● scheda pg 023

Con il presente atto, dichiaro di accettare questa scheda per quello che è, ma soprattutto non è, e gli obiettivi del MOGA (Make Oblivion Great Again). Invitiamo a consultare i Termini e le condizioni di associazione a OBLIVION GDR. Per completare l’iscrizione, occorre indicare di aver accettato e compreso i Termini e le condizioni spuntando le seguenti caselle.
Dichiaro di essere maggiorenne (minimo 18 anni di età) e di aver letto e accettato i presenti Termini e condizioni di associazione.
Sono consapevole che la piggiomania sia una grave malattia, e mi prendo ogni responsabilità in caso di ricadute.

La storia del signor BOLTON e della signora HAWKINS inizia anni ed anni ed anni (…) fa, ma a noi non interessa perché se siamo qui riuniti oggi, è per conoscere la serie di sfortunati eventi che ha portato TROY ad essere… beh, Troy, quella che noi tutti (non) conosciamo e (un pochino) amiamo. La nostra eroina, intesa come droga vale comunque, nacque il 1 AGOSTO 1994, e vorrei dire fosse stata una giornata torrida di giubilo e lacrime di gioia, ma quell’anno fu particolarmente freddo, con un picco di -1 pochi giorni seguenti il primo vagito di Troy, il che aveva obbligato i numerosi fratelli maggiori della neonata a condividere lo stesso tetto per lunghe, lunghissime settimane fatte di pianti isterici e strilla nel cuore della notte.
La leggenda narra che fosse stato proprio quel periodo a segnare la nefasta reputazione di Troy.
(Era così)
Prima di continuare la narrazione, vi offro un breve schemino della FAMIGLIA di maghetti PUROSANGUE da cui giunge la nostra protagonista:
- signor Bolton, non merita un nome
- signora Hawkins, vedi sopra
- classe 1987: Corey, il primogenito che si sente l’erede al trono
- classe 1988: Anastasius, colui che sussurrava agli orsi
- classe 1989: Drahoslav, come nonno 1, noioso uguale
- classe 1991: Gisbert, come nonno 2, e infatti manco lui aveva i denti
- classe 1994: la nostra bellissima e fantastica Troy
- classe 1995: Matthaios, perché all’anagrafe c’era la signora Finch, notoriamente disgrafica
- classe 1997: Paul, perché avevano finito la fantasia, e infatti è una basic bitch
- classe 2002: King, quello capitato lì per caso, adottato perché perchè no
- classe 2004: i gemelli inaspettati, Sullivan e Julian
Ok.
Ora potete dimenticare tutto, perché come già detto a noi interessa solo Troy, e Troy li odiava tutti. Ma tutti. Gli unici che facevano eccezione erano i cugini giustamente scappati in quel di Londra – can’t blame them, Troy avrebbe sempre voluto essere adottata da loro e fuggire dalla Russia; un bacino al cugino Axel Bolton, you’re doing amazing sweetie!
Dicevamo?
Supponendo che i primi anni siano stati accettabili, non ha memorie per avvalorare alcuna ipotesi in merito, possiamo dire che tutto sia andato a puttane al compimento dei quattro anni, quando Troy ha iniziato a sviluppare un certo caratterino. Litigava spesso con i fratelli più grandi; faceva capricci; puntava i piedi, infilandosi in situazioni più grandi di lei per principi che a quell’età – ma anche a quelle successive. - le parevano necessari. Voleva essere la migliore in tutto, ma la verità era che non possedeva alcuna abilità particolare: Corey era quello intelligente, Anastasius quello che se la intendeva con le bestie, Draho sapeva tutto di storia e Gisbert era un’artista; perfino Matthaios e Paul, pur nascendo dopo la nostra protagonista, hanno mostrato sin dalla tenera età di essere più bravi di lei in qualcosa. Il primo era fortissimo, tipo il bambino più forte sulla faccia della Terra!!!, ed il secondo era … beh, così mediocre da essere il bimbo perfetto. Insomma. Troy li repelleva tutti, perché più passava il tempo, più la perculavano per il suo essere così...così… così. Caotica e sconclusionata. Ci si aspettava qualcosa da lei, ma nessuno sapeva esattamente cosa. Forse che fosse più delicata; più brava a ricamare o cantare o a farsi i capelli; che preferisse le gonne ai pantaloni della tuta. Essendo l’unica figlia femmina in famiglia, Troy avrebbe dovuto rappresentare il bocciolo di papavero nel campo di grano, ed invece era la trebbiatrice sganghera che rovinava il raccolto. Quando arrivò King prima, e i gemelli poi, venne nominata ufficialmente la baby sitter, perché a quanto pareva, non era in grado di far altro. THE DISRESPECT! Costretta a passare il proprio tempo con neonati piangenti e puzzolenti!! Mentre i fratelli si allenavano!! Facevano cose!! UGH! Le sue giornate filavano così, con un tiro a canestro ed un film di Spike Lee e gli sgagni della famigghia divennero presto gli unici a cui Troy ancora rivolgesse la parola. Raccontava loro di come un giorno avrebbe ribaltato la gerarchia e sconfitto il patriarcato familiare; di come sarebbe diventata la strega più potente al mondo, ed avrebbe fatto vomitare rospi vita natural durante a quelle merdine dei fratelli; di come l’avrebbero temuta ed ammirata.
