[oblinder] le canzoni d'amore sono meglio stonate, te le canto così, ahi ahi ahi (ah)

👁👄👁
«ha proprio detto 'mo ce ripigliamm' tutt' chell che è 'o nuost'»
Per un sacco di tempo le era parso che baudino neanche fosse lì, e solo ora si accorgeva di quanto fosse

extra.
Le dispiaceva? Non era certa. Doveva elaborare. Si considerava una persona aperta (in ogni senso), favorevole alla maggior parte dei kink, ma le piaceva anche il controllo. La preparazione. Senza contare che era vanesia, quindi non approvava il suo "basta sentirci": ovviamente l'occhio voleva la sua parte (le piaceva farlo bendata?? Sì. Ma quando sapeva che dall'altra parte c'era qualcuno di sexy, che l'avrebbe fatta stare bene, quando poteva visualizzare cosa stava accadendo e l'immaginazione correva più della realtà).
Tuttavia, sorrideva.
Oh, forse non trovata la ritrovata libido di baudino sexy, ma sicuramente la trovava divertente. Poteva lasciarlo a gianni!cuginetto. Magari erano loro la coppia che scop(ava)piava.
«direi che ci hai intrattenuti» aveva un debole per i balletti sexy.
«Obbligo: sfilarsi il reggiseno. Verità: dove è stata la tua prima volta?»
Non era certa di poter rispondere alla verità senza mentire «scelgo obbligo perchè vi potrei dire che la mia prima volta è stata in un'aula vuota a scuola ma... non sono certa sia una verità, visto che la prima volta non me la ricordo» si umettò le labbra. ma aveva un altro problema: «e se non indossassi il reggiseno?» insomma... dire se lo indossava o meno rivelerebbe (i suoi kink o) il suo genere, e ancora sentiva di non poterlo fare.
«ma posso togliermi qualcos'altro» Si alzò passandosi la mano sui vestiti, e andò a nascondersi dietro un separè leggermente trasparente, che avrebbe lasciato intravedere la sagoma mentre si spogliava ma non il sesso. non poteva denudarsi a brucio davanti a tutti: un po' perchè ancora c'era la paura ci fosse un certo age gap, un po' perchè non poteva rivelare il proprio genere.
«non sbirciate» scherzò spogliandosi, e togliendosi prima pantaloni poi biancheria intima, uno sguardo severo in giro (che tanto gli altri non avrebbero visto), e il labiale di "mi raccomando" a chiunque li stesse osservando. Perchè la legge diceva che non si potevano diffondere video simili senza consenso della persona ripresa e dio se li avesse trovati e sgozzati se avessero fatto qualcosa del genere, chiunque l'avesse chiusa lì.
Voleva solo andarsene, a quel punto.
Quando tornò (con i pantaloni addosso) non mostrò le mutande - che avevano comunque visto dalla shiluette del separè, ma si risedette.
Minchia cosa si fa per matchare (e se non è la tua azione positiva baudi sei una scemotta)
«obbligo o verità: mordicchia qualcuno, o dì il tuo kink preferito. Non devi per forza averlo provato in maniera sessuale, anche solo... ideale. Dalle fanfiction o nell'immaginario»

