[oblinder] le canzoni d'amore sono meglio stonate, te le canto così, ahi ahi ahi (ah)

Charlyse Benshaw non aveva mai creduto nel Fato. Credeva fermamente che l’unico autore del proprio destino fosse lei, che ad ogni azione corrispondesse una reazione. Certo, esistevano delle variabili esterne capaci di influenzare quella relazione causale, ma non rappresentavano un impiccio. Cherry era una freak del controllo, prevedeva ogni strada alternativa e il corretto copione da seguire. Quello, tuttavia, non se lo sarebbe mai aspettato.
Meeeeh poteva cancellarlo dalla sua memoria?
Ah no?
Scusa NOMEPG, ma non era una grande fan *********. A piccole dosi, certo. Ma già così too much.
L’aveva detto lei che non credeva al Fato, e quella era l’ennesima prova che non ci vedeva un cazzo. Forse, dato che il Terzo Occhio non gli serviva più, gliel’avrebbe cavato con le sue stesse mani.
Anyways.
«piacere, cherry» tese la mano a NOMEPG, perché dubitava che si conoscessero. Era un classico, non era la prima volta che si presentava dopo un limone duro- capitava e basta. «qualcuno fuma?» ecco, santa Ama, che la salvava in corner con le sigarette. Lesse la marca di sigarette sul pacchetto, il labbro superiore a incresparsi in una leggera smorfia. Non erano la sua prima scelta, e nemmeno la seconda, ma beggars can’t be choosers. «grazie» tirò fuori un accendino -sì, era decisamente più comodo di usare la bacchetta- dal reggiseno e posizionò la sigaretta tra le labbra.
E ora non le restava che godersi il caos.

La sua pausa cool non era durata abbastanza. «anche se non siete le nostre anime gemelle, siete invitati se vi va, sapete?» si era persa momentaneamente tra i suoi pensieri, dato che chissà quanto ancora sarebbero stati là dentro, quindi ci mise qualche secondo prima di rispondere. Stava parlando di giocare? O della sigaretta? cherry.exe ha smesso di funzionare. «perché no, non mi dispiace unirmi» ammiccò ad Ama e a Baudina, che lo intendessero in qualsiasi modo preferissero. Sarebbe stato quello corretto. «anche perché gianni ha smesso di funzionare» allungò una mano nella sua direzione per scrollarla, casomai si fosse addormentata.

[dovrei aspettare il turno di Lillo e Amarello, lo so, ma se non faccio i reveal oggi sento che farò arrivare il prossimo oblinder e alby rimarrà come l'assassino di Conan]

«Ezra?» un attimo prima aveva davanti agli occhi la figura misteriosa e indefinita che gli aveva leccato il lobo e offerto un graditissimo twerk, il successivo c'era un suo amico, fornitore di fiducia di sex toys e consulente in fatto di moda. Avrebbe voluto aggiungere un «che piacere», ma sapeva che lo sarebbe stato davvero solo se avessero avuto più tempo per continuare quel gioco; dunque, si limito a prendergli il viso tra le mani, stampargli un bacio sulle labbra e rivolgergli un sorriso raggiante. «Era inevitabile» il bacio? Che il proprietario del l’Inguinis avesse il suo appuntamento in quella sala? Che si incontrassero? Che le loro affinità venissero confermate da chiunque li avesse sedati, rapiti e sottoposti a quell'esperimento? Non lo avrebbe specificato, gli piaceva lasciare le frasi così, in sospeso - versi di poesie, parti di canzoni, domande marzulliane, illuminazioni estemporanee. Portò un bracciò attorno alle spalle del Linguini (perché ci siamo alzati, dai, no?) e allargò l'altro per invitare Amarello ad unirsi a loro. «Quindi, anime gemelle» non erano curiosi di sapere com'erano stati abbinati? Lui un sacco! E infatti: «mentre decidiamo cosa fare... segno e ascendente?» le priorità