I gemelli non avevano ancora compiuto un anno, quando Troy Bolton Hawkins trovò il manifesto del Mago. Prometteva potere; riscoperta; prometteva che l’avrebbe resa più di quel che era (Baggianate e puttanate, con il senno di poi, ma per una Troy di dieci anni fu un segno). Era l’estate del 2005. Troy posò una mano sulla spalla di un King di tre anni, lasciandogli fra le mani i borsoni per prendersi cura dei Jesus (troppo lungo chiamarli Julian e Sullivan: ottimizzazione), e partì alla ricerca della sua strada come un Ash Ketchum qualunque. Senza mai voltarsi indietro.
L’inizio della fine.
Ragazzi, ascoltate un consiglio dall’esperta: mai firmare nulla, se vi viene chiesto di farlo con il sangue. Una Troy di dieci anni, aveva pensato fosse super kool; aveva pensato fosse un minuscolo sacrificio, in visione del Grande Potere che avrebbe ricevuto ad essere l’apprendista dello Stregone (lo stregone più potente del mondo, recitava la locandina del Circo: e che fai, non ci credi?): s’era fatta accecare dalla propria ambizione, dal bisogno di essere superiore ai suoi fratelli, e dimostrarglielo. A conti fatti, era stata una gran stronzata – ma che ne sapeva, l’allora ragazzina. Impulsiva lo era stata da che ne aveva memoria, quando il suo primo istinto era ringhiare ai bambini che si avvicinavano ai suoi giochi, piuttosto che condividerli. Insomma, già da cucciola d’uomo era particolare, volendo usare un gentile eufemismo. Il Contratto TM prevedeva un sacco di clausole che, allora ancora non lo sapeva, ma le avrebbero morso il culo con lo scorrere inevitabile del tempo:
- doveva proteggerlo; se fosse morto Kosmo, sarebbe morta anche lei.
- doveva aiutarlo a compiere le sue Missioni, aka doveva fare tutto il lavoro sporco al suo posto
- nulla le apparteneva, neanche l’aria che respirava. A sedici anni, aveva venduto le sue ovaie.
- non poteva scappare.
Non ha mai frequentato scuole magiche, rimbalzata piuttosto dall’uno all’altro dei colleghi circensi per apprendere le basi della magia. Negli anni, aveva davvero fatto… qualunque cosa, per Kosmo. Era diventata a tutti gli effetti il suo servo della gleba, in triste compagnia di Porfirio (un altro apprendista di Kosmo, maledetto da un nemico del mago e costretto alle sembianze di un peluche a forma di orso; Troy lo chiama Pornhub perché è un cazzo di pervertito) il quale non mancava mai di ricordarle quanto fosse stupida – così, gratis.
Aveva ventun anni (2015) quando Kosmo decise di vendere la sua magia, e la sua faccia!!, ad una ricca famiglia di americani: così, de botto, Troy si ritrovò nel corpo non magico di un ragazzino sbarbatello e insensato (ciao Sandy). E cosa pensò bene di fare il OH GRANDE OH POTETE OH FIKISSIMO Kosmo per aggiustare il tiro? Ma certo, spedirla nei Laboratori! Ti faccio un favore, le aveva detto; ti torno a prendere presto, & s(he) be(lie)ve(d). Riuscì a scappare solamente nel 2017, in concomitanza al ritorno della sua vera faccia, con il nuovo regalino della chiaroveggenza.
Che dirvi.
Ha vissuto più della metà della propria vita in costante viaggio; ha visto, ma non visitato, praticamente tutta l’Europa, il che l’ha portata a conoscere lingue diverse. Non davvero, non saprebbe farci una conversazione, ma conosce abbastanza da potersela cavare in situazioni ordinare. Dal 2020, si trova ormai in pianta semi stabile a Londra, ed è ...molto confusa da tutto. Dalla stabilità; le persone; quei fratelli che pensava di aver dimenticato. Pur non essendo dichiarata - a suo favore, non pensava sarebbe rimasta così tanto a Londra, ok?? Quelle cose da badger erano tutte….. nuove e terrificanti – è decisamente, indubbiamente, mangiamorte, perché ribellarsi al sistema era troppo sbattimento, e non schierarsi implicava comunque un qualche tipo di decisione. Il branco, nelle situazioni in cui c’era in palio la sua vita, le sembrava la scelta migliore.