Erano successe tante cose, ma lei nel dubbio si era limitata a guardare come una spettatrice davanti allo schermo del televisione. Il comportamento di un* in particolare era particolarmente affasciante, ma sìl, quell* che si era mess* a cantare. I pg di Lele finivano sempre con dei cantanti nati, ma pensa te che fortuna. «Spero di avervi intrattenuto abbastanza» sorriso morbida, Bubbletea, lo sguardo completamente assente come il suo udito «non avrei potuto chiedere di meglio» e intanto, era felice di aver mutato la televisione, perché lì c’era gente che giocava d obbligo o verità come i dodicenni. Si lasciò andare a un sospiro interiore, mentre osservava…ah no, peccato, nessuno si era sfilato niente. Almeno quello sarebbe stato interessante. «ma posso togliermi qualcos'altro» ah ecco! Grande, hai appena vinto dei punti bonus nel suo cuore. Si lasciò andare ad un fischio da stadio, perché la situazione lo richiedeva, e ormai la situazione stava degenerando in ogni caso.
E infatti.
Nemmeno a dirlo.
Volevano fare un tiktok.
Era capitata con la gen z. Lo sapeva, se lo sentiva dentro. Iniziò a sudare freddo, temendo che quelle persone avessero sedici anni. Ma quindi non poteva più parlare di threesomes? «siete maggiorenni vero?» non l’aveva mai chiesto prima, e si rendeva conto solo in quel momento della sua svista. Ignorò tatticamente la proposta del tiktok, ma si unì ad Amarello in quel balletto. Non conosceva assolutamente la coreografia, quindi prese per mano per mano Amarello (e chiunque avesse voluto unirsi! Aveva due mani!) e improvvisò un balletto sexy- ma non troppo, aveva il dubbio che fosse minorenne. Non era come quelli che si cacciavano i dodicenni ribelli. Dato che nessuno le aveva dato un obbligo o una verità, decise semplicemente di rifarsi a quello che aveva suggerito Teoria «il mio incubo? non lo so, penso di temere l’imprevedibilità delle persone. di non poter prevedere la loro prossima mossa.» e che dire, c’era un po’ di verità in quelle parole. Avrebbe potuto condividere qualcosa di molto più spinto, ma si era morsa la lingua appena in tempo.
«obbligo: una lap dance. verità: racconta di un episodio imbarazzante» e ora vado a dormire. Bubbletea out.

E sapete cosa vi dico? Che se non posso avere il caos nelle Lettere stupido Amos, sfrutterò quello già presente dei Chemical. Tea si rendeva conto di quanto fosse sciocca quella domanda quando fu svelata l’identità della sua anima non gemella. «ho l'età legale per invitarti a cena fuori e poi a casa mia» smooooth, ma Tea non si sarebbe aspetta nient’altro da l*i. Perché certo che l* conosceva, come non avrebbe potuto. Gli asterischi interrompono il mio flusso creativo, userò il femminile come gender neutral basta. Lasciò scivolare lentamente lo sguardo sui suoi contorni, decidendo che le piaceva quello che vedeva «è una promessa, [censored cognome]?» piegò il capo, un sorriso malizioso a piegare le labbra. Quando vuoi, davvero.

Era certa, certissima che 6baudi9 non fosse la sua anima gemella. E sapete perché? Perché era convinta che si sarebbe fatta legare a una croce, che avrebbe supplicato. Oh, ingenua 6baudi9, sarebbe stata lei a supplicarla tra poco. «quando vuoi, ma il come lo decido io» soffiò un bacio a baudino, quella era una promessa. Mai provocare Tea, perché aveva una lunga memoria e ancora più tempo tra le mani. Nel frattempo, i suoi compagni non avevano perso tempo ad entrare nel vivo dell’azione. Tra massaggi, morsi e leccatine varie sembravano essere entrati nel vero spirito nella stanza. Honestly, slay. Ora, Tea non poteva essere da meno no? Aveva una certa reputazione da mantenere. «obbligo: regala dei fiori alla persona che ti piace di più qui dentro, verità: racconta come ti sei fatto una cicatrice» boo uh, solo le persone noiose sceglievano la verità. Cos’era la vita senza del sano brivido? La definizione di piacere di più era complicata quando conosceva (e apprezzava) solo il volto di una persona, ed era per questo che se la sarebbe giocata di strategia. Dubitava che Baudino e Gianni il Morto fossero le sue anime gemelle, quindi restava solo Teoria tra le papabili scelte. Tirò fuori la bacchetta ed evocò dei fiori dal nulla, non delle rose perché non era un uomo cis etero (o forse sì) senza uno straccio di fantasia, ma un bouquet di girasoli. «la mia persona preferita, uh?» si voltò verso Teoria, porgendole il mazzo di fiori con un sorriso a fior di labbra «questi sono per te» poi, visto che non sarebbe stato un vero obbligo o verità senza un bacio, si sporse in avanti, fino ad eliminare lo spazio che la separava dal volto di Teoria. E questo è per i miei fan al Fanta. «posso?» chiese soffiando sulle sue labbra, perché il consenso era sexy, e Lapo (Lapo secondo una certa persona, non davvero) era un gentiluomo. Accarezzò il viso con una mano, i denti ad affondare nel labbro di Teoria prima di baciarla. E vi dirò di più, per togliersi lo sfizio ci avrebbe anche infilato la lingua perché Tea era una persona che portava fino in fondo, per bene, tutte le sue missioni.

