10 stupid things i've done out of a compulsive need to be liked (cringe compilation)

kaz ft. jojo

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  1. fenneko
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    I am not sure that I exist, actually. I am all the writers that I have read, all the people that I have met, all the women that I have loved; all the cities I have visited.
    Allora.
    La cosa positiva, era che trovasse il tutto un po' kinky ed eccitante. Labbro spezzato e sporco di sangue? Trucco sbavato? Cravatta sfatta? Aveva letto fumetti che con quelle premesse finivano in modi assai interessanti.
    La cosa negativa era che non ci fosse nessuno ad apprezzare quanto fosse carino ed indifeso in quelle condizioni, che avesse solo male, che il giorno dopo gli sarebbero venuti i lividi (molto meno aes del sangue), che la security e i torturatori si sarebbero ricordati di lui e avrebbero fatto un po' più attenzione alle sue azioni.
    Vabbè. Non si può avere tutto dalla vita.
    Strinse di più le ginocchia al petto, il mento appoggiato a queste.
    Era finito lì per un motivo così stupido che si odiava: sapeva di non dover discutere con gli studenti maghi, e sapeva soprattutto di non dover discutere con la security quando questa interveniva - neanche quando lui aveva ragione e non volevano dargli retta. Soprattutto in quei casi.
    Aveva accettato tanta merda in vita sua, leggeva ogni commento cattivo sui suoi post e video e aveva cercato di imparare a ignorarli o rispondevi col sorriso, a strisciare per chiedere scusa quando commetteva il minimo errore... e negli ultimi mesi a hogwarts aveva disimparato tutto. Avere della gente che gli voleva bene e basta - e non per quello che guadagnava o la visibilità che gli dava - l'aveva portato a credere di poter essere se stesso. Di poter dire cosa pensava sempre. Di semplicemente esistere.
    Ma non era così, evidentemente.
    C'erano ancora persone che non capivano cosa significasse il suo essere genderfluid, che lo prendevano come una scelta, che lo prendevano come un invito. A essere usato, sfruttato, preso in giro.
    Se fosse stato ancora un mago, probabilmente la security sarebbe intervenuta in modo diverso quando il ragazzino, seduto sulla panchina vicino a lui, dopo alcune domande scomode aveva allungato una mano per toccarlo.
    Non avrebbe incolpato Jojo per essersi alzato dopo i primi secondi di shock e, spinto l'altro via, avergli trasmesso il proprio disagio per quanto appena successo facendolo piangnucolare.
    Non gli avrebbero gridato contro, lo avrebbero lasciato spiegare che sì, aveva spinto via un ragazzino del secondo anno pur essendo lui del quinto e alto il doppio di lui, ma era stato istintivo perchè lo aveva molestato. No, santo cielo, non era stato Jojo a invitarlo a farlo o, peggio, obbligarlo magicamente.
    Non gli avrebbero afferrato il polso, mettendolo sul chi vive e facendogli di nuovo usare l'empatia per obbligare la donna a lasciare la presa e allontanarsi da lui - dimostrando che poteva davvero forzare qualcuno ad agire contro la propria volontà.
    Non aveva aiutato la situazione dire che non l'aveva fatto apposta, giuro, si era solo agitato-
    «Vediamo come ti agiti in sala torture»
    E adesso lui era lì, una catena al collo, e il ragazzino e i suoi amici se la ridevano ancora al parco, l'uno a raccontare agli altri cos'aveva sentito quando aveva alungato le mani sul ragazzo allampanato che si vestiva da ragazza di tanto in tanto e che, a quanto pareva, usava il suo potere per far provare e fare alle persone quello che voleva.
    Con un grugnito, Jojo nascose di più il viso sulle gambe.
    «rubare libri in biblioteca è un reato gravissimo. Dovrebbero sbatterti fuori»
    Alzò leggermente la testa, stringendo lo sguardo allo sputo si sfregio del torturatore.
    «enemies to lovers»
    sorrise leggermente. Non era un grande fan di Sven, onestamente.
    Megan sarebbe stata più il tipo di Kaz, a suo dire.
    «è proprio uno tsundere» mormorò in risposta, cercando di cancellare dalla faccia la propria autocommiserazione.
    «tocca a te!!»
    Spostò lo sguardo verso il tris.
    Avrebbe voluto essere un compagno di cella migliore per Kaz, davvero, e invece era solo... Jojo. Tanto bravo davanti alle telecamere quando aveva un copione da seguire o qualcosa di specifico da commentare, un vero caso umano quando si trovava di fronte a qualcuno in carne ed ossa in situazioni inattese.
    «Sven è solo geloso perchè non sa leggere» Ci pensò qualche secondo ancora prima di allungarsi e fare una X in centro al tris. «non capisce perchè sia tanto importante per noi la tua biblioteca» Alzò lo sguardo, sorridendo leggermente.
    «Grazie, di averla creata»
    sooner or later you're gonna tell me a happy story. i just know you are.
     
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