO NICKY (hunter): 6

    CURA WIND (1-10 hunter): +7 ps
     
    .
  9.     +4    
     
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    lawrence matheson
    all this bad blood here,
    won't you let it dry?
    It's been cold for years,
    won't you let it lie?
    All'ennesimo «cherry» da parte di Moka, Lawrence roteò gli occhi al cielo: quante botte in testa aveva preso, di preciso, durante quel mese? Perché sì che Law se lo ricordava non particolarmente brillante, l'ex grifondoro, ma così era un po' troppo anche per lui.
    Ma sapete cosa? Sapete cosa?
    Non era un problema di Law, quello.
    La stupidità intrinseca nel corredo genetico del Telly, intendo; il fatto che Cherry fosse corsa subito da lui – anche se con l'intento di prenderlo a testate, slay queen – un po' un suo problema, invece, lo era; un problema che si chiamava gelosia, e che Lawrence sosteneva di non avere assolutamente, proprio come avrebbe fatto uno qualsiasi con un problema, esatto. Non c'era niente di cordiale, quindi, nella mandibola serrata e nello sguardo duro che rivolse ai due; c'era solo tanta invidia perché, pur essendo sempre stati un trio mal assortito ma abbastanza affiatato, pur conoscendosi da quasi una vita intera, Law non riusciva a non sentirsi sempre un passi indietro quando i due condividevano uno dei loro momenti; non era fomo, la sua, niente affatto. Era solo una reazione spontanea e impossibile da frenare all'assurda idea di non essere abbastanza nemmeno lì; di avere qualcuno che contasse più di lui con cui dover fare i conti; l'idea di non essere il preferito.
    Tutta colpa di sua mamma, quella gran mignotta figlia della merda, ecco cos'era. Era per colpa della Carlyle che Law si sentiva, pur non volendolo riconoscere e, soprattutto, non volendolo riconoscere, così in disperato bisogno di piacere e avere le attenzioni di qualcuno; di essere qualcuno per qualcun altro, non essendo mai stato abbastanza per la donna.
    Ed era anche un po' colpa di suo papà, in effetti, andato via troppo presto e lasciandolo con un sacco di daddy issues aggrovigliati in una matassa che il Matheson non sapeva nemmeno da dove iniziare a sciogliere.
    Ogni volta che le sue certezza venivano meno, dunque, Law diventava un po' più verde, come una Elphaba qualunque, corroso dalla gelosia e dal risentimento.
    Forse aveva bisogno di vedere uno psicomago bravo, in effetti; e, possibilmente, stavolta rimanere per più di una sola seduta.
    (Ma sapeva già che non l'avrebbe fatto — perché, nella sua testa, andava tutto bene ed era perfettamente normale avere un atteggiamento del genere nei confronti del mondo esterno; Moka gli piaceva, per qualche assurda ragione che Law non si sapeva spiegare, gli piaceva, ma gli piaceva anche sapere come premere su ogni nervo scoperto dell'elettrocineta e vederlo perdere le staffe.)
    Ma comunque.
    Comunque!
    Il Matheson aveva problemi diversi in quel momento.
    Tipo: «ti dirò,» «dimmi pure» lo sentì premere contro il proprio petto, inclinando a sua volta il viso per poterlo osservare — e per essere certo che il non detto implicito nel sorriso rivolto nella direzione di Wyatt arrivasse forte e chiaro: non mi frega un cazzo di ciò che hai da dire. Aveva gaslightato Annabel per anni, Law, mostrando la sua vera faccia alla madre, e quella perfetta al resto del mondo, minando così ogni possibile credibilità della donna; avrebbe potuto farlo tranquillamente anche con Wyatt, visto che insisteva tanto. Chi mai avrebbe creduto alle sue parole, no? Che andasse pure a dire in giro che Lawrence Matheson era un gran figlio di puttana: avrebbe solo reso il compito di smentirlo e far passare come un coglione ancora più divertente.
    «solitamente non vado a picchiare la gente con cui non ho legami.» «aww» e se la piega delle labbra si fece appena un po' più affilata, e lo sguardo cioccolato un po' più intenso, nessuno oltre al giocatore avrebe potuto accorgersene; il tono, quando Lawrence parlò, rimase morbido e accomodante. «quindi non l'ho solo immaginato? stiamo davvero bondando, finalmente? dopo tutti questi anni?» avrebbe portato una mano al cuore, e l'avrebbe trovato a battere con la solita calma priva di emozioni, se solo non fosse stato impegnato a trattenere il minore; bisognava fare delle scelte, in quella vita. E Law aveva scelto di essere così.
    «comunque io ci gioco, con questo braccio.» Eh già, abbiamo visto: ci giochi — e anche male. «oh, mi dispiace» che finto bugiardo del cazzo, che era. Non gli dispiaceva nemmeno un po', e strattonò appena (-6ps) il polso dell'altro, sottolineando le sue parole, cercando poi di evitare la debole testata di Holland. «non agitarti, sto solamente impedendo che tu possa farti del male, Wyatt» ancora una volta: il tono di voce era dolce, ma le parole avevano un doppio significato che sperava l'altro cogliesse al volo: avrebbe smesso di giocare e avrebbe fatto ciò che doveva, se non avesse smesso a breve di rompergli il cazzo.
    «dispiace più a me,» di avere a che fare con uno come te, «credimi» oppure non farlo, forse ti conviene.
    «quindi questo è il motivo per cui hai scelto di essere violento?» seguì il suo sguardo e lo passò sulla radura, dove succedevano cose di cui Law non voleva interessarsi: ognuno aveva la propria battaglia nella battaglia da combattere; Wyatt, per qualche motivo, s'era autoproclamato la sua. Si strinse nelle spalle, riportando gli occhi scuri sulla figura che continuava a tenere ferma. «avanti, puoi dirmelo, abbiamo legato, no, fratellone?» Allargò la presa solo un attimo, permettendogli di divincolarsi e di sferrare un nuovo, debole, attaccatto nella sua direzione. «Attento Holland,» si mosse di lato, per evitare il pugno, poi si avvicinò di nuovo a lui per spingerlo contro uno dei monoliti, una mano a stringere la stoffa della divisa rattoppata e un braccio alla gola del minore, a premere sulla trachea, «se continui così potrei addirittura finire con l'affezionarmi a te.» Non aveva mai avuto fratelli vicini d'età, Law — aveva (avuto?) Moka, certo, ma anche lì guardate come era andata a finire.
    Forse, dopotutto, il problema era davvero lui.
    Oh no





