[oblinder] e ti sto odiando ma al contrario, forse sono solo sadico

Oh, theproblem, la lagna ambulante aveva trovato il match prima di l*i -- ed era anche carino!!!1! questa era veramente veramente veramente un'ingiustizia, e quell'idea sembrava condivisa anche da terzocuore, verso cui si voltò e allungò una mano per fare pat pat sulla sua spalla «eh, le cose belle sempre agli altri car* mi*» con una punta di invidia e di saggezza nella voce «possiamo solo sperare che il nostro momento arrivi in fretta - e nel frattempo divertirci».
Chiaramente, la sua idea di divertimento era ben lontana da quella che gli altri pensavano, visto che la loro proposta più ricorrente era fare il palo per la lap dance. E va bene che era San Valentino, due anime gemelle si erano appena trovare proprio di fronte ai loro occhi, però anche meno disperat* eh. Rise spontaneamente, poi scosse la testa «senza litigare, ragazz*» concluse con un sospiro «posso usare lui come palo» si avvicinò ovviamente alla persona che era cert* avesse almeno un viso vero e che non scoppiasse a piangere parlando da solo, quindi Stiles, e gli poggiò una mano sulla spalla «possò usare lui come palo» sorriso largo verso il match di Hugo («lo prendo un attimo in prestito, scusa») che comunque non poteva vederl* e poi allungò la mano verso micdrop per offrirle la canna (non sua, ma vabbè ormai vigeva la più totale condivisione dei beni lì) «me la reggi un attimo? grazie, e non potrei mai rifiutare un drink offerto, non sarebbe da me».
Ebbene, messe così a posto le cose, allungò le mani verso il suo palo (sempre Stiles), per avvinghiarglisi attorno come un qualsiasi professore/professoressa dell'eredità su una canzone qualsiasi per improvvisare un ballo sexy.



E comunque confonde anche me.