Ho deciso che la scheda finisce così. YOLO

Non solo Troy non possiede i tipici lineamenti russi, ma non assomiglia neanche una virgola al resto della famiglia – un’altra peculiarità che l’ha resa l’Innominabile, ad avvalorare le ipotesi di ambedue i genitori su come fosse stato meglio perderla che trovarla. Bassa, raggiunge appena il metro e 63 centimetri, ma se vi interessa (sì perché è un tratto caratteriale, e qui ho deciso di mettere entrambi i campi in maniera caotica), si sente sempre più alta. Esattamente come un pincher che si senta vero dobermann, abbaia fortissimo e nella pratica o scappa, o si nasconde dietro qualcuno più alto e forte di lei, perché non sa né difendersi né attaccare. Chiedendoglielo, vi dirà che le sue armi sono il fascino e l’intelligenza, qualità che le hanno sempre permesso di sgusciare da situazioni alquanto critiche, ma la verità era che avesse fortuna – almeno in quello. Di natura, ha capelli corvini come le streghe kattive, che tiene sempre corti per comodità, ma è raro vederla al naturale: preferisce le parrucche, perché richiedono minima manutenzione ed offrono il massimo delle prestazioni. Come alle scale, le piace cambiare, ma è troppo pigra perché i cambiamenti siano indelebili e duraturi: nulla nella vita di Troy è permanente, tutto destinato a concludersi in breve. Meglio, perché si annoia in fretta e cambia idea altrettanto velocemente. Un tratto ereditato dal suo storico: da circense prima, e assistente personale di Kosmo poi, non ha mai potuto permettersi di mettere radici, e quell’instabilità si è riflessa in un carattere mutevole e scoordinato. Non sa relazionarsi realmente con le persone, e non da assolutamente alcun peso alle conseguenze delle sue azioni, abituata com’è a cambiare località se non ogni giorno, quasi. Pur essendo a tutti gli effetti adulta, ha ben poco del badger: pur essendo indipendente, non sa realmente fare nulla. Diciamo che si arrangia con quello che ha – problem solving level expert! - e che finora ha funzionato. I suoi occhi erano indecisi da quale ramo della famiglia propendere, e come tutto il resto della Bolton Hawkins, hanno deciso di essere ibridi: un nocciola che proprio non sa decidersi se essere verde o ambra, e che non avrebbe potuto definire neanche cangiante perché le due sfumature, semplicemente, coesistevano. Poi? Chissà. Ha zigomi alti e ben definiti, labbra carnose, eppure non è un fascino completamente femminile, quello di Troy. Non poteva essere definita androgina, ma...ma. (ma???) Sembra che tutto della ragazza sia propenso ad essere e non essere, a far parte dei Bolton quanto degli Hawkins, come se la scissione a cui si è obbligata da infante avesse segnato tutto il resto della sua psiche e vita (e infatti era così.). Ambiziosa? Da morire, ma sempre propensa a scegliere la strada più semplice, piuttosto che quella più faticosa. Infatti, non ha mai concluso una cippa, e si è ritrovata fregata ben più di una volta – ma non lo ammetterebbe mai. Chiaramente, un’improvvisatrice. Organizzare è una parola troppo… complessa, che implicava troppe cose tediose per le quali non ha mai avuto abbastanza testa. Ogni tanto, non spesso, usa la testa – e non per dare testate – il che significa che sa frenarsi, per quanto il primo istinto sia sempre quello di essere Extra TM. Perchè? Perché sì. E vi dirò di più: è molto, MOLTO FELICE, della sua BAD REPUTATION. Ne va fierissima, malgrado nulla di quanto raccontato sul suo conto sia vero. Quanto faceva fiko essere cancellata dal proprio albero genealogico? Un sogno, quasi una favola. Ha dei tatuaggi? Sì. Vi dirò quali e dove? No, una sorpresa. Cicatrici? Non al momento, ma vi terrò aggiornati!
Sono finalmente riuscita a finire l'MBTI, e posso dirvi che troy è un ARGOMENTATORE ENTP-A. Mi sembra corretto citare "Provando un certo piacere a essere gli sfavoriti, gli Argomentatori godono dell’esercizio mentale che si trova nel mettere in discussione la modalità di pensiero prevalente, rendendoli insostituibili nella rielaborazione di sistemi esistenti o nello scuotere le cose, spingendoli verso nuove e brillanti direzioni. Tuttavia, gestiranno in modo orribile i meccanismi quotidiani di attuazione dei loro suggerimenti. " Che è un grande riassunto di come ad undici anni si sia trovata parte di una compagnia circense.