10 stupid things i've done out of a compulsive need to be liked (cringe compilation)

kaz ft. jojo

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. fenneko
        +1    
     
    .
    Avatar

    ((ΦωΦ))
    he/she

    Group
    Ivorbone
    Posts
    84
    Spolliciometro
    +119

    Status
    Offline
    gifshe/himempathjojo park
    currently playing
    face my fears
    isak danielson
    I am not sure that I exist, actually. I am all the writers that I have read, all the people that I have met, all the women that I have loved; all the cities I have visited.
    I fucked up I fucked up I fucked up I fucked up.
    A Jojo l'empatia piaceva - generalmente. Lo faceva sentire vicino alle persone, gli faceva dire la cosa giusta. Poteva capire meglio le reazioni altrui anche quando erano bravi attori, e poteva in risposta essere quello che loro volevano, quello di cui avevano bisogno.
    Ma quando le emozioni negative altrui arrivavano ad ondate inaspettate, tendeva a perdere il fiato affogando in esse. Non era bello sentire di aver scaturito reazioni come paura, rabbia, sgomento. Abbassava la guardia, diceva cazzate, e faceva innervosire Kaz che probabilmente ora lo odiava, fantastico.
    Il suo sorriso tentennò, facendosi dispiaciuto fino quasi a sparire, ma non abbandonò l'atteggiamento tranquillo (nonostante la voglia di prendere a testate il muro), accettando passivamente le parole del giocatore tassorosso. Temeva di aver rotto la loro bolla felice (non l'avrebbe più chiamato bro?), ma mostrarsi in panico avrebbe solo reso la situazione peggiore, potenzialmente imbarazzante se non peggio.
    «Hai ragione, farò più attenzione. Grazie» non ironico, e si sforzò perchè non suonasse neanche ferito dal cazziatone pur essendoci rimasto male. Non perchè l'altro aveva esagerato, ovviamente: non era colpa di Kaz, se vivevano in quel mondo, ma era colpa di Jojo se aveva finto per anni non fosse così. Solo perchè il governo inglese pubblicava da quasi dieci anni un calendario con gli uomini più potenti del mondo in pose particolari e mezzi nudi (ci faceva sempre un video di recensione), non voleva dire che non fossero gli uomini più potenti del mondo, e che odiassero quelli come Jojo e Kaz nonchè chi pareva volersi battere (seppur nei modi sbagliati) per loro.
    La situazione sembrò calmarsi per il cuore dell'Oh entro qualche minuto, e Jojo quasi tirò un sospiro di sollievo quando se ne rese conto. Forse non aveva rovinato tutto?
    Arrivati a parlare di fanfiction, sembrava essersi ripreso dei punti persi con la storia del ribelle.
    «non penso? Non ho mai scritto nulla su persone che conosco.»
    «Neanche io» Ignorò con classe l'odore di bugia; non era di suo interesse sapere più di quello che Kaz voleva rivelare. «Ma ne ho lette» su suoi conoscenti, colleghi, "amici", e anche su se stesso. Faceva parte di quel gruppo di persone che aveva bisogno, ogni tot, di googlare il proprio nome per vedere cosa usciva (la gente lo odiava? Cosa dicevano i tabloid? erano usciti nuovi meme? Aveva scritto qualcosa di sbagliato nella descrizione di una foto?)... e silenziosamente, stava anche dicendo "non c'è niente di male a scrivere ff simili". Così, fun fact, che Kaz le scrivesse o no davvero.
    «ma le catene, sai. Sono un po’ fuori dalla mia comfort zone, e qualcosa che non conosco. potrebbe essere una sfida! Mi piacciono le sfide»
    Annuì. Non era il momento di dirgli che a lui piacessero solo perchè sapeva che non avrebbero dovuto, e che quindi lo facessero sentire libero di pensare con la sua testa e di essere chi voleva. Un tempo e un luogo per ogni cosa «Hai il mio numero, Puoi scrivermi se ti va di parlarne» per iscritto era più facile, no? «O ti cerco ff carine che ne parlino!»
    Lo ascoltò parlare di come aveva cambiato casa, del trasferimento, cogliendo in quel battito di ciglia il sottotesto ai laboratori. Distolse lo sguardo fingendo di sistemarsi meglio le catene, imbarazzato perchè la sua esperienza con i dottori ribelli (doveva abituarsi a chiamarli così) era stata... diversa. Aveva voluto un cambiamento, c'era andato quasi volontariamente lì, e sua madre l'aveva salvato pagando il suo peso in oro poco dopo la sua scomparsa. In confronto alla maggior parte degli special, quella del Park era stata una vacanza.
    «possiamo scoprirla insieme se ti va? Però non tipo… i musei e quelle cose da turista. La vera londra» Inspirò profondamente guardandolo con occhi grandi e scuri. La vera Londra.
    «Sembrava la frase di un film» sorrise portandosi la mano al petto. «Uno che guarderei. Sarebbe fighissimo scoprire insieme la vera Londra» Si sporse in avanti, guance rosse mentre continuava emozionato. «Trovare i locali di nicchia che costano poco ma sono i più belli, i tetti dove la vista è migliore, i pub dove fanno i concerti dei gruppi indie, conoscere le leggende locali-...» non aveva ben chiara l'idea di cosa volesse dire "conoscere la vera Londra", ma per lui significava sentirsi a casa, sentirsi accolti, trovare posti strani e sconosciuti e esserne accolti. «Vado sullo skate! Anche tu? Sei mai stato al Southbank? Andiamoci insieme!!» In uno dei suoi giri da turista ci era passato col padre, la sua compagna e Sana, ma non aveva potuto fermarsi e non c'era più tornato - nonostante la sua parte capitalista avesse pensato di farlo per registrarci un video. Se anche Kaz andava in skate, potevano tornarci insieme!! Era un po' la mecca degli skater, e anche se Jojo non era bravissimo, ha lo skate nell'avatar quindi sembrava comunque una meta necessaria. «...se ti va»
    sooner or later you're gonna tell me a happy story. i just know you are.
     
    .
8 replies since 9/4/2023, 13:59   268 views
  Share  
.
Top