    anyway.
    gif code
    nunchaku
    sanguinario
    matricola


    SPOILER (click to view)
    noi col nostro duello personale, mentre il resto della gente si crepa di mazzate okay

    DIFESA LAW (law): si scansa
    ATTACCO WYATT (law): lo sbatte contro una pietra, spingendo l'avambraccio sulla trachea

    CODE
    <b>DIFESA LAW (law)</b>:
    <b>ATTACCO WYATT (law)</b>:
     
    .
  10.      
     
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    It's fate, not luck.

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    isaac14 pa14 pd25 pstomahawkattacco:
    mac13 pa13 pd46 pspistola semiautomaticaattacco: 5 (arci)
    nicky13 pa13 pd50 pspistola semiautomaticaattacco:
    dominic11 pa11 pd50 psarcoattacco: 6 (ellis)
    mort11 pa11 pd50 psrivoltellaattacco: 2 (cora)
    gali11 pa11 pd50 psmazza da baseball | pirocinesiattacco: 16 (wind)
    sorta11 pa11 pd50 psrivoltellaattacco:
    liz11 pa11 pd50 psberetta calibro 9attacco: 11 (halley)
    law10 pa10 pd50 psnunchakuattacco: 12 (wyatt)
    reggie10 pa10 pd50 pskusarigama | emocinesiattacco: 10 (bertie)
    cherry10 pa10 pd47 psmacheteattacco: 4 (willa)


    (2) DIFESA LAW (law): 6 (+4)
    ATTACCO WYATT (law): 8+4=12
     
    .
  11.     +3    
     
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    «I'm being perfectly fucking civil»