Ah giusto, si ricordò che tecnicamente stavano ancora giocando. «obbligo: twerka su qualcuno. verità: il tuo kink preferito» do it for the showbiz, baby.

«è una promessa, [censored cognome]?»
uuuh il cognome, kinky!! Sollevò un sopracciglio, e dopo essersi mordicchiata il labbro replicò con tono ambiguo: «o una minaccia»

e niente si era persa il primo limone. vabbè, peccato. We could've had it all stupido unmatch,

apprezzò il balletto e sorrise battendo le mani divertita. Apprezzava sempre la gente che ci provava forte forte anche quando voleva dire uscire dalla propria comfort zone.
«obbligo: fare un tiktok con qualcuno dei presenti - o tutti!! verità: quale è stata la bugia più grande che tu abbia mai detto?»
«cucciola ma l'abbiamo appena fatto un tiktok, c'eri anche tu secondo me» ma era una donna misericordiosa, e sarebbe andata incontro ad un lele perso fra i mille post: tirò fuori il cellulare, e fece segno a tutti di fare silenzio.
E fece un ASMR in qualche modo mistico, invitando gli altri DI NUOVO ad aggiungersi, a meno che non fosse negativo (cosa? cosa). Fra i rumori molesti, diede un bacino in fronte e un baciamano a tutti
già che c'era fece anche un paio di foto insieme.
scusate non sto davvero su tiktok non ho idea dei trend se non i balletti.
«però ti lascio anche la verità. la più grossa bugia detta... ti amo»
MOvING ON
«lecca qualcosa o qualcuno a tua scelta nella stanza, o racconta un segreto»

«se usciamo da qui posso offrirti da bere? cioè se ti va. non come appuntamento. ma anche? Dipende da come ti senti di prenderlo. dimmi tu quando. io sono sempre impegnat* ma posso liberarmi, cioè la mia vita è caotica ma non cosi tanto, e poi mi piace tenermi impegnat*! fare cose, uscire, le persone e -» oh, amore. Baby Teoria. Non si meritava una bestia come Tea, ma questo non poteva saperlo. Posò un dito sulle sue labbra per fermare quel mare di parole «va bene, quello che vuoi. non sono schizzinosa» se poi voleva metterci anche il dessert, chi era lei per rifiutare. Le stampò anche un bacio in fronte, perché le ricordava un po’ un baby Amos. Alla player, non a Tea.

«però ti lascio anche la verità. la più grossa bugia detta... ti amo» minchia, amarello. «amo noiii» unironically, era sicura di averlo fatto più di una volta nella vita. Certe situazioni richiedevano determinate misure.

A proposito di certe misure. Ormai era stata trascinata a fare i tiktok contro la sua volontà, una marionetta che veniva mossa dai fili del burrattinaio. Aveva scelto di seguire il caos, perché dubitava che a quel punto c’era molta altra scelta.

«...ho finito le idee passo la palla al prossimo partecipante al gioco.» sapessi noi. Chissà se Amarello e Teoria avrebbero matchato e l’avrebbero lasciata con i pedo……sperava di no. «forse è arrivato il momento di andare in pausa cool» pensateci, amie.