*surprised Pikachu* per tutto, nel dubbio. A partire da quello che era Brainwashed, visto che continuava ad autocensurarsi. «E comunque mi hai fatto male», sbuffò, per poi continuare con le cose davvero importanti.
Tipo il suo match.
Anche perché Brain finì per fare cose terribili che non voleva neanche guardare. Tipo la macarena. Soprattutto la macarena.
«E quindi……..» Già. E quindi? Ovviamente, quando alla fine il fumo, o quello che era, svanì, e lui e Stiles poterono finalmente (?) guardarsi in faccia, l’ex tassorosso… impallidì. Non si sorprese nemmeno, ma, al contrario, lo capì a un livello davvero profondo. Anche lui voleva morire ogni giorno, guardandosi allo specchio. Annuì in risposta alle sue mosse, per poi esprimergli almeno una minima parte del suo profondo cordoglio. «si, beh… non hai visto la concorrenza» Dapprima tra l’accigliato e il dispiaciuto, gli sfuggì una risatina. «Te lo assicuro, non poteva andarti peggio. Chiedilo a Cavendish», insistette sorridendo ironico.
Ecco, a proposito. Due volte su due dei, be’, peni. Doveva cominciare a farsi qualche domanda? Anzi, continuare, se mai. Non è che non gli passasse mai per la testa, ma… non lo sapeva? Non voleva saperlo? L’argomento amore ormai era un tabù nella sua testa, perché faceva male. Troppo male.
Ad ogni modo, ovviamente finì per sproloquiare, in parte perché adesso era sicuro di avere davanti una persona amica (circa), in parte perché, come suo solito, nei momenti di imbarazzo o parlava a macchinetta o diventava muto. E, purtroppo per Stilinski, quel giorno aveva vinto la prima opzione. «molte informazioni tutti insieme. grazie per la fiducia?» Ecco appunto. Sorrise nervoso e si strinse nelle spalle. «Colpevole.»
Seppure fosse certo che Stiles sapesse chi fosse suo fratello (e pure sua sorella, se è per questo), evidentemente si era sopravvalutato. Perché mai avrebbe dovuto ricordarsi di lui? Ormai erano entrambi fuori da Hogwarts da un pezzo... Certo, anche l’ex tassorosso non era un mostro di popolarità a scuola, ma per un attimo aveva pensato che magari, tra reietti, tra sfigati… Eh. «Comunque. Vabbè. Non preoccuparti», si affrettò a giustificarlo, sentendosi al contempo a disagio e tranquillo. Insomma, era tutto molto imbarazzante, ma Stiles gli stava simpatico a pelle?? Se non altro perché, da quando erano finiti lì, era l’unico che non l’aveva trattato male… relationship goals??
dovresti imparare a contenere tutta questa negatività. canalizzarla...? ti piace scrivere? o suonare. disegnare» Stava quasi per rispondergli sarcastico, ma poi lo guardò sorpreso. «Adesso sei tu che mi stai dando troppa fiducia… Mi piace fare tutte queste cose, ma… non sono davvero bravo in niente?», gli spiegò sincero, tenendo gli occhi bassi. Non era esattamente quello che gli aveva chiesto, anzi, non gli aveva proprio chiesto niente, ma quello era solo uno dei tanti, tantissimi problemi di Hugo: quando faceva una cosa, una vocina, dentro di lui, gli diceva di dover essere il migliore nel farla. Cosa che, puntualmente, non succedeva mai.
Sembrava quasi che… «Psicomago?» Oh. Ora si spiegavano tante cose. Ma in fondo era… contento? «Io sono Hugo e… faccio l’università… come un babbeo… e un babbano», incespicò appena sulle parole finali, gesticolando come a enfatizzare la propria stupidità.
«eh, le cose belle sempre agli altri car* mi*» Quello era uno dei suoi mood della vita, ma non lo fece notare a Machetegang, temendo un raid di Mic Drop. Peccato che poi la situazione degenerò per l’ennesima volta.
Strano.
«lo prendo un attimo in prestito, scusa» «Devi chiederlo a lui il permesso, non a me…?», borbottò imbarazzato, cercando però lo sguardo del suo match, come a chiedergli se doveva intervenire. Che poi… come? E perché? Nel senso, non per difendere il suo onore, ovviamente!! Ma per evitargli di ritrovarsi in una situazione totalmente imbarazzante e, insomma, priva di consenso.
Ma evidentemente Machetegang era di un’altra idea. Ed era pure molto flessibile. Senza rendersene conto assunse un’espressione piuttosto disgustata davanti a quella scena, anche se questo non gli impedì di guardare. «Dovremmo aiutarli a matchare?», domandò a Stiles. «Magari non così, però, ecco……»

Era molto curios* di sapere da fuori come apparivano; probabilmente come quell'episodio di Community in cui Troy entra con le pizze e trova chi muore, chi cerca di spegnere il fuoco, chi lancia cose. Solo che nel loro caso c'era:
- chi fumava e spacciava canne (terzocuore)
- chi ballava la lap dance (machete)
- chi ballava la macarena (mic)
- chi voleva fottere prima del primo appuntamento (brain)
- chi voleva morire (stiles)
- chi voleva piangere (hugo)
gli ultimi due, perlomeno, si erano trovati, tutti gli altri invece erano immersi fino al collo nel(la merda) caos più totale.
Dopo aver usato il buon psicomago come palo (anche se a quanto pare non serviva) come palo per il suo balletto, guardò mic e brain ballare la macarena con una puntina judging in corso, una mano sul fianco a guardarl* in silenzio, e un sopracciglio alzato. cioè l* stavano sfidando? ERANO FINITI IN STEP UP??? IL SUO SOGNO!
«mh» sbuffò dalle narici, poi si legò i capelli (che fossero corti o lunghi chissà voi no) e si prese di nuovo il centro della scena «sì ok ma voi questo lo sapete fare?» e per questo intendeva esattamente scuotere i fianchi su e giù velocemente sul proprio asse verticale, creando così un tremolio sulle natiche cit wikipedia, per i poveri twerkare
EH BITCH? SLAAAAAY