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    archibald leroy
    Here is what they do not tell you about Death:
    when Death says You are born for this
    she clearly means You will die for this
    «aiha secco, abbastanza forte da farsi udire da Mac perchè. Non gli aveva fatto così male, non quando aveva la testa impegnata altrove, non dopo tutte le botte (negative) prese in quelle settimane... però se poteva fare la vittima e farlo sentire in colpa, ricordargli che c'erano persone reali nell'esercito di Rivoluzionari, lo avrebbe fatto. Scusa, va così.
    Portò lo sguardo a Wind sentendo un fastidioso rumore di ossa che si rompevano, stringendo le labbra fra loro.
    Per non sorridere.
    Minchia Gali, slay davvero.
    «sarebbero morte meno persone. lo sai?» Tornando a Mac (che aveva detto a Bells che non gli piaceva la menta peperita; chissà se era un nuovo modo di chiamare il tacchino, l'erba gatta, l'allegria, LA GANJA!!). «scusa. non volevo - scusa. lo capisco?»
    Si tenne alla sua mano, perchè se lo stava cercando di spingere per terra, sarebbe caduto con lui.
    «anche io avrei voluto andasse diversamente»
    «Se capisci, perchè combatti per lui?» Lo tirò a sè piegando il braccio, la mano ancora stretta nella sua. «Sarebbero morte meno persone. Mh. Forse, ma condannate a una vita di merda. Hai visto quello che Abbadon può fare, quello che ha fatto. È più importante morire cercando di fermarlo, che sopravvivere e aspettare che diventi troppo tardi» non era mai stato bravo con le parole, forse ad un Mac sarebbe servita una Bells, una Wind, qualcuno di lì con un ideale più forte di lui, lì solo perchè voleva tenere al sicuro la propria famiglia, perchè non voleva vederli di nuovo morire e controllati da un pazzo psicopatico
    «dai, Arci»
    si voltò confuso verso il ragazzo appena arrivato. Uh, ciao dom?
    1) «dai, Arci?» che non stava neanche attaccando?
    2) ma a cosa servono ste maschere di merda se mi riconosci comunque (per l'aesthetic, onesto)
    3) «che cazzo vuoi? -no, sul serio, che cazzo ti aspettavi combattendo per Abbadon?» guardò Mac, e (sigh) si tolse la maschera, tenendola in mano.
    Ah e in tutto ciò c'era Barry che shippava Moc. «Barry, se non la uccidi ti aiuto io con la tua otp, ok? un favore da una generazione all'altra» e sì è una difesa.
    gif code
    1999
    neutral
    (against)



    - si toglie la maschera
    - parla con Mac, Dom, Barry (kinda Emi visto che è fra le braccia di Barry)

    caramelle: 5/5

    (5) DIFESA ARCI ( arci + emi): si tiene a lui (così al massimo cadono in due).
    ATTACCO MAC ( arci ): lo tira a sè

    (25) DIFESA EMI ( arci + emi ): dice a barry di placarsi


    CODICE
    <b>(11) DIFESA HALLEY ( willa + halley )</b>:
    <b>ATTACCO LIZ  ( halley )</b>:

    <b>(4) DIFESA WILLA  ( willa + halley )</b>:
    <b>ATTACCO CHERRY ( willa )</b>:

    <b>(10) DIFESA BERTIE  ( cora + wind )</b>:
    <b>ATTACCO REGGIE  ( cora )</b>:

    <b>(16) DIFESA WIND  ( cora + wind )</b>:
    <b>ATTACCO GALI  ( wind )</b>:

    <b>(5) DIFESA ARCI  ( arci + emi)</b>:
    <b>ATTACCO MAC  ( arci )</b>:

    <b>(25) DIFESA EMI  ( arci + emi )</b>:
    <b>ATTACCO BARRY ( emi )</b>:

    <b>(6) DIFESA NICKY  ( nicky + mort )</b>:
    <b>ATTACCO HUNTER  ( nicky )</b>:

    <b>(5) DIFESA MORT  ( mort + nicky )</b>:
    <b>ATTACCO MOKA ( mort )</b>:


    Edited by c'est la fucking vie - 25/5/2023, 19:35
     
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    CORALINE KRUM
    Bruised but I'm not broken
    Damaged, but I'm copin'
    Holding on and hopin'
    I'll find where I'm going
    Coraline era distrutta. Non aveva mai pensato che per lei la guerra potesse diventare qualcosa di normale eppure da un mese a questa parte era diventata la sua quotidianità. A volte, dove possibile, preferiva aiutare con i feriti ma spesso serviva molta gente per fare resistenza e cercare di allontanare le schiere nemiche. Come in quel momento, era arrivato anche per lei il momento di ritornare sul campo per quello che sarebbe stato, nel bene o nel male, il suo ultimo sforzo. O questa era la voce che girava fra le loro fila e quelle nemiche. L'ultima notte. Guardò il cielo, fece un respiro profondo, ascoltò il suono della natura che li circondava. Quanto avrebbe dato per abbracciare sua sorella un'ultima volta, per poter vedere sua mamma dopo tutti quegli anni, per poter assicurarsi che suo padre stesse bene, nonostante tutto l'inferno che le aveva fatto passare. Avrebbe dato tantissimo per poter rivedere quel girasole sul terrazzo di casa sua che ogni giorno le aveva dato il buongiorno mettendole gioia. Avrebbe voluto dare un bacino a Coco, la sua gattina. Avrebbe voluto aver condiviso la giornata prima in compagnia di qualcuno, facendo qualcosa che potesse aver dato una degna chiusura alla sua vita e invece non era stato così.

    [...] «ne ho catturato uno!!!» e invece no. Altri l'avevano aiutata a difendersi e aveva ringraziato con un sorriso. Cora era comunque devastata perché davanti a loro avevano ragazzini, persone ben più piccole di lei a cui non avrebbe mai potuto torcere un capello e alcuni di loro, sembravano star prendendo quella guerra come se fosse un gioco. «lo conserviamo per torturarlo ed estorcergli informazioni!!!» Gli fece pat pat sulla testolina senza dire altro e si allontanò da lui. Si spostò solo imbattersi in qualcuno di ancor più piccolo, tutti studenti di Hogwarts probabilmente che avevano deciso di imbracciare le armi. Osservò Gali e le si strinse il cuore. La differenza con Mort era ben visibile a un minimo sguardo, si chiese cosa li avesse spinti a combattere. Si lanciò in un abbraccio verso Gali stritolandola per evitare potesse muoversi per attaccare Wind. «sono dei ragazzini, ti prego, non andarci giù pesante. basterà bloccarli un po'» e sapeva che anche quei ragazzini erano in grado di fare i loro danni ma lei credeva veramente nel perdere tempo e non ucciderli, potevano resistere abbastanza da non dover sacrificare anche le loro vite. Aveva visto molta gente morire, dib troppa per i suoi gusti da crocerossina e anche con morti più violente. Non avrebbe permesso di uccidere altre persone, soprattutto ragazzini, lì. Quelli che avevano di fronte non erano completamente sconosciuti, e pur non avendo mai ruolato con nessuno di loro era sicura di aver visto qualcuno ad una delle tante feste di Capodanno. Non erano volti anonimi e anche se lo fossero stati non avrebbe comunque scelto di adottare la violenza. Quando si fu allontanata nella speranza di essere stata utile per la difesa di Wind, si trovò ancora una volta di fronte a qualcuno di più piccolo di lei. Non c'erano adulti badger lì? «cristo» nemmeno ci credeva lei, però aveva vissuto un po' a Bodie, era stata influenzata. Cercò di fermare Reggie mentre attaccava Bertie con il kusarigama appoggiando entrambe le mani sul manico, portando il peso verso di sè. Avrebbe poi infine preso la bacchetta puntandogliela contro per lanciarle un Confundus.

    gif code
    1999
    REBEL
    DOC



    (10) DIFESA BERTIE ( cora + wind ): cerca di bloccare il colpo tenendo ferma l'arma
    ATTACCO REGGIE ( cora ): confundus

    (16) DIFESA WIND ( cora + wind ): abbraccia gali


    CODICE
    <b>(11) DIFESA HALLEY ( willa + halley )</b>:
    <b>ATTACCO LIZ  ( halley )</b>:

    <b>(4) DIFESA WILLA  ( willa + halley )</b>:
    <b>ATTACCO CHERRY ( willa )</b>:

    -----


    <b>(10) DIFESA BERTIE  ( cora + wind )</b>:
    <b>ATTACCO REGGIE  ( cora )</b>:

    <b>(16) DIFESA WIND  ( cora + wind )</b>:
    <b>ATTACCO GALI  ( wind )</b>:

    ---

    <b>(5) DIFESA ARCI  ( arci + emi)</b>:
    <b>ATTACCO MAC  ( arci )</b>:

    <b>(25) DIFESA EMI  ( arci + emi )</b>:
    <b>ATTACCO BARRY ( emi )</b>:
     
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  13.     +3    
     
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    👽✨ FEMALIEN

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    d. d. 'nicky' winston
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    Nowhere to run from this
    No way to forget
    Ok, il ribelle non voleva scappare, e glielo fece notare puntandole la bacchetta addosso.
    Nicky cercò di abbassarsi per evitare il foglie-lama, puntando di nuovo la bacchetta verso lo stesso ragazzo in un torques rosei sul suo braccio, per- distrarlo? confonderlo? prendere tempo? «avete già perso» riprovò «è l'ultima battaglia! Non dovete-» morire anche voi. Si interruppe prima, perchè una parte di lei immaginava che sarebbero morti lo stesso, gli uni o gli altri.
    Puntò l'attenzione a Mort, preso per la collottola, e lanciò un solleva terreno, per distrarre il ribelle.
    «winston.»
    uh.
    Non era certa le piacesse quel tono.
    Si voltò verso Reggie, troppo sorpresa per ritirare la mano mentre la special giocava con i suoi polsi e la propria arma. Ma sapete cosa? Un po' arrossì, trovandolo kinky. Non è che avesse una cotta per Raegan o altro, ma quando una ragazza carina e deranged ti tratta così, un po' ti sale il sangue al cervello ok, soprattutto dopo quaranta giorni di internet dosato. una ragazza che tocca il polso di un altra ragazza poteva sembra un omosessuale «ma credo proprio sia troppo tardi per rompere il cazzo in questa maniera.»
    «hanno già perso» ripetè, tornando con le mani lungo i fianchi quando l'altra la lasciò fare. «se possiamo evitare a una decina di persone di morire inutilmente, non dovremmo farlo?»
    e
    ok
    lo diceva principalmente perchè riconosceva alcuni di quei visi, di quelli che si erano tolti le maschere (bells, il ragazzo di aidan, quell'altro tipo dal viso stranamente familiare...), ma non è che avesse bisogno di giustificarsi con lei.
    gif code
    2002
    deatheater
    (pro?)



    pistola: 8/8
    caramelle: 2/5


    (6) DIFESA NICKY ( nicky + mort ): si sposta
    ATTACCO HUNTER ( nicky ): incanto roseus sul braccio di hunter
    Formula: torques rosei. crea un lungo stelo dal quale sbocciano innumerevoli rose, e forma e lunghezza di quest'ultimo possono esser regolate dal mago stesso nel corso dell'incantesimo. Al giorno d'oggi usato principalmente in ambito ornamentale, l'incantesimo ha origini antiche ed incerte: i primi utilizzi attestati risalgono al 1500, nei cimiteri riservati unicamente alla comunità magica, ma è comune pensare che l'incantesimo sia in realtà in circolazione da molto prima e diffuso di generazione in generazione tra le antiche famiglie di maghi purosangue, per onorare i loro defunti. Colore: verde scuro, verbale.

    (5) DIFESA MORT ( mort + mort): incantesimo solleva terreno
    Formula: Remota Solo. Serve a sollevare e smuovere il terreno, sia esso all'aperto o all'interno di un'abitazione. Utilizzato spesso in ambito del giardinaggio per ripulire il proprio giardino da piante infestanti. Colore: Verde foglia. VERBALE.


    CODICE
    <b>(6) DIFESA NICKY  ( nicky + mort </b>:
    <b>ATTACCO HUNTER  ( nicky )</b>:

    <b>(5) DIFESA MORT  ( mort + nicky )</b>:
    <b>ATTACCO MOKA ( mort )</b>:
     
