[oblinder] did i win the lottery or am i gonna pay?

Quattro punti salute guadagnati e dieci di dignità persi ma hey, joke's on (him) you, perché la dignità l'aveva già persa in partenza, convivendo la vita di Maddox e compagnia cantante quindi, insomma, non era proprio una novità. Faceva del suo meglio ma non era perfetto -- e non aveva mai sostenuto il contrario.
E non era una novità neppure il fatto che, infondo, Hartley fosse irrazionale o avventato, o che non ragionasse quando la rabbia prendeva il sopravvento -- troppo spesso, se si considera quanto poco salisse in superficie. Era freddo, era scostante, era chiuso in se stesso ma aveva lo stesso problema di Maddox a controllare le proprie emozioni, solo che nel suo caso non erano quelle di costante ansia sociale e inadeguatezza, ma una profonda rabbia nei confronti... beh, di tutto. Una rabbia che spesso lo rendeva cieco a quanto gli succedeva attorno.
E in quella circostanza, oltre alla solita rabbia, c'era la voglia di giocare sporco perché non ci stava a finire in una fossa per mano di quel dannato biondino; un eco distante e lontano di quello che poteva essere l'attaccamento alla vita di Mad -- e che per lui era semplicemente un rifiutarsi di andare a fondo senza combattere fino alla fine. E se per farlo doveva succhiare (.) energia alla sua anima gemella quattro punti salute alla volta, fanculo, l'avrebbe fatto. Perché, infondo, era una sanguisuga. Un parassita. Viveva una vita non sua in un corpo non suo; tanto valeva prendere in prestito qualcosa anche dalla sua anima gemella.
E si, okay, in teoria non era lui l'anima gemella di Hyde, ma la cosa divertente sapete quale è? Che, infondo, lo era eccome. Per quanto aberrante quel pensiero potesse sembrargli, era la verità: Mad era Mad, lui era Hartley e cazzo, persino J o Marsh erano individui a parte -- ma quando si andava a tirare le somme, erano un pacchetto unico.
In quel momento stava resistendo solo per una questione personale, di principio. Per lui e per nessun altro.
Rotolando sulla schiena, tentò di mollare un calcio sul viso di Derulo, che sembrava essersi ripreso dalla botta ed era tornato all'attacco, provando poi a fracassargli una tempia con un sasso trovato lì accanto; non era il massimo della strategia ma era il meglio che la sua mente, annebbiata dal dolore, e il suo corpo, devastato dal dolore, potessero fare.
E basta. Non difende Hyde, perché si è rotto le palle ed è giusto che almeno un ps lo perda.
E ciaone alla strategia.
Sara quando leggerai, non uccidermi sai che ti amo.