Natale. Hailey odiava il Natale e tutto ció che ne faceva parte e anche ció che lo ricordava vagamente. Se avesse potuto se ne sarebbe andata volentieri in letargo e sarebbe risbucata fuori il sette Gennaio, quando le feste sarebbero state solo un lontano ricordo. Non era sempre stato cosí. Da bambina questo era il suo periodo preferito, amava allestire la casa con le varie decorazioni natalizie, fare i biscotti con la signora Williams – la sua domestica preferita –, spacchettare i regali, le lucine. Era una di quelle persone che iniziava a cantare 'all I want for christmas' giá dal quindici agosto, quando le persone pensavano ancora a godersi le vacanze estive. Era sempre impaziente, aspettava con ansia quel periodo dell'anno anche perché era l'unica occasione in cui la sua famiglia era tutta riunita. Purtroppo le cose non erano piú cosí da quando aveva scoperto la veritá sulla sua famiglia, da allora anche il Natale aveva assunto un altro significato per la giovane Morrison. Quell'anno avrebbe voluto passarlo nel castello ma a quanto pare, i giovani Morrison avevano altri piani.
"Hailey,
quest'anno tuo padre ed io abbiamo deciso di dare una festa il 24 e vorremmo che tu partecipassi. Ti ho comprato il vestito che dovrai indossare e vorrei che tornassi prima perché devi darmi una mano con i preparativi. Ti aspetto,
mamma."Conosceva fin troppo bene i coniugi Morrison e sapeva che dietro la festa c'era dell'altro, sicuramente avevano bisogno di altri soci o di accaparrarsi qualche voto in piú. Prese la bacchetta e la puntó contro il foglio precedentemente accartocciato, voleva bruciarlo. I suoi non avevano ancora capito che lei non voleva avere piú niente a che fare con loro, non era la loro figlia di sangue e voleva essere trattata come tale. Se quando era rinchiusa in quell'istituto i suoi avevano fatto finta che non esisteva perché non potevano farlo anche in quell'occasione? Se volevano giocare alla famiglia felice, lei non ci stava. Loro erano tutto tranne che una famiglia felice: sua sorella era sparita, lei era stata mandata in un istituto perché considerata pazza e i suoi erano solo dei maledetti arrampicatori sociali. Era arrabbiata, voleva solo dimenticarsi tutto e l'avrebbe fatto nel solo modo che conosceva: ubriacarsi e magari scivolare nel letto di qualche sconosciuto. Aveva imparato bene come fare: bastava mostrarsi disponibile, rivolgere qualche occhiata una volta ogni tanto, fare un sorriso fugace e il gioco era fatto. Sapeva recitare benissimo quella parte e come luogo di caccia, aveva scelto la Testa di Porco visto che non aveva ancora avuto modo di andarci e quale migliore occasione di quella. Diciamo che quel locale non era rinomato per la presenza di belle persone, era meglio stare sempre sull'attenti. Ci sarebbe andata da sola, non voleva avere nessuno intorno, non aveva voglia di socializzare o fare amicizia, voleva solo bere senza che nessuno la giudicasse. Arrivata nel locale, studió per bene la zona e poi andó a sedersi al bancone. Prese il primo drink che aveva letto e lo buttó giú come se fosse acqua, chissá cosa penserebbero i suoi se l'avessero vista in quello stato. Ma poco importava, non le interessava piú quello che i due coniugi avevano da dire su di lei. Un tempo per Hailey, il parere dei suoi genitori era molto importante e cercava di fare di tutto pur di risultare perfetta ai loro occhi. Sapeva che avevano standard molto alti e faceva ogni cosa con una precisione quasi maniacale che a volte faceva davvero paura. Alzó lo sguardo sul barista come se si stesse risvegliando da un brutto sogno, non le piaceva la vecchia sé. Certo, era piú espansiva e socievole ma anche piú meschina e subdola.
Un altro. Non aveva ben capito cosa le aveva servito ma sembrava ottimo per annegare i propri dispiaceri. Da quel momento in poi, smise di contare i successivi bicchieri e ben presto si ritrovó a ballare ubriaca sul tavolo del locale. Molti la guardavano divertiti, ridevano di lei e con lei, altri bisbigliavano per non farsi sentire come se davvero lei potesse farlo. Quando scese dal tavolo, notó un ragazzo che la stava guardando, gli si avvicinó e inizió la sua messa in scena. Chissá quando avrebbe imparato a farsi i fatti suoi e che é meglio non dare troppa confidenza a chiunque. Questa volta, però, era stata ingannata dall'aspetto del ragazzo che sembrava tutto tranne che un viscido verme. E se ne rese conto quando prmai era troppo tardi, era spacciata. Il ragazzo le stava troppo addosso e i suoi tentativi di sfuggirgli sembravano invani, in piú aggiungiamo il fatto che era troppo ubriaca per fare qualsiasi cosa.
Mollami, stronzo! Biascicó mentre cercava di spostarlo, fallendo miseramente. Era spacciata, non c'era nulla da fare o almeno questo era quello che credeva se non fosse stato per Erisha. Il ragazzo barcolló all'indietro e diede la possibilitá ad Hailey di allontanarsi barcollando leggermente.
Grazie, mi hai...salvata? Questo era quello che credeva di averle detto ma era ubriaca e chissá cosa era uscito dalla sua bocca.
Vieni ti offro da bere. Mise il braccio intorno alle spalle della ragazza e cercó di incamminarsi verso il bancone.
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