    .
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    Wind Thunderstorm
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    Does he laugh the way I did?
    Is this a part of your story?
    One that I had never lived
    per fortuna non potevano vedere la sua smorfia di dolore.
    per fortuna, perché il suo cipiglio imbronciato e le labbra verso il basso erano state sostituiti da labbra tremolanti e occhi lucidi, motivo in più per non togliere quella fottutissima maschera.
    ed infatti non capiva perché gli altri ci tenessero tanto a farlo
    Il ginocchio non era a posto per niente, e anche lei avrebbe voluto uno shot di ossofast, per quanto schifoso e orribile questo fosse non era più orribile del dolore lancinante che provava poggiando per terra il piede; sospirò e chiuse gli occhi per un attimo, prima di ritornare con la mente suo campo di battaglia.
    rimani concentrata.
    inspirò dal naso prima di alzare la bacchetta contro reggie e pronunciare un «incarceramus» e… mio dio la ragazzina stava per metterle un piede sul ginocchio? e menomale che non voleva ucciderla, strinse i denti e puntò la bacchetta contro il proprio ginocchio «enta fabricae» prima che la scarpa dell’altra potesse anche solo toccare la divisa dei suoi pantaloni, e poi ancora, verso bengali, evitando ancora di muoversi e sentire dolore «conjuntivictus»
    gif code
    Rebel
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    1996

    (11) DIFESA HALLEY ( willa + halley ):
    ATTACCO LIZ ( halley ):

    (4) DIFESA WILLA ( willa + halley ):
    ATTACCO CHERRY ( willa ):

    -----


    (10) DIFESA BERTIE ( cora + wind ): incarceramus verso reggie
    ATTACCO REGGIE ( cora ):

    (16) DIFESA WIND ( cora + wind ): incanto ferramaglia sul suo ginocchio
    Formula: l enta fabricae. trasforma ogni tipo di tessuto, di origine naturale o sintetico, in acciaio, molto resistente ma altrettanto leggero. sebbene non si conosca l'origine precisa dell'incantesimo, i primi utilizzi pare risalgano già alla Francia del 1609, quando piccole comunità di maghi contadini particolarmente poveri si difendevano dagli attacchi di ladri e bruti trasformando i vestiti laceri in vere e proprie armature. può essere usato anche non per scopo difensivo, ma anche come attacco: immaginate di poter ottenere i fucking dischi rotanti di xena partendo dai centrini della nonna...dai. Colore: grigio azzurro, verbale.
    ATTACCO GALI ( wind ): conjuntivictus
    Colpisce la vista dell'avversario, rendendola debole. Può essere usata su persone, animali e creature magiche.

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    (5) DIFESA ARCI ( arci + emi):
    ATTACCO MAC ( arci ):

    (25) DIFESA EMI ( arci + emi ):
    ATTACCO BARRY ( emi ):
     
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    Comunque, eravamo rimasti a coso che si avvicinava.
    Un ragazzino fatto che le ricordava vagamente Ellis. Chissà se erano parenti, si sarebbe spiegato il brutto vizio di venire armati di droga su un campo di battaglia. «sono un po più triste ora» minchia, triste per le giuste cause. Non perché dovessero trucidarsi a vicenda. «benvenuto nella mia vita» spalancò le braccia, biting irony a drip su ogni parola (sì, sono entrata nella fase dove non ho voglia di tradurre)- come se lei fosse felice di trovarsi lì, a combattere una guerra già segnata sin dall’inizio. «ma la quest è ancora lunga, punto tutto al limone» ma glielo doveva dire lei, che quelli non erano i Moc che diceva lui? Lasciò che Barry la prendesse in un casquè, un po’ impietosita dal modo in cui a malapena riusciva ad elaborare la realtà. Capito, come poteva sparare sulla croce rossa? Non era una vittoria equa, una che non le avrebbe portato alcuna soddisfazione. «Barry, se non la uccidi ti aiuto io con la tua otp, ok? un favore da una generazione all'altra» usò la distrazione che aveva portato Arci per invertire i ruoli, raddrizzando la schiena e costringendo Barry a piegarsi in un casquè molto più aggraziato «è così che si fa, ragazzino» e oddio devo andare a mangiare ok. Se non posto ora, mai più. Poi si voltò verso Arci e Mac, cercando di distrarre il secondo «scusate, ma che strani giri ci sono qui? chiedo per un amico» dai che palle voleva sapere.
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    (25) DIFESA EMI ( arci + emi ): si abbassa (nel….nel casque)
    ATTACCO BARRY ( emi ): casqué

    (5) DIFESA ARCI ( arci + emi ): distrae mac
     
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151 replies since 23/5/2023, 15:00   3735 views
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